Fra globalizzazione e radicamento locale: i percorsi di internazionalizzazione delle imprese toscane

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1 Fra globalizzazione e radicamento locale: i percorsi di internazionalizzazione delle imprese toscane XXXV Conferenza Conferenza Scientifica Annuale AISRe Padova, 12 settembre 2014 Riccardo Perugi Cristina Marullo Unioncamere Toscana Ufficio Studi

2 «Le vie della ripresa economica»: il ruolo della domanda internazionale Conto risorse e impieghi - Toscana Tassi di variazione reali (ai prezzi dell'anno precedente) pil spesa famiglie spesa pa investimenti export v/ italia export v/ estero Conto risorse e impieghi Variazioni % 2013 su 2009 (valori concatenati al 2005) Pil -1,5% Spesa famiglie -1,9% Spesa PA -3,5% Investimenti -6,2% Export v/italia -5,9% Export v/estero +17,2% -6% -4% -2% 0% 2% 4% 6% 8% 10% Fonte: Irpet-Unionicamere Toscana (2014)

3 Imprese esportatrici e non esportatrici: forza e fragilità del ciclo economico Andamento della produzione industriale per orientamento di mercato Variazioni % tendenziali 10 Imprese esportatrici Imprese non esportatrici Produzione industriale Variazioni % 2013 su 2009 Imprese esportatrici +5,7% Imprese Non esportatrici -11,7% Fonte: Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana

4 L export toscano dopo il 2000: crescono i valori, non i volumi Andamento delle esportazioni toscane: un confronto fra valori e volumi Numeri indice 2000= export (quantità) export (valore) N.B.: l'export in valore è al netto delle transazioni di metalli preziosi (ateco 2007 CH 244) Fonte: elaborazioni su dati Istat Export 2013/2000 (var. %) In valore (totale) +44,8% In valore (netto met. prez.) +34,1% In quantità -3,3%

5 La ricomposizione dei mercati di sbocco: UE vs. non-ue Andamento delle esportazioni toscane per area di mercato Numeri indice 2000=100 (in volumi) Paesi UE28 Paesi Extra UE28 Totale Export volumi Variazioni % 2013 su 2000 Paesi UE-28-16,4% Paesi extra UE ,8% Fonte: elaborazioni su dati Istat

6 Dai mercati tradizionali ai nuovi mercati : la ricomposizione per area di destinazione

7 ed il processo di diversificazione geografica dei mercati di sbocco Processi di diversificazione nella struttura delle esportazioni toscane Indice relativo di Gini del grado di concentrazione delle esportazioni toscane (in valore, al netto dei metalli preziosi) su un panel chiuso di 227 mercati di destinazione 0,895 0,890 0,885 0,880 0,875 0,870 0,865 0,860 0,855 0, Fonte: elaborazioni su dati Istat

8 Alla ricerca di nuovi mercati (1): tipologia di imprese e settori coinvolti Imprese che nel 2010 hanno esportato verso nuovi mercati Valori % sul totale (al netto delle mancate risposte) 24,2 24,1 17,2 10,4 9,2 9,0 9,4 Fonte: Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana

9 Alla ricerca di nuovi mercati (2): l incidenza sul fatturato delle imprese Quota di fatturato proveniente da nuovi mercati nel 2010 Valori % sul fatturato totale delle imprese che hanno esportato su nuovi mercati nel ,3 7,2 5,8 4,6 1,6 2,9 2,7 Fonte: Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana

10 Alla ricerca di nuovi mercati (3): diversificazione dei mercati esteri e performance Nuovi mercati e performance Quota di imprese con fatturato in aumento - Valori % (1) Totale addetti almeno 50 addetti Bassa Tecnologia Media-Bassa Tecnologia Media-Alta Tecnologia Alta Tecnologia nuovi mercati - sì nuovi mercati - no Quota di imprese con fatturato in aumento Imprese che hanno esportato su nuovi mercati 52,0% Imprese che non hanno esportato su nuovi mercati 35,8% (1) L'attività di esplorazione di nuovi mercati esteri si riferisce a quanto realizzato nel La quota di imprese con fatturato in aumento si riferisce a quanto registrato nel I trim Fonte: Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana

11 La diversificazione geografica dell export: le «nuove rotte» delle esportazioni toscane La ricomposizione dell'export toscano: i mercati "in crescita" e quelli "in arretramento" Graduatoria dei mercati di destinazione dell'export regionale per variazione della quota Paese Area Var. quota % Paese Area Var. quota % MERCATI IN CRESCITA MERCATI IN ARRETRAMENTO E.A.U. Medio Oriente 3,0% Danimarca UE-28-0,4% Cina Altri paesi asiatici 2,3% Giappone Altri paesi asiatici -0,4% Svizzera Europa non UE 2,1% Belgio UE-28-0,5% Australia Oceania e altri terr. 1,9% Panama America Latina -0,5% Russia Europa non UE 1,5% Paesi Bassi UE-28-0,6% Hong Kong Altri paesi asiatici 1,2% Portogallo UE-28-0,8% Algeria Africa Settentrionale 1,0% Grecia UE-28-1,0% Brasile America Latina 0,8% Regno Unito UE-28-1,5% Corea del Sud Altri paesi asiatici 0,7% Spagna UE-28-1,8% Turchia Europa non UE 0,6% Germania UE-28-3,8% Qatar Medio Oriente 0,6% Stati Uniti America Settentr. -8,4% Egitto Africa Settentrionale 0,5% Iraq Medio Oriente 0,5% Thailandia Altri paesi asiatici 0,4% Arabia Saudita Medio Oriente 0,4% Malta UE-28 0,4% Romania UE-28 0,3% Libia Africa Settentrionale 0,3% TOTALE 18,4% TOTALE -19,8% N.B.: le quote sono calcolate sui flussi di export in valore (al netto dei metalli preziosi) Fonte: elaborazioni su dati Istat rilevante ricomposizione dei flussi di export anche all interno oltre che fra le diverse aree geoeconomiche

12 Danimarca Giappone Belgio Panama Paesi Bassi Portogallo Grecia Regno Unito Spagna Germania Stati Uniti E.A.U. Cina Svizzera Australia Russia Hong Kong Algeria Brasile Corea del Sud Turchia Qatar Egitto Iraq Thailandia Arabia Saudita Malta Romania Libia la «distanza geografica» di vecchi e nuovi mercati Distanza lineare in km dall'italia Mercati in crescita Distanza media (1) = km Distanza lineare in km dall'italia Mercati in arretramento Distanza media (1) = km (1) La distanza media è ottenuta ponderando le distanze con la quota di export toscano detenuto da ciascun paese all'interno del gruppo di riferimento Fonte: elaborazioni Unioncamere Toscana su dati Istat

13 Nuovi mercati e «distanza culturale»: il rischio-paese secondo Sace Quattro categorie: 1) rischio del credito: rischio che la controparte estera non onori le obbligazioni derivanti da un contratto commerciale o finanziario, in cui risulta centrale la figura della controparte estera (banca, grande impresa, pmi, stato); 2) rischio politico-normativo: rischio di subire perdite a seguito di azioni discriminatorie da parte del governo estero, distinto fra rischio di espropriazione/nazionalizzazione (possibilità che l operatore nazionale venga privato del diritto di proprietà o dell effettivo controllo degli asset detenuti nel paese) e rischio di trasferimento/convertibilità (possibilità che all operatore nazionale venga impedita la conversione o il rimpatrio dei profitti generati da quegli asset); 3) rischio di violenza politica: rischio che episodi violenti causino perdite per gli asset dell operatore straniero, la cui valutazione si basa sulle fragilità sociali o istituzionali del paese; 4) rischio di mercato: rischio che le variazioni nei prezzi macroeconomici dell economia estera (tasso di inflazione, tasso di cambio e tasso di interesse) riducano il valore degli asset finanziari in valuta locale dell operatore nazionale Gioia I., Orsini F., Padoan E., Pocek F., Spataro T., Terzulli A., Country Risk. Dalla teoria alla pratica, Sace working paper n. 15, aprile 2012

14 Una navigazione in acque agitate: cresce la diversificazione, crescono i rischi La ricomposizione dell'export toscano: diversificazione dei mercati e rischio-paese Rating sul rischio-paese per un operatore "esportatore" (Sace, 2014) min 0%-max 100% Tipologia rischio-paese Score rischio-paese (1) Diff. Paesi in crescita Paesi in arretramento Banca 68% 48% 20% Rischio di credito Grande impresa 74% 52% 22% - mancato PMI 82% 58% 24% pagamento Sovrana 36% 17% 19% Rischio violenza politica 83% 49% 33% Rischio politiconormativo Esproprio e nazionalizzazione 72% 34% 37% Trasferimento e convertibilità 50% 15% 35% (1) La media è ottenuta ponderando il rischio-paese con la quota di export toscano detenuto da ciascun paese all'interno del gruppo di riferimento. Fonte: elaborazioni su dati Sace generalizzato innalzamento dei livelli di rischio cui il sistema delle imprese esportatrici toscane è esposto a seguito della ricomposizione e diversificazione dei mercati di sbocco

15 Internazionalizzazione e skill upgrading: crescita delle competenze interne Principali caratteristiche delle assunzioni previste dalle imprese nel biennio Imprese esportatrici Imprese non esportatrici ASSUNZIONI PROGRAMMATE (totale) 100,0 100,0 - PER LIVELLO DI ISTRUZIONE (composizione %) Livello universitario 15,4 6,7 Livello secondario - Diploma 45,7 39,6 Qualifica formazione prof. o diploma professionale 10,5 14,2 Nessuna formazione specifica 28,4 39,5 - PER GRANDE GRUPPO PROFESSIONALE (composizione %) High-skilled workers 24,1 11,0 Medium e low-skilled workers 75,9 89,0 - Professioni esecutive nel lavoro d'ufficio 13,9 10,0 - Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi 16,4 46,2 - Operai specializzati, conduttori di impianti e macchinari 39,5 18,3 - Professioni non qualificate 6,1 14,5 - PER ESPERIENZA (composizione %) Esperienza specifica nella professione o nel settore 63,2 57,3 - nella professione 27,6 19,8 - nel settore 35,6 37,4 Esperienza generica o senza esperienza 36,8 42,7 ASSUNZIONI DIFFICILI DA REPERIRE (incidenza % sul totale delle assunzioni programmate) Totale 13,0 9,4 Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro (Sistema Informativo Excelsior)

16 e nell acquisizione di competenze specialistiche attraverso il ricorso al mercato dei servizi avanzati Servizi qualificati ed avanzati utilizzati utilizzati dalle imprese manifatturiere toscane Valori % sul totale (al netto delle mancate risposte) Servizi av. per innovazione di prodotto Servizi av. per innovazione di processo Supporto al cambiamento organizzativo Gestione della supply chain Temporary management Altri servizi av. per innovazione organizz. Servizi av. per innovazione commerciale Servizi avanz. per l'internazionalizzazione Servizi av. per promozione branding az. Servizi per efficienza amb. ed energetica Fonte: Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana Imprese esportatrici Imprese non esportatrici Offerta inadeguata/troppo costosa: esportatrici 7,8% - non esportatrici 4,0% Ricorso a fornitori extra-regionali > 75%: esportatrici 33,7% - non esportatrici 24,3%

17 Considerazioni conclusive A. Crescono i valori esportati, non i volumi; si riduce il moltiplicatore dell export; il vuoto della domanda interna è un handicap anche per le imprese esportatrici B. Forti trasformazioni nella struttura dell export regionale; processo di diversificazione dei mercati serviti; crescente distanza geografica; innalzamento dei livelli di rischio-paese cui le imprese sono sottoposte; rilevante riduzione del numero di imprese esportatrici C. La diversificazione degli sbocchi, l attività di esplorazione e l eventuale ingresso su nuovi mercati presenta rilevanti barriere, soprattutto per le piccole imprese, ma è proprio per queste che i benefici appaiono maggiori D. Non solo upgrading qualitativo dei prodotti, ma anche sotto il profilo strategico ed organizzativo; crescita delle competenze interne e crescita del ricorso al mercato dei servizi avanzati; gap domanda/offerta, fabbisogni da colmare E. Le agenzie di accompagnamento ai processi di internazionalizzazione del sistema delle imprese possono svolgere un ruolo sistemico fondamentale nel favorire una riduzione dei costi connessi alla fase di esplorazione dei nuovi mercati F. Le dinamiche di rischio-paese delineate rendono necessario il rafforzamento di strumenti ed organismi in grado di offrire una protezione efficace a beneficio delle imprese esportatrici

18 GRAZIE PER L ATTENZIONE riccardo.perugi@tos.camcom.it

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