Un bilancio del 2014: cresce la domanda di lavoro nell Ovest Milano ma l occupazione?

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1 Numeri in breve Eurolavoro 4 Un bilancio del 2014: cresce la domanda di lavoro nell Ovest Milano ma l occupazione? Osservatorio Socio Economico Maggio 2015

2 Questo rapporto è stato redatto da Andrea Oldrini, responsabile dell Osservatorio Socio Economico, con la supervisione di Maurizio Betelli, direttore di Eurolavoro. 2

3 Un bilancio del 2014: cresce la domanda di lavoro nell Ovest Milano ma l occupazione? Tra i vari fenomeni che hanno caratterizzato lo scorso anno, è opportuno soffermare l attenzione sull incremento del numero degli occupati rilevato in provincia di Milano. Al riguardo, le indagini Istat documentano una lieve progressione, descritta dal passaggio dalle 1.364,7 migliaia di persone 1 che avevano dichiarato di avere un posto di lavoro durante il 2013 alle attuali 1.372,2 migliaia. Nel complesso, si tratta, però, di una crescita alquanto modesta, attestata su un livello pari al +0,6%, che, in sé, non ha avuto degli impatti particolarmente significativi sullo status della popolazione residente. Anche a fronte di ciò, infatti, i tassi di occupazione 2 si mantengono sostanzialmente fermi: nel 2014 erano pari al 66,4%, assumendo, pertanto, un valore del tutto simile a quello registrato nei dodici mesi precedenti (66,3%). Per quanto, su questo versante, il 2014 non presenti dei risultati particolarmente brillanti, è, comunque, opportuno domandarsi se queste stesse tendenze possano essere generalizzate anche all Ovest Milano. Se così fosse, una simile performance, sebbene ancora sotto tono, significherebbe l interruzione della spirale negativa imboccata dall inizio della crisi e, da allora, mai più abbandonata. In assenza di un set di dati disaggregato che fornisca una misura puntuale del numero degli occupati e delle sue variazioni su scala sub-provinciale, per l area è necessario affrontare la questione proponendo un approccio indiretto e ricostruendo il fenomeno in base agli andamenti delle attivazioni contrattuali e delle interruzioni dei rapporti lavorativi in essere 3. Lo studio ed il confronto reciproco tra gli avviamenti e le cessazioni, infatti, pur non fotografando la base di addetti in forze presso le imprese del territorio (stock), rende, comunque, conto di tutta una serie di elementi che ne incrementano (avviamenti) o decrementano (cessazioni) la consistenza. 1 Tutti i dati relativi al 2013, desunti dall Indagine sulle forze di lavoro, considerano la ricostruzione operata dall Istat a seguito del processo di revisione delle serie storiche annue riferite al periodo (cfr. Istat, Occupati e disoccupati. Anno 2014, Statistiche Flash, marzo 2015). 2 Si tratta del rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento. 3 Gli avviamenti descrivono gli eventi in base ai quali si ha l instaurarsi di un rapporto di lavoro e, quindi, una nuova assunzione. Le cessazioni rappresentano, invece, il concetto opposto, ovvero sono le comunicazioni inoltrate al Sistema Informativo Lavoro per ogni rapporto di lavoro che termina. 3

4 Avviamenti al lavoro Cessazioni Saldo (v.a.) Avviamenti al lavoro Cessazioni Saldo (v.a.) Comunicazioni Persone Avviamenti al lavoro, cessazioni e relativi saldi. Periodo: anno Area: Ovest Milano. Fonte: OML Città Metropolitana di Milano. Elaborazioni: Eurolavoro / AFOL Ovest Milano Osservatorio Socio Economico. Sotto questo profilo, le comunicazioni ai Centri per l Impiego mostrano chiaramente come l Ovest Milano viva, per il settimo anno consecutivo, una condizione di marcato sbilanciamento sui flussi in uscita dal bacino degli occupati. Nel 2014, infatti, a fronte di comunicazioni di assunzione, si contano cessazioni. Parimenti, se, in luogo delle pratiche, si considerano le persone coinvolte da questi accadimenti, si rilevano lavoratori avviati e lavoratori cessati. Questo squilibrio (pari, rispettivamente, a unità ed a unità) indica chiaramente come gli eventi che impattano negativamente sull occupazione abbiano continuato a verificarsi con una frequenza decisamente maggiore rispetto a quelli che l avrebbero potuta rafforzare. Pur in mancanza di dati di stock, questa constatazione porta, dunque, ad escludere in maniera abbastanza netta il fatto che, durante lo scorso anno, il territorio abbia visto un incremento della propria compagine di occupati. Questa condizione, tuttavia, non rappresenta un fenomeno isolato, dal momento che, ad esclusione del capoluogo, anche tutte le altre zone si caratterizzano per un evidente squilibrio che, di fatto, ripropone le tensioni ed i problemi che da tempo affliggono i mercati del lavoro locali. 4

5 Se, infatti, nell Ovest Milano, le cessazioni superano del 6,4% gli avviamenti 4, altrove il deficit si esplicita con valori compresi tra il -2,1% del Nord ed il -6,2% dell Est. L unica eccezione, in tal senso, è rappresentata da Milano città, dove, come già si diceva, a fronte di avviamenti, si contano cessazioni (+1,8%). Area Valori assoluti Saldi Avviamenti al lavoro Cessazioni v.a. % Est Milano ,2% Milano città ,8% Nord Milano ,1% Nord-Ovest Milano ,9% Ovest Milano ,4% Sud Milano ,3% Prov. Milano ,6% Numero di comunicazioni riguardanti gli avviamenti al lavoro e le cessazioni ed i relativi saldi. Periodo: anno Fonte: OML Città Metropolitana di Milano. Elaborazioni: Eurolavoro / AFOL Ovest Milano Osservatorio Socio Economico. Nonostante il disavanzo nei flussi, con il 2014, si nota comunque un rafforzamento delle tendenze già rilevate durante l anno precedente, anche se ciò non muta che il quadro di fondo, che si mantiene si sostanzialmente turbolento. Nell area, la domanda di lavoro cresce in misura consistente, sia nei volumi, sia in considerazione del numero di imprese che si sono relazionate in maniera attiva con il mercato del lavoro, instaurando dei nuovi rapporti contrattuali. Ancora una volta, però, per comprenderne la portata, occorre qualificare meglio questa situazione entrando nel merito dei dati. Da un lato, per quanto riguarda il primo aspetto, si passa da (2013) a (2014) avviamenti, segnando, in tal modo, un avanzata del +12,9%, che risulta confermata, seppure in maniera meno pronunciata, dall analoga progressione che ha avuto luogo anche a proposito dei lavoratori avviati, passati da a (+6,8%). Questa dinamica, in sé positiva, trova però, 4 Tale misura rappresenta il saldo occupazionale espresso in termini relativi. Esso è così definito: Saldo t Avviamentit = Cessazionit Dove: Avviamenti t : rappresenta il numero di avviamenti al lavoro rilevato al tempo t; Cessazioni t : è il numero delle cessazioni registrate al tempo t. 5

6 come contropartita la crescita altrettanto rilevante dal lato delle cessazioni (+11,9% in termini di pratiche e +5,9% in termini di lavoratori) che, nel concreto, neutralizza gran parte degli effetti che, altrimenti, si sarebbero potuti manifestare sull occupazione. Il miglioramento che ne deriva, di conseguenza, risulta minimo: i saldi mantengono la loro connotazione essenzialmente negativa (-6,4% e -9,7% espressi, rispettivamente, in termini di comunicazioni e di lavoratori coinvolti) e anche il riassorbimento dello squilibrio risulta alquanto contenuto (dal -7,2% del 2013 al -6,4% se si considerano le pratiche e dal -10,4% al -9,7% per quanto riguarda le persone). Inoltre, se esaminate a fondo, le variazioni del numero degli avviamenti mostrano la loro maggiore vivacità soprattutto in relazione alla componente più volatile della domanda. Gli incrementi più rilevanti attengono, infatti, i contratti di più breve durata (gli avviamenti di un giorno crescono del +45,7%) e le forme di inquadramento a termine (+17,2% per il tempo determinato, +12,7% per il lavoro domestico e +12,3% per quanto riguarda il parasubordinato), ma non il tempo indeterminato (+0,3%) 5. Indicatore Ovest Milano Prov. Milano Anni Variazioni Anni Variazioni v.a. % v.a. % Comunicazioni Avviamenti ,9% ,3% Cessazioni ,9% ,5% Saldo (v.a.) Saldo (%) -7,2% -6,4% -3,0% -0,6% Persone Avviamenti ,8% ,7% Cessazioni ,9% ,5% Saldo (v.a.) Saldo (%) -10,4% -9,7% -7,3% -4,5% Avviamenti al lavoro, cessazioni e relativi saldi. Periodo: anni Fonte: OML Città Metropolitana di Milano. Elaborazioni: Eurolavoro / AFOL Ovest Milano Osservatorio Socio Economico. 5 Si consideri che, dopo l annuncio del varo di una serie di sgravi destinati ad agevolare le assunzioni a tempo indeterminato, per beneficiarne, molte imprese hanno preferito rimandare al 2015 delle assunzioni che altrimenti sarebbero state effettuate entro la fine dello scorso anno. A questo proposito, in provincia, si nota già una sostenuta crescita di questa tipologia contrattuale, pur sempre in un quadro fermo dal punto di vista occupazionale. 6

7 D altro canto, sul versante aziendale, durante lo scorso anno, si contano soggetti che hanno comunicato almeno una nuova assunzione, ossia l 1,1% in più dei del Questa tendenza, che inverte la rotta rispetto al deciso arretramento del biennio , mostra una connotazione significativamente più marcata rispetto alla media provinciale (+1,1% contro +0,4%). Nonostante ciò, alla fine dei conti, il tessuto produttivo locale rivela una capacità di generare delle opportunità occupazionali ancora palesemente sotto tono. Nell area, infatti, l incidenza delle imprese con avviamenti sul complesso di quelle economicamente attive si limita al 18,3%, mantenendosi stabile sui livelli del 2013 (18,2%), a fronte di una quota visibilmente superiore per l intera provincia (20,7%). Questa rapida rassegna pone, dunque, nuovamente in evidenza le difficoltà che affliggono il mercato del lavoro dell Ovest Milano. Pur appartenendo ad un più vasto contesto che, nel complesso, mostra una seppur debole avanzata del numero degli occupati, l area, come del resto anche la maggior parte delle altre zone sub-metropolitane, conferma un quadro sofferente, nel quale questo incremento ancora non si verifica. Anche la crescita della domanda di lavoro, che qui si esprime sia con un balzo in avanti delle assunzioni, sia con un aumento dei datori che hanno ricercato del personale, per quanto evidente, presenta numerosi limiti, al punto da vanificare buona parte delle ricadute che ne potrebbero derivare. Essa risulta fortemente frenata da una condizione di sostanziale instabilità e turbolenza, nonché da un turnover così marcato, che, alla fine, impedisce che il potenziale di sviluppo sotteso a queste dinamiche emerga. Indicatore Ovest Milano Prov. Milano Anni Variazioni Anni Variazioni v.a. % v.a. % Imprese con avviamenti ,1% ,4% % su imprese attive 18,2% 18,3% 20,8% 20,7% Imprese che hanno comunicato almeno un avviamento nel periodo (valori assoluti ed incidenza sul complesso delle imprese economicamente attive). Periodo: anni Fonte: OML Città Metropolitana di Milano. Elaborazioni: Eurolavoro / AFOL Ovest Milano Osservatorio Socio Economico. 7