GRUPPO SCOIATTOLI DENTI DELLA VECCHIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GRUPPO SCOIATTOLI DENTI DELLA VECCHIA"

Transcript

1 GRUPPO SCOIATTOLI DENTI DELLA VECCHIA

2 Premessa Illustrazione Caio, wwwcaiocomix.com

3 Scopo della serata presentare i vari tipi di ancoraggi possibili su roccia informare sul metodo di posa corretta degli ancoraggi informare sugli aspetti generali riguardanti la chiodatura di un itinerario (responsabilità, aspetti giuridici, protezione della natura, ) fornire utili consigli pratici per l apertura di un itinerario di più tiri discutere sull etica di chiodatura e di richiodatura in Ticino

4 Foto DAV fascicolo Bohrhaken

5 Tipi di chiodo Chiodo normale Chiodo ad espansione Chiodo resinato Chiodo a vite Foto DAV fascicolo Bohrhaken

6 Chiodo ad espansione (Spit) Composto da: Placchetta Tassello ad espansione M10 lunghezza ca. 80 mm M12 lunghezza ca. 90 mm Foto DAV fascicolo Bohrhaken

7 Chiodo ad espansione (Spit) Materiale placchetta Alluminio Acciaio zincato Acciao cromato Acciao inox Foto Marco Pagani

8 Chiodo ad espansione (Spit) Materiale tassello Acciaio zincato Acciao cromato Acciao inox (A2, A4, HRC) Foto DAV fascicolo Bohrhaken

9 Chiodo ad espansione (Spit) Principio di fissaggio Illustrazione DAV fascicolo Bohrhaken

10 Chiodo Long-Life (Petzl, Mammut) Composto da: Placchetta e tassello con spinotto d espansione M10 lunghezza ca. 50 mm M12 lunghezza ca. 50 mm Foto DAV fascicolo Bohrhaken Attenzione: chiodo che non rispetta più le norme di sicurezza!

11 Chiodo Long-Life (Petzl, Mammut) Principio di fissaggio Illustrazione DAV fascicolo Bohrhaken

12 Posa chiodo ad espansione Materiale necessario: Trapano con percussione Punta per roccia Pompetta e spazzolino Martello Chiave (meglio se dinamometrica) Foto Marco Pagani

13 Posa chiodo ad espansione Procedimento: 1. Scelta posizione del chiodo: roccia solida; distanza da bordi o fessure >15 cm; distanza tra 2 chiodi >30 cm. 2. Eseguire il foro (M10: Ø 10 mm; M12: Ø 12 mm), profondità foro = lunghezza del tassello +5 mm. 3. Pulire il foro con pompetta e spazzolino. 4. Inserire il chiodo (tassello+placchetta) nel foro con l aiuto di un martello. Attenzione a non colpire il dado: si danneggia il filetto! 5. Fissare il chiodo con una chiave, meglio se dinanometrica: valore di serraggio Nm!

14 Posa chiodo ad espansione Video

15 Errori di posa Posizione sbagliata Foto DAV fascicolo Bohrhaken Foto Marco Pagani

16 Errori di posa Posizione sbagliata Foto DAV fascicolo Bohrhaken Foto Marco Pagani

17 Errori di posa Mancata espansione Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani

18 Errori di posa Valore di serraggio (Vs) non rispettato Vs < dado si allenta Vs > rottura del materiale Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani

19 Chiodo resinato Composto da: Chiodo (fittone) Resina bicomponente in fiala o cartuccia Foto Marco Pagani Foto DAV fascicolo Bohrhaken

20 Posa chiodo resinato Materiale necessario: Trapano con percussione Punta per roccia Pompetta e spazzola Resina in fiala o resina in cartuccia con pistola Martello Spatola e stracci Cartello indicatore Foto Marco Pagani

21 Posa chiodo resinato Foto Marco Pagani

22 Posa chiodo resinato 1. Scelta del chiodo e della resina Un chiodo resinato va infisso nella roccia almeno 70 mm, in caso di roccia tenera da 100 a 300 mm. Non tutte le resine sono adatte per una trazione assiale. Consultare le indicazioni di utilizzo del produttore e la scheda tecnica di lavorazione! Attenzione alla data di scadenza: una resina vecchia o conservata troppo al caldo non si indurisce! Se si utilizza la resina in fiale è importante che lunghezza del chiodo e fiala coincidano.

23 Posa chiodo resinato 2. Eseguire il foro Cercare roccia solida. Forare perpendicolarmente alla roccia (ev. 5 gradi oltre la perpendicolare). A dipendenza della forma dell occhiello creare una sede per accogliere lo stesso. Provare inserendo il chiodo. Lunghezza foro: - con fiala = lunghezza fiala = lunghezza codolo chiodo. - con cartuccia = lunghezza codolo chiodo + ev. 5mm. Diametro foro = diametro massimo chiodo + 1,5-2 mm.

24 Posa chiodo resinato 3. Pulire il foro Il foro va ripulito con cura sia con la pompetta che con la spazzola circolare: ripetere più volte l operazione. Foto DAV fascicolo Bohrhaken Foto DAV fascicolo Bohrhaken

25 Posa chiodo resinato 4. Riempire il foro Le fiale di resina vanno tenute verticalmente: la resina deve scorrere e si deve formare una bolla nella parte superiore della fiala. La fiala va infissa completamente nel foro utilizzando il martello. Utilizzando l erogatore e la cartuccia di resina riempire il foro per 2/3. Se si utilizza una cartuccia o un miscelatore nuovi, scartare le prime 2-3 pompate di resina in quanto i rapporti di miscelazione non sono corretti.

26 Posa chiodo resinato 5. Posare il chiodo Nella posa con la resina in fiale il chiodo va inserito centimetro dopo centimetro utilizzando un martello e ruotando il chiodo una decina di volte. Nella posa con la resina in cartuccia basta inserire lentamente il chiodo con le mani. La temperatura di utilizzo di tutte le resine deve essere di almeno +5 C. Il tempo di indurimento dipende dal tipo di resina utilizzata: più bassa è la temperatura ambientale più lungo sarà il tempo d indurimento.

27 Posa chiodo resinato 6. Lavoro finale Per gli ultimi 5-8 mm il chiodo va inserito con il martello, affinché la resina venga spinta verso l esterno e vada a riempire lo spazio tra il foro e l occhiello. Per terminare la posa posizionare correttamente il chiodo e ripulire la resina in eccesso con una spatola. Il tempo di indurimento della resina dipende dalla temperatura e va rispettato assolutamente (vedi indicazioni del produttore)! Durante il tempo d indurimento i chiodi non possono venir sollecitati! Mettere un cartello alla base della via!

28 Posa chiodo resinato 7. Controllo Dopo il periodo di indurimento ogni chiodo va testato. Il controllo si esegue inserendo un moschettone nell occhiello e cercando di ruotarlo con la mano. Se il chiodo si muove, la tenuta non è sufficiente! Se invece il chiodo resta fisso, per esperienza, la tenuta è sufficiente! Foto DAV fascicolo Bohrhaken

29 Posa chiodo resinato Video

30 Attenzione! Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani

31 Sistemi a confronto Chiodo ad espansione Chiodo resinato vantaggi posa semplice economici diametro del foro ridotto si possono sollecitare immediatamente foro stagno nessuna pressione nella roccia alta resistenza svantaggi elevata pressione di espansione foro non stagno rispettare valore di serraggio non si possono sollecitare immediatamente posa complicata, rischio di errore di posa, tempo controllo finale necessario foro di dimensioni maggiori relativamente costoso

32 Possibilità di utilizzo roccia roccia tenera (arenaria) roccia media (calcare) roccia dura (gneiss, granito, basalto) cadute frequenti chiodi resinati (100 mm o più lunghi) chiodi ad espansione M12 chiodi resinati chiodi a vite MMS12 chiodi ad espansione M12 chiodi resinati cadute rare chiodi resinati (100 mm o più lunghi) chiodi ad espansione M10 chiodi resinati chiodi a vite MMS10 chiodi ad espansione M10 chiodi resinati chiodi normali cadute frequenti = oltre 100 cadute su un punto per anno cadute rare = meno di 100 cadute su un punto per anno

33 Corrosione Umidità, temperature elevate e cloruri (sotto forma di sali o inquinamento ambientale) favoriscono la corrosione. Utilizzare solo materiale inox (norme UIAA). In condizioni normali utilizzare acciaio A2 (qualità o superiore). In zone con elevato inquinamento ambientale è necessario l acciaio A4. Nelle zone marine è consigliato l utilizzo di acciaio HRC (High Corrosion Resistent).

34 Elettrocorrosione Mai utilizzare chiodi composti da differenti metalli nobili! Migrazione di particelle dai metalli meno a quelli più nobili il metallo meno nobile si scioglie! Il processo viene favorito dall umidità, dai cloruri e dalle temperature elevate. Foto Marco Pagani

35 Norme europee (EN 959, 2007) La tenuta assiale (verso l esterno) deve superare 15 kn. La tenuta radiale (verso il basso) deve superare 25 kn. Tutte le componenti del chiodo devono essere dello stesso materiale. Nei chiodi resinati la profondità di posa deve essere almeno 70 mm. Nei chiodi ad espansione la lunghezza del chiodo deve essere almeno 5 volte il diametro del foro. Consigliato lunghezza 70 mm. Inoltre la norma UIAA Nr. 123 prevede che i chiodi devono essere di acciaio inox. Chiodi zincati o cromati non sono permessi.

36 Ancoraggio di calata Toprope Rispettare il principio della ridondanza Considerare il problema dell usura Materiale inox Ideale 2 anelli o catena con anello Non utilizzare moschettoni in alluminio! Evitare sosta alla francese (2 resinati) o sosta Bühler Foto Marco Pagani

37 Ancoraggio di calata Toprope Rispettare il principio della ridondanza Considerare il problema dell usura Materiale inox Ideale 2 anelli o catena con anello Non utilizzare moschettoni in alluminio! Evitare sosta alla francese (2 resinati) o sosta Bühler Foto Marco Pagani

38 Ancoraggio di calata Toprope Rispettare il principio della ridondanza Considerare il problema dell usura Materiale inox Ideale 2 anelli o catena con anello Non utilizzare moschettoni in alluminio! Evitare sosta alla francese (2 resinati) o sosta Bühler Foto Marco Pagani

39 Ancoraggio di calata Toprope Rispettare il principio della ridondanza Considerare il problema dell usura Materiale inox Ideale 2 anelli o catena con anello Non utilizzare moschettoni in alluminio! Evitare sosta alla francese (2 resinati) o sosta Bühler Foto DAV fascicolo Bohrhaken

40 Ancoraggio di sosta 2 punti fissi in linea (distanza 30 cm, altezza spalle) per permettere calata: - 2 maglie rapide (22 kn, CE) o - catena (15 kn) e maglia rapida o moschettone (22 kn) - Evitare cordini o fettucce! Foto Marco Pagani

41 Ancoraggio di sosta 2 punti fissi in linea (distanza 30 cm, altezza spalle) per permettere calata: - 2 maglie rapide (22 kn, CE) o - catena (15 kn) e maglia rapida o moschettone (22 kn) - Evitare cordini o fettucce! Foto Marco Pagani

42 Ancoraggio di sosta 2 punti fissi in linea (distanza 30 cm, altezza spalle) per permettere calata: - 2 maglie rapide (22 kn, CE) o - catena (15 kn) e maglia rapida o moschettone (22 kn) - Evitare cordini o fettucce! Foto Marco Pagani

43 Ancoraggio di sosta 2 punti fissi in linea (distanza 30 cm, altezza spalle) per permettere calata: - 2 maglie rapide (22 kn, CE) o - catena (15 kn) e maglia rapida o moschettone (22 kn) - Evitare cordini o fettucce! Foto Marco Pagani

44 Attenzione! Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani

45 Da risanare! Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani

46 Da risanare! Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani

47 Da risanare! Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani

48 Da risanare! Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani Foto Marco Pagani

49 Aspetti generali Scelta del materiale Posizione dei chiodi Posizione dell ancoraggio di calata/sosta Aspetti penali Diritto di proprietà Limitazioni di frequentazione Protezione della natura Etica

50 Scelta del materiale Utilizzare solo materiale inox di qualità (certificazione CE, omologazione UIAA, ) In caso di utilizzo di chiodi resinati bisogna considerare temperatura, condizioni ambientali e tempi di indurimento della resina utilizzata. Alcune resine sono più sensibili all umidità. Rispettare le indicazioni del produttore.

51 Posizione dei chiodi Nel posizionare un chiodo, oltre a considerare la qualità della roccia e la distanza raccomandata da bordi, fessure o altri chiodi (>15 cm risp. >30 cm), bisogna valutare la posizione dei moschettoni componenti il rinvio per evitare possibili carichi a rottura. Foto Marco Pagani

52 Posizione dei chiodi Una distanza ragionevole tra i chiodi è sempre una valutazione personale. Tuttavia bisogna sempre considerare coloro per cui si sta aprendo o risanando un itinerario. Specialmente all inizio del tiro e in prossimità di cenge considerare le possibili conseguenze di una caduta. Posizionare quindi i primi 2-3 chiodi a distanza ravvicinata. In presenza di roccia poco solida evitare lunghi Run- Outs anche se le difficoltà sono modeste. Posizionare i chiodi in modo che anche arrampicatori di piccola taglia riescano a moschettonare i chiodi in sicurezza.

53 Posizione dei chiodi Considerare l andamento della corda. Gli attriti sono pericolosi: forze maggiori sulla catena di sicurezza, cadute più secche, danneggiamento della corda. Posizionare i chiodi in modo che non si vengano a creare inutili attriti e che la corda non vada a poggiare su spigoli vivi. Illustrazione Petzl

54 Posizione dell ancoraggio di calata/sosta Posizionare l ancoraggio di calata in modo che si riesca a moschettonarlo con facilità. Posizionare l ancoraggio di calata considerando l andamento della corda: evitare inutili attriti sulla roccia. Se possibile posizionare l ancoraggio di sosta in un luogo confortevole e al riparo da eventuali cadute sassi.

55 Aspetti penali Colui che attrezza o risana un itinerario d arrampicata non stabilisce, dal punto di vista giuridico, nessuna relazione con ciò che ha realizzato e di conseguenza non ha nessuna responsabilità sulla sicurezza dell opera stessa. L itinerario non deve essere necessariamente attrezzato in modo che chiunque possa percorrerlo in sicurezza. Bisogna comunque considerare che il carattere dell itinerario deve essere omogeneo e restare valutabile da persone estranee alla zona. La posa dei chiodi deve avvenire secondo lo standard tecnico attuale.

56 Aspetti penali Un apritore non è tenuto alla manutenzione di un suo itinerario. Ogni apritore comunque deve essere cosciente che aprendo un itinerario crea una fonte potenziale di pericolo e di conseguenza ha una certa parte di responsabilità. Eventuali pubblicazioni devono rispecchiare la realtà.

57 Diritto di proprietà Il risanamento e l apertura di un itinerario d arrampicata dovrebbe venir concordato con il responsabile regionale. Importante è la situazione proprietaria (suolo pubblico o privato). Il principio di tolleranza dei proprietari va rispettato. Generalmente i proprietari o i comuni, se consentono l arrampicata sul proprio terreno, sono preoccupati di venir considerati responsabili in caso di incidente. Devono essere informati che il semplice consenso o la tolleranza all arrampicata non portano ad una responsabilità.

58 Limitazioni di frequentazione In molte zone d arrampicata esistono delle limitazioni al diritto di frequentare liberamente la natura e di conseguenza anche di praticare l arrampicata (p. es. zona bandita di caccia, zone protette, nidificazione degli uccelli). In genere queste zone sono ben riconoscibili da recinzioni o cartelli. In molte zone d arrampicata al di fuori delle Alpi esistono concezioni specifiche che regolano, in accordo con le autorità locali, la pratica dell arrampicata. Nell ambito di queste concezioni spesso viene pure stabilito un regolamento per le nuove aperture di itinerari. Ignorare queste regolamentazioni, specialmente nella realizzazione di nuovi itinerari, può provocare tensioni e compromettere gli accordi raggiunti spesso con difficoltà.

59 Protezione della natura Le rocce sono lo spazio vitale per una moltitudine di piante rare e animali e appartengono di conseguenza ai biotopi protetti dalla legge. È auspicato pertanto un comportamento rispettoso della natura per evitare la chiusura delle zone d arrampicata: Nessun itinerario d arrampicata su pareti con ricca vegetazione. Specialmente su roccia calcarea, terminare l itinerario sotto il bordo della parete (sosta di calata). In caso di pareti di una certa altezza tralasciare la parte superiore. Mantenere una certa distanza dalle zone di svernamento dei pipistrelli (cavità, fessure profonde) ed evitare di chiodare durante l inverno (novembre - aprile) nella vicinanza di queste zone.

60 Protezione della natura Su grandi pareti con possibilità di nidificazione di uccelli evitare di chiodare durante il periodo di nidificazione (fine febbraio - fine giugno). Chiodare con riguardo: evitare grossi interventi rumorosi (p.es. taglio piante), non lasciare in parete corde fisse per lunghi periodi o depositi di materiale alla base, Le nuove aperture di itinerari d arrampicata possono provocare un afflusso di persone importante. Zone naturali sensibili ne possono risentire.

61 Etica L etica di arrampicata è diversa da zona a zona (p. es. distanza tra le protezioni, chiodatura dall alto) e dovrebbe venir considerata al momento dell apertura di un itinerario. In particolare se si risana un itinerario di più tiri bisognerebbe prendere contatto con gli apritori, i gruppi regionali, le sezioni o gli arrampicatori locali. In questo modo si evitano inutili conflitti.

62 Come risanare un itinerario classico Risanare un itinerario senza modificarne il carattere originale. Prima di risanare un itinerario bisogna riflettere attentamente se si vuole modificare il carattere originale dell itinerario. Se possibile bisogna chiedere l autorizzazione agli apritori e spiegar loro le nostre intenzioni. Spesso lo standard Plaisir non è lo stile appropriato per il risanamento di un itinerario classico. Come regole di principio si propone, nel limite del possibile, di mantenere invariato il numero di chiodi su una lunghezza. Il vecchio materiale va rimosso danneggiando il meno possibile la roccia e va riportato a casa.

63 Apertura di vie di più tiri dal basso 1. Punti da osservare prima di iniziare 2. Materiale ed organizzazione 3. Statiche e risalita 4. Pulizia 5. Spits si / Spits no Foto Marco Bassi

64 1. Punti da osservare prima di iniziare Accesso? Vie già esistenti? Possibilità di uscita? Strategie di salita? Via tutta a spits Via mista Solo soste Completamente clean Foto Marco Bassi

65 2. Materiale ed organizzazione Il trapano Spits e soste Corde, cordino di servizio Cliffhangers Bidoni e sacchi da traino Martello e chiave Foto Marco Bassi

66 3. Statiche e risalita Corde statiche Maniglie/Croll Sacchi Foto Marco Bassi

67 4. Pulizia Materiale Foto Marco Bassi Foto Marco Bassi

68 5. Spits si / Spits no?

69 Fonte delle informazioni fascicolo Bohrhaken Deutscher Alpen Verein (DAV), November 2007 Merkblatt Expressanker Fachgruppe Sanieren und Erschliessen, Club Alpino Svizzero (CAS) Merkblatt Verbundanker Fachgruppe Sanieren und Erschliessen, Club Alpino Svizzero (CAS) Merkblatt Umwelt Fachgruppe Sanieren und Erschliessen, Club Alpino Svizzero (CAS) Manuale di tecnologia del fissaggio HILTI

70 Grazie per l attenzione! Illustrazione Caio, Marco Pagani, Marco Bassi, Claudio Notari; aprile 2010

71 In Ticino esiste un etica nella chiodatura? Moderatore: Roberto Bassi

Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva.

Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva. Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva. L associazione DirezioneVerticale, impegnata nello sviluppo e nella valorizzazione del territorio Ambientale

Dettagli

Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva e il trekking.

Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva e il trekking. Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva e il trekking. L associazione DirezioneVerticale, impegnata, nello sviluppo e nella valorizzazione del territorio

Dettagli

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. 1. RETE ANTICADUTA CERTIFICATA EN 1263-1, PER APPLICAZIONI

Dettagli

Ancoraggi e tecniche di assicurazione

Ancoraggi e tecniche di assicurazione Scuola di Alpinismo e Scialpinismo FALC CORSO DI ALPINISMO AVANZATO A2 2012 Ancoraggi e tecniche di assicurazione Claudio Caldini (INSA) Ramon Maj (IA) Ancoraggi su roccia Ancoraggi naturali spuntoni,

Dettagli

Linea vita temporanea orizzontale SOIT402/HLLW1 Manuale d Utilizzo e Manutenzione rev.00

Linea vita temporanea orizzontale SOIT402/HLLW1 Manuale d Utilizzo e Manutenzione rev.00 (immagine puramente indicativa per identificare il prodotto) Introduzione Linea vita orizzontale temporanea SOIT402/HLLW1 La linea vita orizzontale temporanea SOIT402/HLLW1 è un sistema di protezione provvisorio

Dettagli

LA CATENA DI ASSICURAZIONE: LA NORMATIVA EUROPEA E I COMPONENTI

LA CATENA DI ASSICURAZIONE: LA NORMATIVA EUROPEA E I COMPONENTI Commissione Lombarda Materiali e Tecniche LA CATENA DI ASSICURAZIONE: LA NORMATIVA EUROPEA E I COMPONENTI Andrea Manes SICUREZZA Inerente materiali e tecniche Parliamo di catena di assicurazione senza

Dettagli

S.O.M & Co. In. LA PRODINA MODENESE /FERRARESE

S.O.M & Co. In. LA PRODINA MODENESE /FERRARESE S.O.M & Co. In. LA PRODINA MODENESE /FERRARESE LA PRODINA La prodina è uno strumento di cattura a reti orizzontali e si presenta come un parallelogramma, dove 2 reti orizzontali sollecitate si chiudono

Dettagli

Elenco tasselli per pannello isolante minerale Multipor

Elenco tasselli per pannello isolante minerale Multipor Elenco tasselli per isolante minerale Multipor In campo edile i tasselli, gli ancoraggi e le viti vengono utilizzati ogni giorno in mille modi; tuttavia spesso il loro utilizzo non segue le indicazioni

Dettagli

LA CATENA DI ASSICURAZIONE. Lezione a cura di Torrini Andrea

LA CATENA DI ASSICURAZIONE. Lezione a cura di Torrini Andrea LA CATENA DI ASSICURAZIONE Lezione a cura di Torrini Andrea PARLEREMO IN QUESTA LEZIONE DI: Significato di CATENA DI ASSICURAZIONE Dimensionamento della CATENA DI ASSICURAZIONE Forza di Arresto Fattore

Dettagli

Cilindri Idraulici. Cilindri idraulici avvitabili a doppio effetto. 23.1 Possibilità di variazioni di ordine tecnico DE-STA-CO

Cilindri Idraulici. Cilindri idraulici avvitabili a doppio effetto. 23.1 Possibilità di variazioni di ordine tecnico DE-STA-CO Cilindri Idraulici Cilindri idraulici avvitabili a doppio effetto Pressione di esercizio max. 350 bar I cilindri idraulici avvitabili sono fondamentali nell industria automobilistica e nelle attrezzature.

Dettagli

Hilti HIT-RE 500. cartuccia da 330 ml (disponibile anche in cartucce da 500 ml e 1400 ml) Miscelatore. Barra HAS. Barra HAS-E

Hilti HIT-RE 500. cartuccia da 330 ml (disponibile anche in cartucce da 500 ml e 1400 ml) Miscelatore. Barra HAS. Barra HAS-E Sistema di ancoraggio chimico Calcestruzzo Mattone pieno Mattone forato Gasbe Vantaggi cartuccia da 330 ml (disponibile anche in cartucce da 500 ml e 1400 ml) Ridotta Miscelatore distanza dal bordo/interasse

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø80 ZINCATO/INOX ART. 68050/68051

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø80 ZINCATO/INOX ART. 68050/68051 Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø80 ZINCATO/INOX ART. 68050/68051 2 EDIZIONE GIUGNO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite

Dettagli

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08) 146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

REP 050 MISURATORE DI ECCENTRICITA PER RUOTE VEICOLI INDUSTRIALI.

REP 050 MISURATORE DI ECCENTRICITA PER RUOTE VEICOLI INDUSTRIALI. Cod. 024.042 REP 050 MISURATORE DI ECCENTRICITA PER RUOTE VEICOLI INDUSTRIALI. REP 050 è un nuovo strumento per la misurazione dell eccentricità radiale e laterale dei pneumatici di ruote per veicoli industriali.

Dettagli

GUIDA ALLA POSA DEI BATTISCOPA

GUIDA ALLA POSA DEI BATTISCOPA GUIDA ALLA POSA DEI BATTISCOPA I battiscopa nascono per coprire i punti di congiunzione tra muri e pavimento ma nel corso del tempo sono diventati un vero e proprio elemento di arredo. I battiscopa sono

Dettagli

Bimecc Blister PROGRAMMA COMPLETO PER LA VITERIA SOSTITUTIVA IN KIT PRONTI ALL USO

Bimecc Blister PROGRAMMA COMPLETO PER LA VITERIA SOSTITUTIVA IN KIT PRONTI ALL USO Bimecc Blister PROGRAMMA COMPLETO PER LA VITERIA SOSTITUTIVA IN KIT PRONTI ALL USO SICUREZZA DI UN VEICOLO PUO ESSERE COMPROMESSA DA UN FISSAGGIO RUOTA ALLENTATO Viti o dadi allentati possono causare non

Dettagli

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta SCS Eurotetti Di Sara Lanzoni Azienda specializzata nei sistemi anticaduta Linee vita, parapetti, binari, passerelle, scale di sicurezza e dispositivi di protezione individuale Per una completa sicurezza.

Dettagli

Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO. Pannelli Fotovoltaici X 60

Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO. Pannelli Fotovoltaici X 60 Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO Questa guida contiene una serie di suggerimenti per installare i prodotti Abba Solar della serie ASP60 ed è rivolta

Dettagli

PURE110-PRO SOFTWARE DI PROGETTAZIONE ANCORANTI ONLINE ANCORANTE CHIMICO EPOSSIDICO

PURE110-PRO SOFTWARE DI PROGETTAZIONE ANCORANTI ONLINE ANCORANTE CHIMICO EPOSSIDICO SOFTWARE DI PROGETTAZIONE ANCORANTI ONLINE PURE110-PRO ANCORANTE CHIMICO EPOSSIDICO Interfaccia con funzionalità complete e facile da usare Facile progettazione degli ancoraggi in 5 fasi con la modellazione

Dettagli

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Premessa Purtroppo, durante gli eventi calamitosi che si verificano durante le emergenze idrogeologiche, succede spesso che le barriere

Dettagli

Parere d idoneità tecnica

Parere d idoneità tecnica Parere d idoneità tecnica Premessa UNICMI, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell Involucro e dei Serramenti, attraverso le sue 12 divisioni, rappresenta circa 22.000 aziende,

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare

Dettagli

SOLLEVATORE IDRAULICO

SOLLEVATORE IDRAULICO SOLLEVATORE IDRAULICO MANUALE UTENTE www.motogalaxy.it Pagina 1 www.motogalaxy.it Pagina 1 ISTRUZIONI Lista componenti LISTA COMPONENTI Assemblaggio Inserire i piedi nel sollevatore a assicurarli con un

Dettagli

D.P.I. D.P.I. Corde - UNI EN 1891

D.P.I. D.P.I. Corde - UNI EN 1891 D.P.I. Corde - UNI EN 1891 SUL MERCATO SONO DISPONIBILI DUE TIPOLOGIE DI CORDE: DINAMICHE - Norma di riferimento EN 892 SEMI STATICHE - Norma di riferimento EN 1891 La norma UNI EN 353-2 (linee vita fless.)

Dettagli

In collaborazione con CENTRO STUDI MATERIALI E TECNICHE

In collaborazione con CENTRO STUDI MATERIALI E TECNICHE In collaborazione con CENTRO STUDI MATERIALI E TECNICHE La sicurezza sui sentieri attrezzati: materiali e tecniche Con la collaborazione del Centro Studi Materiali e Tecniche. Questo documento riporta

Dettagli

WHT ANGOLARE PER FORZE DI TRAZIONE. Gamma completa (diverse dimensioni e possibilità di impiego con e senza rondella)

WHT ANGOLARE PER FORZE DI TRAZIONE. Gamma completa (diverse dimensioni e possibilità di impiego con e senza rondella) WHT ANGOLARE PER FORZE DI TRAZIONE All interno i valori statici del WKR285 Gamma completa (diverse dimensioni e possibilità di impiego con e senza rondella) Applicazione per legno-cemento e legno-legno

Dettagli

Manuale Tecnico S H PRODUCTION. Collegamento a scomparsa STH204 SOLTECH. Valori a Taglio con installazione Cemento - Legno. Ed.13

Manuale Tecnico S H PRODUCTION. Collegamento a scomparsa STH204 SOLTECH. Valori a Taglio con installazione Cemento - Legno. Ed.13 S RODUCTION Ed.13 Manuale Tecnico 1121/11 Collegamento a scomparsa ST204 1 I vantaggi di utilizzare i i collegamenti ST204 Ricerca tecnica Costruita in Acciaio 35 questo garantisce un elevato valore di

Dettagli

AB01 AB05 AB02 AB03 EN 361 EN 358 EN 361 EN 358 EN 361

AB01 AB05 AB02 AB03 EN 361 EN 358 EN 361 EN 358 EN 361 ANTICADUTA 168 AB01 AB05 Cintura di posizionamento in poliammide 45 mm con schienalino termoformato 2 ancoraggi laterali a "D" in acciaio saldato Munita di 2 anelli di servizio con passante scorrevole

Dettagli

SCALE FISSE A DUE MONTANTI IN PRFV PER POZZETTI DI ISPEZIONE A MARCATURA CE

SCALE FISSE A DUE MONTANTI IN PRFV PER POZZETTI DI ISPEZIONE A MARCATURA CE SCALE VERTICALI CE MM13 30.07.2015 Rev. 3 SCALE FISSE A DUE MONTANTI IN PRFV PER POZZETTI DI ISPEZIONE A MARCATURA CE COMPOSITE SOLUTION PAGINA 1 SOMMARIO 1. APPLICAZIONI E CARATTERISTICHE... 3 2. RIFERIMENTI

Dettagli

26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA

26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA 26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA 26 GIUGNO 2012 Intervento ing. Donato Chiffi Progettazione costruttiva dei dispositivi di ancoraggio e verifica

Dettagli

Il fissaggio mediante ancoranti chimici o meccanici

Il fissaggio mediante ancoranti chimici o meccanici Il fissaggio mediante ancoranti chimici o meccanici Hilti. Passione. Performance. 1 Agenda 1. Campi di applicazione 2. Principi di funzionamento 3. Inquadramento normativo e metodo di calcolo 4. Fattori

Dettagli

RETE SICURA RETE SICURA

RETE SICURA RETE SICURA Manuale di montaggio RETE SICURA RETE SICURA Larghezza della maglia Larghezza della maglia A) Sicura 1. Luogo e scopi d impiego La rete Sicura ferma persone o oggetti che precipitano. Viene utilizzata

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

I capicorda (terminali) per funi d acciaio forniscono una terminazione di testa alla fune stessa.

I capicorda (terminali) per funi d acciaio forniscono una terminazione di testa alla fune stessa. PRODOTTI INDUSTRIALI & NAVALI S.p.A. capicorda I capicorda (terminali) per funi d acciaio forniscono una terminazione di testa alla fune stessa. Si dividono in tre tipi: - A cuneo (autobloccanti) in cui

Dettagli

SICUREZZA ROTTURA MOLLA

SICUREZZA ROTTURA MOLLA SICUREZZA ROTTURA MOLLA 052010 IMPORTANTE: Le molle in tensione sono provviste di una tensione alta; fare sempre molta attenzione, soprattutto in fase di regolazione ed uso di tiranti (12025) che siano

Dettagli

PRODOTTI. SOSTEGNI GENERICI... pag. 4. PALI TELESCOPICI... pag. 5. PALI CON PIASTRA GIREVOLE CLASSE A1... pag. 5. PIASTRA A PARETE... pag.

PRODOTTI. SOSTEGNI GENERICI... pag. 4. PALI TELESCOPICI... pag. 5. PALI CON PIASTRA GIREVOLE CLASSE A1... pag. 5. PIASTRA A PARETE... pag. PRODOTTI SOSTEGNI GENERICI... pag. 4 PALI TELESCOPICI... pag. 5 PALI CON PIASTRA GIREVOLE CLASSE A1... pag. 5 PIASTRA A PARETE... pag. 5 DOPPIA PIASTRA REGOLABILE... pag. 8 GANCIO ANTIPENDOLO E ANCORAGGIO...

Dettagli

SISTEMI DI SOLLEVAMENTO KK

SISTEMI DI SOLLEVAMENTO KK SISTEMI DI SOLLEVAMENTO KK 9/2006 SISTEMI DI SOLLEVAMENTO KK Vantaggi dei sistemi di sollevamento kk Sistemi a sganciamento rapido Soluzioni economiche Per supporto tecnico, contattare l indirizzo e-mail:

Dettagli

Blanke Profilo di chiusura

Blanke Profilo di chiusura Dati tecnici Blanke Profilo di chiusura per la chiusura decorativa e sicura dei bordi nei rivestimenti di piastrelle Utilizzo e funzioni: Blanke Profilo di chiusura è un profilo speciale per la protezione

Dettagli

Per prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti;

Per prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti; !""##"!$%&'((""!" )**&)+,)-./0)*$1110,)-./0)*!""##"!$%&'((""!" *&)23+-0-$4--56%--0.),0-,-%323 -&3%/ La presente relazione ha lo scopo di illustrare il meccanismo di calcolo che sta alla base del dimensionamento

Dettagli

Riferimenti NORMATIVI

Riferimenti NORMATIVI REALIZZAZIONE DI SCALE FISSE CON PROTEZIONE NORMA UNI EN ISO 14122-4 : 2010 DISTANZA TRA LA SCALA E OSTRUZIONI PERMANENTI: La distanza tra la scala e le ostruzioni permanenti deve essere: - Di fronte alla

Dettagli

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo

Dettagli

Cultura generale. per tutti i produttori di ghiaccio. Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio. www.krebastore.com

Cultura generale. per tutti i produttori di ghiaccio. Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio. www.krebastore.com Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio Il ghiaccio, un potenziale concentratore di batteri Cultura generale È evidente che un cubetto o una scaglia di ghiaccio concentra al suo interno tutti gli odori

Dettagli

CM100/ PF USER MANUAL

CM100/ PF USER MANUAL CM100/ PF USER MANUAL 1 Misure di sicurezza 1. L'utente deve leggere questo manuale perché solo in questo modo può essere garantito il procedimento d'uso sicuro di tutto il sistema. 2. Non immergere il

Dettagli

2.1 Funi metalliche e nozioni sui cavi... 3. 2.1.1 Informazioni generali sui cavi... 3. 2.1.2 Assemblaggio delle funi metalliche...

2.1 Funi metalliche e nozioni sui cavi... 3. 2.1.1 Informazioni generali sui cavi... 3. 2.1.2 Assemblaggio delle funi metalliche... Sommario 2 Cavi - Collegamenti finali 2.1 Funi metalliche e nozioni sui cavi... 3 2.1.1 Informazioni generali sui cavi... 3 2.1.2 Assemblaggio delle funi metalliche... 3 2.1.2.1 Funi ad avvolgimento parallelo...

Dettagli

La catena di assicurazione in ferrata

La catena di assicurazione in ferrata Club Alpino Italiano Sezione Pontedera Scuola Cosimo Zappelli Scuola Lucca Scuola Alpi Apuane Corso monotematico su vie ferrate 2013 (M-F1) La catena di assicurazione in ferrata giovedì 9 maggio 2013 a

Dettagli

Collari ed accessori. H 2.i 10/00

Collari ed accessori. H 2.i 10/00 Sommario prodotti H 2.0 Sommario prodotti H 2.1 Attacchi per collari con tronchetto filettato 3G (M16, F10, F8) H 2.2 Attacchi per collari con tronchetto filettato 3G (3/8, F12, F10) H 2.3 Attacchi per

Dettagli

Nella foto: Villa sul Lago di Lugano (Svizzera) con le nostre persiane a lamelle orientabili.

Nella foto: Villa sul Lago di Lugano (Svizzera) con le nostre persiane a lamelle orientabili. LINEA LEGNO LINEA LEGNO PER PERSIANE ORIENTABILI Da oltre 40 anni produce montanti per realizzare persiane a lamelle orientabili. I prodotti che Vi presentiamo in queste pagine: NACO PL 60 PL 60NT NACO

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il

Dettagli

PROGRAMMA LINEE VITA

PROGRAMMA LINEE VITA PROGRAMMA LINEE VITA Cosa sono le linee vita Pighi I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO CHE SALVANO LA VITA Cosa sono i dispositivi di sicurezza Un dispositivo di ancoraggio permette a qualunque operatore di operare

Dettagli

Gruppo Tecnico Movimentazione Manuale Carichi nei Caseifici del Parmigiano-Reggiano / giugno 2004

Gruppo Tecnico Movimentazione Manuale Carichi nei Caseifici del Parmigiano-Reggiano / giugno 2004 Scheda 4 - D) MATURAZIONE SALATOIO CAMERA CALDA PROBLEMA 1) TRAINO/SPINTA DEGLI SPERSOLI SU RUOTE O DEL CARRELLO DELLE FORME COMMENTO: la modalità, ormai, maggiormente in uso è quella degli spersoli su

Dettagli

STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO. ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi

STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO. ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi 5 maggio 2005 - Corso di Laboratorio Monitoraggio Frane STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi FINALITA

Dettagli

AVVOLGICAVO serie 1700

AVVOLGICAVO serie 1700 AVVOLGICAVO serie 1700 Costruiti in conformità alle Norme EN 61242 EN 60335-1 110 Prodotti conformi ai requisiti delle Direttive 2006/95/CE 2006/42/CE 2002/95/CE Legge 626: OK! INFORMAZIONI GENERALI SUGLI

Dettagli

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo)

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) MACCHINA NUMERO DI FABBRICA LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) Costruttore/Mandatario: CIOFETTI SOLLEVAMENTO INDUSTRIALE SRL S. S. Tiberina Nord, 26/T - 06134

Dettagli

BesTec Rivestimenti spondali - Alta qualità per grandi esigenze

BesTec Rivestimenti spondali - Alta qualità per grandi esigenze BesTec Rivestimenti spondali - Alta qualità per grandi esigenze BGS Ingenieurbiologie und ökologie GmbH ~ Dorfstraße 120 ~ 25499 Tangstedt 1 di 14 BesTec Materassi in pietra Tipo SKM BesTec Rulli in pietra,

Dettagli

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli)

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli) SCHEDA TECNICA N 25 PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli) SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1 4. 5 8 5 - FA X 0 5 1. 6 3. 6 4. 5 8 7 E-mail:

Dettagli

QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ

QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ Ogni prodotto BREBE viene realizzato in conformità alle normative vigenti in materia di prevenzione dalle cadute dall alto rispettando in oltre tutti i più alti standard di qualità.

Dettagli

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS ADS La serie ADS è stata progettata sulla base della comprovata serie di ammortizzatori per carichi pesanti LDS da utilizzare su ascensori per persone e carichi. La prova di omologazione garantisce che

Dettagli

Caratteristiche tecniche e Certificazione Serbatoi da Esterno Zetaplast

Caratteristiche tecniche e Certificazione Serbatoi da Esterno Zetaplast Oggetto : Caratteristiche tecniche e Certificazione Serbatoi da Esterno Zetaplast Con la presente siamo a specificare quanto segue: Il materiale utilizzato per la produzione dei serbatoi è PoliEtilene

Dettagli

Schede tecniche e linee guida per l installazione

Schede tecniche e linee guida per l installazione Schede tecniche e linee guida per l installazione 43 Intumex RS10 - Collare tagliafuoco Generalità Intumex RS10 è un tagliafuoco per tubazioni in plastica realizzato in acciaio inossidabile vericiato a

Dettagli

ECONET S CONFORME ALLE NORMATIVE EUROPEE EN 1263-1 E EN

ECONET S CONFORME ALLE NORMATIVE EUROPEE EN 1263-1 E EN Scheda tecnica e manuale di montaggio RETE DI SICUREZZA ECONET S CONFORME ALLE NORMATIVE EUROPEE EN 1263-1 E EN 1263-2 1 CARATTERISTICHE TECNICHE MATERIALE: POLIPROPILENE, stabilizzato ai raggi UV. COLORE:

Dettagli

PICASILAN W. Scheda Tecnica

PICASILAN W. Scheda Tecnica REV. A PICASILAN W Descrizione Caratteristiche generali Campi di applicazione Proprietà fisiche Preparazione e Applicazione Confezioni Conservazione Precauzioni ed avvertenze Picasilan W DESCRIZIONE Impregnante

Dettagli

Prodotti per la sottostruttura MENSOLE E SCALE MSU

Prodotti per la sottostruttura MENSOLE E SCALE MSU Scheda Prodotto: ST08.100.04.01 Data ultimo agg.: 15 marzo 2005 Prodotti per la sottostruttura MENSOLE E SCALE MSU Classificazione 08 Prodotti per la sottostruttura 08.100 Pozzetti ed accessori 08.100.04

Dettagli

SAFERALPS. Prg n 6782-103 28-02-2012

SAFERALPS. Prg n 6782-103 28-02-2012 SAFERALPS Prg n 6782-103 28-02-2012 Study of the characteristics of the "via ferrata Analysis of the installation and maintenance techniques Similarities and differences in the Alps P1-Universität Salzburg

Dettagli

PUNTI D ANCORAGGIO Classe A e Classe E

PUNTI D ANCORAGGIO Classe A e Classe E PUNTI D ANCORAGGIO Cla se A e Cla se E classe A e classe E punti d ancoraggio Duomo di MIlano Punti d ancoraggio in classe A ed E per la messa in sicurezza di coperture e pareti classe A e classe E punti

Dettagli

Operating Manual: Pull-Off DRT100. Manuale Operativo PULL - OUT DRG-100

Operating Manual: Pull-Off DRT100. Manuale Operativo PULL - OUT DRG-100 Manuale Operativo PULL - OUT DRG-100 1. Avvertenze Generali Questo manuale d uso contiene norme di sicurezza nonché le istruzioni necessarie per l utilizzo del Pull-Out DRG 100. Per trarre il massimo vantaggio

Dettagli

Nieuw! Nuovo! Neu! Söll. Studiato per adattarsi alla maggior parte dei tetti di edifici industriali e commerciali.

Nieuw! Nuovo! Neu! Söll. Studiato per adattarsi alla maggior parte dei tetti di edifici industriali e commerciali. DISTRIBUTORE AUTORIZZATO Nieuw! Nuovo! Neu! Neu! Söll Sistema anticaduta linea vita orizzontale Studiato per adattarsi alla maggior parte dei tetti di edifici industriali e commerciali. Söll Sistema anticaduta

Dettagli

Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche)

Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche) Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche) Fig. 1 Lavoro manuale su una pressa con barriera fotoelettrica e riparo fisso laterale.

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

La "sosta classica" Nella "sosta classica", i due ancoraggi sono collegati tra loro con due moschettoni ed un anello di cordino.

La sosta classica Nella sosta classica, i due ancoraggi sono collegati tra loro con due moschettoni ed un anello di cordino. La "sosta classica" 6 aprile 2005 La progressione della cordata su una parete è caratterizzata dal movimento non contemporaneo degli alpinisti. Durante la progressione della cordata, la sosta è il punto

Dettagli

MATERIALI DEGLI UTENSILI PER TORNIRE

MATERIALI DEGLI UTENSILI PER TORNIRE di Tecnologia Meccanica MATERIALI DEGLI UTENSILI PER TORNIRE A cura dei proff. Morotti Giovanni e Santoriello Sergio Materiali degli utensili per tornire Gli utensili da tornio vengono costruiti con i

Dettagli

Montaggio dei fermaneve

Montaggio dei fermaneve Montaggio dei fermaneve 1. Introduzione I fermaneve non sono obbligatori, ma caldamente consigliati qualora lo slittamento di masse di neve dal tetto potrebbe mettere in pericolo persone, animali, rovinare

Dettagli

B C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m.

B C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m. ROCCO VITALE A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m. 1 A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI

Dettagli

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati

Dettagli

CERTIFICATO ARTICOLO Data creazione: 25.05.2007. GRILLO A CUORE INOX AISI 316 Data revisione: 12110.2008 CODICE: GRCX

CERTIFICATO ARTICOLO Data creazione: 25.05.2007. GRILLO A CUORE INOX AISI 316 Data revisione: 12110.2008 CODICE: GRCX Sede legale : Via Nazionale, 37-23823 Colico (LC) P.I. e C.F. 02520140134 Uffici e Magazzino :Via Al Monteggiolo, 3-23823 Colico (LC) Tel. 0341/930301 - Fax 0341/940458 www.mcitalia.it CERTIFICATO ARTICOLO

Dettagli

LE VALVOLE TERMOSTATICHE

LE VALVOLE TERMOSTATICHE LE VALVOLE TERMOSTATICHE Per classificare ed individuare le valvole termostatiche si deve valutare che cosa si vuole ottenere dal loro funzionamento. Per raggiungere un risparmio energetico (cosa per la

Dettagli

POSA DI CONNETTORI SU TRAVI IN ACCIAIO CON LAMIERA GRECATA

POSA DI CONNETTORI SU TRAVI IN ACCIAIO CON LAMIERA GRECATA www.tecnaria.com tel 02 502029 POSA DI CONNETTORI SU TRAVI IN ACCIAIO CON LAMIERA GRECATA Connettore a piolo Ø 12 mm, piastra di base 8 x 50 mm, chiodi lunghezza 22.5 mm, Ø gambo.6 mm Attrezzature necessarie:

Dettagli

Descrizione. Caratteristiche tecniche

Descrizione. Caratteristiche tecniche brevettato Descrizione La CMO è un dispositivo atto a garantire la protezione di persone/cose da urti provocati da organi meccanici in movimento quali cancelli o porte a chiusura automatica. L ostacolo

Dettagli

Istruzioni per il montaggio

Istruzioni per il montaggio Istruzioni per il montaggio Indicazioni importanti sulle Istruzioni per il montaggio VOSS Per ottenere dai prodotti VOSS un rendimento ottimale e la massima sicurezza di funzionamento, è importante rispettare

Dettagli

manuale di utilizzo e manutenzione

manuale di utilizzo e manutenzione Dispositivo classe A2 su tetti inclinati manuale di utilizzo e manutenzione CONFORME ALLA NORMA UNI EN 795-2005 CLASSE A2 Dispositivo classe A2 su tetti inclinati Indice 1. NOTE GENERALI DI SICUREZZA pag.

Dettagli

pro-t Scheda tecnica Applicazioni consigliate: Materiali Supporti Caratteristiche

pro-t Scheda tecnica Applicazioni consigliate: Materiali Supporti Caratteristiche Scheda tecnica pro-t Profilato di transizione tra pavimenti. Lamina di metallo a forma di T che si inserisce nel giunto di separazione di due pavimenti diversi e consente di coprire leggere differenze

Dettagli

FILTRO DEPURATORE AD Y

FILTRO DEPURATORE AD Y FILTRO DEPURATORE AD Y CT0858.0_02 ITA Settembre 2012 GAMMA DI PRODUZIONE Attacchi Grado di filtrazione [μm] Misura Kv [m 3 /h] (1) FILETTATI FF UNI-EN-ISO 228-1 800 DESCRIZIONE 1/2 858.04.12 3,69 3/4

Dettagli

Commissione tecnica 3 acciaio d armatura. Direttive per la redazione di una distinta ferri

Commissione tecnica 3 acciaio d armatura. Direttive per la redazione di una distinta ferri Direttive per la redazione di una distinta ferri 2014 1 Premessa Per quale motivo è stata preparata una nuova lista figure con direttive per la redazione di una distinta dei ferri? 1. Aumentano le domande

Dettagli

MANUALE DEL SISTEMA DEI CONDOTTI D ARIA EASYFLOW

MANUALE DEL SISTEMA DEI CONDOTTI D ARIA EASYFLOW MANUALE DEL SISTEMA DEI CONDOTTI D ARIA EASYFLOW A B G F C D E 2 DESCRIZIONE DEL SISTEMA (vedi figura pagina a sinistra). Il sistema dei condotti d aria EasyFlow è un sistema flessibile per le applicazioni

Dettagli

sistemi orizzontali di ancoraggio provvisorio

sistemi orizzontali di ancoraggio provvisorio Flash protection I sistemi di ancoraggio provvisorio sono utilizzati per la messa in sicurezza dei cantieri o per interventi di manutenzioni su impianti o macchinari. Questi prodotti sono studiati in modo

Dettagli

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI Il solaio a travetti tralicciati, noto anche come solaio bausta, è costituito da travetti tralicciati e da elementi di alleggerimento in laterizio. I travetti

Dettagli

COME NASCE UN CERCHIO IN CARBONIO

COME NASCE UN CERCHIO IN CARBONIO COME NASCE UN CERCHIO IN CARBONIO Mike Wilson, che ha passato quasi tutta la sua vita lavorativa in Dymag, è il responsabile della progettazione. Insieme al suo team valuta tutti gli aspetti progettuali

Dettagli

2. SPECIFICHE PRINCIPALI

2. SPECIFICHE PRINCIPALI ! ATTENZIONE Leggere il presente manuale prima di qualsiasi operazione Prima di iniziare qualsiasi azione operativa è obbligatorio leggere il presente manuale di istruzioni. La garanzia del buon funzionamento

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI BMW/MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA.

PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI BMW/MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA. PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI /MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA. Switzerland PNEUMATICI SU MISURA. Lo sviluppo di uno pneumatico originale /MINI ha inizio già

Dettagli

Danneggiamenti tipici nelle pompe acqua e loro cause. www.meyle.com

Danneggiamenti tipici nelle pompe acqua e loro cause. www.meyle.com Danneggiamenti tipici nelle pompe acqua e loro cause www.meyle.com Pompe acqua MEYLE tecnica innovativa, anziché fine prematura! La corretta scelta di singoli componenti determina la qualità delle pompe

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Schöck Isokorb Tipo QP, QP-VV

Schöck Isokorb Tipo QP, QP-VV Schöck Isokorb Tipo Schöck Isokorb Tipo, -VV Schöck Isokorb Tipo (sollecitazione di taglio) Per carichi puntuali. Adatto a balconi appoggiati. Trasferisce forze di taglio positive Schöck Isokorb Tipo -VV

Dettagli

Instruzioni per la lavorazione

Instruzioni per la lavorazione Pagina 1 di 16 302299 Data Nome Red. 2 Elab. 21.04.2006 Hegel Nome Jas Contr. 03.08.2012 Wiegen Data 02.08.12 Pagina 2 di 16 Descrizione delle modifiche Edizione Modifica apportata 1 Cambio di denominazione

Dettagli

NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3)

NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) Le nuove norme CEI 99-2 e CEI 99-3 Dal 1 aprile 2011 sono in vigore in parallelo alla norma CEI 11-1: EN 61936-1 (CEI 99-2): Impianti elettrici a tensione

Dettagli

SISTEMI ANTICADUTA. Assistenza alla posa in opera

SISTEMI ANTICADUTA. Assistenza alla posa in opera SISTEMI ANTICADUTA Progettazione e realizzazione di pali, piastre, ganci in acciaio a catalogo e/o specifici Assistenza alla posa in opera Dimensionamento e verifica dei fissaggi Progettazione dello schema

Dettagli

- Il limite di sostituzione delle pastiglie anteriori è pari a 0,8 mm. (a) riscontrabile come in figura sotto:

- Il limite di sostituzione delle pastiglie anteriori è pari a 0,8 mm. (a) riscontrabile come in figura sotto: Sostituzione pastiglie freni ant. e post. XP500 TMAX 04->06 1 Chiave a bussola da 12 con cricchetto di manovra 1 Chiave Dinamometrica (se la si ha ) 1 Cacciavite Piano Piccolo 1 Calibro ventesimale 1 Pinza

Dettagli

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 DESCRIZIONE PRODOTTO La serie Neoarm è una linea di apparecchi d appoggio strutturali in elastomero armato, costituiti cioè da un blocco in elastomero nel quale sono inseriti

Dettagli