NEWSLETTER APRILE 2011 RESPONSABILITÀ OGGETTIVA

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1 NEWSLETTER APRILE 2011 RESPONSABILITÀ OGGETTIVA Normativa di riferimento Art Risarcimento per fatto illecito art Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori, e dei maestri d arte art Responsabilità dei padroni e dei committenti art Responsabilità per l esercizio di attività pericolose art Danno cagionato da cose in custodia art Danno cagionato da animali art Rovina di edificio art Circolazione di veicoli Bibliografia "L'illecito", in Trattato della responsabilità civile, Milano, 2004; S. PATTI, Famiglia e responsabilità civile, Milano, C. CASTRONOVO, "Responsabilità oggettiva. II) Disciplina privatistica. Diritto comparato e straniero", in Enc. giur., vol. XXVII, Roma, 1991; G. ALPA, Trattato di diritto civile, vol. IV, Milano, 1999; C.M. BIANCA, Diritto civile. La responsabilità, vol. V, Milano, 1994; COMPORTI, "Fatti illeciti: le responsabilità presunte artt ", in Il Codice Civile. Commentario, (fondato da) P. Schlesinger (e continuato da) F.D. Busnelli, Milano, 2002; M. FRANZONI, 1

2 Premessa In materia di responsabilità il Codice Civile distingue la colpa dalla responsabilità oggettiva. L articolo 2043 del Codice Civile (Libro Quarto: Delle obbligazioni Titolo IX: Dei fatti illeciti) recita: Art Risarcimento per fatto illecito. Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno (Cod. Pen. 185). La responsabilità oggettiva configura invece una situazione in cui il soggetto può essere responsabile di un illecito, anche se questo non deriva direttamente da un suo comportamento e non è riconducibile a dolo o colpa del soggetto stesso (fonte Wikipedia.it). Vi sono diversi casi in cui il soggetto che ha tenuto un comportamento doloso o colposo non risponde ma colui che (ad esempio imprenditore) con la propria tipologia di attività si accolla il rischio. Analizziamo il significato degli articoli 2048, 2049, 2050, 2051, 2052, 2053 e 2054 del Codice Civile. Il Codice Civile contempla i casi più frequenti in materia di responsabilità oggettiva: Inquadramento normativo della responsabilità oggettiva Art Responsabilità dei genitori, dei Il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili tutori, dei precettori, e dei maestri d arte del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela che abitano con essi. La stessa disposizione si applica all affiliante. I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. Le persone indicate nei commi precedenti sono liberate dalla responsabilità solo se provano di non aver 2

3 Art Responsabilità dei padroni e dei committenti Art Responsabilità per l esercizio di attività pericolose potuto impedire il fatto I padroni e i committenti sono responsabili per i danni arrecati dal fatto illecito dei loro domestici e commessi nell esercizio dell'incombenze a cui sono adibiti Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati è tenuto al risarcimento, se non prova di aver adottato tutte le misure idonee a evitare il danno Art Danno cagionato da cose in custodia Art Danno cagionato da animali Art Rovina di edificio Art Circolazione di veicoli Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito - Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui l'ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall'animale, sia che fosse sotto custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito Il proprietario di un edificio o di altra costruzione è responsabile dei danni cagionati dalla loro rovina, salvo che provi che questa non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione Il conducente di veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. Nel caso di scontro tra veicoli, si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dai conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli. Il proprietario del veicolo, o, in sua vece, l usufruttuario o l acquirente con patto di 3

4 riservato dominio, è responsabile in solido col conducente, se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà. In ogni caso le persone indicate dai commi precedenti sono responsabili dei danni derivati da vizi di costruzione o da difetto di manutenzione del veicolo. In questo articolo nella prima parte si è di fronte ad un caso di Colpa presunta, essendo ammessa pur sempre la prova liberatoria, mentre è Responsabilità oggettiva per il proprietario del veicolo e soggetti assimilati, e per i danni causati da difetti del veicolo. Ma vediamo nel dettaglio i differenti profili di responsabilità. Responsabilità dei genitori Art Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori, e dei maestri d arte Il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela che abitano con essi La motivazione di tale responsabilità indiretta va ricercata nella colpa per non avere diligentemente sorvegliato e adeguatamente educato il minore. Il dovere del genitore dell educazione dei figli è posto a tutela anche dei terzi, avuto riguardo al fatto che il comportamento non controllato dei figli minorenni può comportare fatti illeciti. I genitori possono liberarsi dando la prova di non aver potuto impedire il fatto (art comma 3, c.c.) 4

5 Nel tempo in cui il minore è affidato agli insegnanti o svolga attività lavorativa presso terzi il controllo dei genitori viene meno. Responsabilità dei padroni e dei committenti Art Responsabilità dei padroni e dei committenti I padroni e i committenti sono responsabili per i danni arrecati dal fatto illecito dei loro domestici e commessi nell esercizio dell'incombenze a cui sono adibiti La responsabilità dei padroni si configura quando ricorre un rapporto di preposizione, anche di mero fatto.. Si tratta di responsabilità indiretta (per fatto cagionato da altra persona) che ricade su chi si avvale dell'attività di altro soggetto, per i danni da questi provocati a terzi nell'espletamento dell incarico affidatogli dal padrone. Responsabilità per l esercizio di attività pericolose Art Responsabilità per l esercizio di attività pericolose Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati è tenuto al I danni derivanti da attività pericolosa (per sua natura o per la natura dei mezzi utilizzati) debbono essere risarciti da chi la esercita. Le attività umane si 5

6 risarcimento, se non prova di aver adottato tutte le misure idonee a evitare il danno distinguono tra "attività e condotte pericolose", considerandosi escluse dall'ambito dell'art c.c. quelle nelle quali la pericolosità può insorgere solamente ove intervengano errori o colpe da parte degli utenti del mezzo adoperato Si richiede, ai fini della responsabilità contemplata dall art che sia "in atto" l'attività pericolosa- Quando essa fosse cessata si applica la regola di cui all'art c.c. Danno cagionato da cose in custodia Art Danno cagionato da cose in custodia Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito Custodi sono tutti i soggetti -pubblici o privati- che hanno il possesso o la detenzione della cosa: i proprietari, i conduttori, i concessionari, i detentori nell'interesse altrui. Custode è anche la p.a. Su di essa, quale proprietaria, incombe in particolare l'obbligo di custodia (anche) sulle strade pubbliche, rispondendo. dei danni subìti dagli utenti 6

7 Responsabilità per danni da animali Art Danno cagionato da animali Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui l'ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall'animale, sia che fosse sotto custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito il proprietario o "chi se ne serve per il tempo in cui l'ha in uso" risponde dei danni cagionati da animali (non selvatici) è fatta eccezione per il caso fortuito: si tratta di situazioni non umanamente prevedibili e quindi non ovviabili con la normale diligenza. La prova della fortuità dell'evento libera dalla responsabilità. Responsabilità per danni da rovina di edifici Art Rovina di edificio Il proprietario di un edificio o di altra costruzione è responsabile dei danni cagionati dalla loro rovina, salvo che provi che questa non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione Il proprietario o il titolare (privato o pubblico) di un diritto reale (e non anche di un diritto personale) di godimento risponde dei danni derivanti a terzi da difetto di manutenzione o vizio di costruzione dell'edificio (con riferimento a qualsiasi tipo di costruzione: ponti, muri, ecc.). Se l'edificio è in condominio, del danno derivante dalla rovina di parti comuni rispondono solidalmente tutti i condomini. Responsabilità del conducente per danni da circolazione di autovetture Art Circolazione di Il conducente di veicolo senza Il conducente risponde dei veicoli guida di rotaie è obbligato a danni provocati dalla 7

8 risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. Nel caso di scontro tra veicoli, si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dai conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli. Il proprietario del veicolo, o, in sua vece, l usufruttuario o l acquirente con patto di riservato dominio, è responsabile in solido col conducente, se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà. In ogni caso le persone indicate dai commi precedenti sono responsabili dei danni derivati da vizi di costruzione o da difetto di manutenzione del veicolo. In questo articolo nella prima parte si è di fronte ad un caso di Colpa presunta, essendo ammessa pur sempre la prova liberatoria, mentre è Responsabilità oggettiva per il proprietario del veicolo e soggetti assimilati, e per i danni causati da difetti del veicolo circolazione dei veicoli (è compresa anche la sosta), se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno (art c.c) 8

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