Tutela dei diritti fondamentali e rimedi giurisdizionali internazionali. I ricorsi individuali alla Corte europea dei diritti dell uomo

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1 Tutela dei diritti fondamentali e rimedi giurisdizionali internazionali I ricorsi individuali alla Corte europea dei diritti dell uomo

2 La Convenzione europea dei diritti dell uomo Roma, 4 novembre 1950 Convenzione in vigore in Italia dal 26 ottobre 1955 testo modificato da ultimo dal protocollo 14, in vigore dal 1 giugno 2010 Protocollo 1 diritto di proprietà Protocolli addizionali Protocollo 4 libertà di circolazione, divieto di espulsione Protocollo 7 garanzie procedurali, doppio grado di giudizio, ne bis in idem, risarcimento in caso di errore giudiziario, parità tra coniugi Protocollo 12 divieto generale di discriminazione Protocolli 6 e 13 abolizione della pena di morte in tempo di pace e di guerra

3 Obbligo generale, limitazioni e deroghe Limitazioni previste dagli artt (libertà di pensiero coscienza e religione, espressione, riunione e associazione, vita privata)

4 La Corte europea dei diritti dell uomo (artt CEDU) Competenza ratione materiae la Corte è competente a giudicare delle violazioni della CEDU e dei suoi protocolli se il ricorrente lamenta la violazione di un diritto non previsto deve spiegare su quali disposizioni si fonda il ricorso e a quale prassi interpretativa (estensiva) della Corte si riferisce il ricorso deve riferirsi sempre all operato di un autorità pubblica (il convenuto è sempre lo Stato) la Corte non tratta ricorsi contro privati o istituzioni private Competenza ratione personae può ricorrere alla Corte chiunque non solo il cittadino di uno delle Parti contraenti lamenti la violazione di un diritto fondamentale tutelato dalla CEDU verificatosi nella jurisdiction dello Stato parte può ricorrere alla Corte chi sia stato personalmente e direttamente vittima della violazione possono ricorrere le persone fisiche e giuridiche e le ONG Competenza ratione temporis il ricorso non può riferirsi a violazioni avvenute prima dell entrata in vigore della Convenzione

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6 Limiti della competenza della Corte La Corte non può fungere da corte d appello rispetto ai giudici nazionali annullare, rivedere o rettificare le sentenze statali annullare o modificare la legislazione nazionale incompatibile con la CEDU essere garante dell esecuzione delle proprie sentenze intercedere direttamente presso l autorità pubblica affinché rimuova la causa della violazione

7 I ricorsi alla Corte di Strasburgo

8 Ricevibilità dei ricorsi individuali

9 Condizioni di ricevibilità Regola del previo esaurimento dei ricorsi interni È necessario che sia stato proposto appello sino alla più alta giurisdizione competente È necessario che siano state rispettate le regole di procedura nazionale es. in caso di rigetto del ricorso perché tardivo, o per inosservanza delle regole di competenza e procedura, la Corte non può accogliere il ricorso europeo Non è necessario aver tentato di ottenere la revisione del processo Grazia, amnistia e petizioni (al Parlamento, al capo di Stato o di Governo) non costituiscono ricorsi da esperire previamente Il ricorrente che non abbia esaurito tutte le vie disponibili ha l onere di dimostrare che sarebbero state inefficaci Legge Pinto (n 89/2001) casi Brusco e Scordino

10 Condizioni di ricevibilità Termine di sei mesi inizia a decorrere dalla notifica alla parte ricorrente della decisione definitiva pronunciata dall autorità nazionale non decorre dal rigetto di un eventuale istanza di revisione del processo (ricorso straordinario) è interrotto dalla data di spedizione della prima lettera alla Corte o dall invio del formulario non è interrotto da una semplice richiesta d informazioni

11 Modalità di presentazione del ricorso Possibilità di presentare il ricorso anche via fax, in caso d urgenza (es. richiesta di misure cautelari), con obbligo d invio dell originale per posta entro 5 giorni Obbligo di restituire il formulario completato entro 8 settimane dalla richiesta della Cancelleria Obbligo di utilizzare una delle due lingue ufficiali della Corte dopo la prima comunicazione o la compilazione del formulario in italiano Istruzione del fascicolo da parte della Cancelleria con assegnazione di un numero di ricorso da citare in tutta la corrispondenza successiva Obbligo di rispondere alla richiesta di altre integrazioni della documentazione al massimo entro un anno dalla comunicazione della Cancelleria In mancanza dei dati essenziali richiesti dal formulario (elementi di informazione e documenti) il ricorso non viene esaminato La Corte non offre il patrocinio gratuito per la presentazione del ricorso

12 Modalità di presentazione del ricorso artt. 45 e 47 del Regolamento della Corte Il ricorso deve essere presentato per iscritto secondo il formulario predisposto dalla Corte Il ricorso si intende presentato alla data della prima comunicazione del ricorrente che indichi anche sommariamente l oggetto del ricorso Il ricorso deve essere firmato dal ricorrente o dal suo rappresentante; se presentato da una ONG o da un gruppo di privati, è firmato dalle persone abilitate a rappresentarla/o I rappresentanti dei ricorrenti devono essere abilitati all esercizio della professione legale in uno degli Stati parti della Convenzione e presentare una procura scritta in loro favore Il ricorrente può presentare richiesta motivata alla Corte affinché la sua identità non sia rivelata, in deroga alla regola della pubblicità della procedura

13 Le sentenze della Corte

14 La riparazione Risarcimento economico Non è automatico, deve essere richiesto esplicitamente per i danni morali e materiali entro il termine fissato dall art. 60 del regolamento (presentazione delle osservazioni sul merito) Danno danno emergente lucro cessante onere di provarne l esistenza e l ammontare no punitive damages danno morale è valutato in via equitativa dalla Corte In assenza di richiesta la Corte può stabilire che la sola sentenza di accertamento della violazione costituisca equa soddisfazione La valutazione dell equità è rimessa alla discrezione della Corte Non è riconosciuto se c è colpa del ricorrente Potrebbe non essere riconosciuto in ragione di considerazioni d interesse pubblico valutabili nel merito dalla Corte

15 Forza vincolante ed obbligo di esecuzione

16 Modalità di esecuzione Obbligo di liquidare le somme dovute a titolo di risarcimento del danno e delle spese processuali entro tre mesi dalla data nella quale la sentenza è divenuta definitiva Obbligo di adottare le misure individuali di restitutio in integrum decise (ad es. scarcerazione immediata, riapertura del procedimento, ecc.) Obbligo di procedere all adozione delle misure generali di esecuzione in caso di violazione strutturale della Convenzione (modifica di leggi e prassi amministrative)

17 Monitoraggio del Comitato dei Ministri Esame periodico dell adempimento statale Adozione di risoluzioni interinali Pubblicazione dell elenco completo delle sentenze da eseguire, raggruppate per Stato condannato e con espressa indicazione dell evoluzione del processo di esecuzione ( efault_en.asp)

18 Obbligo di esecuzione: iniziative italiane e prassi Iniziative legislative D.P.R. n. 289 del : modifica il DPR n. 313/2002 introducendo l obbligo di iscrivere nel casellario giudiziale l estratto delle sentenze della Corte europea che attengano a provvedimenti giudiziali ed amministrativi già iscritti Legge n. 12 del : modifica l art. 5 della l. 400/1988 introducendo tra le attribuzioni del Presidente del Consiglio la promozione degli adempimenti di competenza governativa necessari a dare esecuzione alle sentenze della Corte europea Disegno di legge finalizzato all inserimento dell art. 647bis c.p.p.: revisione del processo a seguito di sentenza della Corte europea

19 Obbligo di esecuzione: giurisprudenza italiana Corte di Cassazione Cass. Civ. S.U. n del , Balzini, Lepore e Corbo: efficacia diretta delle sentenze e dell interpretazione data dalla Corte alle singole disposizioni della CEDU Cass. pen. Sez. I n del , Somogyi: efficacia diretta delle norme CEDU Cass. Pen. Sez. I n. 4395, Cat Berro: obbligo del giudice dell esecuzione della condanna di verificare l esistenza di una norma interna atta a paralizzare l esecuzione della sentenza giudicata iniqua dalla Corte di Strasburgo e dare avvio ad un nuovo processo Cass. Pen. Sez. I n del , Dorigo: dichiarare l ineseguibilità del giudicato ex art. 670 c.p.p. in caso di assenza di mezzo idoneo alla rinnovazione del processo Cass. pen. Sez. VI n del , Drassich: obbligo di rinnovazione del giudizio di legittimità anche in presenza di cosa giudicata laddove ci sia stata una sentenza di condanna della Corte europea che ritiene iniquo il processo in cassazione

20 Obbligo di esecuzione: giurisprudenza italiana Corte Costituzionale Sentenze n del : E asserita la possibilità di adire la Corte per chiedere una dichiarazione d incostituzionalità della norma interna per contrasto con l art. 117(1) Cost. quando vi sia incompatibilità con la norma internazionale interposta. Sentenza n. 49 del 2015: La Corte muove dall assunto che la CEDU, in quanto fonte subcostituzionale, si presti e debba sempre prestarsi, in ambito interno, ad interpretazione costituzionalmente conforme. O, meglio, la Corte distingue tra due casi: che si dia ovvero non si dia un consolidato indirizzo interpretativo del dettato convenzionale: nell una evenienza, l adattamento interpretativo è a quanto pare precluso e non resta perciò che l alternativa del ricorso al giudice delle leggi, una volta non andato a buon frutto il tentativo di riconciliare le due Carte dei diritti al piano interpretativo, assumendo la Costituzione a parametro e la Convenzione ad oggetto; nell opposta evenienza, invece, l adattamento stesso può aver luogo, ed il giudice è senza indugi sollecitato ad operarlo, confidando che vi riesca.

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