COME CAMBIA LA VALUTAZIONE

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1 Istituto Comprensivo G.F. Malipiero Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di I Grado Via della Cultura, Marcon (VE) sito internet: Decreto legislativo n. 62/2017 COME CAMBIA LA VALUTAZIONE Allegato al PTOF 2017/18 1

2 INDICE 1. LA VALUTAZIONE 1.1 Premessa - riferimenti normativi pag La valutazione nella scuola dell infanzia pag La valutazione nel primo ciclo di istruzione pag La valutazione degli alunni con disabilità e disturbi specifici d apprendimento pag L ammissione alla classe successiva pag Rilevazione nazionale degli apprendimenti PROVE INVALSI pag I DOCUMENTI DI VALUTAZIONE 2.1 SCUOLA DELL INFANZIA 2.2 Scheda di osservazione delle competenze bambini di 5 anni pag SCUOLA PRIMARIA Valutazione quadrimestrale degli apprendimenti pag. 19 Il giudizio sul livello globale di maturazione pag. 20 Il giudizio sintetico sul comportamento pag SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La valutazione quadrimestrale degli apprendimenti pag. 24 Il giudizio sul livello globale di maturazione pag. 28 Il giudizio sintetico sul comportamento Esiti della valutazione: la comunicazione alle famiglie pag.31 pag CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Certificazione delle competenze pag, ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI STUDI 3.1 Criteri di svolgimento pag Candidati con disabilità o disturbi dell apprendimento pag. 42 2

3 1. LA VALUTAZIONE 1.1 PREMESSA A partire dal corrente anno scolastico, il decreto legislativo n. 62/2017, ha introdotto importanti novità relative alla valutazione, alla certificazione delle competenze nel primo ciclo e agli esami di Stato di scuola secondaria di I grado. Al decreto n. 62/2017, attuativo della legge n. 107/2015, è seguito: il DM n. 741/2017, che si occupa degli esami di Stato di scuola secondaria di I grado; il DM n. 742/2017, che si occupa del modello nazionale di certificazione nazionale delle competenze; e la nota n del 10 ottobre 2017, volta a fornire indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione. La legge n. 107/2015, il D.lgs. n. 62/2017, il DM n. 741/2017, il DM n. 742/2017 e la nota n. 1865/2017 costituiscono, dunque, la normativa di riferimento in relazione alle novità introdotte dalla Riforma rispetto al tema della valutazione degli alunni. In sintesi, le principali disposizioni sono le seguenti: Valutazione degli apprendimenti Il collegio dei docenti delibera i criteri e le modalità di valutazione degli apprendimenti, i criteri sono resi pubblici e inseriti nel Piano triennale dell offerta formativa. I voti in decimi saranno accompagnati dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. Gli alunni della scuola primaria e secondaria I^ sono ammessi alla classe successiva e all esame di stato anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni viene espressa, per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica. Il collegio dei docenti definisce i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio. Non è più prevista la non ammissione alla classe successiva per chi consegue un voto di comportamento inferiore a 6/10. Ammissione alla classe successiva. L ammissione alla classe successiva, nella scuola secondaria di I^, è subordinata alla frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale e alla non presenza di sanzioni disciplinari che comportino l esclusione dallo scrutinio finale. Inoltre è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Pertanto, l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline, da riportare sul documento di valutazione. Esame di Stato conclusivo del primo ciclo. L ammissione all esame è subordinata alla frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale, alla non presenza di sanzioni disciplinari che comportino la non ammissione all esame, e alla partecipazione alle prove INVALSI di italiano, matematica e inglese. Inoltre è disposta anche in presenza di un voto di ammissione inferiore a sei decimi livelli. 3

4 Ammissione alla classe successiva. Nella scuola primaria l ammissione alla classe successiva e alla classe prima di scuola secondaria di 1 grado, è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Pertanto, l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline, da riportare sul documento di valutazione. Certificazione delle competenze. La certificazione delle competenze è redatta in sede di scrutinio finale e rilasciata alle alunne e agli alunni al termine della scuola primaria e dopo il superamento dell esame conclusivo del I^ di istruzione della scuola secondaria di primo grado. I modelli sono adottati con provvedimento del Ministro dell Istruzione con riferimento alle competenze chiave europee. Saranno otto le competenze certificate dalle scuole: comunicazione nella madrelingua, comunicazione nella lingua straniera, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenze digitali, capacità di imparare ad imparare competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale Per ognuna di esse va indicato il livello conseguito (avanzato, intermedio, base, iniziale). 1.2 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA La valutazione nella scuola dell infanzia rappresenta lo strumento che consente di comprendere e valutare i livelli raggiunti da ciascun bambino in relazione allo sviluppo dell identità, dell autonomia, della competenza e della cittadinanza, al fine di favorirne la maturazione. Il suo scopo quindi non è quello di formulare classificazioni o giudizi, ma esclusivamente quello di conoscere e interpretare il livello di maturazione di ogni alunno e le sue particolari esigenze educative. Il metodo privilegiato per la valutazione nella scuola dell infanzia è senz altro l osservazione sia occasionale che sistematica; essa permette di raccogliere e documentare informazioni fondamentali circa le specificità individuali e di organizzare, in loro funzione, l azione formativa. Altri mezzi efficaci sono i colloqui e le conversazioni con i bambini, gli elaborati grafici, le schede strutturate, ecc. Nella valutazione gli insegnanti usano come indicatori gli obiettivi programmati per i vari campi d esperienza. La raccolta delle informazioni valutative viene effettuata sistematicamente, in particolare nei seguenti momenti del percorso formativo: all inizio dell anno scolastico per conoscere la situazione di partenza e individuare i bisogni formativi dei bambini; nel corso dell anno scolastico per verificare i risultati raggiunti dai bambini e per valutare la qualità dell azione educativa; al termine dell anno scolastico per verificare i risultati raggiunti dai bambini e per valutare la qualità dell azione educativa; al termine del ciclo di formazione per compilare il documento di passaggio, secondo un ottica di continuità con la scuola primaria. 4

5 1.3 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie, le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni Nazionali e declinati nel curricolo. (tratto dalle Indicazioni Nazionali ) La valutazione, in coerenza con quanto previsto dalla normativa, ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. La valutazione è coerente con l offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo. E effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei Docenti e inseriti nel Piano Triennale dell'offerta Formativa. La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, anche in sede di elaborazione del Piano Triennale dell'offerta Formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli studenti, in coerenza con quanto previsto dal regolamento di istituto, dal Patto educativo di corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio. L Istituzione Scolastica certifica l acquisizione delle competenze progressivamente acquisite anche al fine di favorire l orientamento per la prosecuzione degli studi. La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, in quanto permette di seguire i progressi dell alunno rispetto agli obiettivi e ai fini da raggiungere: il sapere, il saper fare e il saper essere. Il sapere riguarda l acquisizione dei contenuti disciplinari, il saper fare la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti e il saper essere la capacità di tradurre conoscenze e abilità in comportamenti razionali e competenze. FINALITÀ La valutazione è il processo di verifica, lettura, comparazione, interpretazione dei dati relativi all'apprendimento, condotta attraverso diversi strumenti, contesti e condizioni ed assunta in base a criteri. È sempre personale e non comparativa. Essa accompagna lo studente per l intero percorso formativo, perseguendo l obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti. Il processo di valutazione consta di tre momenti: a. la valutazione diagnostica o iniziale serve ad individuare, attraverso la somministrazione di prove di ingresso, il livello di partenza degli alunni tramite l accertamento dei prerequisiti per la futura progettazione delle attività didattiche disciplinari e per individuare eventuali strategie specifiche di intervento. b. la valutazione formativa o in itinere è finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all azione didattica o predisporre interventi di recupero e rinforzo; 5

6 c. la valutazione sommativa o finale che si effettua alla fine del quadrimestre e a fine anno, serve per accertare in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi, ed esprimere un giudizio sul livello. Non è il risultato della media aritmetica delle varie prove sostenute dall alunno/a. La valutazione, essendo un processo complesso, si basa oltre che sulle verifiche disciplinari ed interdisciplinari, anche: Ø sui punti di partenza; Ø sui progressi conseguiti; Ø sulle potenzialità; Ø sulle condizioni ambientali, fisiche ed emotive; Ø su particolari situazioni di difficoltà (BES, DSA, ADHD, disabilità). Per promuovere la valutazione come strumento di orientamento e riorientamento, l'istituto Comprensivo riconosce valore pedagogico e didattico alle verifiche ed alle conseguenti valutazioni. Al fine della valutazione degli alunni, il Collegio dei Docenti delibera la ripartizione dell'anno scolastico in quadrimestri, per poter acquisire sugli alunni il maggior numero di elementi prima di esprimersi sul loro profitto scolastico. OBIETTIVI COSA VALUTIAMO: 1. l apprendimento, cioè il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e metacognitivi (imparare ad imparare), con particolare attenzione al processo e non solo al prodotto; quindi il miglioramento rispetto alla situazione di partenza; 2. il comportamento, cioè il raggiungimento di obiettivi relazionali: rispetto delle persone, delle norme e delle regole condivise, nonché dell ambiente scolastico; obiettivi questi che fanno riferimento alle competenze di cittadinanza. La valutazione degli aspetti del comportamento delle alunne e degli alunni viene espressa, per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, oltre che sulle eventuali precise e motivate osservazioni presentate dai singoli docenti, sui seguenti indicatori: Adesione consapevole alle regole e alle norme che definiscono la convivenza nella scuola e nella comunità Partecipazione alla definizione delle regole di convivenza comune Partecipazione attiva e fattiva al lavoro comune (contributi alle conversazioni e ai dibattiti; ricerca e messa a disposizione di informazioni e materiali; assunzione spontanea di compiti e servizi ) Collaborazione con altri Disponibilità a prestare aiuto e chiederlo, all occorrenza Impegno per il benessere comune (autocontrollo delle proprie reazioni; attenzione al punto di vista altrui; rispetto per le diversità; composizione dei conflitti; comunicazione assertiva; attenzione ai più fragili; empatia Mantenimento di comportamenti rispettosi di sé, degli altri, degli animali, dell ambiente e delle cose, dentro e fuori la scuola Assunzione dei compiti affidati, con responsabilità e autonomia (assunzione dei compiti connessi al ruolo di studente, di compagno; coordinamento di gruppi, assolvimento di consegne; assunzione di ruoli in gruppi, rappresentazioni, ricerche, giochi ) Assunzione spontanea di compiti di responsabilità e di cura all interno della scuola e della comunità 6

7 1.4 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES-ADHD-DSA) Come previsto dagli STRUMENTI D INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI emanati dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca il 27 dicembre 2012, si rende necessaria la predisposizione di un percorso personalizzato, per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la stesura di un Piano Didattico Personalizzato individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Le scuole con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011). ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) Le modalità di valutazione tengono conto dei progressi, ma anche delle conquiste e delle difficoltà manifestate dai DSA. Le prove di verifica sono strutturate tenendo conto dei processi di apprendimento, del percorso didattico più che dei prodotti e sono predisposte con esercizi e domande che richiedono strategie e/o strumenti compensativi. ALUNNI NON ITALOFONI Le modalità di valutazione tengono conto dei tempi e delle modalità di ingresso dell alunno, l alfabetizzazione nella lingua italiana, la partecipazione, i progressi ma anche le difficoltà derivanti da problemi linguistici. Secondo le indicazioni espresse dal MIUR (CM 24/2006) ci si orienterà verso una valutazione più comprensiva e diluita in un arco di tempo più lungo, per rispettare i tempi di apprendimento/acquisizione della lingua italiana: la Lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione all età, alla lingua di origine, all utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La valutazione fa riferimento al Piano Educativo Individualizzato (PEI) e agli obiettivi in esso programmati: adattamento del curricolo: obiettivi minimi, semplificati, alternativi, aggiuntivi, utilizzo delle TIC; adattamento delle strategie di insegnamento: aggiunta di aiuti (input), nelle risposte (output) dell alunno/a; incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari, promuovere l apprendimento collaborativo; uso di griglie di valutazione commisurate alle prestazioni. 7

8 1.5 AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA L'articolo 3 del decreto legislativo n. 62/2017 interviene sulle modalità di ammissione alla classe successiva per le alunne e gli alunni che frequentano la Scuola Primaria. L'ammissione alla classe successiva e alla prima classe di Scuola Secondaria di Primo Grado è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Pertanto, l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline, da riportare sul documento di valutazione. A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento. SI AMMETTE ANCHE IN PRESENZA DI CARENZE L ISTITUZIONE SCOLASTICA DEVE ATTIVARE PERCORSI DI MIGLIORAMENTO Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l istituzione scolastica, nell ambito dell autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. Solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, sulla base dei criteri definiti dal Collegio dei docenti, i docenti della classe in sede di scrutinio finale presieduto dal Dirigente Scolastico o da suo delegato, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva. 8

9 CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA In riferimento al Decreto Legislativo 62/2017 art. 3 e alla Nota Circolare n. 1865/2017 il team docente può deliberare all unanimità la NON ammissione alla classe successiva o al successivo grado di istruzione Eccezionalmente in caso di: Mancato sviluppo degli apprendimenti pur in presenza di percorsi di recupero personalizzati e gruppi di lavoro Grado di maturazione personale non adeguato al percorso educativo e didattico Mancanza di frequenza continua e persistente, non giustificata da adeguata motivazione (malattia, ricovero ospedaliero...) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CRITERI DI AMMISSIONE E NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL ESAME DI STATO L'ammissione alla classe successiva è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o non acquisiti. Pertanto, l'alunno viene ammesso anche se, in una o più discipline, viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10. A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare alle famiglie degli alunni eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento. Il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. Il voto dell'insegnante di religione cattolica, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, è espresso secondo quanto previsto dal punto 2.7 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751; il voto espresso dal docente per le attività alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. Il voto di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'alunna o dall'alunno. 9

10 1.6 RILEVAZIONE NAZIONALE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLA PRIMARIA: L'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI) effettua rilevazioni nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni in italiano, matematica e inglese in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono svolte nelle classi seconda e quinta di scuola primaria, ad eccezione della rilevazione di inglese effettuata esclusivamente nella classe quinta. SCUOLA SECONDARIA: l INVALSI effettua rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate, computer based, volte ad accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese in coerenza con le indicazioni nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono effettuate nella classe terza della scuola secondaria di primo grado. Per la prova di inglese, l'invalsi accerta i livelli di apprendimento attraverso prove di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue. Le prove INVALSI si svolgono entro il mese di aprile e la relativa partecipazione rappresenta requisito di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per le alunne e gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, è prevista una sessione suppletiva per l'espletamento delle prove. 2. I DOCUMENTI DI VALUTAZIONE 2.1 SCUOLA DELL INFANZIA Al termine del ciclo di formazione viene compilato un fascicolo personale, che accompagnerà l alunno nell ingresso alla scuola primaria. In questo documento vengono contrassegnati i livelli di padronanza di competenze e abilità relativi ai diversi campi di esperienza. 10

11 ISTITUTO COMPRENSIVO G.F. MALIPIERO MARCON (VENEZIA) SCUOLA DELL INFANZIA ARCHIMEDE GIRASOLE ARCOBALENO PRIMAvera (Marcon) (Marcon) (Gaggio) (S. Liberale) FASCICOLO PERSONALE DELL ALUNNO Anno scolastico 20 /20 11

12 DATI PERSONALI Alunn Nat a.. prov... Il.... FREQUENZA SCOLASTICA Anno scolastico.. regolare discontinua* occasionale** Anno scolastico.. regolare discontinua* occasionale** Anno scolastico.. regolare discontinua* occasionale** * = frequenti interruzioni ** = non continua nel tempo 12

13 COMPETENZE ED ABILITA inerenti al CAMPO d ESPERIENZA IL SE E L ALTRO PIENAMENTE RAGGIUNTO LIVELLO DI PADRONANZA PARZIALMENTE RAGGIUNTO DA RAGGIUNGERE Cura se stesso in modo autonomo È in grado di esprimere i propri bisogni Cerca strategie adeguate per soddisfare i propri bisogni Accetta l ambiente, i compagni, gli insegnanti Rispetta le regole di comportamento Usa correttamente i materiali Dimostra interesse verso le attività proposte Segue le indicazioni che vengono date Affronta positivamente situazioni nuove Porta a termine una consegna senza l aiuto dell insegnante Porta a termine un attività in tempi compatibili con il gruppo Possiede un adeguato tempo di attenzione durante le attività È disponibile verso gli altri, aiuta, collabora Possiede autocontrollo nei rapporti con i compagni EVENTUALI ANNOTAZIONI 13

14 COMPETENZE ED ABILITA inerenti al CAMPO d ESPERIENZA LIVELLO DI PADRONANZA IL CORPO E IL MOVIMENTO PIENAMENTE RAGGIUNTO PARZIALMENTE RAGGIUNTO DA RAGGIUNGERE Conosce e denomina le principali parti del corpo Rappresenta in modo completo la figura umana Possiede una coordinazione generale dei movimenti (corre, salta, ) Possiede padronanza del proprio comportamento motorio nell interazione coi compagni e con l ambiente Si muove nello spazio in base a comandi sonori e visivi Possiede e controlla la motricità fine (taglia, strappa, allaccia, ) Impugna correttamente gli strumenti grafici Controlla il segno grafico con precisione Controlla la pressione del segno grafico Controlla il segno grafico nella riproduzione di un modello Lateralità prevalente destra sinistra EVENTUALI ANNOTAZIONI 14

15 COMPETENZE ED ABILITA inerenti al CAMPO d ESPERIENZA IMMAGINI, SUONI, COLORI PIENAMENTE RAGGIUNTO LIVELLO DI PADRONANZA PARZIALMENTE RAGGIUNTO DA RAGGIUNGERE Utilizza tecniche e mezzi espressivi diversi Utilizza in modo razionale lo spazio - foglio Esprime graficamente i propri vissuti Disegna secondo un tema proposto Descrive e comprende semplici immagini Usa ed associa i colori coerentemente all immagine data o da rappresentare Dimostra interesse all ascolto musicale ed al canto Usa linguaggi non verbali (travestimenti, mimica, ) EVENTUALI ANNOTAZIONI 15

16 COMPETENZE ED ABILITA inerenti al CAMPO d ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE PIENAMENTE RAGGIUNTO LIVELLO DI PADRONANZA PARZIALMENTE RAGGIUNTO DA RAGGIUNGERE Esprime pensieri, esperienze Rispetta i tempi di silenzio/ascolto Comprende ciò che viene raccontato o letto Memorizza poesie, filastrocche e canti Chiedere e dà spiegazioni durante il gioco o le attività Comprende simboli condivisi Usa segni alfabetici nella scrittura spontanea Si esprime con frasi sintatticamente corrette Riferisce in modo logico e consequenziale il contenuto di un racconto Pronuncia correttamente i suoni ed i fonemi della lingua italiana* Possiede un vocabolario ricco adeguato essenziale Predilige il linguaggio motorio verbale grafico EVENTUALI ANNOTAZIONI * omette/ inverte/ sostituisce/ aggiunge i suoni 16

17 COMPETENZE ED ABILITA inerenti al CAMPO d ESPERIENZA LIVELLO DI PADRONANZA LA CONOSCENZA DEL MONDO PIENAMENTE RAGGIUNTO PARZIALMENTE RAGGIUNTO DA RAGGIUNGERE Esplora, osserva, manipola oggetti vari Usa correttamente i termini prima/dopo Usa correttamente i termini ieri/oggi/domani Comprende gli aspetti ciclici del tempo e gli organizzatori temporali (calendari, tabelle, ) Ordina in successione temporale azioni, esperienze, storie Individua e stabilisce relazioni di quantità Classifica elementi in base a criteri dati Opera seriazioni Riconosce alcuni simboli numerici Conta associando il numero alla quantità (fino al n 10) Colloca se stesso e gli oggetti nello spazio in modo pertinente alla consegna Individua relazioni spaziali (es.: "sopra-sotto", "dentrofuori".) Riconosce semplici figure geometriche Riproduce graficamente semplici figure geometriche Formula ipotesi sugli eventi osservati Stabilisce relazioni di causa - effetto EVENTUALI ANNOTAZIONI 17

18 Eventuale spazio per ulteriori considerazioni generali Il sottoscritto dichiara di essere al corrente che la scuola può utilizzare i dati contenuti nel presente documento esclusivamente nell ambito e per fini istituzionali propri della Pubblica Amministrazione (D.Lgs. 196/03 Codice della privacy ). Data..... Le insegnanti di sezione Firma dei genitori per presa visione

19 2.2 SCUOLA PRIMARIA Il documento di valutazione della Scuola primaria è costituito da tre sezioni: a. LA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE DEGLI APPRENDIMENTI. Voto Descrittori Conoscenze Ampie, complete, corrette, approfondite. Complete, corrette, approfondite. Complessivamente complete, corrette, strutturate nei nuclei fondamentali. Sostanzialmente corrette e ordinate nei nuclei fondamentali. Conoscenza dei minimi disciplinari. Conoscenze parziali, frammentarie, lacunose dei minimi disciplinari. Abilità e Competenze Autonomia e sicurezza nell applicazione, anche in situazioni nuove. Esposizione ricca, ben articolata, con linguaggio specifico. Capacità di sintesi, logiche, di astrazione, rielaborazione personale, apporti creativi e originali. Precisione e sicurezza nell applicazione. Esposizione chiara e articolata con linguaggio appropriato. Capacità di sintesi, logiche e di astrazione. Contributi pertinenti e personali, talvolta originali. Applicazione generalmente corretta. Esposizione chiara e pertinente. Capacità di sintesi, di astrazione, di logica. Applicazione generalmente sicura in situazioni note. Esposizione lineare. Incertezze nella capacità di sintesi e di logica. Applicazione senza gravi errori in situazioni semplici. Esposizione semplificata e/o guidata. Parziali capacità di sintesi e di logica. Applicazione scorretta, con errori anche gravi. Incompletezza degli elementi essenziali. Esposizione scorretta, frammentaria, povertà lessicale. Difficoltà di sintesi e logica. La presente tabella verrà modificata dal Collegio in base alle indicazioni del D.M. n.62/2017 che prevede una corrispondenza tra voto e livelli di apprendimento. I voti in decimi saranno accompagnati dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto in ogni disciplina. La corrispondenza tra voto e livelli di apprendimento verrà esplicitata tramite la definizione di descrittori e rubriche di valutazione, volte a descrivere i processi formativi in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale e il livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito. 19

20 b. IL GIUDIZIO SUL LIVELLO GLOBALE DI MATURAZIONE Il giudizio globale viene elaborato al termine di ogni quadrimestre e integra la valutazione del profitto con la descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. INDICATORI per la formulazione del GIUDIZIO GLOBALE 1. Progressi nell'apprendimento 2. Capacità di relazionarsi correttamente con altri in relazione ai contesti 3. Capacità di fronteggiare difficoltà e crisi 4. Capacità di impegnarsi, assumere responsabilità e iniziative 5. Capacità di cooperare, mettere in comune le risorse, prestare aiuto 6. Capacità di organizzare il proprio apprendimento, di accedere alle informazioni, di valutarle, organizzarle, recuperarle (4 a 5 a ) 7. Capacità di contestualizzare collegare, generalizzare le informazioni (4 a 5 a ) 8. Capacità di individuare e risolvere problemi Capacità di fare ipotesi, raccogliere dati, pervenire a conclusioni (4 a 5 a ) Capacità di agire in modo flessibile e creativo (4 a 5 a ) 9. Capacità di prendere decisioni e operare scelte consapevoli e razionali Capacità di pianificare e progettare, tenendo conto delle priorità (5 a ) c. IL GIUDIZIO SINTETICO SUL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione, e fa riferimento alle Competenze di cittadinanza. GIUDIZI SINTETICI INDICATORI Parzialmente adeguato Generalmente adeguato Adeguato Lodevole Adesione consapevole alle regole e alle norme che definiscono la convivenza nella scuola e nella comunità Sono presenti frequenti comportamenti di inosservanza alle regole date e/o condivise L osservanza delle regole date e/o condivise è generalmente presente, pur sorretta da richiami e sollecitazioni. Osserva le regole date e condivise con consapevolezza e ne richiede l osservanza agli altri. Osserva le regole date e condivise con consapevolezza, sapendone spiegare il senso anche nel richiamare altri all osservanza. Partecipazione alla definizione delle regole di convivenza comune L alunno non porta contributi personali alla definizione delle regole della scuola e comunità di L alunno porta occasionalmente contributi personali alla definizione delle regole della scuola Partecipa con contributi pertinenti e positivi alla definizione delle regole della scuola Partecipa con contributi pertinenti e positivi alla definizione delle regole della scuola 20

21 appartenenza, ovvero, i contributi non sono pertinenti, ovvero i comportamenti non sono coerenti rispetto ai contributi apportati e della comunità di appartenenza, ovvero non sempre pertinenti, ovvero i comportamenti non sono talvolta coerenti con i contributi portati. e della comunità di appartenenza, assumendo con regolarità i comportamenti conseguenti. e della comunità di appartenenza, portando motivazioni coerenti e assumendo con regolarità i comportamenti conseguenti. Partecipazione attiva e fattiva al lavoro comune (contributi alle conversazioni e ai dibattiti; ricerca e messa a disposizione di informazioni e materiali; assunzione spontanea di compiti e servizi ) La partecipazione al lavoro comune è episodica, con contributi non pertinenti. Ascolta conversazioni e discussioni se vertono su suoi interessi personali e talvolta interviene anche se non sempre in modo adeguato. Gli interventi e i compiti devono essere sollecitati e/o controllati nel contenuto e nella procedura. La partecipazione al lavoro comune è positiva, anche se limitata all esecuzione di quanto concordato nel gruppo. A richiesta, si assume e porta a termine compiti e ricerca materiali. Ascolta con interesse dibattiti e discussioni, ma non vi partecipa. Ovvero ascolta i dibattiti e le discussioni su argomenti di suo personale interesse e talvolta interviene pertinentemente. La partecipazione al lavoro comune è costante, autonoma, con buoni contributi personali. Assume spontaneamente iniziative e porta a termine compiti e consegne con responsabilità. Partecipa alle conversazioni e alle discussioni con interventi personali pertinenti e accurati. La partecipazione al lavoro comune è costante e assidua, autonoma, con contributi personali originali e di qualità. Assume spontaneamente iniziative e porta a termine compiti e consegne con cura e responsabilità. Partecipa alle conversazioni e alle discussioni con interventi personali pertinenti, articolati e argomentati. Collaborazione con altri La collaborazione con altri è limitata alle occasioni di interesse personale e non sempre tiene conto del punto di vista altrui e dell interesse generale. La collaborazione con altri nel lavoro è generalmente positiva, pur limitandosi a seguire gli accordi comuni. In occasione di gioco o di personale interesse, partecipa e porta contributi positivi, tenendo conto del punto di vista altrui se non troppo diverso dal proprio. Collabora con altri in modo positivo, seguendo gli accordi condivisi e apportando idee e contributi per la formulazione delle decisioni e per la buona riuscita degli obiettivi comuni. Tiene conto del punto di vista altrui, anche se diverso dal proprio ed è disponibile a discuterlo. Collabora con tutti in modo sempre positivo, contribuendo in modo determinante al conseguimento degli obiettivi comuni con opinioni, materiali, indicazioni operative. Utilizza i punti di vista diversi per migliorare la propria azione e per orientare quella del gruppo. 21

22 Disponibilità a prestare aiuto e chiederlo, all occorrenza Presta aiuto ad altri se richiesto o sollecitato, ovvero presta aiuto nelle situazioni di interesse personale o solo a determinate persone. Tende a non chiedere aiuto, ovvero tende a pretenderlo. Presta aiuto ad altri se richiesto, ovvero spontaneamente a determinate persone di sua scelta. Chiede aiuto all insegnante e ai compagni se si trova in difficoltà. Presta aiuto anche spontaneamente a chi glielo richiede o mostra di averne necessità. Chiede aiuto all insegnante o ai compagni per sé stesso o per altri in caso di difficoltà. Presta aiuto spontaneamente a chiunque ne manifesti il bisogno, anche offrendo suggerimenti per operare autonomamente. Chiede aiuto all insegnante o ai compagni per se stesso o per altri, nel caso ravvisi di non avere i mezzi per operare da solo. Impegno per il benessere comune (autocontrollo delle proprie reazioni; attenzione al punto di vista altrui; rispetto per le diversità; composizione dei conflitti; comunicazione assertiva; attenzione ai più fragili; empatia Non sempre controlla adeguatamente le reazioni di fronte a insuccessi e frustrazioni; considera il punto di vista altrui se corrisponde al proprio; tende ad alimentare conflitti o comunque a non evitarli e comporli; si osservano talvolta comportamenti aggressivi verso altri, ovvero non si rilevano particolari comportamenti di attenzione verso persone più deboli o atteggiamenti di empatia. Ovvero evita i conflitti anche a rischio di subire prevaricazioni Si sforza di controllare le reazioni di fronte a insuccessi e frustrazioni, anche supportato da osservazioni e sollecitazioni dell adulto o dei compagni. Considera il punto di vista altrui se non è troppo distante dal proprio. Su sollecitazione dell adulto, accetta di mediare e comporre i conflitti, ovvero tende ad evitare i conflitti, anche rinunciando al proprio punto di vista. Se accompagnato, tiene conto degli interessi di persone più deboli e mostra atteggiamenti spontanei di empatia di fronte alla sofferenza o alle difficoltà di persone o animali. Le reazioni di fronte ad insuccessi e frustrazioni sono generalmente controllate e rispettose degli altri. Negli scambi comunicativi ascolta i diversi punti di vista e ne tiene conto. Generalmente non alimenta i conflitti e tende a cercare soluzioni per comporli, senza però farsi prevaricare. E sensibile ai problemi dei più deboli, persone o animali e assume spontaneamente atteggiamenti di empatia e di aiuto. Accetta insuccessi e frustrazioni facendone strumento per il miglioramento. Negli scambi comunicativi ascolta i diversi punti di vista e li utilizza per arricchire le proprie conoscenze e opinioni. In caso di conflitto, cerca strategie di composizione, anche se non vi è coinvolto direttamente. E sensibile alle difficoltà dei più deboli, persone o animali e assume spontaneamente atteggiamenti di empatia, di aiuto e di cura, ricercando, nei limiti dei propri mezzi, anche soluzioni ai problemi. 22

23 Mantenimento di comportamenti rispettosi di sé, degli altri, degli animali, dell ambiente e delle cose, dentro e fuori la scuola Si osservano frequenti comportamenti che denotano mancanza di cura per le proprie cose e quelle comuni; assume talvolta comportamenti che potrebbero mettere a rischio la propria o l altrui salute e incolumità dentro e fuori la scuola (in bus, per strada, nel gioco, in palestra, sulle scale, a tavola ) La cura per le proprie cose e quelle comuni è sufficientemente presente, pur in presenza di indicazioni e osservazioni dell adulto o dei compagni. Talvolta, pur senza intenzione, assume comportamenti che potrebbero pregiudicare la propria e altrui salute e incolumità, comunque correggendosi se richiamato. Ha cura di sé, delle proprie cose e di quelle comuni. Assume generalmente comportamenti prudenti per evitare pericoli per la salute e la sicurezza. Ha consapevolezza dell importanza di corretti stili di vita per la salute e il benessere. Ha buona cura di sé, delle proprie cose e di quelle comuni, per la conservazione delle quali si assume compiti di pulizia, riordino, ecc. Sa individuare le situazioni di potenziale rischio per la salute e la sicurezza e assume comportamenti di prevenzione. Ha consapevolezza dell importanza di corretti stili di vita per la salute ed il benessere, sa spiegarne le ragioni e generalmente li osserva nella quotidianità. Assunzione dei compiti affidati, con responsabilità e autonomia (assunzione dei compiti connessi al ruolo di studente, di compagno; coordinamento di gruppi, assolvimento di consegne; assunzione di ruoli in gruppi, rappresentazioni, ricerche, giochi ) I compiti che vengono espressamente richiesti e affidati, non sempre sono portati a termine e l esecuzione deve essere controllata. Assume e porta a termine i compiti affidati, supportato da indicazioni e da supervisione e con autonomia e responsabilità se gli sono noti. Assume ruoli di responsabilità in attività e contesti che gli sono noti e su cui è sicuro. Ovvero: assume ruoli di responsabilità, se richiesto, con il supporto dell adulto o dei compagni. Assume e porta a termine con autonomia e responsabilità i compiti affidati. Accetta volentieri ruoli di responsabilità nel gioco, nel lavoro, in occasione di eventi pubblici, ecc. e li assolve al meglio delle proprie possibilità, ricercando anche l aiuto dei compagni. Assume e porta a termine con autonomia e responsabilità i compiti affidati, portando anche contributo di miglioramento. Accetta volentieri ruoli di responsabilità in classe, nel gioco, in pubblico, ecc. e li assolve con scrupolo e accuratezza, mettendo a frutto con profitto anche il contributo di altri. Assunzione spontanea di compiti di responsabilità e di cura all interno Si assume spontaneamente compiti che rispondono a interessi e curiosità Si assume spontaneamente compiti di responsabilità e cura di cose e animali, in Si assume spontaneamente compiti di responsabilità e cura di cose, animali, persone, Si assume spontaneamente compiti di responsabilità e cura di cose, animali, persone, 23

24 della scuola e della comunità personali, non necessariamente di interesse generale. situazioni di suo interesse personale e in cui si sente sicuro o ricerca l aiuto di adulti e compagni in casi di difficoltà propria o altrui. in situazioni note e in cui si sente esperto. In situazione di emergenza o difficoltà propria o di altri, chiede aiuto all adulto se necessario. in tutte le situazioni in cui ritiene di averne i mezzi. In situazione di emergenza o difficoltà propria o di altri, interviene con i mezzi alla propria portata o chiede aiuto all adulto o ai servizi di soccorso, se necessario. 2.3 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO a. LA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE DEGLI APPRENDIMENTI CRITERI CONDIVISI Affinché la valutazione dell apprendimento risulti efficace, trasparente e tempestiva, i docenti garantiscono le seguenti condizioni: informare preventivamente gli studenti della tipologia della prova che dovranno sostenere e del significato di tale prova; motivare gli studenti alla collaborazione, alla consapevolezza ed alla disponibilità; stabilire sempre con esattezza quali obiettivi si intendono porre a verifica; limitare indicatori della valutazione che presentino ambiguità non quantificabili: + -, (se non chiaramente e precedentemente esplicitati agli alunni), non utilizzo della matita; usare le prove, dopo la correzione, come strumento di crescita; accettare l idea che anche la correzione e la valutazione possano essere oggetto di discussione; esplicitare i criteri di correzione relativi alle prove di verifica; esplicitare subito la valutazione assegnata nei colloqui orali; consegnare le prove corrette e valutate in tempo utile perché la valutazione sia funzionale all apprendimento; assegnare le prove in maniera calibrata ed equilibrata evitando più prove nella stessa giornata; predisporre prove personalizzate per i soggetti diversamente abili, anche in concertazione con l insegnante di sostegno, BES o DSA; utilizzare le griglie di valutazione. LE VERIFICHE FUNZIONI DELLE VERIFICHE Le verifiche sono una rilevazione il più possibile oggettiva e quantitativamente misurabile delle conoscenze e delle abilità acquisite dall alunno. Le verifiche sono strumenti: 24

25 con cui l allievo prende consapevolezza delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite, ma anche delle eventuali difficoltà in ordine al percorso effettuato; con cui il docente identifica gli esiti del suo insegnamento, in vista di una continua messa a punto delle metodologie didattiche e degli obiettivi. PREDISPOSIZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA Le prove vengono predisposte tenendo conto degli obiettivi minimi delle discipline e della mappa cognitiva della classe al fine di garantire a tutti pari opportunità formative e di apprendimento. Per gli alunni disabili le prove vengono predisposte in collaborazione con il docente di sostegno. SCANSIONE DELLE VERIFICHE Minimo 3 verifiche scritte per le discipline previste (italiano, matematica, lingue straniere) e per classe a quadrimestre, 2 verifiche orali e/o pratiche per le discipline previste a quadrimestre per ogni alunno, naturalmente curando la coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa sezione di lavoro effettivamente svolta in classe. Scrivere sempre, il più anticipatamente possibile, nel registro di classe, le verifiche scritte programmate, considerando che per ogni classe è prevista una sola prova scritta al giorno. Essendoci possibilità di accavallamento, va data la precedenza, per la decisione del giorno, alle discipline che hanno meno ore in classe e per le quali, perciò, risulterebbe più complicato un cambiamento di data. Come previsto dal patto di corresponsabilità, gli esiti delle verifiche vanno comunicati agli alunni e anche ai genitori, che firmeranno gli esiti scritti sul libretto per P.V. TIPOLOGIA DI VERIFICA Interna (prove iniziali - verifiche in itinere - prove finali del processo di apprendimento) Esterna (prove INVALSI) Gli strumenti di verifica sono rappresentati da: 1. questionari con domande a risposta aperta, vero/falso, risposta multipla 2. prove soggettive/oggettive 3. prove pratiche 4. test oggettivi 5. interrogazioni libere, a domanda I risultati delle verifiche periodiche sono utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale per gli opportuni adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di potenziamento. La valutazione finale o globale tiene conto della situazione di partenza, delle reali capacità dell alunno, dell impegno dimostrato e dell efficacia dell azione formativa. La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere: all alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati; ai docenti l efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento; alla famiglia per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti. 25

26 INTERVENTI PER IL RECUPERO La scuola prevede varie tipologie di intervento: in itinere recupero a piccoli gruppi durante l orario curricolare lavoro domestico individualizzato corsi di recupero nel primo e/o nel secondo quadrimestre. COMPITI E LAVORO ASSEGNATO PER CASA lo studio individuale deve comunque partire da lezioni di spiegazione e approfondimento già svolte dall insegnante durante l orario scolastico; le esercitazioni individuali a carico degli studenti non possono essere sovrabbondanti ed eccessivamente impegnative; i docenti cureranno il compito in relazione alle capacità individuali dello studente; verranno rispettati i tempi di riposo degli studenti in relazione alle festività, attraverso una adeguata assegnazione dei compiti a casa; i docenti avranno comunque cura di indicare sul registro di classe: il lavoro domestico, la data dei compiti in classe e la data di riconsegna e della correzione degli stessi. i docenti avranno cura di confrontarsi per distribuire in maniera omogenea i carichi di lavoro, fermo restando l obiettivo educativo della scuola di favorire negli studenti la capacità di pianificare e organizzare il proprio lavoro personale. Nella Scuola Secondaria gli apprendimenti delle distinte discipline vengono valutati mediante un voto espresso in decimi. Tale voto, attribuito in ogni singola disciplina, non è ovviamente solo una media aritmetica dei risultati ottenuti delle diverse prove scritte ed orali, ma scaturisce dall insieme di più rilevazioni, inclusi i seguenti aspetti formativi: la partecipazione alle lezioni, l interesse per le diverse attività proposte, l impegno nel lavoro a scuola e a casa, l atteggiamento responsabile nell assolvimento dei propri compiti. A ciascun voto corrisponde un diverso livello di apprendimento, come risulta dalla tabella seguente: 26

27 Voto Descrittori Conoscenze Abilità Competenze 10 I contenuti sono appresi in modo completo, sicuro ed organico, riuscendo autonomamente ad integrare conoscenze preesistenti Applica procedure con piena sicurezza ed effettua analisi e sintesi corrette, approfondite e originali. Sa utilizzare proprietà e regolarità per creare idonei criteri di classificazione. Esprime valutazioni personali pertinenti e supportate da argomentazioni efficaci. Espone in modo chiaro, preciso e sicuro. Comprende in modo completo e approfondito testi, dati ed informazioni. Applica conoscenze ed abilità in vari contesti con sicurezza e padronanza. Sa orientarsi nella soluzione di problemi complessi con originalità, utilizzando conoscenze ed abilità interdisciplinari I contenuti sono appresi in modo completo, sicuro ed autonomo. Applica procedure ed effettua analisi e sintesi con piena sicurezza ed autonomia. Comprende in modo completo ed approfondito testi, dati ed informazioni. 9 Riconosce proprietà e regolarità, che applica autonomamente nelle classificazioni. Applica conoscenze ed abilità in vari contesti in modo corretto e sicuro. Sa esprimere valutazioni personali ed espone in modo chiaro, preciso e sicuro. Sa orientarsi nella soluzione di problemi complessi utilizzando conoscenze e abilità interdisciplinari. 8 I contenuti sono appresi in modo ordinato, sicuro e con adeguata integrazione delle conoscenze preesistenti. Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in modo consapevole e corretto. Riconosce con sicurezza e precisione proprietà e regolarità, che applica nelle classificazioni. Sa esprimere valutazioni Comprende a vari livelli testi, dati ed informazioni. Sa applicare conoscenze e abilità in vari contesti in modo corretto. Sa orientarsi nella soluzione di problemi. personali ed espone in modo preciso ed ordinato. 7 I contenuti sono appresi in modo globale e con approfondimento solo di alcuni argomenti. Applica procedure ed effettua sintesi in modo consapevole. Riconosce proprietà e regolarità e applica criteri di classificazione. Espone in modo semplice, ma chiaro. Comprende in modo globale testi, dati ed informazioni. Sa applicare conoscenze e abilità in vari contesti in modo complessivamente corretto. 6 I contenuti sono appresi in modo superficiale, essenziale e/o meccanico. Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in modo essenziale e solo in compiti noti. Comprende solo in parte e superficialmente testi, dati ed informazioni. 27

28 I contenuti sono appresi in modo parziale e disorganizzato. Guidato, riesce a riconoscere proprietà ed a classificare. Necessita di guida nell esposizione. Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in modo impreciso. Se guidato, applica conoscenze e abilità in contesti semplici. Comprende in modo limitato ed impreciso testi, dati ed informazioni. 5 Ha difficoltà di riconoscimento di proprietà e classificazione. Anche se guidato, non espone con chiarezza. Commette errori sistematici nell applicare conoscenze e abilità in contesti semplici. 4 I contenuti non sono appresi o sono appresi in modo piuttosto limitato, confuso e frammentario. Non è in grado di applicare procedure, di effettuare analisi e sintesi. Ha difficoltà di riconoscimento di proprietà e classificazione. Espone in modo confuso Comprende in modo frammentario testi, dati ed informazioni. Non sa applicare conoscenze e abilità in contesti semplici La presente tabella verrà modificata dal Collegio in base alle indicazioni del D.M. n.62/2017 che prevede una corrispondenza tra voto e livelli di apprendimento. I voti in decimi saranno accompagnati dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto in ogni disciplina. La corrispondenza tra voto e livelli di apprendimento verrà esplicitata tramite la definizione di descrittori e rubriche di valutazione, volte a descrivere i processi formativi in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale e il livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito. ATTRIBUZIONE DEL VOTO IN SEDE DI SCRUTINIO Viene definito nel Consiglio di Classe: ciascun docente porta al Consiglio una proposta di voto in base al rendimento dello studente ottenuto nelle prove sostenute, nella propria disciplina. In presenza di una votazione con decimale 0,5 ogni docente, in piena autonomia, tenendo conto dell impegno, dei progressi e della partecipazione, deciderà se proporre il voto per eccesso o per difetto. b. IL GIUDIZIO SUL LIVELLO GLOBALE DI MATURAZIONE Il giudizio globale viene elaborato in forma discorsiva al termine di ogni quadrimestre e integra la valutazione del profitto con la descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO GLOBALE I QUADRIMESTRE E II QUADRIMESTRE (CLASSI 1 E E 2 E ) Nel corso del I quadrimestre, i progressi nell'apprendimento dell'alunno/a risultano: significativi costanti regolari regolari ma lenti limitati) 28

29 Sa individuare e risolvere problemi: con soluzioni efficaci con sicurezza con sufficiente autonomia in contesti noti se supportato Organizza il proprio lavoro in modo: autonomo adeguato generalmente corretto essenziale frammentario Si impegna in maniera costante e proficua regolare abbastanza puntuale sufficiente discontinua Ed è in grado di cooperare, assumere responsabilità e iniziative in modo: responsabile corretto adeguato abbastanza corretto inadeguato Si relaziona con i compagni e gli adulti in modo: corretto e disponibile positivo adeguato abbastanza adeguato non sempre corretto FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO GLOBALE I QUADRIMESTRE (CLASSI 3 E ) Nel corso del I quadrimestre, i progressi nell'apprendimento dell'alunno/a risultano: significativi costanti regolari regolari ma lenti limitati Sa individuare e risolvere problemi: con soluzioni efficaci con sicurezza con sufficiente autonomia in contesti noti se supportato 29

30 È in grado di organizzare il proprio apprendimento, di accedere alle informazioni, valutarle, strutturarle, recuperarle in modo: autonomo adeguato generalmente corretto essenziale frammentario Si impegna in maniera: costante e proficua regolare abbastanza puntuale sufficiente discontinua ed è in grado di cooperare, assumere responsabilità e iniziative in modo: responsabile corretto adeguato abbastanza corretto inadeguato Si relaziona con i compagni e gli adulti in modo: corretto e disponibile positivo adeguato abbastanza adeguato non sempre corretto Formulazione del GIUDIZIO GLOBALE II Quadrimestre (Classi 3 e ) Nel corso del II quadrimestre, i progressi nell'apprendimento dell'alunno/a risultano significativi costanti regolari regolari ma lenti limitati Ha saputo individuare e risolvere problemi con soluzioni efficaci con sicurezza con sufficiente autonomia in contesti noti se supportato È stato in grado di organizzare il proprio apprendimento, di accedere alle informazioni, valutarle, organizzarle, recuperarle in modo autonomo adeguato generalmente corretto essenziale frammentario 30

31 Si è impegnato in maniera costante e proficua regolare abbastanza puntuale sufficiente discontinua ed è stato in grado di cooperare, assumere responsabilità e iniziative in modo: responsabile corretto adeguato abbastanza corretto inadeguato Si è relazionato con i compagni e gli adulti in modo corretto e disponibile positivo adeguato abbastanza adeguato non sempre corretto (4/5) c. IL GIUDIZIO SINTETICO SUL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione, che fa riferimento alle competenze di cittadinanza e per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica. GIUDIZI SINTETICI INDICATORI Parzialmente adeguato Generalmente adeguato Adeguato Eccellente Adesione consapevole alle regole e alle norme che definiscono la convivenza nella scuola e nella comunità Sono presenti frequenti comportamenti di inosservanza alle regole date e/o condivise L osservanza delle regole date e/o condivise è generalmente presente, pur sorretta da richiami e sollecitazioni. Osserva le regole date e condivise con consapevolezza e ne richiede l osservanza agli altri. Osserva le regole date e condivise con consapevolezza, sapendone spiegare il senso anche nel richiamare altri all osservanza. Partecipazione alla definizione delle regole di convivenza comune L alunno non porta contributi personali alla definizione delle regole della scuola e comunità di appartenenza, ovvero, i L alunno porta occasionalmente contributi personali alla definizione delle regole della scuola e della comunità di appartenenza, Partecipa con contributi pertinenti e positivi alla definizione delle regole della scuola e della comunità di appartenenza, Partecipa con contributi pertinenti e positivi alla definizione delle regole della scuola e della comunità di appartenenza, 31

32 contributi non sono pertinenti, ovvero i comportamenti non sono coerenti rispetto ai contributi apportati ovvero non sempre pertinenti, ovvero i comportamenti non sono talvolta coerenti con i contributi portati. assumendo con regolarità i comportamenti conseguenti. portando motivazioni coerenti e assumendo con regolarità i comportamenti conseguenti. Partecipazione attiva e fattiva al lavoro comune (contributi alle conversazioni e ai dibattiti; ricerca e messa a disposizione di informazioni e materiali; assunzione spontanea di compiti e servizi La partecipazione al lavoro comune è episodica, con contributi non pertinenti. Ascolta conversazioni e discussioni se vertono su suoi interessi personali e talvolta interviene anche se non sempre in modo adeguato. Gli interventi e i compiti devono essere sollecitati e/o controllati nel contenuto e nella procedura. La partecipazione al lavoro comune è positiva, anche se limitata all esecuzione di quanto concordato nel gruppo. A richiesta, si assume e porta a termine compiti e ricerca materiali. Ascolta con interesse dibattiti e discussioni, ma non vi partecipa. Ovvero ascolta i dibattiti e le discussioni su argomenti di suo personale interesse e talvolta interviene pertinentemente. La partecipazione al lavoro comune è costante, autonoma, con buoni contributi personali. Assume spontaneamente iniziative e porta a termine compiti e consegne con responsabilità. Partecipa alle conversazioni e alle discussioni con interventi personali pertinenti e accurati. La partecipazione al lavoro comune è costante e assidua, autonoma, con contributi personali originali e di qualità. Assume spontaneamente iniziative e porta a termine compiti e consegne con cura e responsabilità. Partecipa alle conversazioni e alle discussioni con interventi personali pertinenti, articolati e argomentati. Collaborazione con altri La collaborazione con altri è limitata alle occasioni di interesse personale e non sempre tiene conto del punto di vista altrui e dell interesse generale. La collaborazione con altri nel lavoro è generalmente positiva, pur limitandosi a seguire gli accordi comuni. In occasione di gioco o di personale interesse, partecipa e porta contributi positivi, tenendo conto del punto di vista altrui se non troppo diverso dal proprio. Collabora con altri in modo positivo, seguendo gli accordi condivisi e apportando idee e contributi per la formulazione delle decisioni e per la buona riuscita degli obiettivi comuni. Tiene conto del punto di vista altrui, anche se diverso dal proprio ed è disponibile a discuterlo. Collabora con tutti in modo sempre positivo, contribuendo in modo determinante al conseguimento degli obiettivi comuni con opinioni, materiali, indicazioni operative. Utilizza i punti di vista diversi per migliorare la propria azione e per orientare quella del gruppo. 32

33 Disponibilità a prestare aiuto e chiederlo, all occorrenza Presta aiuto ad altri se richiesto o sollecitato, ovvero presta aiuto nelle situazioni di interesse personale o solo a determinate persone. Tende a non chiedere aiuto, ovvero tende a pretenderlo. Presta aiuto ad altri se richiesto, ovvero spontaneamente a determinate persone di sua scelta. Chiede aiuto all insegnante e ai compagni se si trova in difficoltà. Presta aiuto anche spontaneamente a chi glielo richiede o mostra di averne necessità. Chiede aiuto all insegnante o ai compagni per sé stesso o per altri in caso di difficoltà. Presta aiuto spontaneamente a chiunque ne manifesti il bisogno, anche offrendo suggerimenti per operare autonomamente. Chiede aiuto all insegnante o ai compagni per se stesso o per altri, nel caso ravvisi di non avere i mezzi per operare da solo. Impegno per il benessere comune (autocontrollo delle proprie reazioni; attenzione al punto di vista altrui; rispetto per le diversità; composizione dei conflitti; comunicazione assertiva; attenzione ai più fragili; empatia Non sempre controlla adeguatamente le reazioni di fronte a insuccessi e frustrazioni; considera il punto di vista altrui se corrisponde al proprio; tende ad alimentare conflitti o comunque a non evitarli e comporli; si osservano talvolta comportamenti aggressivi verso altri, ovvero non si rilevano particolari comportamenti di attenzione verso persone più deboli o atteggiamenti di empatia. Ovvero evita i conflitti anche a rischio di subire prevaricazioni Si sforza di controllare le reazioni di fronte a insuccessi e frustrazioni, anche supportato da osservazioni e sollecitazioni dell adulto o dei compagni. Considera il punto di vista altrui se non è troppo distante dal proprio. Su sollecitazione dell adulto, accetta di mediare e comporre i conflitti, ovvero tende ad evitare i conflitti, anche rinunciando al proprio punto di vista. Se accompagnato, tiene conto degli interessi di persone più deboli e mostra atteggiamenti spontanei di empatia di fronte alla sofferenza o alle difficoltà di persone o animali. Le reazioni di fronte ad insuccessi e frustrazioni sono generalmente controllate e rispettose degli altri. Negli scambi comunicativi ascolta i diversi punti di vista e ne tiene conto. Generalmente non alimenta i conflitti e tende a cercare soluzioni per comporli, senza però farsi prevaricare. E sensibile ai problemi dei più deboli, persone o animali e assume spontaneamente atteggiamenti di empatia e di aiuto. Accetta insuccessi e frustrazioni facendone strumento per il miglioramento. Negli scambi comunicativi ascolta i diversi punti di vista e li utilizza per arricchire le proprie conoscenze e opinioni. In caso di conflitto, cerca strategie di composizione, anche se non vi è coinvolto direttamente. E sensibile alle difficoltà dei più deboli, persone o animali e assume spontaneamente atteggiamenti di empatia, di aiuto e di cura, ricercando, nei limiti dei propri mezzi, anche soluzioni ai problemi. 33

34 Mantenimento di comportamenti rispettosi di sé, degli altri, degli animali, dell ambiente e delle cose, dentro e fuori la scuola Si osservano frequenti comportamenti che denotano mancanza di cura per le proprie cose e quelle comuni; assume talvolta comportamenti che potrebbero mettere a rischio la propria o l altrui salute e incolumità dentro e fuori la scuola (in bus, per strada, nel gioco, in palestra, sulle scale, a tavola ) La cura per le proprie cose e quelle comuni è sufficientemente presente, pur in presenza di indicazioni e osservazioni dell adulto o dei compagni. Talvolta, pur senza intenzione, assume comportamenti che potrebbero pregiudicare la propria e altrui salute e incolumità, comunque correggendosi se richiamato. Ha cura di sé, delle proprie cose e di quelle comuni. Assume generalmente comportamenti prudenti per evitare pericoli per la salute e la sicurezza. Ha consapevolezza dell importanza di corretti stili di vita per la salute e il benessere. Ha buona cura di sé, delle proprie cose e di quelle comuni, per la conservazione delle quali si assume compiti di pulizia, riordino, ecc. Sa individuare le situazioni di potenziale rischio per la salute e la sicurezza e assume comportamenti di prevenzione. Ha consapevolezza dell importanza di corretti stili di vita per la salute ed il benessere, sa spiegarne le ragioni e generalmente li osserva nella quotidianità. Assunzione dei compiti affidati, con responsabilità e autonomia (assunzione dei compiti connessi al ruolo di studente, di compagno; coordinamento di gruppi, assolvimento di consegne; assunzione di ruoli in gruppi, rappresentazioni, ricerche, giochi ) I compiti che vengono espressamente richiesti e affidati, non sempre sono portati a termine e l esecuzione deve essere controllata. Assume e porta a termine i compiti affidati, supportato da indicazioni e da supervisione e con autonomia e responsabilità se gli sono noti. Assume ruoli di responsabilità in attività e contesti che gli sono noti e su cui è sicuro. Ovvero: assume ruoli di responsabilità, se richiesto, con il supporto dell adulto o dei compagni. Assume e porta a termine con autonomia e responsabilità i compiti affidati. Accetta volentieri ruoli di responsabilità nel gioco, nel lavoro, in occasione di eventi pubblici, ecc. e li assolve al meglio delle proprie possibilità, ricercando anche l aiuto dei compagni. Assume e porta a termine con autonomia e responsabilità i compiti affidati, portando anche contributo di miglioramento. Accetta volentieri ruoli di responsabilità in classe, nel gioco, in pubblico, ecc. e li assolve con scrupolo e accuratezza, mettendo a frutto con profitto anche il contributo di altri. 34

35 1.4 ESITI DELLA VALUTAZIONE: LA COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE SCUOLA DELL INFANZIA Per la documentazione dei livelli globali di maturazione raggiunti dai singoli alunni alla fine del percorso formativo, il Collegio dei Docenti ha predisposto un FASCICOLO PERSONALE dove vengono contrassegnati i livelli di padronanza di competenze e abilità riferiti ai diversi campi di esperienza. Questo documento viene consegnato, nel mese di giugno, alle famiglie dei bambini che frequentano l ultimo anno, per una presa visione dei dati, firmato dai docenti e dai genitori e depositato in Direzione che provvederà a consegnarlo alle insegnanti delle future classi prime. Durante il corso dell anno sono previsti degli incontri individuali con i genitori di tutti gli alunni per una efficace condivisione dei progressi e dei livelli di maturazione dei singoli bambini e delle loro particolari esigenze educative. Data la struttura stessa del tempo-scuola, le occasioni di incontro e scambio comunicativo con le famiglie sono quotidiane, pertanto la comunicazione può risultare facilitata. SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO L informazione circa il livello globale di sviluppo raggiunto in merito agli apprendimenti e la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) sono comunicati alle famiglie tramite il DOCUMENTO DI VALUTAZIONE consegnato periodicamente ai genitori (fine 1 quadrimestre e fine 2 quadrimestre). Durante il corso dell anno scolastico, i colloqui in orario antimeridiano e/o colloqui interquadrimestrali e, se necessario, le comunicazioni scritte tramite lettera o diario, costituiscono uno strumento ulteriore di informazione per le famiglie sull andamento scolastico dei propri figli. Prima della chiusura del primo e del secondo quadrimestre, viene resa un eventuale comunicazione aggiuntiva (Nota di segnalazione debiti formativi) per le famiglie degli alunni che presentano alcune carenze 35

36 3.1 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale e che saranno oggetto di certificazione. Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, la scuola progetta percorsi per la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione è posta a come ciascuno studente mette in campo le proprie risorse conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini. La valutazione di competenza si effettua mediante osservazioni, diari di bordo, compiti significativi, unità di apprendimento, prove esperte, oltre che con le prove tradizionali per rilevare l aspetto della conoscenza Segue periodi medio-lunghi, perché si basa sull evoluzione del discente. Descrive ciò che una persona sa, sa fare, in quali contesti e condizioni, con quale grado di autonomia e responsabilità. Descrive i livelli crescenti di evoluzione della padronanza. I livelli sono sempre positivi; non esiste un livello zero in ambiti in cui una persona abbia esperienza, il livello 1 rende conto dello stadio iniziale. Una competenza si vede solo in azione. Osserva attraverso i comportamenti degli allievi al lavoro il livello di collaborazione, impegno, puntualità, disponibilità ad aiutare, capacità di individuare e risolvere problemi, di pianificare, progettare, decidere... Utilizza griglie di osservazione, diari di bordo, prodotti realizzati, ricostruzioni narrative degli allievi. Le evidenze si conservano per una comparazione nel tempo che permetterà di esprimere un giudizio sul profilo dell allievo e la sua prevalente corrispondenza ad uno dei livelli di descrizione della padronanza. A seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze si elabora la loro certificazione. Le certificazioni descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo. L'articolo 9 del decreto legislativo n. 62/2017 indica la finalità e i tempi di rilascio della certificazione delle competenze. La certificazione delle competenze è redatta in sede di scrutinio finale e rilasciata alle alunne e agli alunni al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado (in quest'ultimo caso soltanto ai candidati che hanno superato l'esame di Stato). I modelli che sono stati adottati con provvedimento del Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (D.M.742/2017)fanno riferimento al profilo dello studente, cosi come definito dalle Indicazioni nazionali per il curricolo vigenti, alle competenze chiave individuate dall'unione europea e alla descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle competenze medesime. I modelli consentono anche di valorizzare eventuali competenze ritenute significative dai docenti della classe o dal consiglio di classe, sviluppate in situazioni di apprendimento Per le alunne e gli alunni con disabilità, la certificazione redatta sui modelli nazionali può essere accompagnata, se necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato 1. MODELLO CERTIFICAZIONE SCUOLA PRIMARIA 2. MODELLO CERTIFICAZIONE SCUOLA SECONDARIA 36

37 Allegato A Istituzione scolastica... CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il Dirigente Scolastico Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e, in particolare, l articolo 9; Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, concernente l adozione del modello nazionale di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione; Visti gli atti d ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dagli insegnanti di classe al termine del quinto anno di corso della scuola primaria; tenuto conto del percorso scolastico quinquennale; CERTIFICA che l alunn......, nat a.. il...., ha frequentato nell anno scolastico... /... la classe.. sez. con orario settimanale di.. ore e ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. 37

38 Competenze chiave europee Competenze dal Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione Livello (1) 1 Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione Ha una padronanza della lingua italiana che gli consente di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adotta- re un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. 2 Comunicazione nella lingua straniera È in grado di sostenere in lingua inglese una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. 3 Competenza matematica e com- Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche petenze di base in scienza e tec- per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. nologia 4 Competenze digitali Usa con responsabilità le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare informazioni e per interagire con altre persone, come supporto alla creatività e alla soluzione di problemi sempli- ci. 5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. 6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell ambiente. Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme agli altri. 7 Spirito di iniziativa * Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. 8 Consapevolezza ed espressione culturale Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si espri- me negli ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali. 9 L alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:... it* Sense of initiative and entrepreneurship nella Raccomandazione europea e del Consiglio del 18 dicembre 2006 Data.. Il Dirigente Scolastico (1) Livello Indicatori esplicativi A Avanzato L alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B Intermedio C Base D Iniziale L alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. 38

39 Istituzione scolastica CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il Dirigente Scolastico Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e, in particolare, l articolo 9; Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, concernente l adozione del modello nazionale di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione; Visti gli atti d ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe del terzo anno di corso della scuola secondaria di primo grado; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione; CERTIFICA che l alunn..., nat a.... il.., ha frequentato nell anno scolastico..... /.. la classe. sez., con orario settimanale di. ore; e ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. 39

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