Liguria > Lavoro > Futuro Servizi > Innovazione > Sostegno
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- Renzo Visconti
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1 Liguria > Lavoro > Futuro Servizi > Innovazione > Sostegno 1 Genova, 3 maggio ore 14:30 18:30 SCHEMA GENERALE DELLE AZIONI E DELLE PRIORITÀ TRASVERSALI (non vincolate temporalmente) Priorità 1 Priorità 2 Priorità 3 Priorità II 2016-III 2016-IV 2017-I 2017-II 2017-III 2017-IV 2018-I 2018-II Azione 1 Rafforzamento dei Servizi per l Impiego Azione 2 Accreditamento dei Servizi al Lavoro Bando Oltre 40 Azione 3 Bando Garanzia Giovani Altri Bandi del Programma Operativo FSE Sistema informativo del Lavoro Responsabilità Sociale delle Imprese Imprenditoria Femminile Soggetti Svantaggiati
2 Rafforzamento Servizi per l Impiego 2 Genova > 3 maggio 2016 > ore 14:30 18:30 1. Nel corso del 2015 la Giunta Regionale è intervenuta sull assetto dei Centri per l Impiego in Liguria assicurando le risorse per l obiettivo strategico di dare continuità ai servizi erogati nei confronti delle persone in cerca di lavoro garantendo, nel contempo, i livelli occupazionali degli operatori coinvolti. 2. Sul finire dell anno scorso, con l emanazione del D.Lvo 150/2015, il Governo ha delineato un nuovo assetto dei Servizi al Lavoro che, pur individuando un quadro di riferimento generale sui soggetti e le competenze, consente attualmente l adozione di soluzioni organizzative locali differenziate. In questo contesto, secondo la Regione Liguria, i Centri per l Impiego divengono parte integrante di un disegno più articolato e complesso che mette a sistema le diverse componenti che costituiscono i Servizi al Lavoro, sia pubblici che privati: nasce così un nuovo sistema con nuove regole, che si affianca e correla a quelli della formazione e dei servizi sociali e che è oggetto del presente percorso di ascolto e di definizione partecipata. Il sistema che si propone, si articola in una rete costituita da quattro componenti fondamentali: la Regione con funzioni di indirizzo e di coordinamento; i Centri per l Impiego, quali terminali sul territorio deputati alla prima accoglienza e all erogazione dei servizi di base previsti dal D.Lvo 150/2015; i Soggetti accreditati preposti all erogazione delle politiche attive del lavoro; l ARSEL, quale tecnostruttura con funzioni di assistenza, supporto, monitoraggio e valutazione dell intero sistema, che potrà essere deputata a dare unitarietà ai servizi e ad intervenire laddove necessario, a fronte di eventuale caduta delle prestazioni erogate. Si prevede che il nuovo sistema possa vedere la luce durante l anno 2016 attraverso una serie di tappe che assicureranno uno sviluppo progressivo e graduale con l obiettivo di: garantire la massima prosecuzione dei servizi attuali accrescendone ancora la qualità; assicurare con ogni sforzo possibile il mantenimento degli attuali livelli occupazionali degli operatori; intervenire gradualmente con le misure di sviluppo e rafforzamento. Non sarà necessario porre mano a nuovi provvedimenti legislativi dato che il quadro normativo è già stato compiutamente definito nelle prime disposizioni per la semplificazione e la crescita di cui alla legge regionale 29/2015 ed in quelle sulla crescita di cui all articolo 14 della legge regionale 1/2016, meglio conosciuta come Growth Act. Referenti dell Azione: Remo Rimotti ( ) e Furio Truzzi ( )
3 Accreditamento dei Servizi al Lavoro 3 Genova > 3 maggio 2016 > ore 14:30 18:30 1. Il D.Lvo 150/2015 ha profondamente ridefinito il quadro dei Servizi al Lavoro, prevedendo nuove regole per il sistema di accreditamento dei Servizi al Lavoro, ma lasciando in capo ai Centri per l Impiego alcune funzioni esclusive loro riservate. 2. Il modello di accreditamento ligure si propone di raccogliere la sfida caratterizzandosi per un duplice aspetto: centralità del servizio pubblico e, al contempo, complementarietà e concorrenza tra i servizi pubblici per l impiego e gli operatori pubblici e privati accreditati. Si ritiene che i requisiti (giuridici, finanziari, strutturali, di capacità professionale e di esperienza pregressa) richiesti per accedere al sistema debbano scaturire dalle migliori pratiche adottate nelle regioni con sistema di accreditamento attivo. L iscrizione nell Elenco regionale dei soggetti accreditati costituirà il requisito preliminare ai fini dell affidamento, con atti di programmazione successivi, di servizi rivolti ai cittadini destinatari di politiche attive. Nell individuazione di un modello inclusivo dei soggetti accreditabili, si ritiene opportuno tener conto anche delle pratiche maggiormente adottate in Italia e, in particolare, di alcuni elementi condivisi in più discipline: ampio numero e tipologie differenziate di soggetti accreditabili, al fine di garantire il raggiungimento di destinatari differenziati; previsione fra i soggetti accreditabili, delle società di capitali, cooperative, loro consorzi e società di persone; procedura semplificata per i soggetti già accreditati dalla Regione Liguria alla formazione professionale e per gli autorizzati a livello nazionale, in relazione alla dimostrazione dei requisiti già oggetto di verifica per l ottenimento dell accreditamento/autorizzazione. Gli operatori accreditati pubblici e privati dovranno garantire a titolo gratuito, a chiunque ne faccia richiesta, l erogazione delle informazioni sui servizi e sulle politiche attive del lavoro disponibili, facendo riferimento alle modalità di affidamento e alle condizioni previste. L erogazione delle politiche attive del lavoro saranno organizzate su tre livelli: uno di base di tipo generalista, uno specialistico a favore degli utenti con maggiore difficoltà ad entrare o rientrare al lavoro ed uno dedicato ai servizi alle imprese. Il modello di disciplina regionale che si propone dovrà sicuramente prevedere una prima fase sperimentale della durata di 18/24 mesi al fine di verificare l efficacia dell impianto e adottare le opportune integrazioni e/o modifiche prima di portarlo a regime. Dovrà, inoltre, adeguarsi alle direttive nazionali in materia che saranno adottate con decreto del Ministro del Lavoro, previa intesa in Conferenza Stato Regioni, ai sensi dell articolo 12 del D.Lvo 150/2015. Si ritiene in ogni caso strategico rendere operativo il sistema, perlomeno per quanto riguarda i sistemi di base, in tempo a far fronte alla scadenza degli appalti attualmente in essere presso gli Enti di Area Vasta per i Servizi al Lavoro e quindi nel lasso temporale compreso tra novembre 2016 e febbraio Referenti dell Azione: Laura Paglialonga ( ) e Enrico Comunelli ( )
4 Politiche attive del lavoro 4 Genova > 3 maggio 2016 > ore 14:30 18:30 1. Per l attivazione delle politiche si propone di realizzare un insieme di interventi mirati e personalizzati avviando una duplice sperimentazione: da un lato mettere alla prova le nuove politiche attive messe a disposizione dal D.Lvo 150/2015 e, dall altro, prefigurare il modello di intervento che avrà pieno sviluppo con la messa a regime del nuovo sistema regionale di accreditamento. 2. Si vuole così tentare di dare risposte alle esigenze espresse da tutti i lavoratori, sia quelli più giovani, sia quelli che vivono la propria disoccupazione in età matura, in entrambi i casi con una forte percezione di sfiducia e di abbandono nei confronti delle istituzioni preposte a governare il mercato del lavoro. Si tratta di lenire gli effetti negativi delle barriere d ingresso nonché dei processi di espulsione che sono determinati in massima parte dall attuale evoluzione dei modelli produttivi. Per quanto riguarda la prosecuzione del Programma Garanzia per i Giovani in Liguria si farà riferimento al quadro definito dal P.O. del FSE, affiancando gli interventi già previsti per i NEET a quelli dei restanti giovani. È quindi intenzione di emanare, nelle more della messa a regime del processo di accreditamento e dell eventuale finanziamento a valere su nuove risorse in ambito nazionale ed europeo, un apposito bando rivolto ad Associazioni Temporanee di Impresa mantenendo inalterate le cinque aree territoriali già individuate per il vigente Programma Garanzia per i Giovani (Imperia, Savona, Genova, Tigullio e La Spezia). Il progetto per le persone con più di 40 anni di età si articola su tre linee di intervento sperimentali: assegno di ricollocazione per persone con più di 45 anni che usufruiscono di NASPI; work experiences per persone con più di 40 anni che si trovano in stato di disoccupazione e non usufruiscono di alcun ammortizzatore sociale; lavori di pubblica utilità ai sensi dell articolo 26 del D.Lvo 150/2015 per persone con più di 60 anni prossime alla pensione e, nelle more della definizione delle procedure attuative di tale articolo, attivazione di Cantieri Scuola e Lavoro. Gli interventi, della durata compresa tra 6 e 12 mesi, saranno preceduti dalla presa in carico effettuata dai Centri per l Impiego ai sensi dell articolo 23 del decreto, presa in carico che consiste nel colloquio iniziale di orientamento, anche in forma collettiva, nella profilazione (se resa disponibile a livello nazionale) e nella stesura del patto di servizio. Per poter usufruire degli interventi, le persone dovranno trovarsi nello stato di disoccupazione ed aver dichiarato in forma telematica la propria immediata disponibilità al lavoro. Un ulteriore linea di intervento potrà riguardare gli incentivi al datore di lavoro in caso di assunzione. Referenti dell Azione: Piero Arganini ( ) e Bruno Gualco ( )
5 Priorità Trasversali 5 Genova > 3 maggio 2016 > ore 14:30 18:30 1. Nell'ambito del processo di innovazione tecnologica, miglioramento ed integrazione dei sistemi informativi del lavoro e della formazione, si propone l evoluzione dell attuale Sistema Informativo (SIL) su base regionale, per l implementazione delle nuove funzioni ad uso dei Centri per l Impiego di tutta la Liguria finalizzate alla gestione ed al monitoraggio dei processi di erogazione dei servizi previsti dal D.Lvo 150/2015 con l obiettivo primario di offrire ai cittadini, enti ed aziende un azione di matching più semplice ed efficace. Come prima fase, da attuarsi entro l'estate, per ciascun utente che si sarà registrato al Portale Unico Regionale ( sarà possibile fissare e gestire il colloquio individuale o di gruppo di primo contatto. Le comunicazioni avverranno per posta elettronica e tramite i servizi di messaggistica su cellulare. Nella seconda fase, da attuarsi entro l'autunno, verranno attivati i dispositivi di incontro tra domanda ed offerta per imprese e lavoratori in maniera diretta e mediata, la gestione delle manifestazioni, la rilevazione della distanza tra domanda ed offerta e l analisi degli esiti occupazionali. 2. Nell'ambito delle strategie di qualificazione dell'impresa, sostegno all'imprenditorialità femminile e alle disabilità, si propongono inoltre tre meccanismi di premialità per i bandi che saranno emanati che, pur facendo tutti perno sull impresa, privilegiano la qualità dei rapporti che le stesse imprese hanno con i propri dipendenti: iscrizione al Registro dei Datori di Lavoro socialmente responsabili; imprenditoria femminile; inserimento lavorativo di persone disabili. Per quanto riguarda il Registro delle imprese socialmente responsabili, la Regione ha avviato una prima fase di sperimentazione con la messa a disposizione di un questionario elettronico di autovalutazione, che si sta ora aggiornando ai nuovi indicatori, più semplici ed efficaci, concordati a livello nazionale. La promozione dei comportamenti socialmente responsabili avviene così attraverso l inserimento nei bandi di opportune maggiorazioni a favore dei datori iscritti al Registro. Recentemente le leggi regionali 29/2015 ed 1/2016 sulla crescita hanno riconosciuto, oltre ai criteri di priorità nell accesso e nelle agevolazioni già previsti, ulteriori priorità nel caso in cui le imprese attuino l alternanza tra scuola e lavoro. La Regione ritiene necessario favorire una maggiore presenza femminile nel mercato del lavoro e nell economia. A questo fine, dato che il lavoro indipendente può essere percepito dalle donne come fonte di indipendenza economica e come opportunità per un meno difficile equilibrio tra vita privata e lavorativa, si ritiene opportuno sostenere l imprenditoria femminile agevolando i soggetti indicati all articolo 53 del decreto legislativo 198/2006. Per quanto riguarda la disabilità, si ritiene indispensabile una costante attenzione alle persone che presentano maggiori difficoltà ad entrare o rientrare nel mercato del lavoro. Si possono quindi prevedere, nell immediato, maggiorazioni nei bandi qualora siano previste assunzioni oltre l obbligo della Legge 68/1999 tenendo nel futuro conto, sulla base dell esistente coordinamento tra gli assessorati competenti in materia di politiche del lavoro, formative e sociali, delle evoluzioni che riguarderanno l ampio spettro dell inclusione. Referenti dell Azione: Nadia Carì ( ) e Giuseppina Rum ( )
6 Riferimenti 6 Genova > 3 maggio 2016 > ore 14:30 18:30 Casella di posta elettronica: lavoro@regione.liguria.it Sito internet dedicato: futuro.iolavoroliguria.it Riferimenti istituzionali Regione Liguria - Settore Politiche del Lavoro Via Fieschi, Genova Lucia Fanciulli Telefono Posta elettronica lavoro@regione.liguria.it ARSEL Liguria - Agenzia regionale per i servizi educativi e per il lavoro Via San Vincenzo, Genova Silvia Dorigati, Alessandra Bruzzone Telefono Posta elettronica silvia.dorigati@arsel.liguria.it - alessandra.bruzzone@arsel.liguria.it Siti internet
7 Sintesi del Contesto Statistico 7 Genova > 3 maggio 2016 > ore 14:30 18:30 Elaborazioni statistiche a cura di ARSEL Liguria - Agenzia regionale per i servizi educativi e per il lavoro Osservatorio sul Mercato del Lavoro 1. Il quadro nazionale Analizzando i dati relativi all Italia sulla disoccupazione suddivisa per fasce di età, nel periodo che va dal 2004 al 2015, si evidenziano 2 elementi: la disoccupazione giovanile tra i anni e i anni aumenta soprattutto a partire dal 2008, infatti tra il 2008 e il 2015 i giovani disoccupati crescono rispettivamente del 61,4% e del 64,8%; la disoccupazione adulta tra i anni e i anni cresce in maniera marcata già a partire dal Tra il 2008 e il 2015 addirittura il fenomeno si consolida segnalando come il mercato del lavoro ligure, nel corso degli anni, oltre a non riuscire ad assorbire i giovani, non è stato in grado di offrire opportunità lavorative ai sempre più numerosi espulsi dal contesto produttivo in età matura. Tab. 1: Andamento della disoccupazione in Italia dal 2008 al 2015 (valori assoluti in migliaia) anni anni anni anni anni anni e più Totale Fonte: ARSEL Liguria O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT (Rilevazioni sulle Forze di Lavoro) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab.2 Variazioni della disoccupazione in Italia
8 2004/ / anni 23,1% 61,4% anni 28,7% 64,8% anni 67,1% 69,2% anni 160,7% 149,8% anni 133,2% 174,7% 65 anni e più 52,5% 39,4% Totale 56,0% 82,3% Fonte: ARSEL Liguria O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT (Rilevazioni sulle Forze di Lavoro) Da osservare inoltre come negli anni e 2008/2015 il peso percentuale dei giovani disoccupati, pur presentandosi più elevato rispetto a quello degli adulti, tende tuttavia a decrescere, mentre per le classi mature si verifica il fenomeno inverso, con i disoccupati tra i anni che nel 2004 rappresentano l 11,6% sul totale, nel 2008 il 14,2% e nel 2015 il 19,4%. 2 Tab. 3 Composizione della disoccupazione in Italia per classi di età anni 26,2% 23,3% 20,7% anni 35,3% 32,2% 29,1% anni 21,8% 25,2% 23,4% anni 11,6% 14,2% 19,4% anni 4,8% 4,7% 7,1% 65 anni e più 0,3% 0,4% 0,3% Totale 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ARSEL Liguria O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT (Rilevazioni sulle Forze di Lavoro) 2. Il quadro della Liguria Passando alla situazione della Liguria, per dare il giusto respiro agli interventi del progetto, occorre in primis analizzare gli effetti della crisi sul contesto economico di riferimento. Si tratta di una crisi che si è sviluppata inizialmente con un certo ritardo temporale, rispetto alle altre aree del Paese, ma che si è poi diffusa in tutta la Liguria investendo ogni settore produttivo senza risparmiarne alcuno ed accanendosi in quelle aree territoriali che si sono trovate in situazione particolarmente critica a causa di congiunture sfavorevoli locali. Si è reso così evidente che punti di forza del passato si sono oggi trasformati in punti di debolezza. Per quanto riguarda la dinamica di domanda di lavoro in Liguria tra il 2008 e il 2015 il trend è negativo sia per quanto riguarda i cessati che aumentano nel corso degli anni, sia per quanto riguarda gli avviati che invece diminuiscono. Questi ultimi subiscono una parziale inversione di tendenza tra il 2014 e il 2015 mentre i cessati nel medesimo arco temporale sono in aumento. Tali andamenti denotano una forte criticità nelle dinamiche del mercato del lavoro ligure, dove a fronte di consistenti perdite di posti di lavoro non corrispondono altrettanti ingressi. Grafico 1:Lavoratori avviati e cessati in Liguria Liguria > Lavoro > Futuro Sintesi del Contesto Statistico
9 Totale avviati Totale cessati 3 Fonte: ARSEL Liguria OML Elaborazione su dati dwh SIL regionale A partire dal 2011 si è registrata una forte riduzione dei posti di lavoro con massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, compresi quelli in deroga - fintanto che la normativa lo ha consentito - per poi assistere a numerosi licenziamenti, che hanno raggiunto il loro culmine in un estesa area del territorio savonese ed in particolare nel settore dell edilizia. L unico ambito che, pur avendo risentito della crisi, è riuscito a mantenere quasi intatti i livelli occupazionali, è quello della portualità che, in specie nell area del genovese, ha fatto registrare un lieve aumento dei traffici con positive ricadute produttive. In tale quadro le ricorrenti alluvioni hanno messo a dura prova il tessuto sociale ed economico dell intera Regione, contribuendo a rendere la realtà occupazionale ancora più precaria. Sotto la spinta della crisi, i mercati del lavoro locali della Liguria, da sempre frammentati, hanno visto così attenuarsi le proprie differenziazioni a causa delle dinamiche produttive di un territorio che si caratterizza per la parcellizzazione delle imprese, un basso tasso di attività ed un elevata età media dei suoi abitanti. Analizzando l andamento del Pil e del Pil pro capite tra il 2011 e il 2014 si evidenzia una flessione generalizzata in tutte le aree considerate per entrambi gli indicatori economici. In particolare per quanto riguarda il Pil la Liguria mostra una flessione più elevata (-3,7%) rispetto al Nord Ovest (-2,1%) e alla media nazionale (-1,5%). Rispetto al Pil pro capite la flessione ligure (-3,4%) coincide con quella del Nord Ovest e si presenta più elevata rispetto alla media nazionale (-2,7%). Tab. 4 PIL e PIL procapite per ripartizione geografica PIL (milioni di euro) Italia Nord Ovest Liguria PIL pro capite (euro) Italia Nord Ovest Liguria Fonte: ARSEL Liguria O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT (Conti nazionali) Per quanto riguarda il mercato del lavoro è opportuno, in prima battuta, focalizzare l attenzione sulla dinamica di medio periodo dei principali indicatori che, come documentato dai grafici sottostanti, presentano un andamento contrapposto: dall insorgere della crisi il tasso di occupazione (Grafico 1) flette di 2,9 punti percentuali (dal 63,6% al 60,7%) tra il 2008 e il 2014, Liguria > Lavoro > Futuro Sintesi del Contesto Statistico
10 per poi risalire al 62,4% nel Nel medesimo arco temporale il tasso di disoccupazione (Grafico 2) sale dal 5,4% del 2008 al 10,8% del 2014 (+5,4 punti percentuali), per poi scendere al 9,2% (-1,6 punti percentuali) nel Grafico 2: Dinamica del Tasso di Occupazione in Liguria ,0 63,5 63,0 63,6 63,2 62,7 63,0 62,5 62,0 62,0 62,4 4 61,5 61,0 60,5 60,0 59,5 60,6 60,7 59, Fonte: ARSEL Liguria OML Elaborazione su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro Grafico 3: Dinamica del Tasso di disoccupazione in Liguria ,0 10,8 10,0 9,8 9,2 8,0 6,6 6,4 8,1 6,0 5,4 5,8 4,0 2,0 0, Fonte: ARSEL Liguria OML Elaborazione su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro Tra il 2008 e il 2015 in Liguria come nel complesso delle Regioni del Nord Ovest e a livello nazionale, assistiamo ad un aumento generalizzato del tasso di disoccupazione, che vede un incremento sia della componente maschile che di quella femminile. In Liguria il tasso di disoccupazione maschile cresce dal 4% del 2008 all 8,9% del 2015 (+4,9 punti percentuali), mentre quello femminile sale dal 7,1% al 9,5% (+2,4 punti percentuali). Analizzando Liguria > Lavoro > Futuro Sintesi del Contesto Statistico
11 congiuntamente la crescita della disoccupazione femminile nell area ligure, nel Nord Ovest e in Italia, in Liguria abbiamo un aumento meno significativo, per la disoccupazione maschile Liguria e Nord Ovest si equivalgono mentre a livello di media nazionale l incremento è più consistente. Tab. 5 Tasso di disoccupazione per sesso MASCHI LIGURIA 4,0% 8,9% NORD OVEST 2,3% 6,1% ITALIA 5,5% 11,3% FEMMINE LIGURIA 7,1% 9,5% NORD OVEST 5,5% 9,3% ITALIA 8,5% 12,7% 5 Fonte: ARSEL Liguria O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT (Rilevazioni sulle Forze di Lavoro) Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. La crisi del mercato del lavoro ligure ha interessato in misura rilevante sia i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro che coloro che vi si affacciano per la prima volta (prevalentemente giovani). Questi ultimi passano dalle 8mila unità del 2008 alle 13mila unità del In termini percentuali, sul complesso dei disoccupati, tuttavia la componente prioritaria è costituita dai lavoratori che hanno perso una precedente occupazione (circa l 80%) che sono in prevalenza adulti. Per quanto riguarda la Liguria l Istituto centrale di Statistica non fornisce i dati sulla disoccupazione per classi di età, ma una stima effettuata sulla base degli indicatori disponibili porta ad ipotizzare che siano i disoccupati liguri tra i anni e quelli tra i anni: nel complesso i disoccupati tra i 45 e i 64 anni costituiscono il 32% della disoccupazione ligure. Tab. 6 Persone in cerca di occupazione con o senza esperienza (valori assoluti espressi in migliaia) 2008 v.a v% v.a v% Con esperienza 29 78,4% 49 79,0% Senza esperienza 8 21,6% 13 21,0% Totale ,0% ,0% Liguria > Lavoro > Futuro Sintesi del Contesto Statistico 2015 Fonte: ARSEL Liguria O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT (Rilevazioni sulle Forze di Lavoro) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Anche dai dati relativi al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) evidenziano come, nonostante le flessioni registratesi nell ultimo anno per tutti i tipi di intervento, rispetto al 2008 sia in Italia che in Liguria si è assistito ad un incremento notevole delle ore autorizzate per tutte le tipologie di CIG. A crescere in modo più rilevante sono gli interventi straordinari che passano da circa i 2milioni e 400mila di ore autorizzate del 2008 ai 7milioni e mezzo del Per quanto
12 riguarda gli interventi in deroga l incremento decisamente elevato è parzialmente attribuibile al fatto che nel 2008 tale istituto non era ancora particolarmente utilizzato. L indicatore della CIG è evidentemente rilevante in quanto coinvolge in larga misura lavoratori adulti e appartenenti alle fasce di età tra i anni. Tab. 7 Andamento della Cassa Integrazione Guadagni in Italia e Liguria Anni 2008 e 2015 LIGURIA Tipologia di intervento Variazioni 2008/15 V.A. Interventi ordinari Interventi straordinari Interventi in deroga Totale generale ITALIA Tipologia di intervento Variazioni 2008/15 V.A. Interventi ordinari Interventi straordinari Interventi in deroga Totale generale Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS 6 Grafico 4:Cassa Integrazione Guadagni in Liguria Interventi ordinari Interventi straordinari Interventi in deroga Totale generale Fonte: ARSEL Liguria OML Elaborazione su dati INPS Il complesso delle persone in cerca di occupazione presso i CPI liguri risulta, al 31 Marzo 2016, , di questo (79,8%) risulta disoccupato, (20,2%) sono inoccupati. Tra i disoccupati, ossia coloro che sono alla ricerca di un impiego dopo aver perso una precedente occupazione, il (il 56,3% dei disoccupati complessivi) ha più di 40 anni. Tra questi sono coloro che hanno tra i anni, hanno tra i e hanno tra i anni. Tra gli inoccupati, ossia coloro che sono alla ricerca del primo impiego, la classe più Liguria > Lavoro > Futuro Sintesi del Contesto Statistico
13 numerosa è quella dai giovani tra i anni (5.354 pari al 20,5%). Tab. 8 Disoccupati e Inoccupati iscritti presso i CPI liguri al 31 Marzo 2016 Disoccupati Disoccupati % Inoccupati Inoccupati % Totale Totale % <16 0 0,0% 7 0,0% 7 0,0% ,0% ,5% ,7% ,4% ,5% ,6% ,5% ,9% ,3% ,6% ,3% ,1% ,3% ,0% ,6% ,0% ,0% ,2% ,9% ,4% ,2% ,1% ,7% ,4% 55 e oltre ,2% ,7% ,7% TOTALE ,0% ,0% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati db Rubens 7 Nel 2015 in Italia il numero di disoccupati tra i anni è pari a 590mila unità e quello tra i 55 e i 64 anni è pari a 216mila unità. La stima dei disoccupati liguri che comprende le classi anni e anni è di unità. Liguria > Lavoro > Futuro Sintesi del Contesto Statistico
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