Disturbi Specifici dell Apprendimento
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- Ida Barbieri
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1 Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013
2 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo le difficoltà che possono incontrare gli allievi con DSA -legge 170 (8/10/2010) Riconosce i DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO e del ruolo della scuola nel iter dell apprendimento - dm12 luglio 2011su DSA (5669) contiene 10 articoli che inquadrano con chiarezza i vari temi concernenti i DSA: individuazione, misure educativa e didattiche, piani personalizzati, forme di verifica e di valutazione (considerando con chiarezza anche gli esami di stato), interventi per la formazione del personale, centri territoriali di supporto. - linee guida allegate al testo del decreto. Si tratta di una corposa guida che tocca tutti gli aspetti. E un valido aiuto per tutti i docenti a partire dalla scuola dell infanzia. E un testo da conoscere e approfondire. Il testo elaborato è un chiaro strumento di lavoro utile, a mio parere, anche per chi ancora si sentisse lontano dal tema dei DSA. L iter legislativo (pro memoria)
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4 Accordo fra Governo, Regioni e Provincie Autonome del Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento Nota Regionale Dir. Gen. Sanità del , le modalità per avviare l iter diagnostico sono cambiate anche per la provincia di Brescia. Percorso di diagnosi
5 Quando un docente osserva prestazioni atipiche nelle prestazioni scolastiche di un alunno, predispone specifiche attività di recupero e potenziamento. Se, anche a seguito di tali interventi, l atipia permane, sarà necessario comunicare alla famiglia quanto riscontrato, consigliandola di ricorrere ad uno specialista per accertare la presenza o meno di un disturbo specifico di apprendimento. (Linee Guida 2011) i compiti della scuola
6 1. I docenti si interrogano sulle difficoltà che emergono e tentano, documentandolo, un percorso di recupero e di potenziamento. 2. Se anche dopo questo tentativo l alunno non risponde al trattamento convoca la famiglia e comunica le difficoltà rilevate. 3. Suggerisce alla famiglia l opportunità di una valutazione. 4. Consegna alla famiglia schede di osservazione e/o prove oggettive, evidenze riscontrate nella quotidianità che possono far pensare ad un DSA. Dimostra che le difficoltà sono persistenti nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato. 5. In caso di alunni stranieri la segnalazione va fatta dopo almeno tre anni di scolarizzazione quando appare evidente una discrepanza tra lingua orale e lo scritto. In sintesi il percorso di segnalazione
7 E responsabilità della famiglia rispondere alle sollecitazioni della scuola. Con la relazione ricevuta dagli insegnanti si reca in un centro in grado di poter soddisfare l iter diagnostico. Per Brescia e per la regione Lombardia sono possibili due strade: pubblica o privata (a breve verrà pubblicato l elenco di strutture provate accreditate). Strutture pubbliche: A. Unità Ospedaliera NPIA (neuropsichiatria infantile e dell adolescenza) per gli alunni della scuola primaria (è NECESSARIA LA RICHIESTA DEL PEDIATRA) B. ASL per gli alunni della scuola secondaria (non è necessaria la richiesta del pediatra) Concluso l iter diagnostico la famiglia decide se consegnare (è auspicabile che lo faccia) alla scuola la diagnosi. La stessa va protocollata e inserita nel fascicolo personale dell alunno e consegnata copia agli insegnanti del team o al consiglio di classe. I compiti della famiglia
8 Ciò assegna alla capacità di osservazione degli insegnanti un ruolo fondamentale, non solo nei primi segmenti dell istruzione - scuola dell infanzia e scuola primaria - per il riconoscimento di un potenziale disturbo specifico dell apprendimento, ma anche in tutto il percorso scolastico, per individuare quelle caratteristiche cognitive su cui puntare per il raggiungimento del successo formativo. (Linee Guida 2011) I nuovi compiti della scuola
9 Ricevuta la diagnosi la scuola nella persona degli insegnanti prende in carico la situazione stendendo, in modo condiviso, il PDP (piano didattico personalizzato- modello scuola) e soprattutto attuando tutti gli accorgimenti necessari per garantire all alunno il raggiungimento degli obiettivi. Il PDP va presentato alla famiglia che lo firma e lo condivide. In questo senso sarebbe bene concordare la parte che riguarda il carico di lavoro a casa (COMPITI) perché la collaborazione della famiglia è fondamentale per il successo del piano attuato. La famiglia conosce il figlio e può fornire alla scuola osservazioni preziose rispetto alla modalità di lavoro a casa. Dopo la certificazione
10 Per la certificazione di DSA il primo quadro deve evidenziare che non vi sono altri problemi connessi. Per questo motivo la prima parte è dedicata alla lettura del QI (quoziente intellettivo) che deve essere nella norma (QI Totale normale : 100 +/- 15 (1ds). La nuova diagnosi semplifica la scrittura evidenziando con chiarezza quale o quali dei DSA è stato rilevato e presenta le proposte per l intervento così come le indicazioni operative per la stesura del PDP. Un quadro che evidenzi non solo le criticità ma anche le potenzialità utili a impostare e sostenere il lavoro di apprendimento. NUOVA CERTIFICAZIONE
11 La capacità di osservare, scegliere strade opportune, verificare e rinforzare gli apprendimenti, comunicare alla famiglia le difficoltà, avviare un percorso di segnalazione, ricevere e leggere la diagnosi e stabilire il percorso più vicino ai bisogni degli alunni con DSA non sono azioni scontate né semplici. PROSPETTIVE
12 Creare degli strumenti di osservazione utili alle classi che hanno sospetti di DSA Pianificare degli screening con l utilizzo di strumenti standardizzati (PROVE MT; AC-MT: ecc ) imparando l uso e la lettura dei dati, e la mappatura dei soggetti a rischio (a partire dalla scuola dell infanzia) Formulare un format per la stesura della relazione da consegnare alla famiglia (firmata dai docenti coinvolti e dal dirigente scolastico o dal referente DSA) Attivare un piano di ascolto per docenti o famiglie che si trovino in difficoltà nella gestione di alcuni passaggi Valutare il PDP adottato dall istituto per evidenziare punti di forza e di debolezza e modificarlo con la valutazione del collegio Inserire nel POF le azioni utili per l effettiva inclusione correggendo la parte riguardante la valutazione perché modificata nella prima fase (il protocollo non è più valido) Creare un database utile agli insegnati che lo desiderino che comprenda: bibliografia, sitografia, materiali didattici, pubblicità a momenti di formazione anche esterni all istituto Cosa fare?
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