LE FILARIE. Dirofilaria immitis CLASSIFICAZIONE CICLO BIOLOGICO CLASSIFICAZIONE LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE
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- Luciana Manzo
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1 CLASSIFICAZIONE LE FILARIE PHYLUM CLASSE ORDINE SUPERFAMIGLIA FAMIGLIA GENERE FAMIGLIA GENERE FAMIGLIA GENERE NEMATODA CHROMADOREA SPIRURIDA FILARIOIDEA FILARIIDAE Dirofilaria Parafilaria ONCHOCERCIDAE Onchocerca SETARIDAE Dipetalonema Setaria CLASSIFICAZIONE CICLO BIOLOGICO PHYLUM CLASSE ORDINE SUPERFAMIGLIA FAMIGLIA GENERE SPECIE NEMATODA CHROMADOREA SPIRURIDA FILARIOIDEA ONCHOCERCIDAE Dirofilaria Dirofilaria immitis Dirofilaria repens Sono caratterizzate da CICLO BIOLOGICO INDIRETTO OSPITE INTERMEDIO INVERTEBRATO Dirofilaria immitis Maschi cm LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE Femmine cm 1
2 Dirofilaria immitis Dirofilaria immitis Ospiti definitivi: CANE, GATTO, animali selvatici (mustelidi, canidi e felidi selvatici) Notevolmente diffusa in ITALIA SETTENTRIONALE Culicidi T C Genere Specie Sviluppo in acqua Aedes abopicutus campestris cataphylla flavescens vexans aegypti caspius Frimen and Arai, 1983 Iori et al., 1990 Rossi et al., 1994 Anopheles maculipennis Rossi et al., 1994 L intero ciclo si compie in 6-16 gg Culex pipiens modestus Iori et al., 1990 Rossi et al., 1994 Culicidi vettori di D. immitis Genere Aedes Anopheles Mansonia Specie abopicutus vexans aegypti caspius geniculatus detritus maculipennis atroparvirus claviger labranchiae petragnani uniformis annullifera Coluzzi e Cancrini, 1974 Coluzzi, 1964 Cancrini et al., 1995 Coluzzi, 1964 Grunewardene, 1956 Culex pipiens Coluzzi, 1964 Culicidi vettori di D. repens Nei primi 1-2 giorni, gli adulti manifestano una sostanziale inattività, poi iniziano ad alimentarsi a spese di sostanze zuccherine: questa fase della nutrizione è essenziale per l'acquisizione dell'energia necessaria per l'attività di volo, fondamentale per la riproduzione. La durata di vita degli adulti è variabile, ma caratterizzata da una maggiore longevità delle femmine. In genere i maschi hanno una vita di giorni, mentre le femmine vivono per un periodo variabile da un mese (nelle generazioni estive) a 4-5 mesi (nel caso di femmine svernanti). 2
3 Le uova delle zanzare La deposizione può dunque avvenire anche sopra l'acqua, per fare in modo che il processo si avvii solo a seguito di un innalzamento del livello, sulla vegetazione di piante acquatiche oppure su supporti solidi di varia natura. Altre specie, invece depongono le uova direttamente nell'acqua, in generale stagnante, con modalità differenti: negli Anopheles e nei Culex, la femmina depone posandosi sulla superficie sfruttando la tensione superficiale, Culex Aedes Culex Anopheles Differenti sono anche le caratteristiche delle ovature. Ad esempio, gli Anopheles depongono uova isolate e sparse, ciascuna dotata di un apparato di galleggiamento presente ai lati, mentre i Culex depongono le uova aggregate a palizzata in piccole galleggianti di decine o centinaia. La fase acquatica: dalla larva alla pupa pupa Il numero di uova deposte varia di specie in specie: le femmine di Culex e Anopheles possono deporre anche fino a 500 uova dopo il pasto di sangue, mentre quelle di Aedes depongono al massimo uova. Anopheles sp. Culex sp. sifone spazzole Una volta raggiunto l'ospite, la femmina sceglie il punto da perforare sfruttando i sensilli del labellum del labbro superiore. La perforazione avviene ad opera delle mandibole e delle mascelle fino a raggiungere un capillare sanguigno. A questo punto la zanzara introduce nella ferita tutti gli stiletti boccali, ad eccezione della proboscide. La proboscide viene ripiegata e usata come guida facilitando lo scorrimento degli stiletti. La suzione è preceduta dall'immissione della saliva La saliva ha una funzione anticoagulante e anestetizzante ma soprattutto svolge un effetto rubefacente, in quanto stimola un aumento del flusso sanguigno nel capillare. Lo scopo biologico sarebbe quello di ridurre i tempi di svolgimento della suzione e permettere perciò alla zanzara di completare il pasto prima della reazione della vittima 3
4 Nelle aree a forte antropizzazione, diverse specie si sono L'habitat delle zanzare, nello stadio giovanile, è in generale rappresentato da acque stagnanti di varia estensione e profondità, all'acqua piovana raccolta da particolari conformazioni di manufatti di varia natura, fino alle grandi aree umide delle zone interne o costiere (stagni, paludi, foci, ecc.). Sono colonizzate sia le acque dolci sia quelle salmastre. In generale sono evitati i corsi d'acqua, ma larve di zanzare possono essere presenti presso le rive nelle anse, dove l'acqua tende a ristagnare. adattate sfruttando le opportunità offerte dall'uomo, in ambiente sia rurale sia urbano, laddove vi è la possibilità che si formi un ristagno idrico di una certa durata: Risaie, colture in cui si attua l'irrigazione per sommersione, nei canali di bonifica e nelle scoline, nei bacini artificiali e nei serbatoi aperti di varia natura, nelle discariche, nelle acque di deflusso di reflui organici. In particolare, negli ambienti urbani, si sono adattate a sfruttare le fognature CICLO BIOLOGICO DI DIROFILARIA IMMITIS NEL CANE E GATTO ADULTI: Ventricolo dx Arteria polmonare e Atrio dx Cuore sx e diramazioni Aorta ADULTI: Cuore dx Arteria polmonare e diramazioni Ciclo biologico di Dirofilaria immitis NELLA ZANZARA Ciclo biologico di Dirofilaria immitis NELLA ZANZARA Giorno 0 Giorno 1 Giorno 7 Giorno Assunzione delle L1 con il pasto di sangue Formazione delle larve a salsiccia nei tubuli di Malpighi Muta a L2 Muta a L3, spostamento nell emolinfa della zanzara La vita media di una zanzara è di circa 15 giorni Tubuli di Malpighi 4
5 MECCANISMO DI PUNTURA DELLE ZANZARE Ciclo biologico di Dirofilaria immitis NELL OSPITE DEFINITIVO Giorno 0 Giorno 3-12 Giorno 21 Giorno 41 Penetrazione e permanenza delle L3 nel punto di penetrazione Muta a L4 (tessuti sottocutanei e fasce muscolari ) Migrazione verso la parete addominale Migrazione verso il torace Le larve penetrano attivamente all interno dell ospite utilizzando la breccia aperta dagli stiletti della zanzara Giorno Giorno Muta a L5 (adulti immaturi) Insediamento nelle arterie polmonari e nel cuore Raggiungimento della maturità sessuale e inizio della produzione di L1 La filariosi cardiopolmonare: patogenesi LARVE Alterazioni dell emodinamica Fenomeni allergici ADULTI Azione meccanicoostruttiva Azione traumaticoirritativa DIAGNOSI: esami di laboratorio RICERCA DELLE MICROFILARIE Esame a goccia spessa Emolisi e concentrazione delle microfilarie Test di Knott Test della Fosfatasi acida Dimensione Estremità cefalica Estremità caudale Dirofilaria immitis μm x 5-7 μm Affusolata Diritta Dirofilaria repens μm x 7-8 μm Affusolata/ arrotondata Manico di ombrello Dipetalonema reconditum μm x 5-5,5 μm Arrotondata Uncino 5
6 DIAGNOSI: esami di laboratorio Test della Fosfatasi acida Colorazione dei pori DIAGNOSI: esami di laboratorio Test della Fosfatasi acida RILEVAMENTO E IDENTIFICAZIONE DELLE MICROFILARIE Dirofilaria immitis Dipetalonema reconditum Dirofilaria repens DIAGNOSI: esami di laboratorio TERAPIA: 3 FASI ELISA Antigene TRATTAMENTO ADULTICIDA Sangue e siero TERAPIA MICROFILARICIDA PROGRAMMA PREVENTIVO TERAPIA: terapia microfilaricida TERAPIA: programma preventivo IVERMECTINA SELAMECTINA Una volta al mese per tutto il periodo di attività dei vettori IVERMECTINA SELAMECTINA MOXIDECTINA Eliminazione completa delle larve entro 2 gg, a condizione che siano stati eliminati tutti gli adulti Inizio trattamento un mese dopo la prima comparsa delle zanzare e continuare con cadenza mensile fino al mese successivo alla scomparsa delle stesse 6
7 TERAPIA: programma preventivo LA FILARIOSI SOTTOCUTANEA MOXIDECTINA per os Una volta al mese per tutto il periodo di attività dei vettori Iniettabile Rilascio prolungato microsfere Singola somministrazione Dirofilaria repens Dirofilaria repens Effetto patogeno apparentemente molto contenuto e non ancora definito con precisione Direttamente proporzionale alla carica infestante Maschi 5-7 cm, Femmine cm Ciclo biologico simile a quello di D. immitis (Anopheles, Aedes) Diffusione geografica più ampia Dirofilaria repens Dirofilaria repens: diagnosi Manifestazioni pruriginose con o senza lesioni cutanee Dermatiti nodulari multifocali Ricerca delle microfilarie nel sangue DD con D. immitis e D. reconditum Papule e noduli Lesioni migranti e cavitarie Ritrovamento degli adulti all interno delle lesioni 7
8 Dirofilaria repens terapia e profilassi LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE LA FILARIOSI SOTTOCUTANEA TRATTAMENTO ADULTICIDA TERAPIA MICROFILARICIDA PROGRAMMA PREVENTIVO Preferibilmente rimozione chirurgica degli adulti Come nella Filariosi Cardiopolmonare SONO ZOONOSI!!! Le filariosi del cane sostenute da D. immitis e D. repens sono antropozoonosi a trasmissione indiretta. La distribuzione geografica delle infestioni nell uomo è sovrapponibile a quella osservata nei cani, con valori di sieroprevalenza che superano il 30% nelle zone in cui la dirofilariosi è endemica nei cani. Casi umani di D. immitis vengono segnalati in varie parti del mondo, mentre quelli di D. repens solo nel Vecchio Mondo, Italia compresa. Nella nostra penisola (dove si registra un notevole numero di casi) le specie di zanzara Culex pipiens ed Aedes albopictus svolgono un importante ruolo vettoriale nelle zone urbanizzate ed antropizzate, mentre altre specie del genere Aedes ed Anopheles maculipennis sono importanti vettori in ambienti suburbani e rurali Solitamente le infestioni da Dirofilaria nell uomo sono caratterizzate da assenza di microfilariemia e, per tale motivo, l uomo, a differenza del cane, non rappresenta un serbatoio idoneo per successive infestioni in altri soggetti. Tuttavia, recentemente sono stati riportati casi di microfilariemia in soggetti infestati da D. repens La profilassi si basa essenzialmente sulla protezione dalle punture di zanzare (uso di repellenti, zanzariere, etc.) sia per l uomo che per gli altri ospiti, in particolare i cani. L asportazione chirurgica degli esemplari adulti è consigliata solo nei casi di infestioni a livello oculare ed i trattamenti farmacologici non sono considerati indispensabili 8
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