Tour panoramico. Cenni storici. Tour botanico. Fase di lavoro. Tour delle statue. Gruppo di lavoro

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1 LICEO SCIENTIFICO indirizzo SCIENZE APPLICATE Classe 3T Anno scolastico Prof. Claudio Malavasi Tour panoramico Tour botanico Tour delle statue Cenni storici Fase di lavoro Gruppo di lavoro Mappa

2 Giardino delle forme Giardini pubblici via XX settembre Estensione di circa 6000 mq (106 m x 56m) Palazzo Municipale Home

3 Tour panoramico Visualizza la corrispondente zona del giardino Giardini via XX settembre Palazzo Municipale Home

4 Tour delle statue e dei manufatti Visualizza la corrispondente zona del giardino Home

5 Tour Botanico Clicca sulle chiome Elenco piante Taxodium disthicum 42 Campsis radicans 43 Laurus nobilis 45 Acer saccharinum Piante aggiunte 46 Punica granatum Albero non più presente 47 Prunus laurocerasus Home

6 37 Tilia cordata 25 Tilia platyphyllos 5-7 Picea abies 15 Abies alba 17 Fagus sylvatica 27 Ginkgo biloba Taxus baccata 19 Aesculus ippocasthanum Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva 33 Metasequoia glyptostroboides Vai alla diapositiva 38 Pawlonia tomentosa Vai alla diapositiva 40 Ulmus minor Vai alla diapositiva 29 Albizia julibrissin Vai alla diapositiva Magnolia grandiflora Vai alla diapositiva 3 Fraxinus angustifolia Vai alla diapositiva 32 Liriodendrum tulipifera Vai alla diapositiva 23 Sophora japonica Vai alla diapositiva Cedrus atlantica Vai alla diapositiva 34 Pinus nigra Vai alla diapositiva 41 Taxodium disticum Vai alla diapositiva 44 Lonicera caprifolium Vai alla diapositiva 13 Juglans nigra 42 Campsis radicans Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva 20 Carpinus betulus Vai alla diapositiva 43 Laurus nobilis Vai alla diapositiva Cercis siliquastrum 46 Punica granatum 47 Prunus laurocerasus 45 Acer saccharinum Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva Vai alla diapositiva Tour botanico Home

7 Vialetto centrale con vista sulla statua di Cornelio Mappa

8 Giardino delle forme Mappa

9 Giardino delle forme Mappa

10 Statua di Cornelio vista lateralmente Mappa

11 Vialetto centrale con vista sul Palazzo municipale Mappa

12 Mappa La statua di Cornelio

13 Vialetto laterale lato giardini di via XX settembre Mappa

14 Mappa La fontana con il pergolato

15 Mappa Le statue del cane e del leone

16 Vialetto laterale lato fiume Po Mappa

17 Ingresso dai giardini di via XX settembre Mappa

18 Labirinto attuale In passato era presente un labirinto ottenuto con cordoli di bosso molto alti, molto in voga nei giardini del XVIII secolo Mappa

19 Ingresso con vista sul palazzo municipale Mappa

20 Ingresso con vista sul giardino Mappa

21 Particolare del recinto in muratura Mappa

22 Cartello turistico che attesta la ristrutturazione con il cofinanziamento dell Unione Europea (2002). Mappa

23 NOME COMUNE: Tasso NOME SCIENTIFICO: Taxus baccata FAMIGLIA : Taxaceae ALTEZZA STIMATA: 3,5 m CIRCONFERENZA A 1M D ALTEZZA: 40 cm ORIGINE E DISTRIBUZIONE: Pianta originaria dell Eurasia e Nord-Africa; diffusa in Europa settentrionale, in Nordafrica e nel Caucaso Tour botanico Elenco piante

24 NOME COMUNE: Ginkgo NOME SCIENTIFICO: Ginkgo biloba FAMIGLIA: Ginkgoacea ALTEZZA STIMATA: circa 30 m CIRCONFERENZA A 1 M D ALTEZZA: 2,52 m ORIGINE E DISTRIBUZIONE: E originaria della Cina, nella quale sono stati rinvenuti fossili che risalgono all'era mesozoica. Viene coltivata industrialmente in Europa, Giappone, Corea e Stati Uniti per l'utilizzo medicinale delle sue foglie. NOTE: Il ginkgo dei giardini ostigliesi è una pianta secolare. Tour botanico Elenco piante

25 NOME COMUNE: Paulonia NOME SCIENTIFICO: Pawlonia tomentosa ALTEZZA STIMATA: 24,70 m CIRCONFERENZA A 1 m D ALTEZZA: cm ORIGINE E DISTRIBUZIONE: Albero deciduo o crescita molto rapida originario della Cina e del Giappone. Queste piante si sviluppano senza problemi in qualsiasi terreno, anche in luoghi dimostratisi sfavorevoli per altre coltivazioni. FOGLIE: Le foglie sono semplici, cuoriformi, grandi, con un lungo picciolo di colore verde chiaro. Tour botanico Elenco piante

26 NOME COMUNE: NOME SCIENTIFICO: FAMIGLIA: CIRCONFERENZA A 1 M DA TERRA: ALTEZZA : FOGLIE: FIORI/ FRUTTI: DISTRIBUZIONE: Frassino meridionale Fraxinus angustifolia Vahl Oleaceae 1,o9 m 15m asimmetriche di forma ovale frutti secchi alati in quasi tutta l Italia Tour botanico Elenco piante

27 NOME COMUNE: Abete bianco NOME SCIENTIFICO: Abies alba FAMIGLIA: Pinaceae ALTEZZA STIMATA: circa 37.1 m CIRCONFERENZA DEL TRONCO A 1 M DA TERRA: 1, 35 m FOGLIE E FRUTTI: Le foglie sono persistenti e costituite da aghi appiattiti, rigidi e inseriti singolarmente e separatamente sui rametti ORIGINE E DISTRIBUZIONE: tipica delle foreste e delle montagne dell'emisfero boreale. Tale pianta, assieme al raro abete dei Nebrodi, è uno dei due unici abeti spontanei del nostro territorio Tour botanico Elenco piante

28 NOME COMUNE: IPPOCASTANO NOME SCIENTIFICO: Aesculus hippocastanum L. FAMIGLIA: Sapindaceae ALTEZZA STIMATA: circa m CIRCONFERENZA DEL TRONCO A 1 M DA TERRA: 1, 74 m FOGLIE E FRUTTI: Le foglie dell'ippocastano sono decidue, palmato-settate, con inserzione opposta, I frutti sono grosse capsule rotonde e verdastre, munite di corti aculei ORIGINE E DISTRIBUZIONE: Originario dell'europa orientale (penisola balcanica, Caucaso); è stata introdotta a Vienna nel 1591 da Charles de l'écluse e a Parigi, da Bachelier, nel 1615 Tour botanico Elenco piante

29 FAGUS SYLVATICA NOME COMUNE: Faggio NOME SCIENTIFICO: Fagus sylvatica L. Pendula FAMIGLIA: Fagaceae ALTEZZA STIMATA: circa 35.6 m CIRCONFERENZA DEL TRONCO : 1, 18 m FOGLIE: presenta foglie ovali FIORI: è una pianta monoica che produce fiori maschili e femminili FRUTTI: frutti commestibili chiamati faggiole Tour botanico Elenco piante

30 NOME COMUNE: Metasequoia NOME SCIENTIFICO: Metasequoia glyptostroboides FAMIGLIA: Cupressaceae ALTEZZA STIMATA: 46.1 m CIRCONFERENZA DEL TRONCO A 1 METRO D ALTEZZA: 2.73 m FOGLIE: Le foglie sono aghiformi, troncate all apice e appressate lungo il rametto. FRUTTI: I frutti sono a forma di piccole pigne pendule che appaiono alla fine dell estate FIORI: / Tour botanico Elenco piante

31 NOME COMUNE: Olmo; NOME SCIENTIFICO: Ulmus minor; FAMIGLIA : Ulmaceae; ALTEZZA STIMATA: 35 m; CIRCONFERENZA A 1M D ALTEZZA: 351 cm; ORIGINE E DISTRIBUZIONE: La specie è diffusa in Europa continentale, Asia Mediterranea e America settentrionale; HABITAT NATURALE: boschi e terreni incolti; Tour botanico Elenco piante

32 NOME : Tiglio selvatico NOME SCIENTIFICO: Tilia cordata FAMIGLIA: Tiliaceae CIRCONFERENZA A 1M D ALTEZZA: 46 cm ALTEZZA STIMATA: 9,3 m ORIGINE E DISTRIBUZIONE : È una tipica specie con areale europeo. In Italia è presente sull'arco Alpino e sull'appennino fino alla Basilicata. Tour botanico Elenco piante

33 NOME: Sofora del Giappone NOME SCIENTIFICO: Sophora japonica FAMIGLIA: Fabaceae CIRCONFERENZA A 1M D ALTEZZA: 182 cm ALTEZZA STIMATA : 33,7 m ORIGINE E DISTRIBUZIONE: specie esotica, proveniente dalle regioni centro asiatiche, che si è diffusa in Europa nel XVIII secolo. Tour botanico Elenco piante

34 NOME COMUNE: ACACIA NOME SCIENTIFICO: ALBIZIA JULIBRISSIN FAMIGLIA: MIMOSACEAE ALTEZZA STIMATA: 10 m CIRCONFERENZA A 1 M DA TERRA: 75 cm FOGLIE E FRUTTI: le foglie decidue composte sono formate da molte coppie di foglioline, i fiori di varia foggia a volte simili a quelli delle mimose. ORIGINE E DISTRIBUZIONE:originari della zona tropicale di Africa, Asia e Australia. Tour botanico Elenco piante

35 NOME COMUNE: Abete rosso NOME SCIENTIFICO: Picea abies FAMIGLIA: PINACEAE ALTEZZA STIMATA:12,3 CIRCONFERENZA A 1 M DA TERRA: 106 cm FOGLIE E FIORI: Le foglie sono costituite da aghi appuntiti, a sezione quadrangolare, lunghi fino a circa 2,5 cm. I fiori, meglio indicati come sporofilli, maturano in aprile-maggio ORIGINE E DITRIBUZIONE:Europa e Asia centrale e settentrionale. Utilizzatissimo per impieghi silvicolturali e come albero ornamentale. In Italia è presente allo stato spontaneo sulle Alpi dalla Liguria Tour botanico Elenco piante

36 NOME COMUNE: CEDRO NOME SCIENTIFICO: Cedrus atlantica FAMIGLIA: PINACEAE ALTEZZA STIMATA: 21,5 m CIRCONFERENZA A 1 M DA TERRA: 292 cm FOGLIE E FRUTTI:Le foglie sono aghiformi, sempreverdi. Quelle dei brachiblasti sono riunite in ciuffi di aghi ORIGINE E DISTRIBUZIONE:nome deriva dalla sua origine e diffusione nella catena dell'atlante in Nord-Africa Tour botanico Elenco piante

37 NOME COMUNE: Liriodendro (Albero dei tulipani) NOME SCIENTIFICO: Liriodendrum tulipifera FAMIGLIA: CIRCONFERENZA A 1 M DA TERRA: ALTEZZA: ORIGINE E DISTRIBUZIONE: Magnoliaceae 3 m 42,20 m Il liriodendro è originario degli Stati Uniti d'america. Viene coltivato in Europa e altre zone del globo, principalmente come pianta ornamentale. Tour botanico Elenco piante

38 NOME COMUNE: Pino nero NOME SCIENTIFICO: Pinus nigra FAMIGLIA: Pinaceae CIRCONFERENZA: 112 cm ALTEZZA STIMATA: 20 m FOGLIE: Le foglie sono aghiformi FIORI: sono presenti degli strobili, o pigne FRUTTI: / Tour botanico Elenco piante

39 NOME COMUNE: Tiglio NOME SCIENTIFICO: Tilia plathyphyllos FAMIGLIA: Tiliaceae CIRCONFERENZA: 352 cm ALTEZZA STIMATA: 38,56 m FOGLIE: le foglie sono caduche, cuoriformi grandi 8 cm FRUTTI: sono piccole capsule con costole sporgenti FIORI: profumati, forniti di brattea, di colore biancogiallastro Tour botanico Elenco piante

40 NOME COMUNE: Magnolia NOME SCIENTIFICO: Magnolia grandiflora FAMIGLIA: Magnoliaceae CIRCONFERENZA: 2,26 m ALTEZZA STIMATA: 26,17 m FOGLIE: ovali e simmetriche FRUTTI: è un achenio e cresce in grappoli ovaidali FIORI: sono larghi dai 15 ai 22 cm, cupoliformi, di colore bianco Tour botanico Elenco piante

41 NOME COMUNE: CIPRESSO CALVO NOME SCIENTIFICO: Taxodium distichum FAMIGLIA: CUPRESSACEAE ALTEZZA: 34 m CIRCONFERENZA A 1 m DA TERRA: 164 cm ORIGINE E DISTRIBUZIONE: Il Taxodium distichum ha un areale che va dalla baia del Delaware e dall'indiana e l'illinois meridionali fino alla Florida e al Texas orientale Tour botanico Elenco piante

42 Nome comune: Nome scientifico: Famiglia: Circonferenza a 1 m da terra: Altezza stimata: Origine e distribuzione: Noce del Canada Juglans nigra Juglandaceae 1,10 m 29m Originaria del continente nordamericano, da cui è stata nel corso del XX secolo importata e coltivata anche in Europa occidentale e orientale. Tour botanico Elenco piante

43 NOME: Trombetta rampicante NOME SCIENTIFICO: Campsis radicans L.Bureau FAMIGLIA: Bignoniaceae CIRCONFERENZA A 1M D ALTEZZA: 62 cm ALTEZZA STIMATA : 3 m ORIGINE E DISTRIBUZIONE: La pianta è originaria del nord America diffusa dal New Jersey. Tour botanico FOGLIE E FIORI: Le foglie sono pennate. I fiori sono in racemi terminali di 4-12 individui. Elenco piante

44 NOME: Alloro NOME SCIENTIFICO : Laurus nobilis FAMIGLIA: Lauraceae DISTRIBUZIONE: Diffuso lungo le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia e nell'asia Minore. ALTEZZA : 2m CIRCONFERENZA(a 1 m d altezza): 30 cm MORFOLOGIA:Si presenta, poiché sottoposto a potatura, in forma arbustiva di varie dimensioni ma è un vero e proprio albero alto fino a 10 m. È una pianta perenne. Il fusto è eretto, la corteccia verde nerastra. Tour botanico

45 NOME COMUNE: Albero di Giuda NOME SCENTIFICO: Cercis siliquastrum FAMIGLIA: Fabaceae ALTEZZA: 15m CIRCONFERENZA: 80cm FOGLIE: colore verde carico e aspetto liscio e lucido; la pagina inferiore è glauca FRUTTI: sono dei baccelli scuri, pendenti, molto numerosi, che restano attaccati alla pianta fino alla fine dell'inverno FIORI:I fiori sono ermafroditi, con corolla papilionacea e di colore rosa DISTRUBUZIONE: L'albero di Giuda è originario dell'area mediterranea. Tour botanico

46 NOME COMUNE: MELOGRANO NOME SCIENTIFICO: Punica granatum FAMIGLIA: Punicaceae ALTEZZA: 3 m CIRCONFERENZA (a 1 m da terra): 40 cm FOGLIE E FRUTTI:Le foglie sono opposte o sub opposte, lucide, strette ed allungate, intere, larghe 2 cm e lunghe 4 7 cm, Il frutto (melagrana) è una bacca (detta Balausta ) di consistenza molto robusta ORIGINE E DISTRIBUZIONE:Il melograno si ritiene originario dell'asia sud occidentale, ed è stato coltivato nelle regioni caucasiche da tempo immemorabile Tour botanico

47 NOME COMUNE: LAUROCERASO NOME SCIENTIFICO: Prunus laurocerasus FAMIGLIA: Rosaceae ALTEZZA: 3 m CIRCONFERENZA DEL TRONCO A 1 M DA TERRA: cespuglio FOGLIE E FRUTTI:Le foglie sono verde scuro, molto più chiare e lucide quando giovani; spesse (1-1,5 mm) Fiorisce tra aprile/ giugno, i fiori sono bianchi; ermafroditi; disposti a racemo, dall'odore profumato, ma acido ORIGINE E DISTRIBUZIONE:Prunus laurocerasus è originario dell'asia minore e del'europa orientale ed è stato importato in Italia durante il secolo XVI Tour botanico

48 Nome comune: Nome scientifico: Famiglia: Altezza: Circonferenza a 1 m: Origine: Foglie: Tour botanico Acero saccarino Acer saccharinum Aceraceae 4 m 40 cm originario delle regioni nordoccidentali del continente americano. La chioma è composta da foglie decidue, palmatolobate, profondamente incise e argentate nella parte inferiore, le cui dimensioni di norma sono: 8-16 cm di lunghezza è 6-12 cm di larghezza

49 Nome comune : Caprifoglio Nome scientifico : Lonicera caprifolium Famiglia: Caprifoliaceae Sul pergolato della fontana sono presenti sia il caprifoglio che il glicine. Clicca sulla freccia per andare alla diapositiva del glicine. Origine e distribuzione : Queste piante allo stato libero crescono su un vastissimo territorio che comprende oltre all'europa, qualsiasi altra zona posta nell'emisfero boreale come l'asia, l'africa e l'america, con particolare rilevanza per le regioni montuose dell'asia centrale e orientale. Possiamo infatti considerare l'himalaya, a una altitudine compresa tra i 3000 e 4000 m s.l.m., l'area di origine del genere Lonicera. comprese comunque anche le zone montuose della Cina occidentale Tour botanico Elenco piante

50 Nome comune: Glicine Nome scientifico: Wisteria sinensis Famiglia: Fabaceae Tour botanico Origine e distribuzione : originaria della Cina, è una pianta arbustiva rampicante, rustica e vigorosa, con apparato radicale robusto che si espande facilmente, fusti volubili, che raggiungono i m di altezza a seconda del sostegno; foglie decidue, imparipennate, composte da 7-13 foglioline ovali-lanceolate con l'apice acuminato; fiori ermafroditi e profumati, con corolla papilionacea di colore azzurro-lilla o malva, riuniti in vistosi grappoli pendenti lunghi cm, con fioriture a fine inverno inizio primavera; il frutto è un legume di 8 15 cm di lunghezza; sono state selezionate varietà a fiori bianchi, rosati, violacei. Elenco piante

51 Tour botanico Elenco piante

52 La statua di Dante Alighieri, realizzata negli anni dallo scultore Pasquale Miglioretti (Ostiglia,1822 Milano,1881), fu prima collocata nella piazza del Broletto di Mantova, poi trasferito in piazza Dante (1894), successivamente sistemato nell esedra di palazzo Te e infine donato nel 1979 alla cittadina di Ostiglia; è realizzata in marmo di Carrara e necessita di interventi viste le cattive condizioni in cui versa. Torna al tour delle statue

53 E tuttora presente nel Giardino la statua di Cornelio Nepote, del 1788 ( don Gaetano Boccaletti in Cronache Ostigliesi del 1814) e di autore incerto,che, dopo il violento temporale del 1819, rimase interrata per metà busto e solo nel 1976 riportata in superficie con la base e restaurata la parte destra della mano mancante (foto in basso). Prima dell uragano la statua era poggiata su un piedistallo riportante l iscrizione in latino di padre Saverio Bettinelli: Mantua Virgilium iactet Verona Catullum Hostiliam hisce parem reddo Nepos patriam ( Mantova celebri Virgilio; Verona celebri Catullo; io Nepote porto la mia patria Ostiglia simile a queste ). Il piedistallo a causa dei danni è stato successivamente rimosso. La scultura è realizzata in pietra bianca di Vicenza; si presenta in gravi condizioni di degrado, buona parte della superficie è infatti oggetto di danni provocati dagli agenti atmosferici. Torna al tour delle statue

54 Il CANE posto su un pilastro in laterizio a 2/3 dall accesso al Giardino dal palazzo; realizzato in pietra tufacea bianca di Vicenza e si presenta in buone condizioni di conservazione Torna al tour delle statue

55 Il LEONE, posto su un pilastro in laterizio a 2/3 dall accesso al Giardino dal palazzo, non è originale; realizzato in pietra tufacea bianca di Vicenza e si presenta in buone condizioni di conservazione Torna al tour delle statue

56 Torna al tour delle statue Due vasche in nembro rosato sono appoggiate alle statue del cane e del leone.

57 Quattro Stagioni Delle quattro statue originarie ne abbiamo rinvenuta una soltanto ; realizzata in pietra tufacea bianca di Vicenza, opera dello scultore veronese Pietro Muttoni ( ). Una delle quattro statue raffiguranti le stagioni Torna al tour delle statue

58 Sedute Sono presenti diversi blocchi in biancone utilizzati come sedute, ma che originariamente dovevano appartenere all arco del cancello del Giardino verso il fiume Po. Torna al tour delle statue

59 Torna al tour delle statue Foto del vascone in pietra d Istria

60 Torna al tour delle statue Resti di una panchina originaria in marmo rosso di Verona.

61 Fontana e pergolato Fontana Operata la demolizione delle due fontane esistenti per far spazio alla nuova area di sosta lungo il percorso principale del giardino, si è proceduto alla realizzazione della nuova fontana realizzata con fondo in cocciopesto e bordo in pietra bianca di Lessinia sagomato; in mattoni pieni posti a coltello le aiuole che cingono il pergolato. Torna al tour delle statue Tour botanico

62 Giardino delle forme In pietra bianca di Lessinia i cordoli delle aiuole Mappa

63 La presenza dei due pozzi in pietra rossa di Verona, insieme alla volontà di ripristinare la geometria originaria, e la testimonianza sull uso di elementi potati in forma obbligata suggeriti nel disegno di fine Ottocento hanno suggerito l idea di ricreare altre due piazzette simmetricamente rispetto quelle esistenti lungo il viale centrale, di proporre i pilastri su cui addossare i pozzi in materiale vegetale anziché in laterizio utilizzando tassi del tipo Taxus baccata fastigiata con potatura in forma geometrica obbligata formati a colonna Torna al tour delle statue

64 Per la misurazione dell altezza degli alberi del giardino Bonazzi di Ostiglia è stato utilizzato il metodo matematico della proporzione tra triangoli simili. Per prima cosa si è preso un bastoncino di una lunghezza di circa 1 m. Si tiene tale bastoncino in posizione perpendicolare al terreno a distanza del braccio teso e si arretra gradualmente in modo che la punta del bastone coincida idealmente con la punta dell albero da misurare. Avanti

65 Una volta che la punta del bastone coincide con la cima dell albero, si misura la distanza dall operatore alla base dell albero. Avanti

66 Con la misura della distanza dall albero si applica questa proporzione matematica: ( altezza del bastone): (altezza dell albero)=(lunghezza del braccio dell operatore ):(distanza dall albero) Una volta trovata l altezza dell albero si deve aggiungere l altezza dell operatore. Avanti Un momento di calcolo

67 ESEMPIO DI CALCOLO Albero in esame: Ginkgo biloba Distanza operatore-albero: 30,20 m = 3020 cm Altezza bastoncino: 80 cm Lunghezza braccio: 65 cm Altezza operatore: 140 cm Altezza albero: (3020 x 80) : 65 = = 3857 cm = 38,57 m Torna alla prima diapositiva Altezza albero incognita Distanza operatore-albero Altezza bastoncino Lunghezza braccio operatore Altezza operatore

68 NOTE STORICHE Il giardino Bonazzi prende il nome dal suo fondatore, il signore Giuseppe Maria Bonazzi che nel 1783 commissionò all architetto Bolanni la progettazione del proprio palazzo e del giardino che ricavò bonificando con interramenti e palafitte un acquitrino. Palazzo e giardino sono collocati simmetricamente lungo lo stesso asse compositivo che collega idealmente il centro di Ostiglia al fiume Po, punti nodali del tessuto commerciale di Ostiglia, sono coordinati da una serie di rimandi architettonici costituiti da pilastri e cancelli, che conferiscono unitarietà alla composizione. Nel progetto iniziale anche la delimitazione del giardino doveva essere in ferro ma in seguito dati le ingenti spese sostenute si decise per un muretto in mattoni disposti a reticolo (gelosie). Il disegno del giardino di Ostiglia riflette sapientemente il clima culturale del periodo in cui fu creato: gli elementi legati alla tradizione classicista, quali la proporzione tra i lati (circa 1 a 2), l asse centrale che lo attraversa per tutta la lunghezza e la geometria degli assi di simmetria che lo compongono cercano una sorta di compromesso con i percorsi secondari che fattisi arcuati se non proprio serpentini tradiscono la loro matrice anglosassone. Quel giardino innalzato a foggia di bosco e di viali non dovevano originariamente essere concepito con bordure di bosso, adatte a creare geometrie percepibili interamente i n aiuole prive di alberi se non di specie modellabili con la maestria dell arte topiaria: era invece concepito con alberi di notevole sviluppo come dimostrano quelli superstiti e la loro disposizione era tutta tesa alla ricerca del colore, della poesia delle quattro stagioni ; la curiosità per i vegetali curiosi stabiliva uno stretto rapporto con la cultura lombarda del 700, con la sua capacità di ricevere le ricerche europee contemporanee. Nel XVII secolo risultano infatti già introdotte in Europa alcune delle specie esotiche che più caratterizzano i giardini lombardi (Acer negundoalla metà del XVII sec; Liriodendrum tulipifera nel 1648; Liquidambar styracifolia nel 1681; Quercus rubra nel 1691), ma a partire dall ottavo secolo con lo sviluppo delle nuove teorie di arte dei giardini e con la diffusione del parco paesistico che si assiste all introduzione di molte specie arboree ed arbustive, sia caducifoglie, ricercate per i cromatismi autunnali e per le fioriture primaverili, che conifere esotiche, dal portamento particolare ed altamente decorativo. La maggior diffusione di piante d alto fusto, prevalentemente a foglia caduca, avviene nella seconda metà del 18 sec e la ricerca di molteplici varietà si sviluppa dal 19esimo secolo. Avanti

69 Nel XVII e XIV secolo gli inglesi introducono in Europa anche molti arbusti ornamentali, importati in gran parte l estremo Oriente: Ortensie, Azalee, Rododendri, Camelie e rampicanti come glicini e buganvillee. Nel giardino Bonazzi erano presente segni di gusto formale come il labirinto ottenuto da cordoli di bosso molto alti e forme scolpite con arte topiaria, come rivela un disegno di fine 8000 dove si osserva anche che il maggior numero di alberi di alto fusto era rappresentato da conifere. Lungo il perimetro si trovavano chioschi di olmi con al centro panchine in muratura attualmente sostituiti dalle stanzette di Carpino, qua e là grandi vasi monolitici di marmo, oltre a numerosi vasi di terracotta probabilmente per assecondare la moda degli agrumi che nel 17esimo-18esimo secolo era presente in ogni giardino: nei Ragguagli allegati alle vedute dei giardini lombardi rilevati da Marc' Antonio dal Re nel 1722 e nel 1743 gli agrumi risultavano importanti elementi compositivi e decorativi, simboli di ornamento, sfarzo e ricchezze. Alle siepi di Buxus sempervirens che accompagnano i percorsi rettilinei principali si alternano le bordure di Ophiopogon japonicus nei percorsi interni e, limitatamente ad alcune aiuole poste all intersezione di più assi compositivi, di Hemerocalllis flava Stella d Oro, secondo le usanze storiche del 18esimo-19esimo-20esimo secolo. Rose rifiorenti e ricoprenti, intervallate da piante arbustive decidue tipo Hydrangea arborescens ravvivano e rafforzano il percorso centrale del giardino, fino alla slargo semicircolare dell ingresso posto tra due parterre costituiti da Buxus pumilanana con al centro Lavandula angustifolia. Tra le sculture rimaste nel giardino al loro posto originario ci sono sui pilastri del cancello d ingresso soltanto due delle quattro statue raffiguranti le stagioni scolpite in pietra tufacea bianca di Vicenza dallo sculture veronese Pietro Muttoni e, sopra i pilastri in laterizio posti i due terzi della viabilità centrale, le statue del cane e del leone realizzate in pietra Tufacea di Vicenza ( la statua originaria del leone è andata perduta ). Il giardino Bonazzi con il rispettivo palazzo furono venduti nel 1886 ad un lontano parente del Bonazzi, un certo Annibale Cavriani, al comune di Ostiglia per ospitarvi la sede municipale. Nel 2004 fu restaurato parte del comune di Ostiglia grazie ad un finanziamento della comunità europea. Bibliografia: Gaetano Boccaletti (don) Cronache Ostigliesi Tinti Dante( ) Memorie ostigliesi ed. Stranieri Ostiglia (postumo) Arch. Sabrina Bortolazzi dott. Giorgio Grossi Progetto di restauro del giardino Bonazzi 2002 Stefano l Occaso Sul monumento settecentesco di Cornelio Nepote in Ostiglia -Atti e Memorie vol.lxxxvi pag.353 Accademia Nazionale Virgiliana HOME

70 Classe III T Liceo delle scienze applicate A.S. 2012/2013 da sinistra: Ravelli Erik, Casari Antonio, Ferrari Ivan, Cotifava Matteo, Losi Alessandro, Cadore Massimiliano, Singh Arwinder, Longhi Luca, Borghi Ilaria, Dal Porto Rebecca HOME

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