Sentenza n. 452/2018 pubbl. il 25/10/2018 RG n. 1402/2016 Repert. n. 582/2018 del 25/10/2018

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Filomena Di Giovanni
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1 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI SCIACCA IL G.O.T. DEL TRIBUNALE CIVILE DI SCIACCA, DOTT. FILIPPO BARBA, IN DATA DEL 22/10/2018, HA EMESSO LA PRESENTE SENTENZA NEL PROCEDIMENTO PORTANTE IL N 1402/2016 DEL RUOLO GENERALE AFFARI CIVILI E CONTENZIOSI VERTENTE TRA: GENNARO GIUSEPPE, NATO A SCIACCA IL , C.F.: GNNGPP53B10I533R INDELICATO GIUSEPPINA, NATA A SCIACCA IL , C.F.: NDLGPP62L55I533R RAPPRESENTATI E DIFESI: DA MAURO TIRNETTA PARTE ATTRICE CONTRO CHEBANCA!S.P.A., IN PERSONA DEL SUO L.R.P.T., P.IVA: RAPPRESENTATA E DIFESA: GINO NARDOZZI TONIELLI OGGETTO: Conclusioni di parte attrice: COME DA PARTE CONVENUTA pagina 1 di 7

2 Conclusioni di parte convenuta: COME DA IN FATTO Con atto di citazione ex art. 616 c.p.c. regolarmente notificato, Gennaro Giuseppe e Indelicato Giuseppina convenivano giudiziaria la società CHEBANCA! S.p.A., in persona del suo l.r.p.t., per ivi sentir: - ritenere e dichiarare l tratto di - ritenere e dichiarare, in conseguenza, la gratuità del mutuo e, quindi, che gli attori sono tenuti a rimborsare soltanto il capitale; - ritenere e dichiarare che le somme pagate a titolo di interessi devono essere imputate al capitale e che, di conseguenza, gli attori sono tenuti a rispondere del debito in misura inferiore alla richiesta di controparte; - revocare la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese. A sostegno della spiegate domande, gli attori evidenziavano di aver ricevuto la notifica di un atto di precett Somma dovuta in forza di un contratto di mutuo interesse variabile iniziale del 3,60%. 00,00, per il quale era stato pattuito un tasso di ipotecato la cui procedura portava il n 110/2014 R.G. Esec., avverso la quale gli odierni attori proponevano opposizione ex art. 615, comma 2, c.p.c. rassegnando Opposizione con la quale chiedevano disporsi la sospensione della procedura esecutiva per sussistenza del fumus e del periculum in mora. pagina 2 di 7

3 giudizio di merito e procedeva alla liquidazione delle spese di lite per detta fase cautelare, ponendole a carico degli odierni attori. interesse ultra legale in violazione della legge 108/1996. Costituitasi in giudizio, per il tramite del propri difensori, la società CHEBANCA! carenza di fondamento, sia in fatto che in diritto, sottolineando che nessuna violazione della legge 108/1996 era sussistente nel caso di specie, non avendo esso istituto bancario applicato interessi al tasso ultra legale per come determinato periodicamente con decreti ministeriali. Ciò anche in considerazione della espressa pattuizione tra le parti della c.d. clausola di salvaguardia che limitava automaticamente la misura degli interessi di mora entro il limite fissato dal tasso soglia. istruito per il tramite della copiosa documentazione versata in atti nonché per il tramite di C.T.U. contabile. veniva posto in decisione con assegnazione dei termini ex art. 190 c.p.c.. MOTIVI Le domande spiegate dai debitori opponenti, per quanto infra motivato, appaiono fondate e pertanto meritevoli di accoglimento. Parte opponente odierna parte attrice ha evidenziato, quale principale ed n tasso di interesse globale superiore al tasso soglia e, conseguentemente, la nullità della clausola secondo, cod. civ.. Ciò quale conseguenza della sommatoria di tutti i costi ed oneri prefissati nel medesimo contratto di mutuo che, di fatto, hanno comportato il superamento del tasso soglia a nulla rilevando, essendo da considerarsi parimenti nulla, la c.d. pagina 3 di 7

4 clausola di salvaguardia inserita nel contratto di mutuo. Orbene, per verificare la sussistenza o meno del superamento del tasso soglia, del disposto normativo di cui alla L. 108/1996 che ha modificato la norma di cui 815, secondo comma, cod. civ., va determinato il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) tenendo in considerazione tutte le voci di costo del finanziamento stipulato. Lo stesso, quindi, è dato dalla sommatoria secondo apposita formula matematica del tasso nominale originariamente pattuito tra le parti e tutte le varie voci di costo previste dal contratto di finanziamento. -contabile eseguita dal nominato C.T.U. - la cui relazione è conseguenza di analitico e puntuale esame di tutti gli atti di causa e della vigente normativa in materia, scevra da evidenti errori e vizi logici e integralmente condivisa emerge che nel caso in esame il TAEG (comprensivo, appunto, di tutte le voci di spesa) applicato in sede di stipula del mutuo ipotecario, è risultato superiore al limite di legge e, quindi, oltre il tasso soglia di usura, stabilito con decreto ministeriale. Da tale accertamento, discende inequivocabilmente, anche in considerazione to art cod. civ., la determinativa degli interessi dovuti. divieto, a pena di nullità, di convenire interessi usurari. Divieto che non viene meno allorché nel medesimo contratto di mutuo sia stata prevista la c.d. clausola di salvaguardia, giacché la stessa è parimenti da ritenersi nulla per violazione di norme imperative. Il tutto per come s per cui: Il divieto di pattuire interessi usurari, previsto per il mutuo dall'art. 1815, comma 2, c.c., è applicabile a tutti i contratti che prevedono la messa a disposizione di denaro dietro remunerazione, compresa l'apertura di credito in pagina 4 di 7

5 conto corrente, sicché è nulla per contrarietà a norme imperative la clausola, ivi contenuta, che preveda l'applicazione di un tasso sugli interessi con fluttuazione tendenzialmente aperta con la correzione dell'automatica riduzione in caso di superamento del cd. tasso soglia usurario, ossia mediante la sola astratta affermazione del diritto alla restituzione del supero in capo al correntista (Cassazione civile, sez. I, 22/06/2016, n ). Nemmeno può farsi leva sul distinguo tra interessi corrispettivi ed interessi moratori, poiché In tema di contratto di mutuo, l'art. 1 della l. n. 108 del 1996, che prevede la fissazione di un tasso soglia al di là del quale gli interessi pattuiti debbono essere considerati usurari, riguarda sia gli interessi corrispettivi che quelli moratori (Cassazione civile, sez. VI, 06/03/2017, n. 5598). Alla nullità della clausola contrattuale di pattuizione del tasso di interesse consegue che nessuna retribuzione, a titolo di interessi, è prevista in favore 1815 cod. civ.. Parimenti, consegue, il diritto degli odierni attori di recuperare, giusta la quantificazione fatta dal nominato C.T.U., le somme versate a titolo di interessi, che devono computarsi quali rimborso del capitale erogato a mutuo, per Somma questa che, proprio perché imputabile in conto capitale e non certamente quale indebito versamento di somme non dovute, non può importare il diritto di In conclusione, quindi, vanno accolte le domande di parte attrice relative alla declaratoria di usurarietà del tasso di interesse pattuito in seno al contratto di mutuo, nonché alla rideterminazione del residuo debito. pagina 5 di 7

6 dal G.E. che, gli istanti opponente alla liquidazione delle spese di lite per detta fase cautelare. Ciò in quanto, oltre alla (oggi accertata) sussistenza del fumus boni juris, parte opponente non ha fornito inequivoca dimostrazione della sussistenza di quei gravi mora. zata dalla sommaria istruttoria circa la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto nonché dei gravi motivi richiesti, non può sindacarsi in questa sede in ordine alla chiesta integrale revocazione, anche in considerazione del fatto, in ogni caso, della sussistenza di un residuo debito a carico degli opponenti debitori. la parziale compensazione delle spese di lite nella misura di 1/3, rimanendo i residui 2/ ,00, 280,00 per spese, oltre rimborso spese generali 15%, IVA e CPA come per legge, di cui si dispone la distrazione in rnetta, procuratore antistatario di parte attrice. Medesima compensazione tra le parti, va fatta anche in relazione alle spese di C.T.U. per come già liquidate con separato decreto. P.Q.M. il G.O.T. del Tribunale di Sciacca, definitivamente pronunciando, respinta ogni contraria istanza, eccezione e difesa, in accoglimento delle domande spiegate da parte attrice, del , in Notar Nicolò Vitale, Rep Racc. 2922, di un tasso di interessi ultra legali, in violazione della L. 108/1996; - dichiara, in conseguenza, la nullità della clausola contrattuale relativa al tasso di interesse concordato ed applicato; pagina 6 di 7

7 - dichiara che il debito residuo - rigetta ogni altra domanda spiegata dagli attori. Dispone tra le parti la parziale compensazione delle spese di lite, nonché delle spese di C.T.U. per come già liquidate con separato decreto, nella misura di 1/3, rimanendo i residui 2/3 a carico della parte convenuta soccombente. Spese che 3.280,00, rimborso spese generali 15%, IVA e CPA come per legge, di cui si dispone la attrice. Così deciso in Sciacca, 22/10/2018 Il presente provvedimento è stato redatto su documento informatico e sottoscritto con firma digitale dal Giudice/Dott FILIPPO BARBA, in D.L. 29/12/2009, n. 193, conv. con modifiche dalla L. 22/2/2010, n. 24, e del decreto legislativo 7/3/2005, n. 82, e succ. mod. e nel rispetto delle regole tecniche sancite dal decreto del Ministro della Giustizia 21/2/2011, n. 44. pagina 7 di 7

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