PIANO OVER40 PERCORSI OCCUPAZIONALI PER FAVORIRE L INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE CON PIU DI 40 ANNI DI ETA

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1 Allegato A) Regione Liguria Programma Operativo Fondo Sociale Europeo Asse 1 - Occupazione Legge Regionale 1 agosto 2008, n.30 PIANO OVER40 PERCORSI OCCUPAZIONALI PER FAVORIRE L INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE CON PIU DI 40 ANNI DI ETA INDICE Premessa Riferimenti legislativi e amministrativi Contesto statistico di riferimento Le Linee di Intervento Destinatari La Linea A: percorsi occupazionali La Linea B: bonus assunzionali La Linea C: Cantieri scuola e lavoro Schema riepilogativo dei percorsi occupazionali Rinvio alle Disposizioni di Applicazione Allegati Pagina 1

2 Premessa 1. Il presente Piano nasce dalla proposta della Regione Liguria alle Parti Sociali in occasione dell evento Liguria Lavoro Futuro, tenutosi a Genova il 3 maggio 2016, e si basa su uno stretto lavoro di coordinamento tra gli Assessorati competenti in materia di Lavoro, Formazione, Sviluppo Economico e Servizi Sociali. 2. Durante il successivo percorso partecipato di attento ascolto delle parti sociali sono stati confermati alcuni elementi che hanno già formato oggetto di precedenti interventi finanziati con il Fondo Sociale Europeo (FSE): la valorizzazione della persona e lo sviluppo della sua autonomia, coerentemente con la vocazione del FSE, nella prospettiva di un re/inserimento socio-lavorativo stabile che superi una logica strettamente assistenziale; la personalizzazione e individualizzazione di percorsi che tengano conto delle caratteristiche degli individui, dei loro bisogni, anche in relazione alle diverse fasi della vita su cui intervenire e dei contesti in cui gli individui stessi sono inseriti; l integrazione tra tutti i soggetti del sistema, le risorse disponibili e gli strumenti predisposti, anche al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni. 3. Sulla base delle suddette sollecitazioni pervenute dal mondo del lavoro e dell analisi statistica del mercato del lavoro in Liguria, una cui sintesi è riportata nel paragrafo 2, la Regione ha affinato gli interventi proposti con l obiettivo sostanziale di favorire la creazione di nuovi posti di lavoro riguardo alle due emergenze occupazionali emerse: il lavoro dei giovani e quello delle persone più avanti negli anni. 4. Si è quindi delineata una duplice necessità: da un lato dare continuità, attraverso sostanziali revisioni, al Programma Garanzia per i Giovani in Liguria, approvato con deliberazione della Giunta Regionale 704/2014 in attuazione dell omonima Iniziativa Europea e giunto ormai all esaurimento delle risorse messe a disposizione e, dall altro, realizzare un Piano sperimentale, denominato Over 40, di interventi volti alla ricollocazione di persone con più di 40 anni di età che hanno perso il lavoro a seguito della crisi occupazionale in atto e del suo perdurare ormai da 7 anni. 5. Poiché il Programma Garanzia per i Giovani, pur essendo in fase conclusiva, non ha ancora perso la sua spinta propulsiva, Over 40 rappresenta una vera e propria urgenza perché non esistono ad oggi iniziative analoghe in Liguria. Over 40 intende inoltre avvia una sperimentazione su due versanti: un primo versante mette alla prova le nuove politiche attive messe a disposizione dal decreto legislativo 150/2015 ed un secondo versante prefigura il modello che avrà pieno sviluppo con la messa a regime del nuovo sistema regionale di accreditamento. 6. In una logica di sinergia con le politiche nazionali, Over 40 prevede tre linee di intervento a titolarità regionale: la Linea A, cofinanziata dal Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo per gli anni 2014/2020 (di seguito per brevità POR FSE ), che concerne la realizzazione di percorsi occupazionali per le persone con più di 40 anni e suddivisa in due misure: una prima destinata alla generalità delle persone ed una seconda specifica per quelle in stato di svantaggio sociale; la Linea B, sempre cofinanziata dal POR FSE, che concerne la concessione di Bonus Assunzionali; la Linea C, finanziata con le risorse ordinarie regionali di cui alla legge regionale 30/2008, che prevede interventi per l impiego in attività di pubblica utilità che consentano l avvicinamento alla pensione delle persone con più di 60 anni di età. Pagina 2

3 7. In considerazione del carattere sperimentale del Piano, al fine di calibrare gli interventi, si prevedono ogni sei mesi verifiche periodiche sull andamento degli interventi in base alle quali calibrare la seconda assegnazione finanziaria, che si prevede ad un anno da quella iniziale. 1. Riferimenti legislativi e amministrativi 1. Si riportano di seguito i principali riferimenti generali legislativi e normativi: Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio; Regolamento di esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 (...) per quanto riguarda (...) la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei; Regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca; Regolamento di esecuzione (UE) N. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 (...) per quanto riguarda (...) le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e comunicazione per le operazioni; Regolamento n. 1011/2014 di esecuzione della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi; Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti di importanza minore (de minimis); Regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti di importanza minore (de minimis nel settore agricolo); Regolamento (UE) n.717/2014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell Unione Europea agli aiuti de minimis nel settore della pesca e dell acquacoltura; Accordo di Partenariato Italia , i cui elementi previsti dal Regolamento (UE) 1303/2013 sono stati approvati dalla Commissione Europea in data 29 ottobre 2014 con propria Decisione C (2014) 8021; Pagina 3

4 Decreto Legislativo 11 aprile 1998, n. 198 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246); Legge 8 novembre 1991, n.381 Disciplina delle Cooperative Sociali ; Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)); Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)); Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150 (Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183); Legge 28 dicembre 2015, n. 208, che individua, all'art. 1, comma 387, lettera a) la misura di contrasto alla povertà da avviare su tutto il territorio nazionale intesa come estensione, rafforzamento e consolidamento della sperimentazione di cui all'art. 60 del decreto - legge 9 febbraio 2012, n. 5, dell'art. 1, comma 216, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, già denominata «sostegno per l'inclusione attiva» (SIA) dall'art. 1, comma 216, della legge n. 147 del 2013; Accordo in data 11 febbraio 2016 tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e le autonomie locali, ai sensi dell art. 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento recante Linee guida per la predisposizione e attuazione dei progetti di presa in carico del Sostegno per l'inclusione Attiva ; Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 26 maggio 2016 (Avvio del Sostegno per l'inclusione Attiva (SIA) su tutto il territorio nazionale); Programma operativo FSE della Regione Liguria approvato con decisione di esecuzione C(2014)9752 final della Commissione Europea in data 12 dicembre 2014; Deliberazione del Consiglio regionale 17 febbraio 2015 n. 6 di presa d atto del Programma operativo regionale FSE 2014/2020 nell ambito dell obiettivo investimenti in favore della crescita e dell occupazione; Legge regionale 1 agosto 2008, n. 30 (Norme regionali per la promozione del lavoro) e ss.mm.ii.; Legge regionale 11 maggio 2009 n. 18 (Sistema educativo regionale di istruzione, formazione e orientamento) e ss.mm.ii.; Legge regionale 6 dicembre 2012, n. 42 (Testo unico delle norme sul Terzo Settore); Legge regionale 10 aprile 2015 n.15 (Disposizioni di riordino delle funzioni conferite alle Province in attuazione della legge 7 aprile 2015 n.56); Legge regionale 16 febbraio 2016, n. 1 legge sulla crescita e, in particolare, l art. 8; Legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) e s.m.i e, in particolare, l art. 12; Piano Triennale Regionale dell Istruzione della Formazione e del Lavoro della Regione Liguria, approvato con deliberazione del Consiglio regionale 2 febbraio 2010 n. 2, prorogato ai sensi dell art. 56 comma 4 della L.R. 18/2009; Deliberazione di Giunta Regionale 3 novembre 2016 n di approvazione delle Modalità operative per l esecuzione dei compiti dell Autorità di Gestione e degli Organismi Intermedi del POR FSE ; Deliberazione di Giunta Regionale 1 agosto 2014 n. 992 di Applicazione alla programmazione comunitaria 2014/20 (PO FSE) delle disposizioni adottate per il Programma Operativo dell Obiettivo Competitività regionale e occupazione per gli anni 2007/13 (PO CRO FSE), che conferma in via transitoria, per la programmazione 2014/2020 del PO FSE: o Manuale dei controlli di primo livello dell Autorità di Gestione del Programma Operativo FSE obiettivo Competitività regionale e occupazione, approvato con decreto del Dirigente del 24 ottobre 2012 n. 3672; Pagina 4

5 o Deliberazione di Giunta Regionale 8 novembre 2013 n Approvazione indirizzi e metodologie per l adozione delle opzioni di semplificazione unità di costo standard e somme forfettarie di cui al Reg. (CE) n. 396/2009 e Linee Guida per i controlli delle operazioni finanziate con U.C.S. ; Decreto Dirigenziale 7 novembre 2016, n.5117 di approvazione del Manuale per la presentazione, gestione e rendicontazione delle operazioni finanziate dal POR FSE della Regione Liguria; Deliberazione di Giunta Regionale 5 agosto 2013, n.1052 Aggiornamento della disciplina regionale in materia di tirocini formativi e di orientamento, tirocini di inserimento e di reinserimento lavorativo e tirocini estivi approvata con D.G.R. 555/2012 ; Circolare esplicativa del 4 dicembre 2014 sull applicazione del Reg. UE 1407/2013 (de minimis); Circolare esplicativa del 4 dicembre 2014 sull applicazione del Reg. UE 1408/2013 (de minimis nel settore agricolo); Strategia di comunicazione del POR FSE Liguria 2014/2020 approvata dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 18 giugno 2015; Decreto del Dirigente n del 6 giugno 2015 Metodologia e criteri di selezione delle operazioni approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 18/05/2015; Deliberazione della Giunta regionale del 6 marzo 2015, n. 224 Disposizioni in materia di aiuti di Stato destinati alla formazione non soggetti a notifica concessi a valere sui finanziamenti del Fondo Sociale Europeo (anni ) ; Deliberazione di Giunta Regionale 28 settembre 2015, n.1029 Designazione di ARSEL Liguria quale organismo intermedio e approvazione dello schema di accordo ai sensi dell art.123, comma 6 del Reg 1303/2013 tra l Autorità di Gestione del PO FSE 2014/2020 e ARSEL, in qualità di Organismo Intermedio, poi sottoscritto in data 1 ottobre 2015; Deliberazione di Giunta Regionale 16 febbraio 2016, n. 377 Approvazione dello schema di Convenzione con gli Enti di Area Vasta in attuazione dell articolo 2 della convenzione con il Ministero del Lavoro, approvata con DGR 115/2015 per la gestione dei servizi per il lavoro ex D.L.vo 150/ Si riportano di seguito i principali riferimenti legislativi e normativi per quanto riguarda le Unità di Costo standard applicabili alle azioni legate al sistema lavoro: Il Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani approvato con decisione della Commissione Europea C(2014)4969 del 11 luglio 2014; le Unità di Costo Standard stabilite dal Ministero del Lavoro nell ambito del Programma Operativo Nazionale per l attuazione della Iniziativa Europea per l occupazione dei giovani, ai sensi dell art. 67 comma 5 lett. b del Regolamento 1303/2013, la cui metodologia a supporto è stata trasmessa alla Commissione europea per la successiva adozione con Atto delegato di cui all articolo 14 comma 2 del regolamento 1304/2013; la Convenzione fra Regione Liguria e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali relativa al Programma Operativo Nazionale per l attuazione della Iniziativa Europea per l occupazione dei giovani, sottoscritta in data 6 maggio 2014, dal Ministero del Lavoro in data 9 maggio 2014, e trasmessa formalmente dallo stesso Ministero in data 12 maggio 2014; la deliberazione di Giunta regionale 6 giugno 2014 n. 703 con la quale è stato approvato il Piano di attuazione regionale per la realizzazione in Liguria del Programma Operativo Nazionale per l attuazione della Iniziativa Europea per l Occupazione dei Giovani ; la deliberazione della Giunta Regionale 15 gennaio 2016, n.11 con la quale sono state approvate la riprogrammazione delle risorse finanziarie e le integrazioni al Piano di Attuazione regionale per la realizzazione del PON in esecuzione dell Iniziativa Europea Occupazione Giovani approvato con dgr 703/2014 e modificato con dgr 466/2015; Pagina 5

6 la Nota dell Autorità di Gestione al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali prot. n. PG/2016/50688 del 10 marzo 2016 di manifestazione di interesse per l adozione delle UCS nazionali per l attuazione del PON Iniziativa Occupazione Giovani; il decreto del Dirigente 26 aprile 2016, n con il quale è stato approvato il Manuale per il Controllo degli interventi del programma Garanzia per i Giovani in Liguria ; il Decreto del Dirigente 21 giugno 2016, n Aggiornamento delle Disposizioni per la Gestione e il Controllo degli interventi del Programma Garanzia per i Giovani in Liguria. 2. Contesto statistico di riferimento 1. Il contesto economico cui fa riferimento il presente Piano di intervento è quello che risulta colpito dalla crisi economica degli ultimi anni. Una crisi che, in Liguria, ha investito tutti i settori produttivi non risparmiandone alcuno e che ha causato una forte riduzione dei posti di lavoro con massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, compresi quelli in deroga - fintanto che la normativa lo ha consentito - per poi causare numerosi licenziamenti, licenziamenti che hanno raggiunto il loro culmine nel settore dell edilizia e in un estesa area del territorio savonese che ha avuto recentemente, con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 21 settembre 2016, il riconoscimento di Area di Crisi Industriale Complessa. 2. L unico ambito che, pur avendo risentito della crisi, è riuscito a mantenere quasi intatti i livelli occupazionali, è quello della portualità che, in specie nell area del genovese, ha fatto registrare un lieve aumento dei traffici con positive ricadute produttive. In tale quadro le ultime alluvioni hanno messo a dura prova il tessuto sociale ed economico dell intera Regione, contribuendo a rendere la realtà occupazionale ancora più precaria. La presenza di mercati del lavoro differenziati, da sempre frammentati, è stata fortemente attenuata dalle dinamiche produttive di un territorio che si caratterizza per la parcellizzazione delle proprie imprese, un basso tasso di attività ed un elevata età media dei suoi abitanti. 3. Nel prosieguo del paragrafo sono forniti alcuni dati che danno evidenza dell intensità della crisi. Successivamente a una breve disamina a livello nazionale, l analisi verte sul mercato del lavoro regionale. 4. I dati relativi all Italia sulla disoccupazione suddivisa per fasce di età, nel periodo che va dal 2004 al 2015, evidenziano 2 elementi: la disoccupazione giovanile tra i anni e i anni aumenta soprattutto a partire dal 2008, infatti tra il 2008 e il 2015 i giovani disoccupati crescono rispettivamente del 61,4% e del 64,8%; la disoccupazione adulta tra i anni e i anni cresce in maniera marcata già a partire dal 2004; tra il 2008 e il 2015 addirittura il fenomeno si consolida segnalando come il mercato del lavoro ligure, nel corso degli anni, oltre a non riuscire ad assorbire i giovani, non è stato in grado di offrire opportunità lavorative ai sempre più numerosi espulsi dal contesto produttivo in età matura. 5. Da osservare inoltre come negli anni e il peso percentuale dei giovani disoccupati, pur presentandosi più elevato rispetto a quello degli adulti, tende tuttavia a decrescere, mentre per le classi mature si verifica il fenomeno inverso, con i disoccupati tra i anni che nel 2004 rappresentano l 11,6% sul totale, nel 2008 il 14,2% e nel 2015 il 19,4%. Pagina 6

7 6. Passando alla situazione della Liguria occorre in primis analizzare gli effetti della crisi sul contesto economico di riferimento. Si tratta di una crisi che si è sviluppata inizialmente con un certo ritardo temporale rispetto alle altre aree del Paese, ma che si è poi diffusa in tutta la Liguria investendo ogni settore produttivo senza risparmiarne alcuno ed accanendosi in quelle aree territoriali che si sono trovate in situazione particolarmente critica a causa di congiunture sfavorevoli locali. Si è reso così evidente che punti di forza del passato si sono oggi trasformati in punti di debolezza. 7. Per quanto riguarda la dinamica di domanda di lavoro in Liguria tra il 2008 e il 2015 il trend è negativo sia per quanto riguarda i cessati che aumentano nel corso degli anni, sia per quanto riguarda gli avviati che invece diminuiscono. Questi ultimi subiscono una parziale inversione di tendenza tra il 2014 e il 2015 mentre i cessati nel medesimo arco temporale sono in aumento. Tali andamenti denotano una forte criticità nelle dinamiche del mercato del lavoro ligure dove, a fronte di consistenti perdite di posti di lavoro, non corrispondono altrettanti ingressi. Grafico 1: Lavoratori avviati e cessati in Liguria Totale avviati Totale cessati Fonte: ARSEL Liguria OML Elaborazione su dati dwh SIL regionale 8. Analizzando l andamento del Pil e del Pil pro capite tra il 2011 e il 2014 si evidenzia una flessione generalizzata in tutte le aree considerate per entrambi gli indicatori economici. In particolare per quanto riguarda il Pil la Liguria mostra una flessione più elevata (-3,7%) rispetto al Nord Ovest (-2,1%) e alla media nazionale (-1,5%). Rispetto al Pil pro capite la flessione ligure (-3,4%) coincide con quella del Nord Ovest e si presenta più elevata rispetto alla media nazionale (-2,7%). 9. Per quanto riguarda il mercato del lavoro è opportuno, in prima battuta, focalizzare l attenzione sulla dinamica di medio periodo dei principali indicatori che, come documentato dai grafici sottostanti, presentano un andamento contrapposto: dall insorgere della crisi il tasso di occupazione (Grafico 1) flette di 2,9 punti percentuali (dal 63,6% al 60,7%) tra il 2008 e il 2014, per poi risalire al 62,4% nel Nel medesimo arco temporale il tasso di disoccupazione (Grafico 2) sale dal 5,4% del 2008 al 10,8% del 2014 (+5,4 punti percentuali), per poi scendere al 9,2% (-1,6 punti percentuali) nel Pagina 7

8 Grafico 2: Dinamica del Tasso di Occupazione in Liguria ,0 63,5 63,0 63,6 63,2 62,7 63,0 62,5 62,0 62,0 62,4 61,5 61,0 60,5 60,0 59,5 60,6 60,7 59, Fonte: ARSEL Liguria OML Elaborazione su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro Grafico 3: Dinamica del Tasso di disoccupazione in Liguria ,0 10,8 10,0 9,8 9,2 8,0 6,6 6,4 8,1 6,0 5,4 5,8 4,0 2,0 0, Fonte: ARSEL Liguria OML Elaborazione su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro 10. Tra il 2008 e il 2015 in Liguria come nel complesso delle Regioni del Nord Ovest e a livello nazionale, assistiamo ad un aumento generalizzato del tasso di disoccupazione, che vede un incremento sia della componente maschile che di quella femminile. In Liguria il tasso di disoccupazione maschile cresce dal 4% del 2008 all 8,9% del 2015 (+4,9 punti percentuali), mentre quello femminile sale dal 7,1% al 9,5% (+2,4 punti percentuali). Analizzando congiuntamente la crescita della disoccupazione femminile nell area ligure, nel Nord Ovest e in Italia, in Liguria abbiamo un aumento meno significativo: per la disoccupazione maschile Liguria e Nord Ovest si equivalgono mentre, a livello di media nazionale, l incremento è più consistente. Pagina 8

9 Tabella 1 Tasso di disoccupazione per sesso MASCHI LIGURIA 4,0% 8,9% NORD OVEST 2,3% 6,1% ITALIA 5,5% 11,3% FEMMINE LIGURIA 7,1% 9,5% NORD OVEST 5,5% 9,3% ITALIA 8,5% 12,7% Fonte: ARSEL Liguria O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT (Rilevazioni sulle Forze di Lavoro) Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. 11. La crisi del mercato del lavoro ligure ha interessato in misura rilevante sia i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro che coloro che vi si affacciano per la prima volta, prevalentemente giovani. Questi ultimi passano dalle 8mila unità del 2008 alle 13mila unità del In termini percentuali, sul complesso dei disoccupati, la componente prioritaria è tuttavia costituita dai lavoratori che hanno perso una precedente occupazione (circa l 80%), che sono in prevalenza adulti. 12. Per quanto riguarda la Liguria l Istituto centrale di Statistica non fornisce i dati sulla disoccupazione per classi di età, ma una stima effettuata sulla base degli indicatori disponibili porta ad ipotizzare che siano i disoccupati liguri tra i anni e quelli tra i anni: nel complesso i disoccupati tra i 45 e i 64 anni costituiscono il 32% della disoccupazione ligure. Tabella 2 Persone in cerca di occupazione con o senza esperienza (valori assoluti espressi in migliaia) v.a v% v.a v% Con esperienza 29 78,4% 49 79,0% Senza esperienza 8 21,6% 13 21,0% Totale ,0% ,0% Fonte: ARSEL Liguria O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT (Rilevazioni sulle Forze di Lavoro) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 13. Anche i dati relativi al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) evidenziano come, nonostante le flessioni registratesi nell ultimo anno per tutti i tipi di intervento, rispetto al 2008 sia in Italia che in Liguria, si è assistito ad un incremento notevole delle ore autorizzate per tutte le tipologie di CIG. A crescere in modo più rilevante sono gli interventi straordinari che passano da circa i 2milioni e 400mila di ore autorizzate del 2008 ai 7milioni e mezzo del Per quanto riguarda gli interventi in deroga l incremento decisamente elevato è parzialmente attribuibile al fatto che nel 2008 tale istituto non era ancora particolarmente utilizzato. Pagina 9

10 14. L indicatore della CIG è evidentemente rilevante in quanto coinvolge in larga misura lavoratori adulti e appartenenti alle fasce di età tra i 45 e i 54 anni. Tabella 3 Andamento della Cassa Integrazione Guadagni in Italia e Liguria Anni 2008 e 2015 LIGURIA Tipologia di intervento Variazioni 2008/15 V.A. Interventi ordinari Interventi straordinari Interventi in deroga Totale generale ITALIA Tipologia di intervento Variazioni 2008/15 V.A. Interventi ordinari Interventi straordinari Interventi in deroga Totale generale Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS 15. Il complesso delle persone in cerca di occupazione presso i CPI liguri risulta pari, al 31 Marzo 2016, a unità, di queste unità (79,8%) risultano disoccupate e unità (20,2%) sono inoccupati. 16. Tra i disoccupati, ossia coloro che sono alla ricerca di un impiego dopo aver perso una precedente occupazione, un totale di persone (il 56,3% dei disoccupati complessivi) ha più di 40 anni. Tra questi sono coloro che hanno tra i 40 e i 44 anni, hanno tra i 45 e i 49 e hanno tra i 50 e i 54 anni. Tra gli inoccupati, ossia coloro che sono alla ricerca del primo impiego, la classe più numerosa è quella dai giovani tra i 20 e i 24 anni (5.354 pari al 20,5%). Tabella 4 Disoccupati e Inoccupati iscritti presso i CPI liguri 12 luglio 2016 DONNE Disoccupati Disoccupati % Inoccupati Inoccupati % Totale Totale % <16 0,0% 6 0,0% 6 0,0% ,7% 927 6,7% ,0% ,6% ,4% ,7% ,2% ,7% ,3% ,1% ,4% ,7% ,9% ,3% ,1% ,6% ,3% ,7% ,6% ,5% ,7% ,5% ,7% ,9% 55 e oltre ,9% ,9% ,9% TOTALE ,0% ,0% ,0% UOMINI Disoccupati Disoccupati % Inoccupati Inoccupati % Totale Totale % Pagina 10

11 <16 0,0% 5 0,0% 5 0,0% ,2% ,6% ,2% ,7% ,8% ,2% ,4% ,2% ,5% ,0% 857 8,2% ,6% ,2% 691 6,6% ,5% ,5% 685 6,5% ,6% ,2% 633 6,0% ,1% ,0% 640 6,1% ,0% 55 e oltre ,0% ,8% ,3% TOTALE ,0% ,0% ,0% TOTALE Disoccupati Disoccupati % Inoccupati Inoccupati % Totale Totale % <16 0 0,0% 11 0,0% 11 0,0% ,9% ,3% ,6% ,6% ,3% ,3% ,3% ,9% ,4% ,6% ,9% ,2% ,1% ,6% ,4% ,6% ,1% ,7% ,9% ,0% ,0% ,3% ,1% ,4% 55 e oltre ,9% ,7% ,0% TOTALE ,0% ,0% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati db Rubens 17. Nel 2015 in Italia il numero di disoccupati tra i 45 e i 54 anni è pari a 590mila unità e quello tra i 55 e i 64 anni è pari a 216mila unità, mentre la stima dei disoccupati liguri che comprende le classi anni e anni è di unità. 3. Le Linee di Intervento 1. Il presente Piano si articola in linee di intervento differenziate che mirano a dare risposte alle esigenze espresse da una fascia di persone che vivono la propria disoccupazione in età matura con una forte percezione di sfiducia e di abbandono nei confronti delle istituzioni preposte a governare il mercato del lavoro. Si tratta di lenire gli effetti negativi dei processi di espulsione che sono determinati in massima parte dall attuale evoluzione dei modelli produttivi. 2. In una logica di sinergia con le politiche nazionali, il Piano prevede le seguenti linee di intervento a titolarità regionale: la Linea A, cofinanziata dal POR FSE che concerne la realizzazione di percorsi occupazionali e che si suddivide in: o Misura d Intervento 1 destinata alla generalità delle persone con più di 40 anni; o Misura d Intervento 2 destinata alle persone con più di 40 anni in stato di svantaggio sociale; Pagina 11

12 la Linea B, sempre cofinanziata dal POR FSE, che concerne la concessione di Bonus Assunzionali; la Linea C, finanziata con le risorse ordinarie regionali di cui alla legge regionale 30/2008 che consente l avvicinamento alla pensione delle persone con più di 60 anni di età prevedendo il loro inserimento presso i Comuni e gli Enti Parco in attività di pubblica utilità e, nello specifico, nei Cantieri Scuola e Lavoro di cui all articolo 37 della stessa legge. 3. Gli interventi di cui alla Linea A saranno affidati, mediante procedure di evidenza pubblica ad ATS, le cui compagini siano rafforzate, per la Misura d Intervento 2, dalla presenza di soggetti titolati a svolgere attività per l inserimento lavorativo di persone esposte a rischio di esclusione, mentre i Bonus Assunzionali della Linea B saranno erogati alla Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico - FI.L.S.E. S.p.A. mettendo a frutto le pregresse positive esperienze a sostegno dell imprenditoria e in sintonia con il recente Bando a valere sul POR FSE di servizi integrati per l avvio e lo sviluppo d impresa e dell autoimpiego denominato Start & Growth Liguria. 4. In una logica di sinergia e di non sovrapposizione con le misure nazionali, le tre linee sopra descritte intervengono a favore delle persone non fruitrici di ammortizzatori sociali in quanto è attesa per la fine dell anno e quindi di imminente attivazione la misura statale denominata Assegno di ricollocazione prevista all articolo 23 del Decreto Legislativo 150/2015 destinata a coloro che beneficiano di sostegni al reddito. 5. Le attività di cui trattasi a titolarità regionale sono realizzate per un periodo iniziale di due anni e comunque non oltre il 31 dicembre Come anticipato in Premessa, in considerazione del carattere sperimentale del Piano, al fine di adeguare in itinere gli interventi, si prevedono ogni sei mesi verifiche periodiche sull andamento del Piano sulla base delle quali calibrare le assegnazioni e le rimodulazioni finanziarie successive a quella iniziale. 7. La dotazione finanziaria che si intende mettere a disposizione, che dovrebbe consentire di intervenire a favore di circa persone, cifra ipotizzata effettuando una stima sulla base del costo medio dei diversi percorsi occupazionali previsti, ammonta complessivamente a 9,964 milioni di euro ed è così ripartita: Intervento Importo (mln euro) Linea A Misura d Intervento 1 (FSE) 5,200 Linea A Misura d Intervento 2 (FSE) 1,200 Linea B (FSE) 3,000 Linea C Fase iniziale 2016 (Regione) 0, La dotazione potrà essere integrata o rideterminata, per ambito di intervento o per livello territoriale, sulla base delle suddette verifiche o all emergere di esigenze o nuovi fabbisogni via via rilevati. 9. Gli aiuti all occupazione di cui al presente Piano non sono cumulabili con altri aiuti aventi le medesime finalità ed i medesimi destinatari ed, in particolare, con quelli oggetto di programmazione della Regione Liguria o con quelli finanziati o cofinanziati con risorse provenienti dall Unione Europea. Pagina 12

13 4. Destinatari 1. Sono destinatari della Linea A Misura d Intervento 1 le seguenti persone con più di 40 anni di età, residenti in Liguria, che non usufruiscono di alcun ammortizzatore sociale che si trovano: nello stato di disoccupazione di cui all articolo 19 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150; ovvero nello stato di non occupazione e che, ai sensi del D.Lgs.150/2015 e della Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 34/2015, non svolgono attività lavorativa, in forma subordinata, parasubordinata o autonoma ovvero a coloro che, pur svolgendo una tale attività, ne ricavino un reddito annuo inferiore al reddito minimo escluso da imposizione; tale limite è attualmente pari, per le attività di lavoro subordinato o parasubordinato, ad euro annui, e per quelle di lavoro autonomo ad euro Sono destinatarie della Linea A Misura d Intervento 2 le persone di cui al comma 1 che siano in stato di svantaggio sociale, espressamente segnalate ai Centri per l Impiego dai Servizi pubblici sociali e sanitari ed inseriti in un progetto di reinserimento lavorativo che si trovino nella condizione di: persona inserita dal Comune, a livello di Ambito territoriale, in un progetto personalizzato predisposto secondo le «Linee guida per la predisposizione e attuazione dei progetti di presa in carico del Sostegno per l'inclusione Attiva», di cui all'accordo in Conferenza unificata dell'11 febbraio 2016 ed in attuazione del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 26 maggio 2016 (Avvio del Sostegno per l'inclusione Attiva (SIA) su tutto il territorio nazionale); ovvero persona svantaggiata ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera k) del d.lgs. 276/2003 e pertanto appartenente ad una categoria che abbia difficoltà a entrare, senza assistenza, nel mercato del lavoro ai sensi dell'articolo 2, lettera f), del regolamento (CE) n. 2204/2002 della Commissione del 12 dicembre 2002 relativo alla applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore della occupazione, nonché ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della legge 8 novembre 1991, n Sono destinatarie della Linea C le persone di cui al comma 1 con più di 60 anni di età. 4. Sono destinatarie della Linea B tutte le persone di cui al comma 1 e quindi sono ricomprese anche quelle in situazione di svantaggio di cui al comma 2 e quelle con più di 60 anni di cui al comma La Linea A: percorsi occupazionali 1. La Linea A, in connessione con i successivi interventi della Linea B, ha la finalità primaria di favorire il reinserimento lavorativo delle persone disoccupate e prive di sostegni al reddito a rischio di esclusione dal mercato del lavoro a motivo dell età. In armonia con le finalità del POR FSE e degli obiettivi specifici sopra indicati, attraverso gli interventi di che trattasi s intende creare occupazione stabile nonché favorire il reinserimento lavorativo. 2. Si ritiene a questo scopo di dover prediligere approcci di tipo multiprofessionale combinando più strumenti quali i servizi individuali per l impiego, la formazione, gli incentivi occupazionali, strumenti che siano in grado di influire positivamente sul profilo di occupabilità dei diversi individui. Pagina 13

14 3. La Linea A è resa concretamente operativa attraverso l emanazione, a valere sulle risorse del POR FSE, dell Invito a presentare operazioni per la realizzazione di percorsi occupazionali per favorire l inserimento lavorativo delle persone con più di 40 anni di età (allegato B al presente Piano) a cui si fa espresso riferimento per ogni dettaglio ed approfondimento. 4. La Linea A intende in questo modo dar vita a percorsi occupazionali individualizzati da attivare sul territorio della Liguria affidati ad ATS formate da soggetti titolati ad erogare politiche attive del lavoro (Misura d Intervento 1) e, nei casi di maggiore disagio occupazionale, affidati sempre ad ATS, ma aventi nella propria compagine anche soggetti titolati a svolgere attività per l inserimento lavorativo di persone esposte a rischio di esclusione (Misura d Intervento 2). Gli interventi sono graduati per offrire ai soggetti con diversa difficoltà all inserimento lavorativo a motivo dell età, esperienze personalizzate di accompagnamento permanente al lavoro, finalizzate a una reale integrazione nei processi produttivi, a consolidarne la presenza nel mercato del lavoro, a creare nuova occupazione intervenendo su più fronti in una logica di sistema. 5. Gli interventi della Linea A hanno come destinatari le persone indicate ai commi 1 e 2 del Paragrafo Gli interventi possono inoltre costituire sperimentazione delle misure di politica attiva del lavoro di cui all articolo 17 del Decreto Legislativo 22/2015 ed all articolo 20 del Decreto Legislativo 150/ La Linea B: bonus assunzionali 1. In connessione con gli Interventi di cui alla Linea A, possono richiedere la concessione e l erogazione di bonus assunzionali le imprese private aventi almeno un unità produttiva nel territorio ligure che assumono o che inseriscono in qualità di soci lavoratori (nel caso di cooperative e loro consorzi di cui alla lettera d) dell art.12 della Legge Regionale 30/2008) i destinatari di cui al Paragrafo La Linea B è resa concretamente operativa attraverso l emanazione, a valere sulle risorse del POR FSE dell Avviso per la richiesta di bonus occupazionali alle imprese destinatarie di percorsi occupazionali per favorire l inserimento lavorativo delle persone con più di 40 anni di età (allegato al presente Piano) a cui si fa espresso riferimento per ogni dettaglio ed approfondimento. 3. Gli interventi hanno come destinatari tutte le persone indicate al Paragrafo Gli incentivi sono crescenti in funzione del numero delle persone dalle Aziende assunte o inserite in qualità di soci lavoratori. 5. Con apposito provvedimento della Giunta Regionale, la concessione dei Bonus Assunzionali è affidata alla Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico - FI.L.S.E. S.p.A., società in house della Regione Liguria, la cui azione si inquadra prevalentemente nell ambito della strategia economica della Regione volta a sostenere il rafforzamento complessivo delle imprese e la crescita strutturale del sistema produttivo regionale. Pagina 14

15 7. La Linea C: Cantieri scuola e lavoro 1. Con la Linea C, la Regione Liguria intende sostenere il reddito delle persone prive di occupazione, che si trovano in condizioni di svantaggio a causa dell avanzata età e quindi sono difficilmente ricollocabili nel mercato del lavoro. 2. La Regione, in collaborazione con le Province liguri e la Città Metropolitana di Genova, interviene con un finanziamento pari al 100% dell indennità spettante per la realizzazione di Cantieri scuola e lavoro che abbiano la durata di dodici mesi ed organizzati da parte di Comuni, loro Consorzi ed Enti Parco. Sono poste a carico delle Amministrazioni ospitanti le spese previdenziali, che possono essere assolte in misura figurativa e quelle relative all assicurazione sui luoghi di lavoro. 3. La Linea C è resa concretamente operativa attraverso l emanazione, a valere sulle risorse della legge regionale 30/2008 dell Invito a presentare progetti per la realizzazione di cantieri scuola e lavoro delle persone con più di 60 anni di età (allegato al presente Piano) a cui si fa espresso riferimento per ogni dettaglio ed approfondimento. 4. Gli interventi hanno come destinatari le persone indicate al comma 3 del Paragrafo Schema riepilogativo dei percorsi occupazionali 1. Alla luce di quanto fin qui esposto, lo schema riepilogativo dei percorsi occupazionali di cui ai precedenti Paragrafi possono essere riassunti nella seguente tabella che riporta anche l ordine delle diverse fasi temporali ed il collegamento con gli interventi dettagliati nelle singole Linee e Misure d Intervento di cui agli allegati al presente Piano. 2. Per facilitare la lettura dello schema, ove ricorra una differenziazione tra le Misure d Intervento 1 e 2, questa è resa evidente in formato grassetto sottolineato. Fase Datore di lavoro Accompagna mento al lavoro diretto Pubblico Privato che non ha attivato tirocini negli due anni Privato che ha attivato tirocini negli ultimi due anni con risultato occupazionale inferiore al 50% Privato che ha attivato tirocini negli ultimi due anni con risultato occupazionale di almeno il 50% Registrazione Misura Il destinatario si registra sul servizio Mi Attivo d Intervento 1 Segnalazione Misura Il destinatario è inserito in un progetto segnalato dal Servizio Pubblico d Intervento 2 Presa in carico Il Centro per l Impiego stipula il patto di servizio ed informa il destinatario Contatto con l ATS Il destinatario entra in contatto con l ATS Orientamento Il destinatario riceve da ATS orientamento specialistico individualizzato Modulo formativo sulla Il destinatario partecipa al modulo formativo prima dell inizio della WE sicurezza Work Experience Durata massima 6 mesi (300 euro Regione / 200 euro Datore per la Misura d Intervento 1 e 400 Regione / 100 Datore per la Misura d Intervento 2) Durata massima 12 mesi (300 euro Regione / 200 euro Datore per la Misura 1 d Intervento e 400 Regione / 100 Datore per la Misura d Intervento 2) Accompagnamento al Destinatario è accompagnato da ATS al lavoro (solo Destinatario è Assunzione previo Orientamento Pagina 15

16 lavoro se tirocinio portato a termine senza assunzione) accompagnato da ATS al lavoro Richiesta del Bonus Assunzionale (Linea B) Azienda richiede assunzione del destinatario a FI.L.S.E. sul sito oppure dal sito filseonline.regione.liguria.it. Erogazione del Bonus 70% 70% 70% 100% 100% Assunzionale (Linea B) Erogazione del Bonus Assunzionale (Linea B) se tirocinio dura almeno 3 mesi di meno rispetto a durate massime 100% 100% 100% 9. Rinvio alle Disposizioni di Applicazione 1. Gli interventi oggetto del presente Piano sono realizzati secondo le modalità previste dalle Modalità operative per l esecuzione dei compiti dell Autorità di Gestione e degli Organismi Intermedi del POR FSE , approvate con deliberazione di Giunta regionale 3 novembre 2016, n e, qualora non specificato diversamente, dalle Disposizioni di Applicazione del Piano Over 40, approvate con apposito decreto dirigenziale. 2. Il medesimo rinvio di cui al comma 1 si applica in relazione alle non conformità (quantificabili e non quantificabili) nella realizzazione delle attività e alle relative rettifiche finanziarie. 10. Allegati 1. Sono correlati al presente Piano (che costituisce l Allegato A al provvedimento di approvazione da parte della Giunta Regionale), le seguenti parti integranti e sostanziali: Allegato B) Invito a presentare operazioni per la realizzazione di percorsi occupazionali per favorire l inserimento lavorativo delle persone con più di 40 anni di età; Allegato C) Avviso per la richiesta di bonus occupazionali alle imprese destinatarie di percorsi occupazionali per favorire l inserimento lavorativo delle persone con più di 40 anni di età; Allegato D) Invito a presentare progetti per la realizzazione di cantieri scuola e lavoro delle persone con più di 60 anni di età. Pagina 16