MARIO,PARLA COIGOL! Higuain: «Il Napoli lasceltamigliore» Juve: occhio Conte c è Mancini sulla panca Galatasaray Triennale per l ex City:«Me la gioco»

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1 martedì 1 ottobre ,30 REDAZIONE DI MILANO VIA OLFER NO 28 TEL REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL POTE ITALIANE PED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 6/200 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno anno 117 Numero 231 ITALIA CHAMPION 2 TET INGLEE PER LE AMBIZIONI DI BENITEZ Higuain: «Il Napoli lasceltamigliore» In campo contro l Arsenal che lo voleva in estate: «Onorato, ma sono felice qui. Ozil, un grande colpo» ARCHETTI, LAUDIA, MALFITANO ALLE PAGINE 6 7, COMMENTO DI CONDO A PAGINA 17 3 Gonzalo Higuain, 26 anni il 10 dicembre AFP LE PARTITE (ORE 20.5) GRUPPO E BAILEA CHALKE 0 TEAUA CHELEA GRUPPO F BORUIA D. MARIGLIA ARENAL NAPOLI GRUPPO G ZENIT AUTRIA VIENNA (18) PORTO ATLETICO MADRID GRUPPO H AJAX MILAN CELTIC BARCELLONA ACCORDO DEBUTTO DOMANI A TORINO Juve: occhio Conte c è Mancini sulla panca Galatasaray Triennale per l ex City:«Me la gioco» BOLDRINI A PAGINA 9 3 Roberto Mancini, 8 anni CHAMPION 1 QUETA ERA AD AMTERDAM CON L AJAX ERIE A IL POTICIPO DI FIRENZE MARIO,PARLA COIGOL! 3 Il pari del Parma arrivato alla fine del recupero LAPREE La Fiorentina frena Il Parma l acciuffa all ultimo respiro LaViolarisaledallo0 1al2 1mal ex Gobbi la beffa alla fine del recupero GOZZINI, VERNAZZA ALLE PAGINE Dopoilrossocol Napoli, la squalifica e le scuse, Allegri ritrova Balotelli: «Deve pensare solo a giocare». Nuovo crac per El haarawy: fuori un altro mese per una microfrattura BOCCI,CERRUTI,DELLAVALLE,PAOTTODAPAG.2APAG.5 IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI w Torna il sereno fra Guarin e i tifosi. Lui si è scusato e loro, con un punteruolo, gli hanno scritto pace fatta sulla portiera dell auto. 3 Mario Balotelli, 23 anni, alla seconda stagione col Milan BAKET L AZZURRO AL LAVORO COI KNICK Bargnani, primo giorno «New York mi elettrizza» LOPEPEGNAAPAGINA26 CICLIMO DOPO UN PRANZO A CAA MARTINI Patto Bettini Di Rocco «Grillo» resta c.t. azzurro GIALANELLA, COGNAMIGLIO ALLE PAGINE IEGRETICOMEICREAUNACAPOLITA Tecnico e preparatore Garcia fa volare la Roma CECCHINI, PUGLIEE A PAGINA 1 INTER ICARDI CONVOCATO DALL ARGENTINA Moratti accoglie Thohir «Firme in settimana» DALLA VITE, TAIDELLI A PAGINA 15 TRAGEDIA L EX NAPOLI. MALORE O OMICIDIO? Musella trovato morto E giallo a Finale Ligure GRIMALDI A PAGINA 19 EXTRATIME UPER IMEONE UN CALCIO ATLETICO ALL INTERNO 12 PAGINE >

2 2 LA GAZZETTA DELLO PORT MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 CHAMPION GRUPPO H Balotelli,MilaneAr DAL NOTRO INVIATO MARCO PAOTTO AMTERDAM L uomo che si scusa, ma non troppo, è pronto a ripartire. Lo fa dall Europa, che nella personale classifica di gradimento occupa il primo posto perché fuori dall Italia «i cartellini gialli e rossi sono uguali per tutti». Mario Balotelli cerca tutele arbitrali, ma è una faccenda un po strana perché l ultima volta il Milan ha dovuto tutelarsi da lui. Mario che supera il confine del lecito e del buon gusto non è soltanto la stella del Milan: è l uomo copertina del Time, di ports Illustrated, è uno dei 100 profili Twitter al mondo che sempre secondo ports Illustrated non si può non avere tra i propri «following» (unico italiano e unico calciatore della lista). E il personaggio capace di amplificare la dimensione europea e mondiale di un club che tiene tantissimo alla globalizzazione del proprio marchio. La cattiva pubblicità non è contemplata. COÌ IN CAMPO AD AMTERDAM, ORE 20.5 TADIO Amsterdam Arena, spettatori METEO ereno, temperatura 10 IEM DE JONG Capitano, giocatore universale. a giocare ovunque in attacco e a centrocampo. Gran tiro e buona visione di gioco, crea per gli altri ma sa anche segnare AJAX -3-3 MILAN CILLEEN 17 BLIND 2 DENWIL MOIANDER 2 DUARTE POULEN 10. DE JONG VAN RHIJN ALLENATORE De Boer FICHER PANCHINA: 1 Vermeer, 6 Van der Horn, 15 Boilesen, 16 Andersen, 18 Klaassen, 19 ana, 20 choene QUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDIPONIBILI: Bojan 9 5 IGHTHORON BALOTELLI 3 DE A MONTOLIVO N. DE JONG MUNTARI ABBIATI ARBITRO Jonas Eriksson (ve) GUARDALINEE Klasenius, Wärnmark ARBITRI DI PORTA Johannesson, trömbergsson QUARTO UOMO Culum TV ky port 1, ky Calcio 2 e Mediaset Premium Calcio HD INTERNET 1 BIRA 7 ROBINHO ABATE 17 ZAPATA 5 MEXE CONTANT ALLENATORE Allegri MONTOLIVO Il capitano è al rientro dopo quattro gare saltate per infortunio. È il fosforo di cui ha bisogno la squadra PANCHINA: 1 Amelia, 81 Zaccardo, 28 Emanuelson, 16 Poli, 2 Cristante, 23 Nocerino, 9 Matri QUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDIPONIBILI: Bonera, De ciglio, El haarawy, Kakà, Pazzini, ilvestre GD Mario Balotelli, 23 anni, con Nigel De Jong, 28: attori principali stasera RAMELLA Part time Ecco, al Milan allora piacerebbe che ogni tanto i riflettori si spegnessero. Che upermario fosse semplicemente Mario, con la testa sgombra e gli occhi fissi verso la porta. enza altri pensieri per la testa. Magari in una serata come questa, dove fare bene e per fare bene si intende vincere significherebbe avere mezzo piede virtuale negli ottavi. Il Milan spera che il Balo in questi giorni sia riuscito a elaborare costruttivamente tutto l accaduto. Perché Allegri non può permettersi un giocatore part time, come sta avvenendo adesso. In tribuna con Bologna e ampdoria, in campo stasera, di nuovo fuori domenica con la Juve. Non è questo l impiego a cui è destinato Balotelli. Precarietà I numeri dicono che senza di lui il Milan ha fatto quattro punti in due partite. E che ha pure segnato quattro gol. Ma nell aria resta una sensazione di precarietà, di appiattimento. i sono visti tanti compitini, più o meno sufficienti, senza qualcuno che facesse scoccare la scintilla. Mario lo fa. Gli basta un assist, una giocata, AltraripartenzaadAmsterdam InEuropaperfarsiperdonare Dopo il rosso in campionato e le scuse, l attaccante ricomincia dalla Champions E quando rientra dopo una squalifica è decisivo. Allegri:«Pensi solo a giocare» clic ONO 12 I PRECEDENTI E FINORA ONO IN PERFETTA PARITÀ ono 12 i precedenti traajaxemilan.ilbilancio è in equilibrio, con 5 vittorie atestae2pareggi.infavore degli olandesi c è il totale dei gol: 17 fatti, 11 subiti. L ultimo scontro diretto è datato 8 dicembre 2010: Milan Ajax finì 0 2(De Zeeuw Alderweireld), mairossonerieranogià qualificati agli ottavi di finale della Champions League un inserimento, perché non c è sempre il bisogno di mangiarsi l arbitro o sfinire di rimproveri il resto della squadra per essere il protagonista. i riparte allora dalle sue scuse. Quelle private assicurano i compagni che sono arrivate subito negli spogliatoi. Quelle pubbliche non hanno cancellato le frasi rivolte all arbitro, ma se non altro le hanno diluite. Conversione Al di là delle multe aziendali, Galliani ha raccontato di aver avuto un colloquio lungo oltre due ore con Mario. Fra i vari «consigli», c è stato quello di pensare di più a giocare a pallone. ebbene negli ultimi giorni a Milanello si racconti di un ragazzo tranquillo e scherzoso come sempre (ieri abbraccio nell hotel del ritiro rossonero col suo agentementore Raiola), occorre convogliare l energia lungo i canali giusti. E Mario questa conversione la sa mettere in pratica. L ha già fatto, al rientro da una squalifica, e stasera in fondo è (quasi) come se tornasse in pianta stabile. Allora può essere confortante ricordare la stagione nerazzurra : rientrò due volte da una squalifica di una giornata e in entrambi i casi andò a segno (Bologna e Chievo). uccesse anche l anno scorso col Milan, dopo le due Galliani: «Deve moderare le reazioni, comunque è già cresciuto» IN PULLMAN CON ROBINHO VERO AMTERDAM giornate rimediate a Firenze, quando si ripresentò segnando a an iro col Catania. «Deve moderare le reazioni, comunque è già cresciuto», ha tagliato corto ieri Galliani, mentre Allegri ha ribadito: «Questa punizione gli ha fatto capire che per giocare a calcio serve un comportamento diverso. Deve pensare solo a giocare e aiutare la squadra». Ovvero gol e assist: fin qui rispettivamente quattro e due in sette partite. Ma nonostante tutto il Milan non ha ancora vinto in trasferta: se davvero «Balo is back», se davvero è tornato, è la serata giusta per dimostrarlo. LOTTOMATICA COMMEE.R.L. - CONC. AAM N. 032 del 28/03/2007 TUTTI I NUMERI PER GIOCARE IN ATTACCO. CHAMPION LEAGUE Martedì 1 ottobre ore X 2 AJAX - MILAN CELTIC GLAGOW - BARCELLONA TEAUA BUCURETI - CHELEA BORUIA DORTMUND - MARIGLIA ARENAL - NAPOLI Mercoledì 2 ottobre ore 20.5 HAKHTAR DONETK - MANCHETER UTD JUVENTU - GALATAARAY REAL MADRID - FC COPENHAGEN PG - BENFICA MANCHETER CITY - BAYERN MONACO La pianificazione degli eventi live potrebbe variare secondo il Programma Ufficiale Aams. Bonus Multipla Happy Hour pari al 7% - Lunedì Giovedì e sabato dalle alle 20:00. promozione valida solo nei Punti Vendita BONU DEL 50% ULLA PRIMA RICARICA CONTO FINO A 50 EURO CARICA LA NUOVA APP BETTER PER iphone E ANDROID E COMMETTI DOVE VUOI U TUTTI GLI PORT. Informati sulle probabilità di vincita e sul regolamento di gioco sui siti e e presso i punti vendita le quote potrebbero subire variazioni

3 MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO PORT 3 ena v VAN GAAL LO CHIAMA IN NAZIONALE De Jong torna«oranje» «Gara fondamentale, serve concentrazione» DAL NOTRO INVIATO AMTERDAM (al.bo) La chiamata è arrivata pochi giorni fa, ed è un altro segnale dello stato di salute di Nigel de Jong: un giocatore ritrovato, che il c.t. Louis van Gaal ha seguito per un po di settimane prima di convincersi che fosse il momento giusto per ributtarlo anche nella mischia oranje. Ma per un tipo come Nigel, è sempre il momento giusto per entrare nella mischia. «L Ajax è una squadra simile al Psv, giovane, coraggiosa, e noi dovremo stare attenti, perché la partita potrebbe essere come quella di Eindhoven», dice il mediano che oggi si ripresenta sul campo dove è cresciuto. «Montolivo e Balotelli sono importanti, è un peccato che non ci sia anche El haarawy, ma credo che possiamo battere l Ajax, anche se ha dei giocatori di qualità e di grande prospettiva. Io so che possiamo fare meglio, guardando al campionato è logico pensarla così, sono fiducioso. Adesso stiamo recuperando pezzi importanti, come Montolivo, il capitano, e Balo che deve dimostrare di valere la sua fama di attaccante di classe e anche di aver imparato dai suoi errori. Dovremo affrontare la partita concentrati, perché vincere a Amsterdam è fondamentale per la gerarchia del girone». identikit &CARRIERA PATRICK KLUIVERT Nato il 01/07/1976 a Amsterdam Olanda Le sue squadre Ajax presenze 70 gol 39 Milan presenze 27 gol 6 Barcellona presenze182 gol 90 Newcastle presenze 25 gol 6 Valencia presenze 10 gol 1 Psv presenze 16 gol 3 Lille presenze 13 gol Kluivert:«Marioèunastella Lasciatelosbagliare» Ildoppioexciraccontalasuapartita:«Balotellièunico,hasoloun carattere particolare. Attenti all Ajax: la pressione è tutta sul Milan» DAL NOTRO INVIATO ALEANDRA BOCCI AMTERDAM Matto, era considerato matto. E anche nero, quindi dovrebbe saperne qualcosa di come si reagisce davanti alle provocazioni. Provocazioni che però piovevano sulla sua testa più per certi incidenti gravi che per il colore della pelle. In più, Patrick Kluivert rispetto a Balotelli aveva l aggravante di segnare pochi gol, almeno nel suo periodo italiano. Gli appiccicarono addosso l etichetta di flop e non ci fu altra soluzione che cederlo dopo una stagione appena, lui che era arrivato in Italia con una Champions League strappata al Milan a 18 anni. Ora Kluivert è l assistente di Van Gaal, studia da primo allenatore, sogna un futuro in Italia. Una seconda chance, perché a 37 anni non sarebbe la stessa cosa. Kluivert, le andò male in Italia perché era una testa matta? «Io non ero e non sono una testa matta. Andò come andò, ma dell Italia ho un buon ricordo. Amo il Milan e mi piacerebbe tanto tornarci da allenatore». In Olanda ce ne sono tanti, di aspiranti allenatori del Milan «Faccio del mio meglio per diventare un bravo allenatore e dopo il Mondiale vorrei andare in un club. tudio e sono certo che con il tempo arriverò dove voglio. to imparando molto da Van Gaal, che è un tecnico leale, diretto. Per questo funziona. Ai giocatori bisogna sempre dire la verità, perché la sincerità li aiuta». Patrick Kluivert, 37 anni, oggi è nello staff della nazionale olandese AFP A Balotelli che cosa direbbe? «e fossi il suo allenatore, credo che potrei influire un po su di lui, aiutarlo a superare certe situazioni. Ma non si può fare di più. Balotelli è unico, come altri sono pezzi unici. Ha un carattere particolare, ma è una stella che farebbe comodo a ogni squadra e sta facendo grandi cose anche in Nazionale. Quindi bisogna rispettare il suo carattere e lasciarlo in pace. Ovviamente pagherà quando sbaglia in campo, ma è inutile pensare di cambiare il suo cervello«. A lei piacerebbe allenare Balotelli? «Non conosco allenatori che non amino lavorare con i campioni». Lei ha avuto problemi di razzismo in Italia? «Non molti». E vero che i difensori italiani picchiano duro? «E vero che in Italia per un attaccante è difficile giocare, perché ti lasciano pochi spazi. Ma non è che ti picchiano per picchiare, e quindi devi reagire. e ti picchiano è perché sei pericoloso e forte, è così che bisogna intenderla». Ajax Milan è un po la sua partita: come la vede? «ono due squadre per certi versi simili, perché non attraversano un grandissimo periodo. Ma l Ajax è molto giovane, e la qualità è dalla parte del Milan. Non è solo questione di esperienza: credo che nessuno qui si aspetti che vinca l Ajax e questo alla fine può essere un vantaggio per i ragazzi di De Boer. La pressione è sul Milan». Avete richiamato Nigel de Jong in nazionale «E fra i preconvocati per le partite con Ungheria e Turchia. Ha una gran voglia di tornare al Mondiale e se starà bene non vedo perché non dovrebbe farcela. I giocatori che sanno come si gioca una finale fanno sempre comodo in una manifestazione così breve«. Pensate anche a Wesley neijder? «E già stato richiamato la volta scorsa, se starà bene ci sarà anche lui. Quando è al cento per cento, Wes è ancora fra i più forti, ma Van Gaal ha una sola parola: chi è più in forma gioca». Anche lei diventerà un allenatore così duro? «Van Gaal non è un duro, è giusto. Il problema è che nel calcio se ti affibbiano un etichetta sei finito. Ma per Balotelli esiste un etichetta sola: è una stella. Ricordatevelo». Gli altri doppi ex Marco Van Basten Ora ha 8 anni: ha giocato nell Ajax dal 1981 al 1987 e nel Milan dal 1987 al 1995 Frank Rijkaard Ora ha 51 anni: ha giocato nell Ajax dal 1980 al 1987 e nel Milan dal 1988 al 1993 LIVERANI Clarence eedorf Ora ha 37 anni, ha giocato nell Ajax dal 1992 al 1995 e nel Milan dal 2002 al 2012 FORTE Edgar Davids Ora ha 0 anni: all Ajax dal 1991 al 96,al Milan nel OMEGA Altri che hanno giocato con le due maglie: Reiziger, Bogarde ed Emanuelson, attualmente al Milan GLI AVVERARI L OLANDEE:«COL BARCELLONA ABBIAMO UBITO TROPPO: DOBBIAMO MANTENERE LA NOTRA FILOOFIA, CIOÈ ATTACCARE CON CORAGGIO» DeBoer:«ÈcomeMessi,mal Ajaxpuòbatterlo» Il tecnico:«a Balotelli basta toccareduepalleinunagara per diventare pericoloso» DAL NOTRO INVIATO AMTERDAM Balotelli? «E come Messi». Frank de Boer non parla di valore assoluto, ma di pericolosità durante la partita sì. «E dovremo stare attenti per novanta minuti, sempre concentratissimi, perché a Balotelli basta toccare due palloni in una partita per essere pericoloso». De Boer invece vorrebbe evitare seratacce come quella del Camp Nou: 0, non un bel modo per cominciare il girone. De Boer preferisce ricordare come è cominciata la sua carriera da primo allenatore dell Ajax: a an iro, battendo il Milan 2 0. E Frank de Boer, 3 anni REUTER queste sono le cose che aiutano a preparare meglio una partita già decisiva per il club di Amsterdam. IL NUMERO 23 Le reti incassate dagli olandesi nelle ultime 8 partite di Champions. L ultima gara senza gol subiti è datata 22 aprile 2011, 0 0 a Lione Filosofie «Mi ricordo quando si andava in Italia per i tornei giovanili. i tornava convinti di aver giocato il miglior calcio, ma alla fine vincevano gli altri», dice De Boer. «E che in Italia, sin da ragazzino ti insegnano che conta il risultato». Non sempre, ma De Boer è legato a un vecchio concetto: l Olanda come patria dell estetica del calcio, l Italia come nazione che ama il successo a qualsiasi prezzo. E un luogo comune difficile da superare, e solo chi ha vissuto la erie A più da vicino riesce a capire che ci sono sfumature differenti. Fatto sta che De Boer dovrebbe andare avanti con la sua impostazione classica anche questa sera: nella continua ricerca dell ala destra, pare deciso a optare per De a, un ventenne che finora non ha giocato molto in prima squadra, ma è piaciuto nel largo successo conquistato sabato contro il Go Ahead Eagles. Un successo poco significativo sul piano tecnico, ma per il morale è stato un toccasana dopo gli otto gol incassati fra Barcellona e Psv. Così, i protagonisti della serata potrebbero avere altre chance, De a compreso, e choene, più centrocampista che attaccante, potrebbe restare in panchina. peranze «Possiamo battere il Milan. Li abbiamo visti nei play off, con il Psv hanno avuto un po di fortuna. Il Milan è una squadra che ha tanti uomini pericolosi, ma noi contiamo di creare diverse occasioni da gol. Contro il Barcellona abbiamo subito troppo. Questa volta voglio che l Ajax mantenga il suo stile, che è quello di attaccare con coraggio». Il risultato, però, ora non si può trascurare, e lo sa anche De Boer. Ma qualche bluff filosofico alla vigilia può essere utile per tenere sotto controllo dubbi e perplessità. al.bo.

4 LA GAZZETTA DELLO PORT MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 CHAMPION GRUPPO H DAL NOTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE AMTERDAM (Olanda) Tutto cominciò qui, poco più di tre anni fa. tessa città, stesso stadio, stessa squadra. La prima trasferta europea di Massimiliano Allegri è datata 28 settembre Amsterdam era piovosa in quei giorni e il tecnico rossonero non aveva ancora inaugurato la rifinitura a Milanello. Finì 1 1, segnò l ex Ibrahimovic e poi il Milan si qualificò. «Ricordo bene quel giorno racconta Allegri, era la seconda partita del girone e alla prima avevamo vinto in casa con l Auxerre; due a zero, lo stesso punteggio di quest anno contro il Celtic. Era un altro Ajax, ora è una squadra rinnovata e ancora più giovane». Era anche un altro Milan: di quell undici titolare oggi sono rimasti soltanto Abbiati e Robinho. ulatesta Allegrivadifretta: «Garagiàdecisiva» IltecnicodelMilanacacciadiunavittoriapesante: «Con6puntiin2gareilfuturosarebbepiùsereno» Qualificazione da blindare Le trasferte europee non portano fortuna all allenatore rossonero: su 13 partite giocate in Champions, il bilancio è di 3 vittorie (contro Auxerre, Zenit e Anderlecht), 5 pari (Ajax, Tottenham, Barcellona, Bate Borisov, Plzen) e 5 sconfitte (Real, Arsenal, Barcellona, Malaga e ancora Barcellona), 15 gol segnati e 22 incassati. In più bisogna considerare il pareggio per 1 1 ottenuto lo scorso agosto nell andata del playoff contro il Psv. Al Milan di Allegri manca ancora un successo contro una grande in trasferta. «Per noi sarà una partita molto importante, direi decisiva spiega Allegri. In Europa non ci sono partite facili, ma essere a 6 punti dopo due gare ci farebbe affrontare il Barcellona con più serenità». «In Champions siamo partiti meglio che in campionato, con 6 punti il passaggio del turno non sarebbe certo ma sarebbe un grande passo avanti», ha aggiunto Adriano Galliani, che poi ha glissato sulle voci L allenatore tiene a riposo Matri in vista della Juve e punta su Robinho al fianco di Balo ROBINHO ATTACCANTE che raccontano di un Casillas che si sarebbe offerto al Milan: «Non parlo di mercato fino a gennaio». Dubbio trequartista Allegri deciderà la formazione solo stamattina, anche se il più è già deciso: «Nove giocatori su 11 li sapete, ne mancano solo due, ha scherzato in conferenza. In attacco fuori Matri (che il tecnico preferisce tenere a riposo per la gara di domenica sera con la Juve, quando non avrà Balotelli), dentro Robinho: sarà lui a fare coppia con Mario. In difesa c è Constant a sinistra, restano da sistemare due tasselli: a centrocampo il ballottaggio è tra Muntari (favorito) e Poli come mezzala sinistra, sulla trequarti dovrebbe giocare Birsa, anche se Allegri non lo cita tra i sicuri. In realtà tutto è legato alla posizione di Montolivo. Allegri ha due opzioni: mezzala destra o trequartista (con Poli e Muntari e centrocampo). Monto però è al rientro dall infortunio ed è più probabile che il tecnico alla fine decida di utilizzarlo nel ruolo in cui si sente più a suo agio. «In campionato siamo partiti in ritardo, dobbiamo recuperare anche se meritiamo più dei punti che abbiamo. Ora pensiamo alla Champions: ser virà grande attenzione per battere l Ajax». L ALTRA FIDA Barcellona al test Celtic senza Messi ALBERTO CERRUTI GLAGOW (cozia) Il Barcellona non avrà Puyol, Mascherano, e soprattutto lui, anzi Leo, il grande Messi che forse tornerà solo per la sfida contro il Milan. Tata Martino non cerca alibi. «e andrà male, non daremo la colpa all assenza di Messi. Ma poi perché dovrebbe andare male? Noi siamo il Barcellona, dobbiamo giocare e vincere da Barcellona». Un anno fa, però, sempre nella fase a gironi, dopo aver già sofferto in casa quando vinse 2 1 solo in pieno recupero, il Barcellona fu battuto con lo stesso punteggio proprio qui dal Celtic, incominciando la fase calante. «Ma questa aggiunge Martino non è una rivincita. Vogliamo andare avanti senza correre rischi. Non dobbiamo, però, concedere palloni alti e calci di punizione agli scozzesi». Di formazione non parla, tenendosi soprattutto un dubbio per l attacco. e, come pare, Fabregas tornerà a fare il finto centravanti al posto del grande assente, con la scontata conferma di Neymar a sinistra, anchez e Pedro si giocano il terzo posto in attacco sulla destra. Tutto chiaro sull altro fronte: Lennon sembra intenzionato a schierare gli undici già battuti dal Milan. enza Wanyama e Watt, la coppia W2 che un anno fa firmò lo storico successo contro i catalani.

5 MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO PORT 5 FARAONE ALTRO KO i era già fermato Prima di Torino Non c è pace per tephan El haarawy. Il Faraone si era già fermato il 13 settembre a causa di una lesione muscolare al bicipite femorale della coscia destra, alla vigilia di Torino Milan. tavolta l attaccante italo egiziano si ferma per una microfrattura al quarto osso metatarsale del piede sinistro. Giùdicresta CalvarioElhaarawy Fuorialmenounmese L attaccante si è procurato una microfrattura al piede Era stato convocato poi la sentenza:«non ci credo...» tephan El haarawy 20 anni, terza stagione al Milan. Ha giocato anche con le maglie di Genoa (con cui ha debuttato in erie A il 21 dicembre 2008) e Padova PEGAO DAL NOTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE AMTERDAM (Olanda) «Non ci credo!». Tre parole piene di rabbia e sconforto, tre parole che raccontano lo stato d animo di un ragazzo di 20 anni che dovrà stare lontano dal calcio un altro mese. tephan El haarawy le ha twittate ieri intorno alle 15.30, quando ha avuto la conferma di un nuovo stop. tephan ieri non è partito per Amsterdam per colpa di una microfrattura al quarto osso metatarsale del piede sinistro. Un altro infortunio dopo quello di due settimane fa, ma più lungo da smaltire: ci vorrà almeno un mese prima di rivederlo in campo. Una beffa per l attaccante, che era stato inserito nella lista dei convocati. Malpensa e ritorno tephan domenica era rientrato in gruppo e il problema muscolarecheloavevabloccatoallavigilia di Torino Milan sembrava superato. Il ragazzo, oltre ad Domenica ha preso un pestone in allenamento: è stato tradito dalla voglia di tornare essere stato convocato, si è anche presentato a Malpensa. Chi era in attesa della squadra l ha visto arrivare, scendere dalla porta posteriore dell auto, sedersi davanti e ripartire. Così qualcuno ha subito pensato a ungiallo,unpo comeatorino, quandoelhaarawy(chesiera fatto male durante la rifinitura) aveva raggiunto la squadra in ritiro dopo aver fatto una risonanzamapoieratornatosubito a casa perché era infortunato. tavolta la spiegazione è molto più banale: tephan sentiva dolore dopo l allenamento,cosìèandatoafareunarisonanza prima della partenza, convinto che l esito sarebbe stato negativo. E andata diversamente, ma siccome insieme a lui c era anche uno dei dottori che doveva partire con la squadra, la macchina che lo accompagnava ha fatto tappa all aeroporto. Pestone sottovalutato «E un momento così, passerà», ha commentato Adriano Galliani in partenza. In realtà El haarawy non si è fatto male nella rifinitura, ma nell allenamento di domenica, però probabilmente ha sperato fino all ultimo che fosse solo una fastidiosa botta. «tephan mi ha detto diaverpresounpestonedomenica e di avere male al piede ha spiegato Massimiliano Allegri. Oggi (ieri ndr) ha fatto metàallenamentoepoisièfermato, così l abbiamo mandato a fare dei controlli. tarà fuori un mesetto, è evidente che in questo momento la buona sorte non ci assiste». tephan è stato tradito dalla troppa voglia di tornare a giocare: forse ha cercato di minimizzare il problema perché non voleva rischiare di non essere convocato. Felice al Milan adesso dovrà riaccomodarsi in tribuna, come è già successo nelle ultime 5 gare. Cercava la stagione del riscatto dopo un finale di stagione sottotono, invece non riesce a uscire dal tunnel dei guai fisici. Proprio ieri, in un intervista al magazine Four FourTwo, aveva raccontato la sua gioia per essere rimasto: «ono un tifoso del Milan e il Milan è casa mia. ono stato molto felice dell interesse di CityeRealMadrid,mavogliostaredovesono.Questoèungrandeclubchepuntamoltoinalto. Io e Balotelli insieme siamo fortissimi, quest anno ve ne accorgerete». tephan non sapeva ancora che avrebbe dovuto rimandare ancora l appuntamento con il campo. OGGI IL GIUDICE Curva assolta pericori anti Napoli? «Noi non siamo napoletani» non è uno slogan che rientra nella sfera della nuova norma per scoraggiare i cori «contro le discriminazioni razziali e territoriali». In base a questa considerazione, il sabato di Milan ampdoria non dovrebbe portare a una nuova chiusura di una fetta di stadio rossonera nella prossima partita (anzi, in caso di recidiva, è prevista addirittura la chiusura di tutto lo stadio). ull argomento interverrà oggi il giudice sportivo, ma la ricostruzione della serata porterebbe a escludere ulteriori sanzioni.in particolare, gli squallidi cori di insulto, con lo striscione «La chiusura del settore non cancella l odore: Napoli merda», sono stati ascoltati fuori dallo stadio, dove si sono ritrovati 300 ultras vista la chiusura della curva. Quello che accade fuori dallo stadio non è «refertabile» secondo il codice di giustizia sportiva. Dentro lo stadio, c è stato lo spazio per una comunicazione ufficiale dello speaker, come prevede il regolamento, per scoraggiare i cori. Ma al di là della durata più limitata degli slogan rispetto alla partita contro il Napoli, sono le parole usate che dovrebbero impedire una nuova punizione nei confronti dello stadio milanista.

6 6 LA GAZZETTA DELLO PORT MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 CHAMPION LEAGUE GRUPPO F Higuain,altrodispetto? COÌINCAMPOORE20.5 TADIO Emirates tadium, spettatori METEO Nuvoloso, temperatura 15 GIROUD Il francese ha già realizzato gol in Premier e vuole sbloccarsi in Europa ARENAL NAPOLI GIBB METO RAMEY CALLEJON FLAMINI BEHRAMI 33 KOCIELNY ALBIOL HAMIK Anche lo slovacco ha già segnato, come Giroud, reti in campionato e cerca il gol in Europa 1 ZCZENY 11 OZIL 12 GIROUD 9 HIGUAIN 17 HAMIK 25 REINA MERTEACKER 8 ARTETA 10 3 WILHERE AGNA ALLENATORE Wenger 2 INIGNE 5 88 BRITO INLER 18 ZUNIGA ALLENATORE Benítez PANCHINA: 21 Fabianski, 5 Vermaelen, 25 Jenkinson, 7 Rosicky, 31 Ryo, 17 Monreal, 23 Bendtner QUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDIPONIBILI: Walcott, Podolski, Oxlade Chamberlain, Cazorla, Diaby PANCHINA: 1 Rafael, 28 Cannavaro, 27 Armero, 20 Dz i, 1 Mertens, 19 Pandev, 91 Zapata QUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDIPONIBILI: nessuno ARBITRO Mazic (er) GUARDALINEE Ristic e Djurdjevic QUARTO UOMO Cadjenovic TV ky Calcio 1 HD, Mediaset Premium Calcio HD INTERNET GD «L Arsenalmivoleva, mahosceltoilnapoli...» L argentino:«onorato del loro interessamento ma sono felicequiepoiconozilhannogiàfattoungrancolpo» DAL NOTRO INVIATO MIMMO MALFITANO londra Qualcuno s è impressionato nel vederlo correre lentamente fuori dal gruppo, insieme con Albiol, mentre il resto dei compagni ha svolto il lavoro di rifinitura. Ma, l allarme non è scattato: nonostante il fastidio ai flessori, Gonzalo Higuain darà il suo prezioso sostegno alla fase offensiva, questa sera. Contro, si ritroverà l Arsenal, il club che l ha inseguito a lungo nella scorsa estate, prima che il Pipita respingesse con garbo la proposta pervenutagli da Londra. Lui ha voluto Napoli senza condizioni, ha deciso in poche ore di condividere il progetto messo su da Aurelio De Laurentiis. Progetto che lo stesso presidente ha voluto affidare ad un allenatore vincente e d esperienza internazionale. E la garanzia per il si del giocatore è stata proprio la firma di Rafa Benitez. «ono stato onorato dell interessamento dell Arsenal, ho grande stima di Wenger e l idea che rientrassi nei suoi programmi mi ha riempito di orgoglio. Ma credo che la mia decisione di venire a Napoli sia stata la migliore, sono proprio felice di questa scelta», ha spiegato l attaccante argentino. Gol pesanti Questa sera, Higuain si ritroverà contro Mesut Ozil, l amico e compagno di tante partite e giornate trascorse insieme. Entrambi hanno lasciato il Real Madrid per ritrovare altrove gli stimoli giusti e la continuità necessaria per affermarsi definitivamente. ull argentino ha puntato senza troppe esitazioni, Rafa Benitez. L ha voluto, convinto com è che il Pipita gli garantirà i gol necessari e pesanti per centrare almeno uno degli obbiettivi che s è prefissato di raggiungere in questa stagione. Lo scudetto, ovviamente, è quello più alla portata, anche se in Champions League non si vedrà mai un Napoli arrendevole. Grande spettacolo A partire da questa sera, dalla sfida con «Mesut «Mi è uno dei migliori attaccanti al mondo. A ogni suo passaggio ti manda in gol auguro sia una sfida spettacolo. iamo entrambe attrezzate per vincere GONZALO HIGUAIN ATTACCANTE NAPOLI Gonzalo Higuian, 25 anni, arrivato al Napoli dal Real Madrid AFP l Arsenal. Dopo aver battuto nella prima giornata il Borussia Dortmund, Higuain vuole essere protagonista anche all Emirates tadium. «Mi auguro che sia una gara spettacolare, le due squadre sono attrezzate per vincere. Con Ozil, i Gunners sono diventati ancora più forti. Ritengo che questa operazione rappresenti il vero colpo di mercato: pagandolo 5 milioni di euro, l Arsenal ha fatto davvero un grande affare. i tratta di uno dei migliori attaccanti al mondo. Io ci ho giocato insieme ed è stato eccezionale lavorare con lui, perché ho sempre avuto la certezza che ci mandasse in gol ad ogni assist. Quando rivedo i movimenti di mercato di quest estate, sono sempre più convinto che il colpo vero l abbia fatto l Arsenal ingaggiandolo»;, ha osservato l attaccante argentino. Londra invasa Da ieri pomeriggio, il centro di Londra è stato invaso da migliaia di tifosi arrivati fin qui per sostenere il Napoli. i calcola che saranno almeno i napoletani che occuperanno il settore loro destinato all Emirates tadium. Un vero e proprio esodo che riporta alla mente l ultimo spostamento di massa che ci fu in occasione del ritorno col Chelsea, per gli ottavi di finale dell edizione di Champions di due anni fa. VITA DALLA PANCHINA I RINNOVA LA FIDA TRA ALLENATORI CHE I ONO AFFRONTATI TANTE VOLTE IN PREMIER BenitezeWenger,duelloacolpidielogi DAL NOTRO CORRIPONDENTE TEFANO BOLDRINI LONDRA C eravamo tanto stimati. La partita Arsenal Napoli mette di fronte due colleghi di panchina che, con spirito tutto british, si fanno i complimenti a vicenda. Una vigilia al miele, cominciata con le parole di Arsene Wenger: «Benitez è stato trattato malissimo dai tifosi del Chelsea. Non meritava tutto quell astio. Rafa è un signor allenatore che in Inghilterra ha ottenuto risultati importanti. Al Chelsea non sono stati teneri con lui, ma quando è andato via hanno dovuto ammettere che ha lavorato bene. Affrontare le sue squadre è sempre difficile». In alto, Arsene Wenger, 63 anni, all Arsenal dal Qui sopra, Rafa Benitez, 52 anni, da questa stagione al Napoli ANA Elogi Immediata la replica di Benitez: «Wenger è il miglior tecnico della Premier ed è un ottima persona. Il suo Arsenal gioca da sempre un calcio spettacolare, molto offensivo e veloce nelle ripartenze. Con lui l Arsenal si qualifica sempre in Champions». La partita è da copertina mondiale: la prima della Premier contro la seconda della erie A. L Arsenal era partito male, perdendo in casa con l Aston Villa, ma poi ha ottenuto cinque successi di fila. Wenger racconta: «Dopo quella sconfitta ci hanno massacrato perché il mercato era fermo e non conquistiamo un trofeo da anni. Poi, però, abbiamo acquistato Ozil, abbiamo cominciato a vincere e la situazione si è normalizzata. Abbiamo perso una sola partita nelle ultime 21». Numeri importanti, e infatti Benitez avverte: «Dobbiamo controllare l euforia, perché giochiamo contro una squadra fortissima». Poi i solito elogi alla città di Napoli: «Mi ricorda molto Liverpool per la passione dei tifosi e la partecipazione dei giocatori al lavoro quotidiano. La differenza vera tra Inghilterra e Italia sta nelle strutture. In Inghilterra sono migliori e ci sono più soldi. In Italia, interessa soltanto la tattica». L ALTRA FIDA DEL GRUPPO TECNICO QUALIFICATO Borussia senza Klopp col Marsiglia «Conilmioviceuseròlatelepatia» DAL NOTRO INVIATO PIERFRANCECO ARCHETTI DORTMUND Un ex arbitro come Markus Merk, tre volte numero uno al mondo, ha suggerito di far sedere in panchina anche uno steward che fermi Jurgen Klopp quando gli parte la brocca. Non sarà ascoltato e stasera non ce ne sarà bisogno perché l allenatore starà lontano dagli arbitri. La faccia da orco o da tedesco furioso (cambia poco) mostrata al quarto uomo durante Napoli Borussia Dortmund è costata, oltre all espulsione, anche una giornata di squalifica. «Ma non vi dico dove mi metto stasera, altrimenti vengono i fotografi a ritrarre il mio viso tranquillo», dice Klopp. Per la prima volta dopo 231 partite il Borussia non sarà guidato da lui, arrivato nel Con il Marsiglia andrà in panchina Zeljko Buvac, assistente del capo dal «iamo come gemelli, per capirci useremo la telepatia», dice il boss. Il Dortmund è capolista della Bundesliga grazie alla differenza reti, il Marsiglia è 3 in Ligue 1 a un punto da Monaco e Psg. A Baup mancheranno Morel e Gignac, forse sta peggio Klopp, anzi Buvac: squalificato Weidenfeller, fuori causa chmelzer, Piszczek, Gundogan e Kehl. Le due sconfitte nel debutto hanno lasciato il segno. «olo chi vince si rilancia», spiega Klopp. Oggi dovrà tacere e sorridere.

7 MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO PORT 7 Il personaggio EMILIANO VIVIANO «Io,l Inghilterra eilbosswenger: ciaoitalia, quisonoaltop» Il portiere:«mi è spiaciuto andare via da Firenze però non ho rimpianti: avevo bisogno di una nuova avventura.equicisiprendemenosulserio...» ALEANDRA GOZZINI MILANO Ragiona in miglia, ha debuttato con le interviste in inglese, quotidianamente si confronta col boss. Hello Emiliano, prime impressioni di Londra? «e l Arsenal, il mio nuovo club, ha 27 milioni di tifosi un motivo ci sarà. E il top a livello mondiale». Ci racconti cosa ha colpito il portiere Emiliano Viviano, 27 anni da Fiesole, colline di Firenze. «Nello spogliatoio e sul pullman mettono la musica!». Ec erabisognodivolareininghilterra? «Non scherziamo, se in Italia, mentre ti portano allo stadio per lapartita,c èqualcunochefaun sorriso, scoppia un casino». Poi? «L altra mattina abbiamo saltato l allenamento per fare tutte le campagne pubblicitarie del club da utilizzare da qui a Natale. Nella rifinitura, prima dello wansea si allenava con noi Robert Pires, che ha smesso da un paio d anni. In Italia per carità, la rifinitura è la rifinitura. Poi in partita che succede? Entra un ragazzino, Grabry, 18 anni, e segna. Quello neppure si cambia nel nostro spogliatoio, eppure. Io sono arrivato e in tre giorni Emiliano Viviano, 27 anni, in Italia ha giocato con le maglie di Brescia, Bologna, Genoa Palermo e Fiorentina GETTY IMAGE avevo casa, macchina, telefono e conti bancari». C è la vaga sensazione che dell Italia rimpianga poco o nulla. «bagliata, amo il mio paese e la mia città. Però...Però faccio un esempio: sembra che io arrivi da un annata negativa con la Fiorentina, che ha fatto una stagione straordinaria. Di altri portieri si dice l opposto, magari sono stati meno bravi ma più mediatici. Poi non vedo la necessità di andare a prendere degli stranieri che non alzano la media quando hai dei giovani italiani altrettanto bravi». Lei è stato costretto a fare le valigie. C è dell astio? «No. Io ho scelto l Arsenal, avendo altre possibilità. Alla miaetà,forseunodeipochiportieri con oltre 300 partite alle spalle, sentivo l esigenza di un avventura nuova, dove dover lottare per guadagnarsi una maglia. pero di restare a lungo». Dipenderà da Wenger. «Ilbossdecidesututto.Miha detto che ero il portiere che voleva, per esperienza e capacità. to recuperando da un problema fisico, presto sarò pronto». Classica questione: come ci vedono all estero? «Mi ha stupito che si conoscesse poco del campionato italiano, se non i soliti grandi nomi.poilostaffdiwengerèrimasto colpito dall esonero di Gattuso». L addio alla sua squadra del cuore l ha superato? «Avrei giocato a Firenze anche un giorno per realizzare il mio sogno. Certo mi è dispiaciuto. Ma qui all Arsenal una delle maglie dei portieri è di un viola tonalità Fiorentina, bello. Resto ilprimotifosoefacciol inbocca al lupo a Neto. Mi raccontavano di certi suoi errori, poi ho visto le immagini e direi che non ne ho trovati». A Londra si muove bene? «Abito a dodici miglia dal centro e altrettanti dal campo sportivo. ono solo, mia moglie e i miei figli sono rimasti a Brescia. Viola, quattro anni, e Lorenzo, due, le loro esigenze vengono prima di tutto: fargli lasciare casa e amichetti, senza sapere con certezza il mio futuro (visto che sono in prestito) non sarebbe stato giusto». Oggi sfiderà un pò di Italia, che idea si è fatto del Napoli? «E la squadra che mi ha impressionato di più. Tiferò Arsenal, ovvio, ma spero che si passi il girone in coppia». Why not? INUMERI 2 Le vittorie in trasferta del Napoli, che in Europa ha vinto 2 volte su 8 lontano dal an Paolo nelle ultime 2 stagioni, ottenendo un solo pareggio e 5 sconfitte nelle altre 6 partite 9 I gol fatti dall attacco partenopeo in trasferta nelle ultime due annate europee; la difesa ne ha subiti 13 7 Le reti di Callejon in Champions League: l attaccante spagnolo le ha segnate tutte con la maglia del Real Madrid in appena 10 presenze TRATEGIE AZZURRE Zuniga: vertice per il rinnovo Apertura krtel A Londra De Laurentiis vede l agente del colombiano: firme vicine. i riapre la pista per il difensore del Liverpool CARLO MILANO Il Napoli ha preparato il contratto: Camilo Zuniga è pronto a sottoscriverlo. E ieri a Londra c è stato il tanto atteso appuntamento con il suo agente, Riccardo Calleri. In un albergo londinese, non lontano dal ritiro del Napoli, il presidente Aurelio De Laurentiis ha incontrato il manager dell esterno colombiano in scadenza di contratto. Il vertice L incontro s è protratto sino a tarda ora, anche perché il rappresentante del sudamericano è entrato nel merito di alcuni dettagli contrattuali sui quali nelle scorse settimane c erano stati solo accenni a voce. Ed è comprensibile che le parti vogliano riflettere prima d arrivare in fondo a una trattativa dai contorni economici importanti. IlNapolihamessosulpiatto un quadriennale che garantisce al giocatore un guadagno medio di 3,5 milioni a stagione, bonus compresi. Ma nell architettura dell intesa pesa molto anche l argomento clausola. Nelle scorse settimane c era stato il balletto delle valutazioni (tra i 12 richiesti dal giocatore e i 20 proposti dal Napoli) e anche ieri s è dibattuto molto su questo punto. Insomma manca ancora qualcosa per considerare chiusalapartita.mac èmoltoottimismo su entrambi i fronti. Anche ieri il numero uno azzurro ha dimostrato di voler chiudere in fretta questa storia. Del resto in estate De Laurentiis ha resistito con forza al corteggiamento della Juve e s è mostrato disposto a investire cifre importanti per un giocatorecheconmazzarrihadimostrato di non avere rivali nel ruolo e che ora anche con Benitez si sta confermando ad alti livelli. E ciò giustifica l importante operazione finanziaria legata a quest importante Juan Camilo Zuniga, 27 anni ANA rinnovo. e il Napoli avesse dovuto muoversi per sostituire Zuniga avrebbe dovuto investire risorse non meno significative. E con l incognita di non trovare un sostituto all altezza. Nè va sottovalutata la disponibilità del giocatore che pure avrebbe lusinghe importanti per la prossima estate. Ora bisognerà vedere se la pratica potrà essere chiusa in fretta, ma il vertice di ieri ha dimostrato che il traguardo delle firme è ormai vicinissimo. ondaggio La trasferta inglese,però,èutileperunaltro capitolo importante per il mercato del Napoli. u precisa indicazione di Benitez, infatti, il d.s. Riccardo Bigon sta seguendo da vicino la pratica krtel, il difensore del Liverpool che in estate era già stato molto vicino agli azzurri. I suoi rapporti con il Liverpool non sono più idilliaci, in quest avvio di stagione non sono mancati gli screzi con il manager Rodgers e ciò potrebbe preludere a un suo clamoroso cambio di maglia al mercato invernale. Così il Napoli monitora questa pista. Le classifiche LA ITUAZIONE ALLA VIGILIA DELLA ECONDA GIORNATA GRUPPO A Giocate Manchester U. Leverkusen 2 Real ociedad hakhtar 0 2 GRUPPO B Giocate Galatasaray Real Madrid 1 6 Copenaghen Juventus 1 1 GRUPPO C Giocate Benfica Anderlecht 2 0 Olympiacos Psg 1 GRUPPO D Giocate Bayern Cska Mosca 3 0 Viktoria Plzen Manchester City 0 3 GRUPPO E Giocate chalke 0 teaua Bucarest 3 0 Chelsea Basilea 1 2 GRUPPO F Giocate Marsiglia Arsenal 1 2 Napoli Borussia Dortmund 2 1 GRUPPO G Giocate Austria Vienna Porto 0 1 Atletico Madrid Zenit 3 1 GRUPPO H Giocate Milan Celtic 2 0 Barcellona Ajax 0 Classifica Pt G V N P GfGs Manchester U hakhtar Leverkusen Real ociedad Classifica Pt G V N P GfGs Real Madrid Juventus Copenaghen Galatasaray Classifica Pt G V N P GfGs Psg Benfica Anderlecht Olympiacos Classifica Pt G V N P GfGs Manchester C Bayern Cska Mosca Viktoria Plzen Classifica Pt G V N P GfGs chalke Basilea Chelsea teaua Bucarest Classifica Pt G V N P GfGs Arsenal Napoli Borussia Dortmund Marsiglia Classifica Pt G V N P GfGs Atletico Madrid Porto Austria Vienna Zenit Classifica Pt G V N P GfGs Barcellona Milan Celtic Ajax Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Domani hakthar Man. United Leverkusen Real ociedad 23 ottobre Leverkusen hakhtar Man. United Real ociedad 5 novembre hakhtar Leverkusen Real ociedad Man. United 27 novembre Leverkusen Man. United hakhtar Real ociedad 10 dicembre Man. United hakhtar Real ociedad Leverkusen Domani Juventus Galatasaray Real Madrid Copenaghen 23 ottobre Real Madrid Juventus Galatasaray Copenaghen 5 novembre Juventus Real Madrid Copenaghen Galatasaray 27 novembre Real Madrid Galatasaray Juventus Copenaghen 10 dicembre Galatasaray Juventus Copenaghen Real Madrid Domani Psg Benfica Anderlecht Olympiacos 23 ottobre Anderlecht Psg Benfica Olympiacos 5 novembre Psg Anderlecht Olympiacos Benfica 27 novembre Anderlecht Benfica Psg Olympiacos 10 dicembre Benfica Psg Olympiacos Anderlecht Domani Man. City Bayern Cska Mosca Viktoria Plzen 23 ottobre Cska Mosca Man. City Bayern Viktoria Plzen 5 novembre Man. City Cska Mosca Viktoria Plzen Bayern 27 novembre Cska Mosca Bayern Man. City Viktoria Plzen 10 dicembre Bayern Man. City Viktoria Plzen Cska Mosca Oggi Basilea chalke 0 teaua B. Chelsea 22 ottobre teaua B. Basilea chalke 0 Chelsea 6 novembre Basilea teaua B. Chelsea chalke 0 26 novembre teaua B. chalke 0 Basilea Chelsea 11 dicembre chalke 0 Basilea Chelsea teaua B. Oggi Borussia D. Marsiglia Arsenal Napoli 22 ottobre Arsenal Borussia D. Marsiglia Napoli 6 novembre Borussia D. Arsenal Napoli Marsiglia 26 novembre Arsenal Marsiglia Borussia D. Napoli 11 dicembre Marsiglia Borussia D. Napoli Arsenal Oggi Zenit Austria Vienna Porto Atletico Madrid 22 ottobre Porto Zenit Austria Vienna Atletico Madrid 6 novembre Zenit Porto Atletico Madrid Austria Vienna 26 novembre Porto Austria Vienna Zenit Atletico Madrid 11 dicembre Austria Vienna Zenit Atletico Madrid Porto Oggi Ajax Milan Celtic Barcellona 22 ottobre Celtic Ajax Milan Barcellona 6 novembre Ajax Celtic Barcellona Milan 26 novembre Celtic Milan Ajax Barcellona 11 dicembre Milan Ajax Barcellona Celtic REGOLAMENTO: Le prime due di ciascun girone passano agli ottavi; la terza scivola in Europa League. In caso di parità sono decisivi nell ordine a) gli scontri diretti; b) la differenza reti negli scontri diretti; c) i gol in trasferta negli scontri diretti; d) la differenza reti; e) i gol segnati; f) il coefficiente Uefa di luglio 2013

8 8 LA GAZZETTA DELLO PORT MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 (Firenze, Giardini di Boboli).

9 MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO PORT 9 CHAMPION LA GUIDA ALLA ECONDA GIORNATA eratadigala Mancinic è «EaTorino melagioco» Ha firmato un triennale da 12,5 milioni e diretto il primo allenamento dei turchi In panchina già domani allo tadium BAILEA ( 2 3 1) CHALKE ( 2 3 1) GRUPPOEOre Voser chär 20 Frei 22 alah Clemens 12 Höger Aogo Matip Boateng 7 Meyer ommer 13 Ivanov afari 3 tocker 9 treller 17 Farfan 33 Neustädter 22 Höwedes Uchida 3 Hildebrand 19 Xhaka 30 io ARBITRO Undiano Mallenco (pagna) TEAUA ( 2 3 1) CHELEA ( 2 3 1) GRUPPOEOre chürrle 8 Lampard 3 26 Cole Terry 12 Tatarusanu Georgievski zukala Gardos Latovlevici 5 55 Pintilii Bourceanu Adi Popa tanciu 11 Oscar 6 25 Piovaccari 33 Eto o 1 Cech 1 Tanase 10 Mata 7 Ramires 2 2 Cahill Ivanovic ARBITRO Velasco Carballo (pagna) B. DORTMUND( 2 3 1) MARIGLIA ( 2 3 1) GRUPPOFOre Grosskreutz ubotic 18 ahin A. Ayew 23 Imbula 23 Mendy Mendes 20 Langerak Valbuena Hummels 6. Bender 11 J. Ayew 30 Mandanda Durm Aubameyang Mkhitaryan Reus 9 Lewandowski 17 Payet 20 Romao 3 2 N Koulou Fanni, ARBITRO Borbalan (pagna) 37 ARENAL ( 2 3 1) NAPOLI ( 2 3 1) GRUPPOFOre Insigne 88 Inler 18 Zuniga agna Mertesacker 8 10 Wilshere Arteta 5 Britos 1 11 Özil 9 17 Hamsik zczesny 12 Reina 6 Koscielny 20 Flamini 12 Giroud ARBITRO Mazic (erbia) Higuain Gibbs Ramsey 7 Callejon 85 Behrami Albiol Mesto Roberto Mancini, 8 anni, firma il nuovo contratto GALATAARAY.ORG BAILEA Panchina 18 Vailati, 26 auro, P. Degen, 33 Elneny, 21 Diaz, 10 Delgado, 7 D. Degen. Allenatore Yakin. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno. CHALKE Panchina 36 Unnerstall, 5 Felipe antana, 2 Hoogland, 6 Kolasinac, 8 Goretzka, 28 zalai, 18 Asamoah. Allenatore Keller. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Fährmann, Obasi, Annan, Fuchs, Papadopoulos, Huntelaar, Draxler, Jones. TV ky Calcio 7 HD. 1 2,50 X 3,30 2 2,70 TEAUA Panchina 1 Nita, 33 Varela, 8 Filip, 11 Prepelita, 19 Cristea, 80 Iancu, 35 Kapetanos. Allenatore Reghecampf. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili G. Matei, Nikolic, Chipciu. CHELEA Panchina 23 chwarzer, 28 Azpilicueta, Luiz, 22 Willian, 12 Mikel, 19 Ba, 9 Torres. Allenatore Mourinho. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Van Ginkel, De Bruyne, Hazard. TV ky Calcio 5 HD. 1 5,00 X 3,60 2 1,70 BORUIA DORTMUND Panchina 33 Alomerovic, 15 Papastathopoulos, 16 Blaszczykowski, 7 Hoffman, 21 Kirch, 23 chieber, 3 Ducksch. Allenatore Buvac. qualificati Weidenfeller, Klopp (all.). Diffidati nessuno. Indisponibili Kehl, Piszczek, Gundogan, chmelzer. MARIGLIA Panchina 16 amba, 2 Abdallah, 21 Diawara 19 Abergel, 13 Lemina, 1 Thauvin, 29 Khalifa. Allenatore Baup. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Morel, Gignac, Cheyrou. TV ky Calcio HD; Premium Calcio ,28 X 5, ,00 ARENAL Panchina 21 Fabianski, 5 Vermaelen, 25 Jenkinson, 7 Rosicky, 31 Ryo, 17 Monreal, 23 Bendtner. Allenatore Wenger. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Walcott, Podolski, Oxlade Chamberlain, Cazorla, Diaby, anogo. NAPOLI Panchina 1 Rafael, 28 Cannavaro, 27 Armero, 20 Dz i, 1 Mertens, 19 Pandev, 91 Zapata. Allenatore Benitez. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno. TV ky port 3 HD e Calcio 2 HD; Premium Calcio. 1 X 2 1,95 3,50 3,70 TEFANO BOLDRINI Le prime parole: «Affrontare subito la Juventus è una grande sfida. E difficilissimo preparare una partita di questo livello in un giorno, ma ci proveremo». Le prime immagini: Mancio che dirige l allenamento nel centro sportivo di Florya e parlotta con le stelle della squadra turca, Felipe Melo, Drogba, neijder. Le prime indicazioni: rinforzare la difesa. Il primo brivido: avere i documenti in regola, transfer compreso, per poter andare in panchina domani sera sul campo della Juventus, in un debutto per cuori forti contro i campioni d Italia e l ex centravanti del Manchester City, Carlitos Tevez. Lui è sicuro di non mancare l appuntamento: «Ci sarò». L annuncio Roberto Mancini è da ieri il nuovo tecnico del Galatasaray. Il sito del club ha dato l annuncio ufficiale alle 19 (le 20 in Turchia). L allenatore italiano ha firmato un contratto triennale da 12,5 milioni di euro complessivi che potranno superare largamente i 15 con i bonus, legati alla conquista del campionato (1 milione di euro), della coppa di Turchia (500 mila) e dei quarti di Champions (350 mila). I CHELEA Mourinhoseneva dopo una domanda non gradita Domanda sbagliata, e allora José Mourinho lascia la conferenza stampa. La vigilia del match contro la teaua Bucarest è stata vissuta in modo molto particolare dal tecnico del Chelsea, battuto al debutto dal Basilea. Lo pecial One ha perso le staffe dopo una domanda sull esclusione del centrocampista belga Kevin de Bruyne. «È incredibile ha detto nessuno fa domande su Mata e invece mi chiedono di De Bruyne. Non sono interessati ai calciatori che giocano, pensano a chi resta fuori. Possono scendere in campo solo 11 giocatori, scelgo in base a quello che vedo in partita e in allenamento». Poi, Mourinho è andato via. dettagli sono stati resi noti nei particolari per un motivo molto semplice: il Galatasaray è quotato alla Borsa d Istanbul. Non a caso, ieri mattina, dal club sono partite due note per informare il mercato azionario su quanto stesse accadendo: la stretta finale della trattativa Mancini Galatasaray, durata ben 8 ore. Particolare interessante: nel 2001 Mancini fu l erede di Terim, licenziato dalla Fiorentina. Lo staff Lo scoglio finale da superare è stato quello dello staff. Il gruppo dei collaboratori di Mancio è composto da otto persone, ma il Galatasaray ha altri tecnici sotto stipendio a cominciare dall ex portiere del Parma Taffarel e ha chiesto di cancellare alcuni nomi. Alla fine, con Mancio lavoreranno l assistente Fausto alsano, il preparatore atletico Ivan Carminati, Attilio Lombardo, Taffarel e Tugay Kerimoglu, ex giocatore del Blackburn. Restano fuori per ora Battara e Gregucci: una rinuncia dolorosa per Mancio, legatissimo al suo staff. La Juve Da oggi si pensa alla Juve: «Per me è un onore guidare un club prestigioso come il Galatasaray», le parole di Mancini alla tv del club. Il lavoro non manca perché la partenza choc in Champions 1 6 in casa con il Real Madrid e qualche problema in campionato la squadra è a metà classifica, ma deve recuperare una gara e va omologato il successo con il Besiktas nel derby sospeso per invasione di campo costringeranno Mancio a dedicarsi anima e corpo alla nuova missione. C è una squadra da svecchiare e uno spogliatoio da ricostruire: la rissa sfiorata in allenamento tra neijder ed Eboue, separati a fatica dai compagni, è lo specchio della situazione. Ma le finanze del club sono solide e questo consentirà di intervenire sul mercato a gennaio per puntare almeno al successo in campionato. Mancio non vuole però neppure buttare a mare la Champions e si giocherà in fondo le sue carte, a cominciare da domani sul campo della Juventus. «Io vado a giocarmela. Come sempre». (ha collaborato elcuk Manav) ZENIT ( 2 3 1) AUTRIA VIENNA ( 1 1) GRUPPOGOre18 19 molnikov Neto 20 Danny 11 Jun 29 uttner 13 Fayzulin Hosiner Lodygin 6 Lombaerts Ansaldi Witsel 11 Kerzhakov 17 imkovic Mader 25 Holland 1 5 Ortlechner Rotpuller 13 Lindner ARBITRO Aytekin (Germania) Ziryanov 3 7 Hulk 28 Royer 30 Koch ZENIT Panchina 71 Baburin, 1 Hubochan, Criscito, 23 Arshavin, Tymoshchuk, 3 Bystrov, 17 hatov. All. palletti. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Malafeev, Anyukov, hirokov. AUTRIA VIENNA Panchina 1 P. Grünwald, 23 piridonovic, 18 Murg, 15 Ramsebner, 22 Leovac, 2 Kienast, 9 Okotie, 1 Luxbacher. Allenatore Bjelica. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili A. Grünwald, Gorgon, tankovic, Dilaver, Rogulj. TV ky port 1 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio ,26 x 5, PORTO ( 3 3) ATLETICOMADRID ( 2) GRUPPOGOre Danilo 6 Koke 3 3 Filipe Luis 30 Otamendi Lucho Gonzalez 19 Licá 11 Leo Baptistao 1 Gabi 1 Helton 22 Mangala 25 Fernando 9 9 Villa 5 Tiago Miranda Alderweireld 13 Courtois 26 Alex andro 10 Quintero 17 Jackson Martinez Varela ARBITRO Webb (Inghilterra) 10 Arda Turan 20 Juanfran PORTO Panchina 2 Fabiano, 5 Fucile, 13 Diego Reyes, 20 Carlos Eduardo, 35 Defour, 8 Josué, 11 Ghilas. Allenatore Paulo Fonseca. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Maicon, Izmailov. ATLETICO MADRID Panchina 1 Aranzubia, 17 Manquillo, 18 Gimenez, 22 Insua, 8 Raul Garcia, 15 Guilavogui, 11 Rodriguez. Allenatore imeone. Diffidati nessuno. qualificati Diego Costa. Indisponibili Mario uarez, Adrian. TV ky Calcio 6 HD. le partite di domani GRUPPO A HAKHTAR MANCHETER UNITED HAKHTAR ( 2) 30 Pyatov; 33 rna, 5 Kucher, Rakitsky, 13 hevchuk; 6 tepanenko, 3 Hubschman, 29 A. Teixeira, 20 Douglas Costa; 28 Taison, 9 Luiz Adriano. (32 Kanibolotsky, Volovyk, 38 Kryvtsov, 8 Fred, 10 Bernard, 17 Fernando, 11 Eduardo). All. Lucescu. MANCHETER UNITED ( 2 3 1) 1 De Gea; 2 Rafael, Jones, 15 Vidic, 3 Evra; 16 Carrick, 31 Fellaini; 25 Valencia, 10 Rooney, 19 Welbeck; 20 Van Persie. (0 Amos, 28 Buttner, 8 Anderson, 18 Young, 23 Cleverley, 11 Giggs, 1 Hernandez). All. Moyes. LEVERKUEN REAL OCIEDAD BAYER LEVERKUEN ( 3 3) 1 Leno; 26 Donati, 21 Toprak, 5 pahic, 17 Boenisch; 8 L. Bender, 3 Reinartz, 6 Rolfes; 18 am, 11 Kiessling, 7 on. (25 Palop, 1 Hilbert, Wollscheid, 10 Can, 15 Ötzunali, 9 Derdiyok, 23 Kruse). All. Hyypia. REAL OCIEDAD ( 2 3 1) 1 Bravo; 2 Carlos Martinez, 15 Ansotegi, 6 Inigo Martinez, 2 De La Bella; 5 Bergara, Elustondo; 16 Chori Castro, 11 Vela, 7 Griezmann; 8 eferovic. (13 Zubikarai, 3 Mikel Gonzalez, 19 Cadamuro, 20 Jose Angel, 1 Pardo, 17 Zurutuza, 9 Agirretxe). All. Arrasate. 1 2,60 X 3,20 2 2,65 GRUPPO B JUVENTU GALATAARAY JUVENTU (3 5 2) 30 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 9 Vucinic, 10 Tevez. (30 torari, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 33 Isla, 8 Marchisio, 27 Quagliarella, 1 Llorente). All. Conte. GALATAARAY ( 3 1 2) 25 Muslera; 55 abri, 13 Dany Nounkeu, 26 emih, 77 Riera; 3 Melo, 8 elcuk, 20 Bruma; 10 neijder; 17 Burak Yilmaz, 11 Drogba. (67 Eray, 27 Eboue, 22 Hakan Balta, 21 Chedjou, 35 Yekta, 19 Umut, 53 Amrabat). All. Mancini. REAL MADRID COPENAGHEN REAL MADRID ( 2) 1 Casillas; 15 Carvajal, 3 Pepe, ergio Ramos, 17 Arbeloa; 11 Bale, 19 Modric, 6 Khedira, 23 Isco; 9 Benzema, 7 Cristiano Ronaldo. (25 Diego Lopez, 5 Coentrao, 2 Varane, 2 Illarramendi, 22 Di Maria, 21 Morata, 20 Jesé). All. Ancelotti. COPENAGHEN ( 2) 21 Wiland; 2 Jacobsen, 5 Mellberg, 17 igurdsson, 3 Bengtsson; 30 Bolanos, 6 Claudemir, 8 Delaney, 22 Braaten; 12 Adi, 18 N. Jorgensen. (31 Jensen, 11 antin, 15 Margreitter, 16 Kristensen, 19 Gislason, 2 Toutouh, 25 Remmer). All. olbakken. AJAX ( 3 3) MILAN ( 3 2 1) GRUPPOHOre Van Rhijn 10. De Jong 3 De a 5 7 Balotelli 1 Robinho Birsa 3 18 Muntari N. De Jong Montolivo 21 Constant Moisander 5 Mexes 22 Cillessen 5 Poulsen 9 ighthorsson 2 Denswil 17 Zapata 32 Abbiati ARBITRO Eriksson (vezia) 8 Duarte 7 Fischer 17 Blind 20 Abate AJAX Panchina 1 Vermeer, 6 Van der Horn, 15 Boilesen, 16 Andersen, 18 Klaassen, 19 ana, 20 choene. Allenatore De Boer. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Bojan. MILAN Panchina 1 Amelia, 81 Zaccardo, 28 Emanuelson, 16 Poli, 2 Cristante, 23 Nocerino, 9 Matri. Allenatore Allegri. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Bonera, De ciglio, El haarawy, Kakà, Pazzini, ilvestre. TV ky port 1 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio ,00 X 3,0 2 2,25 GRUPPO C PG BENFICA PG ( 3 3) 30 irigu; 23 Van Der Wiel, 13 Alex, 5 Marquinhos, 17 Maxwell; 2 Verratti, 8 Thiago Motta, 1 Matuidi; 9 Cavani, 10 Ibrahimovic, 22 Lavezzi. (1 Douchez, 21 Digne, 26 Jallet, 6 Camara, 7 Menez, 29 Lucas, 25 Rabiot). All. Blanc. BENFICA ( 3 3) 1 Artur; 2 Almeida, Luisao, 2 Garay, 16 iqueira; 35 Perez, 5 Fejsa, 21 Matic; 10 Djuricic, 7 Cardozo, 50 Markovic. (13 Paulo Lopes, 11 Lima, 1 Maxi Pereira, 15 John, 19 Rodrigo, 33 Jardel, 20 Gaitan). All. Jesus. ANDERLECHT OLYMPIACO ANDERLECHT (3 1 2) 1 Proto; 2 N akala, 22 Mbemba, 16 Kouyaté; 31 Tielemans, 19 Kljestan, 10 Praet, 8 Milvojevic; 30 Gillet; 18 Acheampong, 9 uarez. (13 Kaminski, 3 Deschacht, 6 De Zeeuw, 1 Nuytinck, 15 Cyriac, 17 Bruno, 5 Mitrovic). All. Van den Brom. OLYMPIACO ( 2 3 1) 16 Roberto; 30 alino, 23 iovas, 2 Manolas, 88 Bong; 1 amaris, 2 Maniatis; 79 Weiss, 9 aviola, 19 Fuster; 11 Mitroglou (2 Megyeri, 20 Holebas, 21 Papadopoulos, 22 Medjani, 26 Campbell, 35 Dominguez, 60 Yatabaré). All. Michel. CELTIC ( 2) BARCELLONA ( 3 3) GRUPPOHOre Van Dijk 8 21 Adriano 10 tokes 11 Neymar 8 Iniesta 23 Lustig 2 15 Bartra 1 Fabregas 16 Busquets Forster Ambrose 21 amaras 3 Piqué 9 Izaguirre 9 anchez 6 Xavi 1 Victor Valdes 3 15 Brown Matthews Mulgrew Commons ARBITRO Lannoy (Francia) 22 Dani Alves CELTIC Panchina 21 Zaluska, 6 Biton, 11 Boerrigter, 17 Baldè, 18 Rogic, 20 Pukki, 6 McGeouch. Allenatore Lennon. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Ledley. BARCELLONA Panchina 13 Pinto, 2 Montoya, 17 ong, 12 Dos antos, 2 ergi Roberto, 7 Pedro, 20 Tello. Allenatore Martino. qualificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Messi, Jordi Alba, Mascherano, Puyol, Afellay, Cuenca TV ky Calcio 3 HD; Premium Calcio ,50 X,75 2 1,35 GRUPPO D MANCHETER CITY BAYERN MANCHETER CITY ( 3 3) 1 Hart; 5 Zabaleta, Kompany, 33 Nastasic, 13 Kolarov; 2 Y. Touré, 25 Fernandinho, 8 Nasri; 15 Navas, 9 Negredo, 35 Jovetic. (30 Pantilimon, 2 Richards, 22 Clichy, 7 Milner, 1 Javi Garcia, 10 Dzeko, 16 Aguero). All. Pellegrini. BAYERN ( 1 1) 1 Neuer; 13 Rafinha, 17 J. Boateng, Dante, 27 Alaba; 21 Lahm; 10 Robben, 31 chweinsteiger, 39 Kroos, 7 Ribery; 9 Mandukic. (22 tarke, 5 Van Buyten, 11 haqiri, 1 Pizarro, 25 Muller, 26 Contento, 19 Gotze). All. Guardiola. CKA VIKTORIA PLZEN (ORE 18) CKA MOCA ( 2 3 1) 35 Akinfeev; 1 Nababkin, 2 V. Berezutsky, Ignashevich 2 chennikov; 3 Wernbloom, 20 Elm; 21 Tosic, 7 Honda; 31 Vitinho; 18 Musa. (1 Chepchugov, 5 Vasin, 8 Zuber, 23 Milanov, 25 Rahimic, 71 Bazelyuk, 88 Doumbia). All. lutsky. VIKTORIA PLZEN ( 2 3 1) 1 Kozacik; 27 Rajtoral, 2 Hejda, 21 Prochazka, 1 Reznik; 7 Horava, 10 Horvath; 11 Petrzela, 26 Kolar, 19 Kovarik; 23 Bakos. (13 Bolek, Hubnik, 9 Tecl, 12 Duris, 15 Wagner, 2 Pospisil, 25 Koukal). All. Vrba.

10 10 LA GAZZETTA DELLO PORT MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 CHAMPION DOMANI I BIANCONERI AFFARI C è l agente di Vidal Rinnovo all orizzonte In dirittura d arrivo l intesa con il centrocampista cileno fino al Per gennaio lavori in corso col Parma per Biabiany: scambio con Peluso o Motta? CARLO MILANO Il rinnovo di Arturo Vidal è ormai questione di giorni. Tutto è pronto a Torino per accogliere Fernando Felicevich, il suo agente. Il procuratore cileno è appena arrivato in Olanda per un tour che lo porterà in Italia in concomitanza con l impegno della Juventus in Champions contro il Galatasaray. E dopodomani vedrà l a.d. bianconero Beppe Marotta. La trattativa per il prolungamento del contratto del centrocampista sino al 2018 è stata avviata da mesi ed è proseguita senza scossoni. Le parti sono vicine, ora lavorano sui bonus. Ora come ora Arturo Vidal ha uno stipendio da 2,8 milioni di euro netti e premi importanti che gli permettono di arrivare con comodità a quota 3,5. Incentivi La Juve l ha inserito tra gli stipendi di prima fascia. Così Vidal arriverà a guadagnare milioni di euro netti, con una serie d incentivi in collaborazione con Arturo Vidal 26 anni, cileno, centrocampista, da tre stagioni alla Juventus. È arrivato dal Bayer Leverkusen LAPREE media partner che gli permettono di toccare con comodità quota,5. Ma secondo fonti cilene i guadagni possono arrivare anche a 5,5. u questi aspetti, però, i protagonisti della trattativa mantengono il più stretto riserbo. Felicevich domenica seguirà Juve Milan e lunedì s imbarcherà insieme al suo assistito per il udamerica. Vidal risponderà alla chiamata della sua Nazionale ed è molto probabile che questo suo viaggio coincida con la stesura finale dell accordo con il suo attuale club. Obiettivi Intanto l a.d. Beppe Marotta e il d.s Fabio Paratici proseguono le loro mosse in vista del mercato invernale. Il recupero difficoltoso di imone Pepe ripropone l esigenza di un intervento per un esterno offensivo. Ben evidente c è sempre la candidatura di Biabiany. Già in estate c era stato un contatto con il Parma per l esterno francese cresciuto nell Inter. La Juve pensa ad uno scambio con Motta o Peluso. i vedrà. INUMERI 8 Le partite giocate in questo inizio di stagione dalla Juventus: 6 in campionato, 1 in Champions, 1 in upercoppa Italia 6 I successi (5 in campionato, 1 in upercoppa). I pareggi sono 2 (1 in Champions con il Copenaghen). Nessuna sconfitta i gol segnati da Tevez e Vucinic in campionato (3 l argentino e 1 il montenegrino) Maqualecaviglia TevezconVucinic perilgalatasaray L agente dell Apache: «Lui è un combattente, andrebbeincampopureconunagambasola» DAL NOTRO INVIATO MIRKO GRAZIANO TORINO Juventus Galatasaray è la prima gara senza ritorno della stagione. Inutile nascondersi, ogni risultato diverso dalla vittoria complicherebbe di molto il cammino bianconero verso gli ottavi di Champions. L eventuale stop costringerebbe infatti la banda Conte a fare poi parecchi punti nel doppio confronto con il Real Madrid. Ecco perché Tevez scenderà comunque in campo, a prescindere dalla caviglia uscita malconcia dal derby. È l Apache stesso a non voler sentire storie. Certo, un ultima verifica verrà fatta oggi direttamente sul campo, ma l impressione è che non arriveranno «buone notizie» per il Galatasaray: Carlitos sarà lì, in mezzo alla tonnara, a caccia del primo gol europeo in bianconero e dei tre punti fondamentali per cancellare il deludente 1 1 di Copenaghen. «Carlos è un guerriero, è un grande combattente. Correrebbe anche su una gamba sola pur di aiutare la squadra. La decisione spetta all allenatore, è ovvio, ma Carlos è sicuramente pronto a dare il massimo», ha detto Kia Joorabchian, agente del giocatore, a «Calciomercato.it». Mirko scalpita Il fuoriclasse argentino dovrebbe ritrovare Mirko Vucinic come partner. Conte appare infatti intenzionato a rilanciare il montenegrino: ultima maglia da titolate contro l Inter, poi tre panchine (tutte in campionato) e la tribuna a Copenaghen. «Mirko aveva preso una brutta botta al ginocchio in Nazionale, e in seguito era emerso pure un problema al calcagno», spiegava il tecnico alla vigilia del derby. Ora però è tutto superato, e l allenamento di ieri ha dato buoni segnali. Vucinic riparte dunque dai 367 finora messi nelle gambe, sei presenze e un go, realizzato in campionato in Juve Lazio 1. Al momento, Carlos Tevez, 29 anni, e Mirko Vucinic, 29, coppia gol Juve LAPREE deboli le candidature di Quagliarella e Llorente, con il napoletano prima alternativa. Nella testa di Conte c è l undici che di fatto ha iniziato la stagione: rispetto al derby rientrano Pirlo e Vucinic, fuori Marchisio e Giovinco. È la squadra che ha travolto due volte la Lazio (in upercoppa Pogba entrò subito, al posto dell infortunato Marchisio), battuto la amp a Marassi e pareggiato a an iro contro l Inter. Pogba vola Insomma, si va verso la conferma di Pogba, che così giocherebbe l ottava gara consecutiva da titolare: mai sostituito finora, 700 giocati, nessuno come lui fra i campioni d Italia. D altronde, il baby prodigio francese è di gran lunga l uomo più in forma a centrocampo, e Conte non può non tenere conto delle non eccezionali condizioni sia di Vidal sia di Marchisio. In particolare, l azzurro fatica a trovare il giusto ritmo dopo il brutto infortunio al ginocchio: più facile che venga riproposto contro il Milan. Vidal ha parlato coi media cileni: «Ho 26 anni e molto tempo ancora davanti. pero di andare al Mondiale, magari uscirne campione e prima vincere il terzo campionato con la Juve». Chiellini, a Radio 2, parla invece di Tevez: «Carlitos fa la differenza, ci sta dando una scossa incredibile e ha indubbiamente qualcosa in più degli altri. Ce ne avevano parlato come una testa calda, per adesso ha però fatto un altra impressione: lavora senza dire una parola, si sacrifica in allenamento e ha rispetto per tutti. Roma e Napoli? Per ora penso solo a Drogba». L INCHIETA DI FIRENZE ULLA LEGA PRO Gentile e le false fideiussioni Il pm chiede l archiviazione: è totalmente estraneo ai fatti Totalmente estraneo ai fatti. L incubo delle false fideiussioni per Claudio Gentile sembra finito. Dopo sei mesi di indagini, la procura della Repubblica di Firenze ha chiesto l archiviazione del procedimento nei confronti del campione del mondo 82. «La notizia di reato è infondata» per totale assenza di contatti con gli altri protagonisti di una vicenda che invece, secondo il pm, «ha arrecato danno» all immagine pubblica di Gentile, assistito dagli avvocati Michele Andreano e Fabio Freddi di Ancona che avevano chiesto un interrogatorio immediato. Claudio Gentile, 60 anni OMEGA Lega Pro L inchiesta del pm andro Cutrignanelli è partita dopo la segnalazione della Lega Pro su fideiussioni contraffate, depositate da società sportive per l iscrizione ai campionati. Ipotesi di reato: tentata truffa in concorso e simulazione di reato, 21 le persone coinvolte, tra le quali Gentile e Riccardo Mazzola, nipote di andro. Le società che avrebbero avuto rapporti con gli indagati sono Como, Casale, Chieti, Andria, Treviso, Avellino e Bellaria. «trumentalizzato» A Gentile era stato contestato il reato di truffa ai danni del Como: una polizza contraffatta fornita da un broker (e dal suo complice) che proprio Gentile avrebbe presentato ai dirigenti della società. In realtà, scrive il pm, si vede come «l indagato sia del tutto estraneo alla commissione del delitto contestato». Al contrario, la notorietà e la sua posizione sono state «strumentalizzate» per avere accesso agli ambienti del Como. Insomma, per l ex c.t. dell Under 21 la brutta storia è ormai chiusa. Fabio Licari

11 MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO PORT 11 ERIE A Cairo:«Agnellisièscusato» MalaJuve:«olodispiaciuto» IlpatrondelTorinoeivelenidelderby:«Contestiazitto,nonciprendaingiro» FRANCECO BRAMARDO TORINO Fair play alla vigilia, scorrettezze in campo, battute e accuse nel dopo partita. Uno dei derby più brutti degli ultimi anni, condizionato come nel 2007 da un fuorigioco non visto (Trezeguet allora, Tevez stavolta), ha avuto il colpo di coda ieri, la Juve con la testa alla Champions, il Torino per voce del presidente Urbano Cairo. Accuse Cairo «Purtroppo siamo stati penalizzati nel derby, chiedo più attenzione verso di noi. Arrampicarsi sugli specchi è la cosa che fa più arrabbiare. Con Urbano Cairo, 56 anni LAPREE te è un bravo allenatore e non ha bisogno di attaccarsi a queste cose. Ho rispetto di Conte, della Juve e degli arbitri, ma sentirsi presi in giro non va bene», dice il presidente all Adn Kronos. Brucia lo zero nei tiri verso Buffon. «Era una partita molto tattica, con la Juve che ha creato una sola occasione nitida, quella di Giovinco, e poi il gol in fuorigioco, questo ha fatto. Vero, noi non abbiamo creato palle gol, nessuno voleva dare vantaggio all avversario. Ma a fine partita persino il presidente Agnelli si è quasi scusato con me: era dispiaciuto», ha aggiunto a Italia 1, innescando la precisazione della Juve, che ha sottolineato come il presidente non si è scusato ma ha solo manifestato dispiacere per l accaduto. Quattro punti Per il presidente mancano punti alla classifica del Torino. «iamo già stati penalizzati tre volte, punti persi con arbitri bravi, perché Mazzoleni, Massa e Bergonzi lo sono. Uno ha arbitrato con l Atalanta, un altro La posizione di Tevez sul gol vittoria della Juventus KY PORT con il Milan e ora con la Juve, bravi gli arbitri e con una squadra di assistenti di primo livello, ma il fuorigioco è evidente». Foto ricordo «La Juve ha pubblicato le foto di Tevez che ha subito un intervento falloso da Immobile, che era anche meno grave di quello di Pogba su El Kaddouri. uccede. e avessimo voluto pubblicare noi il piede fratturato di Larrondo era anche peggio, è stato a terra tre minuti e mezzo e nessuno si è occupato di lui», aggiunge Cairo. «Conte ha detto che gli piaceva di più il 2, anche a me non è piaciuta molto la Juve. Meglio che ognuno guardi in casa sua: Conte farebbe bene a essere un po più attento nei giudizi. i è concentrato sul fallo su Tevez per distrarre l attenzione dal fuorigioco e dal fallo di Pogba. Ci possono essere errori arbitrali, ma non accetto che quando uno vince una partita con una svista, e a Conte è successo anche con il Chievo, parli in questo modo. Io credo che la cosa più bella sia tacere». IL TIFOO GRANATA E Chiambretti: «Alla Juve dico... 11ladriincampo» TORINO Prendetele con ironia, quella di Piero Chiambretti, tifoso granata. Ma le battute di Chiambretti, il giorno dopo la sconfitta del Torino nel derby a Radio 2, gettano benzina sul fuoco. «Il Torino non ha mai tirato in porta ma per ribattere agli juventini basterebbe un tweet del tipo 11 ladri in campo, che sono cose che penso ma che non dico perché sono più sportivo che tifoso». Tirata la frecciata ai rivali, Chiambretti non risparmia il Toro. «Il derby doveva finire 0 0, sono deluso, m aspettavo di più. Il Torino anche in epoche in cui era più debole ci metteva la grinta. Dopo 18 anni senza vincere siamo diventati una barzelletta». f.bra. ARBITRI E FUORIGIOCO Braschi: «Errori sì, ma2casi su250...» tefano Braschi, 56 anni tefano Braschi non si nasconde, ma chiede equilibrio. Il designatore della A ieri è tornato sulle polemiche scaturite per il fuorigioco non visto di Tevez. Errore commesso pochi giorni dopo quello in Chievo Juventus (giudicato dai vertici più grave). «ono due offside che si potevano e dovevano evitare, ma fa parte del gioco spiega Braschi. Dico che va vista la globalità, perché a fronte di tante valutazioni esatte questi rappresentano una percentuale bassissima. u 20 gare giocate 250 casi sono stati valutati bene, e allora questo va detto. Poi degli errori siamo i primi a dispiacerci, vorremmo che fossero lo zero per cento, siamo al 3% che è comunque una percentuale bassissima». La tempistica non ha aiutato, su questo il designatore concorda: «Due episodi a distanza ravvicinata hanno reso tutto più evidente». Caso Atalanta Udinese Domenica scorsa è stata la giornata anche del rigore revocato in Atalanta Udinese: di mezzo ci sono le nuove norme del fuorigioco. «Chi ha parlato di moviola in campo mascherata ha detto una stupidaggine afferma Braschi. Assistente e arbitro si sono semplicemente consultati: c è una normativa nuova e il caso poi è di una difficoltà estrema, direi border line. Bisogna ricostruire le tessere del puzzle in pochi istanti: ho avuto difficoltà anch io. E stata presa una decisione alla fine: se bene o male ho difficoltà anch io a dirlo. Però ho apprezzato il comportamento dei giocatori, non si sono lasciati andare a isterismi». cen.

12 12 LA GAZZETTA DELLO PORT MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 ERIE A IL POTICIPO DELLA 6 a GIORNATA le Pagelle DI.V. WOLKI FLOP AQUILANI VAGA CAANO, 5 D ALTA CLAE FIORENTINA 5,5 NETO 5 Portiere che tutto respinge e nulla trattiene. Crolla sull ultimo cross: la palla di Biabiany lo sorvola Niet, Neto. RONCAGLIA 5,5 Da salvare c è solo il traversone per Rossi. G. RODRIGUEZ 6 Torti e ragioni si compensano. fortunato sullo 0 1. Bravo sull 1 1. ovrastato sul 2 2. AVIC 5,5 Nel primo tempo deve fare il badante di Alonso e sullo 0 1, come tanti, è un po sbadato. ALONO 5,5 Di questi tempi gli «Alonsi» sono condannati a inseguire. L Alonso viola insegue se stesso: disastroso prima, turbinoso a seguire, infilzato da Biabiany all ultimo secondo. AQUILANI 5 Viola vagante, alla ricerca delle giuste coordinate. Un po ai margini del tutto. PIZARRO 5,5 Ordinaria regia, con l aggravante del gol di Gargano: è lui che si fa saltare in prima battuta. BORJA VALERO 5,5 A lungo rimesta palloni sbagliati, poi si ripiglia e il corner dell 1 1 gli vale un mezzo bonus. JOAQUIN 5,5 cavallante sulla destra, i cross non sono granché. WOLKI 5 Un tempo da imboscato, all intervallo è sostituito. G. ROI 6 Pericoloso di testa, infortunato poi: peccato, stava (sta?) per ritornare in Nazionale. REBIC 5,5 Fa ammonire Lucarelli, guerreggia coi centrali del Parma, ma non tira mai e perde il pallone che porta al 2 2 h IL MIGLIORE 7 VARGA Con lui la Fiorentina riacquista presenza scenica. E sul gol fa una cosa da centravanti vero, lui che centravanti non è. CUADRADO 5,5 Entra e la Viola segna il 2 1. Portafortuna, ma poi in qualche modo arretra nel finale. ALL. MONTELLA 6 Bravo a correggersi in corsa e a scuotere la squadra dal torpore, ma sul primo tempo e sulle amnesie finali c è da riflettere. PARMA 6 MIRANTE 6 ui gol non ha colpe. CAANI 5,5 Dalla sua parte, nella ripresa, la Viola martella. LUCARELLI 6 Capitano che molto respinge. FELIPE 5,5 Turlupinato da Vargas sulla rete dell 1 2. BIABIANY 6,5 Cassano lo imbocca, lui si gioca male gli inviti. Però è uno che va e lo dimostra alla fine. Quel benedetto ultimo cross. GARGANO 6 Bravo e fortunato per il gol dello 0 1. Tanta corsa. MARCHIONNI 6 Regista alla Pirlo, lui che una volta faceva l ala tutto pepe. e la cava con mestiere. PAROLO 6 Tra i più sofferenti nella ripresa, quando la Viola spinge, però tiene. h IL MIGLIORE 7 GOBBI Ci mette un po a capire che razza di tipo sia Joaquin, poi lo inquadra e lo silenzia, e all ultima chiamata acciuffa il 2 2. CAANO 6,5 Per un tempo è l unico motivo per cui valga la pena vedere questa gara. Distilla palloni d alta classe. PALLADINO 6 Un occasione gli capita e un occasione sciupa. Ma tanto movimento. N. ANONE 6 Un iniezione di vitalità. ROI 6 A rafforzare la corsia di destra. OKAKA 6,5 Pochi importanti minuti. Una discesa travolgente, la palla a Biabiany per il cross del 2 2. ALL. DONADONI 6,5 Parma padrone per un tempo (il primo), poi ospite indesiderato, ma i cambi raddrizzano la rotta, specie quello di Okaka. GLI ARBITRI MAA 6 Discutibile nella gestione di qualche cartellino, dato o risparmiato, ma nessun errore grave. Di Liberatore 6 Cariolato 6 Calvarese 6 Gavillucci 6 ColpoGobbi alvailparma alloscadere Fiorentinabeffata Rete di Gargano nel primo tempo, rimonta violaconrodriguezevargas,poiilgoldell ex DAL NOTRO INVIATO EBATIANO FIRENZE La Fiorentina perde contatto col gruppo di testa. i sfila dalla «tete de la course», per dirla con francesismo ciclistico visto che qui si sono appena disputati i mondiali della bici. ette punti di distacco dalla Roma capolista, cinque da secondo e terzo posto che valgono i pass per la Champions. ei giornate sono poche per tranciare giudizi, ma in sei turni la Viola ha già buttato via quattro punti con squadre di piccolomedio cabotaggio come Cagliari e Parma, per giunta in partite casalinghe. Una tendenza pericolosa e un notevole ammanco in classifica. Alla resa dei conti questi quattro punti potrebbero pesare parecchio. Montagne russe Il 2 2 di ieri sera è arrivato alla fine di un lungo giro sulle montagne russe. Primo tempo con Fiorentina inguardabile, involuta, irriconoscibile. Ripresa con Fiorentina non bella, ma furiosa e capace di inchiodare il Parma nella sua metà campo. Finale di partita con Fiorentina «smemorata», dimentica di uno dei principi fondamentali del calcio, quello secondo cui le partite si vincono quando arbitro rilascia triplice fischio. Rispetto alla stagione scorsa la Viola attuale ha perso qualcosa, per non dire molto, in estetica e non ha guadagnato in pratica. Il possesso palla «montelliano» non scorre come qualche mese fa. Ogni tanto il pallone si inceppa, per un passaggio o un movimento sbagliato, e più di ogni altra cosa è raro che si cerchi la profondità. I tre cantori della mediana ragionano da il momento no LA VIOLA FIORITA IfantasmidiNeto econrossik.o. lanotteènera Montella difende il portiere ma sbotta:«erve più furbizia. Mazzarri? Il mio numero ce l ha» Problema al polpaccio per Pepito: Italia a rischio DAL NOTRO INVIATO ALEANDRA GOZZINI FIRENZE enza Pepito la Fiorentina va k.o. (sconfitta col Grasshopper, rimontata a an iro dopo la sostituzione), altra storia quando va k.o. direttamente Pepito, che superata la mezzora si siede in panchina con il ghiaccio sul polpaccio destro e lo sguardo spento. A spegnersi dopo la notte del posticipo sono in realtà un po dei sogni viola (faranno certo in tempo a riavviarsi). Infortuni Però è vero che la Viola disegnata, costruita e poi desiderata in agosto, a fine settembre perde pezzi: l ultima immagine vede Gomez con le stampelle che esce dal Cto; di Rossi si è appena detto, e poi, come in un incubo, ecco Neto (e la difesa viola) che incassano gol in tutte le partite fin qui giocate al Franchi, coppe comprese. A proposito di Pepito: l attaccante ha raccontato di aver sentito tirare il polpaccio destro, e di essere uscito subito, evitando di caricarlo di altri sforzi. Il report certifica un problema ai muscoli posteriori della gamba. Oggi accertamenti specifici e tempi di recupero: improbabile vedere Rossi in Ucraina col Dnipro giovedì e contro la Lazio, poi ci sarà la sosta in cui sono infilati gli impegni delle nazionali. Ecco, dipenderà chiaramente dall entità dello stop forzato, ma è chiaro che Pepito rischia di saltare il bramato ritorno in azzurro. Delusione Torna il fantasma della rimonta, comparso a an iro con l Inter e nell ultima notte di Firenze, quando l ex FIORENTINA 2 PARMA 2 PRIMO TEMPO 0 1 MARCATORI Gargano (P) al 6 p.t.; G. Rodriguez (F) al 19, Vargas (F) al 33, Gobbi (P) al 7 s.t. FIORENTINA ( 3 2 1) Neto; Roncaglia (dal 29 s.t. Cuadrado), G. Rodriguez, avic, Alonso; Aquilani, Pizarro, Borja Valero; Joaquin, Wolski (dal 1 s.t. Vargas); Rossi (dal 36 p.t. Rebic). PANCHINA Munua Vera, Compper, Bakic, Matias Fernandez, Vecino, Ambrosini, Matos, Tomovic, Ilicic. ALLENATORE Montella. CAMBI DI ITEMA nessuno. BARICENTRO ALTO 55,7 metri EPULI nessuno. AMMONITI Aquilani per gioco scorretto; Pizarro per comportamento non regolamentare; G. Rodriguez per proteste. PARMA ( ) Mirante; Cassani (dal 0 s.t. Okaka), A. Lucarelli, Felipe; Biabiany, Gargano, Marchionni, Parolo, Gobbi; Cassano (dal 28 s.t. Rosi); Palladino (dal 20 s.t. N. ansone). PANCHINA Pavarini, Bajza, Mesbah, Valdes, Pedro Mendes, Munari, Benalouane, Acquah. ALLENATORE Donadoni. CAMBI DI ITEMA dal 0 s.t BARICENTRO MEDIO 53,3 metri EPULI nessuno. AMMONITI Marchionni, A. Lucarelli per gioco scorretto. ARBITRO Massa di Imperia NOTE pettatori paganti.692, incasso di euro; abbonati , quota di euro. Tiri in porta: 3 5. Tiro fuori: 7 1. In fuorigioco: 2 3. Angoli: 6 5 Recuperi: p.t. 1, s.t. 2. opra Giuseppe Rossi, 26 anni, deluso e infortunato in panchina. otto Neto, 2, esce a testa bassa IPP PEGAO Andrea Della Valle «Non sappiamo gestire i finali Ma non usciamo ridimensionati» Gobbi gela in extremis. Era fantasiosa anche la storia che aveva portato la Fiorentina in vantaggio con Vargas: tornava dal prestito al Genoa, nell ultimo giorno di mercato era stato spinto al Livorno dai suoi uomini mercato (disposti pure a pagargli il 70% dello stipendio), in gol due anni e mezzo dopo l ultima volta, 22 maggio 2011, Brescia Fiorentina («Ma devo ancora lavorare per ritrovarmi», dice). Alla fine però ecco un sentimento che mancava da un po, la delusione. Montella: «C è amarezza. Nel computo della partita ci sono state molte fasi ha detto il tecnico nel primo tempo non siamo stati brillantissimi, abbiamo giocato sotto ritmo. Poi nel secondo ho visto una Fiorentina aggressiva e siamo andati in vantaggio. Ma poi non puoi non portare a termine queste partite. erve più furbizia. Neto? arebbe sbagliato parlare dei singoli in senso negativo, ma mi confronterò con lui. Alla squadra devo solo fare i complimenti, la sconfitta sarà di lezione. La polemica con Mazzarri? Ci sentiremo per chiarire, sono stato frainteso, il mio numero ce l ha». Poi arriva la notte buia, in attesa dell alba. Che Andrea Della Valle già intravvede: «Non sappiamo gestire gli ultimi secondi, ma non usciamo ridimensionati da questo turno». solisti e il coro non funziona. Punti critici Ci sono poi dei grossi problemi a latere. Il primo riguarda la fase difensiva: non si possono prendere dei gol come quelli subiti ieri sera col Parma. ullo 0 1 mezza Viola è rimasta a guardare Gargano combinare i comodi suoi e il 2 2 finale dell ex Gobbi è il manifesto di quel che non si deve fare quando si è raddrizzata una partita storta, con l aggravante di un portiere tagliato fuori da un cross a campanile. Il secondo punto critico chiama in causa l attacco e qui bisogna giocoforza aggrapparsi all assenza di Gomez, per di più nella serata in cui Giuseppe Rossi si è arreso a un infortunio per certi versi «annunciato», dato che l italo americano tira la carretta da settim a n e. e n z a G o m e z dall inizio, senza Rossi dalla CLAIFICA QUADRE PARTITE RETI PUNTI G V N P F ROMA NAPOLI JUVENTU INTER FIORENTINA LAZIO VERONA LIVORNO MILAN TORINO CAGLIARI UDINEE ATALANTA PARMA GENOA CATANIA CHIEVO BOLOGNA AMPDORIA AUOLO UCHAMPION UPRELIMINARI CHAMPION UEUROPA LEAGUE URETROCEIONE PROIMO TURNO abato 5 ottobre CHIEVO ATALANTA ore 18 INTER ROMA ore 20.5 Domenica 6 ottobre, ore 15 PARMA AUOLO ore BOLOGNA VERONA CATANIA GENOA NAPOLI LIVORNO AMPDORIA TORINO UDINEE CAGLIARI JUVENTU MILAN ore 20.5 LAZIO FIORENTINA ore 20.5 MARCATORI 5 RETI Rossi (1 rigore) (Fiorentina); Cerci (2 rigori) (Torino) RETI Hamsik (Napoli) 3 RETI Denis (Atalanta); Palacio (Inter); Tevez e Vidal (Juventus); Paulinho (Livorno); Candreva (1 rigore) (Lazio); Balotelli (1 rigore) (Milan); Callejon e Higuain (Napoli); Florenzi, Gervinho e Ljajic (1 rigore) (Roma); Gabbiadini (ampdoria)

13 MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO PORT 13 A sinistra il gol del 2 2 di Gobbi, ex viola; sopra, il colpo di testa vincente di Rodriguez. otto Vargas firma il 2 1 fiorentino LIVERANI/LAPREE Donadoniamaro «ull 1 0c èstata pauradivincere» Il tecnico ha discusso con un tifoso fiorentino: «Ho detto alla madre d insegnargli l educazione...» mezz ora e col ragazzo Rebic a sostituire Pepito la Fiorentina di fatto si è ritrovata senza un punto di riferimento certo in attacco.nonpercasoigolviola, a ribaltare il vantaggio del Parma, li hanno segnati il difensore Gonzalo Rodriguez, di testa su corner, e l esterno Vargas,conunmovimentodacentravanti vero, nel cuore dell area del Parma. Orgoglio Da evidenziare c è la reazione allo svantaggio. ubito il gol di Gargano a pochi secondi dall intervallo, un tiro reso imparabile da deviazione di Gonzalez, la Fiorentina è ritornata in campo con la voglia di spaccare tutto e ha tempestato di pugni il Parma finché non è arrivato il 2 1 liberatorio. La chiave di volta del ribaltone è stato Vargas, inserito da Montella al posto di un insipido Wolski. Vargas in 5minutisièripresolaFiorentina.IlParma,però,gliharovinato la festa e qui bisogna complimentarsi con Donadoni, che ha azzeccato le scelte iniziali e quelle finali. Il Parma ha stravinto ai punti il primo tempo, con la scelta del «falso nueve» Palladino. Zero riferimenti in attacco, molti inserimenti e Cassano a dipingere la tela. Andato in svantaggio, il Parmahaavutolaforzadireagire e qui è stato un altra volta bravo Donadoni, con la mossa Okaka. Gli ultimi cinque minuti dell ex romanista sono stati importanti. Non è casuale che il gol lo abbia innescato lui, con la palla a liberare Biabiany sulla destra. Quel che è venuto dopo è più demerito della Fiorentina che altro. Per dirla con franchezza: sul mercato non si poteva reperire un portiere migliore di Neto? la Moviola DI M.B. Massa arbitra in serenità Roncaglia ok su Parolo Quattro gol, ma sostanzialmente una serata tranquilla per l arbitro Massa. Il direttore di gara forse è stato un po severo nel primo tempo quando ha ammonito Marchionni per una spallata a Joaquin. Per il resto ha diretto bene e ha distribuito in maniera corretta i cartellini gialli. Nella ripresa l unico intervento dubbio da valutare quando Roncaglia in scivolata ferma Parolo al limite dell area. La diagonale del difensore viola è però perfetta per tempismo perché colpisce il pallone e non il centrocampista emiliano, che cade a terra ma solo per un normale scontro di gioco. Tutti regolari i quattro gol. Anche quello del 2 2 definitivo di Gobbi che salta, sovrastando Rodriguez, mentre Neto è in ritardo e arriva dopo sul cross proveniente dalla sua sinistra. DAL NOTRO INVIATO FIRENZE Un mix di sensazioni, la gioia e l orgoglio, poi il rammarico, anche un po di delusione, fino alla nuova soddisfazione. Donadoni dal vantaggio alla rimonta subita, al pari strappato in extremis: «AndarviadaFirenzeconuna sconfitta sarebbe stato troppo penalizzante, sono soddisfatto del punto ma pure rammaricato. Abbiamo gestito noi la partita, dovevamo avere la convinzione ancora più forte di poterla vincere, la paura ci è costata cara, potevamo e dovevamo fare il 2 0, dobbiamo credere di più nei nostrimezzi.madifrontea una squadra di livello come la Fiorentina abbiamo fatto benissimo, questo deve darci ancora più forza e coraggio per il futuro. La maturazione della squadra passa anche da momenti così, è stata premiata la nostra determinazione». La delusione è rintracciabile anche in un momento extra match: «La lite con un tifoso viola? Ho visto una mamma con un bimbo in braccio, le Roberto Donadoni, 50 anni, tecnico del Parma, con Antonio Cassano, 31, festeggiano il pari ottenuto al fotofinish LIVERANI ho detto di insegnargli l educazione invece di certe espressioni...». Cassano out In corsa, col vantaggio nelle gambe, Donadoni chiama il cambio a Cassano. Poi la Fiorentina rimonta, e magari Donadoni... «Ho solopensatodifarelacosapiù logica, Antonio aveva speso e consumato tantissime energie. Mi è piaciuto tantissimo, sta crescendo gara dopo gara, so quello che Cassano può darmi e ne sono già soddisfattissimo. Il suo sarà un progredire costante, e io cerco di preservarlo anche in funzione delle tante gare ravvicinate». Colpo dell ex A buttar giù Firenze è uno dei tanti ex del match, Gobbi:«iamo stati bravi a rimanere concentrati fino al termine della partita hadetto.nonèungol comeunaltroperchéquiho passato momenti bellissimi, e segnare è stata una grande emozione». Un emozionechevaleunpuntoinpiù in classifica. a.g.

14 1 LA GAZZETTA DELLO PORT MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 ERIE A UnaRomasenzalimiti Garciasisdoppia eilgruppovola «Fidatevidime» Tecnico e preparatore:«duriamo fino alla fine» Falcaoapplaude:«ConluieTottisifastrada» MAIMO CECCHINI ROMA Istruzioni per l uso: se pensate alla Francia e vi vengono in mente solo vini, cucina, Impressionismo e Napoleone, sappiate che siete informati ma anche un po banali. Quella d Oltralpe, infatti, ormai è diventata terra di preparatori atletici, come la Roma di Rudi Garcia sta dimostrando. I numeri d altronde raccontano meraviglie: punteggio pieno (6 vittorie su 6: record giallorosso d inizio stagione), migliore attacco (17 reti) e migliore difesa (1 gol: primato fra i maggiori tornei europei), il tutto sulle ali di una condizione fisica folgorante. Ma qual è il segreto? Dupont & Bertelli L approccio al lavoro fisico di Garcia ha un passato chiaro. Oltre che essere un (bravo) allenatore, è a sua volta preparatore atletico con una storia come quella di tutti, fatta di «stop and go». Ad esempio, tempo fa, ha raccontato come a fine anni Novanta, quando lavorava nel t. Etienne da preparatore (con Montanier in panchina) non fu contento del proprio lavoro, perché ci furono troppi infortuni muscolari. Col tempo i miglioramenti sono stati tanti ed evidenti, soprattutto da quando, al Lilla, ha cominciato a collaborare con Gregory Dupont, 1 anni, «talento» emergente nella scienza della preparazione tanto da approdare già nelle aule universitarie e ricevere l ovvia richiesta di Garcia di seguirlo alla Roma. Per problemi familiari è arrivato un sofferto «no» ma Garcia, esperto anche Festa giallorossa. Da sinistra, Taddei, Benatia, Garcia e De Rossi festeggiano una vittoria della Roma ANA 6vittorie al via È il nuovo record nella storia della Roma: mai era partita con sei vittorie di seguito lui, sa come usare le tabelle che ha portato dalla Francia, appoggiandosi poi su Luigi Febbrari, ex Lazio, giunto in estate dopo un anno di stop. Tra l altro, in attesa che la situazione con Garcia si definisse del tutto, la Roma aveva contattato Paolo Bertelli, ex preparatore degli anni spallettiani. Bertelli, ora alla Juve, si era reso anche disponibile a parlarne, ma poi la capacità di Garcia di sdoppiarsi hanno convinto a prendere altre decisioni. Falcao applaude Ad essere sinceri, sono stati in tanti che all inizio hanno avuto perplessità per i soli 9 giorni di ritiro, svolti senza troppo puntare sul fondo. e a chi gli ricordava i problemi avuti due anni fa per una preparazione non troppo dissimile fatta con Luis Enrique, Garcia ha replicato: «Abbiate fiducia, il fondo lo faremo giocando». E allora la tabella di una settimana tipo ormai «sposata» da Trigoria appare chiara: lunedì libero, martedì ripresa blanda, mercoledì lavoro atletico, giovedì tattica, venerdì allenamento ludico e sabato rifinitura. Niente di rivoluzionario, ma tutto pieno buon senso, tant è che persino la trasferta invernale in Florida (che l anno scorso rappresentò la fine dei sogni di Zeman) slitterà a fine anno, anche perché la prima partita del 201 sarà contro la Juve. E così dal Brasile Falcao applaude: «i capisce che l allenatore sta facendo un ottimo lavoro e ha un Totti che ancora può fare la differenza. Lo porterei al Mondiale». Difesa bunker Inutile dire che il primo posto ha risvegliato l entusiasmo. Un dato per tutti: dal 2008 Garcia ha vinto 102 partite. Un solo allenatore fracnese ha fatto meglio con 109: Wenger. E ieri la riapertura della campagna abbonamenti ha portato a una rapida impennata, senza contare che a an iro sabato non saranno meno di tremila i tifosi al seguito. merito anche della difesa che, con un solo gol al passivo, è la migliore d Europa al pari di quella dell Olimpiacos. Con una postilla: l unico gol alla squadra greca l ha segnato l Atromitos con tefano Napoleoni, un ragazzo romano, tifoso giallorosso, che quando esulta si alza la maglietta e indica il Colosseo tatuato sul fianco. Un segnale che pare dire: «Romanisti di tutto il mondo, unitevi». d lafrase DEL GIORNO Antonello Venditti (Cantautore e tifoso della Roma) «Garcia sta facendo un grande lavoro, la squadra corre tanto divertendosi e Totti è un giocatore unico: noi romanisti cominciamo a farci un pensierino ma quella parola non si deve pronunciare» IGOLEADORINTRE,9RETIU17 Florenzi, Ljajic e Gervinho: gol e magie inattese Con Totti come«falso nove» gli esterni vanno a nozze El attaccooraèdarecord Florenzi, 21 anni Ljajic, 22 anni Gervinho, 26 ANDREA PUGLIEE ROMA Un attacco mai visto. Un po perché i numeri fin qui sono pazzeschi (17 gol totali, superato il precedente record giallorosso del e del , quando la Roma dopo le prime sei gare di campionato si fermò a quota 16), un po perché nessuno se lo aspettava così: ben 9 giocatori andati a segno, con un terzetto inedito (Florenzi, Ljajic e Gervinho) a guidare la classifica di casa, con tre reti a testa. Già, nessun bomber di razza, ma un mix fatto di talento, corsa, sudore e istinto. È la Roma di Garcia, destinata a «vivere» senza un centravanti di ruolo, ma con un alchimia tattica che ha in Francesco Totti il mago con la bacchetta magica e negli esterni d attacco i suoi killer ideali. Che siano proprio i tre esterni d attacco a fare faville nella Roma non è un caso. Dopo la partenza di Osvaldo ed in attesa di Destro, Garcia ha optato per la formule del «falso nove», schierando al centro dell attacco Totti. Il capitano è meraviglioso nel far andare i compagni negli spazi e regala assist per gli inserimenti di centrocampisti ed esterni. E sono proprio quest ultimi a beneficiarne, anche grazie alla qualità di altri interpreti del centrocampo come trootman e Pjanic, capaci rispettivamente di «brekkare» l azione e ribaltarla. Alternative Ljajic, Florenzi e Gervinho possono giocare tutti e tre a destra e a sinistra. È chiaro, sono diversi tra di loro ed hanno un impatto diverso sulla gara. Gervinho sfianca la difese in orizzontale e le aggredisce in verticale, Ljajic è perfetto quando serve di giocare in spazi stretti e Florenzi è quello che garantisce corsa e dinamicità, facendo anche da collante. E Garcia è bravo anche nella gestione. Per stessa ammissione del tecnico, Gervinho ha bisogno di sentire la fiducia addosso. Ljajic, invece, appena sbarcato a Roma è stato chiaro: «Io voglio giocare sempre». E la faccia di ieri, in panchina, non era proprio quella di un ragazzo felice. Poi, però, scopri che Adem quando entra a partita in corsa è sempre decisivo (segnando) ed allora va bene così, vuol dire che tramuta l insoddisfazione in rabbia agonistica. E Florenzi? Beh, lui in estate parte sempre dietro le quinte, per poi scoprirsi imprescindibile. Lo strano terzetto di goleador nasce in questo modo. E Garcia se li coccola, anche se a volte può scapparci una faccia così così... REPARTO IN CRII PER GENNAIO PIACE L AUTRIACO HINTEREGGER LaLazionondifendepiù E anche Pereirinha è k.o. TEFANO CIERI ROMA La Lazio è senza difesa. In tutti i sensi. Domenica a Reggio Emilia ha incassato altri due gol (e potevano essere pure di più), il totale stagionale è così salito a quattordici reti al passivo in otto partite giocate tra campionato, Europa League e upercoppa. Ma domenica a Reggio Emilia la Lazio ha anche perso per infortunio un altro difensore, il portoghese Pereirinha (probabile stiramento, oggi il verdetto). E il totale di indisponibili, nel solo reparto arretrato, è salito in questo modo a cinque (Biava, Konko, Novaretti e Radu gli altri). E ce n è un sesto, Cavanda, che dalla sfida di domenica è uscito acciaccato e potrebbe aggiungersi all elenco (anche per lui oggi il verdetto). Con gli uomini contati Petkovic non sa più a che santo votarsi per fermare l emorragia. Giovedì in Turchia con il Trabzonspor (arbitrerà lo svedese Hansson) dovrà inventarsi qualcosa. Anche perché uno dei tre difensori superstiti (Dias) non è in lista Uefa e non può essere utilizzato. A Trabzon saranno schierati Ciani e Cana centrali e, se Cavanda non recupera, come terzini giocheranno due Primavera o due centrocampisti (Gonzalez e Lulic?). Per gennaio piace il ventunenne austriaco Hinteregger (alisburgo), ma forze fresche servirebbero subito. AL GALA DEI GIOVANI CONEGUENZE DEL CODICE ETICO Di Biagio Murru verso il disgelo ManienteUnderperluieBerardi MILANO La festa dei giovani. Nella sede di ky, 16 talenti del calcio italiano, i migliori dal 9 al 97, vengono premiati nella serata «La Giovane Italia». Ci sono Berardi, Murru, Benassi, Cragno, Cerri, il promettente romanista Capradossi e il futuro targato Inter: Bonazzoli. Di Marco e Maniero. Il problema è che questi ragazzi non hanno spazi. I dati allarmanti li fornisce il direttore generale Figc, Antonello Valentini: dei nostri 23 Under 21 d argento all Europeo di Israele solo 11 giocano in A (272 presenze e 17 nelle coppe). In pagna giocano tutti (89 presenze), in Germania 18 (70 presenze), in Olanda 22. Il ct dell Under 21 dal 7 radunerà i suoi a Cremona per preparare la sfida di ritorno in Belgio (andata 1 3) del 1 («tavolta avrò una settimana»). Alcuni non sono aiutati dal codice etico. Ieri Di Biagio si è intrattenuto con Nicola Murru, ma il cagliaritano dovrà aspettare due mesi per tornare. Più difficile la situazione di Domenico Berardi che ha fatto cambiare marcia al assuolo, ma resta squalificato in azzurro. Per ora può godersi solo il club che con lui in campo ha pareggiato a Napoli e raggiunto la Lazio: «Di Francesco ci dà la carica. iamo stati bravi a parlarci nel momento più difficile». Francesco Velluzzi

15 MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO PORT 15 ERIE A La trattativa IERI IL CDA NERAZZURRO Moratti&Thohir siamoalcountdown «Firmeinsettimana» Il presidente:«con gli indonesiani sarà un Inter migliore di questa». L Assemblea dei soci fissata per il 29 ottobre: possibile che ci sia la prima apparizione ufficiale del tycoon LUCA TAIDELLI LucaTaidelli MILANO Dopo squadra e dipendenti, ieri è stata la volta dei consiglieri. Pur non scendendo nei dettagli di alcuni aspetti, Massimo Moratti durante il Cda ha aggiornato i membri del board nerazzurro sulla trattativa con la cordata gui data da Erick Thohir, che sta per acquisire il 70% del pacchetto azionario. Ai consiglieri il presidente ha annunciato che gli indonesiani vogliono un Cda più snello e soprattutto esecutivo saràilveroeproprio centro di potere, che Thohir avràil30%eiduesociroeslani e oetedjo il 20% ciascuno. Indicate poi due date(27 ottobre in prima convocazione, il 29 Massimo Moratti, 68 anni ANA per la seconda) per l Assemblea dei soci che dovrà approvare il bilancio chiuso al 30 giugno e l aumento di capitale. Perché in quell occasione si possa anche annunciare l ingresso dei nuovi soci e il varo del Cda dovranno però arrivare in tempi brevi le firme, così da concretizzare prima del 29 il closing, i cui tempi però saranno accorciati: per l effettivo passaggio delle quote mancheranno infatti soltanto versamenti e assegni di pagamento. Per le firme che non arriveranno via fax oggi, ma comunque entro venerdì mancanoancoraunpaiodidettagli. Limature di cifre e percentuali. Niente che possa comunque far saltare il banco. Gli stessi avvocati delle parti in questi giorni hanno fatto qualche passo indietro rispetto alle pretese iniziali delle parti. Azionista di maggioranza Un punto interessante è legato proprio alle percentuali. In linea teorica i due rimarrebbero azionisti di maggioranza col 30%atesta,maMorattinonha interesse a confermarsi in questa posizione: ecco perché è previsto che alla fine Thohir avrà più del 30% e i due soci qualcosa meno del 20%. Il tutto senza dimenticare che il nuovo azionista forte sarà comunque la società veicolo costituita dai tre indonesiani. Quanto al futuro meno prossimo, non esiste anche perché Moratti non l avrebbe accettata nessuna clausola che obblighi l attuale presidente ad uscire primaincasodiarrivodinuovi soci: anzi, il petroliere si sarebbe tutelato con la facoltà di mollare lui se qualcosa non lo convincerà. Un Inter migliore «Il Cda ha ratificato il bilancio ha detto Moratti. Le firme? Potrebbero arrivare entro la settimana, ma dipende da tanti piccoli fattori. Finoadalloranonpossonédevo dare alcun annuncio, ma non ci saranno stravolgimenti nella gestione della società: non ci sono stravolgimenti». E il suo ruolo nella nuova Inter? Moratti non dà ancora certezze: «Vedremo se sarò ancora presidente». Una carica su cui Thohir ha molto insistito nel summit di Parigi che il 18 settembre ha prodotto la fumata bianca.«con Thohir ha proseguito Moratti non abbiamo parlato di una sua presenza in Assemblea. Che Inter sarà con lui? Credo che sarà ancora migliore di questa, perché è quello per cui facciamo tutta questa operazione». OGNO REALIZZATO Icardi niente Italia abella lo chiama per l Argentina Mauro Icardi, 20 anni ANA Mauro Icardi sognava di giocare con Lionel Messi (e anche col suo compagno in nerazzurro Rodrigo Palacio). «Io mi sento argentino» ha detto più volte l attaccante che ha il doppio passaporto (italiano e argentino appunto). Ebbene, il suo desiderio si è avverato: il citì abella ha diramato le convocazioni della nazionale argentina e nella lista c è anche lui per le gare contro il Perú e l Uruguay in chiave qualificazioni per Brasile 201. fuma dunque il corteggiamento da parte dell Italia e segnatamente del citì Prandelli che lo aveva messo nel mirino proprio in virtù della doppia cittadinanza. FrenarelaRoma? ervequestainter mapiùspietata Contro il Cagliari soprattutto conferme: squadra corta, che crea tanto e rischia poco. Ma ai giallorossi non si può regalare nulla MATTEO DALLA MILANO L Inter a Trieste è stata compattissima, stretta stretta, tutta in meno di 33 metri. Ed è stata bella, costruttiva, superiore alle aspettative nonostante il mini turnover. Eppure? Eppure col Cagliari ha buttato via 2 punti. La faccia dell Inter che incassa l 1 1 dopo aver costruito dieci occasioni (5 tiri nello specchio) è una bella facciotta che però ha tre rughe. Una: mancanza di spietatezza sotto porta. Due: lontananza sul tiro gol di Nainggolan, quindi deconcentrazione. Tre: concessione, nonostante la compattezza, di alcuni contropiede al Cagliari, cosa da non replicare contro la Roma killer. Walter Mazzarri, 52 anni oggi, prima stagione con l Inter LAPREE COAVA/1 Tuttiin33metri No al fuorigioco Dietro pochi rischi COAVA/2 Contrasti vinti giochi d anticipo: Kovacic svetta COAVA/3 Occasioni gol a pioggia. Palacio apre i lucchetti COANONVA/1 Nelle conclusioni èmancato il killer instinct COANONVA/2 Palla scoperta sul gol preso: errore da fatica COANONVA/3 Ripartenze subìte Rischio calcolato cercandoi3punti Andrea Ranocchia, 25 anni BOZZANI Mazzarri (che oggi compie 52 anni) è già lì che apparecchia pregi e difetti della Roma ai propri giocatori. E c è un dato da attaccare ai muri dello spogliatoio per far capire che quella è la via: contro il Cagliari, l Inter ha giocato in minigonna. Corta, cortissima. I 32,9 metri di lunghezza della squadra lo dicono. Compattezza, reparti vicini, aiuti, spazi ridotti al minimo. E un altro dato emblematico, quel Cagliari mai messo in fuorigioco: la squadra di Lopez non è mai caduta in off side, segno di attenzione e che l Inter si compatta bassa e non vuole correre rischi. In fase difensiva l Inter è migliorata: sei giornate e 177 respinte difensive contro le 307 di un anno fa alla 6 a giornata. Tradotto: arrivano meno palloni nella zona dei tre difensori. E contro la Roma tornerà Campagnaro. La ripetizione di schemi e sovrapposizioni porta l Inter a giocare bene, «perché contro il Cagliari ha detto WM ho visto una squadra vera». Il gioco sugli esterni è importante oltre che redditizio (Nagatomo ha creato ben 5 occasioni, assist compreso), ma è in mezzo che la sua squadra ha lavorato tanto e bene: 6 contrasti vinti, 23 anticipi, Kovacic che vince ben 12 duelli con 56 passaggi positivi. Anche Guarin ha lavorato sodo e bene: 29 passaggi positivi e 7 negativi. Ma al di là dei numeri singoli c è il 79% delle palle giocate utili. i legge anche così uno dei lati positivi dell Inter, che rispetto allo scorso anno (sempre alla stessa giornata) ha migliorato i palloni recuperati: 352 contro 339. Mateo Kovacic, 19 anni ANA Rodrigo Palacio, 31 anni FORTE Che Rodrigo Palacio abbia un influenza mostruosa sulla produzione offensiva dell Inter si è già detto (e lo ribadiamo), ma non c è dubbio che contro il Cagliari solo Agazzi (e l imprecisione di Belfodil) abbiano bloccato l impennata. La produzione di giochi offensivi è copiosa, con personalità, intraprendenza e giochi studiati e ristudiati: dieci conclusioni totali (5 nello specchio), tentativi da fuori area (Nagatomo) e incursioni con inserimenti. Detto che rispetto a un anno fa la percentuale realizzativa è aumentata (21,9% contro 1,1), ecco che sono aumentati anche i tiri totali (73 contro 71): quest anno, però, c è maggior sfruttamento dei giochi mazzarriani, l anno scorso più invenzioni dei singoli. Ishak Belfodil, 21 anni ANA L Inter non è stata spietata, non ha offerto una percentuale realizzativa direttamente proporzionale alla produzione offensiva vista domenica a Trieste. Quattro occasioni nel primo tempo, compresa quell opportunità capitata sulla testa di Belfodil, «e quando lotti per il vertice ci vuole il gol nel dna» ha detto Mazzarri alludendo a Palacio al neo Albiceleste Icardi (e figuriamoci Milito) e bacchettando il pur bravo Ishak. Anche i numeri evidenziano che contro il Cagliari l Inter ha peccato nell istinto da killer: 22 giocate utili in area avversaria, il 10% di percentuale realizzativa. Mazzarri insisterà proprio sulla cattiveria sotto porta: e con la Roma bisognerà sparare le pallottole giuste. Il replay del gol del Cagliari evidenzia due cose: certamente la sfortuna di Rolando, ma soprattutto la lontananza dell uomo più... vicino all indo belga, ovvero Cambiasso. Esteban (in grande forma nelle ultime giornate), in quell istante s è mosso in ritardo dando la possibilità a Nainggolan di battere a rete cercando la porta. Tutto ciò sa di deconcentrazione (succede) e anche di stanchezza (le meno di 72 ore di riposo?), e perciò vien da pensare che un cambio in mezzo dovesse essere fatto prima (Taider?). La disattenzione sul gol è strana per una squadra che finora ha subìto tre sole reti: su rigore (ma con fallo a difesa sbilanciata), su deviazione e su un unica disattenzione vera (contro la Juventus). Esteban Cambiasso, 33 anni AFP Diego Milito, 3 anni ANA I numeri alla voce gol dicono che sabato si incontreranno le due migliori: Roma al top per gol fatti e subìti (17 e 1) e dietro c è l Inter (16 e 3). Tutto questo per dire cosa? Che se i nerazzurri concederanno alla Roma gli stessi contropiede dati al Cagliari, allora ci sarà il rischio frittatona. WM lavorerà pure su questo, tenendo vivo un concetto che diventa prioritario sul pari o in svantaggio. «Voglio dare una mentalità vincente, ovunque giochiamo ha detto il tecnico. e tolgo un difensore e metto Milito è perché voglio vincerla la partita, e ovviamente qualche rischio bisogna prenderselo. Alla lunga secondo me il nostro voler vincere pagherà». Ma occhio alle ripartenze: Gervinho e soci non aspettano altro.

16 16 LA GAZZETTA DELLO PORT MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 GENOA Oggi presentazione del tecnico, che ieri ha diretto il primo allenamento Primo giorno del Gasp bis Accolto da 00 tifosi ALEIO DA RONCH GENOVA II primo giorno dell era Gasperini numero 2 è particolare ma silenzioso. Al centro ignorini di Pegli non parla nessuno, pure i 00 tifosi corsi a salutare il loro tecnico preferito sembrano adeguarsi all atmosfera, così lo ricevono composti: un fumogeno, un applauso, un coro, tutto lì. Lui, Gasperini li saluta con semplicità, incontra lo staff al mattino, e conferma pure Roberto Murgita rilevandolo dagli uomini portati da Liverani, vede la squadra al pomeriggio, dopo aver sistemato alcuni particolari ancora con Preziosi all interno della sede. Poi via con gli allenamenti. Due minuti prima delle 15 partono i lavori. Palestra per molti, partitella a campo ridotto per coloro che non sono stati titolari contro il Napoli. i esalta Centurion, a forza di scatti e conclusioni micidiali, convince Fetfatzidis, con i suoi dribbling a velocità supersonica, strappa applausi antana, con alcuni numeri di classe: pressing, scambi veloci, molta intensità, vecchie regole che tornano d attualità. Alla fine il tecnico si attarda a parlare con il portiere Bizzarri, mentre su un lato del terreno di gioco Antonelli forza i tempi del rientro a suon di allunghi: con il problema muscolare che affligge Antonini la sua presenza domenica sarebbe fondamentale. Niente presentazione ufficiale, invece, quella è rimandata ad oggi (ore 13.5), forse perché Preziosi vorrà farla unendo il nuovo tecnico al nuovo direttore sportivo. ampdoria FILIPPO GRIMALDI GENOVA Garrone ribadisce «Rossi intoccabile» Malapiazzaèinquieta:daitifosi uno striscione contro la proprietà Fiducia illimitata a Delio Rossi? Questo, almeno, è il messaggio che arriva dal presidente blucerchiato Edoardo Garrone, ieri impegnato in un torneo di golf intitolato al padre («Primo Memorial Riccardo Garrone») a Capriata d Orba, nell Alessandrino. «L allenatore fa parte del gruppo ampdoria e non ho assolutamente mai pensato che fosse in discussione. Non ho dubbi che potrà ottenere ottimi risultati, anche se quando le cose vanno male c è sempre il gioco del capro espiatorio», ha spiegato il numero uno della amp a ky, confidando nella speranza che la gara con Il Torino in casa serva a riportare il sorriso in una piazza sfiduciata e arrabbiata, che ieri ha preparato uno striscione contro la proprietà. ul fatto che Rossi sia al centro del progetto amp. nessun dubbio: il tecnico guadagna 1,2 milioni netti a stagione per due anni (staff escluso). Non solo: la amp ha ancora sotto contratto, sino al prossimo giugno, anche l ex tecnico Ferrara. In questa situazione, un altro eventuale ribaltone costerebbe alla società circa otto milioni lordi. Un esonero bis da evitare a qualunque costo. Il presidente Edoardo Garrone, 51 anni LAPREE Bologna ANDREA TOI BOLOGNA Tifosi in fermento Pioli, bonus esauriti Morandi:«Questo club è come l Italia, deve restare in erie A» Cinque mesi dopo, l Olimpico di Roma si conferma lo stadio del disastro rossoblù. A maggio il Bologna si consegnò alla Lazio e ai 5 gol di Klose per uno 0 6 finale che fece arrossire ma non lasciò strascichi in classifica. tavolta lo 0 5 contro la Roma suona come un risultato più sinistro per il club, oggi terzultimo. Il presidente Guaraldi ha chiesto scusa ai tifosi che in curva hanno voltato le spalle ai giocatori rifiutando le maglie come parziale risarcimento del k.o.: tutti sono sul banco degli imputati, compreso l allenatore Pioli che a giudicare dal contenuto di alcuni forum di tifosi sembra avere esaurito il bonus delle 2 precedenti salvezze. Per mitigare la batosta, il presidente onorario Gianni Morandi, presentando il suo ultimo cd, ha tentato un parallelo calcio politica molto acrobatico: «Il Bologna ha incrociato una grande squadra come la Roma, ma il nostro presidente del Consiglio ha una prova ancora più difficile da affrontare: l Italia, come il Bologna, deve rimanere in erie A». Intanto si è offerto lo svincolato Momo issoko, ex Juventus e Fiorentina: nulla di fatto. Cellino:«ATrieste nontorniamopiù» «Là tutti ci fischiano. e non giochiamo al ant Elia il 19 ottobre andiamo a Livorno» Cagliari MARIO FRONGIA CAGLIARI «Chiunque arriva al Nereo Rocco ci fischia e insulta. Offendono i Quattro mori eppure giochiamo in casa. E non si tratta di un gruppetto di ultrà. La verità? Forse siamo diventati un peso ovunque». Lo sfogo di Massimo Cellino matura nel cuore della notte. Il pareggio con l Inter è fresco. Ma il presidente del Cagliari ha poca voglia di gioire. «iamo gli zingari d Italia. Viviamo una situazione assurda e insostenibile. A Trieste non torniamo: ho i giocatori sul piede di guerra. e non giochiamo al ant Elia per il Catania il 19 ottobre, piuttosto andiamo a Livorno». Già il ant Elia: qual è la situazione? «È tutto o quasi fermo. Dopo tanti buoni propositi e tanta gente in fila che giurava di avere a cuore il futuro della squadra e della tifoseria, si va al rallenty. E qualsiasi cosa accada, per coprire magagne e lentezze, diranno che la colpa è mia, perché sono arrogante e non ho pazienza. Intanto, prendono in giro i cittadini». Le regole per sicurezza e ordine pubblico vanno rispettate. «ì, ma senza cavilli. Proprio come è successo all Is Arenas di Quartu: ci chiedevano una porta in più, gli estintori di qua, la cabina di là e noi abbiamo eseguito. appiamo come è andata a finire. Al ant Elia la solfa è simile: venerdì abbiamo portato i progetti in Commissione. È stata chiesta una variante. I miei tecnici e i miei legali hanno accettato: li ho presi al collo, significa che una volta apportata la modifica, si perdono altri due mesi e si riparte da capo». Atalanta ALEX FROIO BERGAMO Colantuono record Vince più del Mondo Contro l Udinese il successo numero 8: superato Mondonico Ci sono volute un paio di settimane più del previsto ma alla fine è arrivata. Il successo sull Udinese è la vittoria numero 8 in campionato di tefano Colantuono sulla panchina dell Atalanta: il tecnico romano diventa l allenatore più vincente nella storia del club, staccando Emiliano Mondonico ma avendo guidato la squadra in 2 gare in meno (e quello delle presenze è un altro record al quale il Cola può dare la caccia). Il numero finisce negli almanacchi e serve anche ad allungare la memoria di chi, dopo le sconfitte nelle prime cinque di campionato (tre delle quali consecutive), aveva pensato molto italia Ma col Catania si gioca o no? «Non ne sono sicuro. Ma una cosa è certa: dobbiamo puntare ai sedicimila posti. Altrimenti, siamo fregati». Come va col Comune? «ono fiducioso ma c è chi vuole metterci i bastoni tra le ruote. e non sono simpatico, attacchino me. Ma la squadra e i tifosi hanno il diritto di vedere la fine del pellegrinaggio. A Trieste non torniamo. Forse, accetto l invito a Livorno del dottor Cardona: il prefetto ci accoglierebbe a braccia aperte». Come sarebbe? «È stato passato il limite. arebbero andati via in tanti se non avessero avuto certezze sullo stadio. I giocatori firmano il contratto per giocare a Cagliari. C è una segnalazione all Associazione calciatori, potrebbero scioperare». u Twitter, Pinilla e Nainggolan ironizzano sul dover giocare a Trieste: dicono di voler comprare casa da quelle parti. «ono esasperati, li capisco. Da un anno e mezzo avanti e indietro in aereo, tra alberghi e ristoranti, senza tifosi né incasso, buttando una valanga di denaro: una trentina di milioni tra Is Arenas e ant Elia. Tutto questo è folle. Anche perché mi sono fatto anche tre mesi di prigione. E magari dicono che strumentalizzo i giocatori». In città gira la storia del Monopoli... «Mi hanno detto di aver preso il cartellino Ritorna al via passando dalla prigione. È vero. Ma al Monopoli non si gioca mai soli. Però, la faccia la metto sempre io. Lo stadio resta chiuso e la colpa non è mai di nessuno. Perché? Non vorrei che qualcuno prendesse il mio silenzio per codardia. Auspico solo un po di calore per la squadra e i tifosi da parte delle istituzioni. e vogliono il Cagliari al ant Elia, lo dimostrino. La verità, prima o poi, viene a galla». namente di poter discutere la panchina di Colantuono e che dopo la sconfitta con la Fiorentina aveva chiuso con i fischi. Dimenticando che Colantuono è stato l uomo del ritorno in A e delle due salvezze con penalizzazione iniziale (prima da 6, poi da 2), una delle quali condita dal record di punti ottenuti sul campo (52 nel ). E se non bastasse dimenticando che il Cola è legato da un contratto di 5 anni ai nerazzurri, in quello che potrebbe essere un progetto «alla Ferguson» in salsa atalantina. Del resto, è granitica l intesa col d.g. Marino e il presidente Percassi, che non a caso dopo il k.o. di Parma ha tenuto a rapporto la squadra ottenendone una clamorosa risposta per impegno e sacrificio sul campo. Il ritorno al 2, che l Atalanta recita a memoria, ha fatto il resto. Ed è forte il legame di Colantuono anche coi tifosi della Nord, che evidentemente hanno la memoria un po più lunga e sul giornalino autoprodotto distribuito all Azzurri d Italia hanno difeso tecnico, dirigenza e squadra. Ai quali non si è mai potuto rimproverare l impegno. E a chi, dopo il successo sull Udinese, gli chiedeva della settimana complicata appena vissuta, Colantuono ha risposto con tranquillità: «Aria pesante? No, qui la realtà è diversa». Meglio non dimenticarlo. Verona MATTEO FONTANA VERONA Iturbe già big come Dirceu Buona la prima Andrea Mandorlini, 52 anni, romagnolo LAPREE Mandorlini:«Non ci sono aggettivi per descrivere la nostra felicità» copre Juan Manuel Iturbe, Verona, e l Hellas si proietta in alto. ei giornate, 10 punti. Ultima vittoria, il 2 1 al Livorno: il provvisorio e del tutto simbolico riconoscimento di neopromossa (e sorpresa) del momento è assicurato. Oltre al pari con il Torino, due sconfitte, subite con la crema della nobiltà della erie A, ossia Roma e Juve, e le affermazioni su Milan e assuolo. Ad aggiungere sapore a questo piatto prelibato, la sfilata di talenti che Andrea Mandorlini si può gustare. Il craque, dunque, è Iturbe: punizione magica e prestazione da big domenica, pubblico in visibilio e standing ovation che, azzarda chi ha memoria lunga, da queste parti non si vedeva, per un giocatore al debutto da titolare, dai tempi di José Dirceu, anno di grazia Jorginho è già in vetrina, oggetto del desiderio di molti fin da quest estate. Martinho ha offerto prove convincenti, mentre si aspetta sempre l ascesa di Cirigliano, poco impiegato finora: «Non ci sono aggettivi per descrivere la felicità che proviamo per quest avvio di campionato», le parole di Mandorlini. Fortino Bentegodi Ed è un Verona che una larga fetta delle proprie fortune le sta costruendo al Bentegodi, un fortino in cui l Hellas è implacabile: tre turni affrontati, tre successi. Ma non è una novità, questa, per una squadra che, dal 2011 in avanti, ha avuto un sontuoso ruolino di marcia interno. Nelle due stagioni in B, il Verona ha giocato 2 incontri nel proprio stadio, vincendo in 31 occasioni. I pareggi sono stati 10. olamente le sconfitte: nell ordine, l impresa è riuscita a Pescara, Torino, Vicenza e Padova. E tra il 3 1 incassato dai granata e l 1 0 subito nel derby coi biancorossi sono trascorsi diciassette mesi: l Hellas, a Verona, è rimasto imbattuto, dal 9 ottobre 2011 al 9 febbraio Compreso l inizio di questo campionato, su 135 punti disponibili in casa, i gialloblù ne hanno conquistati 103. Calcolatrice alla mano, siamo al 76% del totale: un enormità. EGUI LA TUA QUADRA Tutti i giorni in tempo reale su $

17 MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO PORT 17 l Avventuroso di REINHOLD MENER ULLE DOLOMITI C È CHI FA L 11 GRADO MAPOINONATROVARELAVIADIDICEA er vedere quanto sta Pcambiando l alpinismo non c è bisogno di andare in Himalaya. Bastano le Alpi. ulla parete Nord del assolungo, dove poche settimane fa c è stata la disgrazia di cui ho già scritto, nella quale sono morti tre tedeschi, ormai salgono due o tre cordate a stagione. Quando la facevo io negli Anni 60, da solo, con i clienti o con gli allievi della scuola di alpinismo c erano sempre altre cordate in parete. Oggi no. Perché? Molti saprebbero salire, ma pochi saprebbero come scendere. C è un caso emblematico, quello di asha DiGiulian, una statunitense di 21 anni, minuta e fortissima, che nel boulder e in palestra arriva a fare anche l 11o grado. Tempo fa è venuta a cimentarsi nelle Dolomiti e ha affrontato addirittura la via Bellavista, aperta da Alexander Huber sulla Cima Ovest di Lavaredo, sulla sinistra dei grandi tetti. Una via estrema, che in 10 anni ha avuto soltanto o 5 ripetizioni. asha è stata capace di fare la prima femminile. Eccezionale. Ma una volta su, non sapeva scendere. Non poteva calarsi in corda doppia, per via degli strapiombi, e non era capace di individuare unaviadidiscesa.allafinehachiamatopropriohuber,maeraquasibuioeluilehadetto di sistemarsi per passare la notte lì, all addiaccio, perché ormai gli elicotteri non potevano raggiungerla. La mattina dopo l ha guidata giù a distanza, passaggio per passaggio. Io la Ovest l ho salita a 20 anni e una volta incimasapevosubitocomeedadovescendere.ogginonhopiùl occhiodiallora,l occhio del dolomitista: quello che non hanno mai sviluppato i giovani abituati alle palestre e alle pareti attrezzate. analisichampions L EDUCAZIONE EUROPEA DEL NAPOLI EILPROBLEMAMANCINIPERLAJUVE di PAOLO CONDÒ Rafa Benitez abbraccia Gonzalo Higuain REUTER casoarbitri VECCHIO E NUOVO FUORIGIOCO: ERRORI DIVERI, REGOLE DIVERE di FRANCECO CENITI è fuorigioco e fuorigioco. Nelle ultime C settimane le discussioni nei vari Bar dello sport si è incentrata su alcuni errori commessi dagli assistenti. viste gravi (a Verona e nel derbyditorinoinprimis)contantodiscuseda parte dei vertici arbitrali. La qualità dei guardalinee italiani è fuori discussione: gli sbagli fanno clamore proprio perché nel nostro campionato sono merce rara. Il designatore tefano Braschi ricorda le percentuali bassissime di errore(circa il 3%) da parte degli assistenti, ma nello stesso tempo pretende maggiore attenzione.chiaroilmessaggio:unacosaèunerrore circoscritto ai centimetri, un altra se passiamo a metri o situazioni di facile (si fa per dire) lettura. Chi è recidivo può anche rischiare la carriera (come Preti). Ritornando al Bar dello sport, molto meno tempo è stato dedicato al caso di Atalanta Udinese,conilrigoreassegnatoepoirevocatodopo un lungo consulto tra assistente e arbitro. C èchisièdivertitoaparlaredimoviolaincampo mascherata oppure si è limitato a commentare con ironia lo scorrere dei minuti prima di arrivare alla retromarcia. Tutto bene quel che finisce bene, si è chiosato. Della serie: «Alla finehannosceltoperlacosagiusta:daniloerain ue vittorie e un pareggio nella prima notte D di Champions, ai quali è giusto aggiungere i due successi in Europa League, dicono che il calcio italiano di club ha superato il test d ingresso nelle coppe con una brillantezza che mancava da anni. Naturalmente c è modo e modo di vincere, e lo strepitoso exploit del Napoli contro il Borussia Dortmund ha un altro peso specifico rispetto al sospirato k.o. inferto dal Milan al Celtic. Ma i tornei hanno questo di bello, rispetto ai campionati: i singoli risultati contano assaidipiù,perchéladistanzafralepartite per ipiùbravi13inottomesi autorizzaimpensabili cambi di gioco. Nel 2010 l Inter vinse la Champions eliminando in semifinale un Barcellona che nella fase a gironi l aveva preso a pesci in faccia. Due settimane fa il Milan fece tre punti nel mezzo di una biblica crisi da infortuni: la gente rossonera s era presentata a an iro con le scarpette, un altro malannoesarebbetoccatoaunodiloro.durante la partita la nostra è una confessione ci capitò di rimpiangere il fatto che il calendario proponesse Milan Celtic (sulla carta la gara più facile) anziché Barcellona Milan (la più difficile): in quelle condizioni pareva più saggio spendere il match «impossibile» quello che puoi perdere ancheapienoorganico nonquellodatrepunti a ogni costo. ono venuti comunque, viva: nel frattempo qualche titolare è guarito, qualche riserva s è tolta la ruggine e Balotelli ha trovato il modo di motivarsi, come gli succede quando ha qualcosa da farsi perdonare. L Ajax ha il vento della giovinezza nelle vele, ma ne ha appena presi quattro dal Psv, superato dal Milan nel preliminare: certi sillogismi non sono mai automatici, però Allegri ci avrà costruito una strategia. Il Napoli prosegue oggi il suo corso accelerato di educazione europea nello stadio dell Arsenal, unaturbinadipassioneconpochiegualialmondo. I tre punti presi al Dortmund gli danno un margine, e già con un pari potrebbe sentirsi instradato verso gli ottavi; la scelta di Benitez di far rifiatare alcuni colonnelli in campionato che pure per logica è il primo obiettivo stagionale segnala poi una mentalità da grande club (per onestà va detto che anche Mazzarri affrontò la Champions con la squadra migliore, snobbando l Europa League). Ci aspettiamo una grande serata all Emirates, e un duello fra due campioni che il Real Madrid ha venduto sicuramente bene Higuain da una parte, Ozil dall altra mailcuirendimentostacomunquecausando rimpianti. Domani, infine, la Juve aspetta il Galatasaray senza più rete il pari di Copenaghen è un bonus speso ma con la certezza di essere più forte; nell avvio di stagione meno energetico dell anno scorso si nasconde forse un lavoro sul fondo pensato per emergere a primavera, quando inizierà la«vera» Champions. L improvvisa presenza di Mancini sulla panchina turca è una piccola seccatura, Terim della Juve ne sapeva sicuramente di meno. Ma il tempo è troppo poco per andare oltre un generico esorcismo. fuorigioco...». bagliato: perché secondo le nuove direttive di Fifa e Uefa quell offside non esisteva. E quindi i dubbi dell assistente Faverani e dell arbitro Giacomelli su una situazione nuova hanno portato a cancellare una giusta interpretazione (e il rigore dato). Giacomelli e Faverani hanno la nostra solidarietà: si sono trovati a gestire un episodio di non semplice lettura, ma il problema resta. i sa davvero poco di queste nuove direttive, gli stessi arbitri sonoinunafasedirodaggioehannonecessitàdi fare esperienza. Casi come quello di Bergamo serviranno a passare dalle ipotesi a un fatto concreto. L importante è che tutti si sintonizzino al più presto su queste nuove frequenze. A partire dai diretti protagonisti, per finire con i varibardellosport.contuttoilrispettodiatalanta e Udinese, pensate se un fatto del genere fosse accaduto nel prossimo Inter Roma oppure in Juve Milan? Non solo, a fine stagione c è un Mondiale che incombe con assistenti di tutte le nazioni... Discutiamo pure di fuorigioco all infinito, ma teniamo presente che la nuova filosofia (voluta dalla Fifa) tende a ridurre il numero di bandierine alzate. Difensore avvisato, mezzo salvato: vietato far fallo su un attaccante appellandosi alle norme che regolamentavano il vecchio fuorigioco. Il rischio rigore è molto più di un rischio: è una certezza. lapuntura di ROBERTO PELUCCHI f Gigi Maifredi ha detto che non vuole tornare ad allenare. Ce n eravamo accorti... lavignetta DI TEFANO FROINI TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO UAIN BOLT L uomo più veloce del mondo Questo mi dà gioia dopo la stagione. Amo tutto ciò. #speed #joy #unstoppable FEDERICA PELLEGRINI tella del nuoto C era ancora la luna questa mattina prima dell allenamento!!! VINCENZO NIBALI Il vincitore del Giro, al Mondiale Tanto già lo sapevo! Pieno di dolori. Gluteo, gamba, collo, braccio, dolori intercostali!! Ma dopo tutto ringrazio voi per tutti i Tempiupplementari A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: acerruti@rcs.it Balo provocatore ma poco tutelato? Mario Balotelli, 23 anni. qualificato per tre giornate ANA Caro Cerruti, provo profondo rammarico dopo l ennesima perla negativa di Balotelli. Il Milan ha investito troppo su un giocatore forte ma inaffidabile, sempre sopra le righe, nervoso, scontroso.lasocietàchehasempre professato la serietà, si ritrova rappresentata da questo ragazzone arrogante che sarebbe potuto essere un immagine meravigliosa della nuova Italia. Invece no. Provocazioni, risse, insulti e perenne indice sulle labbra per dire a tutti di star zitti. Avrebbe dovuto giocare con Baresi, Maldini e Costacurta. Ci avrebbero pensato loro a fargli capire che cosa significa indossare quella maglia. Dopo gli Invincibili e gli Immortali, ecco gli Arroganti. Brutta fine e meno male che il Milan non ha fatto ricorso. Mauro Amadeo Cermenate (Como) Balotelli deve evitare i suoiscattid ira,manonètutelato, è troppo bersagliato (fallacci, manate, botte a volontà) e gli arbitri non gli rendono giustizia. Nessuno lo difende, da Prandelli ad Allegri, per finire alla sua societàchenonhafattoricorso e non sta tutelando il giocatore. Il comportamento del Milan è davvero incredibile, anziché evidenziare gli errori arbitrali che hanno innervosito Balotelli, ha condannato il giocatore. Alla Juve queste cose non succedono (basta sentire Conte e Marotta), nè alla Fiorentina(la polemica per Pizarro) e tantomenoalnapolididelaurentiis che ha sempre difeso i suoi giocatori. Leonardo Massaccesi Cingoli (Macerata) I pro e contro non mancano mai e non potevano mancare neppure sul caso Balotelli, a maggior ragione dopo la decisione del Milan di non fare ricorso per la sua squalifica di tre giornate. E allora parto proprio dalla rara, e proprio per questo ancora più condivisibile scelta della società rossonera, motivata anche dal timore di un inasprimento della pena, per schierarmi dalla parte del signor Amadeo. e c è una possibilità di far capire a Balotelli che comportandosi così sbaglia, facendo del male al Milan che lo paga profumatamente, prima ancora che ai suoi compagni, è proprio quella di non cercare improbabili attenuanti sul piano giuridicosportivo. La speranza per lui, per il MilaneperNazionale,èchela squalifica e il mancato ricorso servano, ma personalmente ho qualche dubbio, ricordando un altro caso simile. Cassano, guarda caso anche lui accolto da Galliani con grande affetto ma scaricato prima del previsto del Milan, era stato squalificato, quando giocava nella ampdoria, per 5 giornate nella stagione , per proteste contro l arbitro Pierpaoli dopo una gara contro il Torino ed essersi anche lui tolto la maglia. Marotta, allora direttore generale della ampdoria, d accordo con il presidente Garrone, non volle fare ricorso, ma nemmeno quella decisione servì a far maturare Cassano,comesièpoivistonel corso della sua carriera. I precedenti di Balotelli, che ha soltanto 23 anni, sono già molti e le sue scuse arrivate soltanto quattro giorni dopo la squalifica convincono fino a un certo punto, soprattutto ricordando le sue omissioni al riguardo su Prandelli, il primo a credereinluitreannifa,quando sicuramente era meno maturo di oggi. Ecco perché, al di là delle provocazioni e dei fallacci che tutti gli attaccanti ricevono, come dimostra la caviglia del suo ex compagno Tevez, rudemente accarezzata da Immobile nel derby, Balotelli deve imparare a non reagire, insultando e provocando tutti. e ci riuscirà, dimostrerà di essere uno dei più forti attaccanti del mondo. In caso contrario, saluterà prima della scadenza del suo contratto il Milan, aggiungendosi alla lunga lista dei talenti sprecati.

18 18 LA GAZZETTA DELLO PORT MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 ERIE B I POTICIPI DELLA 7 a GIORNATA CapolavorodiPolitano IlCesenarestadisasso A 2 dalla fine il Pescara pareggia da posizione impossibile E festaabruzzese:esultaillanciano,oradasolointesta DAL NOTRO INVIATO NICOLA BINDA CEENA Luca Leone, direttore sportivo del Lanciano, si fregava le mani sulla tribuna del Manuzzi. Prima aveva saputo della sconfitta dell Empoli ad Avellino, poi ha assistito al pareggio del Cesena, tremando per il vantaggio romagnolo e poigodendoperlaretedelpescara. ì, godendo, perché adesso il Lanciano è da solo in vetta alla classifica: è la più bella sorpresa dell anno, almeno finora. Il pari tra Cesena e Pescara è quasi un classico (11 volte in 20 gare qui) ma è il primo per i romagnoli, che possono recriminare per aver fallito un rigore ed essersi fatti riprendere da un avversario in 10, ma gagliardo. ucci sbaglia un rigore, poi segna Granoche, ma la squadra di Marino recupera in dieci Elettricità Quando due allenatori decidono di far tenere il ritmo alto alle squadre soprattutto su un prato sintetico la conseguenza è una partita frenetica e scoppiettante, ma anche piena di errori. Così è stato: ogni giocatore faceva al massimo due tocchi, attaccanti esclusi, soprattutto Nadarevic, Cutolo e Ragusa che nel primo tempo hanno regalato giocate di classe e conclusioni pericolose. fida vivace anche sugli spalti: striscione in ricordodiedmeolugaresiatreanni dalla scomparsa nella curva cesenate, botti terrificanti in quella pescarese, con Ciampi costretto al 3 a interrompere lagaraperunminuto(igiocatori abruzzesi sono andati a invitare i loro ultrà a smetterla, con successo). A proposito dell arbitro: la sua prova ha riscattato il sabato orribile di diversi suoi colleghi. uper Belardi Nella ripresa Bisoli ha deciso di rompere gli I due fatti che hanno caratterizzato la partita di Cesena: in alto Belardi, appena entrato, para il rigore di ucci. otto Campagnolo non può far nulla sul tiro da posizione impossibile di Politano LAPREE IPP CEENA 1 PECARA 1 PRIMO TEMPO 0 0 MARCATORI Granoche (C) al 25, Politano (P) al 3 s.t. CEENA ( 3 1 2) Campagnolo 6; Consolini 6, Volta 6,5, Capelli 6,5, Renzetti 6; Cascione 5,5(dal 1 s.t. D Alessandro 7), De Feudis 6,5, Coppola 7; Tabanelli 6,5; Nadarevic 6,5 (dal 1 s.t. Alhassan s.v.), ucci 5,5 (dal 23 s.t. Granoche 6,5). PANCHI NA Coser, Gabrielli, Galli, Ingegneri, Capellini, T. Arrigoni. ALLENATORE Bisoli 6,5. PECARA ( 3 3) Pigliacelli 5; Balzano 5,5, Bocchetti 6,5, chiavi 6,5, Rossi 6; Nielsen 6, Viviani 5,5(dal 13 s.t. Belardi 7), Rizzo 5 (dal 39 s.t. Politano 7,5); Cutolo 7, Maniero 5,5 (dal 2 s.t. Padovan s.v.), Ragusa 6. PANCHINA Frascatore, Zauri, Vukusic, Fornito, Cosic, Zuparic. ALLE NATORE Marino 6,5. ARBITRO Ciampi di Roma 7. GUARDALINEE Melloni 7 Liberti 7. EPULI Pigliacelli(P) per gioco sco. al 12 s.t. AMMONITI Cascione (C), Capelli (C) e Rossi (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 3.207, incasso di euro; abbonati 8.063, quota di ,67 euro. Tiri in porta 3 3. Tiri fuori 6. In fuorigioco 1. Angoli 1. Recuperi: p.t. 2, s.t. 5. indugi levando l ex Cascione per mettere D Alessandro, passando anche lui al 3 3 con Tabanelli mezzala destra. Proprio il neoentrato all 8 ha girato di poco alto su assist ucci l occasione che ha acceso la gara, precedendo di il momento più caldo: palla in verticale di ucci per D Alessandro, scattato velocissimo e steso in area da Pigliacelli, in leggero ritardo; rigore, espulsione del portiere, dentro il terzo Belardi (fischiatissimo ex, al debutto stagionale), vista l indisponibilità per infortunio alla spalla di Pelizzoli, e grande parata a terra con palla bloccata sulla battuta di ucci. IgolL errorenonhacomunque smontato il Cesena, anzi: al 17 Tabanelli da due passi non è riuscito a incornare in gol. La pressione si è fatta via via più intensa, il Pescara cercava invano di alleggerirla, poi Bisoli ha azzeccato anche il secondo cambio: dentro Granoche, che al primo pallone toccato ha fatto centro (25 ) riprendendo l assist di testa di Tabanelli su lunga punizione di Coppola. A quel punto sembrava fatta: 1 0, uomo in più, altri assalti convinti. Ma anche Marino aveva l asso nella manica: dentro Politano, scuola Roma, la stagione scorsa brillantissimo a Perugia. E proprio lui al 3 ha inventato la palombella della settimana pescando l incrocio. Gol voluto o tiro sbagliato? In ogni caso, anche a Lanciano hanno esultato. LEGA PRO E L UNICO TRA I PROFEIONITI A NON AVERE ANCORA UBITO GOL h7,5 Politano il migliore PECARA Gioca soltanto 11, ma gli bastano per dimostrare il suo talento con un gran gol GIA EI ICAMBI Dopo appena sette giornate di campionato i cambi in panchina sono stati già sei (anche se quello da Giampaolo a Micarelli è stato «tecnico»). Ecco il dettaglio: dopo la 3 a giornata LATINA da AUTERI a BREDA dopo la 5 a giornata BRECIA da GIAMPAOLO a MICARELLI dopo la 6 a giornata PALERMO da GATTUO A IACHINI BRECIA da MICARELLI a MAIFREDI dopo la 7 a giornata PADOVA da MARCOLIN a MUTTI BRECIA da MAIFREDI a BERGODI PANCHINE CALDE Cristiano Bergodi, 8, allenatore del Brescia ANA Brescia: Bergodi con l ok di Lucescu «Vincerò la sfida» Corioni ha seguito il consiglio dell amico. Reggina: Atzori sigiocatuttoconilcrotone LAFFRANCHI VITTO A Brescia torna a soffiare il vento dell Est per la gioia di Gino Corioni. Il presidente spera che la sua squadra torni ai fasti degli anni 90, quandovinseduecampionatidibsottolaguida di Lucescu. E stato proprio il suo amico, Mircea, a consigliarlo nel momento del bisogno, dopo treallenatorieunpuntonelgirodiunasettimana, suggerendogli il nome giusto per il rilancio: Cristiano Bergodi, ex Modena e Pescara, ma anche 5 anni di panchine in Romania fra Rapid, National, teaua Bucarest, Cluj e Politehnica. «Gino, ora hai bisogno di un tecnico come lui», hadettolucescuacorionidomenica.eilgiorno dopoeccoincampoalanfilippobergodiperil primo allenamento. Contratto annuale (sui 50 mila euro più bonus) e tanta voglia di unire il gioco ai risultati, come riusciva al Brescia di Mircea una ventina d anni fa. «Temprato dall esperienza in Romania, non temo il calcio italiano dice Bergodi, che durante il primo allenamento ha tenuto a rapporto innanzitutto i senatori Caracciolo e Zambelli. Voglio riscattarmi dopo la stagione di Pescara. Mi piacciono le piazze difficili». Con Bergodi c è uno staff di fedelissimi: il vice Ciarlantini, il preparatore atletico Oneto, il collaboratore tecnico Longo. Esonerati gli uomini di Giampaolo (Micarelli e Peressutti): il Bresciadovràpagarlifinoal30giugno2015(spesa complessiva, 200 mila euro). Zauli si dedicherà invece al settore giovanile. Maifredi, allenatore per una giornata, è rientrato nei quadri tecnici. Qui Reggina Il vertice di ieri tra il presidente Foti,ild.s.GiacchettaeiltecnicoAtzori,sièconclusodopooreconlafiducia(atempo?)all allenatore. Niente ultimatum da parte del patron amaranto, però per il derby contro il Crotone di lunedì sera chiede una prestazione accompagnata da un risultato positivo, altrimenti si tornerà di nuovo a parlare di esonero. L eventuale sostituto sarebbe scelto tra Pillon, Gautieri, Calori e erena. Prato: bunker Brunelli, portiere record VINCENZO D ANGELO A volte serve una carriera per stabilire un record, un primato da raccontare un giorno a figli o nipoti. Altre volte, invece,cisiriescealprimocolpo oquasi.c èunsoloportiereancora imbattuto tra i professionisti in Italia: Buffon? De anctis? Handanovic? Macché, il primato appartiene a Matteo Brunelli, 19 anni, estremo difensore del Prato. Umile ma determinato, Brunelli si gode il momento d oro, condividendo i meriti con la squadra: «Il segreto della mia imbattibilità è illavoro.imieicompagniindifesa stanno facendo delle ottime prestazioni, poi è chiaro che c è sempre bisogno di un pizzico di fortuna per restare cinque partite senza subire gol. Malachiavestatuttanelgruppo: sono due anni che giochiamo insieme e gli automatismi sono ormai collaudati». Matteo Brunelli, 19 anni DI FRONZO ogno playoff Cresciuto tra la Pistoiese e il Prato col mito di Toldo («ai tempi dell Inter era straordinario») Brunelli ha la grande chance a 16 anni, quando passa al Milan: un anno negli Allievi Nazionali di Cesare Beggi, prima di una breve parentesi in Primavera con Dolcetti:«Non ho rimpianti dice Matteo. In Primavera non avevo spazio, meglio tornare qui a Prato a giocarmi le mie carte». commessa assolutamente vinta. Dopo le presenze dello scorso campionato, Brunellioraèhailnumerouno tatuato dietro le spalle. «Prato è l ambiente ideale per far crescere i giovani senza pressioni. Poi quest anno con le retrocessioni bloccate, forse, i club hannoavutounostimoloinpiù per puntare su ragazzi meno esperti ma con qualità. iamo partiti bene, ma dobbiamo dare il massimo gara dopo gara per crescere ancora, magari sognando i playoff». E, perché no, di allungare questo magico momento di imbattibilità. PRIMA DIVIIONE Ascoli, Manocchio nuovo presidente ACOLI (p.e.) Guido Manocchio è da ieri il nuovo presidente dell Ascoli. ubentra al suocero Roberto Benigni che resta comunque azionista di maggioranza, almeno fino a quando non ci sarà l aumento del capitale sociale da uno a cinque milioni di euro. LA ITUAZIONE La classifica del girone A dopo giornate: Pro Vercelli ed Entella p. 10; Cremonese e AlbinoLeffe 9; Reggiana 7; Venezia, avona, Como, Vicenza e an Marino 6; Alto Adige, Lumezzane e Feralpi alò ; Carrarese e Pavia 3; Pro Patria 0. Così domenica (ore 15): AlbinoLeffe Pro Vercelli; Alto Adige Lumezzane; Feralpi alò Carrarese; Pavia Venezia; Reggiana Cremonese; an Marino Pro Patria; avona Como; Vicenza Entella. La classifica del girone B dopo 5 giornate: Pontedera p. 13; Pisa 11; L aquila e Frosinone 10; Prato e Catanzaro 9; Benevento*, alernitana* e Perugia* 7; Grosseto 5; Ascoli* ( 1), Paganese, Viareggio e Nocerina 3; Gubbio* 2; Barletta 1; Lecce 0. (* ha già riposato; Gubbio e Grosseto devono recuperare una partita). Così domenica (ore 15): Benevento Nocerina; Frosinone Paganese; Grosseto Ascoli; Lecce Barletta; Pisa Pontedera; Prato Perugia; alernitana L Aquila; Viareggio Gubbio; riposa Catanzaro.

19 MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO PORT 19 ERIE B I POTICIPI DELLA 7 a GIORNATA LA TRAGEDIA Avellinodicorsa congalabinov Empoli,primok.o. La squadra di Rastelli avanti con un rigore Toscani in 10 e traditi da Maccarone Tavano AVELLINO 1 EMPOLI 0 PRIMO TEMPO 1 0 MARCATORE Galabinov su rigore al 36 p.t. AVELLINO (3 5 2) Terracciano 7; Izzo 7, Fabbro 7,5, Pisacane 7 (dal 7 s.t. Peccarisi s.v.); Zappacosta 6,5, D Angelo 7 (dal 39 s.t. Massimo s.v.), Arini 6, chiavon 6,5, Bittante 6,5; Castaldo 6 (dal 32 s.t. oncin s.v.), Galabinov 7. PANCHINA eculin, De Vito, Millesi, Dia Pape, Biancolino, Herrera. ALLENATORE Rastelli 7,5. EMPOLI ( 3 1 2) Bassi 6; Laurini 5, Tonelli 5,5, Rugani 5,5, Hysaj 5; ignorelli 6, Valdifiori 6, Croce 6; Verdi5(dal0 p.t.mariorui5,5);maccarone 5(dal 30 s.t. Pucciarelli 6,5), Tavano 5,5(dal 1 s.t. Mchedlidze 5,5). PANCHINA Pelagotti, Castiglia, Barba, Accardi, Ronaldo, hekiladze. ALLENATORE arri 6. ARBITRO Nasca di Bari 6,5. GUARDALINEE Peretti 6,5 Lo Cicero 6,5. EPULI Hysaj (E) al 3 p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Mchedlidze (E) e D Angelo (A) per gioco scorretto; Bittante(A) per comportamento non regolamentare. NOTE spettatori circa, paganti e incasso non comunicati; abbonati 2.105, quotanoncomunicata.tiriinporta6(con unpalo) 5.Tirifuori7 3.Infuorigioco 1. Angoli 8 5. Recuperi: p.t. 2, s.t. 3. DAL NOTRO INVIATO GAETANO IMPARATO AVELLINO La neopromossa stupisce ancora: gioca meglio e corre di più Espulso Hysaj Proprio vero, la vita è una ruota. L Empoli, che accompagnò l Avellino nel maggio 2009 tra i dilettanti (ultima in B con blitz toscano per 0 2 prima del fallimento irpino) oggi da capolista imbattuta, sempre vittoriosa in trasferta si inchina e perde, meritatamente. ì, proprio l Empoli, che per poco non rimedia al pastrocchio con una sassata di Pucciarelli nell ultimo assalto, prende per mano Rastelli e lo spinge a sognare. fila la maschera: gli irpini, saranno anche neopromossi ma graffiano, mordono, corrono e fanno bottino come lupi. Minimo vantaggio, pressione costante in una gara che diverte. arri se la vede sfuggire di mano per la piega indelebile che prende a 10 dal riposo (ritrovandosi con un uomo in meno) e dalla serataccia di Maccarone e Tavano. La svolta Il primo quarto d ora i toscani se lo giocano da primi della classe: tocchetti, possesso, tiri e verticalizzazioni di fronte ad un pressing irpino inspiegabilmente morbido. Dal 15 in poi l Empoli si sgonfia sotto i morsi di Galabinov (18 una carambola sul suo stinco per poco crea già il vantaggio) e bordate da fuori area (chiavon al 20, 25, Zappacosta al 27 ). La svolta? La classica azione che sogna un difensore: due tocchi Andrey Galabinov, 2 anni, ha segnato il primo gol stagionale GRECO d oro. Al 3 Fabbro prima toglie il pallone dai piedi dell Empoli avviato in porta, poi innesca Galabinov: rasoterra con palla che finisce sul palo e torna in campo. Castaldo ci si avventa, tira, sulla respinta può ancora tirare se Hysaj non lo atterrasse. Rigore ed espulsione: dal dischetto Galabinov non sbaglia. Nella ripresa si arriva in porta molto meno (Galabinov al 29 e Pucciarelli al 7 ). vagatezze toscane Punte spuntate e rammarichi. arri impiega l undici più logico, ma maledice la bravura di Terracciano a gara finita e deve ammettere che Pucciarelli, nei 18 in campo, ha prodotto più dei senatori Tavano e Maccarone (che ha la moglie avellinese). Pucciarelli impreca per un rigore al 7 (Izzo lo falcia), ma quando cade è ritenuto in fuorigioco. Inceppata la macchina da gol empolese? Verdi non dà valido supporto e il 3 2 riesce un po a gestir palla, ma non a forare il muro. Rastelli il trasformista Altro 3 5 2, ma diverso da quello visto a Pescara. Versione casalinga, meno ermetico. alvo i timori reverenziali dell inizio i suoi galoppano: D Angelo si sdoppia, Bittante impegna ignorelli, Zappacosta cresce di gara in gara. Fabbro (inventato centrale della difesa a tre) regge un reparto di zinco. Lo sgambetto alla capolista non arriva per caso. h7,5 Fabbro il migliore AVELLINO alva un gol, subito dopo entra nell azione che porta al rigore decisivo CLAIFICA QUADRE PUNTI PARTITE RETI G V N P F LANCIANO EMPOLI VAREE CEENA AVELLINO MODENA PEZIA PALERMO NOVARA CROTONE IENA ( 3) TRAPANI BARI ( 3) CARPI PECARA BRECIA CITTADELLA LATINA REGGINA TERNANA JUVE TABIA PADOVA UPROMOE UPLAYOFF UPLAYOUT URETROCEE PROIMO TURNO Venerdì ottobre, ore PADOVA VAREE abato 5 ottobre, ore 15 AVELLINO BARI BRECIA PALERMO CARPI CITTADELLA CEENA IENA EMPOLI MODENA NOVARA LANCIANO PECARA PEZIA TERNANA JUVE TABIA TRAPANI LATINA Lunedì 7 ottobre, ore CROTONE REGGINA JUVE TABIA Improta consulente e squadra in ritiro CATELLAMMARE DI TABIA (Na) (g.esp.) Gianni Improta è il nuovo consulente del presidente Franco Manniello. L ex giocatore napoletano, che ha il patentino di seconda, potrebbe andare in panchina sabato a Terni al posto dello squalificato Braglia se il secondo Isetto darà forfait. Intanto la squadra ha lasciato Castellammare e, da ieri, è in ritiro punitivo a Cascia. LO LANCIO IL NAPOLI Gaetano Musella era nato il 22 gennaio 1960 a Napoli. Calciatore Attaccante, dopo essere cresciuto nelle giovanili del Napoli e avere esordito in prima squadra nel 1978, fu mandato per una stagione al Padova in C1. Tornò però al Napoli e ci restò per altre tre stagioni, segnando 16 gol in 67 partite. Le buone prestazioni lo portarono fino alla nazionale Under 21. A Catanzaro giocò per l ultima volta in A, con il Bologna scese in B, prima di una lunga carriera in C con Nocerina, Ischia, Palermo, Empoli e Juve tabia. La chiusura in D con il Latina. Nella sua carriera ha giocato 75 partite in A (16 gol), 50 in B (5 gol), 213 in C1 (60 gol), 3 in C2 (15 gol) e 19 in D ( gol). Allenatore Dopo gli inizi nelle giovanili del Napoli, dal 1998 allenò soprattutto formazioni campane di erie D. Alla anremese, in C2, ha allenato anche il figlio Alessandro. Gaetano Musella ai tempi del Napoli: nel lottò per lo scudetto LIVERANI MisteroMusella trovatomorto vicinoaavona: forseunmalore Il corpo dell ex attaccante del Napoli, 53 anni, scopertoinunazonaisolataesenzasegnidi violenza. Ma non si esclude l ipotesi dell omicidio FILIPPO GRIMALDI GENOVA L hanno trovato morto, in mezzo alle sterpaglie, poco dopo l ora di pranzo. Gaetano Musella, un passato tanto lontanto quanto illustre nel Napoli di Krol e Damiani, aveva solo 53 anni. E stato notato da una coppia di turisti stranieri di passaggio in località Caprazoppa, un promontorio isolato non lontano dall Aurelia, raggiungibile attraverso una piccola strada sterrata e situato fra Finalmarina e Borgio Verezzi, nel avonese. Un luogo tuttavia ben noto nella zona in quanto frequentato nelle ore notturne dagli omosessuali. Musella, a quanto risulta, aveva i pantaloni abbassati, indossava solo una maglietta, ma non presentava segni di violenza sul corpo. Gaetano Musella (a destra) con Carlo Ancelotti in occasione di un Roma Catanzaro. L attaccante napoletano in erie A ha giocato solo con la formazione calabrese e con il Napoli ANA L indagine Dopo i primi accertamenti (l autopsia verrà richiesta dal pubblico ministero incaricato dell indagine ed effettuata probabilmente nelle prossime ore), sul corpo non sono state trovate ecchimosi o tracce che possano far pensare a una colluttazione e, quindi, avvalorino l ipotesi di un omicidio. Che, comunque, non è stata ancora esclusa, nonostante al momento prevalga la tesi del malore. Musella, alla fine della sua carriera da calciatore, aveva allenato vari club di Campania, Molise e Liguria. L ultimo era stato proprio la anremese, dove fra l altro si ritrovò nella rosa anche uno dei suoi figli, Alessandro, classe 8 (l altro ragazzo si chiama Camillo). Dopo il ritrovamento del corpo, avvenuto intorno alle 1, sono scattati i soccorsi, purtroppo inutili. I carabinieri hanno isolato la zona ritrovando poco dopo anche la vecchia Fiat Cinquecento azzurra (già ispezionata dagli inquirenti) con cui presumibilmente Musella aveva raggiunto la zona, forse in compagnia di un altra persona. L inchiesta appena avviata dovrà accertare anche questo aspetto, nonostante l assoluta mancanza in zona di telecamere (oltre che di testimoni) rende difficile la ricostruzione di quanto accaduto nella zona di Caprazoppa prima che si consumasse il dramma. Lui e Diego Un esistenza in chiaroscuro, quella di Musella, arrivato per sua stessa ammissione alla ribalta della serie A troppo giovane e immaturo. Il declino, insomma, arrivò troppo presto, anche se ai suoi esordi da allenatore insegnò calcio anche a Diego Armando junior, il figlio di Maradona. Musella conobbe anche il padre, Diego, con cui si allenò a Napoli per un mese e mezzo all inizio della stagione , quando si parlò di un suo possibile ritorno in Campania dal Catanzaro, poi sfumato. La scomparsa di Gaetano (in serata Juve tabia e Latina hanno manifestato il loro cordoglio) non è la prima tragedia che colpisce la sua famiglia. Il 23 novembre 1998, in un incidente stradale avvenuto sulla tangenziale di Napoli, presso lo svincolo di Monterusciello, morirono la sorella Anna, il cognato Vincenzo Garbetta e il nipote Antonio, giovane calciatore della Pro Calcio Posillipo, che sognava di diventare calciatore come lo zio. Un esistenza travagliata conclusa ieri in questa assurda tragedia.

20 20 LA GAZZETTA DELLO PORT MARTEDÌ 1 OTTOBRE 2013 MOTOMONDIALE DOPO IL GP ARAGON Contatto&veleni Da sin. il contatto Marquez Pedrosa; il cavetto che misura la velocità della ruota posteriore, prima e dopo il «fattaccio»; i segni di gomma sulla tuta di Marc MILAGRO GiudiziodellaMalesia Marquez,tuttorinviatodi15giorni Capirossi, membro della Direzione gara:«vogliamo mettere a confronto i due piloti» FILIPPO FALAPERLA Finita la frenesia del gran premio, anche gli episodi più duri, come il contatto di domenica in gara ad Aragon tra Marc Marquez e Dani Pedrosa, sembrano assumere contorni meno drammatici: tranne che per i protagonisti, ovviamente. La buona notizia è che, se «Calimero» può dare praticamente l addio alle sue speranze iridate, almeno non si è fatto troppo male. Racconta Livio uppo, team principal Honda Hrc: «Ho sentito Alberto Puig (il manager di Pedrosa, n.d.r.) e mi ha detto che Dani si è svegliato meno dolorante di quello che temeva. Diciamo che il male più grande non è quello fisico». Dettagli i chiarisce anche meglio l ambito in cui è avvenuto l incredibile pateracchio. «Da quello che sembra insiste sempre uppo la frizione di Marc avrebbe tranciato il filo del sensore di velocità della ruota posteriore. C è della vernice nera sul forcellone e sembra quella che manca proprio dalla leva di Marquez». Una cosa davvero diabolica, che dimostra, per il manager torinese, la buona fede del ragazzino. «Dalla telemetria si vede che lui esercita una pressione superiore al normale sul freno, segno che si è trovato in emergenza. Era il primo giro in cui era a stretto contatto con Dani che in quella curva aveva una traiettoria e uno stile differente, con frenata anticipata. Doveva prendere le misure. Ma la sua buona fede è dimostrata dal fatto che è andato all esterno: si fosse buttato all interno si sarebbero sportellati forse più violentemente, ma magari Pedrosa non sarebbe caduto e avrebbe vinto la gara». Cattivo Invece così Marc è sotto i riflettori. «In questo caso specifico insiste uppo non vedo l aggressività, ma semplicemente un errore. Noi abbiamo mandato alla Direzione gara una relazione con tutte le nostre annotazione tecniche. e poi vogliono giudicare il modo di guida generale di Marc è un altro discorso. Però, se guardiamo le corse di quest anno, sono state divertenti «Per me è stato un errore di Marc, se però si vuole giudicare il suo stile di guida... LIVIO UPPO TEAM PRINCIPAL HRC perché ci sono stati tanti sorpassi e moltissimi li ha fatti proprio lui. Comunque, a titolo personale, dico che mi sembra assurdo che non si prenda una decisione in tempi normali: noi squadre abbiamo mezz ora dopo la gara per fare reclamo, loro si prendono due settimane. Non è bello restare sospesi». Babele E qui siamo al bubbone. Perché davvero non si capisce per quale motivo si sia rimandata la decisione al giovedì della Malesia. «Vogliamo sentire i due piloti insieme spiega Loris Capirossi, uno dei componenti del quartetto giudicante. A titolo personale, dico che se puniamo questo contatto, allora metà dello schieramento andrebbe punito». Il punto è che non si vuole scontentare nessuno. E si è scelta la strada più semplice: lavarsene le mani. Divisioni Dopo il 1998, quando Roberto Nosetto inflisse la ILCAOLEFACEVADAMECCANICO Alessia Polita a casa, indagato il padre (m.bru.) Alessia Polita è tornata nella sua casa di Jesi, a tre mesi e mezzo dall incidente di Misano, durante una tappa del Civ. La Polita, che nello schianto è rimasta paralizzata alle gambe, era stata dapprima trasferita all Ospedale Bufalini di Cesena, quindi al centro di riabilitazione di Montecatone (Imola). Nel frattempo Alessia aveva presen «e puniamo questo contatto, allora metà schieramento va penalizzato LORI CAPIROI MEMBRO DIREZIONE GARA bandiera nera a Barcellona a Max Biaggi, che non aveva rispettato la penalizzazione di passare in corsia box (Barros, coinvolto nel sorpasso con bandiere gialle lo fece e non ebbe problemi), il direttore unico di gara venne sostituito dalla Race direction composta da quattro membri: significa che su qualsiasi questione non ci sarà mai una decisione, perché è quasi impossibile raggiungere una maggioranza. I quattro oggi, oltre a Loris, sono Javier Alonso (Dorna), Mike Webb (Direttore tecnico del campionato) e Franco Uncini (Federazione internazionale). Cosa decideranno a epang? arà una decisione «politica»: dipenderà da chi si vorrà scontentare di meno. Invece ha ragione Pedrosa: «Io non dico che sia giusto o sbagliato. Alcuni piloti guidano in modo da evitare i pericoli, altri no. Basta che qualcuno ci faccia sapere se certe cose si possono fare oppure no». emplice. O no? tato una denuncia ai danni del direttore dell autodromo di Misano Maurizio Damerini e del presidente della Fmi Paolo esti. econdo la famiglia Polita, il circuito non era stato adegua tamente approntato per una gara di moto. Nel registro degli inda gati c è finito anche Giancarlo Polita, che aveva seguito la messa a punto della figlia. ROI A 93 Le classifiche iridate dopo 1 round su 18 (13 su 17 per Moto2 e Moto3) MotoGP 1. Marquez 278 punti 2. Lorenzo Pedrosa 219. Rossi Crutchlow Bradl Bautista Dovizioso Pirro Iannone Petrucci Corti 8 Moto2 1. Redding P.Espargaro Corsi 7 Moto3 1. L.alom Rins Fenati 8 Prossime gare 13 ottobre Malesia 20 ottobre Australia 27 ottobre Giappone 10 novembre Valencia A UN EVENTO PUBBLICITARIO JORGE TORNA ULL EPIODIO Jorge Lorenzo, 26 anni, assieme a Max Biaggi, 2 «Marc rischia, è pericoloso Ma le penalità noncisono» Lorenzo:«Nel calcio per i fallacci c è il rosso. Nella F.1 guai a toccarti. Nelle moto...» DAL NOTRO INVIATO PAOLO IANIERI CATIGLIONE DELLE TIVIERE (Mn) Il giorno dopo la delusione di Aragon, Jorge Lorenzo è di nuovo «italiano», come gli succede spesso. L occasione è il cambio con Max Biaggi come nuovo testimonial terilgarda. «Noi siamo simili, magari non siamo espansivi, ma onesti spiega Max. Così, quando mi hanno chiesto chi poteva essere il successore ho pensato a Jorge». Disponibile come di rado accade nello sport di alto livello, Lorenzo arriva con un giubbotto di pelle stile Fonzie, posa per le foto, firma autografi, affronta telecamere e taccuini. Jorge, 39 punti da recuperareamarcmarqueze100daassegnare. «Tantissimi. ia per il distacco sia per la forza che dimostra Marquez. Tutti sapevamo che sarebbe stato competitivo, ha dha DETTO Biaggi a Virgin Radio «ono cose che succedono. Ho visto l incidente in televisione: una bella botta per Pedrosa, non se lo meritava. Mi spiace. Marquez l ha fatto apposta? Non credo, a meno che non sia un chirurgo...» sorpreso la regolarità: rischia tanto, eppure fa sempre risultato. Riuscirci così è molto difficile». E come si batte uno simile? «La prima tattica è di provare a scappare, ma non sempre finisce come a Misano. Altre tattiche sono difficili, ma possibili: studierò qualcosa». Ora Marc è sotto i riflettori per il contatto con Pedrosa. «La mia opinione è inutile. L errore non è stato grave come altri, però se fai la somma dico che è un pilota molto aggressivo, e che mette a rischio se stesso e gli altri. Io nel 2005 ho buttato giù 2 volte De Angelis e mi hanno fermato un gp. Da allora è cambiata la mia mentalità, penso di più a ciò che faccio». i aspetta una punizione? «Ho le idee molto chiare. Il nostro è lo sport più rischioso che ci sia. Già da soli arriviamo al limite, se poi lotti con piloti troppo aggressivi La Direzione gara dovrebbe aiutare a non aumentare i rischi, ma non succede. In F.1 appena ti tocchi prendi una penalità enorme. Anche nel calcio c è più protezione, con un entrata dura c è il rosso. Noi della moto siamo anni luce da questo. La Direzione gara non dà le punizioni che mi piacerebbero, ma se non cambia, altri piloti guideranno in maniera più aggressiva con chi lo è». Pedrosa come si comporterà? «Dani non ha niente da perdere e vuole vincere. La caduta è stata sfortunata, ma non è la prima volta che Marc quasi lo centra: è successo a Montmelò, a Misano, ad Aragon. Logico che sia arrabbiato». Forseorapuòesseresuoalleato più di Rossi. «Rossi ad Aragon era in condizione di lottare per la vittoria, ma ha sbagliato gomma. Però ha fatto un passo avanti. Per me lui è il migliore della storia, non solo per le vittorie e il talento, ma anche per quello che ha portato in questo sport. Ma è difficile restare a questo livello per dieci anni».

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