1 SCOPO LIMITI DI LEGGE... 4 ECOL STUDIO S.R.L. - LABORATORIO ANALISI - CONSULENZA - FORMAZIONE - MEDICINA DEL LAVORO

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2 INDICE 1 SCOPO DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO COLLOCAZIONE DELL ATTIVITÀ LIMITI DI LEGGE STRUMENTAZIONE UTILIZZATA INCERTEZZA DI MISURA RIPETIBILITÀ DELLE MISURE INCERTEZZA ESTESA POSTAZIONI OGGETTO DI INDAGINE RISULTATI DELLE MISURE RILIEVI AMBIENALE DIURNI CONCLUSIONI ALLEGATO I - PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA DI ROSIGNANO MARITTIMO+POSTAZIONI...12 ALLEGATO II - CERTIFICATI DI TARATURA...13 Impatto acustico doc Pagina 2/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

3 1 SCOPO Lo scopo del presente lavoro è quello di effettuare una verifica dei livelli sonori prodotti dall attività svolta dalla ditta Conglomerati C.L.D. S.r.l in loc. Le Morelline nel Comune di Rosignano Marittimo. Sono state monitorati i recettori più sensibili. I rilievi sono stati condotti alla presenza del Sig. Palandri, referente aziendale. 2 DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO L azienda in esame produce conglomerati bituminosi. I vari tipi di inerti provenienti dallo stoccaggio nel piazzale, vengono miscelati ed omogeneizzati ed inviati al forno essiccatore per l eliminazione completa dell acqua. Completata l opera di essiccamento, il materiale inerte viene inviato alla miscelazione con il bitume caldo e si ottiene il prodotto finito. Questo viene stoccato nel silos pronto per essere commercializzato. Le lavorazioni vengono effettuate solamente nel periodo di riferimento diurno per 5 giorni settimanali. La seguente tabella riporta un indicazione delle sorgenti sonore (reparti e/o macchinari esterni) responsabili di emissioni sonore verso gli ambienti esterni. Tabella 1: sorgenti di rumore. N Macchinario/Reparto Sorgente esistente/nuova Orario utilizzo Tempi di utilizzo 1 Silos Bernardi Esistente Periodo di riferimento diurno Discontinuo 2 Forno Esistente Periodo di riferimento diurno Discontinuo 3 Filtro a maniche Esistente Periodo di riferimento diurno Discontinuo La tabella successiva riporta gli scenari con cui sono state eseguite le misurazioni. Impatto acustico doc Pagina 3/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

4 Gli scenari indicano le condizioni di funzionamento delle varie sorgenti e/o impianti con cui sono state condotte le misurazioni. Tabella 2: scenari di prova delle misurazioni. Scenario Scenario1 Descrizione Impianto attivo con tutte quante le sorgenti sonore in funzione. 3 COLLOCAZIONE DELL ATTIVITÀ L impianto della ditta Conglomerai CLD S.r.l. è ubicato in via dell industria in località Le Morelline del Comune di Rosignano Solvay. Ad est della ditta è presente un gruppo di abitazioni. A Nord e Ovest sono presenti delle attività produttive. Sul lato Sud dell attività è presente un gruppo di abitazioni che al momento del sopralluogo risultano essere disabitate. 4 LIMITI DI LEGGE In base al piano comunale di classificazione acustica del territorio, effettuato dal Comune di Rosignano Marittimo, le postazioni presso le quali sono state eseguite le misure, sono inserite in in Classe V Aree prevalentemente industriali. Queste classi presentano i seguenti valori limite di rumorosità: Classe V Periodo diurno (6:00-22:00) Limite di emissione 65 db(a) Limite di immissione 70 db(a) Per quanto riguarda il rispetto del limite differenziale di immissione, la legge prevede che all interno delle abitazioni non si possa verificare un incremento del rumore, a causa di un immissione specifica, di più di 5 db nel periodo diurno. Questo limite non si applica qualora si verifichino le seguenti condizioni: Impatto acustico doc Pagina 4/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

5 livello nell abitazione a finestre aperte inferiore a 50 db(a) diurni; livello nell abitazione a finestre chiuse inferiore a 35 db(a) diurni. 5 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA La catena di misura impiegata nelle misurazioni è conforme alle norme EN 60651/1994 e 60804/1994 relativamente alla classe 1 ed è costituita da: Fonometro integratore Brüel & Kjær modello 2250 Preamplificatore Brüel & Kjær Microfono a campo libero Brüel & Kjær, ½ pollice, modello 4189 Cuffia antivento Brüel & Kjær Calibratore acustico Bruel & Kjaer modello 4231, freq Hz, SPL 94.0 db Cavo microfonico di 10 m Brüel & Kjær, tipo AO 0442 Supporto microfono Brüel & Kjær, UA-1317 Anemometro con termometro incorporato della JDC electronics sa, modello Skywatch meteos La strumentazione viene tarata ogni anno presso un Centro SIT. I certificati annuali di taratura della strumentazione utilizzata sono allegati al termine della presente relazione. La calibrazione è stata controllata all'inizio ed alla fine di ogni serie di misurazioni con il calibratore acustico. 6 INCERTEZZA DI MISURA Nel caso delle misure fonometriche la valutazione dell incertezza su basi statistiche è inattuabile. La motivazione risiede nel fatto che la grandezza in esame, il livello equivalente di pressione sonora nella data postazione di lavoro in date condizioni operative, ha scale temporali e spaziali estremamente variabili. Inoltre il livello sonoro è in genere influenzato dalla variabilità del livello sonoro residuo che presenta un grado di variabilità non contrallabile. Impatto acustico doc Pagina 5/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

6 Viene dunque a cadere l ipotesi fondamentale per l applicabilità dei metodi statistici: la rappresentatività del campione prelevato. Ad ogni caso la bontà di una misurazione fonometrica è determinata dalla scelta di Tm (tempo di misura) che pertanto viene ad essere la variabile fondamentale nella determinazione della rappresentatività della misura. E importante l individuazione del tipo di rumore, che determina il criterio di scelta del tempo di misura. Possono essere individuate tre tipologie di rumore: costante, ciclico e fluttuante. o Rumore costante Se sulla base dell indagine preliminare al campionamento è accertata l esistenza di un rumore costante, Tm (tempo di misura) viene limitato al tempo necessario ad ottenere una stabilizzazione entro ± 0.3 dba della lettura del livello LAeq,Tm. o Rumore ciclico Se sulla base dell indagine preliminare è accertata l esistenza di un rumore con periodi ciclici uguali tra loro, Tm (tempo di misura) è limitato al tempo necessario ad ottenere una stabilizzazione entro ± 0.3 dba della lettura del livello LAeq,Tm. Il tempo di misura deve essere comunque pari ad un numero intero di cilcli. o Rumore fluttuante Se sulla base dell indagine preliminare è accertata l esistenza di un rumore fluttuante, il tempo di misura deve corrispondere al tempo di fluttuazione del fenomeno sonoro. 6.1 RIPETIBILITÀ DELLE MISURE Per i motivi sopra elencati, seguendo le indicazioni fornite al paragrafo precedente sui tempi di misura Tm l incertezza sulla misura della postazione viene ritenuta nulla in quanto il tempo di misura prescelto è tale da garantire la rappresentatività del campione misurato. Non è possibile ad ogni modo garantire la ripetibilità delle misurazioni in quanto la misura prescelta dipende da condizioni al contorno quali: rumore di fondo, sequenza delle operazioni eseguite dall operatore ecc., che hanno andamento pseudocasuale e pertanto non sono in alcun modo ripetibili. Impatto acustico doc Pagina 6/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

7 Nel caso di esposizione al rumore è possibile pensare alla sequenza con cui l operatore svolge le operazioni e la durata di ogni singola fase. Nel caso di misure di rumore ambientale è fondamentale l influenza esercitata dal traffico stradale il quale mantiene un andamento pseudocasuale. Inoltre un altra fonte di errore, non quantificabile, è data dal posizionamento del microfono. 6.2 INCERTEZZA ESTESA Nella misura dei fenomeni sonori la misurazione consiste nel prelievo di un singolo evento con un tempo di misura opportunamente scelto, in questo caso la corretta scelta di Tm fa si che l unico contributo all incertezza estesa dipenda esclusivamente dall errore strumentale. Quando una misurazione consiste nel prelievo di un singolo evento l incertezza estesa dipende solo dall errore strumentale. Per una catena di misura nella quale sia il calibratore sia il misuratore di livello sonoro soddisfano i requisiti della classe 1 della CEN EN , l incertezza strumentale complessiva si può assumere pari a 0,5 db. Pertanto ad ogni misura fonometrica viene associata un incertezza pari a ± 0.5 db. Impatto acustico doc Pagina 7/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

8 7 POSTAZIONI OGGETTO DI INDAGINE Di seguito vengono elencate le postazioni presso le quali sono stati condotti i rilievi. La classe riportata indica la classe di appartenenza dei recettori più sensibili prossimi allo stabilimento. Tabella 3: elenco postazioni. Identificativo punto Ambiente Descrizione Classe P1 Esterno Di fronte abitazione collocate a Sud dell impianto V P2 Esterno Di fronte abitazione collocate ad Est dell impianto su Via dell industria. V P3 Esterno Confine aziendale lato Nord dell impianto nessuna abitazione presente. Presenti altre attività produttive V P4 Esterno Confine aziendale lato Ovest dell impianto nessuna abitazione presente. Presenti altre attività produttive. V Le postazioni scelte sono rappresentative dei recettori più vicini alla ditta. Impatto acustico doc Pagina 8/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

9 8 RISULTATI DELLE MISURE Nei paragrafi seguenti sono riportate le tabelle con i risultati dei rilievi condotti. I risultati riportati nella presente relazione si riferiscono alle sole misurazioni effettuate e riportate sulla relazione stessa. Le misurazioni in ambiente esterno sono state condotte posizionando il microfono ad un altezza di 1,5 m dal piano del calpestio e a non meno di 1 m dalle facciate degli edifici. Le misurazioni sono state condotte con cielo sereno, assenza di precipitazioni e assenza di vento. Impatto acustico doc Pagina 9/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

10 8.1 RILIEVI AMBIENALE DIURNI La seguente tabella riporta i livelli sonori residui misurati durante il periodo di riferimento notturno. Per il periodo di riferimento diurno, cautelativamente consideriamo il medesimo livello residuo registrato durante il periodo di riferimento notturno. Per quanto riguarda gli scenari in cui sono state condotte le misurazioni bisogna fare riferimento alla tabella 2. Tabella 4: risultati delle misure fonometriche - periodo di riferimento notturno. Data ed ora Classe Post. Condizioni di misura L Aeq campionamento tempo di misura immissione - emissione P1 Scenario1 49,0 P2 Scenario1 49,5 P3 Scenario1 52,0 P4 Scenario1 53,0 29/06/2001 ore 09:47 15:00 29/06/2001 ore 10:09 15:00 29/06/2001 ore 10:41 15:00 29/06/2001 ore 11:08 15:00 V V V V Non è stata rilevata alcuna componente tonale e impulsiva penalizzante. Impatto acustico doc Pagina 10/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

11 9 CONCLUSIONI I livelli sonori registrati durante il periodo di riferimento diurno indicano il rispetto dei limiti di immissione ed emissione presso tutte le postazioni (i livelli registrati presso le postazioni risultano già inferiori ai limiti di emissione previsti per la rispettiva classe di appartenenza). Nelle postazioni oggetto di indagine non è stata rilevata alcuna componente tonale e impulsiva penalizzante. Presso le postazioni P1 e P2 non si applica il criterio differenziale in quanto i livelli sonori registrati sono inferiori ai 50 dba. Le altre due postazioni prese in esame P3 e P4 non risultano essere ambienti abitativi. Si conclude che l attività della Conglomerati C.L.D. S.r.l. venga svolta nel rispetto della normativa a tutela dell ambiente dall inquinamento acustico. Impatto acustico doc Pagina 11/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

12 ALLEGATO I - PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA DI ROSIGNANO MARITTIMO+POSTAZIONI Impatto acustico doc Pagina 12/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

13 ALLEGATO II - CERTIFICATI DI TARATURA Impatto acustico doc Pagina 13/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

14 Impatto acustico doc Pagina 14/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

15 Impatto acustico doc Pagina 15/15 Conglomerati C.L.D. S.r.l.

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