DALLA DIAGNOSI AL PDP. TORINO 12 NOVEMBRE 2015 Dott.ssa Azia M Sammartano
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1 DALLA DIAGNOSI AL PDP TORINO 12 NOVEMBRE 2015 Dott.ssa Azia M Sammartano
2 SU COSA CI SI BASA PER LA DIAGNOSI? QUALI BASI? QUALI TEST? QUALI ANALISI?
3 Le basi! Criterio della discrepanza! Il principale criterio necessario per stabilire la diagnosi di DSA è quello della discrepanza tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitaria in rapporto alle attese per l età e/o la classe frequentata) e l intelligenza generale (adeguata per l età cronologica)
4 DIRETTIVE DELLA CONSENSUS CONFERENCE Altri criteri utili per la definizione dei DSA sono: -il carattere evolutivo -la diversa espressività del disturbo nelle diverse fasi evolutive dell abilità in questione -la quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbilità); fatto che determina la eterogeneità dei profili funzionali e di espressività con cui i DSA si manifestano -carattere neurobiologico delle anomalie processuali che caratterizzano i DSA; Esiste un interazione tra fattori biologici e fattori ambientali -il DSA deve comportare un impatto significativo e negativo per l adattamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana.
5 ! Da questo derivano alcune implicazioni sul piano diagnostico:! 1) Necessità di usare test standardizzati! 2) Necessità di escludere la presenza di altre condizioni che potrebbero influenzare i risultati dei test, come: Menomazioni sensoriali e neurologiche gravi, Disturbi significativi della sfera emotiva; Situazioni ambientali di svantaggio socioculturale che possono interferire con un adeguata istruzione (particolare cautela deve essere posta in presenza di situazioni etnico culturali particolari, derivanti da immigrazione o adozione)
6 IL PUNTO FERMO! Difficoltà significativa nell acquisizione del controllo del codice scritto (lettura, scrittura, calcolo) che interferisce con il funzionamento adattivo in presenza di! Normodotazione intellettiva! Adeguate opportunità di apprendimento in assenza di disturbi neuromotori o sensoriali disturbi psicopatologici (pre-esistenti)
7 Disturbi non specifici dell apprendimento Ritardo mentale Varie forme di deficit intellettivo Disturbi comportamentali e della condotta Disagio Scolastico da cause socio-familiari, psicologiche, deprivazione etc.
8 Ed è per questo motivo che la consensus raccomanda
9 Quali elementi :
10 I test! valutazione da parte di un medico specialista del Q.I. ( test monocomponenziali e-o multicomponenziali secondo indicazioni della consensus conference ) e esclusione di eventuali concause e/o comorbilità ( es. disturbi neurologici, oculistici e audiologici ),! valutazione della memoria,! test per valutare l attenzione,! valutazioni psicolinguistiche e valutazione dell accesso lessicale.! analisi della lettura ( test per rapiditaàe correttezza, comprensione - testo narrativo - testo informativo ),! analisi della scrittura ( dettato e stesura di testo spontaneo ) con analisi quantitativa ( correttezza - ortografia, morfosintassi - e rapidità ) e qualitativa ( coerenza, coesione e pertinenza dei contenuti ), nonchè analisi del tratto grafo-motorio per l analisi della disgrafia.! analisi dello spettro matematico ( calcolo a mente, calcolo scritto, lettura e scrittura dei numeri, stretegie di frammentazione numerica, problem solving )
11 Chi fa cosa?
12 IL PRIMO PASSO : LA VALUTAZIONE DEL LIVELLO COGNITIVO E DI FUNZIONAMENTO GENERALE Cosa si intende per bambino normodotato?! Definizione globale di intelligenza: capacità generale dell individuo di mettersi in contatto con l ambiente e di affrontare risolutamente le differenti esigenze che da esso provengono
13 MONO-COMPONENZIALI E MULTI-COMPONENZIALI. QUALI PREFERIRE?
14 WISC - III! Capire se vi è o no discrepanza tra il QI verbale e quello di performance. In genere il bambino dislessico ha un QIP > QIv In genere il bambino disprassico ha un QIP < QIV
15 WISC IV! Si è evoluta in relazione al cambiamento di alcuni modelli teorici e in particolare con l avvento della CHC che prevede la distinzione tra capacità cognitive ampie e ristrette! È stata modificata l importanza del QIT rispetto ai punteggi compositi da calcolare! Maggiore specificità rispetto alla wisc- III
16 Le seguenti abilità sono analizzate! Elaborazione visiva! Intelligenza cristallizzata! Ragionamento fluido! Memoria a breve termine! Velocità di elaborazione
17 Si possono calcolare 5 punteggi compositi! 1 Quoziente intellettivo totale QIT! 4 punteggi aggiuntivi! Indice di comprensione verbale ICV! Indice di ragionamento percettivo IRP! Indice di memoria di lavoro IML! Indice di velocità di elaborazione IVE
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19 LA GRANDE NOVITA! INDICE DI ABILITA GENERALE! Dato dalla somma dei sub test di comprensione verbale e di ragionamento visuo percettivo.! Si valuta quando c è una discrepanza significativa tra gli indici e in situazioni sospette. È possibile che i subtest in cui si valuta la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione determino un decalaggio della prestazione generale.! Ansia? Stress? Danni neurologici?
20 E i test monocomponenziali? Estremamente utile soprattutto per coloro che anche da adulti residuano un DISTRUBO DEL LINGUAGGIO o una DIFFICOLTA DI ACCESSO LESSICALE IMPORTANTE
21 at last but not least!!!! Nessun test di ragionamento percettivo, utilizzato da solo, può dare indicazione sulle abilità cognitive. Occorre sempre associare un test che misura il livello generale delle conoscenze, la memoria, l attenzione, le capacità di problem solving e il versante verbale
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27 NUOVA SCHEDA REGIONE PIEMONTE
28 La memoria! MEMORIA A BREVE TERMINE! MEMORIA DI LAVORO (visiva e verbale)! MEMORIA A LUNGO TERMINE! È il luogo in cui le intenzioni/componenti di una azione vengono conservati nel tempo necessario per portarla a termine. quando serve una buona memoria di lavoro e a breve termine?! Nei dettati! Dire oralmente le declinazioni (latino) o le tabelline! Nell applicare le formule recuperandole dalla memoria
29 e nei dsa! Molti DSA hanno un deficit nella memoria di lavoro! Per non sovraccaricarla...! Far scrivere a parte i risultati o ragionamenti intermedi Separare le richieste: separare ciò che deve essere recuperato dalla memoria e quello dal ragionamento! Molti DSA hanno una maggiore MEMORIA VISIVA, ma alcuni hanno invece una memoria uditivo verbale molto sviluppata!!! Per loro è molto importante vedere ciò che devono apprendere In genere i DSA non imparano dalla reiterazione.
30 Attenzione! L attenzione solitamente è analizzata sul versante visivo.! Attenzione focale! Attenzione sostenuta Spesso nei dsa l attenzione subisce dei decalaggi, soprattutto se i ragazzi sono posti in condizioni di svolgere più attività contemporaneamente
31 E ORA ENTRIAMO NEL CUORE DELLA DIAGNOSI! ANALISI DELLA LETTURA! ANALISI DELLA SCRITTURA! ANALISI DELLE ABILITA MATEMATICHE
32 MA IN CONCLUSIONE COSA SERVE PER UNA GIUSTA DIAGNOSI? 1.! valutazione da parte di un medico specialista del Q.I. > 70 criterio della discrepanza!!!! analisi della lettura! test per rapidità e correttezza (< -2 ds / v centile )! comprensione (< - 2 ds/ V centile ) - testo narrativo testo informativo.
33 MA IN CONCLUSIONE COSA SERVE PER UNA GIUSTA DIAGNOSI? 2.! dettato e stesura di testo spontaneo (< - 2 ds / V centile ) con analisi quantitativa ( correttezza - ortografia, morfosintassi - e rapidità ) e qualitativa ( coerenza, coesione e pertinenza dei contenuti ), nonchè analisi del tratto grafo- motorio per l analisi della disgrafia.! analisi dello spettro matematico ( calcolo a mente, calcolo scritto, lettura e scrittura dei numeri, strategie di frammentazione numerica, problem solving ) (< - 2 ds/ V centile)
34 MA IN CONCLUSIONE COSA SERVE PER UNA GIUSTA DIAGNOSI? 3.! - valutazione della memoria,! - test per valutare l attenzione,! - valutazioni psicolinguistiche,! - valutazione dell accesso lessicale.
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36 COSA FARE DOPO LA DIAGNOSI?! Dopo la diagnosi, se il bambino è nel primo ciclo della scuola elementare si consiglia generalmente una terapia logopedica, puntando l attenzione soprattutto sulla capacità metafonologica, o una terapia neuropsicologica.! Nelle fasi successive, invece, è consigliato un intervento di tipo metacognitivo.
37 LEGGE 170. ECCO LA FINALITA DELLA DELLA CERTIFICAZIONE! a) garantire il diritto all'istruzione;! b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una forma-zione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;! c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;! d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;! e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA;! f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;! g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione;! h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale
38 IN CODA ALLA CERTIFICAZIONE! GLI STRUMENTI COMPENSATIVI! Per uno studente con dislessia, gli strumenti compensativi sono primariamente quelli che possono trasformare un compito di lettura (reso difficoltoso dal disturbo) in un compito di ascolto
39 ! LE MISURE DISPENSATIVE! Gli strumenti sollevano l alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito o il programma scolastico.
40 IN CONCLUSIONE! POTENZIARE! ABILITARE! COMPENSARE! DISPENSARE
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DALLA DIAGNOSI AL PDP. TORINO 28 OTTOBRE 2014 Dott.ssa Azia M Sammartano
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