INDAGINI GEOLOGICO-TECNICHE

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1 COMUNE DI BUCINE PROVINCIA DI AREZZO BUCINE VIA XXV APRILE VARIANTE POAT2_03 AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE 3 GENNAIO 2005 N. 1 E DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 53\R DEL 25 OTTOBRE 2011 COMMITTENTE: ZAZZERI ANTONIO DICEMBRE 2018

2 INDICE PREMESSA... 2 SINTESI DELLE CONOSCENZE... 2 ANALISI E APPROFONDIMENTI... 4 ELEMENTI GEOLOGICI E STRTTURALI... 5 ELEMENTI LITOLOGICI-TECNICI... 6 ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI GEOMORFOLOGICI... 7 ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI IDRAULICI... 7 ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI IDROGEOLOGICI... 8 ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI SISMICI... 8 VALUTAZIONI E PERICOLOSITA CONDIZIONI DI FATTIBILITA ALLEGATO A FIGURE ALLEGATO B CARTOGRAFIE DPGR 53/R

3 PREMESSA La presente relazione geologica, di supporto alla variazione di perimetro della scheda di fattibilità n. 38 del comparto AT2_03 del Comune di Bucine, è redatta ai sensi della Legge Regionale 3 gennaio 2005 n. 1 e della Deliberazione del Presidente della Giunta Regionale del 25 ottobre 2011 n. 53\R. Lo strumento urbanistico è volto alla modifica del perimetro di un area di trasformazione da attuare tramite progetto unitario convenzionato in cui si prevede la realizzazione di un fabbricato civile con ingombro in pianta di circa 350 mq. L area è posta nell abitato di Bucine in Vai XXV Aprile (figura 1 e figura 2). SINTESI DELLE CONOSCENZE Il terreno è individuato dalle particelle 7, 301, 312, 367 e 288 del foglio 22 della mappa catastale del Comune di Bucine (figura 3). Dall esame degli strumenti urbanistici vigenti è stato possibile ricostruire il quadro conoscitivo dell area: Pericolosità Geologica del Piano Strutturale del Comune di Bucine: classe G2 media (figura 4); Pericolosità Idraulica del Piano Strutturale del Comune di Bucine: classe I1 bassa (figura 5); Pericolosità Sismica Locale del Piano Strutturale del Comune di Bucine: classe S3 elevata (figura 6); Carta delle Fattibilità del Piano Operativo del Comune di Bucine (figura 7): 1. Fattibilità aspetti geologici G2; 2. Fattibilità aspetti idraulici I1; 3. Fattibilità aspetti sismici S3; 2

4 Scheda di fattibilità del Piano Operativo del Comune di Bucine n. 38 AT2_03 (figura 8); Piano Gestione Rischio Alluvioni dell Autorità di Bacino del Fiume Arno: fuori dal perimetro di studio; Piano Assetto Idrogeologico dell Autorità di Bacino del Fiume Arno: nessuna classificazione (figura 9). 3

5 ANALISI E APPROFONDIMENTI In prima analisi per lo studio delle caratteristiche geologiche, idrogeologiche, morfologiche e idrauliche del sito si è provveduto a eseguire controlli di campagna che hanno fornito un osservazione diretta dei macroelementi. Ad integrare e approfondire le conoscenze si sono esaminati gli aspetti geologici, idrogeologici, geomorfologici e idraulici, corredando lo studio delle seguenti cartografie: 1. carta geologica; 2. carta litologico-tecnica; 3. carta geomorfologica; 4. carta idrogeologica; 5. carta delle indagini; 6. carta delle mops; 7. carta delle aree a pericolosità geologica; 8. carta delle aree a pericolosità idraulica; 9. carta delle aree a pericolosità sismica; 10. carta delle fattibilità. 4

6 ELEMENTI GEOLOGICI E STRTTURALI Nella zona indagata affiorano, oltre alle coperture detritiche di fenomeni franosi, i sedimenti appartenenti alle formazioni descritte cronologicamente dalla più recente alla più antica: Depositi alluvionali attuali e terrazzati (b, bna e bnb): affiorano lungo le aree di piana alluvionale e nei terrazzi e sono costituiti da miscele di ciottoli e ghiaie di natura arenacea e calcarea, sabbie limi ed argille in proporzioni variabili sia in senso orizzontale che verticale (olocene). DEPOSITI CONTINENTALI RUSCINIANI VILLAFRANCHIANI VlLa: Conglomerati e ciottolami poligenici VlLb: Sabbie, sabbie ciottolose e sabbie siltoso-argillose e limi sabbiosi VlLh: Limi argilloso-sabbiosi ed argille sabbiose Macigno dei Monti del Chianti (MAC): formazione arenacea che costituisce il deposito di chiusura della Successione Toscana non Metamorfica ("Falda Toscana" auctt.). Litologicamente si tratta di un'arenaria quarzoso-feldspatico-micacea, di origine torbiditica, caratterizzata da una grana da minuta a media, anche se non mancano strati con alla base grossi clasti. Gli strati arenacei si presentano di colore grigio acciaio al taglio fresco e di colore giallo e giallo ocra all'alterazione. La stratificazione è sempre netta e i grossi banchi arenacei raggiungono (anche se ciò non è una regola) i m di spessore. Gli strati arenacei sono più o meno regolarmente alternati a quelli argilloso siltosi, i quali sono, in genere, meno abbondanti e meno spessi rispetto ai precedenti. Occasionalmente sono presenti anche strati torbiditici calcareo-marnosi, bianco avana all'alterazione e grigi al taglio fresco, di spessore variabile tra i 10 cm e i 2 m, e strati argillosi aventi spessore tra i 5 cm ed 1 m, a frattura da scagliosa ad aciculare, con colorazione nera. L'età della messa in posto è Oligocene medio. 5

7 Il perimetro dell area interessata dal piano attuativo è posta sulla formazione villafranchiana sabbiosa e i depositi fluviali terrazzati. Calcari e brecciole di Monte Senario (BMS): si tratta di un'alternanza di scisti argillosi, marne, calcari marnosi, silicei, detritici, brecciole e arenarie calcaree. L'aspetto generale di questa formazione è quello di una serie di strati calcarei e marnosi di colore giallastro per alterazione, ma grigio chiaro e talvolta scuro al taglio fresco, il tutto immerso in scisti argillosi scuri, talvolta varicolori. I litotipi presenti risultano consistenti e solamente il livello superficiale risulta debolmente alterato. L'età è Eocene medio. ELEMENTI LITOLOGICI-TECNICI Per una valutazione delle caratteristiche litotecniche dei terreni interessati si è tenuto conto delle indagini geognostiche effettuate. Il comportamento meccanico dei terreni accorpa insieme sedimenti appartenenti a diverse formazioni ma con parametri omogenei relativi alla composizione, grado di cementazione, tipo di stratificazione, stato di fratturazione e degradazione. Le formazioni riconosciute durante il rilevamento geologico in un intorno di interessa all intervento possono appartengono alle Successioni con alternanze di litotipi lapidei e argillosi (A). 6

8 ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI GEOMORFOLOGICI Il sito in oggetto è posto in località Bucine, in un area a vocazione residenziale. L area attualmente è un seminativo semplice asciutto posto nel confine sud-orientale dell abitato. Nella cartografia regionale in scala 1:2.000 le quote altimetriche variano da 248 a 236 m slm con pendenza omogenea di circa 13 in direzione est e drenano il carico idrico verso sistemi di regimazione in assenza di fenomeni di erosione o rigurgito. Gli elementi morfologici individuati non interessano l area in studio e sono riconducibili a movimenti gravitativi in atto e quiescenti, orli di scarpata e soliflussi che non interessano il comparto in oggetto. La previsione edilizia comporta un livellamento del terreno tramite il riporto di materiale terrigeno. Tali aumenti di carico dovranno essere valutati in funzione della stabilità globale del versante e dell assetto idrico. Sarà necessario inoltre individuare la tipologia e dimensione del sistema di fondazione della struttura, in modo da esercitare le sovrappressioni si terreni in posto. ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI IDRAULICI L area non è compresa tra quelle interessate dalla modellazione idraulica svolta in sede di Piano Operativo. La posizione di altro morfologico esclude la possibilità che si verifichino allagamenti e il lotto è posto lontano da corsi d acqua. 7

9 ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI IDROGEOLOGICI Le caratteristiche di permeabilità delle litologie riscontrate con il rilevamento geologico, in un intorno significativo all area di trasformazione, non sono state ricavate direttamente in campagna con prove in situ, ma sono state stimate sulla base delle proprietà dei sedimenti, quali granulometria, tessitura, fratturazione e struttura. Si sono distinti sedimenti con permeabilità primaria acquisita durante la deposizione e che dipende fondamentalmente dalla granulometriae dalla tessitura. Il grado di permeabilità in funzione delle litologie riscontrate, può essere schematizzato come segue: grado di permeabillità permeabilità primaria permeabilità secondaria variabile b - basso VlLh - medio VlLb - alto VlLa - Il pozzo presente nel lotto mostra un livello piezometrico che si attestano a circa 20 m da p.c.. ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI SISMICI Per l analisi degli aspetti sismici del lotto in oggetto sono stati analizzati i dati ottenuti dall esecuzione di tre prove penetrometriche statichece la misura di rumore H/V n. 11 allegata alla studio di Microzonazione Sismica di primo livello del Piano Strutturale del Comune di Bucine. 8

10 Le penetrometrie hanno registrato rifiuto a profondità variabile da 5,2 a 6,6 m da p.c., in corrispondenza del tetto del livello ghiaioso. La misura di rumore ha registrato un picco di ampiezza significativa (6,7) di 2,4 Hz. Assumendo una Vs del terreno di copertura pari a 300 m/s, si stima una profondità del bedrock sismico a circa 30 m da p.c.. Per quanto descritto l area è stabile e suscettibile di amplificazione sismica perla presenza di un alto contrasto di impedenza sismica atteso tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri. Il progetto esecutivo, con la definizione del piano di imposta delle fondazione e della loro tipologia e la realizzazione di indagini sismiche di superficie, potrà definire la categoria di suolo sismico e il valore della Vs equivalente. 9

11 VALUTAZIONI E PERICOLOSITA Con le analisi e approfondimenti descritti si è potuto esaminare la zona in studio in funzione dello stato di pericolosità, individuando aree omogenee di criticità in base ai fenomeni presenti. Con le cartografie 7, 8 e 9 in riferimento all area di intervento, si evidenziano le seguenti valutazioni di pericolosità. PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Pericolosità media (G2): aree in cui sono presenti fenomeni franosi inattivi e stabilizzati (naturalmente o artificialmente); aree con elementi geomorfologici, litologici e giaciturali dalla cui valutazione risulta una bassa propensione al dissesto; corpi detritici su versanti con pendenze inferiori al 25%. PERICOLOSITÀ IDRAULICA Pericolosità idraulica bassa (I1): aree collinari o montane prossime ai corsi d acqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni; b) sono in situazioni favorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. PERICOLOSITÀ SISMICA Pericolosità sismica elevata (S3): zone stabili suscettibili di amplificazioni locali caratterizzati da un alto contrasto di impedenza sismica atteso tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri. 10

12 CONDIZIONI DI FATTIBILITA AT2_03. La cartografia 10 descrive le condizioni di fattibilità del Piano Attuativo Per quanto esposto nel precedente paragrafo si ottengono le seguenti classi. FATTIBILITÀ GEOLOGICA Fattibilità con normali vincoli (G2) Si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali è necessario indicare la tipologia di indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all attività edilizia. Nel caso in esame in sede di progetto esecutivo dovranno essere eseguite le indagini geognostiche utili alla modellazione geologica e geotecnica del sito, in accordo con quanto espresso nel paragrafo del DPGR 53/R. FATTIBILITÀ IDRAULICA Fattibilità senza particolari limitazioni (I1) Si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali non sono necessarie prescrizioni specifiche ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all attività edilizia. Al fine di perseguire un maggiore livello di sicurezza e comunque non peggiorare quello esistente, nella realizzazione degli interventi dovranno comunque essere presi degli accorgimenti relativamente ad una corretta regimazione delle acque superficiali ed all'assetto del reticolo idrografico. In accordo con quanto espresso nel paragrafo del DPGR 53/R, non sono previste limitazione a carattere idraulico. FATTIBILITÀ SISMICA Fattibilità CONDIZIONATA (S3) Si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali, ai fini della individuazione delle condizioni di compatibilità degli interventi con le situazioni di pericolosità riscontrate, è necessario definire la tipologia degli approfondimenti di indagine da svolgersi in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi. 11

13 In accordo con quanto espresso nel paragrafo 3.5 del DPGR 53/R, la presenza di una zona stabile suscettibile di amplificazione locale caratterizzata da alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri richiede in fase esecutiva realizzare una campagna di indagini geofisica di superficie che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra copertura e bedrock sismico. Le classi di fattibilità individuate con il presente studio confermano quanto individuato nella scheda dell intervento n. 38 Ambra, 2 dicembre 2018 Teresa Signorini geologa 12

14 ALLEGATO A FIGURE 13

15 Figura 1 Ubicazione dell area su carta topografica in scala 1:

16 Figura 2 Ubicazione dell area su carta topografica in scala 1:2.000 con indicazione del perimetro attualmente vigente nel Piano Operativo 15

17 Figura 3 Ubicazione dell area su cartografia catastale in scala 1:2.000 (foglio 22 particelle 7, 301, 312, 367 e 388) 16

18 Figura 4 Estratto della carta del Piano Strutturale del Comune di Bucine Pericolosità Geologica 17

19 Figura 5 Estratto della carta del Piano Strutturale del Comune di Bucine Pericolosità Idraulica 18

20 Figura 6 Estratto della carta del Piano Strutturale del Comune di Bucine Pericolosità Sismica Locale 19

21 Figura 7 Estratto della carta del Piano Operativo del Comune di Bucine Fattibilità 20

22 Figura 8 Scheda di fattibilità del Piano Operativo del Comune di Bucine 21

23 Figura 9 Autorità di Bacino del Fiume Arno - PAI 22

24 ALLEGATO B CARTOGRAFIE DPGR 53/R 23

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