VADEMECUM PER L INSEGNANTE DI SOSTEGNO
|
|
- Fabiana Fiorini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 VADEMECUM PER L INSEGNANTE DI SOSTEGNO a cura di Irene Baratella Funzione Strumentale per l Integrazione dell I.C. B. Bizio di Longare (VI) - a.s aggiornato dalle Funzioni Strumentali delle Scuole in rete per l integrazione Vicenza e inserito nel Progetto I CARE a.s. 2007/ /09 ultimo aggiornamento: 1 dicembre 2012
2 AZIONE 1 Acquisizione delle informazioni sull alunno con certificazione Attualmente conosci le seguenti informazioni comunicate dal dirigente scolastico: il nome del plesso a cui sei stato assegnato, il nome dell alunno con certificazione. la classe in cui è inserito Per acquisire informazioni sull alunno e sul percorso didattico educativo dell anno scolastico precedente chiedi al dirigente scolastico e, successivamente, in segreteria di consultare il fascicolo personale dell alunno e il registro del precedente insegnante di sostegno. Il fascicolo personale dell alunno deve contenere i seguenti documenti: - la Diagnosi Funzionale valida per il corrente anno scolastico (D.F.) - l ultimo Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) - il Piano Educativo Individualizzato del precedente anno scolastico (P.E.I.) Nel registro del precedente insegnante di sostegno hai modo di consultare dettagliatamente la programmazione individualizzata., la registrazione mensile della attività didattica, la descrizione delle prove di verifica, la loro valutazione e la relazione finale. Ti consigliamo di: confrontarti con gli insegnanti che hanno già lavorato con l alunno; richiedere un colloquio con i genitori 2
3 Azione 2 Osservazione e valutazione iniziali Ora che hai acquisito un po di informazioni, verifica se esse risultino ancora attuali o se sono cambiate attraverso l osservazione del comportamento e la valutazione degli apprendimenti dell alunno. Osserva direttamente i livelli raggiunti nelle aree dello sviluppo descritte nell ultimo P.D.F. 1. definisci che cosa osservare in base alle informazioni acquisite nell AZIONE 1 2. individua il tipo di osservazione: libera (diario di bordo); sistematica (griglie di osservazione); oppure attraverso colloqui con l alunno, Valuta gli apprendimenti descritti nel P.E.I. dell anno scolastico precedente: 1. seleziona gli obiettivi raggiunti alla fine dell anno scolastico precedente 2. predisponi le prove di verifica in base alle informazioni acquisite nell AZIONE 1 3. somministra le prove 3
4 AZIONE 3 Progettazione del P.E.I. Che cosa è il P.E.I.? È il piano educativo individualizzato che raccoglie i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche (dal comma 3 dell art. 5 della legge n. 104 del 1992). Chi partecipa all elaborazione del P.E.I.? L insegnante di sostegno, i docenti curricolari, gli operatori U.L.S.S. e la famiglia. Quando viene redatto il P.E.I.? Nei primi mesi di ogni anno scolastico. A. Progettazione degli interventi didattico-educativi In questa fase, in cui hai acquisito informazioni da diverse risorse e hai conosciuto l alunno, progetta con la collaborazione degli insegnanti curricolari gli interventi didatticoeducativi da svolgere a scuola. Se nel piano educativo rientrano altri enti educativi, questi aggiungeranno gli obiettivi del loro progetto all incontro di stesura del P.E.I. (vedi B. Incontro per la stesura coordinata del P.E.I.) Nel caso in cui l alunno sia di nuova certificazione passa all AZIONE 5, segui le procedure per compilare il P.D.F. e poi ritorna all AZIONE chiedi all insegnante Funzione Strumentale o al personale della segreteria il modulo per la compilazione del P.E.I. 2. compila i dati anagrafici relativi l alunno, alla scuola e al Servizio Socio-Sanitario che ha in carico il minore (v. la Diagnosi funzionale valida per il corrente anno scolastico) 4
5 3. elabora gli obiettivi didattico-educativi che indicano le mete da raggiungere alla fine del corrente anno scolastico facendo riferimento: al P.E.I. dell anno scolastico precedente: consulta quali aree sono state scelte e valuta con i colleghi se mantenere quelle aree, escluderle e/o aggiungerne altre; all ultimo P.D.F.: individua gli obiettivi a lungo termine, descritti nello sviluppo potenziale, da cui elaborare obiettivi di medio temine da inserire nel PEI; alle informazioni raccolte con l osservazione e la valutazione nell AZIONE 2 ATTENZIONE: la progettazione degli interventi didattico educativi devono essere pronti prima dell incontro per la stesura del P.E.I. B. Incontro per la stesura coordinata del P.E.I. 1. ricevi la comunicazione della data e del luogo dell incontro 2. assieme ai tuoi colleghi presenta agli operatori dell U.L.S.S. e alla famiglia il progetto degli interventi didattico-educativi da svolgere a scuola 3. integra nel P.E.I. gli eventuali interventi riabilitativi, extra-scolastici e familiari 4. se l alunno è di nuova certificazione presenta il P.D.F. 5. scrivi nel modello la data dell incontro 6. fai firmare ai presenti il P.E.I. nell apposito spazio riservato alla famiglia, agli operatori U.L.S.S. e alla scuola 5
6 AZIONE 4 La valutazione A. Valutazioni periodiche e finali Tieni presente che gli apprendimenti degli alunni con disabilità vengono valutati dall insegnante di sostegno e dagli insegnanti curricolari: in riferimento agli obiettivi definiti nel P.E.I. in riferimento agli obiettivi curricolari, qualora ci fosse un raccordo con la programmazione di classe con prove che prevedono tempi e ausili a loro necessari. Le valutazioni degli apprendimenti vengono riportate nella scheda di valutazione nei periodi previsti e secondo le procedure comuni a tutti gli alunni. Il raggiungimenti degli obiettivi educativi vengono valutati dall insegnante di sostegno e dagli insegnanti curricolari secondo le modalità e gli strumenti stabiliti nel PEI. B. Incontro di verifica finale del P.E.I. Nel mese di maggio la scuola, la famiglia e gli operatori U.L.S.S. si incontrano per la verifica finale. 1. compila nel P.E.I. la parte relativa la verifica finale descrivendo gli esiti dell apprendimento e il raggiungimento degli obiettivi educativi 2. ricevi la comunicazione della data e del luogo dell incontro dal personale della segreteria 3. assieme ai tuoi colleghi presenta agli operatori dell U.L.S.S. e alla famiglia gli esiti dell apprendimento a scuola 4. se l alunno frequenta l ultimo anno del ciclo di studi e se ci sono stati cambiamenti dall ultimo P.D.F., presenta anche l aggiornamento del P.D.F. (v. AZIONE 4) 5. consegna il P.E.I. e l eventuale P.D.F. al personale della segreteria per inserirli nel fascicolo personale 6
7 AZIONE 5 Elaborazione del P.D.F. Che cosa è il Pdf? Il profilo dinamico funzionale è la descrizione funzionale e l analisi dello sviluppo potenziale sulla base di nove parametri dell alunno con certificazione. Chi partecipa all elaborazione del Pdf? L insegnante di sostegno, i docenti curricolari, gli operatori U.L.S.S. e la famiglia. Quando viene redatto il Pdf? - nei primi mesi scolastici in caso di una nuova certificazione; - al primo e all ultimo anno della scuola dell infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria di secondo grado (v. comma 8 dell art. 12 della legge n. 104 del 1992); - sono comunque possibili verifiche intermedie, in particolare in caso di significativi cambiamenti o evoluzioni a medio termine nettamente difformi rispetto alle previsioni (v. art del Protocollo d intesa della Provincia di Vicenza) Attua l azione 4 solo nel caso in cui l alunno si ritrovi in una delle situazioni sopraindicate. A. Elaborazione del P.D.F. 1. chiedi al personale della segreteria il modulo per il P.D.F. 2. per orientarti nell elaborazione del P.D.F. fai riferimento ai precedenti P.D.F. o chiedi consiglio all insegnante Funzione Strumentale 3. per ogni area compila assieme ai colleghi la seguente tabella: 7
8 DESCRIZIONE FUNZIONALE ANALISI DELLO SVILUPPO POTENZIALE Sintetizza i punti di forza e deficit dell alunno relativi all area Definisci gli obiettivi a lungo termine che l alunno potrebbe raggiungere nell arco di più anni o dell intero anno scolastico B. Stesura definitiva del P.D.F. 1. se l alunno non è mai stato certificato, assieme ai tuoi colleghi presenta il P.D.F.agli operatori dell U.L.S.S. e alla famiglia all incontro di stesura coordinata del P.E.I. nei primi mesi dell anno scolastico (v. AZIONE 3) 2. negli altri casi presenta il P.D.F. all incontro di verifica finale negli ultimi mesi dell anno scolastico (v. AZIONE 4) 3. integra nel P.D.F. eventuali suggerimenti degli operatori U.L.S.S. e della famiglia 4. scrivi nel modello la data dell incontro 5. fai firmare ai presenti il P.D.F. nell apposito spazio riservato alla famiglia, agli operatori U.L.S.S. e alla scuola 8
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A.COSTA Scuola dell infanzia G.B.Guarini Scuole primarie A.Costa G.B.Guarini A.Manzoni Scuola Secondaria di I grado M.M.Boiardo - Sezione Ospedaliera Sede: Via Previati, 31
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI FINALITÀ Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è una guida dettagliata d informazione riguardante l integrazione degli alunni
Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe
Vademecum per il sostegno Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe Gli strumenti della programmazione DIAGNOSI FUNZIONALE: descrive la situazione clinicofunzionale dello stato
PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
Dalla lettura alla stesura
Dalla lettura alla stesura Elenco dei documenti (documenti diagnostici) DOCUMENTAZIONE Richiesta di accertamento per un/a alunno/a (allegato1a) Diagnosi Funzionale (allegato 2B) Valutazione Funzionale
PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA GESTIONE DELL ATTIVITA DI SOSTEGNO (PER STUDENTI IN SITUAZIONE DI HANDICAP)
NORME UNI EN ISO 9001:2008 Pag. 1 di 6 GESTIONE L ATTIVITA DI Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA' 4 PROCEDURA 4.1 Definizione delle modalità procedurali 4.2 Modalità di verifica
Parte 1 : Analisi dei punti di forza e di criticità a.s. 2014-15
PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA D M 27/12/2012 e CM n. 8 del 6/3/2013 per l anno scolastico 2015-16 Proposta dal GLI d istituto in data 26-05-2015 Deliberato dal collegio dei docenti in data 04-06-2015
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PREMESSA L Istituto opera con particolare attenzione per l integrazione degli alunni disabili, favorendo la socializzazione, l acquisizione di autonomia
GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di
ISTITUTO COMPRENSIVO G. MARCONI
ISTITUTO COMPRENSIVO G. MARCONI di Castelfranco Emilia - Mo Via Guglielmo Marconi, 1 Tel 059 926254 - fax 059 926148 email: MOIC825001@istruzione.it Prot. n. NOTE ORGANIZZATIVE PER UNA CORRETTA GESTIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILIdell'I.C.di Belgioioso
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILIdell'I.C.di Belgioioso FINALITA Il presente documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un ottimale inserimento
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Questo documento con>ene principi, criteri e indicazioni riguardan> le procedure e le pra>che per un inserimento ohmale degli alunni diversamente
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA FINALITA Questo documento contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l inclusione degli alunni
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE
Allegati al POF ALLEGATO 1: PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L'IMPORTANZA DI UN PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
Allegati al POF ALLEGATO 1: PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L'IMPORTANZA DI UN PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA L'adozione di un Protocollo di Accoglienza consente di attuare in modo operativo
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA
All.10 POF 2015-2016 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA ONZA PER GLI Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità che l Istituto intende seguire relativamente
Istituto Comprensivo di Casalserugo
Istituto Comprensivo di Casalserugo scuola primaria di... scuola sec.1 grado di... denominazione progetto PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME anno scol 08/09 Progetto di miglioramento gestionale a livello
Piano Annuale per l Inclusione
Piano Annuale per l Inclusione Piano Annuale per l Inclusione In riferimento alla normativa vigente (leggi 104/92, 170/2010 e direttiva del Miur sui BES del 27/12/2012) si è costituito dallo scorso a.s.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH. dell'i.c.di Belgioioso
11/11/12 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH dell'i.c.di Belgioioso 1 FINALITA Il presente documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche
Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*
Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)* E' atto successivo alla Diagnosi Funzionale (a cura della NPI) e indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello
Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO
Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO L AIUTO SCOLASTICO LA FAMIGLIA Dott. Eugenia Rossana Fabiano Dirigente Scolastico Fase di
IL DOCENTE DI SOSTEGNO: UN RUOLO NELLA SCUOLA DELL INCLUSIONE
IL DOCENTE DI SOSTEGNO: UN RUOLO NELLA SCUOLA DELL INCLUSIONE METODOLOGIE E STRUMENTI PER UN INTEGRAZIONE DI QUALITA CORSO DI FORMAZIONE INFORMAZIONE PER DOCENTI NON SPECIALIZZATI OPERANTI SU POSTO DI
P.7.5.04 GESTIONE DELLE ATTIVITA DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUA ZIONE DI HANDICAP
P.7.5.04 GESTIONE DELLE ATTIVITA DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUA ZIONE DI HANDICAP Indice: 1. SCOPO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3. RESPONSABILITA...2 4. PROCEDURA...5 4.1 Gestione della programmazione...5
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DISABILI
All.9 POF 2015-2016 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DISABILI Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità che l Istituto intende seguire relativamente all
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO STATALE DARIO PAGANO ROMA PEI. a.s. 2010-20011
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO STATALE DARIO PAGANO ROMA PEI a.s. 2010-20011 Documento da allegare alla programmazione curricolare della classe... e al fascicolo personale dell alunn......... La programmazione,
Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un
PROGETTO PONTE TRA ORDINI DI SCUOLA Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un ordine di scuola ad un altro, si elabora un progetto ponte, sul modello di quello sottoelencato.
ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO
Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori
Vademecum dell Insegnante di Sostegno
Fermo, li 14.04.2014 Prot.n. 3189/A36 ISTITUTO COMPRENSIVO DA VINCI -UNGARETTI SCUOLA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA 1 GRADO Sede Operativa del Centro Territoriale Permanente Educazione Adulti per l Obbligo
SEMINARIO 7 SETTEMBRE 2011 (orario 15-19) TEMI CON ABSTRACT TABELLA RIASSUNTIVA. Segnalazioni (a. b.) sezione
SEMINARIO 7 SETTEMBRE 2011 (orario 15-19) TEMI CON ABSTRACT TABELLA RIASSUNTIVA 1 2 3 4 RELAZIONI E PROCEDURE RUOLI NEL LABORATORI COMUNICAZIONE TEAM A) Con i genitori (a. b. c.) B) Con gli operatori esterni
Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana.
Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti di Torino Mobilità degli Studenti - Regolamento d Istituto a.s. 2015/16 Il documento presente si rivolge ai Genitori, agli Studenti e ai Docenti e costituisce norma,
Protocollo HC. Protocollo Handicap. IO-06 Rev. 0 Pag. 1 di 4. Tipo documento: Istruzione Operativa Area Qualità. Copia controllata n.
Pag. 1 di 4 Protocollo HC Copia controllata n. 4 3 2 1 Rev. 0 DS/DIR RQA DS/DIR Funzione Redazione Verifica Approvazione 25/05/09 Pag. 2 di 4 Il protocollo rivolto agli alunni diversamente abili consente
PROCEDURA DI SISTEMA GESTIONE ATTIVITÀ PER L INCLUSIONE
Pagina 1 di 6 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITÀ 4. PROCEDURA 4.1 Programmazione (disabilità riconducibili alla tutela L.104) 4.2 Organizzazione del lavoro 4.3 Valutazione approfondita
L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI
Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:
Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola Treviso, 23 maggio2008 Elio Gilberto Bettinelli I temi L integrazione scolastica degli alunni stranieri: dati, tendenze
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.)
INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBANELLA Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via Roma Tel. e Fax 0828/781120 e-mail saic887003@istruzione.it
PROTOCOLLO DI CONTINUITA PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO DI CONTINUITA PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI FINALITÀ: dalla SCUOLA D INFANZIA alla SCUOLA PRIMARIA alla SCUOLA SECONDARIA- Questo documento denominato Protocollo di Continuità per gli alunni
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ISTITUZIONE SCOLASTICA SEDE FREQUENTATA ANNO SCOLASTICO CLASSE FREQUENTATA COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA PROVINCIA DATA DI NASCITA RESIDENZA DOMICILIO (solo se diverso
Oggetto: Convocazione Collegio dei Docenti Unitario n.1 e n.2 Settembre 2015
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORBOLO Via Garibaldi,29 43058 SORBOLO (PR) Tel 0521/697705 Fax 0521/698179 e-mail: pric81400t@istruzione.it pric81400t@pec.istruzione.it http://icsorbolomezzan.scuolaer.it codice
Istituto di Istruzione Superiore Pudente-Pantini Vasto (CH)
Istituto di Istruzione Superiore Pudente-Pantini Vasto (CH) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Anno Scolastico / Cognome Nome nato a in data residente a provincia Via Telefono Indirizzo Classe Sezione Sede
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
ISTITUTO COMPRENSIVO Giuseppe Fumasoni Via C. Valorsa n 70 23010 BERBENNO DI VALTELLINA (SO) Tel. 0342/492198 E-mail: soic801006@istruzione.it PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA
Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELL UMBRIA Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI PREMESSA Relativamente
INDICAZIONI PER IL CONSIGLIO DI CLASSE E L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO
INDICAZIONI PER IL CONSIGLIO DI CLASSE E L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO SCOPO Definire le attività, le responsabilità, le modalità, i tempi, la documentazione alla quale i docenti di sostegno devono attenersi.
VADEMECUM insegnante di sostegno - IPSSAR Tognazzi
ACCOGLIENZA DELL INSEGNANTE DI SOSTEGNO TITOLARITA ORARIO SERVIZIO STESURA DEL P.D.F. (PROFILO DINAMICO FUNZIONALE) L insegnante di sostegno sarà accolto dal Dirigente Scolastico e dalla Funzione Strumentale
PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO
ITIS "LEONARDO DA VINCI" PISA a.s. 2012-2013 PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO Sezioni del documento Finalità Piano Didattico Personalizzato Indicazioni per
MANUALE ESPERTI PON 2007/2013
MANUALE ESPERTI PON 2007/2013 COME ACCEDERE AI PON 1 passo Gli operatori possono accedere in due modi 1 modalità di accesso Sito istruzione www.istruzione.it Cliccare su 2 2 modalità di accesso Sito Indire
MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI
MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI L istituzione scolastica Polo Valboite, nell intento di favorire l educazione interculturale e nella convizione che gli scambi internazionali rappresentino una risorsa
ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE
ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per
Piano Educativo Personalizzato per studenti non italofoni
Via Provinciale - 22010 Ossuccio (CO) Tel. / Fax 034454051 e-mail coic84900c@istruzione.it - c.f. 84002090136 Introduzione alla compilazione Il P.E.P. o è indispensabile per delineare il percorso di insegnamento
ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VALTREBBIA Via al Municipio 7, 16029 TORRIGLIA (GE)
AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL
ISTITUTO COMPRENSIVO di OPPEANO Via A. Moro, 12 tel. 045/7135458 telefax: 045/7135049 e-mail vric843009@istruzione.it - www.icoppeano.gov.
ISTITUTO COMPRENSIVO di OPPEANO Via A. Moro, 12 tel. 045/7135458 telefax: 045/7135049 e-mail vric843009@istruzione.it - www.icoppeano.gov.it PREMESSA Nel nostro Istituto opera già da molti anni la Funzione
CORSO DI PSICOLOGIA DELL HANDICAP E DELLA RIABILITAZIONE M-PSI/04. Prof.ssa Germana Castoro g.castoro@psico.uniba.it
CORSO DI PSICOLOGIA DELL HANDICAP E DELLA RIABILITAZIONE M-PSI/04 Prof.ssa Germana Castoro g.castoro@psico.uniba.it LA QUESTIONE DELLA DIAGNOSI Principali caratteristiche della diagnosi funzionale a) E
REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA E REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DEGLI APPRENDIMENTI
REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA E REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DEGLI APPRENDIMENTI SERVIZI DEDICATI AGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Approvato con Deliberazione del Consiglio
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
La legge 169/2008 con gli articoli 2 e 3 ha introdotto alcuni importanti cambiamenti entrati in vigore già nel passato anno scolastico e riguardanti:
Processo di valutazione degli alunni: fasi e documenti progettati ed adottati dal Collegio dei Docenti della Direzione Didattica Mazzini alla luce del D.P.R. 122/2009. La legge 169/2008 con gli articoli
Istituto Comprensivo di San Vito al Tagl.to
Istituto Comprensivo di San Vito al Tagl.to Nel caso di un passaggio da una scuola ad un altra che sia di altro ordine o di altra tipologia, è importante elaborare un Progetto Ponte specifico, affinché
PROCEDURE PER L INSERIMENTO E L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI ALUNNI CON DISABILITÁ
PROCEDURE PER L INSERIMENTO E L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI ALUNNI CON DISABILITÁ SEZIONE 1 GESTIONE DI DISABILITÀ GIÀ RICONOSCIUTA ALUNNI IN ENTRATA Pag.2 SEZIONE 2 GESTIONE DI DISABILITÀ NELLE CLASSI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DSA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DSA In attesa dei decreti attuativi della legge N. 170 8 Ottobre 2010, la nostra scuola si è così organizzata in materia di DSA. LA COMMISSIONE DSA IL CLINICO OGNI SINGOLO DOCENTE
REGOLAMENTO DEL GRUPPO H
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAULONIA SCUOLA: dell infanzia - primaria secondaria di 1 grado via Corrado Alvaro, 2-89040 CAULONIA (RC) - Tel. 0964/82039 C.M. RCIC826001 C.F. 90011460806 Email: rcic826001@istruzione.it
Vademecum dell insegnante di sostegno a.s. 2015-16
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO DI GROSOTTO 23034 GROSOTTO (SO) - Via Roma, 4 Tel.0342/887192 c.f.: 92016170141 SOIC807005@istruzione.it sito: www.icgrosotto.gov.it Prot.n.5700/C27
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce
Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA per l integrazione degli alunni stranieri DOCUMENTO DI SINTESI
ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI Sonnino+Roccasecca dei Volsci Via Selvotta s.n.c. 04010 Sonnino LT tel. e fax 0773 908816 e-mail:ltmm10500t@istruzione.it DOCUMENTO DI SINTESI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
Legge 8 ottobre 2010, n. 170
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento
Testo di riferimento
Testo di riferimento Realizzazione di strumenti di documentazione e comunicazione tra scuola e servizi socio-sanitari con l utilizzo dell ICF come linguaggio comune per la descrizione del funzionamento
N. ore per attività individuali fuori dalla. insegnanti) gestite per gruppi nello stesso gruppo classe): 30
PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ (PAI) Istituto Tecnico "F. Viganò" Anno scolastico 204/205 N. totale alunni frequentanti: 770 Classe/Sezione ^A ^B ^C ^D ^E ^F ^G ^H ^I 2^A 2^B 2^C 2^D 2^E 2^F N. alunni
P.E.I. Piano Educativo Individualizzato. Anno Scolastico 201 /
P.E.I Piano Educativo Individualizzato Anno Scolastico 201 / COMPONENTI DEL GRUPPO DI LAVORO Scuola Dirigente Scolastico Docente/i di sostegno Docenti curriculari Azienda Sanitaria Enti Locali Famiglia
Scuola Primaria Statale percorso didattico-educativo individualizzato integrato con progetto riabilitativo.
Il Centro Riabilitativo de La Nostra Famiglia di Vedano Olona si propone l obiettivo di curare e prendersi cura della persona che presenta disabilità o difficoltà di sviluppo, offrendo prestazioni sanitarie
MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
VERBALE n. SCRUTINIO FINALE
VERBALE n. SCRUTINIO FINALE (CLASSI PRIME E SECONDE del triennio ) Il giorno del mese di dell anno alle ore, nei locali del, si riunisce il Consiglio della Classe, con la sola presenza dei docenti, per
REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO PER L HANDICAP. Art. 1 - Istituzione del Gruppo di Lavoro sull'handicap dell'i.c. di Belvedere M.mo.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola Infanzia-Scuola Primaria- Scuola Secondaria Statale Padre G. Puglisi VIA G.FORTUNATO, 10 87021 BELVEDERE M. MO (CS) Tel. e Fax 0985/82923 - E mail: csic8as00c@istruzione.it
PROCEDURA GESTIONE SERVIZIO DI SEGRETERIA 02 30/09/2006 SOMMARIO
Pagina 1 di 5 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RESPONSABILITÀ...2 3 FLOW ATTIVITÀ...ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 4 RACCOLTA DATI E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONEERRORE. IL SEGNALIBR
IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO
LINEE GUIDA DISABILITÀ ALLEGATO 3 IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO 1. DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DIAGNOSI DSA/BES
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DIAGNOSI DSA/BES Fasi di attuazione del Protocollo ISCRIZIONE All atto dell iscrizione Insieme con l alunno, può visitare la scuola ed avere un primo contatto conoscitivo.
Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di I grado I. Nievo Comuni di Cinto Caomaggiore Gruaro - Pramaggiore
OGGETTO: Schema di sintesi del Protocollo per l accoglienza e l inserimento degli alunni stranieri, proposto dalla Commissione Intercultura, a.s. 2008-2009 Capitolo di protocollo ISCRIZIONE AMBITO AMMINISTRATIVO
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE DI ALUNNI DISABILI
Istituto Comprensivo A. Gramsci di Campalto PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE DI ALUNNI DISABILI Si tenga conto che il Protocollo è un documento che propone delle linee guida generali per gli
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOBBIO CAPOLUOGO (PC) PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOBBIO CAPOLUOGO (PC) PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI Anche un lungo cammino comincia con un piccolo passo PREMESSA Questo documento denominato
Piano annuale inclusività
Piano annuale inclusività Finalità Il Piano intende raccogliere in un quadro organico gli interventi atti ad affrontare le problematiche relative all inclusività degli alunni con diverse abilità, quali
LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE
Allegato 4 AREA CULTURA DEMOGRAFICI SERVIZI SOCIALI COMUNE DI CARLOFORTE PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS UFFICIO SERVIZI SOCIALI LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS)
La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento
La struttura del Rapporto di valutazione Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento Il quadro di riferimento teorico del rapporto di valutazione Il Rapporto di valutazione utilizza il Quadro
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Testo in vigore dal 20.08.2009 1 Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione
A cura degli insegnanti di sostegno Dell Istituto Comprensivo L. Belludi di Piazzola sul Brenta
A cura degli insegnanti di sostegno Dell Istituto Comprensivo L. Belludi di Piazzola sul Brenta Accoglienza come riconoscimento delle diverse abilità Accogliere è riconoscere le persone nella loro completezza,
CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
M I N I S T E R O D E L L A P U B B L I C A I S T R U Z I O N E I S T I T U T O C O M P R E N S I V O D I S C U O L A I N F A N Z I A, P R I M A R I A E S E C. I G R A D O Via Michelangelo, 1-66038 SAN
La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze
La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO VIA FOSSA DELLA NEVE 90038 PRIZZI (PA)
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO VIA FOSSA DELLA NEVE 90038 PRIZZI (PA) Prot. n. 2686/A1 Prizzi, 05/06/2015 C.I. n. 196 Ai docenti Al DSGA Al sito web OGGETTO:
Istituto Comprensivo Pio Fedi. Grotte S. Stefano-Viterbo PROTOCOLLO D ISTITUTO
Istituto Comprensivo Pio Fedi Grotte S. Stefano-Viterbo PROTOCOLLO D ISTITUTO INTEGRAZIONE-INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTI ABILI Premessa Questo documento denominato PROTOCOLLO D'ISTITUTO: integrazioneinclusione
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA «S. BIVONA» Prot. n.7951/a6 Circolare n.18/sp Menfi, 09/11/2013
Unione Europea Repubblica Italiana Regione Sicilia REGIONE SICILIANA-DISTRETTO SCOLASTICO N.65 ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA «S. BIVONA» Contrada Soccorso s. n. tel./ fax 092571895-092573400
L istituzione scolastica: l inclusione ed il sostegno
L istituzione scolastica: l inclusione ed il sostegno 14 giugno 2008 A cura di Vincenzo Bellentani Anno Scolastico 2007-08 GRADO N ALUNNI ALUNNI CERTIF. % DOC. SOST. rapporto allievi certif. docenti sost.
PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA E D INCLUSIONE PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO da VINCI 30173 Mestre - Venezia PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA E D INCLUSIONE PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Premessa Nel
Imparare facendo. Imparare collaborando
Imparare facendo Imparare collaborando La conoscenza non può essere considerata principalmente qualcosa che la gente possiede in qualche luogo della testa, ma qualcosa che la gente produce, si scambia
PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI IN VIGORE DALL ANNO SCOLASTICO 2011-2012 1 INDICE ISCRIZIONE Modulistica da consegnare ai genitori Documenti da richiedere PRIMA ACCOGLIENZA Conoscenza della
PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOBBIO CAPOLUOGO (PC) PIAZZA S. COLOMBANO, 5 29022 BOBBIO (PC) PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI Anche un lungo cammino comincia con un piccolo
PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA. Anno scolastico 2008/09
PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2008/09 Il Piano dell Offerta formativa 2008/09 è stato deliberato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 26 giugno 2008, con delibera n. 27/2008. CENTRO
Questo documento è uno strumento a disposizione degli insegnanti di sostegno e dei docenti curricolari.
H A N D I C A P E S C U O L A Questo documento è uno strumento a disposizione degli insegnanti di sostegno e dei docenti curricolari. L INTEGRAZIONE DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI HANDICAP L art. 3 della
Breve excursus sulle leggi relative all integrazione scolastica degli alunni disabili
INCLUSIVITÀ a Integrazione del disagio Breve excursus sulle leggi relative all integrazione scolastica degli alunni disabili Il POF d istituto riconosce pienamente il modello d istruzione italiano in termini
coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori)
FINALITA EDUCATIVA GENERALE: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
Premessa Protocollo di Accoglienza Protocollo di Accoglienza Protocollo di Accoglienza
Premessa Il Protocollo di accoglienza è un documento che nasce da un'esigenza d informazione relativamente all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto Comprensivo. Esso viene
Atto di indirizzo Docenti di sostegno 5 Circolo Didattico E. De Amicis, Livorno
ACCOGLIENZA DELL INSEGNANTE DI SOSTEGNO TITOLARITA ASSEGNAZIONE all alunno e alla classe ORARIO SERVIZIO L insegnante di sostegno sarà accolto dal Dirigente Scolastico e dalla Funzione Strumentale per
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
ISTITUZIONE SCOLASTICA ALUNNO (denominazione scuola) PLESSO PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Anno Scolastico Classe Sez. Cognome Nome Data di nascita Luogo di nascita Residenza Telefono NUMERO DI ALUNNI