Art. 8, Legge 26 Ottobre 1995 n. 447 Legge quadro. Art. 5, Legge Regionale 10 Agosto 2001 n. 13. Norme in materia di inquinamento acustico

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1 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Centro intermodale di Melzo Ampliamento sul territorio del Comune di Vignate (MI) Art. 8, Legge 26 Ottobre 1995 n. 447 Legge quadro sull inquinamento acustico Art. 5, Legge Regionale 10 Agosto 2001 n. 13 Norme in materia di inquinamento acustico Giugno 2008 Tecnico Competente Tecnico Competente in Acustica Ambientale in Acustica Ambientale (D.P.G.R. del 4 marzo 2008 n. 2125) (D.P.G.R. del 9 giugno 1997 n. 2236) Dr Ing. Federica Cipriani Dr Adriano Manfron

2 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 2 INDICE 1 PREMESSA DATI DI PROGETTO INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELL AREA DELLE OPERE IN PROGETTO TRAFFICO AUTOVEICOLARE TRAFFICO FERROVIARIO DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO DI ZONA E MODALITA DELL INDAGINE FONOMETRICA DESCRITTORI ACUSTICI STRUMENTI IMPIEGATI E METODOLOGIA DI MISURA MISURE FONOMETRICHE DESCRIZIONE DEL SOFTWARE DI ELABORAZIONE DEI DATI VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO ALLEGATI Allegato 1 Immagini aeree stato di fatto Allegato 2 Stralci di PRG Allegato 3 Estratto di classificazione acustica Allegato 4 Planimetria generale - Scenario strategico Allegato 5 Area delle opere in progetto e punti di misura Allegato 6 Fotografie del sito Allegato 7 Certificato di taratura del fonometro integratore, del microfono e del calibratore acustico Allegato 8 Delibere Regione Lombardia di attribuzione della qualifica di Tecnico competente nel campo dell acustica ambientale.. 78 Allegato 9 Planimetria Scenario 1 sdf, periodo diurno Allegato 10 Planimetria Scenario 2 sdp, periodo diurno... 84

3 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 3 1 PREMESSA La presente relazione viene redatta ai sensi dell art. 8 comma 3 della Legge 447/95 Legge Quadro sull inquinamento acustico, dell art. 5 della Legge Regionale 13/2001 e in conformità alle indicazioni tecniche della D.G.R. n. VII/8313 del 08/03/02 Approvazione del documento Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale di clima acustico. La caratterizzazione acustica di un area, con le modalità di legge e delle specifiche norme tecniche, consente: di comparare la rumorosità specifica della zona con la classificazione acustica della stessa; di prevedere, in fase progettuale, l adozione di particolari provvedimenti atti a ridurre l impatto del rumore di eventuali sorgenti sulla collettività; di verificare la compatibilità tra sorgenti sonore e destinazione d uso del territorio.

4 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 4 2 DATI DI PROGETTO Committente FDA INTERNATIONAL Indirizzo sede legale Via Gaetana Agnesi, MILANO MI Indirizzo sede operativa Via Gaetana Agnesi, MILANO MI Tipologia opere in progetto Attività dell azienda Ampliamento del terminal ferroviario intermodale di Melzo sul territorio del Comune di Vignate (MI) Servizi di movimentazione merci, di supporto al trasporto stradale, ferroviario e marittimo Codice ISTAT 6311 Codice ATECO 5229

5 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 5 3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELL AREA DELLE OPERE IN PROGETTO L area oggetto dell intervento in esame è situata nella porzione Sud-orientale del territorio del Comune di Vignate, a ridosso con i confini dei Comuni di Melzo e di Liscate. Nello specifico, il terreno di interesse si estende su una superficie di circa mq, attualmente liberi e destinati all uso agricolo. Il lotto confina a Ovest con altre aree rurali; in particolare, in prossimità del lato occidentale, in posizione centrale rispetto all estensione longitudinale dell appezzamento, si attesta il nucleo di Cascina Gudo, dove si collocano alcuni recettori residenziali e i manufatti dell Azienda Agricola Nespoli (stalle e depositi). A Sud il sito è delimitato dal confine con il Comune di Liscate, al di là del quale si individua una zona industriale ove è insediato un capannone di grandi dimensioni. A Est il perimetro dell area coincide con il confine del territorio comunale di Melzo, ove si sviluppa il comparto produttivo di Via Primo Maggio; da Nord verso Sud si susseguono vari stabilimenti industriali e artigianali e, all estremità meridionale, si estende un circuito utilizzato per le corse delle auto telecomandate. A Nord, infine, si trova il centro logistico esistente della società Sogemar, raccordato allo scalo ferroviario di Melzo, ove viene svolta l attività di terminal intermodale di scambio tra il trasporto su strada e il trasporto su ferrovia dei containers ivi stoccati. L area delle opere in progetto è classificata dal PRG vigente del Comune di Vignate come zona agricola di tipo E ed è inserita nel perimetro del Parco Sud di Milano, così come i campi aperti compresi del medesimo territorio comunale, posti a Ovest del sito in esame. Contestualmente alla presentazione del programma di ampliamento del nodo intermodale, è stato proposto un cambio di destinazione d uso del suolo, identificando la superficie di intervento come Ambito 7 (Ambito di interesse sovra comunale Espansione dell area di interscambio ferroviario merci di Melzo). Per quanto concerne i lotti appartenenti al territorio del Comune di Melzo, le zone situate a Nord e a Est del settore di interesse sono qualificate dal PRG vigente come zone omogenee di tipo B / P2 (Insediamenti industriali) e includono aree destinate a parcheggio; il terreno posto a Sud-Est, dove è ospitato il circuito per automodellismo, è invece inserito tra le aree per le attrezzature al servizio degli insediamenti produttivi ed include impianti tecnologici per le telecomunicazioni. Gli immobili industriali localizzati a Sud dell appezzamento oggetto dell intervento e compresi nel territorio del Comune di Liscate, infine, si attestano in area classificata dal PRG vigente come zona produttiva di tipo D1a (Insediamenti produttivi a prevalente destinazione industriale e artigianale). In generale, in merito all aspetto urbanistico, il territorio circostante è caratterizzato dall estensione di suolo a destinazione agricola in direzione Ovest, nel territorio del Comune di Vignate, mentre i terreni che si sviluppano a Nord, a Est e a Sud sono

6 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 6 occupati prevalentemente dagli insediamenti industriali e artigianali dei comparti produttivi di Melzo e di Liscate. Dal punto di vista viabilistico, l accesso al lotto in esame avviene attualmente tramite la Strada Vicinale per Cascina Gudo, una via sterrata utilizzata a livello locale ed interessata da un traffico esiguo di autovetture e mezzi agricoli. Tale strada si stacca in direzione Est da Via Primo Maggio, che fa parte della viabilità interna alla zona industriale ubicata nella porzione Sud-occidentale del territorio del Comune di Melzo; si tratta di una strada a senso unico caratterizzata da un flusso veicolare ad elevata percentuale di mezzi pesanti, a causa della presenza del nodo intermodale esistente e degli stabilimenti produttivi della zona. A Sud-Est infine, a meno di 100 m di distanza dal sito in esame, scorre Via Cristoforo Colombo, strada a doppia carreggiata contraddistinta da un consistente flusso veicolare di scorrimento; tale infrastruttura stradale mette in collegamento gli agglomerati urbani di Melzo e di Liscate, attraversandone le rispettive aree industriali e raccordando tra loro le strade provinciali s.p. n 13 e s.p. n 14. A circa 500 m di distanza a Nord dell area delle opere in progetto, si sviluppa la linea ferroviaria Milano Venezia, gestita dalle Ferrovie dello Stato e caratterizzata dal frequente transito di convogli deputati al trasporto sia di passeggeri sia di merci. In conseguenza della presenza dell infrastruttura ferroviaria, è stato favorito lo sviluppo dello scalo di Melzo ed è scaturita l esigenza del potenziamento del terminal logistico per il trasferimento delle merci tra treni e camion. Il Comune di Vignate ha approvato il piano di classificazione acustica del proprio territorio con Delibera del Consiglio Comunale n. 55 del 30/11/2004. L area delle opere in progetto ed il nucleo di Cascina Gudo ricadono in classe III (Aree di tipo misto), così come i terreni che si estendono a Nord Ovest e a Sud Ovest; i campi aperti che si estendono a Ovest, oltre l azienda agricola, sono invece posti in classe II (Aree prevalentemente residenziali), anche se non vi si individuano potenziali ricettori sensibili. Per quanto riguarda il territorio del Comune di Melzo, tutta la striscia di terreno posta a confine con il lotto oggetto dell intervento in esame è collocata in classe IV (Aree di intensa attività umana); proseguendo verso Est, in direzione della zona industriale esistente, si incontrano un altra fascia cuscinetto inserita in classe V (Aree prevalentemente industriali) ed un ampia zona centrale attribuita alla classe VI (Aree esclusivamente industriali). L area situata a Sud e compresa entro i confini del Comune di Liscate, infine, è attribuita alla classe V (Aree prevalentemente industriali), in ragione della presenza consistente di impianti produttivi. I valori limite assoluti di immissione previsti per le diverse classi sono stabiliti dalla tab. C allegata al D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore, di seguito riportata.

7 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 7 Tabella C: valori limite assoluti di immissione* Classi di destinazione d uso del territorio Tempo di riferimento Diurno Notturno I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali * Valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori. Dalla descrizione sopra presentata e dall osservazione degli stralci di classificazione acustica riportati in allegato, si evince che, in corrispondenza del confine tra i territori comunali di Vignate e Liscate, esiste un salto di classe; infatti, l area delle opere in progetto, appartenente a Vignate, è collocata di classe III, mentre la zona industriale di Liscate è posta in classe V, con conseguente scarto di 10 db tra i valori limite di immissione dei due settori. Tale discontinuità è determinata dalla brusca variazione di destinazione d uso, da area industriale a terreno agricolo; tuttavia, l intervento in progetto presso l ambito 7, compreso nel territorio di Vignate, associato al cambio di destinazione d uso del suolo, potrebbe determinare una riclassificazione dell area sotto il profilo acustico, con coerente innalzamento della classe di riferimento. Occorre evidenziare che l art. 5 del D.P.C.M 14 novembre 1997 esclude l applicabilità dei limiti di zona alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture dei trasporti nelle fasce di pertinenza acustica delle stesse. L area esaminata si colloca in prossimità di strade classificate dall art. 2 del D.Lgs 285/92 (nuovo codice della strada) come strade locali di tipo F (strada vicinale per Cascina Gudo). Fa eccezione il tratto di Via C. Colombo, che scorre a Sud Est nel territorio di Melzo, definito come strada urbana di scorrimento di tipo Da. Il sito oggetto dello studio, come menzionato, si trova a circa 500 m di distanza dalla linea ferroviaria Milano Venezia; pertanto, non è interessato dalla fascia di pertinenza acustica di tale infrastruttura dei trasporti.

8 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 8 4 TRAFFICO AUTOVEICOLARE L inquinamento acustico originato dalle infrastrutture dei trasporti stradali è normato dal D.P.R. 30 marzo 2004 n. 142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell art 11 della Legge 447/95. L art. 2 definisce il campo di applicazione del decreto individuando le diverse tipologie di infrastrutture stradali: A: autostrade; B: strade extraurbane principali; C: strade extraurbane secondarie; D: strade urbane di scorrimento; E: strade urbane di quartiere; F: strade locali. L art. 3 individua la fascia di pertinenza acustica relativa alle diverse tipologie di infrastrutture: per quelle di tipo A, B e Ca, la fascia territoriale di pertinenza acustica è fissata in 250 m e suddivisa in due parti: la prima, più vicina all infrastruttura, della larghezza di 100 m, denominata fascia A; la seconda, di 150 m, denominata fascia B. Per le infrastrutture stradali di tipo Cb l ampiezza della fascia di pertinenza acustica è fissata in 150 m, suddivisi in 100 m per la fascia A e 50 m per la fascia B. Per le infrastrutture stradali di tipo D, l ampiezza della fascia territoriale di pertinenza acustica è stabilita di 100 m, mentre, per le infrastrutture di tipo E ed F, la larghezza delle fasce territoriali di pertinenza acustica è definita di 30 m. L art. 4 prescrive i criteri di applicabilità e impone i valori limite di immissione per le infrastrutture stradali di nuova realizzazione. All interno della fascia di pertinenza di 250 m, i valori limite assoluti di immissione sono fissati in 50 db(a) LAeq diurno e 40 db(a) LAeq notturno per scuole, ospedali, case di cura e di riposo, nonché 65 db(a) Leq diurno e 55 db(a) LAeq notturno per gli altri ricettori. Nel caso in cui tali limiti non siano tecnicamente conseguibili è necessario procedere ad interventi diretti sui ricettori rispettando i seguenti valori: 35 db(a) LAeq notturno per ospedali, scuole, case di cura e di riposo, 40 db(a) LAeq notturno per tutti gli altri ricettori in ambiente abitativo e 45 db(a) LAeq diurno per le scuole. L art. 5 fissa i limiti assoluti di immissione per le infrastrutture stradali esistenti di tipo A, B, C e D: 50 db(a) LAeq diurno, 40 db(a) LAeq notturno per scuole, ospedali, case di cura e case di riposo (per le scuole vale il solo limite diurno); 70 db(a) LAeq diurno e 60 db(a) LAeq notturno per gli altri ricettori della fascia A e della fascia di 100 m delle strade di tipo Da; 65 db(a) LAeq diurno e 55 db(a) LAeq notturno per gli altri ricettori della fascia B e della fascia di 100 m delle strade di tipo Db.

9 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 9 Per le infrastrutture di tipo E ed F i limiti sono quelli definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al DPCM 14/11/97 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come previsto dall art. 76 comma 1 lettera a), della legge n. 447/95. All Art. 6 si afferma che, qualora tali valori non fossero tecnicamente conseguibili, ovvero qualora in base a valutazioni tecniche, economiche o di carattere ambientale si evidenzi l opportunità di procedere ad interventi diretti sui ricettori, deve essere assicurato il rispetto dei seguenti limiti: 35 db(a) LAeq notturno per ospedali, case di cura e case di riposo; 40 db(a) LAeq notturno per tutti gli altri ricettori in ambiente abitativo; 45 db(a) LAeq diurno per le scuole. Tali valori sono misurati al centro della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto all altezza di 1,5 m dal pavimento. Per le infrastrutture di tipo E ed F, all interno della fascia di pertinenza, i valori limite assoluti di immissione del rumore sono definiti dai Comuni nel rispetto dei valori riportati in tab. C allegata al D.P.C.M e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane. L art. 8 individua i soggetti responsabili delle attività di risanamento acustico. Nel caso di infrastrutture esistenti, gli interventi di bonifica sono a carico del titolare della concessione edilizia o del permesso a costruire. L area delle opere in progetto si colloca in prossimità di strade classificate come strade locali di tipo F, per cui i limiti previsti per i ricettori residenziali coincidono con quelli della classe definita dal piano di zonizzazione acustica. Nello specifico, la porzione del Comune di Vignate comprendente il sito di interesse ed il nucleo di Cascina Gudo è inserita in classe III, pertanto i limiti assoluti di immissione previsti dal D.P.C.M valgono 60 db(a) nel periodo di riferimento diurno e 50 db(a) nel periodo di riferimento notturno. Il settore Sud-orientale del terreno destinato all intervento in esame è marginalmente compreso nella fascia di pertinenza acustica di Via Cristoforo Colombo, infrastruttura classificata come strada urbana di scorrimento di tipo Da; pertanto, i limiti stabiliti entro una distanza di 100 m dalla sede stradale sono pari a 70 e 60 db(a), rispettivamente nei periodi di riferimento diurno e notturno. Occorre comunque sottolineare che in tale fascia non si individua la presenza di recettori sensibili.

10 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag TRAFFICO FERROVIARIO Il D.P.R. 18 Novembre 1998 n. 459 Regolamento recante norme di esecuzione dell art. 11 della legge 26 Ottobre 1995 n. 447 in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario fissa l estensione delle fasce territoriali di pertinenza acustica delle infrastrutture ferroviarie ed i valori limite assoluti da rispettare all interno delle stesse. La fascia di pertinenza per le infrastrutture esistenti con velocità di progetto non superiore a 200 km/h, ha una larghezza di 250 m a partire dalla mezzeria dei binari esterni e per ciascun lato. Tale fascia viene suddivisa in due parti: la prima, più vicina all infrastruttura e della larghezza di m 100, viene denominata fascia A; la seconda, più distante dall infrastruttura e della larghezza di 150 m, viene denominata fascia B. I limiti previsti per tali fasce sono riportati nella tabella seguente. Limiti acustici delle fasce di pertinenza della ferrovia FASCIA LIMITE DIURNO LIMITE NOTTURNO A 70 db(a) 60 db(a) B 65 db(a) 55 db(a) Aree con presenza di : ospedali, case di cura, scuole*, R.S.A. 50 db(a) 40dB(A) * Per le scuole vale il solo limite diurno. Nel D.P.R. 18 Novembre 1998 n. 459, all articolo 3 viene definita l ampiezza delle fasce di pertinenza acustica della linea ferroviaria e agli articolo 4 e 5 è stabilito il valore dei limiti di riferimento all interno di tali fasce. La verifica dei limiti viene effettuata con le modalità specificate nell allegato C del D.M. 16 Marzo 1998, tenendo presente che essi valgono esclusivamente per il contributo derivante dal rumore prodotto dal transito dei convogli ferroviari. Le immissioni ed emissioni sonore derivanti da sorgenti sonore diverse da quelle connesse con la linea ferroviaria, anche all interno delle fasce di pertinenza acustica della stessa, sono soggette ai limiti stabiliti dalla classificazione acustica del territorio comunale per le zone in questione.

11 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 11 L articolo 3 del medesimo D.P.R. stabilisce che, per le aree non ancora edificate ed interessate dall attraversamento di infrastrutture in esercizio, gli interventi per il rispetto dei limiti sono a carico del titolare del permesso di costruire. All articolo 5 viene precisato che, qualora i valori limite non siano tecnicamente conseguibili, per motivi tecnici, economici o ambientali, deve essere assicurato il rispetto dei seguenti limiti: 35 db(a) LAeq notturno per ospedali, case di cura e case di riposo; 40 db(a) LAeq notturno per tutti gli altri ricettori in ambiente abitativo; 45 db(a) LAeq diurno per le scuole. Tali valori sono misurati al centro della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto all altezza di 1,5 m dal pavimento. L area delle opere in progetto si colloca a circa 500 m di distanza a Sud della linea ferroviaria Milano Venezia, pertanto non è interessata dalla presenza delle fasce di pertinenza acustica di tale infrastruttura.

12 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO Il progetto di intervento oggetto del presente studio di valutazione di impatto acustico riguarda l ampliamento del terminal intermodale di Melzo, gestito dalla società Sogemar S.p.A., e si inserisce all interno della pianificazione di incremento, su scala nazionale, del trasporto di merci su rotaia. Tale programma, a livello macroscopico, si prefigge lo scopo di ridurre il traffico dei mezzi pesanti delegati al trasporto di merci su strada, con l effetto di migliorare la viabilità stradale e di ridurre l impatto ambientale complessivo. Il piano di sviluppo in esame, nello specifico, deriva dall esigenza di accrescere la capacità dei nodi destinati allo smistamento e cambio di modalità dei containers ed ha origine in conseguenza dei lavori di quadruplicazione della linea ferroviaria Milano - Venezia e del potenziamento dello scalo ferroviario di Melzo. La ditta Sogemar possiede già una struttura intermodale, funzionante dal 1992, situata nel territorio del Comune di Melzo e raccordata allo scalo ferroviario; si tratta di un area dove vengono stoccati i containers, che sono trasferiti da treno a camion (e viceversa) mediante l utilizzo di appositi mezzi meccanici semoventi. Nel 2003 l azienda ha rilevato parte dell attività del COM (Centro Operativo Melzo), appartenente in passato alla Merzario S.p.A., nell ottica di realizzare un centro logistico efficiente e razionale, mediante l unione dei due siti ed il successivo ampliamento del complesso. Attualmente, la società intende estendere la propria superficie sui terreni limitrofi disponibili, localizzati in direzione Sud-Ovest entro i confini del Comune di Vignate, con l intento di incrementare ulteriormente le proprie potenzialità di stoccaggio e movimentazione dei contenitori in arrivo e partenza. L area individuata per tale scopo è adiacente all insediamento esistente e si sviluppa su circa mq, compresi nel Parco Agricolo Sud di Milano, attualmente liberi da manufatti e destinati all uso agricolo. La realizzazione del programma di espansione prevede le seguenti opere: Posa in opera di frantumato di cava o di recupero da demolizione, selezionato, lavorato e costipato con rulli idonei, atto a formare la massicciata; Preparazione del piano di posa pronto a ricevere la pavimentazione, formata da vari strati e pezzature di asfalto; Realizzazione di cavidotti di collegamento per la rete elettrica e di telecomunicazione;

13 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 13 Realizzazione di canali di scarico delle acque, con idonei trattamenti delle stesse prima dello scarico in fogna; Esecuzione di massicciata idonea alla realizzazione del prolungamento dei binari esistenti nell impianto adiacente; Costruzione di circa 1600 m di binari (quattro binari da circa 400 m ciascuno) lungo il lato occidentale dell area; Realizzazione di torri faro per l illuminazione dei piazzali; Costruzione dell impianto antincendio; Demolizione di una porzione di recinzione, nella parte meridionale dell attuale piazzale, per permettere il collegamento delle aree; Realizzazione di una nuova recinzione per la delimitazione delle nuove aree, lungo i lati occidentale, meridionale e orientale del terreno destinato all ampliamento; Formazione della pavimentazione in asfalto. All interno del nuovo insediamento verranno svolte attività di trasferimento, smistamento e deposito dei containers, con modalità analoghe a quelle già in atto presso l impianto esistente. I binari ferroviari verranno prolungati in direzione Sud, lungo il lato occidentale dell area in esame, e tutto il perimetro sarà delimitato da un muro in pannelli prefabbricati in calcestruzzo alto circa 4 m. I contenitori, movimentati mediante mezzi meccanici semoventi simili a quelli presenti allo stato attuale, saranno stoccati su più livelli nell area libera disponibile. Il progetto non include la costruzione di manufatti, a parte il muro di cinta, né verranno installate attrezzature tecnologiche o impianti fissi in grado di costituire una sorgente significativa di rumore. Al fine di mitigare l impatto visivo prodotto dal centro logistico, verranno piantati due filari di alberi ad alto fusto, lungo tutto il confine del piazzale. A seguito dell ampliamento, in base alla prima valutazione di massima dell incidenza del traffico dello scalo, l azienda prevede di incrementare il volume di merci gestite quotidianamente, passando da 420 camion al giorno (corrispondenti allo 0,2 % del traffico totale, all 1,1 % del traffico commerciale e al 2 % del traffico pesante) a 468 camion al giorno; tale intensificazione non rappresenta che lo 0,2 % rispetto al traffico globale dell area. Pertanto, dal punto di vista acustico, l effetto dell aumento del numero di veicoli pesanti è ininfluente rispetto alla rumorosità generata, allo stato attuale, dal traffico stradale; anzi, considerato che lo scopo ultimo dello sviluppo del centro intermodale è quello di favorire l utilizzo della ferrovia per il trasporto delle

14 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 14 merci a scapito del trasporto su strada, il progetto prevede una riduzione su larga scala del traffico di camion, con conseguente miglioramento della situazione acustica in corrispondenza delle infrastrutture stradali. La società Sogemar intende svolgere le proprie attività lavorative esclusivamente durante il periodo di riferimento diurno (ore ore 22.00), dal lunedì al sabato, con orario variabile.

15 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO DI ZONA E MODALITA DELL INDAGINE FONOMETRICA L area destinata alle opere in progetto si colloca nel territorio del Comune di Vignate ed è attualmente destinata all uso agricolo, come precedentemente specificato; il terreno di interesse è delimitato a Nord, a Est e a Sud dai confini con i territori comunali di Melzo e di Liscate, in corrispondenza dei quali si estendono zone a connotazione esclusivamente industriale e non si evidenzia la presenza di abitazioni o altri recettori sensibili eventualmente disturbati dall insediamento in esame. A Est della superficie oggetto dell intervento di ampliamento del nodo intermodale, si individua il nucleo di Cascina Gudo, ove ha sede l Azienda Agricola Nespoli e si attestano gli unici recettori residenziali, identificati nei pressi del sito di interesse e potenzialmente esposti all impatto acustico determinato dall installarsi del nuovo impianto. Come indicato dalla DGR VII/8313 del 08/03/02 è stato valutato il clima acustico di zona ante-operam. Il lotto oggetto del presente studio è piuttosto ampio, essendo largo circa 200 m da Est a Ovest e circa 400 m da Nord a Sud; pertanto, le sorgenti di rumore predominanti variano spostandosi sull area di pertinenza, anche se la rumorosità prodotta dal traffico veicolare in transito sulla viabilità del territorio circostante rappresenta un contributo di fondo pressoché continuo al livello di rumore ambientale. Lungo il bordo settentrionale del sito in esame, in prossimità del confine con l insediamento esistente della Sogemar, il clima acustico è condizionato prevalentemente dalle attuali operazioni di movimentazione dei containers. A Ovest, invece, le emissioni sonore maggiormente impattanti sono determinate dalle attività svolte nell azienda agricola Nespoli, all interno della quale sono localizzati magazzini e stalle adiacenti agli immobili residenziali. In corrispondenza dell angolo Sudorientale dell appezzamento, la situazione sonora è influenzata in maniera preponderante dalla rumorosità generata dal flusso veicolare costante che percorre Via Cristoforo Colombo e, saltuariamente, dall utilizzo del circuito per auto telecomandate, attivo soprattutto il sabato e la domenica. Gli edifici produttivi installati a Ovest e a Sud dell area di interesse, infine, non costituiscono sorgenti di rumore significative e strumentalmente apprezzabili rispetto alla condizione dell ambiente esterno. Il recettore residenziale più vicino all area destinata al futuro insediamento è rappresentato da un abitazione di due piani fuori terra, ubicata nell agglomerato di Cascina Gudo; la facciata orientale del fabbricato è posta a circa 23 m di distanza dal muro di cinta del piazzale in progetto. Tutto il nucleo rurale è incluso nel territorio del Comune di Vignate ed è inserito in classe III (Aree di tipo misto) nella relativa

16 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 16 zonizzazione acustica. In corrispondenza del recettore selezionato, allo stato attuale, le emissioni sonore prevalenti sono quelle derivanti dalle attività svolte dall azienda agricola stessa; sono invece meno significativi i contributi sonori associati al traffico veicolare e agli stabilimenti industriali e artigianali localizzati nella zone produttive che si sviluppano nei Comuni di Melzo e di Liscate. In particolare, per quanto concerne l impianto esistente ed operativo della ditta Sogemar, la rumorosità prodotta dalle operazioni condotte non costituisce nel presente un emissione significativa nei confronti della popolazione residente individuata. Al fine di valutare il clima acustico di zona ante-operam e di stimare il potenziale impatto delle opere in progetto, in riferimento sia al ricettore sensibile identificato sia all area circostante, è stata condotta un indagine fonometrica durante la quale sono stati presi in considerazione N. 3 punti di misura, le cui caratteristiche sono di seguito descritte: Punto N. 1: lungo il confine occidentale del lotto in esame, di fronte all edificio residenziale di 2 piani situato presso Cascina Gudo, con il microfono posizionato ad una distanza di circa 20 m dalla facciata orientale del caseggiato e a circa 4 m di altezza sul piano campagna; presso tale postazione, la sorgente di rumore più significativa, come menzionato, è rappresentata dalle attività svolte presso l azienda agricola ed il rilevamento fonometrico effettuato ha fornito il livello di rumore residuo da attribuire al recettore selezionato. Punto N. 2: in prossimità del muro di cinta occidentale dell insediamento esistente della società Sogemar, a Nord dell appezzamento destinato al futuro ampliamento; il cavalletto del fonometro è stato collocato a circa 1 m di distanza all esterno della recinzione ed il microfono è stato sollevato fino a superare il bordo superiore del muro, in modo da registrare l emissione sonora generata dalle operazioni normalmente eseguite durante l orario lavorativo dell impianto. Il livello di rumore rilevato presso tale postazione costituisce una misura rappresentativa del contributo sonoro da associare all attività in progetto nel sito di interesse. Punto N. 3: nei pressi del bordo orientale del lotto in esame, sul retro degli immobili produttivi che si affacciano su Via Primo Maggio e sono compresi nel territorio del Comune di Melzo; il microfono è stato installato a circa 1 m di distanza a Ovest della Roggia Pirola e a circa 4 m di altezza rispetto alla quota del terreno agricolo. Il rilievo strumentale condotto presso tale posizione è risultato condizionato dalla rumorosità del traffico veicolare proveniente prevalentemente da Sud Est, mentre i capannoni presenti nelle vicinanze non costituiscono una sorgente di rumore significativa per il clima acustico dell area. In corrispondenza di ognuna delle postazioni prescelte è stata effettuato un rilevamento fonometrico della durata di 24 ore, in un normale giorno infrasettimanale.

17 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 17 Oltre al livello equivalente L Aeq, sono stati nel contempo rilevati, per consentire un analisi maggiormente significativa del fenomeno acustico in esame, i livelli statistici L n (pesati A Fast), il Minimo Livello e il Massimo Livello durante il tempo di misura. In modo particolare, si è ritenuto opportuno mettere in evidenza, per ogni misura, l indice statistico L AF95 (livello sonoro pesato A, Fast, superato per il 95% del tempo di misura) detto più comunemente rumore di fondo. Tale indice rappresenta in maniera normalizzata i livelli sonori minimi più frequenti, che caratterizzano un determinato clima sonoro. Le modalità di misura sono quelle indicate nell allegato B del Decreto Ministeriale 16 Marzo I rilievi fonometrici sono stati eseguiti in condizioni meteorologiche idonee (assenza di vento e di precipitazioni).

18 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag DESCRITTORI ACUSTICI Rumore È un suono che provoca una sensazione non piacevole. Per suono si intende una perturbazione di carattere oscillatorio che si propaga in un mezzo elastico, di frequenza tale da essere percepita dall orecchio umano. Sorgenti sonore fisse Gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi, le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative. Sorgenti sonore mobili Tutte le sorgenti sonore non comprese nella precedente definizione. Valori limite di immissione Il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori. Valori limite di emissione Il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della stessa, in corrispondenza di spazi occupati da persone e comunità. Valori di attenzione Il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l ambiente. Valori di qualità I valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per la realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla presente legge db decibel È l indice di una scala che misura la pressione sonora, cioè l intensità del suono che viene valutato rispetto ad un livello di riferimento costituito dalla soglia di udibilità. Non è un unità di misura assoluta, ma esprime il rapporto tra la quantità di energia misurata ed il livello di riferimento stabilito. La scala dei db è logaritmica ed il livello di riferimento è di 20 μpa; pertanto ad ogni aumento di 3 db corrisponde un raddoppio della intensità sonora. Le sorgenti sonore si caratterizzano per intensità sonora e frequenza e provocano effetti diversi sulle persone anche a causa della differente composizione spettrale e non solo per la loro diversa intensità. L p - Livello di pressione acustica Esprime il valore della pressione acustica di un fenomeno sonoro ed è dato dalla relazione seguente: L p = 10 log (p /p 0 ) 2 db

19 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 19 dove: p p 0 è il valore efficace della pressione sonora misurata in Pascal (Pa); è la pressione di riferimento che si assume a 20 μpa in condizioni standard. L eq(a) - Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A Detto parametro rappresenta il livello di pressione sonora costante nel tempo avente lo stesso contenuto energetico del fenomeno osservato il cui livello è però variabile; in altre parole il L eq rappresenta l energia media del fenomeno acustico. È espresso dalla seguente relazione: L eq(a), T = 10 log [1/T p A 2 (t) / p 0 2 * dt] db(a) dove: p A (t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata secondo la curva A (norma IEC 651); p 0 è il valore della pressione sonora di riferimento; T è l intervallo di tempo. Il significato di curva di ponderazione A deriva dall esigenza di misurare direttamente su un fonometro (strumento per la misurazione del rumore) il livello di pressione sonora così come percepito dall uomo al fine di valutare una situazione di rischio uditivo o di disturbo. Livelli dei valori efficaci di pressione sonora ponderata A L AS, L AF, L AI, esprimono i valori efficaci in media logaritmica mobile della pressione sonora ponderata A secondo le costanti di tempo slow, fast, impulse. L (n) Si definisce livello percentile L n il livello che è stato presente o superato per un intervallo di tempo pari a n % del tempo di misura considerato. Esso fornisce l indicazione del livello medio e della fluttuazione di livello. L 1 Livello sonoro presente o superato per un intervallo di tempo dell 1% della misura. Serve ad individuare le sorgenti e le cause che originano i valori di punta, i quali sono da un lato quelli che hanno una forte influenza sul valore del livello equivalente rilevabile e dall altro sono le maggiori cause del disturbo e di degrado ambientale in aree urbane, dove il rumore da traffico è nettamente prevalente. L 10 Livello sonoro presente o superato per un intervallo di tempo del 10% della misura. Questo parametro risulta utile ad eseguire una analisi del rumore prodotto dal traffico veicolare; in particolare evidenzia la consistenza del passaggio di mezzi pesanti. L 90 Livello sonoro presente o superato per un intervallo di tempo del 90% della misura, in sintesi il parametro rappresentante il rumore di fondo. In altre parole L 90 rappresenta in maniera normalizzata i livelli sonori minimi più frequenti che caratterizzano un

20 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 20 determinato clima sonoro oppure, detto più semplicemente, rappresenta la sonorità dell ambiente quando non transitano sorgenti mobili e non sono attive sorgenti fisse. Δ (L 10 - L 90 ) La differenza tra i valori di L 10 - L 90 risulta indicativa della variabilità della rumorosità nel periodo di misura. Livello di rumore residuo - L r È il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato «A» che si rileva quando si escludono le specifiche sorgenti disturbanti. Esso deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale. Livello di rumore ambientale - L a È il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato «A» prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall insieme del rumore residuo (come precedentemente definito) e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti. Livello differenziale di rumore - L d Differenza tra il livello L eq(a) di rumore ambientale e quello del rumore residuo. Livello di rumore corretto - L c E definito dalla relazione: L c = L a + KI + KT + KB dove KI=3, KT=3 e KB=3 sono dei fattori correttivi espressi in db(a) che devono essere addizionati al valore di livello di rumore ambientale qualora si individuano componenti tonali e/o impulsive e/o di bassa frequenza. Rilevamento strumentale dell'impulsività dell'evento Ai fini del riconoscimento dell'impulsività di un evento, devono essere eseguiti i rilevamenti dei livelli LAImax e LASmax per un tempo di misura adeguato. Detti rilevamenti possono essere contemporanei al verificarsi dell'evento oppure essere svolti successivamente sulla registrazione magnetica dell'evento. Riconoscimento dell'evento sonoro impulsivo Il rumore è considerato avente componenti impulsive quando sono verificate le condizioni seguenti: l'evento è ripetitivo, la differenza tra LAImax e LASmax è superiore a 6 db, la durata dell'evento a -10 db dal valore L AFmax è inferiore a 1 s. L'evento sonoro impulsivo si considera ripetitivo quando si verifica almeno 10 volte nell'arco di un'ora nel periodo diurno ed almeno 2 volte nell'arco di un'ora nel periodo notturno. La ripetitività deve essere dimostrata mediante registrazione grafica del livello L AF effettuata durante il tempo di misura. Il valore di L Aeq viene incrementato di un fattore KI così come definito al punto 15 dell'allegato A del Decreto del Ministero dell ambiente 16 Marzo Riconoscimento di componenti tonali di rumore Al fine di individuare la presenza di Componenti Tonali (CT) nel rumore, si effettua un'analisi spettrale per bande normalizzate di 1/3 di ottava. Si considerano

21 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 21 esclusivamente le CT aventi carattere stazionario nel tempo ed in frequenza. Se si utilizzano filtri sequenziali si determina il minimo di ciascuna banda con costante di tempo Fast. Se si utilizzano filtri paralleli, il livello dello spettro stazionario è evidenziato dal livello minimo in ciascuna banda. Per evidenziare CT che si trovano alla frequenza di incrocio di due filtri ad 1/3 di ottava, possono essere usati filtri con maggiore potere selettivo o frequenze di incrocio alternative. L'analisi deve essere svolta nell'intervallo di frequenza compreso tra 20Hz e 20 khz. Si è in presenza di una CT se il livello minimo di una banda supera i livelli minimi delle bande adiacenti per almeno 5 db. Si applica il fattore di correzione KT come definito al punto 15 dell'allegato A del Decreto del Ministero dell ambiente 16 Marzo 1998, soltanto se la CT tocca una isofonica eguale o superiore a quella più elevata raggiunta dalle altre componenti dello spettro. La normativa tecnica di riferimento è la UNI EN ISO 266: Presenza di componenti spettrali in bassa frequenza Se l'analisi in frequenza svolta con le modalità di cui al punto precedente, rileva la presenza di CT tali da consentire l'applicazione del fattore correttivo KT nell'intervallo di frequenze compreso fra 20 Hz e 20 khz, si applica anche la correzione KB così come definita al punto 15 dell'allegato A del Decreto del Ministero dell ambiente 16 Marzo 1998, esclusivamente nel tempo di riferimento notturno. Tempo di riferimento - T r E il parametro che rappresenta la collocazione del fenomeno acustico nell arco delle 24 ore: si individuano il periodo diurno e notturno. Il periodo diurno è, di norma, quello relativo all intervallo di tempo compreso tra le h 6.00 e le h Il periodo notturno è quello relativo all intervallo di tempo compreso tra le h e le h Tempo di osservazione - T o E un periodo di tempo compreso in T r nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono valutare. Tempo di misura T m All'interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o più tempi di misura (T m ) di durata pari o minore del tempo di osservazione in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno. 1 Il D.M. 16 marzo 1998, allegato B, punto 10, riporta la norma ISO 266:1987.

22 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag STRUMENTI IMPIEGATI E METODOLOGIA DI MISURA L indagine fonometrica è stata condotta in conformità a quanto previsto dal D.M. 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico. I sistemi di misura adottati soddisfano le specifiche di cui alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. Le misure di livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A, sono state effettuate con fonometri conformi alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. I filtri e i microfoni utilizzati per le misure sono conformi, rispettivamente, alle norme EN 61260/1995 (IEC 1260) e EN /1994, EN /1993, EN /1995, EN /1995. I calibratori sono conformi alle norme CEI La strumentazione, prima e dopo ogni ciclo di misura, è stata controllata con calibratore di classe 1, secondo la norma IEC 942:1988. Nello specifico le rilevazioni sono state effettuate con il misuratore di livello sonoro integratore (fonometro) del tipo Brüel & Kjaer 2260 di classe 1 con relativo microfono di classe 1 tipo Brüel & Kjaer e di un moduli della stessa casa costruttrice. Il parametro misurato, come previsto dal D.M Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico, è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A Leq(A). Come indicato nel D.M tutti i valori misurati sono stati arrotondati a 0,5 db(a). Si allegano i certificati di verifica della taratura degli strumenti. Durante ciascuna misura il microfono è stato installato ad una distanza di almeno 100 cm da superfici riflettenti.

23 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag MISURE FONOMETRICHE Punto di misura 1 Recettore residenziale Strumento: 2260 Applicazione: BZ7206 Versione 1.1 Ora di inizio: 17/01/ :13:24 Ora termine: 18/01/ :13:24 Tempo trascorso: 24:00:00 Larghezza banda: 1/3 ottava Nr. picchi: 120,0 db Campo: 20,5-100,5 db Misure in banda larga: S F I - A L Statistiche in banda larga: F - A Misure in ottava: F - L Velocità Campionamento 0:00:30 Parametri in banda larga: Tutti Parametri dello spettro: Senza statistica Numero di serie dello strumento: Numero di serie del microfono: Ingresso: Microfono Tensione di polarizzazione: 0 V Correzione di incidenza: Frontale Tempo di Calibrazione: 17/01/ :10:49 Livello di Calibrazione: 93,9 db Sensibilità: -26,5 db ZF0023: Non usato

24 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 24 Periodo diurno Periodo notturno Clima acustico - Misura 1 in Calcoli db :00:00 21:00:00 01:00:00 05:00:00 09:00:00 13:00:00 LAeq Cursore: 17/01/ :05:00-22:05:30 LAeq=44.8 db Clima acustico - Misura 1 Testo Nome Ora di inizio Ora di termine Totale 17/01/ /01/ :13:24 15:13:24 Periodo 17/01/ /01/2008 notturno 22:00:00 06:00:00 Periodo 17/01/ /01/2008 diurno 15:13:24 15:13:24 Blocco 17/01/ /01/2008 1h 15:13:24 16:13:30 Blocco 17/01/ /01/2008 1h 16:13:30 17:13:30 Blocco 17/01/ /01/2008 1h 17:13:30 18:13:30 Blocco 17/01/ /01/2008 1h 18:13:30 19:13:30 Blocco 17/01/ /01/2008 1h 19:13:30 20:13:30 Blocco 17/01/ /01/2008 1h 20:13:30 21:13:30 Blocco 17/01/ /01/2008 1h 21:13:30 22:13:30 Blocco 17/01/ /01/2008 1h 22:13:30 23:13:30 Blocco 17/01/ /01/2008 1h 23:13:30 00:13:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 00:13:30 01:13:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 01:13:30 02:13:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 02:13:30 03:13:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 03:13:30 04:13:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 04:13:30 05:13:30 Tempo trascorso LAeq [db] LAF10 [db] LAF95 [db] LLFMin [db] LLFMax [db] 24:00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00:

25 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 25 Blocco 1h Blocco 1h Blocco 1h Blocco 1h Blocco 1h Blocco 1h Blocco 1h Blocco 1h Blocco 1h Blocco 1h 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:30 18/01/ :13:24 1:00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :59: db 17/01/ :13:24-18/01/ :13: Clima acustico - Misura 1 in Calcoli A L LLeq LLFMax LLFMin Cursore: (A) Leq=56.6 db LFMax=84.0 db LFMin=33.9 db Hz

26 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 26 Clima acustico - Misura 1 in Calcoli % Basato sull' 1% Ampiezza di classe: 2% 17/01/ :13:24-18/01/ :13: L1 = 70.1 db L5 = 62.0 db L10 = 56.0 db L50 = 48.2 db L90 = 41.6 db L95 = 39.7 db L99 = 37.0 db db Livello Comulativa Cursore: [60.4 ; 60.6[ db Livello: 0.1% Comulativa: 6.1%

27 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 27 Punto di misura 2 Strumento: 2260 Applicazione: BZ7206 Versione 1.1 Ora di inizio: 18/01/ :51:15 Ora termine: 19/01/ :51:15 Tempo trascorso: 24:00:00 Larghezza banda: 1/3 ottava Nr. picchi: db Campo: db Misure in banda larga: S F I - A L Statistiche in banda larga: F - A Misure in ottava: F - L Velocità Campionamento 0:00:30 Parametri in banda larga: Tutti Parametri dello spettro: Senza statistica Numero di serie dello strumento: Numero di serie del microfono: Ingresso: Microfono Tensione di polarizzazione: 0 V Correzione di incidenza: Frontale Tempo di Calibrazione: 18/01/ :43:29 Livello di Calibrazione: 93.9 db Sensibilità: db ZF0023: Non usato

28 Valutazione clima e impatto acustico Centro intermodale, Melzo/Vignate (MI) Giu 08 pag. 28 Periodo diurno Periodo notturno Clima acustico - Misura 2 in Calcoli db :00:00 21:00:00 01:00:00 05:00:00 09:00:00 13:00:00 LAeq Cursore: 19/01/ :51:00-15:51:15 LAeq=39.2 db Clima acustico - Misura 2 Testo Nome Ora di inizio Ora di termine Totale 18/01/ /01/ :51:15 15:51:15 Periodo 18/01/ /01/2008 diurno 15:51:15 15:51:15 Periodo 18/01/ /01/2008 notturno 22:00:00 06:00:00 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 15:51:15 16:51:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 16:51:30 17:51:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 17:51:30 18:51:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 18:51:30 19:51:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 19:51:30 20:51:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 20:51:30 21:51:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 21:51:30 22:51:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 22:51:30 23:51:30 Blocco 18/01/ /01/2008 1h 23:51:30 00:51:30 Blocco 19/01/ /01/2008 1h 00:51:30 01:51:30 Blocco 19/01/ /01/2008 1h 01:51:30 02:51:30 Blocco 19/01/ /01/2008 1h 02:51:30 03:51:30 Blocco 19/01/ /01/2008 1h 03:51:30 04:51:30 Blocco 19/01/ /01/2008 1h 04:51:30 05:51:30 Tempo trascorso LAeq [db] LAF10 [db] LAF95 [db] LLFMin [db] LLFMax [db] 24:00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00: :00:

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