IN UN VOLUME GLI INTERNI DI LUSSO DI CORTINA D AMPEZZO

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1 DA GIUGNO IN TUTTA ITALIA L ULTIMA FATICA EDITORIALE DI AMBRA PICCIN IN UN VOLUME GLI INTERNI DI LUSSO DI CORTINA D AMPEZZO Presentato a Cortina Luxury Interiors in Cortina d Ampezzo : edito da Renografica Edizioni d Arte, con presentazione di Riccardo Bianchi di AD e foto di Diego Gaspari Bandion, da dicembre 2007 è nelle libreria di Cortina, e da giugno 2008 in quelle del resto d Italia, il volume fotografico tutto dedicato agli interni di lusso realizzati a Cortina d Ampezzo dall architetto Ambra Piccin. (Nelle foto dall alto in basso e da sinistra a destra: la copertina del libro, la veranda e il salone dell interno n. 1 in stile moderno, l interno n. 15 in stile antico, due esempi di stile classico, l interno n. 20 e l interno n. 2) LUXURY INTERIORS IN CORTINA D AMPEZZO E uscito a dicembre nelle librerie di Cortina, e uscirà in tutta Italia da giugno 2008, Luxury Interiors in Cortina d Ampezzo, l ultima fatica editoriale di Ambra Piccin che da almeno 15 anni è uno degli architetti più attivi nella località ampezzana. Presentato ufficialmente alla stampa il 3 gennaio 2008 alla terrazza dell Hotel Ancora di Corso Italia, distribuito a Cortina da Sovilla, edito da Renografica Edizioni d Arte e con presentazione di Riccardo Bianchi di AD (vedi più avanti testo completo), il volume mostra 22 interni di lusso realizzati dall arch. Ambra Piccin a Cortina nei quali il comune denominatore è un riuscito mix di eleganza, classe ed intuizione. Ogni interno, fotografato da Diego Gaspari Bandion, è personalmente introdotto da un commento dell autrice che ne esplica idealmente la traccia seguita per dare forma, carattere e vita agli ambienti. L eleganza, la luce, il colore, la tradizione, e poi la modernità, l essenzialità e la tecnologia si rincorrono e si integrano, si nascondono e si evidenziano nel lavoro di Ambra Piccin che nei suoi progetti coniuga esigenze territoriali, storiche e pragmatiche con desideri contemporanei, tecnologici e d avanguardia. E che ha un idea molto precisa di come interpretare il mestiere di architetto: Mi piace trasgredire la distinzione tra scienza, arte e tecnologia, tra riflessione e azione, tra memoria e creazione, tra matematica e meraviglia. Mi piace ripensare alla

2 forma, alla struttura e all uso degli spazi, andando oltre la routine della professione e scavalcando le barriere interdisciplinari ad essa connesse. Ma nello stesso tempo voglio anche che la casa che progetto racconti chi sono i proprietari e quali sono le loro aspirazioni. UNA LUNGA STORIA - È del 1156 la prima pergamena che cita un atto di vendita di un terreno in Anpezo. Risale invece al 1338 il primo Statuto, formulato di concerto con le vicine popolazioni del Cadore, in cui sono poste regole e codici scritti a tutela dei beni silvopastorali e del complesso rapporto tra risorse disponibili ed espansione umana. Con poche necessarie varianti queste Regole ampezzane hanno mantenuto la loro identità e la loro autonomia sia sotto il dominio veneziano ( ) sia sotto quello austriaco ( ). Ed è proprio nella seconda metà dell 800 sotto la dominazione austriaca che Cortina vive il suo primo vero boom turistico e quindi edilizio con la costruzione di una ventina di alberghi che ospitano ricchi e nobili stranieri attratti dalla località ampezzana grazie alla nuova moda delle scalate e dello sci quale sport invernale. Negli anni 30 del 900 Cortina conosce una nuova espansione quando diventa di moda tra i gerarchi fascisti che la raggiungono per le vacanze con parenti e amici. Risalgono a quel periodo le prime manifestazioni sportive realizzate per introdurre Cortina nei circuiti del turismo internazionale. Diventata famosa in tutto il mondo con l assegnazione delle Olimpiadi del 1956, la località ampezzana conosce un periodo di crescita molto concitato fino agli anni 70, abbandonando definitivamente il modello di vita agro pastorale per passare a quello commerciale turistico. Ma per quanto il microcosmo ampezzano sia entrato in contatto con il mondo, di esso ha trattenuto solo sfumature non essenziali. E invece il mondo entrato in contatto con Cortina ad essere rimasto affascinato, quasi soggiogato, dal suo stile. Ecco il perché di architetture esterne quasi immutate nel tempo, sebbene la tumultuosa crescita edilizia che la cittadina ha conosciuto nel 900, a fronte di una variegata scelta stilistica degli interni. BOISERIE D ALTA EPOCA (INTERNO N. 15) - E perciò una lunga storia quella di Cortina, di cui Ambra Piccin tiene conto nei suoi interventi di ristrutturazione improntati sia alla massima attenzione nella salvaguardia delle preesistenze, sia all uso di ogni forma d arte possibile (pittura, scultura, grafica, artigianato, ecc.), sia all utilizzo di tutte le innovazioni tecnologiche o stilistiche che l architettura contemporanea può offrire. La sua filosofia professionale emerge tutta nell intervento su una villa padronale (interno n. 15) in stile antico di rara bellezza, completamente ristrutturata ed oggi dotata di ogni comfort tecnologico ed ambientale. Ma che ha anche mantenuto la sua eleganza senza tempo grazie alla ricchezza dei dettagli, alla sontuosa sobrietà e purezza dei rivestimenti lignei rigorosamente antichi, ai pavimenti originali, agli arredi di grande classe. Le boiserie d epoca utilizzate per l arredo per esempio - sono autentiche così come lo è la stube gotica datata 1540 che presenta delicati e rarissimi intagli dal grafismo e dalla simbologia inconfondibile, con l iscrizione della data e la rappresentazione del grifone. E una casa in cui tutto ci parla dell amore dei proprietari per l antiquariato, e della loro esclusiva sensibilità verso le opere d arte spiega Ambra Piccin che programmaticamente cerca di permeare i suoi progetti della personalità dei committenti. ARCHITETTURA E POESIA, LA RIVISITAZIONE DI UN ATTICO (INTERNO N. 1) - L attenzione alla luce si rivela invece in una sua rivisitazione di un attico in stile moderno (interno n. 1). Racconta Ambra Piccin: Da sempre l architettura ha avuto un duplice aspetto, uno più teorico, un altro più poetico. La sintesi di questi due momenti ha sempre dato origine ad opere di altissimo valore artistico. Così ho cercato la poesia: cioè la luce, la mia guida nell orientarmi per la distribuzione funzionale. Così prima sono arrivati gli elementi architettonici con linee, direttrici, assi il mondo di Cartesio. Poi ha fatto capolino Archimede con il suo mondo di specchi. E mi sono accorta racconta ancora - che era proprio la luce a mancare, e che dovevo portarla all interno dell appartamento. Così ho aperto il fronte dell edificio sulla valle e ho ritrovato gli architravi e le capriate del tetto. L architrave nell architettura è l elemento orizzontale atto a collegare tra loro i pilastri e le colonne sottostanti e a sostenere a sua volta le strutture sovrastanti scaricandone il peso sui piedritti. Per Ambra Piccin è diventato Architrave = strumento attraverso il quale liberare completamente lo spazio sottostante, ed aprirlo alla luce IL CROMATISMO, LA RICERCA FORMALE DELLA LUCE E DEL COLORE (INTERNO N. 20) - La ricerca cromatica coniugata all uso della luce è in particolare il tratto distintivo di uno dei suoi

3 progetti in stile classico più riusciti (interno n. 20). Dice Ambra Piccin: Nel binomio significato/significante, mi piace attribuire all ambito del significato l opera da costruire, mentre all ambito del significante l illustrazione teorica e sistematica del manufatto. Si tratta di una metodologia nell analisi linguistica, diffusa recentemente in varie discipline tra cui l architettura, la quale presuppone coppie concettuali operative: lingua-parola, sincronia-diacronia, ecc. Queste coppie ci consentono di inquadrare meglio il linguaggio figurativo in un opera. Applicando la coppia linguaparola all architettura spiega Ambra Piccin - ho potuto inquadrare ad esempio i due parametri che mi hanno guidato nella realizzazione di questa casa: la Luce ed il Colore. E mentre entrambi i termini hanno la stessa lingua (soprattutto emozionale) si differenziano però nella parola per la loro poetica e per il loro modo particolare di esprimere la loro esistenza in architettura: per gli effetti dinamici diretti ed indiretti la Luce, e per la sua sostanziale matericità il Colore. RICCHEZZA E DISTINZIONE, FIL ROUGE NELLA TRADIZIONE (INTERNO N. 2) Ad Ambra Piccin piace sottolineare come siano spesso gli spazi stessi a suggerirle come intervenire. Lo afferma commentando un altro progetto realizzato in stile classico (interno n. 2): Esiste una poetica nell architettura degli interni. E una sottile vibrazione che mi raggiunge quando per la prima volta, con il mio committente, entro in una dimora vuota. E lì Ambra Piccin trova spazi che vogliono farsi ascoltare, ambienti nascosti che è necessario intuire, potenzialità abitative che vogliono ritrovare la luce e risorgere in una nuova dimensione. Ogni contesto esprime un lirismo che nasce come esigenza funzionale ma può condividere il suo divenire con l armonia e l eleganza. Quando il committente decide di essere anche mecenate dell arte, l architetto allora può esprimersi al massimo e cogliere quel lirismo realizzando un architettura di altissimo livello fatta di ricerca, di forme artistiche e artigianali eccellenti e di antica tradizione. Perché è proprio nel rapporto intrinseco che si sviluppa tra le due figure, l architetto ed il suo committente, che si ottimizza il risultato di un opera di interior design. È allora che Ambra Piccin può soddisfare la sua continua ricerca di eleganza. Perché l eleganza dice - è stile, consapevolezza, misura. Un equilibrata fusione di istintivo buon gusto e di scelte precise, di cura della sostanza e minuziosa attenzione a ogni dettaglio. E richiede per forza complicità tra chi progetta e chi fruisce del progetto. DIEGO GASPARI BANDION Eclettico e creativo, Diego Gaspari Bandion negli ultimi anni è diventato uno dei fotografi professionisti più apprezzati della conca ampezzana. Appassionato ai suoi esordi di fotografia di paesaggio, nel corso del tempo ha raffinato la sua tecnica tanto da affrontare con successo i più diversi ambiti della fotografia d autore e commerciale. Il rapporto artistico e professionale tra Diego Gaspari Bandion e l architetto Ambra Piccin è iniziato con la lavorazione del volume Interni di Cortina, un progetto che ha avuto un tale apprezzamento presso il pubblico da costringere l editore a più ristampe. Ma che ha anche fatto nascere tra i due una stima professionale e umana reciproca che li ha uniti nuovamente per il successivo volume Luxury Interiors in Cortina d Ampezzo. Non avrebbe potuto andare diversamente: solo lui dice Ambra Piccin infatti - sa interpretare il mio lavoro in ogni sua sfumatura con così tanta sensibilità. RENOGRAFICA EDIZIONI D ARTE - Fondata nel 1960, Renografica è diventata negli anni un partner importante di aziende nella fornitura di servizi grafici ed editoriali in diversi settori: moda, arte, arredamento, ceramica, turismo, cosmetica, gioielli e collezionismo. L'azienda opera prevalentemente nel mercato italiano e inglese. Edita inoltre la rivista Cortina Magazine in distribuzione gratuita a Cortina d Ampezzo in tutti gli hotel, ristoranti, attività commerciali, rifugi etc. In catalogo ha numerose iniziative editoriali di prestigio tra le quali: Still Time, Cortina Olimpica, Etno Folk a Cortina e La Dolce Vita a Cortina. Numerose sono inoltre le iniziative nel campo dell arte tra le quali: Joan Mirò, Morandi, Alberto Sughi, De Chirico, Campigli e Poirier. LIBRERIA SOVILLA - Specializzata nel trattare pubblicazioni relative all'architettura, all'arredamento, all'arte e alla fotografia, la libreria Sovilla di Cortina dà ampio risalto a libri rari d'arte moderna e grafica d'autore. Altrettanto curato il settore dedicato alla montagna, con testi illustrati e volumi specifici di letteratura, edilizia, alpinismo e storia locale. Un'intera sezione è dedicata alla prima guerra mondiale, poiché tutto il territorio dolomitico è stato teatro di aspri combattimenti tra il 1915 e il Nell'arco dell'anno la libreria partecipa a numerose fiere, d'arte e non, e ospita puntualmente mostre di pittura e fotografia al proprio interno.

4 Costo volume: 80,00 Info e vendita per corrispondenza: Foto alta definizione: contattare Ufficio Stampa Ufficio Stampa: Daniela Cané /studio/ Ufficio Stampa e PR Ph info@danielaprstudio.it Contatto: Alessandro Luigi Perna aleperna2003@libero.it ph

5 LUXURY INTERIORS IN CORTINA D AMPEZZO UNA CORTINA SEGRETA DA SINDROME DI STENDHAL Presentazione di Riccardo Bianchi Luxury Interiors in Cortina d Ampezzo è un libro importante. In primo luogo perché induce a riflettere sullo stato dell architettura in montagna. Anche se, o proprio perché si concentra su un argomento specifico e, sotto un certo profilo, tecnico qual è l interior design nella Regina delle Dolomiti, adombra infatti un tema di grande attualità e respiro. Dice, senza dirlo ma mostrandolo ampiamente, che oggi a Cortina d Ampezzo fare opera di architettura significa costruire all interno perché la sensibilità faticosamente maturata nei confronti della tutela del paesaggio e della salvaguardia del patrimonio edilizio consegnatoci dal passato, vi ha rarefatto se non inaridito l impulso a costruire il nuovo. È un bene? È un male? Non è questa, ci pare, la sede per inoltrarci su questo sdrucciolevole terreno critico: resta il fatto che il fenomeno c è e non bastano operazioni come l Alexander Hall per invertirne la tendenza. Questa crisi, se di crisi si può parlare, vale però soltanto per l esterno, per quei volumi che Mario Botta chiama positivi. All interno le cose vanno assai meglio. Il mercato immobiliare degli appartamenti nonostante tutto funziona, soprattutto nel segmento lusso. La voglia di cambiare, di innovare, di riformare il paesaggio domestico è viva più che mai, complice fors anche il ricambio generazionale. Il sogno di ritagliarsi uno spazio a propria misura non pare tramontare. L indoor diventa dunque più importante dell outdoor: dappertutto, ma a Cortina di più perché qui, più che altrove, la casa è rifugio, nido, salotto, persino piazza nell accezione classica del termine, a un tempo luogo di raccoglimento e di incontro, di intimità, di contemplazione e di rappresentanza. È lì, dentro il guscio, negli usi quotidiani, esistenziali, nelle trame relazionali, è lì che si ritrova il sentimento di necessità che solo giustifica una scelta estetica, un progetto. Di ciò i ventidue interni che il volume visita e documenta attraverso l eloquente obiettivo fotografico di Diego Gaspari Bandion, sono puntuali testimonianza. A progettarli e a seguirne la realizzazione con la sagacia di chi ha a lungo riflettuto sulla materia, è stata Ambra Piccin, giovane architetto di stanza, di sentire e di cultura assolutamente cortinesi: nel loro insieme costituiscono un esauriente vademecum di ciò che si può fare, nel segno dell eleganza e dell armonia, per coniugare bellezza, tradizione, modernità, arte e antiquariato nelle più svariate scene domestiche ampezzane senza tradire i valori antichi, ma senza nemmeno sottrarsi alle esigenze d oggi. Ventidue case dunque, anzi ventidue casi, espressioni di emozioni, sensazioni ed esigenze diverse, per luogo, ispirazione, impostazione compositiva, rapporto con la committenza. Ci sono lavori eseguiti in palazzi storici risalenti all epoca del primo sviluppo urbanistico cortinese, profonde riscritture di archetipi edilizi ampezzani come il toulà o fienile, sagaci trasformazioni di ville di aristocratico retaggio, rifacimenti, meglio trasmutazioni e queste sono le imprese più intriganti nella loro difficile pedagogia decorativa di interi piani di chalet moderni e persino di condomini. Si parla di ardite revisioni strutturali, di riorganizzazione dell intera planimetria, di reinvenzioni dello spazio e delle funzioni, di aggiunte architettoniche per meglio integrare, nella scena dell abitare, il superbo contorno ambientale, il paesaggio commovente di sole e di crode, la luce, l aria, i profumi della Conca. Ancora i testi e le virtuosistiche immagini di Diego Gaspari Bandion colgono il sapiente studio dei dettagli, dai particolari in ferro ai pezzi d arte e alle stravaganze da Wunderkammer, l uso sentimentale, alla Goethe, del colore, la sorvegliata selezione delle essenze, spesso recuperate da stue e boiserie in demolizione, e degli altri materiali, anzitutto la pietra, poi la maiolica delle stufe, i tessuti e i decori, i mille oggetti frutto di una maestria artigiana di cui Ambra Piccin è appassionata conoscitrice. Un denso repertorio di scelte che serve a rimettere in circolo la cultura e l imagerie della casa ampezzana nelle sue varie declinazioni storiche, tipologiche e sociali. Per tutto questo Luxury Interiors è il libro importante di cui si diceva. Importante, ma anche fecondo di stimoli e di spunti, culturalmente illuminante nel saggio di apertura che svela e spiega come sia l eleganza il gene stilistico di Ambra Piccin, e in quali modi icone essa si attui. Un volume che prende per mano il lettore e, affascinandolo con un caleidoscopio di immagini ed emozioni irresistibili, lo conduce dentro una Cortina altra, sconosciuta, segreta, a suo modo magica: bellissima. Pronta a rapirti in una suggestione emozionale da sindrome di Standhal.

6 AMBRA PICCIN NOTE BIOGRAFICHE Dopo gli iniziali studi classici, proseguiti con la maturità d arte applicata nel settore del legno - per sua naturale propensione alla progettazione dei mobili e per conoscenza dell uso dei macchinari per la sua lavorazione - seguono l iscrizione allo I.U.A.V. e la laurea a Venezia nel 1991, con specializzazione in composizione architettonica e tecnologia dei materiali. Nel contempo, facendo collimare perfettamente studio e lavoro, inizia la collaborazione con lo Studio dell arch. Bepi Olivieri a Cortina d Ampezzo che proseguirà per nove intensi anni nei quali perfezionerà l approfondimento degli aspetti pratici della professione, operando sia in Italia che all estero nei più svariati settori dell edilizia, e completando il suo percorso formativo toccando anche l arredamento e l industrial-design. Nel 1992 consegue l iscrizione all Albo professionale degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Belluno e contestualmente apre il suo primo Studio a San Vito di Cadore, seguito a breve da un secondo a Cortina d Ampezzo. L attività di ricerca formale e stilistica dell architetto Ambra Piccin si è sviluppata in varie direzioni muovendosi verso i classici e gli antichi, con occhio attento alla salvaguardia delle preesistenze ma con propensione verso le nuove tecniche e le innovazioni tecnologiche o stilistiche, come pure per ogni forma d arte (pittura, scultura, grafica, artigianato, ecc.). E proprio da questa sua attenzione verso il buon gusto artistico scaturiscono le sue realizzazioni. In occasione di alcune grosse opere di restauro su edifici di rilevanza storica ha iniziato uno studio dei criteri di ingegneria più pura, confrontandosi in fattiva collaborazione con tecnici di forte valenza professionale, ottenendo così opere ardite e di significativo aspetto architettonico. La costante ricerca della forma artistica, della luce, dell armonia dei materiali e dei colori è stato il filo conduttore delle opere dell architetto Ambra Piccin. Ambra Piccin si racconta così: Mi piace pensare alla trasgressione della distinzione tra scienza, arte e tecnologia, tra riflessione e azione, tra memoria e creazione, tra matematica e meraviglia, imponendo una visione della casa che permea l esistenza professionale e personale e che, al contempo, stabilisca un nuovo paradigma costruttivo. All interno di questo paradigma mi piace selezionare e utilizzare alcune nozioni ormai comunemente accettate che di volta in volta reinterpreto e utilizzo per rispondere alle richieste di ciascun progetto. Gettando così una nuova luce su analogie che sembravano ormai vetuste. Mi piace ripensare alla forma, alla struttura e all uso degli spazi, trasgredendo la routine della professione e scavalcando le barriere interdisciplinari ad essa connesse. L architetto Ambra Piccin vanta una pluriennale esperienza di costruzione e direzione dei lavori in Svizzera e Austria, ha in curriculum realizzazioni per edifici privati, residenziali e alberghi in varie località d Italia, e infine ha partecipato e partecipa di continuo a concorsi di architettura per opere pubbliche e private. Oggi opera in tutta Italia e all estero, ed è titolare di un attrezzato studio di architettura a Cortina d Ampezzo. Si occupa in prevalenza di ristrutturazioni ma la sua continua crescita la sta portando a seguire importanti progetti sia in ambito urbano che extraurbano, in particolare in campagna e in località marittime, curando con particolare attenzione sia le opere edili ed impiantistiche che l arredamento e la realizzazione di ogni dettaglio.