Copyright MMX ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06)

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1 Poesia Aracne 53

2 Copyright MMX ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) isbn I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: settemhre 2011

3 Marco Aru Dell amor minimo e di altri fantasmi

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5 A mia madre, a mio padre.

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7 dell amor minimo e di altri fantasmi Malato come il mondo Vorrò darti una speranza oltre il presente una coperta di tenerezza al cuore perché tu sappia allora l improvvisa disperazione della morte. Perché tu la riconosca in ogni assenza e nel dolore della lontananza. Forse allora aliterai un richiamo una speranza fredda, come lo stoppino di una candela spenta. Scandiscono le labbra i pensieri ricordati. Quelli miei, quelli tuoi. Per evocare il tramonto all alba e nel giorno credere alla notte, che verrà senza essere la stessa. Nessuno ti soccorre. Nessuno mi soccorre. Il mio volto affiorerà nei tuoi pensieri. Malato come il mondo perduto come ero. Il tuo volto ingombrerà il mio cielo. Come nube viola di scaramanzie come porta chiusa sulla felicità. Non sai se l aprirai. Non so se l aprirò. E in tutto questo la certezza di un errore. 7

8 marco aru Una secchiata d acqua Ho vomitato in un angolo fiumi di Sambuca. E fissando la crasciata con occhi liquidi da ubriaco frugai in essa la ragione del mondo. Promesse, bugie e spasmi. E poi ancora illusioni pane avariato, verde. Rimasugli di salame piccante, calabrese. Baci di donne, urla allo stadio. Molti seni, mischiati fra loro a rendere giustizia e testimonianza alla vita. Alla mia. A quella di tutti. Sotto fagioli messicani maciullati rividi i miei documenti La mia foto, venuta male come quella di tutti i documenti. Il timbro sbiadito del comune e la firma dell impiegato resa buffa da una pellecchia di pomodoro. E finalmente il tuo volto. Coi capelli arruffati verdi di olive quasi intere 8

9 dell amor minimo e di altri fantasmi gialli di patatine masticate male. Mi sembri più bella sparsa sul selciato ornata di arachidi tramortiti e profumata d anice. Il quadro di tutte le ingiustizie. Quelle fatte, altre subite. Per la prima volta ti ebbi in pugno. Come Dio sorveglia il mondo, ti guardai con tenerezza mandandoti un bacio. Poi, una secchiata d acqua. Del barista. 9

10 marco aru T amai T amai d amor perduto. T amai di baci e di pianti. T amai di coccole e di pensieri lontani. Iniziai ad amarti di desiderio e di quel che non si dice, di voli notturni e pesanti ricadute. T amai col cuore e con lo stomaco t amai. T amai di disperazione e di bugie della gente. T amai di sguardi. T amai d ascolti. Perfino sognai d amarti, d inseguirti nelle tue assenze. Perso in dolcezze t amai. T amai sinceramente. Fino ad odiarti t amai. 10

11 dell amor minimo e di altri fantasmi Un giorno come tanti (a Carlo) C era una macchia di sangue bagnava la terra arida di Luglio. Quanti educatori quante dita puntate si contano. I titoli dei giornali ti accusano. Accusano la tua vita e anche la tua morte. Perché non sei pacifico perché alle manganellate non hai risposto democraticamente. E allora giù, picchiatelo, picchiatelo ancora anche da morto. Di nuovo passategli sopra con cento e mille camionette. Ora sarai democratico per sempre. La morte è silenzio. Come il sogno come la rivoluzione. Fu sogno? Fu rivoluzione? Non hai amici quaggiù in terra se non noi che c eravamo. La nostra ribellione disperato gesto di cultura Un cancro rimosso da perizia 11

12 marco aru a chi per rabbia non ha più paura. A chi ti conosceva bene a chi di te ha memoria. A chi per strada a Genova non lo faceva per la storia. È stato un giorno come tanti la pazzia di un solo giorno. Nulla è cambiato, si va avanti non sei un ragazzo ma un ricordo. 12