L INFERMIERE DI EMATOLOGIA E LA SICUREZZA DELL OPERATORE NELLA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTIBLASTICA. Infermiera Sonia Zannoni Montanari
|
|
- Lazzaro Nardi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L INFERMIERE DI EMATOLOGIA E LA SICUREZZA DELL OPERATORE NELLA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTIBLASTICA Infermiera Sonia Zannoni Montanari Reggio Emilia 17 novembre 2007
2 FASI DI CONTAMINAZIONE AI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI Stoccaggio Allestimento Somministrazione Smaltimento
3 MISURE PROTETTIVE Centralizzazione delle attività e delle strutture Misure di protezione collettive, individuali e di emergenza Utilizzo di metodiche di sicurezza, di presidi tecnici adeguati e di apposite procedure Formazione/informazione degli operatori sanitari coinvolti
4 CAMBIAMENTI VERSO UNA MAGGIORE SICUREZZA 94 DL VALUTA- ZIONE 98 FORMA- ZIONE 98 CAPPA CENTR. 00 GRUPPO LAVORO 01 CAMBIO GESTIONE
5 ATTUALE GESTIONE DELLA CAPPA CENTRALIZZATA ANTIBLASTICI Presso il DH Oncologico: preparazione esclusiva delle cht per pazienti oncologici Presso i locali della BCM: preparazione per tutti i rimanenti reparti Presenza 5 infermiere del DH Ematologico Orario lu-ve h /10 sa h Sono esclusi i giorni festivi
6 MODULO PER RICHIESTA TX ANTIBLASTICA PREPARAZIONE CENTRALIZZATA FARMACI ANTIBLASTICI C.d.C tel Fax 6679!! INVIARE IN DUPLICE COPIA!! REPARTO RICHIEDENTE: DEG. SETT. A SETT. B RECAPITO TELEFONICO D URGENZA: (RACCOMANDATO CORDLESS) D.H. COGNOME NOME DEL PAZIENTE: DATA DI NASCITA: / / DATA PER CUI E RICHIESTA LA PREPARAZIONE: / / 200 Farmaco Quantità CERCHIARE Diluito in (sigla) gr mgr gr mgr gr mgr gr mgr gr mgr gr mgr Volume Firma Somm.ne Reggio Emilia, / / 200 Timbro e firma del Medico Preparato da: Firma: PARTE RISERVATA ALLA PREPARAZIONE ANTIBLASTICI - LIQUIDO DI DILUIZIONE: FISIOLOGICA GLUC. 5% ALTRO N FLACC.: SIRINGHE: 2, AMBRATA Spyke Ago 18G Tappino Rosso Sacchetto Istruzioni per l uso
7 PROCEDURE PER LA RICHIESTA DI TERAPIA ANTIBLASTICA Inviata per ogni giorno di th Inviata in duplice copia Inviata tramite fax almeno 1 giorno prima della somministrazione programmata/ posta nella cassettina all ingresso della BCM Richieste urgenti: richiesta e consegna in mattinata
8 NORME GENERALI PER L OPERATORE È vietato l uso di cosmetici, mangiare, bere, masticare gomme L operazione di vestizione deve essere effettuata nella zona filtro Non indossare indumenti di protezione fuori dalla zona di lavoro Adottare manovre e metodiche di preparazione maggiormente adeguate per proteggere l operatore dal rischio di contaminazione e per conservare il maggior grado d igiene delle preparazioni ottenute
9 PREPARAZIONE DEL MATERIALE DELL AMBIENTE, E VESTIZIONE Accertarsi che siano chiuse porte e finestre Accendere la cappa almeno 20 minuti prima di iniziare la lavorazione Raccogliere tutte le richieste di preparazione
10 Preparare le etichette adesive da applicare sui flaconi Preparare sul piano della cappa solo il materiale per l allestimento delle cht Allestire le cassette necessarie per il trasporto dei cht nei reparti Avvicinare alla cappa i carrelli necessari Lavare accuratamente le mani
11 Indossare i D.P.I.: camice, calzari, cuffia, maschera, guanti Controllare che non siano ostruite le griglie aspiranti Lavorare nella parte centrale della cabina Non operare in vicinanza dell apertura della cappa Evitare di introdurre ed estrarre continuamente materiale
12 Tenere abbassato il più possibile il vetro della cappa Sostituire i guanti ogni 30 minuti o in caso di contaminazioni/lacerazioni Avere sempre a disposizione Na ipoclorito 10% e il kit di emergenza spandimenti
13 CARATTERISTICHE DELLA CENTRALIZZAZIONE LOGISTICHE: centralizzata isolata chiusa protetta segnalata monitorata
14 DEI LOCALI: zona filtro zona preparazione arredi TECNICHE: flusso laminare verticale non sporgenze e spigoli piano di lavoro a vassoio MANUTENZIONE PERIODICA
15 DISPOSITIVI E PRESIDI I D.P.I., i D.P. collettivi ed i presidi tecnici da utilizzare nell allestimento nella diluizione e nel trasporto delle cht devono essere conformi alle norme tecniche
16 RITIRO E TRASPORTO CHT Terminate le preparazioni vengono sistemate nelle rispettive cassette e ritirate dal fattorino o dal personale ausiliario dei reparti Le cassette devono essere restituite improrogabilmente nella stessa giornata
17 RIORDINO DELLA CAPPA Terminato il lavoro sotto cappa l infermiere deve : - smaltire i rifiuti nei contenitori speciali - pulire la cappa come da procedura - ripristinare il materiale utilizzato Settimanalmente viene effettuata la decontaminazione della cappa e l approvvigionamento dei farmaci e parafarmaci
18 AVVERTENZE PER UNA CORRETTA SOMM.NE DI CHT Controllare l integrità delle preparazioni Utilizzare sempre i guanti nel togliere i farmaci dalle cassette Verificare la corrispondenza del contenuto con la richiesta della terapia preparata Attenersi alla sequenza di somministrazione come da schema terapeutico
19 SEQUENZA NELLA SOMM.NE PER VIA EV 1- Lavaggio delle mani 2- Telino assorbente per pazienti 3- Guanti in lattice o nitrile 4- Indossare i DPI (dall inizio della cht) 5- Nel deflussore principale non immettere farmaci cht
20 6 - Deflussori per cht: pre-riempiti con fisiologica da collegare ad un sistema a rampa 7 - somm.ne in bolo: siringhe L/L 8 - per l ultima fleboclisi utilizzare sol. fisiologica per lavaggio vena 9 - rimozione set infusione 10 - smaltimento set infusione negli appositi contenitori a rischio infettivo N.B. in caso di malfunzionamento del sistema infusivo NON inserire aghi nella fleboclisi
21 SOMM.NE PER OS evitare il contatto diretto delle mani con il farmaco utilizzando il coperchio e/o le garzine per i farmaci sia confezionati in flaconi che in blister se le manovre vengono eseguite in modo corretto non è necessario l uso dei guanti di protezione
22 NORME DI DECONTAMINAZIONE DEGLI ESCRETI E DELLA BIANCHERIA Per evitare il contatto con la cute, indossare guanti e mascherina (più il camice se si maneggia il bidoncino della diuresi) Sarebbe opportuno assegnare un bagno ad uso esclusivo per ogni paziente e decontaminare il wc con ipoclorito di Na
23 Qualora non si potessero utilizzare i presidi monouso (padelle, catini e pappagalli), detergerli e decontaminarli Riporre la biancheria negli appositi sacchetti rossi È auspicabile una specifica informazione al personale delle pulizie, sul corretto utilizzo dei presidi monouso, dei detergenti e successivo smaltimento
24 INTERVENTI DI DECONTAMINAZIONE Delimitare l area dello spandimento Indossare i DPI contenuti nel kit monouso Coprire con pannetti monouso imbevuti di ipoclorito di sodio Lasciare in sede 20 minuti poi rimuovere In caso di contatto con la pelle sciacquare con acqua e sapone
25 KIT MONOUSO PER IL TRATTAMENTO DEGLI SPANDIMENTI DI FARMACI ANTIBLASTICI N. 1 CUFFIA PER CAPELLI (magazzino cod ) N. 1 CAMICE IMPERMEABILE RINFORZATO MISURA LARGA (farmacia cod ) N. 2 GUANTI RINFORZATI MISURA MEDIA (farmacia cod ) N. 2 GUANTI RINFORZATI MISURA LARGA (farmacia cod ) N. 1 PAIO COPRISCARPE (magazzino cod ) N. 1 MASCHERA DI PROTEZIONE FFP3 SL (magazzino cod ) N. 1 PAIO DI OCCHIALI MONOUSO DI PROTEZIONE (magazzino cod ) N. 10 TELINI MONOUSO ASSORBENTI (fare riferimento al DH ematologia) N. 1 PALETTA MONOUSO (attualmente non presente a magazzino fare riferimento a Maria Bonacini) N. 1 SCOPINO MONOUSO (attualmente non presente a magazzino fare riferimento a Maria Bonacini) N. 2 SACCHETTI DI PLASTICA PER ROT N. 3 LACCETTI DI CHIUSURA Dopo l utilizzo di questo kit ogni reparto provvederà a reintegrare il materiale mancante con richiesta alla farmacia e al magazzino. Aggiornato ottobre 2007
26 In caso di contatto con gli occhi irrigare copiosamente con acqua o soluzione fisiologica per 15 In caso di inalazione di vapori aprire le finestre In caso di spandimento sui DPI sostituirli Riporre tutto il materiale contaminato negli appositi contenitori a rischio infettivo N.B. segnalare ogni spandimento accidentale al Servizio di Prevenzione e Protezione
27 PRECAUZIONI PROCEDURE E IN CASO DI STRAVASO Scegliere il sito di infusione per minimizzare il danno in caso di stravaso Utilizzare aghi canula non traumatizzanti e medicazioni occlusive trasparenti Valutare l utilizzo di port-a-cath e cvc Controllare periodicamente la pervietà e l integrità della vena
28 Utilizzare come ultima fleboclisi la fisiologica per il lavaggio della vena Educare il paziente ad avvisare tempestivamente in caso di sintomatologia Rilevazione dello stravaso Interrompere subito la somm.ne Aspirare il farmaco mantenendo il cateterino in sede
29 Rimuovere il cateterino e applicare il trattamento previsto (farmaci non irritanti, irritanti, vescicanti, necrotizzanti) Evitare ogni pressione o frizionamento della cute Monitorare l evoluzione della lesione Schede farmaco ad uso infermieristico
30 IN CAPPA DPI, DP collettivi, presidi tecnici e farmaci scaduti e materiale utilizzato per gli spandimenti SMALTIMENTO NELLE U.O. DPI, presidi tecnici, farmaci scaduti e terapie non somm.te, set di infusione e materiale utilizzato per gli spandimenti contenitore per taglienti e sacco giallo impermeabile nel contenitore rosso per rifiuti a rischio chimico contenitore per taglienti e sacco giallo impermeabile nel contenitore nero per rifiuti a rischio infettivo Salviette per lavaggio mani contenitore per rifiuti urbani Si ricorda di scrivere data e UO sui contenitori
31 ESPOSIZIONE PROFESSIONALE I FARMACI CHT SONO PERICOLOSI? Non etichettati come tali, ma considerati e dimostrati tali dai produttori DIFFICOLTA a quantificare la tossicità sugli operatori che manipolano tali farmaci RISCHI PER L OPERATORE via inalatoria via cutanea per ingestione
32 ESPOSIZIONE PROFESSIONALE POTENZIALI EFFETTI TOSSICI TOSSICITA LOCALE (sintomi locali) TOSSICITA GENERALE medio-lungo termine teratogenicità ed embriotossicità mutagenicità cancerogenicità SORVEGLIANZA SANITARIA
33 FORMAZIONE OPERATORI COSCIENZA DEL RISCHIO SICUREZZA ALTRI OPERATORI SORVEGLIANZA SANITARIA MANUTENZIONE ATTREZZATURE SICUREZZA OPERATORE AMBIENTI IDONEI COMPORTAMENTI CORRETTI UTILIZZO PRESIDI TECNICI UTILIZZO D.P. COLLETTIVI UTILIZZO D.P.I.
34 Ringraziamenti A tutto il personale infermieristico e medico del DH, alle segretarie, alla dr.ssa Elisa Barbolini. Un ringraziamento particolare va alla dr.ssa Silvia Filiberti.
RISCHI E PREVENZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI. Corso di formazione per infermieri Progetto formativo aziendale
RISCHI E PREVENZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI Corso di formazione per infermieri Progetto formativo aziendale Cagliari, P.O. Binaghi 24-25; 25; 26-27 27 maggio 2010 QUALITA E SICUREZZA
DettagliCORSO DI FORMAZIONE GESTIONE PRIMA DELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI GESTIONE DURANTE LA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI
CORSO DI FORMAZIONE FASI DI GESTIONE E PULIZIA DELLA CAPPA A FLUSSO LAMINARE GESTIONE PRIMA DELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI GESTIONE DURANTE LA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI PULIZIA
DettagliModalità operative per il personale in attività. presso l Unità di manipolazione antiblastici. dell Azienda Ospedaliera OIRM - S.
Modalità operative per il personale in attività presso l Unità di manipolazione antiblastici dell Azienda Ospedaliera OIRM - S.Anna, in relazione alla tossicità dei farmaci manipolati e alla sterilità
DettagliSCTA 00 PROCEDURA SCTA. DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome
Pagina 1 di 9 Documento Codice documento SCTA 00 DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 2 di 9 1. Generalità... 3 1.1 Scopo
DettagliLa manipolazione dei farmaci citostatici
1 La manipolazione dei farmaci citostatici L'aumento dei tumori nella popolazione implica per il personale sanitario un aumento delle operazioni di preparazione e somministrazione dei farmaci antiblastici,
DettagliPREPARAZIONE TERAPIE CON FARMACI ANTIBLASTICI
PREPARAZIONE TERAPIE CON FARMACI ANTIBLASTICI GIUSEPPE CINGARI CAPO SALA U. O. DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA PAPARDO MESSINA LOCALI ATTUALI REQUISITI STRUTTURALI Cappa aspirante a flusso laminare
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA
LT 0 Pag. : 1 di 6 Redatta da: Giancarlo Paganico Verificata da: Giancarlo Paganico Approvato da: DUO COPIA N... N. REV. PAGG. PRINCIPALI MODIFICHE DATA 1 2 3 4 5 Pag. : 2 di 6 INDICE 1. PREMESSA 3 2.
DettagliIGIENE AMBIENTALE DECONTAMINAZIONE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DI LIQUIDI BIOLOGICI
S.C. Prevenzione Rischio Infettivo IGIENE AMBIENTALE DECONTAMINAZIONE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DI LIQUIDI BIOLOGICI BIONIL GRANULI Sodio Dicloro-isocianurato Panno assorbente monouso Guanti monouso
DettagliLo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari
Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari Dal 01/01/15, come previsto dal Piano di Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, diventeranno obbligatorie le norme relative al Deposito
DettagliU.O.A. PREVENZIONE RISCHIO INFETTIVO SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL APPLICAZIONE DELLE PRINCIPALI MISURE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE
U.O. DATA Rilevatori Sono presenti i seguenti DPI: PRECAUZIONI STANDARD ED ISOLAMENTI GENERALI SPECIFICI in rapporto alla prevalenza del rischio infettivo Mascherine chirurgiche triplo/quadruplo strato
DettagliRISCHI E PREVENZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI
Progetto Formativo Aziendale RISCHI E PREVENZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI LA DECONTAMINAZIONE DEGLI AMBIENTI CRITICI E LA GESTIONE DEI MATERIALI CONTAMINATI IN REPARTO: PROTOCOLLI
DettagliAzienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA ONCOLOGIA - EMATOLOGIA SMALTIMENTO. Nome/Funzione Data Firma
Pagina 1 di 6 SMALTIMENTO Nome/Funzione Data Firma Redazione Verifica Approvazione Adozione Dott.ssa Giuseppa Cinzia Di Martino Responsabile UFA Dott.ssa Maria Teresa Perricone Direttore U.O.C. Farmacia
DettagliDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
1 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE L informazione e la formazione all uso corretto dei mezzi di protezione individuale (DPI) assumono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle patologie e degli
DettagliPRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v
PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v Cesena, 12 settembre 2009 Direzione Infermieristica e Tecnica Paola Ceccarelli PRECAUZIONI DA ADOTTARE Popolazione: misure
DettagliLA SICUREZZA IN LABORATORIO. di F. Luca
LA SICUREZZA IN LABORATORIO di F. Luca IN LABORATORIO NORME DI COMPORTAMENTO X. NON correre. NON ingombrare con gli zaini lo spazio intorno ai banconi di lavoro o in prossimità delle uscite X. NON mangiare
DettagliISTITUTO ATERNO-MANTHONE'
ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle
Dettagliadozione di tutte le misure necessarie per impedire o ridurre la possibilità di contatto con il pericolo
PREVENZIONE PROTEZIONE individuazione ed eliminazione dei pericoli alla fonte adozione di tutte le misure necessarie per impedire o ridurre la possibilità di contatto con il pericolo 2 NORME GENERALI DI
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA
pagina 1/5 Beauty ortho B Data di stampa: 5 ottobre 2015 1. Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale: Beauty Ortho B 1.2 Utilizzi
DettagliMisure di emergenza:( Art. 277-D. Lgs. 81/08 e s.m.i.)
Misure di emergenza:( Art. 277-D. Lgs. 81/08 e s.m.i.) 1) Se si verificano incidenti che possono provocare la dispersione di un agente biologico appartenente ai gruppi 2, 3 o 4, i lavoratori debbono abbandonare
DettagliInformazione e Formazione. Regolamento sull uso e conservazione dei
Regolamento sull uso e conservazione dei prodotti di pulizia Il presente Regolamento si prefigge di fornire utili indicazioni ai collaboratori scolastici: sulla prevenzione contro il rischio chimico derivante
DettagliINTERVENTO E BONIFICA A SEGUITO DI SPANDIMENTI ACCIDENTALI DI PRODOTTI O PREPARATI CHIMICI E FARMACI ANTIBLASTICI
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE PROCEDURA DI SICUREZZA INTERVENTO E BONIFICA A SEGUITO DI SPANDIMENTI ACCIDENTALI DI PRODOTTI O PREPARATI CHIMICI
DettagliKIT TOGLI AMIANTO COME SI USA?
CANNE FUMARIE CUCCE PER ANIMALI LASTRE E SFRIDI CISTERNETTE KIT TOGLI AMIANTO COME SI USA? Manuale d istruzioni per il trattamento e la rimozione di materiale contenente amianto, da parte del privato cittadino.
DettagliProtocollo Pulizia Ambientale Gruppo Operatorio
Gruppo Operativo per la Lotta alle Infezioni Ospedaliere Protocollo Pulizia Ambientale Gruppo Operatorio Data 1^ stesura: 02:07.98 Edizione: 1 PROTOCOLLO PULIZIA AMBIENTALE GRUPPO OPERATORIO AUTORI: Gruppo
DettagliPROCEDURA PCL PCL 00. DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome
Pagina 1 di 18 Documento Codice documento PCL 00 DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 2 di 18 1. Generalità... 3 1.1 Scopo
DettagliDATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome
Pagina 1 di 11 Documento Codice documento TFA01 DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 2 di 11 1. Generalità... 3 1.1 Scopo
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA. Foglio dei dati per la sicurezza (conforme alle direttive 91/155 CEE 1/4) Versione Aprile 2013 stampato il 20-Aprile 2013
ROOF/METAL SCHEDA DI SICUREZZA Foglio dei dati per la sicurezza (conforme alle direttive 91/155 CEE 1/4) Versione Aprile 2013 stampato il 20-Aprile 2013 1.Denominazione delle sostanze/del preparato e dell
DettagliU.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DIRETTORE
RISCHIO BIOLOGICO Gestione Aziendale di caso di influenza da virus A/H1N1 percorso di biosicurezza PIACENZA 4 16 Settembre 2009 U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE D.Lgs 81/08 Titolo X DIRETTORE
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA
1- INDIVIDUAZIONE DEL PRODOTTO MARCHIO POLICAR PRODUTTORE/FORNITORE MAFO S.R.L. INDIRIZZO Via A. Laterizio, 73-80035 NOLA (NA) TEL./FAX 081/8037226 E-mail: info@mafo.it PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A 081/8037226
DettagliTricotomia pre-operatoria
Tricotomia pre-operatoria Introduzione La corretta preparazione pre-operatoria della cute del paziente è uno degli elementi chiave nel controllo delle infezioni del sito chirurgico. La tricotomia, considerata
DettagliUNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI" - ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. Protocollo n...
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI" - ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Protocollo n... Preparazione della Terapia Endovenosa OBIETTIVI Garantire un
DettagliEQIUPAGGIO COMPOSIZIONE e COMPITI SICUREZZA IN AMBULANZA
EQIUPAGGIO COMPOSIZIONE e COMPITI SICUREZZA IN AMBULANZA Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI EQUIPAGGIO COMPOSIZIONE e COMPITI Come si compone un equipaggio in servizi di TRASPORTO ed in
DettagliNome commerciale: PROMASPRAY P300 Data di pubblicazione 10/11/2010 La presente versione annulla sostituisce le precedenti
1. Identificazione del prodotto e della Società Nome del prodotto: PROMASPRAY P300 Impiego previsto: PROMASPRAY P300 è un intonaco applicato a spruzzo, adatto per la protezione passiva al fuoco di strutture
DettagliCANTINA PRODUTTORI DI VALDOBBIADENE. REGISTRO DEI TRATTAMENTI CON PRODOTTI FITOSANITARI (DPR 23 aprile 2001 n 290 art 42) ANN0 2012
CANTINA PRODUTTORI DI VALDOBBIADENE REGISTRO DEI TRATTAMENTI CON PRODOTTI FITOSANITARI (DPR 23 aprile 2001 n 290 art 42) ANN0 2012 NORME IGIENICO - SANITARIE I prodotti fitosanitari sono sostanze pericolose:
DettagliPROCEDURA OPERATIVA PER L UTILIZZO DI FARMACI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI
PROCEDURA OPERATIVA PER L UTILIZZO DI FARMACI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI 1. INTRODUZIONE Il rischio relativo alla esposizione ai Farmaci Chemioterapici Antiblastici è riferibile sia agli operatori sia
Dettagli1. Prodotto / preparazione e dati del produttore
1. Prodotto / preparazione e dati del produttore Identificazione del prodotto: Nome commerciale : Produttore : Isel - Automation Tel.: 0049-6672-898-0 Am Leibolzgraben 16 Fax.: 0049-6672-898-888 36132
DettagliPreparazione pre operatoria del paziente. Dott. Garofoli Rosamaria
Preparazione pre operatoria del paziente Dott. Garofoli Rosamaria Per fase pre operatoria si intende quel periodo che va dal momento in cui si stabilisce che è necessario procedere con un intervento chirurgico
DettagliSCHEDA DI INFORMAZIONI TECNICHE E DI SICUREZZA
SCHEDA DI INFORMAZIONI TECNICHE E DI SICUREZZA (DIRETTIVE CEE 88/379-93/112-D.M. SANITA' 28-1-92) 1. - IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA' RESPONSABILE DELL' IMMISSIONE IN COMMERCIO : Nome del
DettagliScheda di Sicurezza. Sottofondo-Superleggero-Termoisolante. 0583.379028/370480 0583.370964 ufficiotecnico@marraccinilucca.
Scheda di Sicurezza 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA - PREPARATO E DELLA SOCIETA' Nome commerciale del prodotto MAX 250 Impiego Identificazione della società Numero telefono emergenza : 2. IDENTIFICAZIONE
Dettaglila normativa di riferimento, la protezione ambientale e le attrezzature
Rischi e prevenzione nella manipolazione dei farmaci antiblastici Cagliari Maggio 2010 la normativa di riferimento, la protezione ambientale e le attrezzature D.ssa Gisella Carrucciu Servizio di Farmacia
DettagliMISURE PRECAUZIONALI PER GLI OPERATORI SANITARI DI ODONTOIATRIA DA ADOTTARE NELLA MANIPOLAZIONE DI STRUMENTI ACUMINATI E/O TAGLIENTI
MISURE PRECAUZIONALI PER GLI OPERATORI SANITARI DI ODONTOIATRIA DA ADOTTARE NELLA MANIPOLAZIONE DI STRUMENTI ACUMINATI E/O TAGLIENTI A - Infortunio durante l uso dello strumento B - Infortunio dopo l
DettagliScheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA
Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI Data di compilazione: 26 febbraio 2013 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA INFORMAZIONI GENERALI : Nome Commerciale
DettagliDipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO
La presente istruzione operativa dettaglia una specifica attività/fase di un processo descritto dalla procedura Piano Interno di Intervento Emergenza Migranti. La sanificazione ambientale viene intesa
DettagliCodice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni
Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA CLEM CANDEGGINA
Pagina: 1/5 1- INDIVIDUAZIONE DEL PRODOTTO MARCHIO PRODUTTORE/FORNITORE CLEM DETERGENTI S.R.L. INDIRIZZO Via Corcioni, 7 Ottaviano (NA) TEL./FAX 081/8279995 E-mail clem.detergenti@virgilio.it CENTRI ANTIVELENO:
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA N. 04 ATTIVITÀ DI RICERCA CHE UTILIZZA ANIMALI DA LABORATORIO
ATTIVITÀ DI RICERCA CHE UTILIZZA ANIMALI DA LABORATORIO Revisione 01 - Maggio 2013 A cura di: Servizio Prevenzione, Protezione, Ambiente e Sicurezza 1 ATTIVITÀ DI RICERCA CHE UTILIZZA ANIMALI DA LABORATORIO
DettagliSIERI PER CAPELLI (BASI SILICONICHE)
SIERI PER CAPELLI (BASI SILICONICHE) IDENTIFICAZIONE DEI PRODOTTI E DELLA SOCIETA Nome Commerciale Cod. 15933 TRI ACTION HEAT PROTECTIUM SERUM STYLE PERFETTO Descrizione del prodotto Fluido idratante protettivo
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA
COMPLESSO INTEGRATO COLUMBUS SORVEGLIANZA SANITARIA CAPOSALA Liberata Del Proposto RISCHIO CHIMICO DEFINIZIONE Per Rischio Chimico si intende la probabilità che una sostanza o un preparato sia esso solido,
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA Implacem Pagina 1 di 3 Data di revisione 5 ottobre 2006
Pagina 1 di 3 1. Identificazione del preparato e della società 1.1 Nome commerciale del prodotto: Pasta base 1.2 Descrizione del prodotto: Cemento per cementazioni implantari 1.3 Identificazione della
DettagliLa rete integrata per le emergenze e per contrastare l influenza aviaria
La preparazione e la gestione della risposta alle emergenze sanitarie Genova 12-13 dicembre 2006 La rete integrata per le emergenze e per contrastare l influenza aviaria Sergio Caglieris Dirigente medico
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA ATTENZIONE: MANIPOLARE CON PRUDENZA
Pag. 1 di 5... SCHEDA DI SICUREZZA 1. Denominazione della sostanza/preparato e della Ditta (Registr. n. 10113 del 27/07/1999) Ditta: 2. Composizione - Informazioni sui componenti Carattere chimico Contiene
DettagliPEARL VIA F.LLI CERVI 75 50010 CAMPI B.ZIO (FI)
50010 CAMPI B.ZIO (FI) SCHEDA DI SICUREZZA White Pearl 10.01.2006 1. Identificazione del prodotto e Ragione Sociale Indicazione del prodotto: Nome commerciale: Codice Commerciale: Tipo di prodotto ed impiego:
DettagliKPC Le domande piùfrequenti. Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza
KPC Le domande piùfrequenti Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza Perchédobbiamo adottare le misure di controllo? A parità di criticità aumento mortalità Lasciano poche
Dettagli* RISCHIO CHIMICO alcune definizioni
* * RISCHIO CHIMICO alcune definizioni Ai sensi dell art. 222 del D.Lgs. 81/08 e smi si intendono per agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato
Dettagli1. Dati generali dell intervento
ALLEGATO F 6 Ulteriori Locali - Notifica Igienico- Sanitaria per alimenti (Reg. CE n 852/2004) 1. Dati generali dell intervento 1.1 Ubicazione intervento (Indicare il Comune e l indirizzo inseriti nel
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA. Revisione n 1.00.02 del 31/05/2006 COD. OL.ES.11 Pag. 1 di 5
SCHEDA DI SICUREZZA COD. OL.ES.11 Pag. 1 di 5 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA' NOME COMMERCIALE: OLIO ESSENZIALE ARANCIO AMARO Codice commerciale: OL.ES.11 Tipo di prodotto ed impiego:
DettagliSono di importanza fondamentale:
La Pandemia influenzale H1N1 2009 Misure di protezione per operatori sanitari Paola Bertoli - Resp. Servizio Prevenzione Protezione Azienda USL di Parma Sono di importanza fondamentale: 1) Per tutta la
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliTINTURE AD OSSIDAZIONE
SCHEDA INFORMATIVA PRODOTTO COSMETICO AD USO PROFESSIONALE TINTURE AD OSSIDAZIONE INFORMAZIONI GENERALI Nome commerciale: PLURA COLORAZIONE 1:1,5 Descrizione prodotto: Azienda: associazione di coloranti
DettagliRISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA
RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO IL RISCHIO ESISTE LADDOVE CI SIA UNA ESPOSIZIONE AD UN QUALUNQUE AGENTE CHIMICO.
DettagliIstituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma
Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEGLI OPERATORI
DettagliNorme di comportamento per lo studente che compie un esperienza di tirocinio
Norme di comportamento per lo studente che compie un esperienza di tirocinio 1. In quanto assimilato a lavoratore dipendente lo studente è tenuto al segreto professionale,, pertanto non può rivelare informazioni
DettagliPROCEDURA N. 16 PROCEDURA DI SICUREZZA PER PREPARAZIONE, SOMMINISTRAZIONE, SMALTIMENTO IN SICUREZZA DI FARMACI ANTIBLASTICI
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SERVIZIO DEL MEDICO COMPETENTE U.O.C. FARMACIA PROCEDURA N. 16 PROCEDURA DI SICUREZZA PER PREPARAZIONE, SOMMINISTRAZIONE, SMALTIMENTO IN SICUREZZA DI FARMACI ANTIBLASTICI
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 09 PAGINA 1 di 2 PROCEDURA E Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali La gestione di un rifiuto
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA
pagina 1/5 1. Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale: 1.2 Utilizzi rilevanti identificati della sostanza o miscela e utilizzi sconsigliati
DettagliDPI Rischio Virus Ebola
S.U.E.S.118 Ct-Rg-Sr Direttore Responsabile:Dott.ssa I.Bartoli DPI Rischio Virus Ebola L OMS prescrive, i DPI che devono essere utilizzati in caso di soccorso ad un soggetto potenziale affetto da Ebola
DettagliSCHEDE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E RISCHI MANSIONALI
SCHEDE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E RISCHI MANSIONALI ERGONOMIA DEL POSTO DI LAVORO E VIDEOTERMINALI Mansione: Addetto Amministrativo e centralino Attività: attività di ufficio Pericoli: ergonomia
Dettagli1. Prodotto / preparazione e dati del produttore
1. Prodotto / preparazione e dati del produttore Identificazione del prodotto: Nome commerciale : Produttore : Isel - Automation Tel.: 0049-6672-898-0 Am Leibolzgraben 16 Fax.: 0049-6672-898-888 36132
DettagliSIMBOLI CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53
CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53 CONSERVARE SOTTO CHIAVE - FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI - LONTANO DA LOCALI ABITAZIONE - LONTANO
DettagliScheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale OSSIDANTI PER TINTURE, RIFLESSANTI E DECOLORANTI
Allegato 3 Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale OSSIDANTI PER TINTURE, RIFLESSANTI E DECOLORANTI INFORMAZIONI GENERALI Nome commerciale: Descrizione prodotto: : soluzioni di acqua
DettagliPROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI FARMACI
PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI FARMACI Farmaci OBIETTIVI Principale obiettivo del presente protocollo è la corretta gestione di: prescrizione approvigionamento stoccaggio somministrazione dei farmaci RISORSE
DettagliPROCEDURA OPERATIVA USO E MANIPOLAZIONE DI SOSTANZE CANCEROGENE E MUTAGENE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA PROCEDURA OPERATIVA USO E MANIPOLAZIONE DI SOSTANZE CANCEROGENE E MUTAGENE A cura di: Servizio Prevenzione e Protezione Servizio di Prevenzione e Protezione Data: 03/03/2015
DettagliMIRADOR Ditta: SCAM S.r.l. Strada Bellaria, 164 41010 - S.MARIA MUGNANO - MODENA (Tel. 059/586511 - Fax 059/460133)
S C A M S.r.l. Pag. 1 di 5 SCHEDA DI SICUREZZA 1. Denominazione della sostanza/preparato e della Ditta (Registr. n. 11624 del 11/03/2003) MIRADOR Ditta: SCAM S.r.l. Strada Bellaria, 164 41010 - S.MARIA
DettagliSICUREZZA CHI SA COSA STA FACENDO VIVE BENE E A LUNGO E NON PROVOCA DANNO AL VICINO
SICUREZZA CHI SA COSA STA FACENDO VIVE BENE E A LUNGO E NON PROVOCA DANNO AL VICINO SICUREZZA DPI DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE CAMICE GUANTI OCCHIALI PROTETTIVI VANNO INDOSSATI SEMPRE IN LABORATORIO
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA
Pagina: 1 Data di compilazione: 24/04/2012 N revisione: 1 SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome del prodotto: Codice di
DettagliAZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N 4 "MEDIO FRIULI" PROCEDURE OPERATIVE FARMACI ANTIBLASTICI
s.o.c. Prevenzione, Protezione e Gestione Ambientale Aziendale Via Pozzuolo, 330 -- 33100 Udine ~ 0432-806113 - ~ 0432-806112 email:prpr@mediofriuli.it PROCEDURE OPERATIVE FARMACI ANTIBLASTICI P12/0PER
DettagliPROCEDURA DI SICUREZZA LA PREVENZIONE NELL USO DI DETERGENTI, DISINFETTANTI E STERILIZZANTI
Pag. 1 di 7 SOMMARIO: 1. Oggetto e scopo 2. Campo di applicazione 3. Responsabilità 4. Definizioni e abbreviazioni 5. Documenti di Riferimento 6. Moduli e documenti di registrazione 7. Modalità operative
DettagliKeratin System. Keratin System Purifying Shampoo pre-trattamento. Keratin System Ultra Trattamento. Keratin System Liss Shampoo
Keratin System Schede di sicurezza: Keratin System Purifying Shampoo pre-trattamento Keratin System Ultra Trattamento Keratin System Liss Shampoo Keratin System Touch Maschera Keratin System More Fluido
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5
RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5 1 Nome e/o marchio Azienda produttrice data compilazione :16.02.1998 SOSTANZA Data di revisione : 09.02.1998 Utilizzazione: RAME OSSIDO! mat.prima! solvente ROSSO! prod.intermedio!
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA Edizione riveduta no : 6. Responsab. della distribuzione
Pagina : 1 êc { C : Corrosivo 8 : Sostanza corrosiva. Pericolo M» Produttore Responsab. della distribuzione Avenue Albert Einstein, 15 Avenue Albert Einstein, 15 1348 Louvain-la-Neuve Belgium 1348 Louvain-la-Neuve
DettagliRACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI
RACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI Informazioni importanti per Medici ed Ostetriche per la raccolta del sangue cordonale Questa è una procedura molto semplice,
DettagliPagina: 1/5 Scheda di sicurezza ai sensi della direttiva comunitaria 91/155/EWG. 1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
Pagina: 1/5 1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa Dati del prodotto Denominazione commerciale:pmfresh Utilizzazione della Sostanza / del Preparato : Sostanza per la pulizia
DettagliAGENTI CHIMICI. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA SALDATURA A cura di : Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari
Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA SALDATURA A cura di : Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari
DettagliGESTIONE RIFIUTI REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE, EMISSIONE STATO DELLE REVISIONI
REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE, EMISSIONE Redazione Verifica Approvazione Autorizzazione Emissione Rosselli Federico Responsabile Qualità UdR Rosselli Federico Responsabile Qualità UdR
DettagliCorretto utilizzo delle soluzioni concentrate di Potassio cloruro. ed altre soluzioni contenenti Potassio
cloruro cloruro Data Revisione Redazione Approvazione Autorizzazione N archiviazione 00/00/2010 e Risk management Produzione Qualità e Risk management Direttore Sanitario 1 cloruro INDICE: 1. Premessa
DettagliMODALITA DI PULIZIA E SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI E DEGLI ARREDI SCOLASTICI
Data 30-11-2009 Rev. N. 01 Pagina 1 di 5 MODALITA DI PULIZIA E SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI E DEGLI ARREDI SCOLASTICI Ddl RSPP RLS INDICE ISTITUTO MAGISTRALE STATALE LEONARDO DA VINCI Data 30-11-2009 Rev.
DettagliSchema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi
Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Identificazione pericoli Figure professionali Ambienti Valutazione di esposizione dei rischi Altri rischi antiparassitari
DettagliScheda di dati di sicurezza Ai sensi del Regolamento CE 1907/2006 REACH Stampato il 01/01/09 Denominazione commerciale: NASTRO ADESIVO DIELETTRICO
Pagina: 1/ 5 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO E DELLA SOCIETA /IMPRESA Articolo numero: art.04001-04002-04003-04004 Utilizzazione della Sostanza / del Preparato: Nastro in PVC per uso generico.
DettagliScheda di sicurezza N 02 del 01/08/10 Revisione del 19/08/2010
SCHEDA DI SICUREZZA Scheda di sicurezza N 02 del 01/08/10 Revisione del 19/08/2010 1. IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETÀ Nome commerciale: GARNET Nome chimico: Granato almandino Utilizzazione
DettagliELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO
DettagliProcedure di disinfezione e sterilizzazione
Procedure di disinfezione e sterilizzazione Opuscolo informativo per il paziente Gentili pazienti, lo scopo di questo opuscolo è quello di informarvi sulle rigorose procedure di disinfezione e sterilizzazione
DettagliISTRUZIONI OPERATIVE PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI ANTIBLASTICI
Data Revisione Redazione Approvazione Autorizzazione N archiviazione 05/02/2014 Coordinatrici dott.sse: Carolina Podestà, Oncologia Maria Caterina Sanna, Urologia Cinzia Bussu, Ematologia. Servizio Prev.ne
DettagliSTUDIO DENTISTICO DOTT. GIUSEPPE ARENA Via S.Maria della Croce Di Gregorio (trav.priv. 5) C./mare del Golfo (TP) Tel. 0924 33466
OGGETTO: REQUISITI ORGANIZZATIVI GENERALI STUDIO DENTISTICO MODALITA DI PULIZIA, LAVAGGIO, DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE DI TUTTI GLI STRUMENTI ED ACCESSORI OGNI PAZIENTE E DA CONSIDERARE POTENZIALMENTE
DettagliSCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS
SCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS IDENTIFICAZIONE DEL DISTRIBUTORE L Oréal Italia S.p.A. - Via Garibaldi 42 10122 Torino - Tel. 011/4603111 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliMANUALE D USO BA 1004/03 (Foglio 1 di 3) AI SENSI DEL 20 DEL REGOLAMENTO TEDESCO SULLE SOSTANZE PERICOLOSE (TRGS 555)
Esafluoruro di zolfo MANUALE D USO BA 1004/03 (Foglio 1 di 3) AI SENSI DEL 20 DEL REGOLAMENTO TEDESCO SULLE SOSTANZE PERICOLOSE (TRGS 555) Il presente manuale può essere utilizzato dal gestore del quadro
DettagliPROCEDURA STE STE 00. DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome
Pagina 1 di 15 Documento Codice documento STE 00 DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 2 di 15 1. Generalità... 3 1.1 Scopo
DettagliSCHEDA DI DATI DI SICUREZZA
SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA FARBEN H 48 1. IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETÀ: 1.1 Nome chimico: Etilendiammino-di(O-idrossifenilacetato) di ferro e sodio 1.2.Società o responsabile dell immissione
DettagliPROCEDURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE ALL INTERNO DELLE SALE SETTORIE
UFFICI AMMINISTRATIVI SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Lungarno Pacinotti, 44 56100 Pisa Tel. 050/2212140 Fax 050/2212663 E-mail spp@adm.unipi.it PROCEDURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE ALL INTERNO DELLE SALE
DettagliScheda di sicurezza REDOXAL LA SCHEDA DI SICUREZZA. Direttiva CEE 1999/45 e 67/548
SCHEDA DI SICUREZZA Direttiva CEE 1999/45 e 67/548 1.0 IDENTIFICAZIONE PRODOTTO E SOCIETA' 1.1 Nome commerciale 1.2 Impieghi Riducente per l industria tessile. 1.3 Produttore ed assistenza DATT CHIMICA
DettagliEsposizione ad agenti biologici
Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall
DettagliIndicazioni per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze
ALLEGATO VI Indicazioni per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze VI.1 - Stoccaggio dei prodotti fitosanitari Fatte salve le
Dettagli