ALLEGATOA alla Dgr n. 285 del 16 febbraio 2010 pag. 1/6

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1 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 285 del 16 febbraio 2010 pag. 1/6 PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE fra la Regione del Veneto Sede di Bruxelles e l Università degli studi di Padova per il COORDINAMENTO DELLE AZIONI INTERNAZIONALI E DEI RAPPORTI CON L UNIONE EUROPEA NEL CAMPO DELLA PROMOZIONE ECONOMICA E CULTURALE, DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELL INNOVAZIONE TECNOLOGICA PADOVA-BRUXELLES Febbraio 2010

2 ALLEGATOA alla Dgr n. 285 del 16 febbraio 2010 pag. 2/6 Con la presente scrittura privata fra: Giancarlo Galan, nato a Padova il 10 settembre 1956, il quale interviene nella sua qualità di Presidente della Regione del Veneto, in nome e per conto della Regione del Veneto Giunta regionale- con sede a Venezia, Palazzo Balbi C.F ( di seguito: la Regione), e Giuseppe Zaccaria, nato a PADOVA il 25/03/1947 il quale interviene nella sua qualità di Magnifico Rettore, in nome e per conto dell Università degli Studi di Padova, con sede a Padova in via 8 febbraio n.2 C.F (di seguito: l Università), RICONOSCIUTO che le politiche comunitarie ed i relativi programmi di ricerca costituiscono un importante punto di riferimento e che quindi l Unione Europea rappresenta un ambito appropriato per la definizione di una strategia comune di sviluppo sia per la Regione che per l Università; RICORDATA la pregressa attività di collaborazione e cooperazione svolta tra le parti, in numerosi ambiti ed in particolare nel settore dei rapporti con l Unione Europea; RIBADITA la comune volontà di ampliare e rafforzare tale collaborazione anche nella partecipazione alla formazione delle politiche europee; CONCORDATO sulla necessità di una partecipazione coordinata della Regione Veneto e dell Università di Padova alle politiche europee ed alle azioni in campo internazionale al fine di una migliore promozione e presentazione del sistema regionale complessivamente considerato; PRESO ATTO della volontà delle parti di attivare le sinergie e le progettualità presenti nei rispettivi sistemi al fine di definire un programma di collaborazione e sviluppo nei settori individuati come prioritari, fatta salva l opportunità contingente di iniziative unilaterali di ciascuna delle parti; CONSIDERATO che il raccordo tra mondo accademico e mondo istituzionale regionale è particolarmente importante per azioni mirate allo sviluppo economico e sociale e che, nell attuale situazione economica, è necessario e determinante un produttivo incontro tra dette istituzioni e le imprese per l attivazione di ogni sinergia al fine della utilizzazione ottimale delle risorse e delle potenzialità del territorio; PRESO ATTO che l Università può agire sia in proprio, sia come soggetto coordinatore di iniziative frutto di accordi con istituzioni locali (quali ad esempio comuni, province, camere di commercio, associazioni di categoria), nonché quale partner in progetti a coordinamento esterno; VISTA la volontà manifestata dall Università di mantenere attiva una sede a Bruxelles;

3 ALLEGATOA alla Dgr n. 285 del 16 febbraio 2010 pag. 3/6 Convengono quanto segue: Articolo 1 - Finalità e obiettivi dell Accordo Con il presente Protocollo le parti intendono rinnovare un accordo di partenariato finalizzato al coordinamento delle rispettive attività ed alla realizzazione in comune di azioni e progetti di promozione economica e culturale, ricerca scientifica ed innovazione tecnologica. Tale azione comune tra la Regione Veneto e l Università di Padova si ispira alle seguenti linee strategiche: Migliorare la partecipazione del sistema nazionale e regionale alle politiche ed ai programmi europei in materia di promozione economica, marketing territoriale, formazione e sviluppo culturale, ricerca scientifica ed innovazione tecnologica; Favorire l avvio di prassi operative per migliorare l integrazione del sistema regionale veneto e dell Università di Padova nei processi decisionali a livello dell UE; Sostenere azioni di contatto e la reciproca conoscenza tra l Università e le istituzioni comunitarie; Promuovere occasioni di riflessione, dibattito ed approfondimento sulla storia, i concetti, i ruoli ed i compiti operativi delle autonomie funzionali, creando un collegamento permanente fra i due organismi per la promozione di iniziative coerenti con il presente accordo e favorendo momenti di incontro e forme organizzative che consentano di sviluppare il rapporto tra Università, Regione ed imprese. Il presente accordo non crea alcun vincolo giuridico obbligatorio per i contraenti, lasciando ciascuna delle parti libera di sviluppare anche da sola o in partenariato con altri soggetti le azioni e gli obiettivi contemplati dal presente accordo. Articolo 2 Ambiti di efficacia dell Accordo Le parti considerano la presente collaborazione un elemento prioritario per la creazione delle condizioni di miglioramento e sviluppo del sistema regionale veneto, nonché per favorire l innovazione nella programmazione e gestione dei servizi e della ricerca a livello locale. Con il presente protocollo le parti si impegnano ad avviare una collaborazione ed iniziativa congiunte tra i propri Uffici e Servizi in merito a: Politiche e programmi di azione dell Unione Europea in materia di educazione, ricerca scientifica ed innovazione tecnologica. Tale azione dovrebbe essere attuata mediante la promozione e lo scambio di informazioni ed esperienze, nonché mediante lo sviluppo di azioni in comune dirette a favorire: a) la partecipazione nella definizione delle politiche e dei programmi di sostegno e sviluppo dell UE; b) il coinvolgimento nell attività dei Gruppi di lavoro della Commissione europea e del Parlamento Europeo (da sviluppare, ad esempio, mediante l integrazione di esperti nei tavoli tecnici e nelle Direzioni Generali della Commissione, ovvero mediante la collaborazione nelle ricerche e valutazioni effettuate dalla Commissione);

4 ALLEGATOA alla Dgr n. 285 del 16 febbraio 2010 pag. 4/6 c) la consultazione reciproca per definire una posizione unitaria da proporre nelle sedi istituzionali dell UE e nei suddetti Gruppi di lavoro (ad esempio nella definizione dei nuovi programmi pluriennali e dei programmi quadro come il VII Programma di ricerca e sviluppo); d) il coordinamento tra le iniziative regionali e quelle dell Università per far emergere, a livello europeo, le buone pratiche ed il know-how del sistema produttivo e di ricerca regionale; e) l inserimento di esperti/docenti/ricercatori/personale amministrativo operanti all interno dell Università all interno dei diversi profili professionali per i quali le Istituzioni dell Unione Europea aprono periodicamente delle posizioni (esperti nazionali distaccati, esperti valutatori, agenti contrattuali, stagisti strutturali), in settori ritenuti di rilevanza per l Ateneo. Programmi comunitari di finanziamento e sviluppo. Tale azione dovrebbe essere attuata mediante l ideazione, la partecipazione e la gestione di programmi ed azioni co-finanziati dall UE in materia di ricerca scientifica ed innovazione tecnologica, formazione professionale, sviluppo industriale e collaborazione con i Paesi terzi. Politiche e Programmi d azione internazionali. Tale azione dovrebbe essere attuata mediante: a) la partecipazione a programmi comunitari e/o internazionali nei medesimi ambiti di collaborazione di cui sopra; b) la partecipazione a tender ed inviti a presentare proposte promossi dal Ministero degli Affari Esteri, dall UE e/o da altri soggetti internazionali per interventi in Paesi terzi e/o nell ambito della cooperazione allo sviluppo. Articolo 3 - Struttura operativa La collaborazione tra le parti verrà definita, programmata ed attuata, secondo il seguente schema operativo: Definizione annuale di un programma di lavoro redatto congiuntamente dalle parti per dare attuazione agli obiettivi di cui al presente accordo. Attuazione degli obiettivi definiti dal presente accordo e dal programma di lavoro annuale a cura di una Task Force mista Università/Regione operativa presso la Sede di Bruxelles della Regione. Messa a disposizione dell Università di una postazione di lavoro attrezzata con connessione internet e telefonica per una risorsa umana, oltre a segreteria, sala riunioni, servizi logistici comuni presso la sede della Regione a Bruxelles a partire dalla sottoscrizione del presente accordo. Quanto appena menzionato costituisce il contact point dell Università a Bruxelles. Presso la Sede dell Università a Bruxelles potranno inoltre essere ospitati, per periodi definiti dalla Task Force, esperti da impiegare sulle tematiche definite dal programma di lavoro e/o sulle azioni di informazione ed assistenza su progetti ed iniziative di sostegno comunitarie.

5 ALLEGATOA alla Dgr n. 285 del 16 febbraio 2010 pag. 5/6 Articolo 4 - Modalita di attuazione dell Accordo e del Programma di Lavoro La Task Force di cui all articolo precedente è composta da 3 rappresentanti di ciascuna delle parti ed è coordinata da un rappresentante dell Università. Essa ha il compito di verificare con regolarità i risultati delle azioni intraprese in modo congiunto e potrà altresì proporre nuove modalità operative ritenute utili od opportune per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal presente accordo, presentare nuove priorità e prospettive di collaborazione e formulare proposte e progetti per promuovere l attuazione di iniziative di comune interesse. Articolo 5 - Gestione amministrativa e Flusso informativo Le parti si impegnano a dar vita ad uno scambio informativo sistematico e costante al fine di condividere il monitoraggio sullo stato di attuazione delle attività comuni. Tale monitoraggio potrà inoltre essere attuato anche attraverso l attivazione di tavoli di coordinamento periodici e/o la definizione di una struttura e/o procedura per lo scambio sistematico di dati ed informazioni relativamente alle questioni ed ai dossier di rilievo europeeo ed internazionale. Articolo 6 - Finanziamento e gestione finanziaria L Università corrisponderà alla Regione la somma di Euro 6.000,00 a titolo di rimborso annuo forfettario delle spese dalla stessa sostenute per gli spazi messi a disposizione nella Sede di Bruxelles della Regione, Avenue de Tervuren, 67. Tale importo sarà versato dall Università in un unica soluzione all inizio di ciascuna annualità. L Università si farà carico degli oneri assicurativi e di legge relativamente al proprio personale inviato presso la sede regionale a Bruxelles. Eventuali apparecchiature e strumenti scientifici acquistati con fondi universitari o nell ambito di progetti realizzati saranno di proprietà dell Università di Padova. Articolo 7 - Procedimento di conciliazione dei conflitti in sede di attuazione dell Accordo Le parti convengono che in caso di inadempimento si applicano gli articoli 1453 e seguenti del codice civile. In caso di insorgenza di conflitti tra i soggetti responsabili dell attuazione del presente accordo in merito all interpretazione ed attuazione dello stesso, le parti tenteranno di raggiungere un intesa idonea a comporre il conflitto e/o le divergenze di interpretazione. Nel caso non si addivenga ad un accordo, le parti convengono che il Foro competente sia quello di Venezia. Per quanto non contemplato dalla presente convenzione si fa rinvio alle leggi e regolamenti vigenti.

6 ALLEGATOA alla Dgr n. 285 del 16 febbraio 2010 pag. 6/6 Articolo 8 - Durata La validità del presente accordo decorre dal momento della sottoscrizione; la scadenza è fissata inderogabilmente dopo quattro anni dalla stipula. La presente convenzione si rinnova automaticamente alla scadenza, in mancanza di previa disdetta da parte di una o entrambe le parti tramite lettera scritta con tre mesi di anticipo sulla scadenza. Articolo 9 Spese ed oneri Tutte le spese previste per la redazione e la stipula della presente Convenzione sono a carico dell Università. Il presente atto, composto da n. 9 articoli, viene letto ed approvato specificatamente in tutti i suoi articoli e nelle premesse e sottoscritto dalle parti aderenti. Padova.. REGIONE DEL VENETO Il Presidente della giunta Regionale Dr. Giancarlo GALAN UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA Il Magnifico Rettore Prof. Giuseppe ZACCARIA

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