ALLEGATO A. 1. Criteri generali

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1 ALLEGATO A LINEE GUIDA PER L ELABORAZIONE DELLA RELAZIONE BIENNALE SULLO STATO ACUSTICO DEI COMUNI DI CUI ALL ART. 9BIS DELLA L.R. 89/98 E S.M.I. (L.R. 89/1998, Art. 2, comma 2, lettera c) 1. Criteri generali La relazione biennale sullo stato acustico del comune, prevista dalla L. 447/95 (art. 7 comma 5), rappresenta, per i comuni con popolazione superiore ai cinquantamila abitanti, lo strumento di valutazione dello stato acustico del territorio comunale e dell efficacia sul medio termine, delle azioni strategiche di riduzione e contenimento del rumore ambientale. Secondo lo schema del modello DPSIR la relazione, in riferimento alla qualità acustica del territorio, contiene indicatori di: cause primarie (D); pressione ambientale (P); stato dell ambiente (S); impatto (I); risposta (R). Le presenti Linee Guida fanno riferimento: al D.Lgs. 194/2005 e alla Direttiva 49/2002/CE (come criteri generali); ai contenuti specifici del documento prodotto dal CTN_AGF ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente) Linee guida per la rilevazione di dati utili per la stesura della relazione biennale sullo stato acustico del comune ; al Regolamento di cui all art. 2 comma 1 della LR 89/98; alla Specifica Tecnica Linee guida alla mappatura acustica e mappatura acustica strategica modalità di stesura delle mappe UNI/TS (Ottobre 2010); al Decreto 10 novembre 2011 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Regole tecniche per la definizione del contenuto del Repertorio nazionale dei dati territoriali, nonché delle modalità di prima costituzione e di aggiornamento dello stesso - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/ Supplemento ordinario n. 37 -, per la parte relativa alla compilazione delle schede di metainformazione; al Decreto 10 novembre 2011 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/ Supplemento ordinario n. 37 -, per la parte relativa all'adozione del sistema di riferimento per la realizzazione dei dati cartografici. 2. Obiettivi La relazione biennale sullo stato acustico del comune deve fornire dati e indicatori utili ad un immediato confronto nel tempo dello stato acustico del comune sia per il monitoraggio dell ambiente che per una valutazione delle eventuali azioni da intraprendere per riportare i livelli di rumore nei limiti previsti, per eventuali azioni di miglioramento e per la verifica dei risultati della azioni di mitigazione realizzate. 3. Contenuti generali Gli indicatori suggeriti riguardano lo stato dell ambiente, le cause (pressioni) e le risposte messe in atto dall Amministrazione Comunale. Come indicatore dello stato acustico la Relazione deve contenere la mappatura acustica del rumore generato dalle sorgenti principali: strade; ferrovie; aeroporti; siti di attività industriale, inclusi i porti. Per ogni sorgente di rumore le mappe devono riportare: i livelli di rumore notturni e diurni secondo gli indicatori italiani (LAeq,TR); i livelli di rumore Lnight e Lden come definiti dalla Direttiva 49/2002/CE;

2 la popolazione esposta ai diversi livelli citati (mappa di esposizione) con la massima precisione di calcolo disponibile; la rappresentazione grafica delle aree in cui i livelli sonori superano i valori limite secondo i decreti attuativi della Legge Quadro 447/95 (mappe di conflitto). L area da mappare deve coincidere almeno con il territorio comunale e deve considerare le principali infrastrutture di trasporto. Come riportato nella UNI/TS 11387:2010 (par. 6) l estensione dell area da mappare deve comprendere tutte le porzioni di territorio caratterizzate da valori dell indicatore LAeq,TR nel periodo di riferimento notturno maggiore o uguale a 35 db(a) o LAeq,TR nel periodo di riferimento diurno maggiore o uguale a 45 db(a) e comunque L den maggiore o uguale a 55 db(a). I metodi di calcolo da utilizzare sono quelli indicati dal D.Lgs. 194/2005. Per quanto riguarda la raccolta dei dati informativi e territoriali, l eventuale monitoraggio acustico delle aree da mappare, la predisposizione del sistema di calcolo per la stima dei livelli sonori, la generazione di mappe acustiche e la predisposizione dei risultati si rimanda alla Specifica Tecnica UNI/TS e agli aggiornamenti della stessa che si rendessero disponibili in futuro. Nella Relazione dovranno essere specificati i livelli di rumore presso i ricettori sensibili (scuole, ospedali, case di cura, residenze protette, case di riposo) e le zone silenziose individuate secondo i criteri, le condizioni e i limiti stabiliti dal regolamento di cui all art. 2, comma 1 della lr. 89/98. Per poter meglio valutare la risposta dell Amministrazione per la mitigazione del rumore e ridurre l esposizione dei cittadini la Relazione dovrà contenere il numero di interventi di risanamento conclusi entro la fine degli anni coperti dalla relazione biennale e il numero di persone che ne hanno beneficiato. 4. Indice della relazione Di seguito si presenta uno schema di indice con i contenuti minimi richiesti: 1. Descrizione del territorio comunale, strumenti urbanistici e di pianificazione i. Inquadramento cartografico ii.il Piano Urbano del Traffico iii. Piano Strutturale iv. Regolamento urbanistico e relative varianti v.dati ISTAT socio-economici (numero di attività produttive, numero di attività di servizio e/o commerciali, numero di attività temporanee autorizzate) 2. Le pressioni sul territorio negli annidi riferimento della relazione i. Gli esposti per rumore gestiti ii.numero di richieste di nuovi insediamenti industriali, di servizio e/o commerciali iii. Numero di Relazioni previsionali di Clima Acustico e di Impatto Acustico richieste e/presentate 3. Valutazione del clima acustico i. Individuazione delle principali sorgenti di rumore e loro caratterizzazione acustica: 1. infrastrutture stradali 2. infrastrutture ferroviarie 3. infrastrutture aeroportuali 4. infrastrutture portuali 5. attività produttive 6. attività commerciali 7. impianti sportivi e ricreativi ii.individuazione dei ricettori sensibili, delle zone silenziose e delle aree di qualità iii. Modellizzazione delle sorgenti e mappatura acustica: 1. Implementazione del modello, taratura e risultati 2. Popolazione esposta secondo gli indicatori italiani ed europei 3. Mappa dei conflitti e delle criticità 4. Livelli di rumore presso ricettori sensibili 4. Azioni di mitigazione del rumore i. Azioni implementate e risultati ottenuti ii.azioni programmate e risultati attesi 5. Contenuti specifici Capitolo 1. Descrizione del territorio comunale, strumenti urbanistici e di pianificazione

3 Si dovrà riportare una descrizione del territorio comunale in riferimento agli strumenti urbanistici adottati quali il Piano Urbano del Traffico, il Piano Strutturale e il Regolamento urbanistico e le relative varianti in relazione agli effetti della programmazione territoriale sullo stato acustico comunale. La cartografia allegata dovrà essere in scala 1:10000 per tutto il territorio comunale e in scala 1:5000 o 1:2000 per evidenziare eventuali dettagli nei centri urbani. Per poter ben individuare le cause primarie dell inquinamento acustico e la loro evoluzione nel tempo, nella relazione devono essere riportati gli indicatori ISTAT complessivi nei due anni di riferimento relativi alle: - attività produttive; - attività di servizio e/o commerciali; - attività temporanee autorizzate nel biennio suddivise per anno. Capitolo 2. Le pressioni sul territorio Come indicatori di pressione la Relazione dovrà contenere almeno: l intensità di traffico (flusso giornaliero di autoveicoli, di convogli ferroviari merci e passeggeri, di imbarcazioni e aeromobili); la lunghezza degli assi stradali suddivisa per tipologia secondo il Nuovo Codice della Strada e in accordo con il Piano Urbano del Traffico; la lunghezza degli assi ferroviari; il numero e la tipologia di attività industriali soggette a IPPC e VIA presenti e autorizzate nel biennio di riferimento; la popolazione residente suddivisa per tipologia di strada; la densità, il numero e la tipologia di attività produttive, il numero di addetti per differente attività produttiva con un numero di addetti maggiore di 10; il numero di esposti dei cittadini suddivise per anno e per tipologia di sorgente; il numero di sanzioni irrogate suddivise per anno e per tipologia di sorgente; il numero di Relazioni Previsionali di Impatto Acustico suddivise per anno e per tipologia di sorgente. Capitolo 3. Valutazione del clima acustico Individuazione delle principali sorgenti di rumore e loro caratterizzazione acustica Nella relazione si dovranno individuare le principali sorgenti di rumore che dovranno essere oggetto di mappatura acustica. Delle stesse dovranno essere forniti su supporto informatico, secondo le specifiche tecniche elaborate dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Predisposizione e consegna della documentazione relativa alle mappature acustiche e mappe strategiche (d.lgs. 194/2005) del 18/05/2012, i seguenti dati: la localizzazione e caratterizzazione dimensionale della sorgente di rumore; la localizzazione e caratterizzazione geometrica degli edifici (perimetro, altezza, forma) l andamento altimetrico del terreno il perimetro delle aree con specifiche caratteristiche di attenuazione dell onda sonora (tipo copertura del suolo) la localizzazione e caratterizzazione dimensionale di ostacoli naturali e artificiali alla propagazione. I dati sono realizzati secondo il sistema di riferimento ETRF2000 secondo quanto stabilito dal Decreto 10 novembre 2011 di Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale o, in subordine, in ETRS89 o in geografiche (latitudine/longitudine) come indicato nelle sopra citate linee guida ministeriali. I codici identificativi per i comuni toscani tenuti alla presentazione della Relazione Biennale sono riportati nella tabella in Allegato 1. Nel caso dei comuni individuati come agglomerati ai sensi del d.lgs. 194/2005 il codice riportato coincide con quello di cui alla Tabella 1, dell Allegato II delle linee guida ministeriale. La mappatura acustica sarà rappresentata su base cartografica regionale in scala 1: oppure su ortofoto AGEA in scala nominale di 1:10.000, entrambe disponibili presso il Sistema informativo territoriale e ambientale della Regione Toscana. L informazione relativa alla localizzazione e caratterizzazione dimensionale della sorgente può essere estratta da: Cartografia tecnica regionale digitale, scala 1:10.000; Ortofoto AGEA digitale, scala nominale 1:10.000; Rilievi o disegni di progetto della sorgente di rumore. Per i contenuti della sezione, la caratterizzazione delle sorgenti e dati cartografici si rimanda al paragrafo 7 Dati rappresentativi dell emissione sonora delle sorgenti della Linea Guida UNI/TS 11387:2010. Nel caso di comuni che abbiano l obbligo di effettuare la mappa acustica e la mappa acustica strategica ai sensi del D.Lgs. 194/2005 la valutazione di clima acustico coincide con le mappe stesse redatte secondo le specifiche e i criteri conseguenti dalla Direttiva 49/2002/CE. L entità della popolazione esposta non deve essere arrotonda, in questo caso, al centinaio ma resa con la massima precisione di calcolo disponibile. Per la caratterizzazione acustica delle sorgenti dovranno essere utilizzati almeno i descrittori acustici Lden, Lnight (D.Lgs. 194/2005), e LAeq sul tempo di riferimento diurno e notturno secondo la definizione della L 447/95 e successivi decreti attuativi calcolati secondo quanto stabilito nell allegato 1 al D.Lgs. 194/2005.

4 Individuazione dei ricettori sensibili, delle zone silenziose e delle aree di qualità Nella relazione dovranno essere riportati nelle modalità e con i contenuti specificati nella sezione 9 Dati rappresentativi dei ricettori: tipologie di dati e in particolare nella della Linea Guida UNI/TS 11387:2010 i ricettori e i ricettori sensibili e la classificazione acustica del territorio ai sensi della L. 447/95. Le zone silenziose dovranno inoltre essere individuate secondo i criteri, le condizioni e i limiti stabiliti dal regolamento di cui all art. 2, comma 1 della lr. 89/98. Modellizzazione delle sorgenti e mappatura acustica I dati necessari per la modellizzazione acustica delle sorgenti, i modelli e i metodi suggeriti dovranno essere conformi a quanto indicato nella sezione 10 Modalità di elaborazione delle mappe acustiche della Linea Guida UNI/TS 11387:2010. In particolare dovranno essere riportate le misure di rumore utilizzate per la taratura e la verifica del modello per il confronto con i dati simulati e i livelli di rumore attesi sulla facciata più esposta dei ricettori sensibili. Le mappe di conflitto e la popolazione esposta secondo gli indicatori europei e nazionali dovranno essere prodotte in accordo con le definizioni e specifiche richiamate nelle sezione 4, 10 e 11 della norma tecnica. Il numero della popolazione esposta non deve essere arrotondato al centinaio a differenze di quanto richiesto dal D.Lgs. 194/2005 ma reso con la massima precisione di calcolo disponibile. Capitolo 4. Azioni di mitigazione del rumore Azioni implementate e risultati ottenuti/ azioni programmate e risultati attesi Uno degli obiettivi della relazione biennale sullo stato acustico del comune è quello di monitorare l implementazione e i risultati di azioni di riduzione dell esposizione della popolazione al rumore ambientale derivanti dai Piani di Azione (PA) o dai Piani Comunali di Risanamento Acustico (PCRA). A tal scopo dovranno essere riportati i PCRA e i PA messi in opera nel biennio precedente evidenziando in modo sintetico i benefici in termini di riduzione del numero di residenti esposti a livelli elevati di rumore o a livelli superiori ai limiti normativi discendenti dalla classificazione acustica del territorio. Dovranno altresì essere descritte le eventuali altre azioni di mitigazione del rumore programmate ma non ancora realizzate e i benefici attesi. I dati dovranno essere forniti in accordo con le Specifiche tecniche per l acquisizione in formato digitale di dati geografici tematici di cui al Decreto Dirigenziale n. 1654/ Riferimenti bibliografici 1. Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente: Linee guida per la rilevazione di dati utili per la stesura della relazione biennale sullo stato acustico del comune, CTN_AGF ANPA, testo=aosta&document_type=&metadata_lookup=1001 (ultimo accesso 07/02/2012). 2. Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 194: "Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 222 del 23 settembre 2005, (ultimo accesso 07/02/2012). 3. Direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno 2002, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale - Dichiarazione della Commissione in sede di comitato di conciliazione sulla direttiva relativa alla valutazione ed alla gestione del rumore ambientale, (ultimo accesso 07/02/2012). 4. Specifica Tecnica Linee guida alla mappatura acustica e mappatura acustica strategica modalità di stesura delle mappe UNI/TS (Ottobre 2010). 5. Decreto 10 novembre 2011 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Regole tecniche per la definizione del contenuto del Repertorio nazionale dei dati territoriali, nonché delle modalità di prima costituzione e di aggiornamento dello stesso, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/ Supplemento ordinario n Decreto 10 novembre 2011 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/ Supplemento ordinario n Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Predisposizione e consegna della documentazione relativa alle mappature acustiche e mappe strategiche (d.lgs. 194/2005) Specifiche tecniche, Versione 2.0, 18/05/2012, RT/Contenuti/sezioni/ambiente_territorio/inquinamentifisici/rubriche/documentazione/visualizza_asset.html_ html (ultimo accesso 06/11/2012).

5 Allegato 1 Codici identificativi dei Comuni della Regione Toscana tenuti alla presentazione della relazione biennale CODICE IDENTIFICATIVO COMUNE IT_a_rb09001 Arezzo IT_a_rb09002 Carrara IT_a_ag00004 Firenze IT_a_rb09003 Grosseto IT_a_ag00021 Livorno IT_a_rb09004 Lucca IT_a_rb09005 Massa IT_a_rb09006 Pisa IT_a_rb09007 Pistoia IT_a_ag00031 Prato IT_a_rb09008 Scandicci IT_a_rb09009 Siena IT_a_rb09010 Viareggio (NOTA: riferimento a popolazione dati anagrafe 2010)

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