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2 LAVORO, AMBIENTE ED ENERGIA 1. Una introduzione che vuole evidenziare il collegamento tra la complessità dell Universo e la Creazione. 2. Una situazione che ci impone la necessità di cambiare approccio: dalla crescita allo sviluppo. 3. Per una visione di futuro è necessario agire presto. E una responsabilità verso le prossime generazioni. 4. Un mondo cambia sia nel sud che nel nord: i bisogni aumentano ma la terra è una sola. 5. La necessaria transizione da una visione lineare del mondo ad uno circolare. 6. Lo sviluppo sostenibile non è solo ambiente ma anche economia e persone nei loro territori. 7. I diciassette obiettivi al 2030 delle Nazioni Unite. 8. I cinque obiettivi per una green economy in Italia. 9. Conclusione: dobbiamo prepararci per andare verso l Infinito nell Universo!

3 LAVORO, AMBIENTE ED ENERGIA 1. Una introduzione che vuole evidenziare il collegamento tra la complessità dell Universo e la Creazione. 2. Una situazione che ci impone la necessità di cambiare approccio: dalla crescita allo sviluppo. 3. Per una visione di futuro è necessario agire presto. E una responsabilità verso le prossime generazioni. 4. Un mondo cambia sia nel sud che nel nord: i bisogni aumentano ma la terra è una sola. 5. La necessaria transizione da una visione lineare del mondo ad uno circolare. 6. Lo sviluppo sostenibile non è solo ambiente ma anche economia e persone nei loro territori. 7. I diciassette obiettivi al 2030 delle Nazioni Unite. 8. I cinque obiettivi per una green economy in Italia. 9. Conclusione: dobbiamo prepararci per andare verso l Infinito nell Universo!

4 COMPLESSITÀ DELL UNIVERSO E CREAZIONE In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo Genesi 1 La Complessità inorganica può essere confinata o deconfinata. La complessità deconfinata degli ammassi stellari che si vedono ad occhio nudo è considerata manifestazione dell atto di nascita dell universo e della successiva espansione. Ovviamente l osservazione dell espansione dell universo è recente, stiamo di fatto cercando di osservarlo con il percorso tutto umano di addizione della conoscenza, non per deduzione. Ecofisica 2009 Sertorio/Renda

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7 COMPLESSITÀ DELL UNIVERSO E CREAZIONE Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. Genesi 1 La Complessità inorganica confinata è quella del sistema solare. Il sistema solare è in grado di sfuggire sia al destino operante a larga scala dell espansione cosmica, sia al destino del collasso gravitazionale. Ospita tutte le temperature massime, può innescare reazioni nucleari e minime delle radiazioni di fondo. Ecofisica 2009 Sertorio/Renda

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11 COMPLESSITÀ DELL UNIVERSO E CREAZIONE Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. E così avvenne. Genesi 1 La Complessità organica naturale dell ecosfera terrestre è in congiunzione dinamica tra la sfera inorganica e la biosfera: è in questo scenario che esiste l uomo e tutti gli organismi viventi. Di fatto il metabolismo è in interazione con la reciprocità fra il singolo organismo e l ambiente che lo circonda. Ogni singolo organismo nel suo lavoro esterno è rivolto sia all ambiente fisico che all insieme degli altri organismi. Questa è una forma di interazione di reciprocità. Ecofisica 2009 Sertorio/Renda

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13 COMPLESSITÀ DELL UNIVERSO E CREAZIONE Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti». Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. La Complessità artificiale della società umana è la complessità creata dall uomo nella sua interazione sociale. In particolare l uomo rispetto agli altri organismi viventi crea protesi come individuo e istituzioni come collettivo. Nell agire collettivo poi l uomo può agire con prestazioni di reciprocità, come è naturale nelle interazioni fisiche e con prestazioni di non reciprocità come è nei servizi. Di fatto i servizi sono una riduzione della potenzialità umana. Genesi 1 Ecofisica 2009 Sertorio/Renda

14 COMPLESSITÀ ARTIFICIALE DELLA SOCIETÀ UMANA prestazione servizio Ecofisica 2009 Sertorio/Renda

15 COMPLESSITÀ ARTIFICIALE DELLA SOCIETÀ UMANA COMPLESSITÀ VIZIOSA Produzione: stato/privati Complessità viziosa: questa è la società umana innaturale. Servizi Popolo Pagamenti Catena portante della dinamica economica Ecofisica 2009 Sertorio/Renda

16 COMPLESSITÀ ARTIFICIALE DELLA SOCIETÀ UMANA COMPLESSITÀ VIRTUOSA Complessità virtuosa: Una rete di prestazioni reciproche produzione e consumo sono coesistenti e distribuiti. Ecofisica 2009 Sertorio/Renda

17 La differenza fondamentale dei due casi è nella interazione elementare: reciproca o unidirezionale. La complessità naturale è infinita e non misurabile, la complessità artificiale è finita e misurabile. Si può dire che i servizi costituiscono una mappa riduttiva della potenziale varietà umana, ed al loro crescere vi è una continua riduzione di complessità della rete naturale delle interazioni umane. La varietà illimitata delle prestazioni reciproche nell insieme di una collettività genera una complessità virtuosa. La varietà finita dei servizi è quantificabile e costituisce la complessità viziosa. Ecofisica 2009 Sertorio/Renda

18 CENTO WATT Ogni essere vivente è una macchina dotata di una certa potenza basale ed esterna. Per un organismo è valutata in 1 watt per kg. Un uomo quindi circa 80 watt di potenza basale. La potenza esterna media di un uomo è di 2 watt. Un automobile mette a disposizione ad una persona 4166 watt, equivalente nel passato senza fossili a 2000 schiavi. Quindi oggi la potenza intermittente additiva è fornita dalle protesi energivore come l automobile che brucia carbon fossile e petrolio. Cento Watt per il prossimo miliardo di anni Sertorio/Renda

19 CENTO WATT La quantità stimata dei giacimenti di petrolio accumulati durante l era del carbonifero, è di circa di 1012 tonnellate (di fatto tonnellate all anno per 70 milioni di anni). Dalla scoperta dell uso del petrolio utilizzandola in parti uguali con il ritmo con cui è stato estratto, a ciascuno di noi ne toccherebbe 2 grammi all anno. Oggi noi di media ne consumiamo 5 tonnellate all anno. Cento Watt per il prossimo miliardo di anni Sertorio/Renda

20 PETROLIO AD USO PETROLCHIMICO Residential/ Commercial/ Agriculture; 11% Electricity Generation; 7% Other Industries; 17% Road Transport; 41% Petrochemicals ; 11% Marine bunkers; 5% Rail/ Waterways; 2% Aviation; 6%

21 LAVORO, AMBIENTE ED ENERGIA 1. Una introduzione che vuole evidenziare il collegamento tra la complessità dell Universo e la Creazione. 2. Una situazione che ci impone la necessità di cambiare approccio: dalla crescita allo sviluppo. 3. Per una visione di futuro è necessario agire presto. E una responsabilità verso le prossime generazioni. 4. Un mondo cambia sia nel sud che nel nord: i bisogni aumentano ma la terra è una sola. 5. La necessaria transizione da una visione lineare del mondo ad uno circolare. 6. Lo sviluppo sostenibile non è solo ambiente ma anche economia e persone nei loro territori. 7. I diciassette obiettivi al 2030 delle Nazioni Unite. 8. I cinque obiettivi per una green economy in Italia. 9. Conclusione: dobbiamo prepararci per andare verso l Infinito nell Universo!

22 Gross Domestic Product (PIL-GDP), Gross National Happiness (FIL), Index of Sustainable Economic Welfare (IBES), Index of Progress Auditor (IPE), the Human Development Index (HDI) [Cartoon by Vincent Cardona Albini]

23 SVILUPPO E necessario distinguere e chiarire i termini tra sviluppo e crescita. Noi oggi facciamo confusione quando parliamo di crescita come uguale significato di sviluppo. S-viluppo(togliere le catene) Chi non ama la libertà non vuole svilupparsi. Sviluppo contiene: Crescita (PIL) Relazioni sociali Spirito/anima

24 SVILUPPO Crescita (PIL) il valore aggregato, a prezzi di mercato, di tutti i beni e i servizi finali (cioè destinati al consumo) prodotti sul territorio di un Paese in un dato periodo di tempo Relazioni sociali I beni, il valore che i rapporti tra le persone generano, hanno una valenza moltiplicativa Spirito/anima Cultura, per chi riesce la fede, consente di fiorire alla coscienza individuale ed anche collettiva. Noi dobbiamo organizzare il lavoro in maniera che le tre dimensioni procedano di pari passo.

25 LO SVILUPPO SOSTENIBILE Conosciuto anche come Our Common Future. Il Bruntland Report è un documento rilasciato nel 1987 dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo (WCED) in cui, per la prima volta, viene introdotto il concetto di sviluppo, sostenibile. Il nome viene dato dalla coordinatrice Gro Harlem Brundtland che in quell'anno era presidente del WCED ed aveva commissionato il rapporto

26 ALCUNE TAPPE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE 1985: Lancio del programma Responsible Care 1987: Rapporto Bruntland 1987: ISO : Conferenza Mondiale di Rio su Ambiente e Sviluppo 1996: ISO : Protocollo di Kyoto 1999: OHSAS : Prima edizione linee guida Global Reporting Initiative 2001: Decreto Legislativo : Libro Verde Commissione Europea Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese 2011: Documento EU sulla Economia Circolare 2015: Agenda 2030 e definizione degli SDG s da parte delle Nazioni Unite

27 LAVORO, AMBIENTE ED ENERGIA 1. Una introduzione che vuole evidenziare il collegamento tra la complessità dell Universo e la Creazione. 2. Una situazione che ci impone la necessità di cambiare approccio: dalla crescita allo sviluppo. 3. Per una visione di futuro è necessario agire presto. E una responsabilità verso le prossime generazioni. 4. Un mondo cambia sia nel sud che nel nord: i bisogni aumentano ma la terra è una sola. 5. La necessaria transizione da una visione lineare del mondo ad uno circolare. 6. Lo sviluppo sostenibile non è solo ambiente ma anche economia e persone nei loro territori. 7. I diciassette obiettivi al 2030 delle Nazioni Unite. 8. I cinque obiettivi per una green economy in Italia. 9. Conclusione: dobbiamo prepararci per andare verso l Infinito nell Universo!

28 FUTURO E NUOVE GENERAZIONI La transizione dalla crescita allo sviluppo sostenibile è la sfida fondamentale per il futuro del nostro paese e di tutto il mondo. L attenzione al nostro pianeta, la cura delle persone di tutto il mondo e le risorse necessarie per tutti sono le risorse necessarie per tutti sono le linee guida di un futuro comune possibile. La recenti manifestazioni da parte delle nuove generazioni, quelle nate nel 21 secolo ci interpellano, ci chiedono la definizione di una politica di condivisione e di visione. Il modello del 20 secolo che si è basato solo sulla crescita continua, ha generato un approccio alla vita lineare da parte di tutti. Il futuro è visto oggi come un problema, come un buco nero psicologico. Ed è qui che servono corpi sociali e politici che devono indicare le vie per uno sviluppo sostenibile e dove il futuro è una opportunità.

29 FUTURO E NUOVE GENERAZIONI Il processo di sviluppo chiede di autogenerarsi in modo tale di garantire le basi per durare nel tempo e quindi permettere a tutte le generazioni di beneficiarne. Ma ciò che consente uno sviluppo durevole è la partecipazione intesa come coinvolgimento in profondità di tutti ai processi economici, sociali e culturali. Ma come devono essere i processi generatori di futuro? Innanzitutto una economica basata sulla circolarità e non sulla linearità. La messa in circolo delle risorse naturali, delle risorse economiche, delle risorse culturali e di quelle sociali consente la creazione di benessere condiviso e duraturo. Processi che spostano le risorse da chi consuma per se stesso a chi le mette a disposizione di tutti, con «Prestazioni Reciproche» direbbe il prof. Sartori in Ecofisica. Come tutti sappiamo anche a Bergamo, l 80% del reddito disponibile è in mano degli ultra 60enni.. Un reddito che dovrebbe essere invece messo in circolo per diventare volano di uno sviluppo orientato alle nuove generazioni.

30 FUTURO E NUOVE GENERAZIONI Altro tema da mettere in priorità nei processi è la sostenibilità ambientale come leva di sviluppo. Politiche energetiche e materiali da fonti rinnovabili possono generare futuro con qualità ambientale garantita in tutti i luoghi. Nell attuale visione della questione ambientale la misurazione degli impatti è troppo basata solo sulla questione della CO2. Non è più solo questa variabile da gestire per il futuro ambientale del nostro pianeta. Dobbiamo cominciare a governare tutte le componenti dell ambiente che ci circonda: acqua, minerali, bio organismi, energia solare, radiazioni, Vi è poi la terza leva per uno sviluppo sostenibile la cura della persona nella sue relazioni. L uomo che per natura nasce in relazione, chiede che siano definiti dei processi che prefigurano relazioni proattive tra gli uomini. Relazioni possibili positive tra gli uomini. Libertà, uguaglianza e fraternità chiedono alle persone di cercare la felicità in uno schema relazionale che passa dalla responsabilità dell altro, della cura dell altro, della compassione con l altro, all amore dell altro. Un amore che si muove a generatività per l altro che verrà al mondo domani e dopodomani.

31 LAVORO, AMBIENTE ED ENERGIA 1. Una introduzione che vuole evidenziare il collegamento tra la complessità dell Universo e la Creazione. 2. Una situazione che ci impone la necessità di cambiare approccio: dalla crescita allo sviluppo. 3. Per una visione di futuro è necessario agire presto. E una responsabilità verso le prossime generazioni. 4. Un mondo cambia sia nel sud che nel nord: i bisogni aumentano ma la terra è una sola. 5. La necessaria transizione da una visione lineare del mondo ad uno circolare. 6. Lo sviluppo sostenibile non è solo ambiente ma anche economia e persone nei loro territori. 7. I diciassette obiettivi al 2030 delle Nazioni Unite. 8. I cinque obiettivi per una green economy in Italia. 9. Conclusione: dobbiamo prepararci per andare verso l Infinito nell Universo!

32 UN CONCETTO A 360 IN UNO SCENARIO CHE CAMBIA Popolazione che invecchia Aspettative consolidate, ed elevate, relative a durata e qualità della vita Una crescita economica rallentata Popolazione in aumento Aspettative in forte crescita relative a qualità e durata della vita Una crescita economica vivace

33 LE CONSEGUENZE DI QUESTO SCENARIO Popolazione che invecchia Aspettative consolidate, ed elevate, relative a durata e qualità della vita Popolazione in aumento Aspettative in forte crescita relative a qualità e durata della vita Sfruttamento eccessivo delle risorse Fame di energia e conflitti per le risorse non ancora utilizzate Condizioni ambientali preoccupanti (Cambiamenti climatici, inquinamento) Distribuzione della ricchezza non equa e conflitti a sfondo sociale Ripensamento delle condizioni economiche, sociali, ambientali a livello mondiale Ripensamento delle tecnologie esistenti (vivere più a lungo, meglio, ovunque) Ripensamento del intera struttura della società

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45 GLI INDICATORI PER UNA SOSTENIBILITÀ A 360 Ambiente Economia Lavoro Diritti umani Prodotti Società

46 Un Approccio Particolare al Lavoro Il lavoro come strumento di produzione di valore economico, ma non solo. Il lavoro come importante motore di crescita personale e sociale. Il lavoro come forma di attuazione e protezione dei Diritti Umani. La salvaguardia del lavoro inteso in tutte queste componenti.

47 Diritti Umani e Valori Individuali Le forme di esclusione sociale che derivano dalla perdita del lavoro ledono la dignità umana in maniera comparabile a quanto accade con la riduzione in schiavitù o il lavoro forzato. La tutela del lavoro è nei paesi occidentali, forma di tutela dei diritti umani.

48 Economia Sostenibile Generare uno sviluppo economico duraturo in grado di creare reddito e lavoro, in grado di far sviluppare in maniera armonica il business e territori.

49 Il Pianeta come Bene Comune L Ambiente fornisce le risorse alla base dello sviluppo di ogni attività. Questa consapevolezza si traduce in una politica con obiettivi precisi: - un impegno continuo per la misurazione e mitigazione degli impatti; - un uso attento e razionale delle risorse; - investimenti in R&D e innovazione; - benchmark e collaborazione con i player di settore.

50 Il Controllo e la Tracciabilità Completa della Filiera La sostenibilità dei prodotti è un elemento critical to quality per i clienti. - una misurazione rigorosa e replicabile degli impatti lungo tutta la filiera; - piani di miglioramento a fronte dei risultati ottenuti; - R&D per prodotti a ridotto impatto - una comunicazione di prodotto corretta e veritiera (no green washing).

51 Il Valore di una Comunità Contribuire al consolidamento di condizioni di benessere e sicurezza attraverso la capacità di creare lavoro nei territori. Alimentare relazioni istituzionali solide, come elemento di sviluppo con gli stakeholder. Cooperare con le comunità locali per garantire loro supporto e visibilità e per rispondere alle loro esigenze. Farsi portavoce delle istanze della società attraverso la promozione della cultura.

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53 LE SFIDE FUTURE LAVORARE IN OTTICA DI FILIERA E, INSIEME, DI ECONOMIA CIRCOLARE SVILUPPARE NUOVI PRODOTTI A LIMITATO IMPATTO IN LINEA CON IL MERCATO TRASMETTERE AI CLIENTI E AI CONSUMATORI FINALI IL VALORE DELLA SOSTENIBILITA INVESTIRE IN SOSTENIBILITA DI PROCESSO E DI PRODOTTO: EFFICACIA ED EFFICIENZA LAVORARE SUL TEMA DELL ENERGIA: EFFICIENZA E FONTI RINNOVABILI FORMARE E MOTIVARE LE PERSONE, GARANTIRE LORO LAVORO E SICUREZZA

54 LAVORO, AMBIENTE ED ENERGIA 1. Una introduzione che vuole evidenziare il collegamento tra la complessità dell Universo e la Creazione. 2. Una situazione che ci impone la necessità di cambiare approccio: dalla crescita allo sviluppo. 3. Per una visione di futuro è necessario agire presto. E una responsabilità verso le prossime generazioni. 4. Un mondo cambia sia nel sud che nel nord: i bisogni aumentano ma la terra è una sola. 5. La necessaria transizione da una visione lineare del mondo ad uno circolare. 6. Lo sviluppo sostenibile non è solo ambiente ma anche economia e persone nei loro territori. 7. I diciassette obiettivi al 2030 delle Nazioni Unite. 8. I cinque obiettivi per una green economy in Italia. 9. Conclusione: dobbiamo prepararci per andare verso l Infinito nell Universo!

55 17 OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE AL 2030

56 LAVORO, AMBIENTE ED ENERGIA 1. Una introduzione che vuole evidenziare il collegamento tra la complessità dell Universo e la Creazione. 2. Una situazione che ci impone la necessità di cambiare approccio: dalla crescita allo sviluppo. 3. Per una visione di futuro è necessario agire presto. E una responsabilità verso le prossime generazioni. 4. Un mondo cambia sia nel sud che nel nord: i bisogni aumentano ma la terra è una sola. 5. La necessaria transizione da una visione lineare del mondo ad uno circolare. 6. Lo sviluppo sostenibile non è solo ambiente ma anche economia e persone nei loro territori. 7. I diciassette obiettivi al 2030 delle Nazioni Unite. 8. I cinque obiettivi per una green economy in Italia. 9. Conclusione: dobbiamo prepararci per andare verso l Infinito nell Universo!

57 CINQUE SFIDE FUTURE AL 2025 IN ITALIA Una più efficiente riduzione dei consumi di energia di abitazioni, scuole e uffici Un forte aumento delle fonti energetiche rinnovabili Un più rapido cambiameto verso l economia circolare Una migliore qualità delle cittè con un programma di rigenerazione urbana Una mobilità urbana più sostenibile per abbattere l inquinamento e la congestione del traffico

58 LAVORO, AMBIENTE ED ENERGIA 1. Una introduzione che vuole evidenziare il collegamento tra la complessità dell Universo e la Creazione. 2. Una situazione che ci impone la necessità di cambiare approccio: dalla crescita allo sviluppo. 3. Per una visione di futuro è necessario agire presto. E una responsabilità verso le prossime generazioni. 4. Un mondo cambia sia nel sud che nel nord: i bisogni aumentano ma la terra è una sola. 5. La necessaria transizione da una visione lineare del mondo ad uno circolare. 6. Lo sviluppo sostenibile non è solo ambiente ma anche economia e persone nei loro territori. 7. I diciassette obiettivi al 2030 delle Nazioni Unite. 8. I cinque obiettivi per una green economy in Italia. 9. Conclusione: dobbiamo prepararci per andare verso l Infinito nell Universo!

59 INFINITO (Last and First Men) 1930 Olaf Stapledon «Ma una cosa è certa: l uomo, se non altro, è musica egli stesso. Un tema coraggioso, che rende musicale anche il suo vasto accompagnamento, la sua matrice di uragani e di stelle. L uomo stesso, al suo livello, è una bellezza eterna nell eterna forma delle cose. E un fatto positivo essere stati uomini. Ecco perché dobbiamo proseguire insieme il cammino con la gioia, col sorriso nel cuore, e con pace, grati per il passato e per il nostro coraggio, convinti di poter concludere degnamente questa breve avventura musicale che è l uomo». L'opera consiste nella narrazione della storia ed evoluzione futura dell'umanità in un arco di tempo di due miliardi di anni, attraverso diciotto consecutive specie umane, delle quali quella attualmente esistente è la prima. La storia è narrata dal punto di vista di un umano del remoto futuro che si mette in contatto mentale con lo scrittore.

60 OPEN QUESTIONS Il vostro lavoro quotidiano e basato sulla contingenza o vi consente di guardare al futuro della vostra organizzazione? Lo sostenibilità è declinata nella vostra strategia? E nella azione quotidiana? L equilibrio tra tempo del lavoro e tempo per l uomo è gestito? come? Le vostre organizzazioni hanno una responsabilità molto importante nella vita quotidiana di molte persone e dei territori, quanto riuscite ad essere Creato e resistere alla tentazione di essere Creatori? Vi ponete la questione dei limiti allo sviluppo nella vostra azione? La cura dell ambiente è tra le vostre priorità? Quali azioni concrete state attuando? Le relazioni con gli stakeholders sono sempre più necessarie per garantire uno sviluppo sostenibile della vostra organizzazione, come vengono curate? Avete attuato delle politiche di Engagement? Quali sono le loro reazioni alla vostra azione?

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