DELIBERAZIONE N. 27/30 DEL

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1 Oggetto: Procedura di Verifica ai sensi del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., e della Delib.G.R. n. 24/23 del , relativa all intervento denominato: Completamento sistemazione idraulica e prelievo inerti di un tratto del Rio Picocca in agro di San Vito, località Campu Matteddu. Proponente: Beton Sarrabus S.r.l. L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che la Società Beton Sarrabus S.r.l. ha presentato, a settembre 2011, e regolarizzato a febbraio 2012, l istanza di Verifica di assoggettabilità a Valutazione d Impatto Ambientale, per l intervento denominato Completamento sistemazione idraulica e prelievo inerti di un tratto del Rio Picocca in agro di San Vito, località Campu Matteddu, ascrivibile alla categoria di opere di cui all allegato B1 alla Delib. G.R. n. 24/23, punto 7, lettera m) Opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione e interventi di bonifica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale. Il progetto, finalizzato ad assicurare il normale deflusso della piena centennale in un tratto del Rio Picocca lungo 611 metri e largo tra 72 e 133 metri, prevede la sagomatura della sezione fluviale, in forma trapezoidale, mediante lo sbancamento di circa mq di materiale litoide, di cui circa mq da riportare nello stesso alveo per i fini della sistemazione idraulica, e circa mq asportati dall alveo e destinati ad impianto di frantumazione, selezione e lavaggio per un successivo utilizzo. Il costo dichiarato per la realizzazione dell intervento è di , senza ricorso a finanziamenti pubblici. Il tempo previsto per la realizzazione dell intervento è di otto anni. L intervento in esame è considerato dal Proponente di completamento, in quanto si inserisce fra un intervento autorizzato a monte e assoggettato, nel 2003, a procedura di Verifica conclusa senza l ulteriore assoggettamento a V.I.A., e due interventi già completati a valle, per i quali non risulta essere mai stata richiesta l attivazione della dovuta procedura di Verifica di assoggettabilità a V.I.A. L ARPAS, con nota prot. n. 2012/4957 del 23/02/2012, ha trasmesso il proprio parere in cui segnala, oltre alla necessità di predisporre un Piano di monitoraggio e controllo [ ] degli interventi progettuali e degli effetti sulle componenti ambientali anche l opportunità di una valutazione di dettaglio degli effetti ambientali del prelievo (ndr. di inerti dall alveo) nonché degli effetti sulle 1/5

2 dinamiche geomorfologiche del corso d acqua, sull idraulica della corrente fluviale ed eventualmente sulla zona di transizione e costiera, e, ancora, osserva che non sono stati approfonditi gli aspetti inerenti l intervento di escavazione e i suoi rapporti con le acque sotterranee e le caratteristiche della falda freatica. L Assessore, quindi, fa presente che il Servizio Sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI), preso atto della nota sopra citata, considerato che la documentazione allegata alla istanza di verifica non ha permesso di escludere la presenza di potenziali impatti negativi riconducibili all attività proposta, ha concluso l istruttoria con la proposta di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. L istruttoria ha messo in evidenza i seguenti aspetti: - la finalità dell intervento, di contenimento degli eventi di piena, ai quali il Proponente associa condizioni di gravi pericoli, non appare giustificata in quanto: - il sito individuato per l intervento non ricade in area classificata dal PAI a pericolosità idraulica. Non si condivide pertanto la dichiarazione riportata nell allegato B3 dal Proponente, secondo cui il progetto permetterà di classificare il settore come a pericolosità idraulica Hi2 ; l intervento proposto interessa infatti il tratto vallivo del Rio Picocca, che presenta un alveo a sezione piuttosto ampia, e una vasta piana di espansione, verosimilmente in grado di sopportare anche gli eventi di piena più gravosi; peraltro la proposta progettuale non è sostenuta da elaborati tecnici appositamente predisposti al fine di attestare lo stato di pericolosità o di rischio idraulico dei luoghi; - nell area interessata dal progetto non sono presenti abitazioni, infrastrutture o altri elementi antropici sensibili, tali per cui il verificarsi di un evento di piena centennale, possa mettere a rischio l incolumità pubblica e/o attività economiche di rilevante interesse. La maggior parte della superficie agricola limitrofa al tratto di intervento proposto, risulta potenzialmente interessata (si ritiene non necessariamente con esiti dannosi) da eventi di piena con tempi di ritorno di 500 anni (per i quali l intervento non è stato comunque dimensionato) e, soltanto in ristrette fasce parallele al corso d acqua, da eventi con tempi di ritorno di 200 e 100 anni; - i tempi previsti per la realizzazione dell intervento di sistemazione (8 anni) non appaiono coerenti con la finalità di mitigazione di una condizione di rischio, che richiederebbe tempi di intervento ragionevolmente più rapidi; - in merito alla realizzazione della proposta progettuale si ravvisano criticità per quanto riguarda: - la potenziale alterazione dell equilibrio morfodinamico del corso d acqua, con le conseguenti ripercussioni negative a monte e a valle del tratto di progetto (per es. erosione 2/5

3 retrograda, ridotto apporto sedimentario alle spiagge ecc ), anche in considerazione del fatto che l intervento proposto andrebbe a sommarsi ad altri, già realizzati o in fase di realizzazione nello stesso Rio Picocca, di cui occorre valutare gli impatti in termini cumulativi; - l alterazione dell habitat fluviale con possibili conseguenze negative a carico delle componenti biotiche, che necessitano di approfondimenti e valutazioni specifiche da effettuarsi in sede di valutazione di impatto ambientale, anche tenendo conto delle vicine aree della Rete Natura 2000 e della presenza dei compendi ittici; - la presenza, a monte dell intervento, del SIC ITB Monte dei Sette Fratelli e, a valle, del SIC ITB Stagni di Colostrai e delle Saline e della ZPS ITB Stagni di Colostrai per i quali, considerando che gli effetti ecologici della modifica del corso d acqua possono estendersi sia a valle che a monte del tratto interessato dall intervento, si rende necessaria la valutazione di incidenza al fine di valutare i potenziali effetti indiretti; - potenziali impatti sulla falda freatica, in relazione all attività di scavo e asporto dei sedimenti, con possibili ripercussioni negative a carico dell habitat fluviale e della stessa risorsa idrica in termini di disponibilità per i possibili utilizzi, che devono essere approfonditi meditante uno studio idrogeologico di dettaglio; - in riferimento agli aspetti programmatici, non appare evidente la coerenza dell intervento proposto con le finalità e le disposizioni del Piano per l Assetto Idrogeologico e della normativa in materia di tutela delle acque pubbliche e di manutenzione idraulica dei corsi d acqua. Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigenti in materia, in considerazione di quanto emerso in corso di istruttoria, dovrà contenere l analisi degli impatti, anche in termini cumulativi, considerando gli altri interventi già realizzati o in fase di realizzazione nello stesso Rio Picocca, nonché quelli connessi alle attività di trasporto e trasformazione del materiale prelevato dall alveo che dovranno essere puntualmente descritte negli elaborati progettuali. Lo SIA dovrà inoltre contenere: - l approfondimento dell analisi del rischio idraulico nel tratto del Rio Picocca interessato dalla proposta progettuale, per i diversi scenari ipotizzabili, ovvero in assenza e in presenza dell intervento, e per ogni altra eventuale alternativa individuata; - uno studio geologico geomorfologico e sedimentologico di supporto alle scelte progettuali per la riduzione del rischio idraulico stimato, e dal quale emerga che la soluzione proposta sia la più efficace per mitigare il rischio e per mantenere nel tempo i livelli di sicurezza raggiunti, senza pregiudicare l alimentazione del sistema foce spiaggia; lo studio geomorfologico dovrà 3/5

4 contenere l analisi dei processi morfodinamici in atto nel sistema fluviale, e della loro tendenza evolutiva, da valutare per i diversi scenari ipotizzabili di intervento e non intervento; si dovrà inoltre tenere conto degli altri analoghi interventi realizzati o in fase di realizzazione nello stesso Rio Picocca; - uno studio idrogeologico di dettaglio che, oltre a ricostruire le caratteristiche dell acquifero, della falda freatica e dei suoi rapporti con il Rio Picocca, dovrà analizzare e valutare i potenziali impatti a carico della falda, connessi alle attività previste, da considerare cumulativamente con quelle in atto o già completate nello stesso corso d acqua, e individuare opportune misure di mitigazione; - la caratterizzazione dello stato attuale dell ecosistema fluviale nel tratto compreso tra il ponte ad archi della vecchia SS 125 e il ponte sulla SP 20 in prossimità della frazione di San Priamo, mediante: - uno studio floristico e vegetazionale (fitosociologico), dell alveo e delle relative fasce ripariali; lo studio dovrà rappresentare la base conoscitiva, in termini di vegetazione potenziale e reale e presenza di habitat, per la definizione delle misure di mitigazione, per lo studio di alternative a minore impatto e per la definizione di interventi di riqualificazione fluviale, da prevedere al termine dei lavori; - elaborati grafici delle sezioni dell alveo e della fascia riparia (transetti), nello stato ante operam e post operam, con indicazione delle formazioni vegetali da conservare per presenza di specie di interesse e per struttura; - uno studio faunistico relativo alla componente acquatica vulnerabile (invertebrati, erpetofauna, ittiofauna e avifauna acquatica) che tenga conto della presenza di specie tutelate e dei SIC e ZPS presenti a valle. Lo studio dovrà rappresentare la base conoscitiva per definire le misure di mitigazione, con particolare riferimento alle alternative a minore impatto, alle modalità di intervento e ai tempi di esecuzione; - analisi degli impatti diretti e indiretti sulle funzioni ecologiche del corso d'acqua (corridoio, rifugio), con particolare riferimento alla continuità longitudinale dell'alveo, alla alterazione delle caratteristiche delle sponde e del fondo; - lo Studio per la Valutazione di incidenza, ex art. 5 del DPR 357/97 e s.m.i., secondo i contenuti di cui all'allegato G, con riferimento ai SIC ITB Monte dei Sette Fratelli e ITB Stagni di Colostrai e delle Saline, e della ZPS ITB Stagni di Colostrai; - l analisi degli impatti connessi con l attività di trasporto e trasformazione del materiale, e la definizione delle misure di mitigazione in fase di esercizio e di dismissione dell impianto; 4/5

5 - l analisi di alternative progettuali da individuare secondo criteri di mantenimento delle caratteristiche di qualità del corpo idrico, di salvaguardia delle cenosi riparali, dell ecosistema fluviale e di quello costiero; - idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito per le fasi di intervento intermedie e finale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione significativi e simulazione fotografica dai punti di osservazione più significativi e sensibili; - l analisi costi-benefici che, oltre agli aspetti finanziari, quantifichi gli oneri e i vantaggi economici, ambientali e sociali delle diverse alternative progettuali identificate, compresa l opzione zero; - piano di monitoraggio delle componenti ambientali biotiche e biotiche. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio SAVI. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'assessore della Difesa dell'ambiente, DELIBERA di sottoporre, per le motivazioni indicate in premessa, all ulteriore procedura di VIA l intervento denominato Completamento sistemazione idraulica e prelievo inerti di un tratto del Rio Picocca in agro di San Vito, località Campu Matteddu, presentato dalla Società Beton Sarrabus S.r.l. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Presidente Ugo Cappellacci

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