AREA FUNZIONALE DI COORDINAMENTO SERVIZI TECNICI E TECNOLOGIE SANITARIE
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- Adriana Ferrero
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1 AREA FUNZIONALE DI COORDINAMENTO SERVIZI TECNICI E TECNOLOGIE SANITARIE Gara comunitaria a procedura aperta, ai sensi del D.Lgs. 163/2006 e successive modificazioni ed integrazioni, avente ad oggetto l affidamento dell appalto Gestione Servizi Tecnici Integrati dell Azienda Policlinico Umberto I di Roma. 7. Domanda DOMANDE e RISPOSTE Si chiede cortesemente di poter visionare il Vostro sistema informativo. 7. Risposta I Sistemi Informativi della Stazione Appaltante hanno redatto il seguente documento contenente i requisiti tecnici per la gara Gestione Servizi Tecnici Integrati. REQUISITI DEI SISTEMI HARDWARE E SOFTWARE PER LA GESTIONE INFORMATICA DEI SERVIZI DI MANUTENZIONE Requisiti hardware La piattaforma hardware deve essere basata su architettura Blade e, per la piena compatibilità con l infrastruttura esistente, deve rispondere ai seguenti requisiti minimi: Blade chassis IBM BladeCenter H con i seguenti moduli di connettività connessione Ethernet 1 Gbps verso i server e 10 Gbps verso il backbone, con due moduli di connettività per blade chassis connessione FiberChannel 4 Gbps con due moduli di connettività per blade chassis ed almeno 4 porte esterne per modulo. Lame blade con le seguenti caratteristiche: biprocessore quad core 32GB RAM HD 73GB doppia connessione Ethernet 1Gbps doppia connessione FibeChannel 4Gbps Eventuali server di categoria front end o middle end devono essere proposti in architetture virtualizzate su piattaforma VMWare ESX e server blade con caratteristiche HW sopra esposte. Requisiti software di base Configurazione cluster NSPoF (No Single Point of Failure) con le seguenti caratteristiche: sistema operativo: Windows Server 2008 Red Hat Enterprise Linux 5.4 o superiori
2 DMBS: Oracle 11g Microsft SQL Server 2005 sistema cluster a scelta tra i seguenti: Microsoft MSCS Microsoft NLB Red Hat Cluster Suite Oracle RAC Requisiti dello storage Lo storage deve rispondere ai seguenti requisiti minimi: il sistema deve essere completamente ridondato con alimentatori e schede sostituibili a caldo il sistema deve prevedere l aggiornamento del firmware e di tutte le componenti software senza interruzione di servizio. supporto per almeno i seguenti sistemi operativi lato host (ultima versione rilasciata): Windows Server Linux (con riferimento al livello di Kernel almeno 2.6) architettura RAID Hardware con possibilità di almeno 15 dischi di Hot Spare globali con tecnologia Fiber Channel possibilità di configurazione di gruppi RAID secondo i livelli RAID 0,1,5,1 0, ed ogni combinazione dei precedenti deve essere contemporaneamente possibile sul singolo apparato. memoria cache installata di almeno 8 GByte possibilità di definire aree di cache dedicate a porzioni di spazio disco specifiche salvaguardia dell integrità dei dati in cache in caso di interruzione di corrente senza limiti temporali mediante meccanismi di salvataggio su supporto non volatile supporto al protocollo FCP SCSI 3 e agli standard FC AL, FC SW almeno quattro porte Fiber Channel 4 Gbit/s per la connettività verso SAN/Host, configurazioni superiori saranno considerate migliorative devono essere previsti meccanismi di Path Failover e Load Balancing per la connettività di frontend possibilità di espansione del sistema senza interruzione di servizio possibilità di espandere il numero di dischi installati o modificarne la tipologia senza modifiche dell unità di controllo possibilità di effettuare copie mirror e snapshot locali. Integrazione con i sistemi software in produzione L applicativo deve prevedere una completa integrazione bidirezionale con i seguenti sistemi software aziendali: sistema di gestione dell autenticazione LDAP basato su Active Directory sistema di gestione della contabilità economico patrimoniale e dei magazzini: SCI (Selfin) sistema di gestione del personale: HR (Zucchetti) sistema di messaggistica basato su ambiente Microsoft Exchange 2007 sistema di Unified Communication basato su suite Cisco.
3 8. Domanda In riferimento all indizione della procedura per l affidamento dell appalto Gestione Servizi Tecnici Integrati, che comprenderà anche il servizio degli impianti di estinzione incendi e delle apparecchiature utilizzate come presidio antincendio, con la presente ci permettiamo di evidenziarvi alcune importanti e sostanziali novità normative in materia. Oggi altissima è l attenzione dei media sul ciclo di smaltimento dei rifiuti, questi ultimi generati anche dall attività connessa al servizio di cui trattasi, in quanto inevitabilmente è, nell esecuzione dello stesso, la dispersione di HFC, HCFC e altri gas ad alto effetto serra. Tali dispersioni secondo il Protocollo di Kyoto e le linee guida del prossimo Protocollo di Copenaghen devono obbligatoriamente essere registrate ai sensi della Direttiva 2003/87/CE. Tutto quanto sopra portiamo alla Vs. Cortese Att.ne che: le autorizzazioni e le certificazioni che un azienda deve possedere per poter svolgere l attività di manutenzione di bombole/estintori d incendio e delle altre attrezzature ed impianti antincendio sono: - iscrizione alla Camera di Commercio per la specifica attività di manutenzione di attrezzature ed impianti antincendio; - certificazione ai sensi della Legge del 5 marzo 1990 n.46 lettera G); - iscrizione all Albo Nazionale delle imprese che effettuano la Gestione dei Rifiuti della Regione ai sensi del D.Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22; - viepiù che l art.12 Norme finali del D.M. 7 gennaio 2005 richiama specificatamente l obbligo di provvedere secondo le norme e le leggi in vigore al corretto smaltimento dei materiali componenti l estintore d incendio e dell estinguente ; in quanto, nella fase di revisione o ricarica degli estintori a polvere chimica, viene prodotta una notevole quantità di rifiuto (estinguente polvere chimica) che deve essere trattato per lo stoccaggio con precise procedure e conferito a discarica autorizzata per il successivo smaltimento. Il codice europeo rifiuto che identifica la polvere estinguente contenuta negli estintori d incendio è il C.E.R. n Anche le parti metalliche di scarto (serbatoi bombole - valvolame) identificate con il C.E.R. n sono soggette a precise procedure di smaltimento. Tutto quanto sopra siamo a richiedervi chiarimenti in merito alla procedura: 1. l appalto ha ad oggetto anche il servizio di gestione degli impianti di estinzione incendi e delle apparecchiature utilizzate come presidio antincendio, ciò comporterà necessariamente l esecuzione di attività specifiche quali: - rottamazione e smaltimento di estintori obsoleti e non più a norma o inefficienti; - smaltimento della polvere antincendio esausta; che in considerazione dell attuale attenzione della Legge in materia di movimentazione e smaltimento di rifiuti a tutela dell ambiente dovranno essere effettuate obbligatoriamente da parte di ditte autorizzate presso centri di raccolta e smaltimento autorizzati. Siamo a sottolinearvi che nel caso di dismissione di estintori, il produttore del rifiuto viene identificato nella ditta che effettua la normale manutenzione, quindi obbligo dell appaltatore sarà quello di far eseguire tali attività nel rispetto della normativa vigente in materia di produzione, deposito, trasporto e smaltimento di estintori e polveri esauste quali rifiuti speciali, con rilascio di idonei formulari rifiuti.
4 Quindi l aggiudicatario del servizio deve avere quali capacità tecnico-professionali, tra le altre, anche: il possesso delle specifiche autorizzazioni per l esecuzione delle suddette operazioni nel rispetto della normativa vigente, che di seguito elenchiamo: - Autorizzazione Provinciale Esercizio Impianto Stoccaggio, Riciclo e Recupero di Rifiuti Pericolosi; - Iscrizione all Albo Nazionale Gestori Ambientali rilasciata dalla Camera di Commercio. In virtù di quanto sopra riportato siamo a porvi il seguente quesito: Per poter presentare offerta bisogna essere in possesso di tali necessarie e specifiche autorizzazioni previste dalla Legge? 2. Il servizio di gestione degli impianti di estinzione incendio ha ad oggetto anche l attività su bombole contenenti gas HCFC e HFC, il divieto di trattamento di tale gas da parte di imprese non autorizzate, è statuito da legislazione vigente (Misure di tutela dell ozono stratosferico): - Legge n.549 del 28 dicembre 1993; - Decreto Legge n.56 del 10 febbraio 1996; - Decreto Ministeriale del 26 marzo 1996; - Legge n.315 del 11 giugno 1996; - Legge n.179 del 16 giugno 1997; - Decreto Ministeriale del 5 febbraio 1998; - Decreto Ministeriale del 20 dicembre 2005; il cui mancato rispetto comporta sanzioni penali. Tali norme ribadiscono che tutti gli HCFC e HFC possono essere manipolati da soggetti autorizzati e mezzi antincendio con tali estinguenti devono essere gestiti da Centri di Raccolta Autorizzati dal Ministero dell Ambiente, e cosa molto importante in possesso di adeguata attrezzatura tecnica, strumenti e tecnologia idonea al trattamento di tali estinguenti e necessari a garantire la qualità del servizio, pena quanto previsto dall art.2 comma 6 della Legge 179/97 l arresto fino a 2 anni e l ammenda sino al triplo del valore delle sostanze utilizzate a fini produttivi. Obbligo è richiedere alle ditte che movimentano tali gas l Autorizzazione Ministeriale, pena la presunzione della commissione del reato di favoreggiamento in attività illecita e discarica abusiva (Art.51 Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 n.22). Se non in possesso di dette specifiche autorizzazioni, i concorrenti dovranno affidare le relative attività ad imprese terze, che dovranno essere in possesso delle necessarie autorizzazioni. Siamo a richiedervi se per poter presentare offerta bisogna essere in possesso di tali necessarie e specifiche autorizzazioni prescritte dalla Legge per movimentare bombole contenenti tale gas? - Accordo di Programma per lo smaltimento degli HCFC sottoscritto i Ministeri dell Ambiente e della Tutela del Territorio e Ministero dello Sviluppo Economico e la scrivente; - Iscrizione all Albo Nazionale Gestori Ambientali, quale autorizzazione per la raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi, rilasciata dalla C.C.I.A.A.; - Autorizzazione all esercizio di impianto di stoccaggio, riciclo e recupero di rifiuti pericolosi, rilasciata dalla Provincia di Appartenenza.
5 8. Risposta Fermo restando che, secondo quanto previsto nel Capitolato Speciale d Appalto - Parte II - Disciplinare d Oneri, all art Ulteriori Oneri a carico del Fornitore di Servizi, lettera o), lo smaltimento di tutti i rifiuti derivanti dalle attività oggetto del contratto è a carico del Fornitore di Servizi, che ne deve anche sostenere gli oneri tenendone conto nella formulazione dell offerta ai sensi di quanto previsto nel Capitolato Speciale d Appalto - Parte I - Norme di Gara, all art Dichiarazioni, lettera B Dichiarazione/i sostitutiva/e, al punto B3 Altri Requisiti, paragrafo B3.VI, tali rifiuti possono essere smaltiti direttamente dal Fornitore di Servizi se in possesso delle autorizzazioni previste dalla legge oppure conferiti ai soggetti autorizzati al trasporto e allo smaltimento degli stessi. Pertanto il possesso delle autorizzazioni relative al trasporto e allo smaltimento dei predetti rifiuti non costituisce un requisito di partecipazione alla gara.
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