DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 17/10/2019 n. 1113
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- Bianca Buono
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1 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 17/10/2019 n Settore IV Area Tutela e valorizzazione dell'ambiente, rifiuti, suolo UO Gestione rifiuti OGGETTO: D.LGS. 152/2006, ART AUT. 48/ DITTA AUTOSPURGHI CM SRL - SEDE LEGALE ED OPERATIVA: VIA BRODOLINI 35, JESI (AN) - SEDE OPERATIVA: VIA BRODOLINI 35, JESI. IMPIANTO PER LA GESTIONE DI RIFIUTI (OPERAZIONI D15- R13) - MODIFICA NON SOSTANZIALE AUT. 39/2016 D.D. 1406/2016 SS.MM.II. (AUT. N. 53/2017 DD. 954/2017, N. 13/2018 DD. 319/2018, AUT. N. 49/2018 D.D. 798/2018, AUT. N. 26/2019 D.D. 533/219 E AUT. 32/2019 DD 614/2019). IL FUNZIONARIO INCARICATO DI ALTA PROFESSIONALITA' DELEGATO DAL DIRIGENTE (art. 17, comma 1 bis, D.lgs. n. 165/2001) VISTI: - il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale ; - la Delibera di Giunta Provinciale n. 610 del 14/11/2006 che ha definito le spese istruttorie per i procedimenti autorizzativi relativi alle operazioni di recupero e smaltimento rifiuti; - la L.R. 12 ottobre 2009, n. 24, con la quale la Regione ha delegato alle Province: o le funzioni relative all approvazione dei progetti e all autorizzazione alla gestione degli impianti di recupero e di smaltimento rifiuti di cui agli articoli 208, 209, e 211 del D.Lgs. 152/2006; o le funzioni amministrative concernenti il rilascio dell autorizzazione integrata ambientale per i suddetti impianti; - la Deliberazione della Giunta Regionale n. 515 del 16/4/2012 con la quale sono state approvate le modalità di prestazione ed entità delle garanzie finanziarie relative alle operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti (escluse le discariche) di cui agli artt. 208, 211, 214, 215, 216 del D.Lgs. 3/4/2006, n. 152; - la D.D. n. 546 del 27/11/2015, con la quale sono stati approvati gli schemi di domanda di autorizzazione ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e delle comunicazioni di cui agli artt. 214 e 216 del citato decreto, nonché gli elenchi della documentazione da allegare; - la D.D. n. 750 del 18/7/2018, con la quale sono stati approvati gli schemi per la stipulazione delle garanzie finanziarie relative alle attività di recupero e smaltimento rifiuti di cui alla DGR 515/2012; Pag. 1
2 - l autorizzazione unica n. 39/2016, emessa con D.D. n del 22/09/2016, comprensiva dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, modificata con atti n. 53/2017 emesso con D.D. n. 954 del 15/09/2017, n. 13/2018 emesso con D.D. n. 319 DEL 27/03/2018, n. 49/2018 emesso con D.D. n. 798 del 3/08/2018 e n. 26/2019 emesso con D.D. n. 533 del 23/05/2019 rilasciata alla ditta I.C.M. SRL (P.IVA/C.F. n ), per la gestione di un impianto di smaltimento e recupero rifiuti non pericolosi (operazioni D15 ed R13) ubicato in Via Brodolini n. 35 nel Comune di Jesi, volturata con Aut. n. 32/2019 emessa con D.D. n. 614 del 13/06/2019 alla ditta AUTOSPURGHI CM SRL (P.IVA/C.F. n ), con sede legale in Via Brodolini n, 35 Jesi scadente il 22/09/2026; - la nota prot. 448 del 8/1/2018, con la quale questa Provincia ha precisato alla ditta titolare dell autorizzazione che i quantitativi massimi dei rifiuti in stoccaggio indicati al paragrafo III del provvedimento n. 53/2017 sono riferiti alle specifiche tipologie di rifiuti classificati per codici CER, mentre i quantitativi massimi previsti al paragrafo V costituiscono i limiti complessivi vincolanti per i raggruppamenti di rifiuti, intesi come rifiuti solidi, liquidi o fangosi, e rifiuti pericolosi e non pericolosi; - la domanda pervenuta l 01/07/2019, prot del 01/07/2019, con la quale la ditta in oggetto ha chiesto la modifica non sostanziale della suddetta autorizzazione, relativamente all integrazione dei rifiuti da stoccare (operazioni D15 ed R13) con l aggiunta di Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce CER nonché l integrazione del 9/09/2019 acquisita al Prot. in pari data al n per l estensione anche all operazione R13 dello stoccaggio del rifiuto CER Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane già autorizzato con atto n. 32/2019 emesso con D.D. n. 614/2019 per le operazioni di deposito preliminare; - la nota prot. n del 09/07/2019 con la quale questa Provincia ha comunicato alla ditta e al Comune di Jesi, ove è sito l impianto, l avvio del procedimento amministrativo ai sensi della L. 241/90, chiedendone la pubblicazione nell Albo Pretorio comunale per un periodo di 15 giorni consecutivi; - la nota prot. n del 9/07/2019, con la quale è stato richiesto all ARPAM la valutazione tecnica della domanda; - la valutazione tecnica favorevole, senza osservazioni e prescrizioni, dell ARPAM Dipartimento di Ancona trasmessa con nota prot del 17/09/2019, acquisita in pari data al prot. della Provincia al n ; - la nota prot del 9/7/2019 con la quale è stato richiesto il parere dell Area Ambiente relativamente alla integrazione dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera; - il parere dell Area Ambiente, prot dell 11/7/2019, positivo e confermativo delle medesime prescrizioni contenute nell Autorizzazione n. 39/2016 emesso con D.D. n del 22/09/216; - la garanzia finanziaria rappresentata da polizza fideiussoria di importo pari a e validità, ad oggi, fino al 28/09/2024; PRESO ATTO che: - con D.D. n.198 del 3/02/2016, il suddetto impianto è stato escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA); - la domanda in oggetto non comporta alcuna variazione quantitativa dei rifiuti sia in stoccaggio istantaneo sia in stoccaggio annuale già autorizzato e che il deposito del rifiuto del quale è chiesta l integrazione avverrà in cassoni scarrabili chiusi; RITENUTO: Pag. 2
3 - che la presente modifica è di carattere non sostanziale, sia con riferimento all art. 208 del D.Lgs. 152/2006, sia del Capitolo 12 del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti; - di accogliere la domanda e di modificare l autorizzazione 39/2016, emessa con D.D. n del 22/09/2016 e successive modifiche ed integrazioni con le prescrizioni formulate dai soggetti che hanno reso i propri pareri; - di considerare il presente atto di carattere transitorio, soggetto a revoca o modifica o sospensione per evitare danni a persone ed a beni pubblici e privati ed in tutti gli altri casi in cui ciò si renda necessario nel pubblico interesse anche per cause non imputabili al titolare dell autorizzazione e di subordinarlo, in ogni caso, alle altre norme regolamentari, anche regionali, più restrittive che dovessero intervenire in materia; VISTI: - l art. 107, comma 5, del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267; - l art. 208 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152; - la Determinazione del Dirigente del I Settore Area Risorse Umane ed organizzazione n del ad oggetto: Titolare di alta professionalità Arch. Sergio Bugatti - Settore IV, Area Tutela e Valorizzazione dell Ambiente, rifiuti, suolo. Delega di funzioni dirigenziali. confermata e prorogata con Determinazione del Dirigente del I Settore Area Risorse Umane ed Organizzazione n. 502 del ; - il Regolamento sull ordinamento generale degli uffici e servizi e della struttura organizzativa dell Ente, come da ultimo modificato con Decreto presidenziale n. 45 del , avente ad oggetto Art. 29 del Regolamento sull'ordinamento generale degli uffici e servizi e della struttura organizzativa dell'ente. Integrazioni e modifiche al decreto ; DETERMINA I. di modificare, l autorizzazione unica n. 39/2016, emessa con D.D. n del 22/09/2016, comprensiva dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera, modificata con atti n. 53/2017 emesso con D.D. n. 954 del 15/09/2017, n. 13/2018 emesso con D.D. n. 319 del 27/03/2018, n. 49/2018 emesso con D.D. n. 798 del 3/08/2018 e n. 26/2019 emesso con D.D. n. 533 del 23/05/2019 rilasciata alla ditta I.C.M. SRL (P.IVA/C.F. n ), per la gestione di un impianto di smaltimento e recupero rifiuti non pericolosi (operazioni D15 ed R13) ubicato in Via Brodolini n. 35 nel Comune di Jesi, volturata con Aut. n. 32/2019 emessa con D.D. n. 614 del 13/06/2019 alla ditta AUTOSPURGHI CM SRL (P.IVA/C.F. n ), con sede legale in Via Brodolini n, 35 Jesi scadente il 22/09/2026, integrando: a) per le operazioni D15 (deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14) e R13 (Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12) rispettivamente dell Allegato B) e dell Allegato C) al Titolo I della Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006, i rifiuti già autorizzati con il seguente: CER Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce b) per l operazione R13 (Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12) i rifiuti aventi CER Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane ; Pag. 3
4 II. di dare pertanto atto che la ditta è autorizzata alle operazioni di cui al Par. I) per le seguenti operazioni e rifiuti: CER Denominazione Rifiuto (operazioni consentite: D15) rifiuti solidi non pericolosi Quantità Max Stoccabile(tonn) 02 RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito;della preparazione e fermentazione di m scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 10 * RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI rifiuti prodotti da centrali termiche ed altri impianti termici (tranne 19) ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce ) 15 * RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce * RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO prodotti fuori specifica e prodotti inutilizzati rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce * RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) terra (compreso il terreno proveniente da siti contaminati), rocce e fanghi di dragaggio terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce Materiali da costruzione a base di gesso Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e * RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti Residui di vagliatura 20 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA altri rifiuti urbani rifiuti urbani non differenziati provenienti dal Comune di Jesi Subtotale: 90 CER Denominazione Rifiuto Quantità Max Stoccabile(tonn) (operazioni consentite:d15) rifiuti liquidi o fangosi pericolosi 07 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici organici di base * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti farmaceutici * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di grassi, lubrificanti, saponi, detergenti, disinfettanti e cosmetici * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri 08 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di inchiostri per stampa * scarti di inchiostro, contenenti sostanze pericolose 11 * RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO CHIMICO SUPERFICIALE E DAL RIVESTIMENTO DI METALLI ED ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA NON FERROSA rifiuti prodotti dal trattamento e ricopertura di metalli (ad esempio, processi galvanici, zincatura, decapaggio, pulitura elettrolitica, Pag. 4
5 fosfatazione, sgrassaggio con alcali, anodizzazione) * acidi di decappaggio * soluzioni acquose di lavaggio, contenenti sostanze pericolose * rifiuti di sgrassaggio contenenti sostanze pericolose 13 * OLI ESAURITI E RESIDUI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI (TRANNE OLI COMMESTIBILI ED OLI DI CUI AI CAPITOLI 05,12 E 19) rifiuti di oli non specificati altrimenti * altre emulsioni 14 * SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI DI SCARTO (TRANNE 07 E 08) solventi organici, refrigeranti e propellenti di schiuma/aerosol di scarto * altri solventi e miscele di solventi 16 * RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO rifiuti della pulizia di serbatoi per trasporto e stoccaggio e di fusti (tranne 05 e 13) * rifiuti contenenti olio rifiuti liquidi acquosi destinati ad essere trattati fuori sito * soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze pericolose * concentrati acquosi, contenenti sostanze pericolose 19 * RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti * fanghi contenenti sostanze pericolose prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali Subtotale: 25 CER Denominazione Rifiuto Quantità Max Stoccabile(tonn) (operazioni consentite:r13) rifiuti solidi non pericolosi 02 RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito;della preparazione e fermentazione di m scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce * RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata) imballaggi in carta e cartone imballaggi in plastica imballaggi in legno imballaggi metallici imballaggi in materiali compositi imballaggi in materiali misti imballaggi in vetro imballaggi in materia tessile 17 * RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) legno, vetro e plastica legno vetro plastica terra (compreso il terreno proveniente da siti contaminati), rocce e fanghi di dragaggio terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce materiali isolanti e materiali da costruzione contenenti amianto materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e Materiali da costruzione a base di gesso Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce Pag. 5
6 altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e * RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti rifiuti dell'eliminazione della sabbia 20 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA frazioni oggetto di raccolta differenziata (tranne ) vetro legno, diverso da quello di cui alla voce altri rifiuti urbani rifiuti ingombranti Subtotale: frazioni oggetto di raccolta differenziata (tranne ) rifiuti biodegradabili di cucine e mense rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) rifiuti biodegradabili altri rifiuti urbani rifiuti urbani non differenziati provenienti da pulizia spiagge rifiuti dei mercati residui della pulizia stradale Subtotale: 60 CER Denominazione Rifiuto (operazioni consentite:r13) rifiuti liquidi o fangosi non pericolosi Quantità Max Stoccabile(tonn) 01 RIFIUTI DERIVANTI DA PROSPEZIONE, ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHÉ DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alle voci e rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito;della preparazione e fermentazione di m fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti dell'industria lattiero-casearia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI Pag. 6
7 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane 20 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA frazioni oggetto di raccolta differenziata (tranne ) oli e grassi commestibili Subtotale: 25 CER Denominazione Rifiuto Quantità Max Stoccabile(tonn) (operazioni consentite:d15) rifiuti liquidi o fangosi non pericolosi 01 RIFIUTI DERIVANTI DA PROSPEZIONE, ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHÉ DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alle voci e rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito;della preparazione e fermentazione di m fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti dell'industria lattiero-casearia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso e della rimozione di pitture e vernici pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui alla voce sospensioni acquose contenenti pitture e vernici, diverse da quelle di cui alla voce rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di inchiostri per stampa fanghi di inchiostro, diversi da quelli di cui alla voce * RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO CHIMICO SUPERFICIALE E DAL RIVESTIMENTO DI METALLI ED ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA NON FERROSA rifiuti prodotti dal trattamento e ricopertura di metalli (ad esempio, processi galvanici, zincatura, decapaggio, pulitura elettrolitica, fosfatazione, sgrassaggio con alcali, anodizzazione) Pag. 7
8 soluzioni acquose di lavaggio, diverse da quelle di cui alla voce * RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO rifiuti liquidi acquosi destinati ad essere trattati fuori sito soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce concentrati acquosi, diversi da quelli di cui alla voce * RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE rifiuti prodotti da specifici trattamenti chimico-fisici di rifiuti industriali (comprese decromatazione, decianizzazione, neutralizzazione) miscugli di rifiuti composti esclusivamente da rifiuti non pericolosi rifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti liquidi prodotti dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale percolato di discarica percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti 20 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA altri rifiuti urbani fanghi delle fosse settiche rifiuti della pulizia delle fognature Subtotale 25 CER Denominazione Rifiuto (operazioni consentite:d15) rifiuti solidi pericolosi Quantità Max Stoccabile(tonn) 15 * RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata) * imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi * assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose 16 * RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO scarti di rivestimenti e materiali refrattari * rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, contenenti sostanze pericolose Subtotale: 25 III. di confermare che la ditta la ditta in oggetto, ai sensi dell art. 269 del D.Lgs. 152/2006, fino al 4/7/2026, è autorizzata alle emissioni in atmosfera con le prescrizioni di cui al successivo paragrafo VII del presente provvedimento; IV. di confermare che la ditta in oggetto, ai sensi dell art. 124 del D.Lgs. 152/2006 e della D.A.C.R. n.145/2010 (P.T.A. - Sez.D), è autorizzata fino al 4/7/2026, allo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura, con le prescrizioni di cui al parere reso dal gestore del servizio idrico, azienda Astea Spa di Recanati prot. 433 del 7/3/2018, allegato al richiamato provvedimento Aut. n. 39/2016 emesso con D.D. n del 22/9/2016; V. di dare atto che il presente atto sostituisce i seguenti titoli ambientali: Pag. 8
9 - autorizzazione per lo scarico di acque reflue industriali su corpo idrico superficiale, ai sensi dell art. 124 del D.Lgs. 152/2006; - comunicazione o nulla osta di cui all'articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447; VI. la ditta è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni: a) l attività deve essere conforme al progetto approvato ai sensi dell art. 208 del D.lgs. n. 152/2006, come modificato con la variante sostanziale citata in premessa e deve essere svolta nel rispetto delle previsioni del Piano Regionale Gestione Rifiuti e delle normative ambientali, in particolare del D.Lgs. 152/2006; devono inoltre essere rispettate le norme vigenti in materia di urbanistica, tutela della salute dell uomo, rumore, igiene degli ambienti di lavoro, sicurezza, prevenzioni incendi ed etichettature, imballaggio e manipolazione delle sostanze pericolose; l attività può essere svolta nell area evidenziata nella planimetria approvata con atto n. 39/2016; b) il quantitativo massimo di rifiuti in stoccaggio è di 225 tonnellate, ripartite come segue: a. rifiuti solidi non pericolosi: 150 tonnellate b. rifiuti liquidi o fangosi non pericolosi: 25 tonnellate c. rifiuti solidi pericolosi: 25 tonnellate d. rifiuti liquidi o fangosi pericolosi: 25 tonnellate c) il quantitativo massimo annuo di rifiuti in stoccaggio è di tonnellate, ripartito come segue: rifiuti solidi non pericolosi: tonnellate rifiuti liquidi o fangosi non pericolosi: tonnellate rifiuti solidi pericolosi: tonnellate rifiuti liquidi o fangosi pericolosi: tonnellate d) ai fini della realizzazione della pavimentazione impermeabile, deve essere predisposto uno strato di geotessile a protezione del telo di polietilene al fine di garantire la sua integrità rispetto alla massicciata calcarea; e) i bacini di contenimento dei rifiuti pericolosi e quelli relativi ai rifiuti non pericolosi, devono rispettare, rispettivamente, quanto previsto dal DM 161/2002 e dal DM 5/2/98; f) la verifica di conformità dei rifiuti in ingresso, in particolare per quelli che presentano un codice a specchio, deve comprendere anche il controllo della presenza e correttezza della caratterizzazione chimico-fisica in modo da poter escludere la pericolosità del rifiuto stesso; g) devono essere ottemperate le prescrizioni di cui al parere dell ASUR, prot del 11/4/2017; in particolare dovranno essere: adottate tutte le opportune cautele per non arrecare nocumento alla salute del vicinato e porre in essere le migliori tecnologie disponibili atte ad evitare o ridurre ogni impatto negativo sulle matrici ambientali circostanti; attuate, utilizzando le migliori tecnologie disponibili, tutte le misure atte a prevenire, o comunque, ridurre, potenziali fenomeni di diffusione nell aria di esalazioni maleodoranti o di polveri, con particolare riguardo a quelle che possono provenire dall attività di trasbordo di rifiuti organici. A tal fine i rifiuti organici dovranno essere avviati al trattamento finale (recupero o smaltimento) negli stessi contenitori a chiusura ermetica usati per il loro stoccaggio; dovrà essere effettuata la manutenzione e la pulizia periodica Pag. 9
10 della rampa di accesso e della piazzola chiusura con il tendone copri-scopri, dell area di trasferenza e dell area di stoccaggio dei rifiuti organici, e, più in generale, delle diverse aree interne dell insediamento, comprese quelle di sosta e movimentazione degli automezzi e le zone ed i piazzali di manovra dove avvengono le operazioni di ricezione/movimentazione dei rifiuti. Dovranno essere evitati imbrattamenti delle diverse aree per perdite di materiali solidi o liquidi; stoccati i rifiuti incompatibili nelle diverse aree di conferimento in modo che non possano venire a contatto tra di loro; dovranno altresì essere applicate le norme di tutela della salute della sicurezza dei lavoratori previste dal D.Lgs. 81/2008, ed il personale addetto all impianto dovrà disporre di un wc con doccia e spogliatoio di dimensioni idonee al numero degli addetti (minimo 2 mq + 1 mq per ogni addetto oltre ai primi due) e tale da permettere agevolmente il contenimento di armadietti a doppio scomparto per ogni addetto; evitati sviluppi di insetti e/o altri animali indesiderabili, per il cui contenimento dovranno essere eseguiti adeguati interventi di disinfestazione e derattizzazione. h) i cassoni contenenti rifiuti CER rifiuti urbani indifferenziati costituiti da rifiuti urbani raccolti nel Comune di Jesi e rifiuti dalla pulizia delle spiagge dovranno essere mantenuti sempre chiusi ad eccezione esclusivamente delle fasi di carico; VII. Con riferimento alle EMISSIONI IN ATMOSFERA, la ditta in oggetto deve osservare le seguenti prescrizioni: 1) nell'esercizio dell attività devono essere prese tutte le misure atte a ridurre possibili fenomeni di emissioni diffuse in linea con le migliori tecnologie disponibili, con particolare riferimento all area di trasferimento rifiuti e stoccaggio, adottando, se necessario, tutti gli accorgimenti previsti dal.lgs. 152/2006, parte quinta, allegato V, parte I ed inoltre; 1a) confinamento dell area di trasferimento dei rifiuti e copertura con teloni in PVC e abbattimento degli odori, provenienti dalle vasche di deposito, mediante impianto di nebulizzazione a base di prodotti deodorizzanti capaci di degradare le sostanze organiche; 1b) implementazione delle piantumazioni a confine del lotto di proprietà e soprattutto in prossimità dell area di trasferimento; 1c) le aree interessate da lavorazioni che generano polveri, i cumuli di materiale e le strade e le aree del cantiere, qualora non asfaltate, devono essere irrorate intensificando tale intervento nei periodi di massima attività anemologica o di siccità con sistemi di annaffiatura; 1d) processi di movimentazione con scarse altezze di getto, basse velocità di uscita e contenitori di raccolta chiusi; 1e) impianto di pulizia dei mezzi all uscita delle aree di cantiere; 1f) adozione di apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto nei veicoli utilizzati per la movimentazione di inerti; 1g) velocità dei mezzi modesta all interno delle zone di lavorazione; 1h) i mezzi di trasporto utilizzati dovranno essere adeguati alle normative europee in fatto di emissioni o in alternativa forniti di filtri per il particolato; Pag. 10
11 1i) pulizia periodica e costante delle strade, dei piazzali dove avvengono le operazioni di ricezione/movimentazione dei rifiuti e delle zone di manovra; 2) eventuali variazioni dei parametri fissati al punto 1) che possono determinare un aumento delle emissioni diffuse, compresa la portata o anche variazioni qualitative degli inquinanti, costituiscono modifica sostanziale dell impianto e devono essere preventivamente autorizzate; 3) l'impresa, almeno quindici giorni prima di dare inizio alla messa in esercizio dell'impianto, ne deve dare comunicazione, via PEC, alla Provincia ed al Sindaco, ai sensi dell'art.269 comma 6 del D.Lgs. n. 152/2006; 4) il termine massimo di messa a regime dell impianto è di trenta giorni dalla data di messa in esercizio; 5) la data di messa a regime devono essere comunicate, in modalità telematiche, alla Provincia e al Dipartimento Provinciale di Ancona dell'arpam con un anticipo di almeno quindici giorni; 6) sono fatti salvi specifici e motivati provvedimenti restrittivi o integrativi da parte delle autorità sanitarie competenti, per quanto riguarda la protezione della salute pubblica; 7) l impresa è tenuta a comunicare al SUAP competente ogni successiva variazione di ragione sociale, sede legale, legale rappresentante, responsabile di stabilimento e, preventivamente, ogni successiva variazione o modifica dello stabilimento autorizzato con il presente atto, come disposto dall art. 269 comma 8 del D.Lgs. n. 152/2006; 8) la ditta è tenuta a comunicare, via PEC, alla Provincia, al Dipartimento Provinciale di Ancona dell'arpam e al Comune competente per territorio, motivandone le cause, entro dieci giorni dal fatto: a) l eventuale mancata attivazione delle mitigazioni per le emissioni diffuse, indicando i nuovi tempi dell eventuale attivazione; b) la disattivazione delle mitigazioni delle emissioni diffuse che si protragga per più di 48 ore sia essa parziale o totale, temporanea o definitiva, indicando i tempi dell eventuale riattivazione; ed inoltre comunicare entro le 8 ore successive: c) malfunzionamenti o avarie che comportino superamenti dei valori limite, adottando le misure necessarie per garantire un tempestivo ripristino della conformità, sospendendo l attività se la violazione causa un pericolo immediato per la salute umana; 9) ogni interruzione del normale funzionamento di eventuali impianti di abbattimento, (manutenzioni, guasti, ecc.), deve essere annotata su apposito registro così come previsto al punto 2.8 dell allegato VI alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006; 10) il mancato rispetto di quanto altro prescritto con il presente atto o delle ulteriori prescrizioni contenute anche in successive leggi, comporterà l'adozione dei provvedimenti previsti dall'art. 278 del D.Lgs. n. 152/2006; 11) ai fini della prevenzione dell inquinamento atmosferico, la ditta deve inoltre: - conservare presso lo stabilimento le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati; - effettuare una pulizia costante delle aree esterne ed interne al tendone; - effettuare lo scarico dei materiali volatili all interno del nuovo tendone; - effettuare lo stoccaggio dei rifiuti pulverulenti in contenitori chiusi. Pag. 11
12 VIII. IX. di confermare quant altro previsto dall Autorizzazione n. 39/2016, emessa con D.D del 22/9/2016 e con i provvedimenti di modifica ed integrazione richiamati al precedente Par. I e compatibile con il presente atto; la Ditta in oggetto deve estendere al presente atto la garanzia finanziaria in essere secondo i criteri indicati nella delibera di Giunta della Regione Marche n. 515 del 16/04/2012 e secondo gli schemi approvati con la determinazione dirigenziale della Provincia di Ancona n. 750 del 18/7/2018. L accettazione della suddetta garanzia costituisce condizione di efficacia del presente provvedimento; la garanzia finanziaria dovrà essere stipulata e trasmessa in originale alla Provincia entro 60 giorni dal ricevimento del presente atto; X. di far salvi gli eventuali diritti di terzi; XI. XII. XIII. di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa; di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammesso il ricorso al T.A.R. Marche entro 60 giorni o, in alternativa, ricorso al Capo delle Stato entro 120 gg. dalla sua notifica; di dare esecuzione al procedimento con il presente disposto designandone, a norma dell art. 5 della legge 241/1990, a responsabile l arch. Sergio Bugatti. DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO CONSERVATA AGLI ATTI DELL UFFICIO: Class completa. Ancona, 17/10/2019 IL FUNZIONARIO INCARICATO DI ALTA PROFESSIONALITA DELEGATO DAL DIRIGENTE DEL SETTORE BUGATTI SERGIO (sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs. n. 82/2005 e s.m.i.) Pag. 12
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