Focus su Rumore e Vibrazioni. Cinzia Giangrande - RFI

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1 Focus su Rumore e Vibrazioni Cinzia Giangrande - RFI 1

2 RUMORE Quadro normativo L. n. 447, 26/10/1995 D.M. Ambiente 29/11/2000 DPR n. 459, 18/11/1995 D.M. Ambiente 16/03/1998 D. Lgs n /08/2005 Legge 26 ottobre 1995, n. 447 Legge Quadro sull inquinamento acustico D.M. Ambiente 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico D.P.R. 18/11/1998, n. 459 Regolamento recante norme di esecuzione dell articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario D.M. Ambiente 29/11/2000 Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore D. Lgs. 19/08/2005, n. 194 Attuazione della Direttiva 2002/49/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 giugno 2002 relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale 18/04/2019 ALPTRANSIT CRITICITA E SOLUZIONI SULLA LINEA FERROVIARIA I Cinzia Giangrande 2

3 RUMORE Quadro normativo Legge 26 ottobre 1995, n. 447 Art. 10 comma 5: le società e gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture,, nel caso di superamento dei valori limite hanno l obbligo di predisporre e presentare al comune piani di contenimento ed abbattimento del rumore secondo le direttive emanate dal Ministro dell'ambiente. Essi devono indicare tempi di adeguamento, modalità e costi e sono obbligati ad impegnare, in via ordinaria, una quota fissa non inferiore al 7 per cento dei fondi di bilancio previsti per le attività di manutenzione e di potenziamento delle infrastrutture stesse per l'adozione di interventi di contenimento ed abbattimento del rumore ". D.M. Ambiente 16 marzo 1998 Per il rumore ferroviario viene fornita la metodologia di misura e di elaborazione dei dati. In particolare, l allegato C indica le tecniche di rilevamento del rumore ferroviario. In particolare il tempo di misura non deve essere inferiore a 24 ore, il microfono deve essere posizionato ad 1,00 metri dalla facciata degli edifici e ad una quota da terra pari a 4,00 metri. 18/04/2019 ALPTRANSIT CRITICITA E SOLUZIONI SULLA LINEA FERROVIARIA I Cinzia Giangrande 3

4 RUMORE Quadro normativo D.M. Ambiente 29 novembre 2000 Obiettivi e tempistiche imposte al gestore delle infrastrutture Fase 1) MAPPATURA ACUSTICA: STIMA DEI LIVELLI Il gestore di una rete di infrastrutture lineari di interesse nazionale o di più Regioni, entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto (e cioè entro il 5 agosto 2002), individua le aree dove sia stimato o rilevato il superamento dei limiti previsti e trasmette i dati relativi ai Comuni e alle Regioni competenti. Fase 2) PIANO DI CONTENIMENTO ABBATTIMENTO DEL RUMORE Entro i successivi 18 mesi (cioè entro il 5 febbraio 2004) lo stesso gestore presenta ai Comuni interessati, alle Regioni e al Ministero dell Ambiente il piano di contenimento e abbattimento del rumore in cui sono individuati gli interventi e le relative modalità di realizzazione, l indicazione dei tempi di esecuzione, dei costi previsti e il grado di priorità di ciascuno. 18/04/2019 ALPTRANSIT CRITICITA E SOLUZIONI SULLA LINEA FERROVIARIA I Cinzia Giangrande 4

5 RUMORE Attività svolte da RFI ai sensi del DMA Redazione nel luglio 2002 della mappatura acustica ai sensi del DMA (Fase 1) 2. Redazione nel dicembre 2003 del piano di risanamento acustico nazionale ai sensi del DMA (Fase 2) 3. Approvazione dei primi 4 anni di interventi pianificati nel Piano di risanamento, da parte della Conferenza Unificata, nella seduta del 01/07/ /04/2019 ALPTRANSIT CRITICITA E SOLUZIONI SULLA LINEA FERROVIARIA I Cinzia Giangrande 5

6 RUMORE Fase 1: Stima dei livelli sonori e individuazione delle aree stimate 6

7 RUMORE Fase 2: Piano degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore 7

8 RUMORE Quadro normativo D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 194 Attuazione della Direttiva 2002/49/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 giugno 2002 relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale Le attività richieste dal Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 194 sono: elaborazione della mappatura acustica degli assi ferroviari principali secondo le indicazioni contenute negli allegati n. 4 e 6, in funzione di nuovi descrittori acustici; elaborazione e adozione dei piani di azione degli assi ferroviari principali per ridurre il rumore ambientale laddove necessario; assicurare l informazione e la partecipazione del pubblico in merito al rumore ambientale ed ai relativi effetti. Per gli assi ferroviari principali (più di convogli/anno) la mappatura acustica e i piani di azione vengono riesaminati e, se necessario, rielaborati ogni cinque anni per aggiornare i dati di traffico che vengono scaricati dai sistemi informativi di RFI. Gli elaborati sono trasmessi alle Regioni e al Ministero dell Ambiente che comunica i dati alla Commissione Europea. 8

9 RUMORE Aggiornamento del Piano di risanamento acustico (2018) Trasmissione al Ministero dell Ambiente, nel novembre 2018, di un cronoprogramma completo, esaustivo ed aggiornato di tutti gli interventi del piano del rumore, con l indicazione dell ordine di priorità degli stessi ed i relativi costi aggiornati, in vista dell attivazione da parte del MATTM dell iter in sede di Conferenza Unificata per l approvazione del piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore ai sensi del DM L aggiornamento si è reso necessario: per recepire, con azioni correttive e/o integrative, le segnalazioni pervenute dagli Enti Locali e da soggetti privati; per tenere conto delle attività svolte in ottemperanza al Decreto Legislativo 194/2005 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. Il piano d azione recepisce ed aggiorna il piano di contenimento e abbattimento del rumore ai sensi del DM Ambiente 29/11/00, comportando la modifica di interventi già pianificati ovvero l individuazione di nuovi interventi. Art. 4 comma 8 del D.Lgs. 194/05: «I piani d Azione previsti ai commi 1 e 3 recepiscono e aggiornano i piani di contenimento e di abbattimento del rumore prodotto per lo svolgimento dei servizi pubblici di trasporto, i piani comunali di risanamento acustico ed i piani regionali triennali di intervento per la bonifica dall inquinamento acustico adottati ai sensi degli articoli 3, comma 1, lettera i), 10, comma 5,7 e 4, comma 2, della legge 26 ottobre 1995, n

10 RUMORE Sintesi Piano di risanamento (agg. 2018) n interventi: barriere per km di opere interventi diretti Oneri finanziari:10 miliardi (da ripartire in 15 anni) Tipologie di interventi di mitigazione Ordine di priorità in base all art. 5 comma 3 del DM Ambiente Interventi diretti sulla sorgente rumorosa (contatto ruota - rotaia, materiale rotabile, etc) Interventi lungo la via di propagazione del rumore dalla sorgente al ricettore (barriere antirumore) Interventi diretti sul ricettore (per esempio sostituzione infissi) La barriera è la più diffusa tipologia di intervento di mitigazione acustica adottata per le infrastrutture ferroviarie per la loro rilevante efficacia acustica e la sostanziale semplicità delle tecnologie realizzative che ne favoriscono l impiego su larga scala. 10

11 Comuni della LINEA LUINO Sintesi Interventi di Piano di risanamento (agg. Nov. 2018) n. 145 interventi programmati secondo 15 annualità: 105 barriere per 55 km di opere 40 interventi diretti su ricettore Interventi previsti nel 1 stralcio di piano (primo quadriennio) approvato dal Ministero dell Ambiente e dalla Conferenza Unificata Stato - Regioni nel luglio 2004: non presenti Oneri finanziari relativi agli interventi programmati dal 5 al 15 anno di piano: 145 milioni (da ripartire su 11 annualità) 11

12 Comuni della LINEA CHIASSO Sintesi Interventi di Piano di risanamento (agg. Nov. 2018) n. 53 interventi programmati secondo 15 annualità: 36 barriere per 32 km di opere 17 interventi diretti su ricettore Interventi previsti nel 1 stralcio di piano (primo quadriennio) approvato dal Ministero dell Ambiente e dalla Conferenza Unificata Stato - Regioni nel luglio 2004: 4 barriere antirumore (2 Monza+ 2 Seregno): lunghezza 10 km 1 intervento diretto (Como) Stato di avanzamento Monza: in corso le attività propedeutiche alla realizzazione, a valle dell'approvazione da parte degli EELL Seregno: in progettazione Oneri finanziari relativi agli interventi programmati dal 5 al 15 anno di piano: 67 milioni (da ripartire su 11 annualità) 12

13 Comuni della LINEA DOMODOSSOLA Sintesi Interventi di Piano di risanamento (agg. Nov. 2018) n. 166 interventi programmati secondo 15 annualità: 133 barriere per 116 km di opere 33 interventi diretti su ricettore Interventi previsti nel 1 stralcio di piano (primo quadriennio) approvato dal Ministero dell Ambiente e dalla Conferenza Unificata Stato - Regioni nel luglio 2004: 7 barriere antirumore (2 Gallarate+3 Novara+ 2 Baveno): lunghezza 12 km Stato di avanzamento Gallarate: in corso le attività propedeutiche alla realizzazione, a valle dell'approvazione da parte degli EELL Novara e Baveno: in progettazione Oneri finanziari relativi agli interventi programmati dal 5 al 15 anno di piano: 378 milioni (da ripartire su 11 annualità) 13

14 Materiale rotabile circolante in Europa Indirizzi Futuri: REVISIONE DELLA STI NOISE Per il materiale rotabile nuovo la norma di riferimento europea che ne definisce i requisiti acustici è la STI Noise (Regolamento (UE) N. 1304/2014 della Commissione del 26 novembre 2014 relativo alla specifica tecnica di interoperabilità per il sottosistema «Materiale rotabile rumore», che modifica la decisione 2008/232/CE e abroga la decisione 2011/229/UE). Tale norma è quella attualmente ancora vigente. A breve sarà pubblicata la revisione di questa specifica, che avrà un impatto significativo sulla rete ferroviaria in quanto essa prevede che, su particolari linee classificate come quieter routes (corridoi silenziosi) sulla base dei dati di traffico merci notturno, i limiti di emissione sonora vengano applicati anche ai carri merci esistenti, a partire dalla fine del 2024 (dicembre 2024). In tali corridoi potranno quindi transitare solo carri merci conformi alla nuova STI Noise, ovvero carri merci di nuova costruzione o retrofittati con ruote silenziate, dotate di freni con ceppi in materiale composito. La revisione della STI Noise è stata votata nell ultimo RISC di gennaio 2019 e, allo stato attuale, è in corso la traduzione nelle varie lingue, preliminare alla fase di pubblicazione. 14

15 Materiale rotabile circolante in Europa Indirizzi Futuri: NOI TSI Retrofitting Quieter routes approach Cambiando i «cast iron brake blocks» con i «composite brake blocks» si può avere una riduzione del rumore di circa 10 db(a) Porzione della rete ferroviaria dove solo i carri conformi con le NOI TSI possono operare 15

16 Materiale rotabile circolante in Italia In Italia: Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 Art 47, comma 10: "Al fine di promuovere, in applicazione del Regolamento (UE) 1304/2014, il rinnovo dei sistemi frenanti dei carri merci per l abbattimento del rumore prodotto da tali carri e compensare le imprese ferroviarie dei relativi maggiori oneri di gestione è istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il Fondo per il finanziamento degli interventi per l ammodernamento dei carri merci con una dotazione di 20 milioni di euro per l anno " Art 47, comma 11: "Le risorse del Fondo di cui al comma 10 sono destinate in favore delle imprese ferroviarie o dei detentori dei carri ferroviari,, con modalità stabilite con decreto delle infrastrutture e dei trasporti, « Step successivi Ricezione preliminare della decisione positiva della Commissione Europea Pubblicazione sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del Decreto Direttoriale che definisce le modalità per la concessione di contributi per gli interventi di ammodernamento, rinnovo e ristrutturazione dei sistemi frenanti dei carri merci ferroviari. 16

17 VIBRAZIONI Norme tecniche di riferimento Per quanto riguarda la componente vibrazioni si premette che a livello nazionale non esiste alcuna legge che stabilisca i valori limite dei livelli delle vibrazioni. Esistono invece alcune norme tecniche emanate in sede nazionale (UNI 9916, UNI 9614) e internazionale che costituiscono un riferimento per valutare il disturbo alle persone e i danni agli edifici. Norma UNI 9614: «Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo» Viene definito il metodo di misura delle vibrazioni di livello costante immesse negli edifici ad opera di sorgenti esterne o interne agli edifici stessi Norma UNI 9916: «Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici» Fornisce una guida per la scelta di appropriati metodi di misura, di trattamento dei dati e di valutazione dei fenomeni vibratori per permettere la valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici, con riferimento alla loro risposta strutturale ed integrità architettonica. Definisce le caratteristiche dell eccitazione prodotta dalla sorgente, nonché le caratteristiche di risposta dinamica degli edifici, classificati per tipologia. Sulla base di questi elementi stabilisce i criteri da adottare per la misura delle vibrazioni e per valutare i risultati, definendo differenti livelli di gravità del danno (di soglia, minore, maggiore). 17

18 Grazie

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