Consiglio Nazionale delle Ricerche Dipartimento agroalimentare
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- Giorgiana Chiesa
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1 Consiglio Nazionale delle Ricerche Dipartimento agroalimentare Sintesi e proiezione per il triennio Scenario nazionale e internazionale pg. 2 Obiettivi e ruolo pg. 4 Attività pg. 5 Risorse umane pg. 6 Situazione finanziaria pg. 7 Risorse aggiuntive (nuovi progetti) pg 9 Progetti del Dipartimento pg. 10 Processi e prodotti a base biologica pg 10 Risorse biologiche e tutela dell agroecosistema pg 12 Sviluppo rurale e territorio pg. 14 Sviluppo sostenibile del sistema agroindustriale pg. 16 Sicurezza, qualità alimentare e salute pg. 19 CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 1
2 1-1 Cenni sullo scenario nazionale ed internazionale Il sistema agricolo-alimentare costituisce un complesso di attività in cui l agricoltura interagisce con i settori ad essa collegati: produzione di mezzi tecnici (fertilizzanti, antiparassitari, mangimi, energia..), industria alimentare, distribuzione al consumo e ristorazione collettiva. Per il 2003 la dimensione economica del complesso agricolo-alimentare italiano viene stimata a circa 203 miliardi di euro, pari al 15,6% del PIL. I settori che contribuiscono direttamente alla produzione, trasformazione ed elaborazione dei prodotti alimentari sono: agricoltura e pesca, industria alimentare e la ristorazione. Il valore aggiunto di questi settori si è attestato sui 91 miliardi di euro (valori a prezzi correnti di mercato), ossia il 7,4% del totale economia. Il peso dei tre settori all interno del sistema agroalimentare è pari rispettivamente al 31% per l agricoltura e pesca ( 2,3% del VA totale dell economia), il 36% per l industria e il 33% per la ristorazione. L Industria alimentare rappresenta il secondo comparto produttivo del Paese. A livello merceologico il settore primario pesa per il 35% sugli acquisti agroalimentari e per il 22% sulle vendite, a dimostrazione della vocazione dell Italia ad importare materie prime agricole e ad esportare prodotti alimentari trasformati. Dal lato degli acquisti le quote maggiori sono detenute dai prodotti della filiera zootecnica. Viceversa le esportazioni riguardano soprattutto prodotti delle coltivazioni e dell industria alimentare. (INEA Agricoltura italiana conta 2004; Istat Italia in cifre). In questo contesto i prodotti tutelati (denominazioni di origine controllata e protetta e le indicazioni geografiche protette) rappresentano quasi il 9% del valore della produzione agricola totale. Si sta assistendo ad un incremento di interesse per i prodotti tipici che rappresentano per il consumatore un valore aggiunto culturale, un simbolo di prestigio, una prospettiva di alimentazione più sana. In Europa, come negli altri paesi sviluppati, i consumatori richiedono la presenza generalizzata di prodotti, anche deperibili, durante l intero anno e sono sempre più attenti alla qualità complessiva del prodotto ed alla qualità certificata della filiera di produzione dello stesso. Il concetto di qualità a sua volta evolve rapidamente e considera anche aspetti salutistici, nonché, come elemento non secondario il contenuto di servizio (porzionatura, packaging, semplicità di preparazione). Il concetto di Sicurezza alimentare implica un alta qualità del cibo, controlli di prodotto e di processo, tracciabilità, certificazione, etichettatura, che riguardano le modalità di produzione e di trasformazione degli alimenti finalizzate ad ottenere cibo sicuro. L Unione Europea ha riconosciuto la necessità di incrementare gli stanziamenti per la ricerca scientifica di eccellenza a livello sia europeo che di singolo Stato Membro al fine di ampliare le conoscenze scientifiche di base su cui fondare la legislazione comunitaria sulla sicurezza alimentare. Accanto e ad integrazione del concetto di sicurezza alimentare vi è la consapevolezza che le produzioni primarie di origine vegetale e animale devono provenire da un agricoltura sempre più sostenibile, che coniuga il mantenimento, la promozione e lo sviluppo sociale delle popolazioni assieme alla salvaguardia delle risorse biologiche e ambientali, oltre al welfare e alla salute animale. Vi è altresì la consapevolezza che a livello mondiale, il problema della produzione di cibo è tornato ad essere prioritario visto l aumento demografico (6,3 miliardi di persone nel 2003). Si stima un aumento del 40% della domanda di riso, frumento e mais per il 2020 (Science, 283, ). La superficie coltivabile del pianeta è tuttavia in costante diminuzione a causa di urbanizzazione e desertificazione. Per questi motivi e per l aumento demografico, l area coltivabile per persona è passata da 0,23 ettari (1950) a poco meno di 0,11 ettari nel Il problema di un incremento della produttività e della conseguente aumentata disponibilità di derrate va dunque affrontato tenendo ben presente l uso sostenibile delle risorse naturali (suolo, acqua, etc..). Nell ambiente CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 2
3 scientifico nazionale e internazionale è opinione accettata che la produzione di piante che si adattino meglio alle condizioni ambientali, siano più tolleranti agli stress abiotici e all attacco di malattie e insetti e che siano contemporaneamente adatte alle esigenze di mercato, non è idea astratta o velleitaria. Tale idea è perseguibile e possibile attraverso la conoscenza delle strategie di crescita, sviluppo, difesa da patogeni e adattamento alle condizioni ambientali utilizzate dalle diverse specie per la loro sopravvivenza, ed a seguire, mediante interventi genetici e biotecnologici che implementino o migliorino tali caratteristiche. Ne consegue che per il sistema agro-alimentare ci si aspetta ricadute positive oltre che dalle innovazioni nelle tecnologie meccaniche, dall applicazione dei nuovi materiali e dell informatica, anche e soprattutto dalle conoscenze biologiche e dalle relative applicazioni biotecnologiche. Il tutto senza dimenticare che lo sviluppo delle biotecnologie, se da un lato ha aperto nuovi scenari che richiedono e richiederanno una grande attenzione e capacità propositiva, dall altro ha reso necessaria una attenta ed approfondita analisi delle loro applicazioni, volta a definirne caratteristiche, potenzialità e compatibilità ambientale. CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 3
4 1-2 Obiettivi e ruolo del dipartimento Il Dipartimento, si propone di favorire il miglioramento delle conoscenze nel settore integrato della ricerca agroalimentare; sviluppare e stimolare la crescita qualitativa della ricerca scientifica CNR nel settore, e orientarne la notevole potenzialità verso obiettivi strategici. Particolare attenzione dovrà essere riservata alla formazione di giovani ricercatori. In estrema sintesi, gli interventi del Dipartimento, anche attraverso azioni integrate con quelle di altri Dipartimenti del CNR, si propongono di approfondire le conoscenze scientifiche e tecnologiche atte a analizzare, sviluppare e valorizzare un sistema produttivo e di trasformazione sostenibile e innovativo, e dare risposta alle problematiche scientifiche connesse a qualità, tipicità, valore nutrizionale, dietetico e nutriceutico nonché di sicurezza degli alimenti. In questo contesto, i temi specifici affrontati e sviluppati sono: Interventi genetici, biotecnologici, fisiologici e agrotecnologici per la sostenibilità e qualità delle produzioni di origine animale e vegetale; Utilizzo della cellula vegetale per produzioni di carattere agroindustriale e agroalimentare; Contributo alla produzione di alimenti che rispettino le esigenze del consumatore in termini di qualità sensoriale, valore nutrizionale, dietetico e nutraceutico nonché di sicurezza alimentare; Individuazione, caratterizzazione, valorizzazione delle risorse genetiche (vegetali, animali e microbiche) con particolare riferimento alla qualità dei loro prodotti; Previsione e gestione del territorio in relazione allo sviluppo rurale e alla qualità e tipicità dei prodotti alimentari; Innovazione funzionale nelle metodologie diagnostiche e di controllo finalizzati alla definizione di qualità, rintracciabilità e sicurezza (assenza di composti naturali e sintetici tossici, e di microrganismi patogeni); Influenza dei nutrienti sulla salute umana attraverso un approccio integrato multidisciplinare Innovazione tecnologica e di sistema per la crescita e competitività del sistema agroalimentare Sviluppo della normativa giuridica inerente al diritto alimentare; Recepimento dei bisogni dell utenza e trasferimento tecnologico Le caratteristiche del dipartimento agro-alimentare, e in particolare la sua trasversalità, la connotazione progettuale volta alla conoscenza per l innovazione, la consolidata e generalmente valida capacità di ricerca (evidenziata dalle pubblicazioni scientifiche su riviste ad alto IF e brevetti) unite alla massa critica di ricercatori presenti (il numero di ricercatori afferenti al dipartimento agro-alimentare è il più alto tra gli enti pubblici di ricerca che operano nel settore) potrebbe far assumere al dipartimento un ruolo cruciale nel sistema integrato della ricerca agro-alimentare nazionale, in relazione e in collaborazione con la rete europea, ovvero con la necessità di entrare nello Spazio Europeo per la Ricerca (ERA), premessa per lo sviluppo di reti scientifiche di intervento a livello, sia europeo, sia internazionale. Nel supporto scientifico e tecnologico alle imprese, il dipartimento offre una articolata peculiarità di intervento che spazia dagli aspetti tecnico-analitici, ai sistemi di processo, alla preparazione di nuovi materiali biologici, ivi compresi lo sviluppo di kits diagnostici molecolari e sierologici. L interazione con le imprese avviene, in parte, direttamente con le realtà CNR, in base a consolidato Know-how e credibilità, e in parte grazie a progetti che vedono il settore pubblico (regioni, consorzi e fondazioni) farsi da promotore e cofinanziatore dei progetti stessi. Il dipartimento, collocandosi nell ottica della 3 asse strategica del PNR, può agire positivamente in queste CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 4
5 direzioni, sia attraverso il miglioramento degli aspetti organizzativi della domanda di ricerca, sia promuovendo azioni comuni. L attività del dipartimento può anche fornire una risposta ai bisogni espressi dal sistema sociale ed economico del paese e dalle specifiche esigenze del territorio. Un intesa e una concertazione di massima sulle problematiche e sugli indirizzi generali della ricerca nel settore con gli Enti di ricerca nazionali che vi operano dovrà essere pensata e attuata visto che la peculiare attività del CNR nel settore agro-alimentare si colloca in complementarietà con le Università e con gli interventi coordinati da CRA-Mipaf; INRAN; ISS, ENEA e dalle Regioni 1-3 Attività Le attività del Dipartimento si articolano in cinque progetti: 1. Processi e prodotti a base biologica 2. Risorse biologiche e tutela dell agroecosistema 3. Sviluppo rurale e territorio 4. Sviluppo del sistema agroindustriale 5. Sicurezza, qualità alimentare e salute il Dipartimento può attivare 46 commesse, di cui 42 per ricerche a carattere strategico e 4 per sviluppo competenze. Nell'ambito delle commesse sono presenti 5 moduli di attività. Trasversalmente ai progetti, e quindi di interesse per più commesse, verranno sviluppate azioni e competenze relative a: acquisizione e proposte di normativa giuridica (diritto alimentare); formulazione di modelli di sviluppo economico, in relazione alle ricerche in atto, ai loro risultati e alle possibili ricadute applicative; recepimento delle esigenze di sviluppo tecnologico e trasferimento dei risultati della ricerca. Al Dipartimento afferiscono 8 Istituti del CNR e partecipano altri 9 Istituti afferenti ad altri Dipartimenti Istituti afferenti Istituti partecipanti 1. IBBA Istituto di biologia e biotecnologia agraria 1. IAMC Istituto per l ambiente marino costiero 2. IBIMET Istituto di biometeorologia 2. IBAF Istituto di biologia agro-ambientale e forestale 3. IGV Istituto di genetica vegetale 3. IBP Istituto di biochimica delle proteine 4. I PP Istituto per la protezione delle piante 4. IGB Istituto di genetica e biofisica Adriano Buzzati Traverso 5. ISA Istituto di scienza dell alimentazione 5. IVALSA Ist. per la valorizzazione del legno e delle specie legnose 6. ISPA Istituto di scienze delle produzioni 6. ISMAR Istituto di scienze marine alimentari 7. ISPAAM Istituto per il sistema produzione 7. IMC Istituto di metodologie chimiche animale in ambiente mediterraneo 8. IC Istituto di cristallografia 8. IVV Istituto di virologia vegetale 9. ISAFOM Istituto per i sistemi agricoli e forestali del mediterraneo ** ** le commesse sono per il 50% in agroalimentare e per il 50% in terra e ambiente. A questi si dovrà aggiungere anche l Istituto di Diritto Agrario Internazionale e Comparato (IDAIC) che entrerà a far parte della rete scientifica del CNR CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 5
6 Collaborazioni con altri istituti CNR, con cui le commesse partecipanti al dipartimento già collaborano, saranno sicuramente possibili nella fase di avvio del dipartimento. In questa fase dovrà essere sviluppata anche la collaborazione con istituti nell ambito delle scienze matematiche, giuridiche ed economiche. 1-4 Risorse umane - Situazione attuale e proiezioni nel triennio (tabella riassuntiva) Situazione al 31 gennaio 2005 Richiesta di nuovi posti per il triennio Ricercatori in organico Tecnici / amministrativi Totale personale in in organico organico Ricercatori a tempo determinato (contratto) Il Dipartimento, considerando il personale CNR a tempo indeterminato, può attualmente contare su circa 570 unità della rete scientifica. Di queste, circa 332 unità sono rappresentate da personale ricercatore a tempo indeterminato, a cui vanno aggiunti circa 200 unità di personale ricercatore assunto a tempo determinato (assegnisti, contrattisti, borsisti, dottorandi, ecc.). Visto le richieste emerse dai piani di gestione formulati dagli istituti/commesse, si propone un piano di assunzioni per il triennio pari a: 82 unità di personale ricercatore in organico; 34 unità di personale tecnico in organico; 5 unità di personale amministrativo in organico. Un analisi delle prime esigenze, inquadrabili nell ambito dei posti di ricercatori richiesti, per il 2005, dalla Presidenza CNR per il Dip. Agroalimentare (n 30), evidenzia che vi è una richiesta generalizzata di personale per gli Istituti/commesse che talvolta assume una valenza di mantenimento di una minima massa critica. Considerato ciò, ma considerato anche che una buona parte delle commesse pur delineate necessitano di una maggior definizione per una puntuale ripartizione degli obiettivi e quindi delle risorse di personale richieste, si è arrivati ad una articolazione dei 30 posti in oggetto, per istituto. Nella definizione di tale articolazione si è tenuto anche in considerazione il valore delle commesse, i relativi progetti finanziati con risorse esterne e il valore strategico, per il dipartimento, delle attività in cui le commesse erano articolate. L articolazione, per gli istituti afferenti, e per gli istituti non afferenti ma partecipanti alle attività del dipartimento mediante commesse strategiche per lo stesso, è la seguente: IBBA (Istituto di biologia e biotecnologia agraria ) N 4 ; IBIMET (Istituto di biometeorologia) N 4; IGV (Istituto di genetica vegetale) N 3; IPP (Istituto per la protezione delle piante) N 3; ISA (Istituto di scienza dell alimentazione) N 2; ISPA (Istituto di scienze delle produzioni alimentari) N 4; ISPAAM (Istituto per il sistema produzione animale in ambiente mediterraneo) N 3; IVV (Istituto di virologia vegetale) N 3; IGB (Istituto di genetica e biofisica Adriano Buzzati Traverso ) N 1; IVALSA (Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree) N 1; ISAFOM (Istituto per i sistemi agricoli e forestali del mediterraneo) N 1; IBP (Istituto di biochimica delle proteine) N 1 CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 6
7 1-5 Situazione finanziaria - stato attuale e proiezioni nel triennio (tabella riassuntiva) Situazione al 31 gennaio 2005 Personale Investimento Funzionamento Fonti esterne Risorse da esercizi precedenti Costi figurativi Spese accentrate, Infrastrutture Valore totale Situazione dai PdG al 31 marzo 2005 (1) (2) (2) (3) (4) (5) ) i dati sono una stima derivata dalle informazioni pervenute dal 90% delle commesse. Le commesse/istituti che non hanno risposto (ISAFOM; IGB) sono state inserite in base ai dati presentati a gennaio NON sono considerate le ricerche a tema libero. 2) si riferiscono ai fondi assegnati agli istituti+aree (autorizzazione concessa dagli Organi di Governo dell Ente alla spesa del complessivo 75% delle risorse ordinarie 2005 destinate alle strutture di ricerca) 3) sono state considerate le risorse esterne attendibili 4) analisi completa, comprendente le obbligazioni non ancora pagate e quindi anche le risorse esterne arrivate nelle ultime settimane di dicembre ) Sono state mantenute uguali a quelli riportate al gennaio 2005 C è da segnalare inoltre che le attività dell IDAIC - istituto afferente al Dipartimento potrebbero portare nel 2005, ad un incremento della dotazione finanziaria pari a circa Euro alla quale sono da aggiungere anche le somme derivanti dalla successiva collaborazione con altri istituti, per il momento non ancora totalmente quantificata Commenti alla situazione attuale I fondi derivanti dalle ricerche co-finanziate con fondi esterni sono diminuiti rispetto a quanto previsto nei piani di gestione licenziati nel dicembre scorso. La differenza (circa 2,5 milioni di euro) non è trascurabile, ma rispetta la situazione attuale in cui i fondi in oggetto sono stati analizzati attentamente e inseriti solo se considerati sicuramente attendibili. Va inoltre considerato che contratti i cui finanziamenti sono arrivati negli ultimi giorni del dicembre scorso erano stati inseriti come 2005, e invece attualmente sono considerati come residui. I residui, anche per questo motivo, sono cresciuti di circa 4 milioni di euro rispetto al dicembre scorso. Anche le spese di personale, dopo esame e verifica sono state previste in aumento, rispetto a dicembre 2004, di circa 1,3 milioni di euro. La dotazione ordinaria (investimento+ funzionamento) assegnata agli istituti+aree (autorizzazione alla spesa del complessivo 75% delle risorse ordinarie 2005 destinate alle strutture di ricerca) è circa pari al 67% delle richieste totali fatte dagli istituti. In questo contesto la voce investimento è il 75% delle richieste, ma la voce funzionamento è inferiore alle aspettative (64% delle richieste). Fondi esterni- Proiezione per il triennio CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 7
8 Tipologia e ripartizione fondi esterni previsti (sulla base dei dati di gennaio 2005) % 36% euro % 7% 0 Eu e org. Internazionali impreseconsorzi-coop. ministeri regioni-enti locali I ministeri (principalmente, nell ordine MIUR e MiPAF) e le Regioni sono i principali (in termini economici) soggetti con cui il dipartimento co-finanzia i propri progetti. Seguono nell ordine l Unione Europea e le Imprese con un loro finanziamento diretto. La nostra capacità di interagire e di promuovere credibili progetti di ricerca e sviluppo con le diverse realtà che caratterizzano i nostri attuali programmi, secondo quanto indicato nelle previsioni delle commesse afferenti al dipartimento, dovrebbero rimanere, per il triennio , sui valori attuali (marzo 2005). E una previsione che, penso, si basi sui contratti e partecipazioni in essere o che si è ragionevolmente sicuri di intraprendere e non consideri appieno le potenzialità che si offriranno nei prossimi anni. E probabile che i finanziamenti pubblici (ministeri, regioni) o dell unione europea piuttosto che delle organizzazioni internazionali, che rappresentano il 93% dei nostri finanziamenti esterni, possano aumentare nel corso degli anni. In questo contesto i cofinanziamenti esterni del dipartimento potrebbero/dovrebbero aumentare e non diminuire, visto anche la riorganizzazione e l avvio di una maggiore razionalizzazione delle risorse interne già iniziata. Un aumento del 20-25% nel triennio, dovrebbe essere un obiettivo raggiungibile. Un discorso a parte riguarda i contratti diretti con le imprese. Attualmente rappresentano un 7% dell intero pacchetto di finanziamenti esterni. Sono, in genere, sia per piccole che grandi aziende, contratti non molto rilevanti da un punto di vista finanziario, ma abbastanza numerosi. Ci sono le premesse per un loro aumento, ma nello stesso tempo occorrerà individuare nuove forme di coinvolgimento delle imprese in progetti comuni, senza snaturare la nostra peculiare capacità di ricerca per l innovazione. Anche questa è una sfida. Risorse strumentali. Un analisi reale della disponibilità di risorse strumentali importanti per le ricerche e gli obiettivi del dipartimento, e un piano per il loro uso razionale e condiviso, così come un piano per un loro aggiornamento e innovazione, potranno essere fatti dopo l avvio del dipartimento e l avvio della operatività reale dei progetti dipartimentali. Oggi si può rilevare, da un lato una richiesta per apparecchiature che non si riescono ad acquistare su fondi dei contratti esterni (soprattutto per il settore biologico-biotecnologico), dall altro la preoccupazione per il mantenimento funzionale delle strumentazioni esistenti. Vi è un certo squilibrio per la disponibilità di risorse strumentali tra le varie sedi operative, e per quelle sedi che non possono usufruire dei fondi strutturali o dei programmi specificamente indirizzati in aree geografiche definite, la situazione è particolarmente sentita. CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 8
9 1-6 Nuovi progetti - Risorse aggiuntive Il Dipartimento, nel caso possa disporre di risorse aggiuntive, intende attivare proposte per progetti orientati a interesse strategico nel settore di propria competenza. In tal senso è possibile quantificare una richiesta aggiuntiva pari a 5 milioni di euro in base a progetti, la cui denominazione viene di seguito riportata. Identificazione, regolazione della biosintesi, miglioramento della produzione e produzione mirata di composti bioattivi in sistemi vegetali. Meccanismi riproduttivi delle piante (apomissia) Genomica e genomica funzionale per il miglioramento, l aumento produttivo e la tracciabilità (certficazione) nella filiera agroalimentare (tra questi - Progetto TuberGen cofinanziamento di un progetto con l Istituto di genetica di Bejing (Cina) e Università italiane) Alimenti funzionali e salute dell uomo Nuove metodologie per l analisi della biodiversita, qualità e tipicità in campo agroalimentare Questi progetti prevedono un interazione fattiva e condivisa con altri dipartimenti CNR (in particolare Terra e Ambiente,. Scienze della Vita, Salute, Progettazione Molecolare, ICT) e altri da sviluppare ulteriormente. CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 9
10 2 I Progetti del Dipartimento 2.1: P1. Processi e prodotti a base biologica Articolazione del Progetto: numero di commesse: 10 - commesse per ricerche a carattere strategico: 9 - commesse per sviluppo competenze: 1 numero di modulati di attività: Cenni allo scenario nazionale e internazionale e motivazione della presenza del CNR Negli ultimi decenni gli sviluppi della genetica molecolare, della fisiologia e della biologia cellulare stanno contribuendo a definire i meccanismi molecolari che controllano le caratteristiche agronomiche e nutrizionali delle piante coltivate nonché gli aspetti produttivi e la qualità dei prodotti degli animali in produzione zootecnica. La patogenesi, i meccanismi molecolari che presiedono ai rapporti ospite/patogeno/vettore, lo sviluppo di mezzi diagnostici e di mezzi di lotta sono altresì aree di grande interesse scientifico così come le basi molecolari e funzionali di processi naturali come la simbiosi azoto-fissativa nelle piante. Lo sviluppo di approcci high throughput per la caratterizzazione degli organismi ha consentito di acquisire conoscenze prima impensabili. In particolare, l analisi del proteoma sta assumendo sempre più una dimensione funzionale, soprattutto per la possibilità di focalizzarsi su specifici tessuti e comparti cellulari. Le attuali tecniche d analisi genomica e biochimica permettono di accelerare e rendere più sicuri i processi di miglioramento genetico tradizionale e di caratterizzazione e tutela dei genotipi di interesse. Le tecnologie di trasformazione genetica vegetale possono essere utilizzate per migliorare la qualità della produzione agricola e le sue interazioni con l ambiente, e per la produzione di molecole per uso industriale e biomedico, in modo economico, efficiente, sicuro e rispettose dell ambiente. Il perseguire in questa direzione richiederà una grande attenzione e capacità propositiva oltre ad una seria analisi per la definizione, caratterizzazione e compatibilità delle applicazioni biotecnologiche che inevitabilmente ne scaturiranno Risultati già conseguiti, fatti nuovi emersi e conseguenti aggiornamenti Nell ambito dell area progettuale in oggetto e in particolare nel campo della biologia vegetale e relative applicazioni biotecnologiche, il CNR ha una posizione di tutto rispetto (in parecchi casi leadership) in ambito nazionale e i suoi gruppi operativi possono contare su una rete di collaborazioni internazionali. Negli anni più recenti le ricerche, i cui prodotti hanno originato oltre a pubblicazioni su riviste JCR con elevato IF, anche una serie di brevetti, parte dei quali dati in licenza a industrie italiane, hanno riguardato prevalentemente le seguenti tematiche: Genomica, genomica funzionale e proteomica Fisiologia molecolare vegetale Caratterizzazione molecolare di virus ed altri agenti patogeni Interazione pianta /suolo/microrganismi Individuazione nuovi prodotti vegetali per l industria alimentare, farmaceutica e chimica. Aspetti genetici e biotecnologie avanzate per l utilizzazione di piante come bio-factories Progettazione e sviluppo sistemi biotecnologici Lo sviluppo delle tematiche sopra indicate rappresentano il punto di partenza per le attività progettuali nel prossimo triennio Obiettivi Programmatici e criteri di verifica del loro conseguimento Per il periodo , gli obiettivi perseguibili dal dipartimento faranno riferimento a: Caratterizzazione strutturale e funzionale di geni e di fattori proteici implicati nei cammini metabolici che influenzano le caratteristiche nutrizionali, agronomiche, e di adattamento della pianta all ambiente. Identificazione di geni per la caratterizzazione funzionale di animali in produzione zootecnica e studio della loro localizzazione cromosomica, espressione e funzione fisiologica. Analisi dei processi fisiologici, metabolici e delle funzioni cellulari di base come supporto alla identificazione di determinanti genetici che a loro volta potranno essere sfruttati all interno di programmi di miglioramento degli organismi di interesse agrario, finalizzati ad aumentarne la produttività, l adattabilità, la qualità e il valore nutrizionale dei prodotti da loro derivati. CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 10
11 Isolamento, caratterizzazione biologica e molecolare, diagnosi del patogeno, ed analisi dell'interazione patogeno-pianta ospite-insetto vettore Individuazione, preparazione, caratterizzazione ed utilizzo di sequenze geniche per la produzione in piante di proteine e metaboliti di interesse agroindustriale e agroalimentare. Sviluppo di kits diagnostici molecolari e sierologici per caratteristiche di interesse agroalimentare; Sviluppo di vettori e metodologie per trasformazione genetica vegetale; Le verifiche sugli avanzamenti di ricerca e sull articolazione delle attività delle commesse in scala temporale si baseranno su una pluralità di parametri che comprendono anche relazioni di avanzamento, ma soprattutto pubblicazioni su riviste JCR ad elevato IF, brevetti, nuove metodologie diagnostiche, banche dati, nuovo materiale biologico, vettori e piante transgeniche modello di potenziale interesse agroindustriale Risorse umane, strumentali e finanziarie L impegno di personale per lo sviluppo delle attività previste dal Progetto è pari a 1584 mesi/uomo per il 2005 di cui 913 mesi/uomo ricercatori in organico. Il personale assunto a tempo determinato ( contrattisti, borsisti, assegnisti...) porterà ad un incremento di 528 mesi/uomo. Le proiezioni per triennio sono le seguenti: richiesta per 21 posti di ricercatore in organico (231 mesi/uomo); 11 posti di tecnico in organico (121 mesi uomo); 1 posto di amministrativo in organico (11 mesi uomo). Le risorse strumentali e logistiche disponibili sono quelle presenti negli istituti (talvolta non molto aggiornate e in certi casi decisamente obsolete), che in questi anni hanno condotto ricerche nel settore, e con le quali gli istituti hanno avuto accesso a progetti co-finanziati dall esterno. Risorse finanziarie e costi (tabella riassuntiva) Situazione al 31/01/2005 Personale Investimento Funzionamento Fonti esterne Risorse da esercizi precedenti Costi figurativi Spese accentrate, Infrastrutture Valore totale Situazione dai PdG al 31 marzo 2005 (1) * * * si riferiscono ai fondi assegnati agli istituti+aree (autorizzazione concessa dagli Organi di Governo dell Ente alla spesa del complessivo 75% delle risorse ordinarie 2005 destinate alle strutture di ricerca) Le previsioni per il 2006 e 2007 per il finanziamento da fonti esterne, sono per un aumento del 15-20% su base annua Competenze interne utilizzate Il progetto è realizzato attraverso la partecipano di 7 Istituti del CNR: IBBA; IC; IGB; IGV; IPP, ISPAAM; IVV; che nel complesso impiegano circa 144 unità, del personale a tempo indeterminato. Il Progetto si avvale, in gran parte di competenze presenti negli istituti CNR partecipanti al progetto stesso. Tali competenze sono principalmente ascrivibili ai settori delle biotecnologie vegetali, genetica, biologia molecolare e cellulare, fisiologia e fisiopatologia vegetale, biochimica, zootecnia, informatica Collaborazioni esterne attivate o attivabili Per il raggiungimento degli obiettivi previsti ci si avvarrà della rete di collaborazioni nazionali e internazionali proprie delle commesse/istituti ed evidenziate anche dalla partecipazione di questi ai progetti finanziati e cofinanziati con risorse esterne al CNR. Nella tabella che segue sono riportati le tipologie e il valore di queste partecipazioni /collaborazioni. I dati riportati, desunti dai PdG di dicembre 2004, considerato la specificità degli obiettivi progettuali del dipartimento danno una prima indicazione della situazione attuale. CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 11
12 organismo finanziatore % sul totale N contratti Eu e Org. Internazionali 24,9 11 imprese 1,3 4 ministeri 59,8 29 regioni-enti locali 12,9 11 fondazioni 0,9 2 La partecipazione a progetti co-finanziati dai Ministeri, e in questo caso principalmente dai progetti competitivi del MIUR (FIRB) rappresenta la principale proiezione esterna del progetto dipartimentale, seguita dalla partecipazione a progetti dell Unione Europea e di Organismi Internazionali, a dimostrazione di un buon inserimento nella rete scientifica internazionale e di una buona levatura scientifica. L interazione con il territorio, evidenziata dalle partecipazioni ai progetti regionali, è significativa. Ci sono le premesse e un ragionevole ottimismo per pensare ad un incremento di partecipazione a questi progetti co-finanziati dal settore pubblico e dall UE. La collaborazione diretta con le imprese evidenzia invece una partecipazione poco significativa. Va sottolineato che in base ai dati degli anni precedenti, e in proiezione di qualche contratto in via di definizione si può pensare che i valori attuali sottostimino la situazione, che rimane comunque poco soddisfacente Tempi previsti Gli obiettivi progettuali saranno perseguiti alla fine del triennio di attività Condizioni di fattibilità La possibilità realizzativa esiste. La valenza del risultato positivo del Progetto è legata ad una serie di fattori, fra di loro concatenati, che vanno dalla capacità di mantenere e incrementare la partecipazione a progetti con risorse esterne, alla necessità di migliorare gli aspetti logistici attuali con anche acquisizione di apparecchiature che non si riescono ad acquistare su fondi esterni. Una possibilità di reclutamento di personale adeguatamente preparato è di primaria importanza sia per sviluppare alcuni aspetti strategici, sia per evitare che la massa critica di personale in organico scenda progressivamente a valori poco compatibili con le finalità del progetto. 2.2: P2. Risorse biologiche e tutela dell agroecosistema Articolazione del Progetto: numero di commesse: 9 - commesse per ricerche a carattere strategico: 8 - commesse per sviluppo competenze: 1 numero di modulati di attività: Cenni allo scenario nazionale e internazionale e motivazione della presenza del CNR L individuazione e la conoscenza delle risorse biologiche di piante, animali e microorganismi significa, da un lato poter analizzare il ruolo della biodiversità di questi organismi nella tutela dell agrecosistema produttivo, dall altro di poter disporre di una fonte di geni per nutrienti, metaboliti, funzioni e processi per una migliore produttività, tolleranza e resistenza agli agenti patogeni, adattabilità alle condizioni ambientali e qualità alimentare. In questo contesto diventa importante anche la caratterizzazione metabolica e genetica dei profili di biodiversità di piante, animali e microorganismi caratterizzanti le produzioni tipiche e di nicchia, come patrimonio da tutelare per la conservazione di ecotipi particolari. Le conoscenze sugli aspetti genetici e funzionali delle risorse biologiche vanno di pari passo con lo sviluppo di nuove strategie per la gestione delle collezioni di tali risorse che devono essere sempre più finalizzate ad un loro uso sostenibile ("core collections"; integrazione della bioinformatica; costituzione di banche di gameti (animali) con caratteristiche qualitative selezionate; banche di DNA).. In questo contesto assumono anche rilevanza e obiettivi di ricerca i meccanismi che controllano la riproduzione vegetale e degli animali in allevamento Risultati già conseguiti, fatti nuovi emersi e conseguenti aggiornamenti Il CNR possiede, avendole sviluppato negli anni, diverse e articolate collezioni di risorse biologiche vegetali (erbacee e arboree), microbiologiche e animali di interesse agrario e zootecnico. Le ricerche finora effettuate in CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 12
13 questo settore sono state rivolte alla caratterizzazione e utilizzo ai fini del miglioramento genetico e delle produzioni agrarie di tali risorse, oltre che all analisi del loro ruolo nell ecosistema produttivo. Lo sviluppo delle tematiche sopra indicate rappresentano il punto di partenza per le attività progettuali nel prossimo triennio Obiettivi Programmatici e criteri di verifica del loro conseguimento Per il periodo , gli obiettivi perseguibili dal dipartimento faranno riferimento a: Ricognizione e caratterizzazione genetica, molecolare e funzionale delle risorse biologiche di interesse (microbiche, vegetali e animali) Sviluppo di tecnologie avanzate e di sistemi informativi adeguati per la conservazione e difesa del germoplasma; Risorse biologiche per applicazioni biotecnologiche; Meccanismi di controllo della riproduzione vegetale e animale Analisi del ruolo della biodiversità di piante, animali e microorganismi per la gestione degli agroecosistemi produttivi secondo i principi della sostenibilità. Le verifiche sugli avanzamenti di ricerca e sull articolazione delle attività delle commesse in scala temporale si baseranno su una pluralità di parametri che comprendono anche relazioni di avanzamento, ma soprattutto predisposizioni di collezioni o core collection facilmente consultabili e usufruibili, pubblicazioni su riviste JCR, brevetti, metodologie, banche dati Risorse umane, strumentali e finanziarie L impegno di personale per lo sviluppo delle attività previste dal Progetto è pari a 1067 mesi/uomo per il 2005 di cui 594 mesi/uomo ricercatori in organico. Il personale assunto a tempo determinato ( contrattisti, borsisti, assegnisti...) porterà ad un incremento di 176 mesi/uomo. Le proiezioni per il triennio sono le seguenti: richiesta per 12 posti di ricercatore in organico (132 mesi/uomo); 2 posti di tecnico in organico (22 mesi uomo); 1 posto di amministrativo in organico (11 mesi uomo). Le risorse logistiche e strumentali disponibili sono quelle presenti negli istituti che in questi anni hanno condotto ricerche nel settore, e con le quali gli istituti hanno avuto accesso a progetti co-finanziati dall esterno. Risorse finanziarie e costi (tabella riassuntiva) Situazione al 31 gennaio 2005 Situazione dai PdG al 31 marzo 2005 Personale Investimento Funzionamento Fonti esterne Risorse da esercizi precedenti Costi figurativi Spese accentrate, Infrastrutture Valore totale * * * si riferiscono ai fondi assegnati agli istituti+aree (autorizzazione concessa dagli Organi di Governo dell Ente alla spesa del complessivo 75% delle risorse ordinarie 2005 destinate alle strutture di ricerca) Le previsioni per il 2005 e 2006 per il finanziamento da fonti esterne, sono per un aumento del 10-20% su base annua. CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 13
14 Competenze interne utilizzate Il progetto è realizzato attraverso la partecipano di 6 Istituti del CNR: IBBA; IGV; IPP; IVALSA; IBAF; ISAFOM, che nel complesso impiegano circa 97 unità, del personale a tempo indeterminato. Il Progetto si avvale, in gran parte di competenze presenti negli istituti CNR partecipanti al progetto stesso. Tali competenze sono principalmente ascrivibili ai settori della agronomia, biologia degli ecosistemi agrari biochimica, chimica agraria, genetica, biologia molecolare e cellulare, zootecnia, fisiologia vegetale, statistica, informatica Collaborazioni esterne attivate o attivabili Per il raggiungimento degli obiettivi previsti ci si avvarrà della rete di collaborazioni nazionali e internazionali proprie delle commesse/istituti ed evidenziate anche dalla partecipazione di questi ai progetti finanziati e cofinanziati con risorse esterne al CNR. Nella tabella che segue sono riportati le tipologie e il valore di queste partecipazioni /collaborazioni. I dati riportati, considerato la specificità degli obiettivi progettuali del dipartimento danno una prima indicazione della situazione attuale. organismo finanziatore % sul totale N contratti Eu e Org. Intern. 8,8 4 imprese 15,2 14 ministeri 34,5 9 regioni-enti locali 27,2 18 fondazioni 14,3 2 I progetti co-finanziati direttamente dal settore privato (imprese e fondazioni), con il 30% del totale dei finanziamenti esterni, sono una parte rilevante della proiezione esterna del progetto dipartimentale. Vi è interesse per questo settore.. Molto significativa è la partecipazione a progetti co-finanziati dai Ministeri, principalmente MIUR e MiPAF e dai progetti regionali. L interesse del settore pubblico per questo settore è importante e ci si può aspettare un incremento di partecipazione. La partecipazione a progetti dell Unione Europea risente della carenza di azioni della stessa Unione al riguardo Tempi previsti Gli obiettivi progettuali saranno perseguiti alla fine del triennio di attività Condizioni di fattibilità La valenza del risultato positivo del Progetto è legata ad una serie di fattori, fra di loro concatenati, che vanno dalla capacità di incrementare la partecipazione a progetti con risorse esterne, alla necessità di migliorare gli aspetti logistici attuali. Una possibilità di reclutamento di personale adeguatamente preparato è di primaria importanza 2.3: P3. Sviluppo rurale e territorio Articolazione del Progetto: numero di commesse: 8 - commesse per ricerche a carattere strategico: 7 - commesse per sviluppo competenze: 1 numero di modulati di attività: Cenni allo scenario nazionale e internazionale e motivazione della presenza del CNR Lo sviluppo rurale integrato viene inteso come un sistema di gestione del territorio che coniuga la qualità e tipicità degli alimenti con una serie di attività che permettono di valorizzare il saper fare locale, le risorse naturali e la qualità intrinseca del territorio. Per analizzare e proporrere tematiche di ricerca atte a sviluppare quest area è necessario considerare che: a) le trasformazioni socioeconomiche degli ultimi decenni, legate anche alla globalizzazione, hanno modificato profondamente identità culturale e ruolo economico delle aree rurali, con un impoverimento della cultura locale, e riduzione delle possibilità di sviluppo economico; b) il sistema agricolo si trova a dover fronteggiare delle emergenze ambientali dovute al cambiamento globale in atto e alle sue ripercussioni sulle modifiche stagionali e a valutare i livelli di compatibilità tra le risorse disponibili sul territorio e quelle utilizzate dall uomo. Ne deriva che la comprensione dei processi di degrado fisico, chimico e biologico delle risorse naturali (acqua, suolo e vegetazione), rappresenta uno strumento indispensabile per la definizione di parametri, indicatori ed indici di qualità ambientale e gestionale per individuare possibili interventi di CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 14
15 adattamento, mitigazione e recupero della sostenibilità d'uso. La creazione di sistemi previsionali per la gestione delle risorse e la creazione di scenari per la valutazione degli impatti dei cambiamenti climatici sulla produzione e qualità del sistema agroalimentare ne diventa quindi obiettivo di ricerca Risultati già conseguiti, fatti nuovi emersi e conseguenti aggiornamenti Il CNR ha interesse e consolidata esperienza di ricerca in questi settori dove opera in stretto contatto con le realtà regionali e nell ambito di progetti europei (EC) e di cooperazione allo sviluppo. In particolare le ricerche effettuate negli anni scorsi, in questo settore, sono state rivolte a: -Impatto del cambiamento globale sui sistemi agroforestali, adattamento e mitigazione -Economia e sviluppo dei sistemi rurali; -Sistemi previsionali per la gestione delle risorse idriche, del patrimonio vegetale e del suolo -Micrometeorologia e ecofisiologia dei sistemi agrari e naturali Lo sviluppo delle tematiche sopra indicati ed i risultati finora conseguiti rappresentano il punto di partenza per le attività progettuali nel prossimo triennio Obiettivi Programmatici e criteri di verifica del loro conseguimento Per il periodo , gli obiettivi perseguibili dal dipartimento faranno riferimento a: Creazione di sistemi previsionali per la gestione delle risorse disponibili sul territorio in relazione alla produzione e qualità del sistema agrario e agroalimentare; Analisi della risposta di agroecosistemi a fattori di stress biotico e abiotico e al cambiamento climatico globale in atto. Metodologie per la conoscenza e valorizzazione delle risorse ambientali, sociali, culturali e infrastrutturali che costituiscono l identità territoriale in relazione alla produzioni agrarie e agroalimentari. Le verifiche sugli avanzamenti di ricerca e sull articolazione delle attività delle commesse in scala temporale si baseranno sulla predisposizione di modelli previsionali, sistemi informatici di gestione, banche dati, sviluppo di strumentazione, e quindi pubblicazioni su riviste JCR e brevetti Risorse umane, strumentali e finanziarie L impegno di personale per lo sviluppo delle attività previste dal Progetto è pari a 792 mesi/uomo per il 2005 di cui 451 mesi/uomo ricercatori in organico. Il personale assunto a tempo determinato ( contrattisti, borsisti, assegnisti...) porterà ad un incremento di 517 mesi/uomo. Le proiezioni per il triennio sono le seguenti: richiesta per 11 posti di ricercatore in organico (121 mesi/uomo); 4 posti di tecnico in organico (44 mesi uomo). Le risorse logistiche e strumentali disponibili sono quelle presenti negli istituti che in questi anni hanno condotto ricerche nel settore, e con le quali gli istituti hanno avuto accesso a progetti co-finanziati dall esterno. Risorse finanziarie e costi (tabella riassuntiva) Situazione al 31 gennaio 2005 Situazione dai PdG al 31 marzo 2005 (1) Personale Investimento Funzionamento Fonti esterne Risorse da esercizi precedenti Costi figurativi Spese accentrate, Infrastrutture Valore totale * * * si riferiscono ai fondi assegnati agli istituti+aree (autorizzazione concessa dagli Organi di Governo dell Ente alla spesa del complessivo 75% delle risorse ordinarie 2005 destinate alle strutture di ricerca) CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 15
16 Le previsioni per il 2005 e 2006 per il finanziamento da fonti esterne, sono per un mantenimento o aumento del 5-10 su base annua Competenze interne utilizzate Il progetto è realizzato attraverso la partecipano di 2 Istituti del CNR: IBIMET; ISAFOM, che nel complesso impiegano circa 72 unità, del personale a tempo indeterminato.. Il Progetto si avvale, in buona parte, di competenze presenti negli istituti CNR partecipanti al progetto stesso. Tali competenze sono principalmente ascrivibili ai settori della agronomia, biologia degli ecosistemi agrari, chimica agraria, economia e politica agraria e ambientale, fisiologia vegetale, informatica, ingegneria, meteorologia, modellistica, statistica Collaborazioni esterne attivate o attivabili Per il raggiungimento degli obiettivi previsti ci si avvarrà della rete di collaborazioni nazionali e internazionali proprie delle commesse/istituti ed evidenziate anche dalla partecipazione di questi ai progetti finanziati e cofinanziati con risorse esterne al CNR. Nella tabella che segue sono riportati le tipologie e il valore di queste partecipazioni /collaborazioni. I dati riportati, considerato la specificità degli obiettivi progettuali del dipartimento danno una prima indicazione della situazione attuale. organismo finanziatore % sul totale N contratti Eu e Org. Intern. 18,9 18 imprese 7,7 22 ministeri 19,4 8 regioni-enti locali 54,1 24 La partecipazione a progetti esterni e il relativo contributo finanziario sono, per quest area progettuale, molto marcati. La partecipazione a progetti regionali e degli enti locali è molto forte e rappresenta più della metà dei finanziamenti esterni, a dimostrazione di un presenza, interazione e fattivo coinvolgimento del CNR nelle problematiche di salvaguardia e innovazione presenti nell ambito territoriale. Significative sono pure le partecipazioni a programmi Europei, degli Organismi Internazionali e di Cooperazione così come quelli finanziati dai Ministeri. La partecipazione delle imprese è attestata sui valori medi percentuale del dipartimento. Va sottolineato che quest area progettuale ha obiettivi che sono anche di interesse del dipartimento Terra e Ambiente e che una più attenta definizione degli stessi andrà effettuata. In questa direzione va segnalato che una revisione degli obiettivi sta portando ad una proposta di commessa per il dipartimento Terra e Ambiente Tempi previsti Gli obiettivi progettuali saranno perseguiti alla fine del triennio di attività Condizioni di fattibilità La valenza del risultato positivo del Progetto è in buona parte legata alla capacità di mantenere/incrementare la partecipazione a progetti con risorse esterne (soprattutto EC e regioni) e alla necessità di migliorare gli aspetti logistici attuali. Una possibilità di reclutamento di personale adeguatamente preparato è di primaria importanza per lo sviluppo dei punti di valenza strategica del progetto. 2.4: P4. Sviluppo sostenibile del sistema agroindustriale Articolazione del Progetto: numero di commesse: 10 - commesse per ricerche a carattere strategico: 10 - commesse per sviluppo competenze: 0 numero di moduli di attività: Cenni allo scenario nazionale e internazionale e motivazione della presenza del CNR Lo sviluppo sostenibile del sistema agroindustriale richiede la realizzazione di prodotti/processi innovativi nel settore della produzione primaria, della trasformazione e della qualificazione dei prodotti alimentari ed CNR - Dip. Agroalimentare- sintesi e proiezioni triennio 16
17 agroindustriali. E opinione corrente che le produzioni primarie di origine vegetale e animale devono provenire da un agricoltura sempre più sostenibile. In quest ottica lo studio e l analisi di determinanti agronomici, fisiologici e genetici finalizzati allo sviluppo di tecniche integrate ed ecocompatibili, le strategie biologiche di protezione delle piante e dei prodotti agroalimentari, la diagnosi e lotta contro virus ed altri agenti patogeni, diventano obiettivi di ricerca. Obiettivi sono anche lo sviluppo di tecnologie della riproduzione e l introduzione di nuove specie allevabili in acquacoltura, nonchè gli studi sul benessere animale, dieta e razionamenti alimentari in relazione a caratteristiche dei prodotti derivati per l alimentazione umana, le nuove tecnologie di condizionamento delle risorse pescabili. Lo sviluppo sostenibile della produzione primaria non può esimersi dal costante sviluppo di progetti tesi al miglioramento genetico, poiché sarebbe un grosso errore considerare le varietà oggi utilizzate ottimali ed immutabili nel tempo. Nella catena postraccolta, conservazione (anche di alimenti freschi), trasformazione, confezionamento e controllo di agenti alterativi delle derrate alimentari, si rilevano domande di ricerca che necessitano di nuove informazioni tecniche e scientifiche e del successivo trasferimento in campo applicativo. Per conferire al sistema la competitività necessaria sarebbe inoltre opportuno valorizzare le produzioni tradizionali e tipiche, realizzare prodotti ad alto valore aggiunto e/o di valenza sociale, mediante lo sviluppo, a livello pilota e/o prototipale, di processi biotecnologici e tecnologie avanzate per PMI (Piccole e Medie Imprese) high-tech del settore agro-alimentare ed industriale Risultati già conseguiti, fatti nuovi emersi e conseguenti aggiornamenti Nell ambito delle tematiche proprie di quest area progettuale, i gruppi partecipanti alle commesse hanno sviluppato, nel corso degli anni, una consolidata e valida esperienza di ricerca che si è concretizzata oltre che nei prodotti tipici della ricerca (pubblicazioni, metodologie, brevetti) anche in un nutrita serie di collaborazioni e partecipazioni a progetti finanziati con fondi esterni. In particolare le ricerche effettuate negli anni scorsi, in questo settore, sono state rivolte a: Sistemi produttivi sostenibili di colture agrarie Sistemi produttivi sostenibili per le produzioni animali (zootecniche e ittiche) Sviluppo di metodologie diagnostiche e strategie innovative di lotta per la protezione delle piante Microbiologia e (bio)tecnologie per la preparazione- trasformazione di prodotti alimentari Tecnologie per il post-raccolta Lo sviluppo delle tematiche sopra indicati ed i risultati conseguiti rappresentano il punto di partenza per le attività progettuali nel prossimo triennio Obiettivi Programmatici e criteri di verifica del loro conseguimento Per il periodo , gli obiettivi perseguibili dal dipartimento faranno riferimento a: studio e analisi di determinanti fisiologici, agronomici e genetici finalizzati allo sviluppo di tecniche integrate ed ecocompatibili per il miglioramento delle produzioni vegetali (coltivazioni, sviluppo nuovo materiale genetico; diagnosi precoce patogeni; sviluppo prodotti industriali per la lotta biologica) sviluppo di tecnologie innovative in acquacoltura e pesca (riproduzione degli animali, introduzione di nuove specie allevabili, studi sul benessere animale, dieta e razionamenti alimentari in relazione a caratteristiche dei prodotti derivati per l alimentazione umana; condizionamento delel risorse pescabili). conoscenze per tecnologie di conservazione e confezionamento finalizzate alla preservazione della qualità dei prodotti freschi; tecnologie e biotecnologie per processi di innovazione nella preparazione -trasformazione di prodoti agroalimentari Le verifiche sugli avanzamenti di ricerca e sull articolazione delle attività delle commesse si baseranno su una pluralità di parametri che comprendono anche relazioni di avanzamento, ma soprattutto, sviluppo di nuove metodologie e tecnologie, banche dati, sviluppo di materiale genetico certificato assieme a pubblicazioni su riviste JCR e brevetti Risorse umane, strumentali e finanziarie L impegno di personale per lo sviluppo delle attività previste dal Progetto è pari a 1518 mesi/uomo per il 2005 di cui 869 mesi/uomo ricercatori in organico. 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