Anno Scolastico 2017/2018 P.A.I. PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA PREMESSA

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1 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SIGNA Via Roma, SIGNA - Cod. fiscale Tel fax fiic82200n@istruzione.it - fiic82200n@pec.istruzione.it Anno Scolastico 2017/2018 P.A.I. PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA PREMESSA È partendo dal concetto di diversità intesa come risorsa per far emergere la specificità di ciascuno, che il pensiero inclusivo del nostro Istituto supera la logica della differenza a favore di una logica della diversità. Per questo noi docenti concepiamo la Scuola una comunità educativa all interno della quale le abilità individuali trovano il loro spazio, le diverse abilità e la multiculturalità diventano un potente veicolo di un apprendimento sociale significativo e rispondente ai bisogni educativi di ciascun alunno. Un contesto, quindi, il cui obiettivo è la centralità della persona, dello studente. Si legge nelle Indicazioni Nazionali:.. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei modi e nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi a particolari stati emotivi ed affettivi. La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi.. Una classe inclusiva è il risultato della collaborazione tra gli insegnanti del team, è la presa in carico dell alunno in difficoltà da parte di tutte le figure che operano nella scuola, superando la logica della delega dell inclusione al solo insegnante di riferimento. Alla base di un idea di scuola nella quale corresponsabilità e condivisione sono patrimonio comune in un processo di inclusione reciproca dei soggetti coinvolti, c è la collaborazione tra docenti, operatori sociosanitari e collaboratori scolastici. In un clima di tranquillità e di riconoscimento delle responsabilità di ciascuno nei confronti del vivere insieme, la didattica si arricchisce per promuovere la partecipazione sociale e il diritto alle pari opportunità di tutti. Riconoscere agli alunni i propri Bisogni Speciali, permette loro di sentirsi persone integrate e protagoniste del processo di apprendimento, accresce la motivazione e favorisce l autostima, elementi indispensabili per un positivo rendimento scolastico. La scoperta dell universo speciale dell altro promuove l educazione ad una cittadinanza attiva, stimola la sensibilizzazione alle difficoltà proprie e altrui, favorisce la consapevolezza di sé e dell altro, facilita l approccio al pensiero critico, al problem solving, sprona gli alunni ad una continua ricerca di formazione. Ne consegue che il Piano Annuale per l Inclusività è un impegno pragmatico ed uno strumento di lavoro per favorire l inclusione scolastica attraverso il riconoscimento e la risposta efficace ai diritti di tutti gli alunni in difficoltà.

2 2. Se si perdono i ragazzi più difficili, la scuola non è più scuola. Chi era senza basi, lento, svogliato, si sentiva il preferito, veniva accolto come voi accogliete il primo della classe. Sembrava che la scuola fosse tutta per lui. finchè non aveva capito gli altri non andavano avanti Don Lorenzo Milani (da: Lettera a una Professoressa, 1976) NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Legge 104/1992 Legge 53/2003 Legge 170/2010 Legge 107/2015 e D.lgs. 66/2017 D.M. MIUR 5669 del 12/7/11 e linee guida allegate Direttiva Ministeriale del 27/12/12 riferimento al concetto di B.E.S. nelle categorie: Disabilità certificate L. 104/92, Minorati della vista, Minorati dell udito, Psicofisici; Disturbi evolutivi specifici: DSA, ADHD/DOP; Svantaggio: Socio-economico, Linguistico-culturale, Disagio comportamentale/relazionale. Linee guida pe l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri. Febbraio 2014 Le disposizioni ministeriali assegnano al Team docenti e al Consiglio di Classe l individuazione degli alunni con significativa situazione di problematicità (BES) e la possibilità di formulare un Piano Didattico Personalizzato se se ne riscontra l esigenza, dopo aver valutato la situazione di bisogno dell alunno e aver condiviso con i genitori il percorso educativo-didattico da attivare. Anno scolastico 2017/ 2018

3 3 Parte I - analisi dei punti di forza e di criticità I DATI SONO AGLI ATTI DELL ISTITUTO Bes presenti nell Istituto Comprensivo Disabilità certificate (Legge 104/92 art.3, commi 1 e 3) n. 49 DSA n. 54 DES n. 12 Altri BES (svantaggio socio-economico, linguistico-culturale, comportamentalerelazionale) n. 147 Totali n. 262

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5 Azioni progettuali dell Istituto Comprensivo per rendere effettiva l Inclusione scolastica Le azioni progettuali trasversali riguardanti il percorso di inclusione dell alunno all interno della Scuola possono essere visionate nel Sito dell IC, area OFFERTA FORMATIVA. Esse si riferiscono ai progetti inseriti nel PTOF e strettamente correlati al Progetto Inclusione: Progetti Territoriali (Scuola Aperta e Cooperative Socio-educative Gabbiano/Albatros, C.T.S.); Patto di Corresponsabilità; Progetto Disabilità; Progetto D.S.A.; Protocollo D.S.A.; Piano Didattico Personalizzato (P.E.I. infanzia, primaria e secondaria); Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.); Sportello di Centro Ascolto; Progetto Intercultura (attivazione corsi di alfabetizzazione); Gruppo Lavoro per Inclusione (GLI); Progetto Annuale Inclusività (P.A.I.); Progetto Orientamento; Progetto Biblioteca; Progetto relazione-accoglienza; Progetto Gioco-Sport; Progetto area espressiva; Progetto salute e legalità; Corsi di recupero disciplinari; PON; Commissione Relazioni/ premialità; Qualsiasi iniziativa che i team docenti e i C.d.C ritengano opportuna per fornire una migliore risposta ai bisogni di ciascun alunno. 5

6 6 Risorse Professionali Specifiche Insegnanti di sostegno Prevalentemente utilizzate in Attività di classe, individualizzate, a coppie o in piccolo gruppo Si /No Rapporto con le famiglie Rapporto con terapisti/specialisti Stesura del PEI, richieste di rinnovo certificazioni Operatori Socio sanitari F.S. Inclusione Attività laboratoriali Attività di assistenza alla persona Coordinamento tra docenti curricolari e referenti di progetto

7 7 Socializzazione nei CdC situazioni particolari Rapporto con operatori ASL/ Enti/ Assoc. Territoriali Rapporto con Psicologo di Istituto Collaborazione con referenti H, DSA e inclusione dei segmenti di scuola Rapporto con i genitori SI Predisposizione incontri GLI Referente di Istituto (DSA) Predisposizione incontro stesura PAI Raccolta PdP formato telematico

8 8 Organizzazione e somministrazione test di screening Referente per H Raccolta e analisi dei risultati e trasmissioni ai docenti interessati Collaborazione con F.S. Inclusione, referenti H e Inclusione dei segmenti della scuola Rapporto con le famiglie Rapporto con terapisti/ Specialisti e operatori sociosanitari. Stesura PEI, richieste di rinnovo certificazione

9 9 Incontro con NPI e coordinatore Cooperativa educativa scolasticaper concordare ore da assegnare agli alunni. Contatti con Segreteria MIUR Organizzazione incontri per PEI Contatti/Riunioni con la F.S. Inclusione, referenti DSA e Inclusione, DS Coordinamento attività con docenti di sostegno Operatori Sociosanitari Attività di assistenza alla persona

10 10 Docenti tutor Psicologo Seguire i tirocinanti Sportello di Centro Ascolto Coinvolgimento docenti curricolari e Coordinatori di classe Attraverso. Partecipazione riunioni F.S. /No Partecipazione alle riunioni GLI

11 11 Partecipazione alle riunioni con F.S. Inclusione, referenti H, DSA, Inclusione, G.O.M e operatori socio-sanitari, anche privati. Tutoraggio alunni Progetti didatticoeducativi a prevalente tematica inclusiva Rapporti con le famiglie

12 12 Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie Assistenza alunni disabili (C.S) Documentazione e gestione dati (A. amm.vi) Informazioni su Orientamento Coinvolgimento in progetti inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Rapporti con servizi sociosanitari e enti territoriali. Rapporti con CTS/CTI Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su varie forme di disagio

13 13 Progetti territoriali integrati Progetti a livello di reti di scuole Rapporti con CTS/CTI Formazione docenti Corsi di formazione a prevalente tematica inclusiva Corsi di formazione nell uso delle nuove tecnologie nella didattica.

14 14 SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA RILEVATI PUNTI DI FORZA Partecipazione a corsi di formazione con tematica prevalente sull'inclusione CRITICITA Aumento dei ragazzi con disagio socio-economico, linguistico e culturale, comportamentalerelazionale Collaborazione con Amministrazione Comunale e Cooperative socio-pedagogiche per inserire alunni con diverse forme di disagio Impossibilità di garantire continuità d insegnamento per alcuni alunni con disabilità Attivazione di uno sportello di Centro Ascolto Impossibilità di soddisfare il bisogno sempre crescente di consulenza per alunni, genitori e personale della scuola Protocollo di Accoglienza per studenti con DSA Ruolo partecipativo non sempre adeguato delle famiglie nelle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educativo-didattiche rivolte agli alunni con BES

15 15 Attivazione corsi didattica interculturale L2 per gli alunni Impossibilità di garantire l arricchimento dell Offerta Formativa, nei vari settori, in modo omogeneo, per difficoltà strutturali e gestionali del personale di potenziamento Utilizzo della LIM e di software su computer o tablet Elaborazione e condivisione con i docenti e le famiglie dei PDP e dei PEI Difficoltà strumentali, strutturali, di assistenza tecnica e di manutenzione Modalità di informazione ai genitori sul Piano Didattico Personalizzato e sui metodi di valutazione degli alunni con BES Organizzazione dei diversi tipi di supporto presenti all interno e all esterno della scuola in rapporto ai diversi servizi esistenti Modalità di comunicazione ai genitori dei risultati della somministrazione degli screening nella scuola Primaria Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e inclusivo Valorizzazione delle risorse esistenti Modalità di attuazione e condivisione delle metodologie. Esiguità delle risorse rispetto ai bisogni

16 16 Attivazione moduli PON Inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi segmenti di scuola e il successivo inserimento nella Scuola Secondaria di II Grado Limite numerico di accesso ai moduli Risposta della scuola Secondaria di II Grado PROPOSTE PER INCREMENTARE L INCLUSIONE NEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO Interventi con i genitori durante assemblea di inizio anno per dare informazioni sui BES, sul Piano Didattico Personalizzato e sui metodi didattici adottati. Aumento delle ore destinate al servizio Sportello di Centro Ascolto, in rapporto: 1) all annuale incremento dei casi di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale presenti nell Istituto; 2) alla necessità dei genitori di essere seguiti/supportati nel percorso educativo dei loro figli; 3) alle necessità dei docenti e del personale scolastico Aumento di ore da destinare ad incontri tra docenti per condividere, confrontarsi e concordare comunità di intenti ed interventi didattici e metodologici. Formazione specifica.