Settore IV Pianificazione e governo del territorio

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1 VARIANTE N. 02 AL PIANO OPERATIVO E CONTESTUALE VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE AGGIORNAMENTO STUDI IDRAULICI SUL BACINO DEL CAPOSELVI E RELATIVA MODIFICA DEGLI ELABORATI IDRAULICI E DELLE SCHEDE DI FATTIBILITÀ N. 2 E 3 DEL PO ADOZIONE AI SENSI DELL ART. 32 DELLA L.R. 65/2014 RELAZIONE TECNICA RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENRO redatta ai sensi dell art. 18, comma 2, della L.R. 65/2014 1

2 PREMESSE Il Comune di Bucine è dotato di: - Piano Strutturale redatto ai sensi dell art. 25 della L.R. 5/95 e approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 52 del 07/11/2005; - Piano Operativo con contestuale variante puntuale del Piano Strutturale redatto ai sensi dell art. 95 della L.R. n. 65/2014 e approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 58 del 15/12/2017, pubblicato sul BURT n. 9 del 28/02/2018. La variante n 2 al Piano Operativo viene redatta a seguito di un istanza presentata in data prot. n dai proprietari dei terreni situati in località Levane compresi nell area di trasformazione AT1_07, via Valiani, e dal tecnico di parte Ing. Matteo Tanzini, con la quale si chiedono chiarimenti in merito alla definizione delle attuali condizioni di Pericolosità Idraulica relative all area di trasformazione in oggetto. Con Deliberazione n. 166 del , la Giunta Comunale ha dato mandato al settore IV Pianificazione e Governo del Territorio affinché proceda alla verifica di fattibilità ed alla eventuale predisposizione di una variante urbanistica finalizzata a un aggiornamento degli atti comunali di governo del territorio in materia di indagini geologiche con la redazione di uno studio idraulico alle condizioni delle L.R. 41/2018 Disposizioni in materia di rischio di alluvione e di tutela dei corsi d acqua in attuazione al D.Lgs. 49/2010, modifiche alla LR 80/2015 e LR 60/2014, che ha abrogato la LR 21/2012 Disposizioni urgenti in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dai corsi d acqua. La presente variante non comporta incremento al dimensionamento complessivo del Piano Strutturale per singole destinazioni d uso e non comporta diminuzione degli standard, inoltre, ha per oggetto previsioni interne al perimetro del territorio urbanizzato, pertanto rientra nei casi di variante semplificata al Piano Strutturale e al Piano Operativo, ai sensi degli artt. 30 e 32 della L.R. 65/2014. CONTENUTI DELLA VARIANTE Lo studio in oggetto riguarda un lembo di territorio compreso fra la prima sezione di valle del modello idraulico Caposelvi e il ponte sulla SP69, per le quali, negli strumenti urbanistici vigenti, era stata mantenuta una perimetrazione storico-inventariale e morfologica. 2

3 Foto aerea Tale studio comporta la modifica dei seguenti elaborati del Piano Strutturale e del Piano Operativo: G10 nord Carta delle aree allagabili (PS); G13 nord Carta delle aree a pericolosità idraulica (PS); b01f - Carta delle fattibilità geologica, sismica e idraulica - Levane (PO); Schede di fattibilità relative n. 2, relativa all area AT1_07, e n. 3, relativa a st-servizi tecnici (PO) v. allegati. 3

4 Estratto PO vigente - aree interessate dalla variante Foto aerea - aree interessate dalla variante 4

5 Estratto della carta delle Aree Allagabili relative al T. Caposelvi In particolare l area di trasformazione AT1_07 è ubicata in destra idraulica del Torrente Caposelvi lungo via Leo Valiani nell area industriale di Levane e ricade in "aree a pericolosità per alluvioni poco frequenti" secondo l'art. 2 della L.R. 41/2018 e, quindi, in classe di pericolosità idraulica I.3. La classe di fattibilità idraulica assegnata ai sensi del DPGR 53/R del 25/10/2011 risulta F.I.4. Tale intervento è consentito in base al Capo III della LR 41/2018. Per la realizzazione della trasformazione urbanistica si applica la lettera c) dell'art.8 comma 1 della LR 41/2018, gli interventi di sopraleveazione dovranno essere realizzati secondo le indicazioni riportate nella scheda di fattibilità n. 2 (v. allegato 1). La previsione del Piano Operativo relativo alla modifica di un tratto di viabilità esistente consiste nella realizzazione di una rotatoria all'incrocio tra Via Leo Valiani e la viabilità che collega Levane con Levanella. L'intervento "ST" (Servizi Tecnici) ricade in "aree a pericolosità per alluvioni poco frequenti" secondo l'art. 2 della L.R. 41/2018 e, quindi, in classe di pericolosità idraulica I.3. La classe di fattibilità idraulica assegnata ai sensi del DPGR 53/R del 25/10/2011 risulta F.I.4. Tale intervento è consentito in base al comma 3 dell'art.13 della LR 41/2018 a condizione che sia assicurato il non aggravio delle condizioni di rischio in altre aree, che non sia superato il rischio medio R2 e che siano previste le misure preventive atte a regolarne l'utilizzo in caso di alluvione, secondo le indicazioni della relativa scheda di fattibilità n. 3 (v. allegato 1). 5

6 PROFILI DI COERENZA ESTERNA La variante non presenta elementi di incoerenza con gli altri piani o programmi gerarchicamente ordinati, in quanto riguarda un aggiornamento in materia di indagini geologiche con la redazione di uno studio idraulico alle condizioni delle L.R. 41/2018 Disposizioni in materia di rischio di alluvione e di tutela dei corsi d acqua in attuazione al D.Lgs. 49/2010, modifiche alla LR 80/2015 e LR 60/2014. La modifica della fattibilità degli interventi interessati dagli esiti dello studio idraulico, già previsti dal Piano Operativo vigente, comporta, inoltre, un aumento delle tutele ambientali. RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI DI CUI AL TITOLO I, CAPO I, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA TUTELA E RIPRODUZIONE DEL PATRIMONIO TERRITORIALE La presente variante, approfondendo gli aspetti geologico-idraulici, anche alla luce della sopravvenuta normativa di settore, e modificando le relative condizioni di fattibilità di interventi già previsti dal Piano Operativo vigente, incide positivamente sulla tutela e sulla riproduzione del patrimonio territoriale, in particolare in merito alla struttura idro-geomorfologica del territorio. RISPETTO DEI CRITERI PER L INDIVIDUAZIONE DEL PERIMETRO DEL TERRITORIO URBANIZZATO DI CUI ALL ART. 4 DELLA l.r. 65/2014 La modifica prevista dalla variante in oggetto non incide sulla definizione del perimetro del territorio urbanizzato individuato ai sensi dell art. 224 della L.R. 65/2014. RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI DI CUI AL TITOLO V DELLA L.R. 65/2014 La variante si attua nel rispetto delle disposizioni di cui al Titolo V della L.R. 65/2014. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Nel rispetto delle norme in materia di VAS, da applicarsi comunque a questa fattispecie di variante al PO anche in presenza di procedura semplificata (articoli 30 e 32 della LR n. 65/2014), la proposta di variante urbanistica è stata sottoposta a verifica di assoggettabilità semplificata a VAS, ai sensi dell'art. 5, comma 3 ter, della LR n. 10/2010 e ss.mm.ii. In data , l autorità competente ha emanato il provvedimento motivato di esclusione dalla procedura di VAS, pubblicato sul sito istituzionale del Comune nella Sezione Amministrazione Trasparente Pianificazione e Governo del Territorio. DEPOSITO INDAGINI GEOLOGICHE IDRAULICHE E SISMICHE AL GENIO CIVILE Ai sensi dell art. 104 della LR n. 65/2014 e del regolamento di attuazione dell art. 62 della LR n. 1/2005, approvato con DPGR n. 53/R del , tuttora efficace ai sensi dell art. 245 della LR n. 65/2014, la documentazione della presente variante al PO, comprensiva delle indagini geologico-tecniche di 6

7 supporto, redatte da ProGeo Engineering S.r.l., è stata depositata presso l Ufficio regionale del Genio Civile con assegnazione del deposito n del CERTIFICAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO La sottoscritta dott.ssa Meri Nocentini, Responsabile del Settore IV Pianificazione e Governo del Territorio - in qualità di responsabile del procedimento, ai sensi dell'art. 18 della LR n. 65/2014, della Variante n. 2 al Piano Operativo con contestuale modifica del Piano Strutturale, ACCERTA e CERTIFICA che il procedimento per l adozione della variante del Piano Operativo si è svolto nel rispetto delle norme legislative e regolamentari vigenti e si è formato nel rispetto della L.R. 65/2014, dei relativi regolamenti di attuazione e delle norme ad essa correlate, nonché in piena coerenza con gli strumenti della pianificazione territoriale di riferimento, in particolare: - in coerenza esterna con il Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) con valenza di piano paesaggistico, approvato con D.C.R. n. 37 del , e con il Piano T erritoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), approvato con D.G.P. n. 72 del , tenendo altresì conto degli ulteriori piani o programmi di settore dei soggetti istituzionali competenti di cui all articolo 8 della L.R. n. 65/2014; - nel rispetto delle disposizioni di tutela e di riproduzione del patrimonio territoriale di cui al titolo I, capo I della L.R. n. 65/2014. Bucine, Il Responsabile del Procedimento Dott.ssa Meri Nocentini 7

8 ALLEGATO 1 - Schede di fattibilità n. 2 e n. 3 - stato attuale Intervento n 2 Sigla intervento: AT1_07 Geomorfologia: - MOPS: Pericolosità geologica: Pericolosità sismica locale: Pericolosità idraulica: Fattibilità geologica: Fattibilità sismica: Fattibilità idraulica: zona stabile suscettibile di amplificazioni locali (Z7) Pericolosità geologica media (G.2) Pericolosità sismica locale elevata (S3) Pericolosità idraulica media (I.2), Pericolosità idraulica elevata (I.3) CLASSE G2 CLASSE S3 CLASSE I2, CLASSE I4 Classe G2 di FATTIBILITA' GEOLOGICA. L'area non presenta particolari condizionamenti di carattere geomorfologico-geologicogeotecnico; i requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R. Gli interventi non dovranno peggiorare le condizioni ed i processi geomorfologici presenti. Classe S3 di FATTIBILITA' SISMICA. Zona stabile suscettibile di amplificazione locale caratterizzata da alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri: è da realizzare una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra copertura e bedrock sismico. Per la classe I2 di FATTIBILITA' IDRAULICA non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Al fine di perseguire un maggiore livello di sicurezza e comunque non peggiorare quello esistente, nella realizzazione degli interventi dovranno comunque essere presi degli accorgimenti relativamente ad una corretta regimazione delle acque superficiali ed all'assetto del reticolo idrografico. Per le porzioni di area ricadenti in classe I4 di FATTIBILITA' IDRAULICA derivante da pericolosità idraulica I3, non possono essere previsti interventi di carattere edificatorio senza l applicazione di soluzioni progettuali che conducano alla riduzione dell'attuale grado di rischio. Allo stato attuale in tali aree sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, interventi di conservazione e/o rispristino delle caratteristiche tradizionali del manufatto, ristrutturazione edilizia con ampliamenti in sopraelevazione senza ampliamenti di superficie coperta conseguendo le condizioni di autosicurezza di cui al punto del DPGR 53/R, oltre la realizzazione di verde non attrezzato e adeguamenti di infrastrutture esistenti senza modifiche altimetriche Parte dell'area ricade in P2 di PGRA, pertanto tutti gli interventi sono soggetti alle condizioni riportate nella stessa Disciplina di Piano per le aree a pericolosità da alluvione media RU Bucine Schede di fattibilità TAV. 01

9 Intervento n 3 Sigla intervento: st - servizi tecnici Geomorfologia: - MOPS: Pericolosità geologica: Pericolosità sismica locale: Pericolosità idraulica: Fattibilità geologica: Fattibilità sismica: Fattibilità idraulica: zona stabile suscettibile di amplificazioni locali (Z7) Pericolosità geologica media (G.2) Pericolosità sismica locale elevata (S3) Pericolosità idraulica media (I.2), Pericolosità idraulica elevata (I.3) CLASSE G2 CLASSE S3 CLASSE I2, CLASSE I4 Classe G2 di FATTIBILITA' GEOLOGICA. L'area non presenta particolari condizionamenti di carattere geomorfologico-geologicogeotecnico; i requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R. Gli interventi non dovranno peggiorare le condizioni ed i processi geomorfologici presenti. Classe S3 di FATTIBILITA' SISMICA. Zona stabile suscettibile di amplificazione locale caratterizzata da alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri: è da realizzare una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra copertura e bedrock sismico. Per la classe I2 di FATTIBILITA' IDRAULICA non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Al fine di perseguire un maggiore livello di sicurezza e comunque non peggiorare quello esistente, nella realizzazione degli interventi dovranno comunque essere presi degli accorgimenti relativamente ad una corretta regimazione delle acque superficiali ed all'assetto del reticolo idrografico. Per le porzioni di area ricadenti in classe I4 di FATTIBILITA' IDRAULICA derivante da pericolosità idraulica I3, non possono essere previsti interventi di carattere edificatorio senza l applicazione di soluzioni progettuali che conducano alla riduzione dell'attuale grado di rischio. Allo stato attuale in tali aree sono consentiti interventi, diversi da quelli indicati nelle lettere dalla a) alla l) di cui al punto del DPGR 53/R, tipo verde non attrezzato, adeguamenti di infrastrutture esistenti senza modifiche altimetriche Parte dell'area ricade in P2 di PGRA, pertanto tutti gli interventi sono soggetti alle condizioni riportate nella stessa Disciplina di Piano per le aree a pericolosità da alluvione media RU Bucine Schede di fattibilità TAV. 01

10 ALLEGATO 1 - Schede di fattibilità n. 2 e n. 3 - stato modificato Intervento n 2 Sigla intervento: AT1_07 Geomorfologia: - MOPS: Pericolosità geologica: Pericolosità sismica locale: Pericolosità idraulica: Fattibilità geologica: Fattibilità sismica: Fattibilità idraulica: zona stabile suscettibile di amplificazioni locali (Z7) Pericolosità geologica media (G.2) Pericolosità sismica locale elevata (S3) Pericolosità idraulica media (I.2), Pericolosità idraulica elevata (I.3) CLASSE G2 CLASSE S3 CLASSE I2, CLASSE I4 Classe G2 di FATTIBILITA' GEOLOGICA. L'area non presenta particolari condizionamenti di carattere geomorfologico-geologicogeotecnico; i requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R. Gli interventi non dovranno peggiorare le condizioni ed i processi geomorfologici presenti. Classe S3 di FATTIBILITA' SISMICA. Zona stabile suscettibile di amplificazione locale caratterizzata da alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri: è da realizzare una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra copertura e bedrock sismico. Per la classe I2 di FATTIBILITA' IDRAULICA non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Al fine di perseguire un maggiore livello di sicurezza e comunque non peggiorare quello esistente, nella realizzazione degli interventi dovranno comunque essere presi degli accorgimenti relativamente ad una corretta regimazione delle acque superficiali ed all'assetto del reticolo idrografico. classe I4 di FATTIBILITA' IDRAULICA. Tale intervento è consentito in base al Capo III della LR 41/2018. Per la realizzazione della trasformazione urbanistica si applica la lettera c) dell'art.8 comma 1 della LR 41/2018, gli interventi di sopraleveazione dovranno essere realizzati secondo le indicazioni di seguito riportate. Le modellazioni idrauliche condotte hanno consentito di valutare il tirante idraulico massimo per Tr 200 anni, che, all'interno della porzione di territorio d'interesse, è pari a m s.l.m. con un battente medio nell'area pari a circa 0.23 m (ventitre centimetri). L'intervento AT1_07 dovrà essere realizzato con quota del piano di calpestio almeno pari a m s.l.m., tale da garantire un franco di sicurezza sul battente medio duecentennale pari a 10 cm. All'interno del lotto dovrà comunque essere garantita la continuità idraulica e mantenuto il deflusso generale delle acque senza modificare la dinamica di transito; in modo da garantire il non aggravio del rischio in altre aree. A tal fine, si dovrà realizzare perimetralmente all'area interessata un fosso di guardia e il rilevato dovrà essere reso trasparente. Non è consentita la realizzazione di vani interrati. Parte dell'area ricade in P2 di PGRA, pertanto tutti gli interventi sono soggetti alle condizioni riportate nella stessa Disciplina di Piano per le aree a pericolosità da alluvione media Variante n.2 Schede di fattibilità TAV. 01

11 Intervento n 3 Sigla intervento: st - servizi tecnici Geomorfologia: - MOPS: Pericolosità geologica: Pericolosità sismica locale: Pericolosità idraulica: Fattibilità geologica: Fattibilità sismica: Fattibilità idraulica: zona stabile suscettibile di amplificazioni locali (Z7) Pericolosità geologica media (G.2) Pericolosità sismica locale elevata (S3) Pericolosità idraulica elevata (I.3) CLASSE G2 CLASSE S3 CLASSE I4 Classe G2 di FATTIBILITA' GEOLOGICA. L'area non presenta particolari condizionamenti di carattere geomorfologico-geologicogeotecnico; i requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R. Gli interventi non dovranno peggiorare le condizioni ed i processi geomorfologici presenti. Classe S3 di FATTIBILITA' SISMICA. Zona stabile suscettibile di amplificazione locale caratterizzata da alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri: è da realizzare una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra copertura e bedrock sismico. classe I4 di FATTIBILITA' IDRAULICA. Tale intervento è consentito in base al comma 3 dell'art.13 della LR 41/2018 a condizione che sia assicurato il non aggravio delle condizioni di rischio in altre aree, che non sia superato il rischio medio R2 e che siano previste le misure preventive atte a regolarne l'utilizzo in caso di alluvione. Le modellazioni idrauliche condotte hanno consentito di valutare il tirante idraulico massimo per Tr 200 anni, che, all'interno della porzione di territorio d'interesse, è pari a m s.l.m. con un battente medio nell'area pari a circa 0.27 m (ventisette centimetri). L'intervento dovrà essere realizzato a condizione che la livelletta stradale sia posta a quota almeno pari a m s.l.m., tale da garantire un franco di sicurezza sul battente medio duecentennale pari a 15 cm. In tal modo, si ritiene che non sia superato il rischio medio R2. Al fine di garantire il non aggravio delle condizioni di rischio in altre aree si dovrà evitare l'interruzione delle linee di deflusso in modo da assicurare la continuità idraulica e mantenere in via generale la dinamica d'allagamento nelle aree limitrofe; pertanto l'intervento dovrà risultare trasparente. Parte dell'area ricade in P2 di PGRA, pertanto tutti gli interventi sono soggetti alle condizioni riportate nella stessa Disciplina di Piano per le aree a pericolosità da alluvione media Variante n.2 Schede di fattibilità TAV. 01

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