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4 Il presentatore della lista può essere anche un dipendente della oo.ss. aziendale, territoriale, nazionale Il presentatore della lista può essere anche un dipendente dell area dirigenziale (*) (*) accreditato per il comparto dalla OO.SS. per la quale presenta la lista

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7 GLI ACCORDI INTEGRATIVI DI COMPARTO 1998 SANITA AUTONOMIE LOCALI Negli enti in cui vi sia presenza di professionalità o di più unità operative: da 16 a 60 dipendenti da 61 a 100 dipendenti da 101 a 150 dipendenti da 151 a 200 dipendenti fino a 4 unità fino a 5 unità fino a 7 unità fino a 9 unità

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12 Soggetti Soggetti per stipulazione CCNL ARAN (Rappresentanza Pubbliche Amministrazioni) SINDACATI rappresentativi SINDACATI DI CATEGORIA (che raggiungono il 5% al livello nazionale quale media tra il dato associativo ed elettorale) CONFEDERAZIONI sindacali cui gli stessi aderiscono SOGGETTI SINDACALI RAPPRESENTATIVI NEL II LIVELLO Concetto di di rappresentatività a livello locale RSU Organismo eletto triennalmente COMPONENTI OO.SS. FIRMATARIE DEL CCNL Designati dalle relative OO.SS. Soggetti entrambi necessari nella C.I. Nessun potere di individuazione dei soggetti sindacali è demandato alla azienda Per le RSU deriva dal risultato elettorale La rappresentatività dei componenti delle OO.SS. firmatarie dei CCNL è nazionale ed è misurata dall ARAN. Le federazioni di più sindacati sono soggetto unitario Sindacati non ammessi al CCNL anche se a livello locale hanno la media del 5% tra dato associativo ed elettorale NON SONO AMMISSIBILI ALLA C.I.: I sindacati ammessi alle trattative nazionali non firmatari del CCNL Singoli componenti di federazioni sindacali

13 CCNL ULTIMA TORNATA CON ASSETTO CONTRATTUALE SECONDO ACCORDO 23 LUGLIO 1993

14 I PRINCIPALI PUNTI DEL NUOVO MODELLO CONTRATTUALE

15 I PRINCIPALI PUNTI DEL NUOVO MODELLO CONTRATTUALE

16 D.Lgs n.165 (come modificato dal d.lgs 150/09) Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Prevede che i rapporti di lavoro dei dipendenti delle P.A Sono disciplinati (fonti) Dalle norme del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato di impresa ad eccezione di quanto previsto nel decreto, che costituiscono disposizioni a carattere imperativo. Le disposizioni di legge, regolamento o statuto su rapporti di lavoro dei dipendenti delle p.a., o a categorie di essi, possono essere derogate da successivi contratti o accordi collettivi e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili, solo se espressamente previsto dalla legge DALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA Che determina di lavori diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto e le materie relative alle relazioni sindacali. Sono escluse dalla contrattazione l organizzazione degli uffici, le materie oggetto di partecip.one sindacale, il conferim.to la valutazione e la revoca degli incarichi dirigenziali. Applicazione degli artt.1339 e 1419 del codice civile (automatica sostituzione della norma illegittimamente derogata). Possibilità di atti unilaterali sostituivi (in via temporanea) del mancato accordo.

17 L applicazione del D.Lgs n.150 nelle AA.L. e nella Sanità DISTINZIONE DELLE NORME IN BASE ALLA APPLICABILITÀ (DEFINITA NEGLI ARTT.16, 31, 74) TEMPI DI APPLICAZIONE E SCADENZE

18 Articolo 9 Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico.

19 Gli artt. 40 e 45 del d.lgs.165/2001 ribadiscono la competenza del tavolo nazionale nel definire materie, risorse, vincoli, limiti e soggetti del contratto integrativo. Non possono prescindere dalla sottoscrizione del ccnl e quindi sono congelati:? Il meccanismo dell art. 65 prevede l adeguamento dei CCDI vigenti alle disposizioni riguardanti: la definizione degli ambiti legge/contratti Merito e premi (titolo III)? ENTRO IL ? a pena della loro inapplicabiiltà? A PARTIRE DAL ? CHE PORTATA POTRANNO AVERE LE MODIFICHE EFFETTUATE NEL CCDI IN MANCANZA DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO??

20 RELAZIONI SINDACALI AZIENDALi principali materie previste nel CCNL Progressioni verticali e orizzontali Orario di lavoro Valorizzazione responsabilità Sistemi di incentivazione (obiettivi, programmi,progetti,verifica risultati) Condizioni e ambiente di lavoro Part time Fondi (formazione e gestione) Formazione Pari opportunità

21 Materie di C.I. nel comparto sanità (art. 4 CCNL 7 aprile 1999) A contenuto economico diretto: obbligatorio contratto integrativo 1 2 Criteri generali della produttività collettiva ed individuale Criteri generali per ripartizione risorse derivanti da: Art. 43 legge 449/1997 Economie part - time Specifiche leggi finalizzate incentivare prestazioni personale (*) FINO AD ENTRATA IN VIGORE D.L. 112/ Spostamento di risorse tra fondi ed al loro interno Modalità e verifiche per l attuazione della riduzione dell orario di lavoro Risorse aggiuntive Risparmi su riduzione stabile dotazione organica Materie di C.I. nel comparto sanità (art. 4 CCNL 7 aprile 1999) A contenuto economico indiretto Modalità e verifiche per riduzione orario a 35 ore Programmi annuali e pluriennali formazione Effetti e conseguenze riconversioni servizi su personale Criteri generali per le politiche orario lavoro Pari opportunità Individuazione casi elevabilità contingente part - time Indirizzi e criteri per miglioramento ambiente lavoro dlgs 626/1994 Non è obbligatorio contratto integrativo se non si raggiunge l accordo nei 60 gg. dall inizio trattative DEROGHE (EVENTUALI) AL RIPOSO GIORNALIERO CONDIZIONI E MODALITA VERIFICA RISPONDENZA A CCNL PREESISTENTE ARTICOLAZIONE ORARIO DI LAVORO

22 ART. 6 CCNL Comparto MATERIE DI CONCERTAZIONE Sistema classificatorio in ordine a: Svolgimento selezioni passaggi ctg. (per passaggi a livello Super c è contrattazione) Posizioni organizzative (criteri di conferimento, sistemi di valutazione e graduazione delle funzioni) Sistemi valutazione permanente Verifica periodica produttività strutture operative Criteri per definizione carichi di lavoro Articolazione orario servizio Andamento processi occupazionali Concertazione inizia nelle 48 h dalla richiesta e si conclude entro 30 gg. con un verbale che registra le posizioni delle parti. GLI ISTITUTI DELLA PARTECIPAZIONE INFORMAZIONE L azienda o ente, allo scopo di rendere trasparente e costruttivo il rapporto tra le parti a tutti i livelli delle relazioni sindacali, informa periodicamente e tempestivamente i soggetti sindacali sugli atti organizzativi di valenza generale, anche di carattere finanziario, concernenti il rapporto di lavoro, l organizzazione degli uffici, la gestione complessiva delle risorse umane Nelle materie per cui è prevista contrattazione integrativa, concertazione o consultazione l informazione è preventiva. Ai fini di una più compiuta informazione le parti, su richiesta, si incontrano con cadenza almeno annuale ed in ogni caso in presenza di: iniziative concernenti le linee di organizzazione degli uffici e dei servizi; iniziative per l innovazione tecnologica degli stessi; eventuali processi di dismissione, esternalizzazione, trasformazione. Continua: GLI ISTITUTI DELLA PARTECIPAZIONE CONSULTAZIONE E facoltativa e si estende anche ai casi in cui gli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro siano emanati a livello sovra aziendale (per es. aree vaste, ecc.). E obbligatoria su: -organizzazione e disciplina di strutture, servizi e uffici, ivi compresa quella dipartimentale e distrettuale, nonché consistenza e variazione delle dotazioni organiche; - casi di cui all art. 19 del D.Lgs. 626/94 e smi (Attribuzioni del rappresentante per la sicurezza) COMMISSIONI PARITETICHE Allo scopo di assicurare una migliore partecipazione del dirigente alle attività dell azienda o ente è prevista la possibilità di costituire, in relazione alle dimensioni dell azienda e senza oneri aggiuntivi, commissioni bilaterali ovvero osservatori per l approfondimento di specifiche problematiche, in particolare concernenti l organizzazione del lavoro in relazione a processi di riorganizzazione dell azienda ovvero alla riconversione o disattivazione delle strutture sanitarie nonché l ambiente, l igiene e sicurezza del lavoro e le attività di formazione.

23 Contrattazione, concertazione, consultazione informazione Contrattazione = Concertazione = Attività negoziale che può essere anche a termine CONTRATTARE È UN OBBLIGO; STIPULARE, SOLO SE CONVENIENTE Si conclude con un verbale in cui si registrano posizioni parti Consultazione = Informazione = Attività informale prevista da leggi, CCNL e azienda Attività informale prevista da CCNL e azienda (atti relativi al rapporto di lavoro individuati dall azienda in C.I.) Può essere preventiva o successiva Le procedure di contrattazione e concertazione sono definite dal CCNL; quelle di consultazione ed informazione in azienda

24 IL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE I passaggi tra categorie A C C E S S O A I Passaggi orizzontali C A T E G O R I A S U P E R I O R E B C D BS DS I MECCANISMI DI PROGRESSIONE passaggi tra profili di diverso livello economico della stessa categoria La Progressione Economica Orizzontale B BS A Iniz B Iniz Bs D DS C Iniz D Iniz Ds

25 LE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Sono formalmente istituite, con modifica dell assetto organizzativo dell azienda Sono pesate in base alle funzioni ad esse relative Ogni azienda graduerà le funzioni con riferimento a Autonomia e responsabilità Specializzazione Complessità delle competenze Entità delle risorse gestite Valenza strategica per gli obiettivi della azienda Altri criteri integrativi Sono conferite Sulla base di criteri preventivamente formulati Con atto scritto e motivato Al personale incaricato spetta una indennità compresa tra i 6 e i 18 milioni I risultati dell attività sono valutati periodicamente per la conferma o la revoca dell incarico È previsto il consolidamento di una quota dell indennità in caso di revoca per soppressione della posizione organizzativa Indennità di coordinamento L l incarico di Posizione organizzativa è cumulabile con quello di funzione di Coordinamento, Come è composta secondo criteri da definire in contrattazione integrativa RINVIO A REVISIONE INTERO SISTEMA DEGLI INCARICHI (ART. 13 CCNL e ART.12 CCNL ) Da una parte fissa pari a annui, più la 13 ( ) Da una eventuale parte variabile, revocabile, connessa alla complessità dei compiti di coordinamento, sino ad un massimo di ulteriori annui L indennità è cumulabile con quella di funzione per posizioneorganizzativa A chi spetta IN PRIMA APPLICAZIONE Ai collaboratori professionali sanitari caposala con funzioni reali di coordinamento, già in categoria D Agli altri profili sanitari e agli assistenti sociali (già in D), ai profili sanitari e agli assistenti sociali del livello economico DS ai quali sia stato assegnato l incarico di coordinamento con atto formale oppure venga riconosciuto l espletamento di tale incarico al Per questo personale l indennità parte fissa è assegnata in via permanente mentre quella variabile è revocabile a seguito di valutazione negativa. Indennità di coordinamento A chi spetta Come si finanzia A REGIME Al personale dei precedenti profili in possesso di esperienza professionale di 5 anni (in C e/o D), ridotti a 4 per chi è in possesso di AFD L indennità è revocabile in entrambe le sue componenti, perché è cessata la funzione o per valutazione negativa A livello aziendale,in prima aplicazione, è stata valutata la possibilitàdi attribuirla in prima applicazione anche al personale reinquadrato dalla C che esercitava funzioni di coordinamento reale Parte fissa In prima applicazione (biennio 00/01) le risorse sono state distribuite alle aziende dalle regioni,nell ambito delle risorse aggiuntive specifiche. A regime, per incarichi ulteriori, si provvede col fondo delle fasce. Parte variabile Le risorse provengono dal fondo delle fasce Entrambe le componenti dell indennità tornano al fondo delle fasce quando il personale destinatario cessa dal servizio.

26 Alimentazione dei fondi contrattuali Risorse destinate Dal CCNL Risorse integrative Da contrattare In Azienda Meccanismi di Alimentazione e di attribuzioni di risorse FONDO/FONDI CONTRATTUALI Incentivo produttività, fasce, straordinario, ecc

27 SANITA - I TRE FONDI CONTRATTUALI FONDO ART. 29 CCNL ccnl ccnl ccnl (STRAORDINARIO E IND. X CONDIZIONI DI LAVORO) FONDO ART. 31 CCNL ccnl ccnl ccnl FONDO ART. 30 CCNL ccnl ccnl ccnl (FASCE POSIZIONI ORGANIZZ.VE, ECC.) (INCENTIVI ALLA PRODUTTIVITA )

28 Risorse fresche attribuite ai fondi dal CCNL Biennio Risorse per automatica rivalutazione valore fasce (art.7) Risorse articolo 11 Anno 2007:13,5 Anno 2008: 28,73 A SECONDA SCELTE CCIA FONDO ARTICOLO 29 FONDO ARTICOLO 3I FONDO ARTICOLO 30

29 Risorse fresche attribuite ai fondi dal CCNL Biennio Risorse per automatica rivalutazione valore fasce (art.9) FONDO ARTICOLO 29 FONDO ARTICOLO 3I FONDO ARTICOLO 30

30 Risorse da ccnl da riconfermare ai fondi Risorse da CCNL - Certe ma riattribuite annualmente Quota dello 1,2%+0,4% Su M.S A SECONDA SCELTE CCIA FONDO ARTICOLO 30 FONDO ARTICOLO 31

31 Meccanismi di alimentazione dei fondi Finanziamento maggiori oneri per aumento dotazione organica Voci retributive personale cessato Risorse corrispondenti ex maggiorazione indennità infermieristica Risorse corrispondenti ex indennità 8 bis FONDO ARTICOLO 29 FONDO ARTICOLO 30 FONDO ARTICOLO 31

32 Risorse da contrattare in azienda (*) FINO AD ENTRATA IN VIGORE D.L. 112/08 Riconferma annuale a consuntivo previa verifica 1% M.s. aziendale Art. 43 L.449/97 ecc. Economie part time Economie gestione STABILI Quota minori oneri da riduzione personale Risorse da f. condizioni di lavoro (stabile razionalizz.ne) FONDO ARTICOLO 30 FONDO ARTICOLO 31

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