ALLEGATO A. 1. Criteri generali
|
|
- Alberto Micheli
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ALLEGATO A LINEE GUIDA PER L ELABORAZIONE DELLA RELAZIONE BIENNALE SULLO STATO ACUSTICO DEI COMUNI DI CUI ALL ART. 9BIS DELLA L.R. 89/98 E S.M.I. (L.R. 89/1998, Art. 2, comma 2, lettera c) 1. Criteri generali La relazione biennale sullo stato acustico del comune, prevista dalla L. 447/95 (art. 7 comma 5), rappresenta, per i comuni con popolazione superiore ai cinquantamila abitanti, lo strumento di valutazione dello stato acustico del territorio comunale e dell efficacia sul medio termine, delle azioni strategiche di riduzione e contenimento del rumore ambientale. Secondo lo schema del modello DPSIR la relazione, in riferimento alla qualità acustica del territorio, contiene indicatori di: cause primarie (D); pressione ambientale (P); stato dell ambiente (S); impatto (I); risposta (R). Le presenti Linee Guida fanno riferimento: al D.Lgs. 194/2005 e alla Direttiva 49/2002/CE (come criteri generali); ai contenuti specifici del documento prodotto dal CTN_AGF ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente) Linee guida per la rilevazione di dati utili per la stesura della relazione biennale sullo stato acustico del comune ; al Regolamento di cui all art. 2 comma 1 della LR 89/98; alla Specifica Tecnica Linee guida alla mappatura acustica e mappatura acustica strategica modalità di stesura delle mappe UNI/TS (Ottobre 2010); al Decreto 10 novembre 2011 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Regole tecniche per la definizione del contenuto del Repertorio nazionale dei dati territoriali, nonché delle modalità di prima costituzione e di aggiornamento dello stesso - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/ Supplemento ordinario n. 37 -, per la parte relativa alla compilazione delle schede di metainformazione; al Decreto 10 novembre 2011 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/ Supplemento ordinario n. 37 -, per la parte relativa all'adozione del sistema di riferimento per la realizzazione dei dati cartografici. 2. Obiettivi La relazione biennale sullo stato acustico del comune deve fornire dati e indicatori utili ad un immediato confronto nel tempo dello stato acustico del comune sia per il monitoraggio dell ambiente che per una valutazione delle eventuali azioni da intraprendere per riportare i livelli di rumore nei limiti previsti, per eventuali azioni di miglioramento e per la verifica dei risultati della azioni di mitigazione realizzate. 3. Contenuti generali Gli indicatori suggeriti riguardano lo stato dell ambiente, le cause (pressioni) e le risposte messe in atto dall Amministrazione Comunale. Come indicatore dello stato acustico la Relazione deve contenere la mappatura acustica del rumore generato dalle sorgenti principali: strade; ferrovie; aeroporti; siti di attività industriale, inclusi i porti. Per ogni sorgente di rumore le mappe devono riportare: i livelli di rumore notturni e diurni secondo gli indicatori italiani (LAeq,TR); i livelli di rumore Lnight e Lden come definiti dalla Direttiva 49/2002/CE;
2 la popolazione esposta ai diversi livelli citati (mappa di esposizione) con la massima precisione di calcolo disponibile; la rappresentazione grafica delle aree in cui i livelli sonori superano i valori limite secondo i decreti attuativi della Legge Quadro 447/95 (mappe di conflitto). L area da mappare deve coincidere almeno con il territorio comunale e deve considerare le principali infrastrutture di trasporto. Come riportato nella UNI/TS 11387:2010 (par. 6) l estensione dell area da mappare deve comprendere tutte le porzioni di territorio caratterizzate da valori dell indicatore LAeq,TR nel periodo di riferimento notturno maggiore o uguale a 35 db(a) o LAeq,TR nel periodo di riferimento diurno maggiore o uguale a 45 db(a) e comunque L den maggiore o uguale a 55 db(a). I metodi di calcolo da utilizzare sono quelli indicati dal D.Lgs. 194/2005. Per quanto riguarda la raccolta dei dati informativi e territoriali, l eventuale monitoraggio acustico delle aree da mappare, la predisposizione del sistema di calcolo per la stima dei livelli sonori, la generazione di mappe acustiche e la predisposizione dei risultati si rimanda alla Specifica Tecnica UNI/TS e agli aggiornamenti della stessa che si rendessero disponibili in futuro. Nella Relazione dovranno essere specificati i livelli di rumore presso i ricettori sensibili (scuole, ospedali, case di cura, residenze protette, case di riposo) e le zone silenziose individuate secondo i criteri, le condizioni e i limiti stabiliti dal regolamento di cui all art. 2, comma 1 della lr. 89/98. Per poter meglio valutare la risposta dell Amministrazione per la mitigazione del rumore e ridurre l esposizione dei cittadini la Relazione dovrà contenere il numero di interventi di risanamento conclusi entro la fine degli anni coperti dalla relazione biennale e il numero di persone che ne hanno beneficiato. 4. Indice della relazione Di seguito si presenta uno schema di indice con i contenuti minimi richiesti: 1. Descrizione del territorio comunale, strumenti urbanistici e di pianificazione i. Inquadramento cartografico ii.il Piano Urbano del Traffico iii. Piano Strutturale iv. Regolamento urbanistico e relative varianti v.dati ISTAT socio-economici (numero di attività produttive, numero di attività di servizio e/o commerciali, numero di attività temporanee autorizzate) 2. Le pressioni sul territorio negli annidi riferimento della relazione i. Gli esposti per rumore gestiti ii.numero di richieste di nuovi insediamenti industriali, di servizio e/o commerciali iii. Numero di Relazioni previsionali di Clima Acustico e di Impatto Acustico richieste e/presentate 3. Valutazione del clima acustico i. Individuazione delle principali sorgenti di rumore e loro caratterizzazione acustica: 1. infrastrutture stradali 2. infrastrutture ferroviarie 3. infrastrutture aeroportuali 4. infrastrutture portuali 5. attività produttive 6. attività commerciali 7. impianti sportivi e ricreativi ii.individuazione dei ricettori sensibili, delle zone silenziose e delle aree di qualità iii. Modellizzazione delle sorgenti e mappatura acustica: 1. Implementazione del modello, taratura e risultati 2. Popolazione esposta secondo gli indicatori italiani ed europei 3. Mappa dei conflitti e delle criticità 4. Livelli di rumore presso ricettori sensibili 4. Azioni di mitigazione del rumore i. Azioni implementate e risultati ottenuti ii.azioni programmate e risultati attesi 5. Contenuti specifici Capitolo 1. Descrizione del territorio comunale, strumenti urbanistici e di pianificazione
3 Si dovrà riportare una descrizione del territorio comunale in riferimento agli strumenti urbanistici adottati quali il Piano Urbano del Traffico, il Piano Strutturale e il Regolamento urbanistico e le relative varianti in relazione agli effetti della programmazione territoriale sullo stato acustico comunale. La cartografia allegata dovrà essere in scala 1:10000 per tutto il territorio comunale e in scala 1:5000 o 1:2000 per evidenziare eventuali dettagli nei centri urbani. Per poter ben individuare le cause primarie dell inquinamento acustico e la loro evoluzione nel tempo, nella relazione devono essere riportati gli indicatori ISTAT complessivi nei due anni di riferimento relativi alle: - attività produttive; - attività di servizio e/o commerciali; - attività temporanee autorizzate nel biennio suddivise per anno. Capitolo 2. Le pressioni sul territorio Come indicatori di pressione la Relazione dovrà contenere almeno: l intensità di traffico (flusso giornaliero di autoveicoli, di convogli ferroviari merci e passeggeri, di imbarcazioni e aeromobili); la lunghezza degli assi stradali suddivisa per tipologia secondo il Nuovo Codice della Strada e in accordo con il Piano Urbano del Traffico; la lunghezza degli assi ferroviari; il numero e la tipologia di attività industriali soggette a IPPC e VIA presenti e autorizzate nel biennio di riferimento; la popolazione residente suddivisa per tipologia di strada; la densità, il numero e la tipologia di attività produttive, il numero di addetti per differente attività produttiva con un numero di addetti maggiore di 10; il numero di esposti dei cittadini suddivise per anno e per tipologia di sorgente; il numero di sanzioni irrogate suddivise per anno e per tipologia di sorgente; il numero di Relazioni Previsionali di Impatto Acustico suddivise per anno e per tipologia di sorgente. Capitolo 3. Valutazione del clima acustico Individuazione delle principali sorgenti di rumore e loro caratterizzazione acustica Nella relazione si dovranno individuare le principali sorgenti di rumore che dovranno essere oggetto di mappatura acustica. Delle stesse dovranno essere forniti su supporto informatico, secondo le specifiche tecniche elaborate dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Predisposizione e consegna della documentazione relativa alle mappature acustiche e mappe strategiche (d.lgs. 194/2005) del 18/05/2012, i seguenti dati: la localizzazione e caratterizzazione dimensionale della sorgente di rumore; la localizzazione e caratterizzazione geometrica degli edifici (perimetro, altezza, forma) l andamento altimetrico del terreno il perimetro delle aree con specifiche caratteristiche di attenuazione dell onda sonora (tipo copertura del suolo) la localizzazione e caratterizzazione dimensionale di ostacoli naturali e artificiali alla propagazione. I dati sono realizzati secondo il sistema di riferimento ETRF2000 secondo quanto stabilito dal Decreto 10 novembre 2011 di Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale o, in subordine, in ETRS89 o in geografiche (latitudine/longitudine) come indicato nelle sopra citate linee guida ministeriali. I codici identificativi per i comuni toscani tenuti alla presentazione della Relazione Biennale sono riportati nella tabella in Allegato 1. Nel caso dei comuni individuati come agglomerati ai sensi del d.lgs. 194/2005 il codice riportato coincide con quello di cui alla Tabella 1, dell Allegato II delle linee guida ministeriale. La mappatura acustica sarà rappresentata su base cartografica regionale in scala 1: oppure su ortofoto AGEA in scala nominale di 1:10.000, entrambe disponibili presso il Sistema informativo territoriale e ambientale della Regione Toscana. L informazione relativa alla localizzazione e caratterizzazione dimensionale della sorgente può essere estratta da: Cartografia tecnica regionale digitale, scala 1:10.000; Ortofoto AGEA digitale, scala nominale 1:10.000; Rilievi o disegni di progetto della sorgente di rumore. Per i contenuti della sezione, la caratterizzazione delle sorgenti e dati cartografici si rimanda al paragrafo 7 Dati rappresentativi dell emissione sonora delle sorgenti della Linea Guida UNI/TS 11387:2010. Nel caso di comuni che abbiano l obbligo di effettuare la mappa acustica e la mappa acustica strategica ai sensi del D.Lgs. 194/2005 la valutazione di clima acustico coincide con le mappe stesse redatte secondo le specifiche e i criteri conseguenti dalla Direttiva 49/2002/CE. L entità della popolazione esposta non deve essere arrotonda, in questo caso, al centinaio ma resa con la massima precisione di calcolo disponibile. Per la caratterizzazione acustica delle sorgenti dovranno essere utilizzati almeno i descrittori acustici Lden, Lnight (D.Lgs. 194/2005), e LAeq sul tempo di riferimento diurno e notturno secondo la definizione della L 447/95 e successivi decreti attuativi calcolati secondo quanto stabilito nell allegato 1 al D.Lgs. 194/2005.
4 Individuazione dei ricettori sensibili, delle zone silenziose e delle aree di qualità Nella relazione dovranno essere riportati nelle modalità e con i contenuti specificati nella sezione 9 Dati rappresentativi dei ricettori: tipologie di dati e in particolare nella della Linea Guida UNI/TS 11387:2010 i ricettori e i ricettori sensibili e la classificazione acustica del territorio ai sensi della L. 447/95. Le zone silenziose dovranno inoltre essere individuate secondo i criteri, le condizioni e i limiti stabiliti dal regolamento di cui all art. 2, comma 1 della lr. 89/98. Modellizzazione delle sorgenti e mappatura acustica I dati necessari per la modellizzazione acustica delle sorgenti, i modelli e i metodi suggeriti dovranno essere conformi a quanto indicato nella sezione 10 Modalità di elaborazione delle mappe acustiche della Linea Guida UNI/TS 11387:2010. In particolare dovranno essere riportate le misure di rumore utilizzate per la taratura e la verifica del modello per il confronto con i dati simulati e i livelli di rumore attesi sulla facciata più esposta dei ricettori sensibili. Le mappe di conflitto e la popolazione esposta secondo gli indicatori europei e nazionali dovranno essere prodotte in accordo con le definizioni e specifiche richiamate nelle sezione 4, 10 e 11 della norma tecnica. Il numero della popolazione esposta non deve essere arrotondato al centinaio a differenze di quanto richiesto dal D.Lgs. 194/2005 ma reso con la massima precisione di calcolo disponibile. Capitolo 4. Azioni di mitigazione del rumore Azioni implementate e risultati ottenuti/ azioni programmate e risultati attesi Uno degli obiettivi della relazione biennale sullo stato acustico del comune è quello di monitorare l implementazione e i risultati di azioni di riduzione dell esposizione della popolazione al rumore ambientale derivanti dai Piani di Azione (PA) o dai Piani Comunali di Risanamento Acustico (PCRA). A tal scopo dovranno essere riportati i PCRA e i PA messi in opera nel biennio precedente evidenziando in modo sintetico i benefici in termini di riduzione del numero di residenti esposti a livelli elevati di rumore o a livelli superiori ai limiti normativi discendenti dalla classificazione acustica del territorio. Dovranno altresì essere descritte le eventuali altre azioni di mitigazione del rumore programmate ma non ancora realizzate e i benefici attesi. I dati dovranno essere forniti in accordo con le Specifiche tecniche per l acquisizione in formato digitale di dati geografici tematici di cui al Decreto Dirigenziale n. 1654/ Riferimenti bibliografici 1. Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente: Linee guida per la rilevazione di dati utili per la stesura della relazione biennale sullo stato acustico del comune, CTN_AGF ANPA, testo=aosta&document_type=&metadata_lookup=1001 (ultimo accesso 07/02/2012). 2. Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 194: "Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 222 del 23 settembre 2005, (ultimo accesso 07/02/2012). 3. Direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno 2002, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale - Dichiarazione della Commissione in sede di comitato di conciliazione sulla direttiva relativa alla valutazione ed alla gestione del rumore ambientale, (ultimo accesso 07/02/2012). 4. Specifica Tecnica Linee guida alla mappatura acustica e mappatura acustica strategica modalità di stesura delle mappe UNI/TS (Ottobre 2010). 5. Decreto 10 novembre 2011 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Regole tecniche per la definizione del contenuto del Repertorio nazionale dei dati territoriali, nonché delle modalità di prima costituzione e di aggiornamento dello stesso, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/ Supplemento ordinario n Decreto 10 novembre 2011 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/ Supplemento ordinario n Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Predisposizione e consegna della documentazione relativa alle mappature acustiche e mappe strategiche (d.lgs. 194/2005) Specifiche tecniche, Versione 2.0, 18/05/2012, RT/Contenuti/sezioni/ambiente_territorio/inquinamentifisici/rubriche/documentazione/visualizza_asset.html_ html (ultimo accesso 06/11/2012).
5 Allegato 1 Codici identificativi dei Comuni della Regione Toscana tenuti alla presentazione della relazione biennale CODICE IDENTIFICATIVO COMUNE IT_a_rb09001 Arezzo IT_a_rb09002 Carrara IT_a_ag00004 Firenze IT_a_rb09003 Grosseto IT_a_ag00021 Livorno IT_a_rb09004 Lucca IT_a_rb09005 Massa IT_a_rb09006 Pisa IT_a_rb09007 Pistoia IT_a_ag00031 Prato IT_a_rb09008 Scandicci IT_a_rb09009 Siena IT_a_rb09010 Viareggio (NOTA: riferimento a popolazione dati anagrafe 2010)
REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI CRISTIANA BERNASCONI REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI NORMATIVA
REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI NORMATIVA Legge Quadro 447/95 Art. 3 comma 1, lettere e) - f) D.P.C.M. 05/12/1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Legge regionale n 13 Art.
DettagliTARIFFA PROFESSIONALE PER L ACUSTICA E PER LE VIBRAZIONI
TARIFFA PROFESSIONALE PER L ACUSTICA E PER LE VIBRAZIONI La presente tariffa individua le prestazioni che il professionista è chiamato a fornire: A. per gli adempimenti richiesti dal D.Lgs. n. 195/2006
DettagliCOMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo 884327
COMUNE DI PISA TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD N. atto DN-12 / 204 del 26/03/2013 Codice identificativo 884327 PROPONENTE Comunicazione - Serv. Informativi - Sp. Cittadino APPROVAZIONE DEGLI
DettagliObbligatorietà della trasmissione telematica, con modello unico informatico catastale, per la presentazione degli atti di aggiornamento.
N. prot. 2015/35112 Obbligatorietà della trasmissione telematica, con modello unico informatico catastale, per la presentazione degli atti di aggiornamento. IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni
DettagliLa pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo
DettagliPROTEZIONE CONTRO IL RUMORE Requisito 5 Direttiva 89/106
PROTEZIONE CONTRO IL RUMORE Requisito 5 Direttiva 89/106 La Direttiva 89/106 richiede che l opera debba essere concepita e costruita in modo tale che il rumore, a cui sono sottoposti gli occupanti, consenta
DettagliIL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA
Assessorato dell Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità DECRETO 3 marzo 2011 (G.U.R.S. n. 13 del 25 marzo 2011) Disposizioni in materia di certificazione energetica degli edifici nel territorio della
DettagliGESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano
DettagliDETERMINAZIONE DIRIGENZIALE CON IMPEGNO DI SPESA. Determinazione n 5876 del 17/12/2013
Servizio Pianificazione territoriale e della mobilità, Patrimonio, risorse naturali e politiche energetiche Urbanistica - Ufficio presidio e supporto attività d'area DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE CON IMPEGNO
DettagliDIREZIONE AMBIENTE E IGIENE Settore Igiene e Acustica RA 001
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PARERE ACUSTICO Riservato Ufficio Risanamento Acustico Timbro e data consegna DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA (ai sensi della art. 76 del D.P.R. 445/2000) Il
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico
DECRETO MINISTERIALE 108/09 DEL 23/07/2009 PER LA MODERNIZZAZIONE E L ADEGUAMENTO AGLI STANDARD DI SICUREZZA ANCHE PER GLI ASCENSORI ENTRATI IN FUNZIONE PRIMA DEL 1999. Il Ministero dello Sviluppo Economico
DettagliDomande Frequenti Verifiche Comunicazione delle emissioni 2009
Domande Frequenti Verifiche Comunicazione delle emissioni 2009 Versione del 12-03-2010 - Comunicazione delle emissioni... 1 Monitoraggio delle emissioni... 2 Per i gestori che, per mezzo della dichiarazione
DettagliComune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio
Comune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 15/04/2013, esecutiva ai sensi dell art. 134 comma 3^ del D.Lgv. n. 267/2000. Pubblicato all Albo
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l adozione di sistemi di gestione conformi
DettagliELEMENTI DI ACUSTICA 06
I.U.A.V. Scienze dell architettura a.a. 2012/2013 Fisica Tecnica e Controllo Ambientale Prof. Piercarlo Romagnoni ELEMENTI DI ACUSTICA 06 ACUSTICA AMBIENTALE ACUSTICA AMBIENTALE LIVELLO CONTINUO EQUIVALENTE
DettagliRegolamento per la. Gestione delle Procedure di. Pubblicazione all Albo On Line. dell Azienda U.S.L. 12 di Viareggio
Regolamento per la Gestione delle Procedure di Pubblicazione all Albo On Line dell Azienda U.S.L. 12 di Viareggio Approvato con delibera n. del INDICE Art. 1 Oggetto del Regolamento Art. 2 - Modalità di
DettagliProfessionista autorizzato certificazioni Tecnico competente in acustica ambientale Prot. 21561 / 3.3.5 Per. Ind. PANINI GIULIANO COLLEGIO Periti
Professionista autorizzato certificazioni Tecnico competente in acustica ambientale Prot. 21561 / 3.3.5 Per. Ind. PANINI GIULIANO COLLEGIO Periti Industriali MODENA Indice 1. PREMESSA... 2 2. DESCRIZIONE
DettagliINQUINAMENTO ACUSTICO
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria INQUINAMENTO ACUSTICO Ing. Giorgio Baldinelli RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI: D.P.C.M. 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana
Anno XLIII Repubblica Italiana BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Parte Seconda n. 43 del 24.10.2012 Supplemento n. 136 mercoledì, 24 ottobre 2012 Firenze Bollettino Ufficiale: piazza dell'unità
DettagliCOMUNICAZIONE (ad efficacia differita)
AL COMUNE DI U Sportello Unico per le Attività Produttive 1. Dati impresa Cognome: COMUNICAZIONE (ad efficacia differita) Nome: Codice Fiscale: Data di nascita Cittadinanza Sesso M F Luogo di nascita:
DettagliMichele Cagliani, Divisione Valutazioni Ambientali. 28 Marzo 2012
La Pianificazione dell illuminazione pubblica comunale e i finanziamenti della Regione del Veneto Michele Cagliani, Divisione Valutazioni Ambientali 28 Marzo 2012 Venezia INDICE DELLA PRESENTAZIONE INDICE
DettagliMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DECRETO 23 maggio 2012 Condizioni e limiti entro i quali, lungo ed all'interno degli itinerari internazionali, delle autostrade, delle strade extraurbane
DettagliPG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi
Redatta da Data Firma RSPP Verificata da Emissione autorizzata da DL / DG Aggiornamenti e Revisioni Revisione n Oggetto Data 1.0 Prima Stesura 15 aprile 2015 L'originale firmato del documento e la copia
DettagliALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra:
Progetto SICUREZZA E RISPARMIO ALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra: CONSORZIO CEV, e GLOBAL POWER SERVICE S.P.A. (E.S.Co. controllata dal Consorzio CEV) PER LA SOSTITUZIONE DEI GENERATORI DI CALORE DELLA:
DettagliIndice p. 2 Presentazione del Sindaco p. 3 Descrizione del servizio p. 4 Dove, quando, come p. 5 I servizi offerti p. 6 Informazioni agli utenti p.
Gare e appalti 2 Indice p. 2 Presentazione del Sindaco p. 3 Descrizione del servizio p. 4 Dove, quando, come p. 5 I servizi offerti p. 6 Informazioni agli utenti p. 7 Standard dei servizi offerti p. 8
DettagliDELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013. Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER
DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013 Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER Articolo 1 Disposizioni generali 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di gestione del personale
DettagliCOMUNE DI ROVIGO. OGGETTO: Adozione Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.) LA GIUNTA COMUNALE
COMUNE DI ROVIGO OGGETTO: Adozione Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.) LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: l art. 36, 1 comma del D.Lgs. 30.04.1992, n.285 (Nuovo Codice della Strada) dispone l obbligo
DettagliOttobre 2010. Indice
Indice COMMITTENTE... 3 STUDIO CHE HA EFFETTUATO LE MISURE... 3 Tecnico Competente in Acustica Ambientale... 3 REGIONE MARCHE DD. 2/TAM del 02/02/2005... 3 Morbidelli Matteo... 3 Via Chienti, 8... 3 61032
DettagliLe iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali
Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto
RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE
COMUNE DI CERSOSIMO (Provincia di Potenza) 1 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 03 del 30.04.2012 2 SOMMARIO Art. 1
DettagliFASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i.
FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. 17 Aprile 2013 28 Maggio 2012 Dott. Ing. Silvio Spadi FASCICOLO DELL OPERA Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Obbiettivo prevedere,
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico VISTO il decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 marzo 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 23 aprile 2015, n. 94, recante
DettagliAllegato 1 Profili professionali e contenuti del colloquio intervista
Allegato 1 Profili professionali e contenuti del colloquio intervista FIGURA 1 Categoria D Posizione D1 Tempo Tempo pieno Profilo Istruttore direttivo amministrativo Mansioni Responsabile segreteria di
DettagliPROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE)
Al PROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE) UDINE 23 aprile 2012 dott.ssa Vandamaria Forcella Area servizi sanitari territoriali e ospedalieri RIFERIMENTI
DettagliCOMUNE DI ANDORNO MICCA
REGIONE PIEMONTE Provincia di Biella COMUNE DI ANDORNO MICCA REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO DESTINATO AGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE E LA PIANIFICAZIONE AI SENSI DELL ART. 18 DELLA L. 109/94
DettagliI piani di emergenza:
Piani di emergenza La risposta pianificata a situazioni di criticità I piani di emergenza: stato dell arte tra obblighi normativi e necessità di tutela Pordenone 7 marzo 2014 Paolo Qualizza Comandante
Dettagli(articolo 1, comma 1)
ALLEGATO A (articolo 1, comma 1) MARCA DA BOLLO ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI ALLA SEZIONE REGIONALE/PROVINCIALE.. PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO, AGRICOLTURA DI DOMANDA DI ISCRIZIONE
DettagliPiano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2014 -
ALLEGATO N.3 Piano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2014 - Indice 1. Premessa 2. Linee guida 3. Materie oggetto di formazione
DettagliALLEGATO A FRONTESPIZIO DEL BOLLETTARIO O DELLA PRIMA PAGINA DEL MODULO CONTINUO. Ditta. Residenza o domicilio Comune Via n.
Decreto Ministeriale 1 aprile 1998, n. 145 Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. Art. 12 Legge 7 agosto 1990 n.241 Approvato con delibera di Consiglio comunale n.44 del
DettagliPROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO
Al servizio di gente REGIONE unica FRIULI VENEZIA GIULIA PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO UDINE 13/09/2011 DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTERAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI Domanda Richiesta
DettagliCittà Metropolitana di Firenze
Città Metropolitana di Firenze Palazzo Medici Ricciardi Via Cavour, 1 50129 Firenze Presentazione delle proposte per la riqualificazione energetica degli immobili (Ex Articolo 9 del decreto legge n. 91
DettagliGUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FLUSSO MONITORAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO DEI PIANI DI ZONA TRIENNIO 2009-2011
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FLUSSO MONITORAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO DEI PIANI DI ZONA TRIENNIO 2009-2011 1) COSTI SOSTENUTI PER L ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI NEL PIANI DI ZONA NEL TRIENNIO 2009-2011
DettagliIncontri informativi. Nuovi modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica
PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA Ufficio Impianti Termici Incontri informativi Nuovi modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:
N. 2012/10563 Comunicazioni all anagrafe tributaria relative ai contratti di servizi di telefonia fissa, mobile e satellitare relativamente alle utenze domestiche e ad uso pubblico IL DIRETTORE DELL AGENZIA
DettagliEPBD recast ed il nuovo quadro normativo nazionale: nuovi requisiti minimi e linee guida APE
: nuovi requisiti minimi e linee guida APE LA FASE ATTUATIVA DELLA LEGGE 90/2013 SULLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Roma, 13 novembre 2015 Enrico Bonacci Agenda Quadro legislativo di riferimento
DettagliOrganigramma. Roma, ottobre 2015
Organigramma Roma, ottobre 2015 Organigramma Normative e Certificazioni, cura: il monitoraggio delle normative che hanno impatto sull operatività aziendale la gestione del sistema della Sicurezza aziendale
DettagliPROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI
PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI LE MODIFICHE INTRODOTTE DALLA VARIANTE V1 ALLA NORMA CEI 8I-10 Come noto, 81-10 è la classificazione CEI
Dettagli1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012)
Linee guida per il rilascio e il rinnovo delle abilitazioni alla vendita, all acquisto e all uso e all attività di consulenza sull impiego dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti Premessa La direttiva
DettagliOGGETTO: ADOZIONE VARIANTE N. 1 AL PIANO DEGLI INTERVENTI AI SENSI DELL ART. 18 L.R. 11/2004.
OGGETTO: ADOZIONE VARIANTE N. 1 AL PIANO DEGLI INTERVENTI AI SENSI DELL ART. 18 L.R. 11/2004. Il Sindaco introduce l argomento... Invita il progettista incaricato, dott. Paolo Furlanetto ad esporre i contenuti
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI E DELLE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI ALL ALBO AZIENDALE
REGOLAMENTO CONTENENTE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI E DELLE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI ALL ALBO AZIENDALE Art. 1 OGGETTO Art. 2 NORMATIVA E PRINCIPI DI RIFERIMENTO Art.
DettagliPagina 2 di 6 - Pagina Stima sulla bianca pensione complementare. Edizione 03.2016. GeneraFuturo
GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico Fondo Pensione (iscrizione all Albo COVIP n. 5095) Stima della pensione Progetto esemplificativo standardizzato Pagina 2 di 6 - Pagina Stima sulla bianca pensione
DettagliI siti potenzialmente contaminati in Italia
In Europa si registrano 500.000 siti da bonificare i costi da contaminazione sono stimati in 2,4 17,3 miliardi /anno (fonte: Proposta di Direttiva Quadro europea sul suolo COM (2006) L articolo 1 della
DettagliAGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA PROGR. COMUNITARIA, MONITORAGGIO E SVIL. RURALE DETERMINAZIONE
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA PROGR. COMUNITARIA, MONITORAGGIO E SVIL. RURALE DETERMINAZIONE N. G04375 del 29/04/2016 Proposta n. 6068 del 28/04/2016
DettagliCOMUNE DI MONTEPULCIANO (PROVINCIA DI SIENA)
COMUNE DI MONTEPULCIANO (PROVINCIA DI SIENA) REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DEL PROGRAMMA DI APERTURA E CHIUSURA DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE PER GARANTIRE UN ADEGUATO LIVELLO
DettagliRaccolta e gestione dei rifiuti portuali Quadro normativo e aspetti gestionali
Bari, 2 dicembre 2013 Raccolta e gestione dei rifiuti portuali Quadro normativo e aspetti gestionali Relatore Pietro Bianco Dirigente Servizio Attività Portuali Autorità Portuale del Levante QUADRO NORMATIVO
Dettaglipartita IVA (prov. ) via n scala piano interno di proprietà di (nome, cognome o ragione sociale e indirizzo) a a a
DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO GAS ALLA REGOLA DELL ARTE ATTO SOSTITUTIVO DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ PER GLI IMPIANTI ESEGUITI PRIMA DEL 27 MARZO 2008 Articolo 7, comma 6, del Decreto
DettagliTRASPORTI 2013 Trasporto stradale Autovetture per standard emissivo
TRASPORTI 2013 Trasporto stradale Autovetture per standard emissivo Nome indicatore DPSIR Fonte dati Autovetture per standard emissivo P ACI Disponibilità Copertura Obiettivo dati Temporale Spaziale Monitorare
DettagliLivorno, 25 novembre 2013. Prot. n. 6789 Ai sigg. Dirigenti scolastici delle scuole Secondarie di II grado statali
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ufficio XII Ambito territoriale della provincia di Livorno Livorno, 25 novembre 2013 Prot. n. 6789 Ai sigg. Dirigenti scolastici delle scuole Secondarie
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 6.12.2006 - pag. 701 REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 Regolamento per l attuazione della legge regionale 11 maggio 2006 n. 11 (istituzione
DettagliCAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE
CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE CAPITOLO 9 STATISTICHE...2 9.1 OGGETTO...2 9.2 AMBITO DI APPLICAZIONE...2 9.3 RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI...3 9.4 STATISTICHE MENSILI ED ANNUALI...4 Cap. 9 pag. 1 CAPITOLO
DettagliComune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000
Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato
Dettaglie, p.c. OGGETTO: Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.: gestione delle attività pensionistiche.
Roma, 01/09/2004 DIREZIONE CENTRALE PENSIONI Ufficio I Normativa Tel. 06 51017626 Fax 06 51017625 E mail dctrattpensuff1@inpdap.it Ai Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali istituto nazionale
DettagliDETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE UFFICIO RISORSE UMANE E AZIENDE SANITARIE 23 dicembre 2014, n. 222
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 177 del 31 12 2014 51041 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE UFFICIO RISORSE UMANE E AZIENDE SANITARIE 23 dicembre 2014, n. 222 D.G.R. n. 560 del 02.04.2014. Concorso
DettagliComune di Salerano sul Lambro
Comune di Salerano sul Lambro Via Vittorio Veneto, 6 26857 Salerano sul Lambro (LO) ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE ai sensi della Legge Quadro 447/95, della L.R. 13/2001 e della D.G.R. 2
DettagliProcedura negoziata in economia per la fornitura di AGHI FISTOLA. ASL Cagliari SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA BUSTA B
ASL Cagliari SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA BUSTA B Allegato MOD. 4 alla Lettera d invito mediante avviso pubblico, schema di DICHIARAZIONE di OFFERTA TECNICA relativa al LOTTO PROCEDURA NEGOZIATA, SENZA
DettagliL.R. 19.12.2007, n. 45 Norme per la gestione integrata dei rifiuti e s.m.i. Approvazione del 4 Rapporto sulle raccolte differenziate 2008
D.G.R. n. 588 del 26/07/2010. L.R. 19.12.2007, n. 45 Norme per la gestione integrata dei rifiuti e s.m.i. Approvazione del 4 Rapporto sulle raccolte differenziate 2008 LA GIUNTA REGIONALE PREMESSO che
DettagliBANDO PUBBLICO. ASSE 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale
Programma di Sviluppo Rurale Regione Sicilia 2007-2013 Reg. CE 1698/2005 GRUPPO DI AZIONE LOCALE GAL BANDO PUBBLICO ASSE 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale MISURA
DettagliConservazione digitale e dichiarazioni fiscali
Conferenza organizzata dall Associazione ICT Dott.Com Conservazione digitale e dichiarazioni fiscali Direzione Regionale del Piemonte a cura di Sandra Migliaccio Ufficio Consulenza 1 20 novembre 2015 La
DettagliIl/la sottoscritto/a. nato/a a il. con residenza anagrafica nel Comune di prov. via/loc. codice fiscale/partitaiva
Al Comune di Piombino Via Ferruccio n 4 57025 PIOMBINO (LI) FASCICOLO N OGGETTO: Istanza di deposito di frazionamento catastale (articolo 30 5 comma DPR 6 giugno 2001 n 380) Il/la sottoscritto/a nato/a
DettagliA7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
DettagliLa territorializzazione degli interventi nella nuova programmazione: le questioni aperte. Daniela Storti - INEA
La territorializzazione degli interventi nella nuova programmazione: le questioni aperte Daniela Storti - INEA I metodi di territorializzazione Sviluppo rurale : il livello Comunitario Le aree OCSE secondo
DettagliTECNICO COMPETENTE ACUSTICA AMBIENTALE. 194 ore distribuite su due anni: 170 ore I anno 24 ore II anno solo misure in piccoli gruppi
TCA194/ACMI/1/201 TECNICO COMPETENTE ACUSTICA AMBIENTALE 194 ore distribuite su due anni: 170 ore I anno 24 ore II anno solo misure in piccoli gruppi Ai sensi Legge 26/10/199 n. 447; D.P.C.M. 31/03/1998
DettagliCittà di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 787 DEL 21-12-2011 AREA QUALITA URBANA E INFRASTRUTTURE
Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 787 DEL 21-12-2011 OGGETTO: SERVIZIO DI MANUTENZIONE SISTEMI DI SICUREZZA QUALI PORTE REI, PORTE CON MANIGLIONE, IMPIANTO RILEVAZIONE FUMI E CENTRALINE
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:
N. protocollo 2008/23681 Individuazione di determinate situazioni oggettive in presenza delle quali è consentito disapplicare le disposizioni sulle società di comodo di cui all articolo 30 della legge
Dettagli02/07/2014 Arch. Vincenzo Lo Curcio
02/07/2014 Arch. Vincenzo Lo Curcio ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE E LEGENDA (1) Eventuali informazioni aggiuntive nelle note (2) PRESTAZIONE ENERGETICA GLOBALE: energia totale utilizzata dall edificio
DettagliSCHEDA CLIENTE. Luogo di identificazione. Data di identificazione. Persona Giuridica RAPPORTO CONTINUATIVO OPERAZIONE OCCASIONALE
Codice Progressivo Univoco (CPU): N. del / / SCHEDA CLIENTE RAPPORTO CONTINUATIVO OPERAZIONE OCCASIONALE Luogo di identificazione Data di identificazione Persona Giuridica Denominazione o ragione Sociale
DettagliBollettino mensile di informazione Aeroporto di Bergamo Orio al Serio
Bollettino mensile di informazione Aeroporto di Bergamo Orio al Serio 1 Periodo di riferimento Finalità 2 Nell ambito dell attività di riorganizzazione del Sistema di monitoraggio del Rumore Aeroportuale,
DettagliATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA USL7 SIENA OSPEDALE DI MONTALCINO (SI) DATI COMMESSA. Commessa: 12_024_CEN_ASL. Località: MONTALCINO (Si)
ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA USL7 SIENA OSPEDALE DI MONTALCINO (SI) DATI COMMESSA Commessa: 12_024_CEN_ASL Località: MONTALCINO (Si) Responsabile lavori: - Revisione: Data: 07.12.2012 Str. Massetana
DettagliSOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA
SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE ATTIVITÀ TEMPORANEA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA Al Comune di Ai sensi del d.lgs. n.59/2010 (art. 64) e della legge n. 287/1991 (artt. 3 e 5) e del
DettagliTRA il Comune di VIU rappresentato dal Sindaco pro tempore MAJRANO DANIELA, di seguito denominato anche Comune (CF 83002150015) E
CONVENZIONE PER L ASSISTENZA PROCEDIMENTALE RELATIVA ALLE RICHIESTE DI CONCESSIONE DELL ASSEGNO AI NUCLEI FAMILIARI CON ALMENO TRE FIGLI MINORI (ART. 65 L. 448/98), DELL ASSEGNO DI MATERNITA (ART. 66 L.
DettagliGLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L ANNO 2014
GLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L ANNO 2014 1. La misura del diritto annuale per l anno 2014 Per l anno 2014 restano valide le misure del diritto annuale definite per l anno 2013, sia nelle misure
DettagliIL DIRETTORE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE
Prot. n. 2015/153427 Disposizioni concernenti la competenza alla gestione delle istanze di accesso alla procedura di collaborazione volontaria, disciplinata dall articolo 1 della legge 15 dicembre 2014,
DettagliM.A. INFRANCA SAN GIACOMO
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER L INDIVIDUAZIONE DI SOGGETTI PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI: RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) AI
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliProgetto sperimentale VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Progetto sperimentale VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole Seminario di Formazione
DettagliIl TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016
Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Titolo IX Il D.lgs 39/2016 entrato in vigore il 29 marzo 2016, modifica così il Testo Unico Sicurezza Riferimento TU Testo ante modifiche Testo modificato
DettagliMODULO ENTI NON COMMERCIALI E ATTIVITÀ SOCIALI
Mod. 3 enti non commerciali e LOGO DEL + MODULO ENTI NON COMMERCIALI E ATTIVITÀ SOCIALI Organizzazioni, fondazioni, associazioni con fine solidaristico, ed Enti che svolgono nell'ambito dei settori: sanitari
DettagliSpecifiche tecniche per l interoperabilità tra i sistemi regionali di FSE
Specifiche tecniche per l interoperabilità tra i sistemi regionali di FSE Versione 1.0 25 Febbraio 2016 1/8 Indice Indice... 2 Indice delle figure... 3 Premessa... 4 1 Architettura delle piattaforme regionali
DettagliMercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione
Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca
DettagliPiano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNire)
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dipartimento per le Infrastrutture, i Sistemi Informativi e Statistici Direzione Generale per lo Sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Lazio
Repubblica Italiana Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011 Data 17/03/2016 Numero 22 Periodicità
DettagliSCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO AZIENDA C.F./P.IVA INDIRIZZO COMUNE Tel. e-mail SETTORE ATTIVITA ASSETTO ORGANIZZATIVO NOMINATIVO E-MAIL TELEFONO DATORE DI LAVORO come da D.Lgs 81/08
DettagliALLEGATO 7. Risposta alle osservazioni puntuali sulle problematiche del rumore AGRICOLI E ZOOTECNICI E AI PRATI STABILI UTILIZZATI PER IL PASCOLO...
ALLEGATO 7 Risposta alle osservazioni puntuali sulle problematiche del rumore 1 MODELLO DI CALCOLO E ZONE VALLIVE....2 2 ZONIZZAZIONI ACUSTICHE DELLE ZONE ATTRAVERSATE...2 3 TRENI MERCI A MEDIE E AD ALTE
DettagliINCARICATO/PROCURATORE
1 CITTÀ DI LEGNAGO Settore 3^ Lavori Pubblici ed Urbanistica Servizio Gestione del Territorio e SUAP Via XX Settembre, 29 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/634858-634851 Fax 0442/634803 web: www.comune.legnago.vr.it
DettagliPROGETTO Censimento e monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio
PROGETTO Censimento e monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio Obiettivi 1. Estendere il modello di censimento e le procedure di analisi e classificazione nazionali degli impianti sportivi per
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. dispone
PROT. 112072/2016 Attuazione dell articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 Comunicazione per la promozione dell adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti destinatari
DettagliIng. Giacomo Viganò. Membro della Commissione Ingegneria Forense
info@eco-progetti it tel. 02 42 21 017 via Savona 92 20144 Milano Ing. Giacomo Viganò Membro della Commissione Ingegneria Forense Progetto UNI EN ISO 12354 Acustica in edilizia valutazione delle prestazioni
DettagliAllegati alle NTA. C - Allegati sulla qualità igienico sanitaria e ambientale
Allegati alle NTA C - Allegati sulla qualità igienico sanitaria e ambientale C2- Regolamento Acustico Comunale REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE 1 SOMMARIO TITOLO I IMPATTO ACUSTICO E CLIMA ACUSTICO... 3
Dettagli