MONITORAGGIO PROGETTI LSU: una prima analisi dei progetti avviati nel secondo semestre del 2009

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MONITORAGGIO PROGETTI LSU: una prima analisi dei progetti avviati nel secondo semestre del 2009"

Transcript

1 MONITORAGGIO PROGETTI LSU: una prima analisi dei progetti avviati nel secondo semestre del 29

2 La presente scheda è stata curata da Thomas Ferlin, esperto dell Agenzia regionale del lavoro e del Friuli Venezia Giulia 2 Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

3 1 GLI ENTI ATTUATORI E PERIODI D'ATTIVITÀ Di seguito vengono analizzate le tipologie degli enti attuatori e le loro caratteristiche in base alle richieste di attivazione di progetti LSU nel secondo semestre del Il totale di richieste pervenute al 31/12/29 è di 197 domande; la tipologia di ente attuatore che ha presentato il maggior numero di richieste di finanziamento di uno o più progetti LSU in Friuli Venezia Giulia sono sicuramente i Comuni con 172 richieste nel periodo di riferimento che rappresentano più del 87% del paniere di dati preso in esame. Seguono poi le Provincie con 16 richieste, le Aziende di Servizi alla Persona con 5, i Tribunali e l Università con 2 richieste presentate. Specifichiamo che per i dati a seguire possibili incongruenze dei totali e parziali dipendono dalla modalità di presentazione delle richieste di finanziamento che al loro interno, possono prevedere ognuna più attività progettuali, differente il numero di progetti attivati rispetto alle richieste nel loro numero totale. Tab. 1 Numero di richieste pervenute al 31 dicembre 29 suddivise per ente attuatore tipologia enti attuatori % azienda servizi alla 5 2,54 persona comune ,31 provincia 16 8,12 tribunale 2 1,2 università 2 1,2 tot Fig.1 Distribuzione di frequenza delle richieste pervenute per ente attuatore azienda servizi alla persona comune provincia tribunale università tot Nello dettaglio, sono molti gli enti che hanno presentato da un minimo di 1 a un massimo di 3 attività progettuali coinvolgendo rispettivamente 1, 2 o 3 lavoratori per ogni proposta progettuale per la quale si chiedeva il finanziamento. Si rileva altresì interessante far emergere alcuni casi che rappresentano una minoranza rispetto al paniere di dati preso in considerazione, ma che confermano l'importanza dell'intervento sul territorio regionale per alcuni specifici enti, sia in termini numerici di richieste presentate (n di progetti specifici), che in termini di numero di lavoratori coinvolti su uno o più progetti, vediamo di seguito: 1 Si ricorda che il primo regolamento di attuazione, previsto dall art. 24 della L.r. 11 del 4 giugno 29, è stato emanato con D.P.Reg.26 del 16 luglio 29 e che la successiva modifica apportata con.d.p.reg. 336/29 prevedeva, come termine di presentazione delle domande, il Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 3

4 Le Amministrazioni provinciali la fanno da padrone con la Provincia di Udine che ha presentato 2 progetti già approvati ed attivati nel periodo preso in considerazione, all'interno dei quali si prevede di impiegare un totale di 63 lavoratori. A seguire l'amministrazione provinciale di Pordenone ha attivato 16 progetti, prevedendo l'impiego di 35 lavoratori. Attualmente l'amministrazione che dichiara la previsione d'impiego più consistente è il Comune di Udine con 65 lavoratori suddivisi su 11 proposte progettuali attivate. Sembra rilevante anche segnalare il Comune di Latisana con 8 progetti e 24 lavoratori coinvolti, il Comune di Gorizia con 6 progetti e 34 lavoratori coinvolti, il Comune di Monfalcone con 6 progetti e 18 lavoratori coinvolti, il Comune di Trieste con 5 progetti e 16 lavoratori coinvolti, il Comune di Codroipo e di San Vito al Tagliamento con 5 progetti e 12 lavoratori coinvolti per entrambi, infine il Comune di Sacile con 5 progetti e 1 lavoratori coinvolti. Più in generale sembrano aver potuto meglio sfruttare la normativa regionale in materia di LSU avvalendosi di un numero consistenti di proposte progettuali approvate e di lavoratori coinvolti tutta l'area del Friuli e del pordenonese, in particolar modo le Amministrazioni provinciali e i comuni capoluogo. Dai dati emerge che a fronte delle 197 richieste corrispondono 34 attività progettuali approvate al 31 dicembre 29. Di seguito presentiamo graficamente la distribuzione nel periodo dei progetti approvati ed attivati. La collocazione temporale di attivazione dei progetti vede nel mese di settembre l inizio delle prime attività con i primi 8 progetti attivati, ad ottobre si ha un incremento significativo con 73 progetti attivati che prosegue con i 119 nel mese di novembre, concludendo con i 14 progetti attivati nel mese di dicembre. È da notare che la possibilità di estensione temporale da un minimo di sei mesi ad un massimo di dodici, come previsto dalla normativa regionale, ha garantito la scelta di utilizzare quasi nella totalità dei progetti l'intero periodo, infatti gli enti hanno in più del 9% dei casi preferito l'estensione progettuale a 12 mesi. Tab. 2 Numero di progetti attivati suddivisi in base al mese di attivazione progetti attivati % settembre 8 2,63 ottobre 73 24,1 novembre ,14 dicembre 14 34,21 tot 34 1 Fig. 2 Distribuzione del numero di progetti attivati al 31/12/29 in base al mese di attivazione settembre ottobre novembre dicembre tot 4 Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

5 2 LE ATTIVITÀ PROGETTUALI E IL TERRITORIO Analizzando i dati sulla distribuzione territoriale all interno della regione emerge che la provincia con la più alta densità di richieste di finanziamento è quella di Udine con 118 richieste, poi Pordenone con 38, a seguire Gorizia con 26 e solo ultima nonostante lo status di capoluogo, Trieste con 15 richieste. Il dato sembra giustificato dal consistente numero di comuni che compongono la più estesa provincia di Udine, si evidenzia inoltre che anche e soprattutto le piccole amministrazioni comunali sembrano molto attente alle progettualità LSU. Fra le ipotesi vi è quella del completamento di organici di personale non necessariamente altamente specializzato attraverso l impiego di lavoratori socialmente utili, per far fronte alla carenza di personale e alle politiche di blocco del turn over imposte a livello nazionale. Tab. 3 Distribuzione per provincia delle richieste pervenute al 31 dicembre 29 distribuzione territoriale % Gorizia 26 13,2 Pordenone 38 19,29 Trieste 15 7,61 Udine ,9 tot Fig. 3 Distribuzione territoriale delle richieste di progetti LSU Gorizia Pordenone Trieste Udine tot I progetti di lavoro socialmente utile sono attivati nelle diverse porzioni di territorio in determinati settori di preferenza fra cui la cura della persona, dell'ambiente, del territorio e della natura, dello sviluppo rurale, montano e dell'acquacoltura, del recupero e della riqualificazione degli spazi urbani e dei beni culturali, con particolare riguardo ai seguenti ambiti: a) cura e assistenza all'infanzia, all'adolescenza, agli anziani, riabilitazione e recupero di tossicodipendenti, di portatori di handicap e di persone detenute, nonché interventi mirati nei confronti di soggetti in condizioni di particolare disagio e emarginazione sociale; b) raccolta differenziata, gestione di discariche e di impianti per il trattamento di rifiuti solidi urbani, tutela della salute e della sicurezza nei luoghi pubblici e di lavoro, tutela delle aree protette e dei parchi naturali, bonifica delle aree industriali dismesse e interventi di bonifica dall'amianto; c) miglioramento della rete idrica, tutela degli assetti idrogeologici e incentivazione dell'agricoltura biologica, realizzazione delle opere necessarie allo sviluppo e alla modernizzazione Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 5

6 dell'agricoltura anche delle zone di montagna, della silvicoltura, dell'acquacoltura e dell'agriturismo; d) piani di recupero, conservazione e riqualificazione, ivi compresa la messa in sicurezza degli edifici a rischio, di aree urbane, quartieri nelle città e centri minori, in particolare di montagna, adeguamento e perfezionamento del sistema dei trasporti, interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale, iniziative dirette al miglioramento delle condizioni per lo sviluppo del turismo; e) i servizi tecnici integrati della pubblica amministrazione; f) i trasporti e la connessa logistica. Ognuna delle richieste presentate, 197 come detto, può racchiudere più di una proposta progettuale infatti i singoli interventi contano un totale di 34 attività con diverse finalità progettuali che corrispondono a diverse mansioni e conseguenti aree d intervento. Pertanto sono stati disaggregato i dati in sei categorie che raggruppano in maniera omogenea la popolazione di soggetti utilizzati nei progetti, descrivendo con le categorie riportate in tabella 4 le diverse tipologie di attività progettuali. Tab. 4 Distribuzione del numero di progetti attivati in base alla tipologia di attività Tipologie attività % Manutenzione del patrimonio ,8 Attività amministrativa 8 26,5 Ausilio servizi alla persona 28 9,5 Ausilio al pubblico 45 14,7 Pulizia edifici 11 3,6 Attività di verifica e monitoraggio 12 3,9 Tot 34 1 La categoria che presenta il maggior numero di casi è denominata manutenzione del patrimonio mobiliare e immobiliare dell ente e delle aree verdi con 128 casi, come si può evincere dalla prospettiva grafica figura 4, la manutenzione, l attività amministrativa e i servizi alla persona sono le categorie che presentano il maggior numero di adesioni a conferma dell ipotesi che il settore dei servizi, all interno delle pubbliche amministrazioni, è il settore più interessato dalle progettualità LSU. Fig.4 - Numero di progetti presentati in relazione alle attività progettuali Manutenzione del patrimonio Attività amministrativa 28 Ausilio servizi alla persona 45 Ausilio al pubblico Pulizia edifici Attività di verifica e monitoraggio Tot 6 Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

7 3 CARATTERISTICHE DEI LAVORATORI Attualmente 2 i lavoratori, coinvolti nell'attività di lavoro socialmente utile devono rientrare in una delle seguenti situazioni occupazionali: - essere iscritti nelle liste di mobilità e percepire la relativa indennità; - essere in cassa integrazione straordinaria a zero ore; - rientrare nei gruppi di lavoratori individuati per la gestione di procedure di esubero o situati in particolari aree territoriali. Caratteristica fondamentale dell'utilizzo dei lavoratori in attività di lavoro socialmente utile è la non effettiva costituzione di qualsiasi rapporto di lavoro. Più in generale le Amministrazioni pubbliche possono svolgere le attività di LSU mediante l'utilizzo dei lavoratori percettori di trattamento previdenziale residenti nel comune o nell'area della sezione circoscrizionale per l'impiego, ove si svolge la prestazione. A tal fine le amministrazioni devono inoltrare una richiesta ai CPIspecificando la durata delle prestazioni di attività di lavori socialmente utili come descritto nel paragrafo iniziale. Le assegnazioni sono effettuate dai CPI nell'ambito dei lavoratori in possesso di qualifiche compatibili con le prestazioni da svolgere, con priorità per i residenti nei comuni ove si svolgono le prestazioni secondo il maggior periodo residuo di trattamento previdenziale, limitatamente alle richieste di prestazioni di durata inferiore al predetto periodo residuo. Ai fini dell'assegnazione, i CPI ricevono dalle sedi INPS territorialmente competenti, gli elenchi relativi ai percettori dell'indennità di mobilità e di altro trattamento speciale di disoccupazione, con l'indicazione della qualifica professionale posseduta, la durata del trattamento e la data di cessazione dello stesso. Analoghe comunicazioni devono essere effettuate dalle aziende interessate con riguardo ai lavoratori sospesi a zero ore, per i quali sia stato emanato il provvedimento di concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale. Per quanto riguarda il genere vi è una prevalenza di uomini coinvolti nei progetti con una presenza di 179 unità rispetto alle 125 presenze di donne. Precisiamo che indistintamente dal genere di appartenenza solo 8 unità sono rappresentate da cittadini non italiani di cui 2 comunitari e 6 extracomunitari. Tab. 5 - Numero di progetti presentati suddivisi per provincia e genere del lavoratore coinvolto Provincia F % M % Tot % Gorizia , ,83 Pordenone 9 7, , ,18 Trieste 1,56 1,33 Udine , , ,66 Tot Nella tabella 5 abbiamo incrociato la categoria della provenienza, provincia di residenza dei lavoratori, con la categoria del genere; dai dati emerge che vi è un equilibri territoriale rispetto alla prevalenza di uomini nei casi presi in esame, anche se emerge nitidamente che i lavoratori sono distribuiti secondo la caratteristica della residenza in maniera disomogenea con il 75% di presenze nella provincia di Udine e solo lo,33% nella provincia di Trieste. Quest'ultimo dato sottolinea pure che vi è una presenza di lavoratori non residenti che partecipa ad attività progettuali proposte da enti pubblici limitrofi al proprio comune di residenza, ipotizzando che in tale sottogruppo siano presenti lavoratori residenti in una provincia, ma domiciliati in un'altra nel territorio regionale dove abitualmente svolgono attività lavorative o assimilate. 2 Vedi art.2 e art. 4 del Decreto Legislativo n. 81 del 2 e L. Reg. 11/29 Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 7

8 Fig. 5 Soggetti coinvolti nei progetti suddivisi per categoria di genere 3 F M Tot Gorizia Pordenone Trieste Udine Tot Esaminando quali sono i titoli di studio posseduti dai soggetti coinvolti nei progetti LSU, si può notare la categoria con il maggior numero di casi è quella dei soggetti che possiedono il titolo di licenza media con 154 unità, rappresentando la metà dell'intero paniere di casi, 9 invece possiedono il diploma di maturità, 45 un diploma di qualifica professionale, 12 la licenza elementare e 3 persone sono in possesso della laurea. Dai dati emerge quindi una presenza massiccia di soggetti con un titolo di studio inferiore a quello che oggi è considerato il livello minimo di scuola dell obbligo ovvero i dieci anni di frequentazione scolastica; sono invece molto pochi i possessori di un titolo più qualificante, quale la laurea, che hanno avuto accesso ai progetti LSU. Tab 6 - Distribuzione dei progetti in base al titolo di studio del lavoratore titoli di studio % laurea 3,99 diploma maturità 9 29,61 qualifica professionale 45 14,8 licenza media 154,66 licenza elementare 12 3,95 tot Fig. 6 Distribuzione dei progetti in base al titolo di studio dei lavoratori socialmente utili laurea diploma maturità qualifica professionale licenza media 12 licenza elementare tot 8 Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

9 Prendendo in considerazione la categoria dell età, che spesso risulta correlata al titolo di studio, si evidenziano due picchi vicini ai 33 e 42 anni, più in generale la parte più significativa della popolazione coinvolta nei progetti ha un età compresa far i 3 e i 6 anni ed è in possesso di un titolo quale la licenza media o il diploma di maturità. Più nello specifico dalla tabella 7 si evince che quasi la metà della popolazione, ovvero il 43,42% dei casi, ha un 'età compresa fra i 36 e i 45 anni, rappresentando la fascia con il numero più elevato di casi. I dati indicano che la parte più giovane della popolazione ha avuto un'accessibilità inferiore rispetto ai lavoratori presenti da più tempo sul mercato del lavoro. Tab. 7 Distribuzione di frequenza dei progetti in base alla fascia d età del lavoratore coinvolto età % , , , ,54 tot 34 1 Fig.7 Distribuzione dei progetti in base all età dei lavoratori LSU tot Un altro aspetto che si ritiene interessante da analizzare è quello relativo alla provenienza professionale dei soggetti coinvolti nei progetti LSU; per fare questo sono stati aggregati i dati facendo riferimento alla qualifica professionale posseduta al momento dell attivazione del progetto e sono state prese in considerazione quattro macro categorie che semplificano la strutturazione della popolazione. Tab. 8 - Distribuzione di frequenza dei progetti in base alla qualifica del lavoratore coinvolto qualifica % operai e assimilati 21 69,8 impiegati e tecnici 45 14,8 dirigenti 3,99 personale non qualificato 43 14,14 dato mancante 3,99 tot 34 1 Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 9

10 Fig. 8 Distribuzione dei progetti per qualifica dei lavoratori coinvolti operai e assimilati impiegati e tecnici 3 dirigenti personale non qualificato 3 dato mancante tot Dalla tabella 8 emerge che la categoria con il maggior numero di soggetti è quella con qualifica di operaio e assimilati, rappresentando da sola più della metà della popolazione coinvolta, con un valore percentuale del 69,8%, a seguire la categoria di impiegati e tecnici, molto vicina al personale non qualificato che insieme rappresentano un terzo della popolazione. Queste tre categorie racchiudono quasi la totalità della popolazione, notando che il personale dirigente occupa solo l'1% della popolazione. Questo dato si potrebbe leggere in una prospettiva interessante che esula dalla semplice lettura statistica dei dati, volendo ipotizzare che una parte consistente di lavoratori svolgeva un attività lavorativa nel settore industriale, anche detto secondario, prima di essere coinvolta nei progetti LSU, trovandosi quindi a subire uno spostamento verso il settore del terziario, ovvero dei servizi, quindi diverso da quello di provenienza. Tab. 9 Distribuzione dei progetti per provincia, genere e stato occupazionale del lavoratore coinvolto Provincia Genere Disocc. % Occ. % Tot % Gorizia F 5 4,63 5 1,64 M 18 16, , ,18 Pordenone F 6 5,56 3 1,53 9 2,96 M 19 17,59 6 3,6 25 8,22 Trieste F M 1,93 1,33 Udine F 15 13, , ,51 M 44 4, , ,14 Tot Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

11 Fig. 9 Distribuzione dello status occupazionale degli LSU 18 disoccupati occupati I TEMPI DI LAVORO DEGLI LSU La durata dei progetti di attività socialmente utili non può essere superiore al limite massimo di 12 mesi, come previsto dalla normativa regionale esistente. L utilizzo dei lavoratori nei progetti di attività socialmente utili non può comunque superare il periodo di trattamento straordinario di integrazione salariale, di trattamento di mobilità e di altro trattamento speciale di disoccupazione, percepito dal medesimo lavoratore. Per i progetti di attività socialmente utili è previsto dalla normativa vigente un contributo pari all 8% dell importo a carico delle risorse regionali, rimanendo a carico dell Amministrazione che ha presentato il progetto il restante 2%. Inoltre è previsto un contributo fisso di euro 2, interamente a carico dell Ente regionale, per ogni lavoratore impegnato nel progetto a copertura delle spese assicurative e di trasporto. In ogni caso il mancato inoltro della rendicontazione dovuta comporta la revoca del contributo già erogato. Il monitoraggio sull andamento dei progetti di lavori socialmente utili è previsto che sia svolto dall Agenzia regionale del lavoro come agente garante per conto dell ente finanziatore. Dai dati si riscontra che il tempo pieno è la formula maggiormente utilizzata con 234 casi, quindi il 77% della popolazione, poi il tempo parziale orizzontale con 64 casi ed infine il tempo parziale misto con 6 casi Tab. 11 Distribuzione dei progetti in base alla tipologia di orario Tipo orario F % M % Tot % Tempo pieno 82 65, , ,97 Tempo parziale misto 4 3,2 2 1,12 6 1,97 Tempo parziale orizzontale 39 31, , ,5 Tot Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 11

12 Fig. 1 Ripartizione dei progetti in base al genere del lavoratore e alla tipologia dei tempi di lavoro 3 F M Tot Tempo pieno Tempo parziale misto Tempo parziale orizzontale Tot 12 Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

13 Agenzia regionale del lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 13

Nuove regole in materia di stato di disoccupazione dal 1 gennaio 2014

Nuove regole in materia di stato di disoccupazione dal 1 gennaio 2014 Nuove regole in materia di stato di disoccupazione dal 1 gennaio 2014 Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole sull'acquisizione, conservazione e perdita dello stato di disoccupazione, approvate

Dettagli

La situazione del sistema pensionistico in Friuli Venezia Giulia

La situazione del sistema pensionistico in Friuli Venezia Giulia La situazione del sistema pensionistico in Friuli Venezia Giulia Le prestazioni pensionistiche nella Regione Friuli Venezia Giulia: il quadro Circa 500.000 pensioni ( su 1.223.000 abitanti) Un importo

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

(approvato con delibra di G.C. n. 133 del 29.09.2008)

(approvato con delibra di G.C. n. 133 del 29.09.2008) COMUNE DI PONTE SAN PIETRO Provincia di Bergamo Piazza Libertà, 1 - cap 24036 - tel 0356228411 - fax 0356228499 - P.I. 00250450160 e-mail: comune@comune.pontesanpietro.bg.it REGOLAMENTO PER L UTILIZZO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

Risoluzione n. 17/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO

Risoluzione n. 17/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO Risoluzione n. 17/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 29 gennaio 2003 Oggetto: Istanza di interpello Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Disciplina applicabile, ai fini dell Irpef,

Dettagli

DOTE LAVORO 2012 MOBILITÀ IN DEROGA

DOTE LAVORO 2012 MOBILITÀ IN DEROGA DOTE LAVORO 2012 MOBILITÀ IN DEROGA CONTINUIAMO " A DOTARCI CONTRO LA CRISI Per il quarto anno consecutivo La Regione del Veneto ha promosso attraverso lo strumento della Dote Lavoro, percorsi di politica

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

SETTORE AFFARI GENERALI E CANTIERI DI LAVORO

SETTORE AFFARI GENERALI E CANTIERI DI LAVORO DIVISIONE LAVORO, ORIENTAMENTO, FORMAZIONE SETTORE AFFARI GENERALI E CANTIERI DI LAVORO I Cantieri di Lavoro, istituiti con L.R. 55/84, fin dall inizio indirizzati alle fasce più deboli del mercato del

Dettagli

Roma, 03/09/2014. e, per conoscenza, Circolare n. 101

Roma, 03/09/2014. e, per conoscenza, Circolare n. 101 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Entrate Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Roma, 03/09/2014 Circolare

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

MATERIALI DI LAVORO PER LA

MATERIALI DI LAVORO PER LA Servizio sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale 6.1 Sacile MATERIALI DI LAVORO PER LA COSTRUZIONE DEL PROFILO MINORI ANNO 2013/2014 A CURA DELL OSSERVATORIO PROVINCIALE SULLE POLITICHE SOCIALI DELLA

Dettagli

N.B. Il pagamento delle indennità di disoccupazione cessa quando il lavoratore:

N.B. Il pagamento delle indennità di disoccupazione cessa quando il lavoratore: Disoccupazione Una quota dei contributi versati serve per assicurarsi contro la disoccupazione, causata dall estinzione di un rapporto di lavoro per cause non attribuibili alla volontà del lavoratore stesso.

Dettagli

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres.

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. Regolamento per la determinazione dei criteri e delle modalità per il concorso delle

Dettagli

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni COSTRUIRE IL FUTURO: PROFESSIONI E INNOVAZIONE quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni Il mondo della STATISTICA: 30 novembre 2007 A cura di Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ; DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto

Dettagli

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

APPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI

APPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI ARTT. 41 47 D.LGS 81/2015 L È UN CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE E ALLA OCCUPAZIONE DEI GIOVANI. TRE TIPOLOGIE: A) PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE, IL

Dettagli

RISOLUZIONE N. 119/E

RISOLUZIONE N. 119/E RISOLUZIONE N. 119/E Direzione Centrale Normativa Roma, 22 novembre 2010 OGGETTO: interpello - articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - IRPEF Voucher di conciliazione - DPR 22 dicembre 1986, n. 917 QUESITO

Dettagli

Analisi dati del Personale

Analisi dati del Personale Allegato A Analisi dati del Personale L analisi dell attuale situazione del personale dipendente in servizio, presenta il seguente quadro di raffronto tra la situazione di uomini e donne lavoratori: FOTOGRAFIA

Dettagli

I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA

I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA Sempre più rapidi e articolati sono i mutamenti che in questi anni coinvolgono il sistema della formazione professionale regionale.

Dettagli

RISOLUZIONE N.80/E QUESITO

RISOLUZIONE N.80/E QUESITO RISOLUZIONE N.80/E Direzione Centrale Normativa Roma, 24 luglio 2012 OGGETTO: Interpello - Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Fatture di importo inferiore a 300,00 euro - Annotazione cumulativa anche

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA. Realizzazione del Progetto:..

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA. Realizzazione del Progetto:.. COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA Realizzazione del Progetto:.. Il giorno.., in, avanti a me notaio.iscritto al collegio notarile di sono

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

Regolamento su iniziative di Lavoro di Pubblica Utilità (LPU) GIOVANI

Regolamento su iniziative di Lavoro di Pubblica Utilità (LPU) GIOVANI Regolamento su iniziative di Lavoro di Pubblica Utilità (LPU) GIOVANI Linee guida Regolamento concernente i requisiti delle iniziative di lavoro di pubblica utilità nonché i criteri e le modalità di sostegno

Dettagli

2. SOGGETTI BENEFICIARI

2. SOGGETTI BENEFICIARI ALLEGATO A CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, PER PROGETTI INERENTI LE TEMATICHE DEFINITE DAL PIANO REGIONALE ANNUALE DEL DIRITTO ALLO STUDIO 1. CRITERI

Dettagli

I dati sulla disabilità

I dati sulla disabilità I dati sulla disabilità In applicazione alla Legge 104/92 viene effettuato l accertamento della presenza di handicap in situazione di gravità. Complessivamente nell anno 2004 nella U.S.L. 5 sono stati

Dettagli

proposta di legge n. 420

proposta di legge n. 420 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 420 a iniziativa del Consigliere Marangoni presentata in data 18 giugno 2014 PROMOZIONE, SOSTEGNO E VALORIZZAZIONE DELLA MUSICA POPOLARE E AMATORIALE:

Dettagli

I PRINCIPALI INCENTIVI ALL'ASSUNZIONE

I PRINCIPALI INCENTIVI ALL'ASSUNZIONE PERSONE NON OCCUPATE NEI 6 MESI PRECEDENTI CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO Tutti i datori di lavoro privati Tempo (a tutele crescenti) Riduzione del 40% dei contributi previdenziali a carico del datore

Dettagli

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 dicembre 2013, n. 0235/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito. Roma, 22-07-2014. Messaggio n. 6214

Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito. Roma, 22-07-2014. Messaggio n. 6214 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Roma, 22-07-2014 Messaggio n. 6214 Allegati n.1 OGGETTO: Decreto Interministeriale n.82875 del 10 luglio 2014. CIG in deroga - Settore Appalti di pulizie

Dettagli

BANDO IN ATTUAZIONE DELL ART. 6 LR 14 /2014

BANDO IN ATTUAZIONE DELL ART. 6 LR 14 /2014 BANDO IN ATTUAZIONE DELL ART. 6 LR 14 /2014 ACCORDI REGIONALI DI INSEDIAMENTO E SVILUPPO DELLE IMPRESE (ARIS) APPENDICE 2 (ALLA SEZ. 2 DELL ALLEGATO 1 DEL BANDO) -SCHEDA DESCRITTIVA- AIUTI AGLI INVESTIMENTI

Dettagli

La rete dei Comuni della Valpolicella e Baldo Garda Esperienza 2010

La rete dei Comuni della Valpolicella e Baldo Garda Esperienza 2010 Le reti che orientano La rete dei Comuni della Valpolicella e Baldo Garda Esperienza 2010 Progetto di orientamento per adulti 2010 - DGR 3214/09 Una nuova opportunità: comuni in rete per l orientamento

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In

Dettagli

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO

Dettagli

Proroghe a termini in scadenza per il Ministero del lavoro

Proroghe a termini in scadenza per il Ministero del lavoro N. 157 del 13.04.2011 La Memory A cura di Roberto Camera Funzionario della DPL Modena (1) Proroghe a termini in scadenza per il Ministero del lavoro Il Governo, al fine di sostenere il reddito delle famiglie

Dettagli

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia 1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

UN NUOVO SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AUTOMOBILISTICO E MARITTIMO PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA

UN NUOVO SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AUTOMOBILISTICO E MARITTIMO PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA UN NUOVO SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AUTOMOBILISTICO E MARITTIMO PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA [CONFERENZA STAMPA] Udine - 27 Ottobre 2014 Assessorato Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

PER L ASSEGNO SOCIALE, CRESCE DAL 2013 IL REQUISITO DELL ETA

PER L ASSEGNO SOCIALE, CRESCE DAL 2013 IL REQUISITO DELL ETA PER L ASSEGNO SOCIALE, CRESCE DAL 2013 IL REQUISITO DELL ETA Dal 1 gennaio 2013 il requisito dell età, 65 anni per le donne e gli uomini, per ottenere l assegno sociale è soggetto all incremento della

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli

SERVIZI PER L IMPIEGO E ORIENTAMENTO IN FRIULI VENEZIA GIULIA

SERVIZI PER L IMPIEGO E ORIENTAMENTO IN FRIULI VENEZIA GIULIA SERVIZI PER L IMPIEGO E ORIENTAMENTO IN FRIULI VENEZIA GIULIA Evoluzione nelle professionalità e nei sistemi di erogazione dei servizi Carlos Corvino Servizio Osservatorio Mercato del lavoro del FVG, Monitoraggio

Dettagli

DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO

DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO 2011 2013 II parte INTERVENTI testo approvato dalla Commissione provinciale per l impiego con deliberazione n. 373 del 26 luglio 2011 ed adottato dalla

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime

Dettagli

SETTORE III SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA' DETERMINAZIONE

SETTORE III SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA' DETERMINAZIONE SETTORE III SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA' DETERMINAZIONE Oggetto: Approvazione schema di progetto per l'attivazione di Cantieri di Lavoro denominati : "Cantieri di lavoro per il miglioramento dell

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 83 del 13 Giugno 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Indennità ASPI anche per i soci lavoratori delle cooperative Gentile cliente con la presente intendiamo informarla

Dettagli

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti.

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti. Direzione Area Contabile Servizio Affari Fiscali Viale Gallipoli 49-73100 Lecce Tel. 0832/293392 - Fax. 0832/293042 Lecce, lì 18 luglio 2003 Prot. 15971 Ai Direttori dei Centri di Spesa Ai Responsabili

Dettagli

BORSE DI STUDIO Anno scolastico 2014-2015

BORSE DI STUDIO Anno scolastico 2014-2015 BORSE DI STUDIO Anno scolastico 2014-2015 La Cassa Rurale don Lorenzo Guetti, al fine di favorire l approfondimento delle lingue e gli studi universitari dei giovani soci o figli di Soci (soci che operino

Dettagli

COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA IMPRENDITORIALI

COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA IMPRENDITORIALI COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA IMPRENDITORIALI Articolo 1 Oggetto e finalità 1. Il presente Regolamento disciplina la concessione di agevolazioni

Dettagli

NUOVE REGOLE IN MATERIA DI STATO DI DISOCCUPAZIONE DAL 1 GENNAIO 2014

NUOVE REGOLE IN MATERIA DI STATO DI DISOCCUPAZIONE DAL 1 GENNAIO 2014 NUOVE REGOLE IN MATERIA DI STATO DI DISOCCUPAZIONE DAL 1 GENNAIO 2014 COME ACQUISIRE LO STATO DI DISOCCUPAZIONE Lo stato di disoccupazione si compone di un elemento oggettivo (lo stato di privo di lavoro),

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. L.R. 13/2002, art. 7, c. 15 e 16 B.U.R. 23/7/2003, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti

Dettagli

il fotovoltaico quanto costa e quanto rende

il fotovoltaico quanto costa e quanto rende il fotovoltaico quanto costa e quanto rende gli incentivi /1 In Italia, da settembre 2005, è attivo un meccanismo di incentivazione, definito Conto Energia, per la produzione di energia elettrica mediante

Dettagli

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità

Dettagli

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE Provincia di Forlì - Cesena REGOLAMENTO PER IL SOSTEGNO ECONOMICO ALLE IMPRESE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale nr. 68 del 25/10/2010 BOZZA 1 Art. 1 - Finalità

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 15 gennaio 2014, n. 18 Piano straordinario per l'emergenza abitativa nel Lazio e attuazione del Programma per l'emergenza abitativa

Dettagli

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto

Dettagli

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie dell Ente

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie dell Ente Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie dell Ente Premessa La Legge di Stabilità per il 2015 (legge 23 dicembre 2014 n. 190) ha imposto agli enti locali l avvio

Dettagli

Roma, 22 dicembre 2009. Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Pensionati Enti di Patronato

Roma, 22 dicembre 2009. Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Pensionati Enti di Patronato DIREZIONE CENTRALE ENTRATE Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica UFFICIO I Gestione del rapporto contributivo e contenzioso Roma, 22 dicembre 2009 Alle Agli e

Dettagli

PROGETTI DI PUBBLICA UTILITA PROVINCIA DI TORINO SERVIZIO COORDINAMENTO CENTRI PER L IMPIEGO CENTRO PER L IMPIEGO DI CHIVASSO

PROGETTI DI PUBBLICA UTILITA PROVINCIA DI TORINO SERVIZIO COORDINAMENTO CENTRI PER L IMPIEGO CENTRO PER L IMPIEGO DI CHIVASSO 1 PROGETTI DI PUBBLICA UTILITA PROVINCIA DI TORINO SERVIZIO COORDINAMENTO CENTRI PER L IMPIEGO CENTRO PER L IMPIEGO DI CHIVASSO AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI LAVORATORI E LAVORATRICI Inerente le

Dettagli

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Marzo 2014

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Marzo 2014 Rapporto trimestrale Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Marzo 2014 Progetto PON, Pianificazione Operativa Territoriale (POT) Linea «Dati, informazioni e report

Dettagli

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Criteri e modalità di selezione Criteri autonomi di selezione dell ente presentati ed approvati unitamente al progetto Le procedure di selezione proposti in progetto e con esso

Dettagli

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Settembre 2014

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Settembre 2014 Rapporto trimestrale Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Settembre 2014 Progetto PON, Pianificazione Operativa Territoriale (POT) Linea «Dati, informazioni

Dettagli

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.

Dettagli

COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO Provincia di Pordenone

COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO Provincia di Pordenone COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO Provincia di Pordenone Codice fiscale 80003930932 Partita IVA 00242130938 PIAZZA DEL POPOLO N.38 TEL.0434/842926 FAX 0434/842971 www.comune.san-vito-al-tagliamento.pn.it

Dettagli

RISOLUZIONE N. 100/E. Roma, 08 aprile 2009. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

RISOLUZIONE N. 100/E. Roma, 08 aprile 2009. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso RISOLUZIONE N. 100/E Roma, 08 aprile 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso \ OGGETTO: Istanza di interpello - Art. 11, comma 13, legge 30 dicembre 1991 n. 413. Deducibilità di costi per attività

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

L.R. 22/2010, art. 9, c. 19 B.U.R. 8/6/2011, n. 23. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 31 maggio 2011, n. 0128/Pres.

L.R. 22/2010, art. 9, c. 19 B.U.R. 8/6/2011, n. 23. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 31 maggio 2011, n. 0128/Pres. L.R. 22/2010, art. 9, c. 19 B.U.R. 8/6/2011, n. 23 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 31 maggio 2011, n. 0128/Pres. Regolamento per la determinazione dei criteri di ripartizione e delle modalità di concessione,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla

Dettagli

Le competenze degli adulti nell ambito delle iniziative PON 2007/2013: modelli di rilevazione e strumenti diagnostici

Le competenze degli adulti nell ambito delle iniziative PON 2007/2013: modelli di rilevazione e strumenti diagnostici Le competenze degli adulti nell ambito delle iniziative PON 2007/2013: modelli di rilevazione e strumenti diagnostici Bagheria 16 settembre 2008 Monitoraggio Nazionale EdA a.s. 2006/07 GestioneProgetti

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

CITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA

CITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA CITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (Provincia di Napoli) BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE DA PARTE DEI PRIVATI AL FINE DELLA PIANIFICAZIONE PARTECIPATA PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 1608 27/02/2014 Identificativo Atto n. 167 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO ASSEGNAZIONE DEI CONTINGENTI DI DOTI PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI DI QUALIFICA TRIENNALI DI ISTRUZIONE

Dettagli

La fotografia dell occupazione

La fotografia dell occupazione La fotografia dell occupazione La dimensione aziendale Come osservato precedentemente in Veneto il 97,3% delle imprese ha un numero di addetti inferiore a 19 e raccoglie il 60,5% del totale degli occupati

Dettagli

LA REGIONE DEL VENETO CONTRO LA CRISI: UNA DOTE PER I LAVORATORI

LA REGIONE DEL VENETO CONTRO LA CRISI: UNA DOTE PER I LAVORATORI LA REGIONE DEL VENETO CONTRO LA CRISI: UNA DOTE PER I LAVORATORI COS È LA DOTE LAVORO La dote lavoro è un pacchetto di servizi, accompagnato da un indennità economica, offerto ai lavoratori per favorire

Dettagli

I SERVIZI AL LAVORO DEI CENTRI PER L IMPIEGO: PRESELEZIONE E INCONTRO DOMANDA - OFFERTA NEL PRIMO SEMESTRE 2011. (a cura di Donata Orlati)

I SERVIZI AL LAVORO DEI CENTRI PER L IMPIEGO: PRESELEZIONE E INCONTRO DOMANDA - OFFERTA NEL PRIMO SEMESTRE 2011. (a cura di Donata Orlati) I SERVIZI AL LAVORO DEI CENTRI PER L IMPIEGO: PRESELEZIONE E INCONTRO DOMANDA - OFFERTA NEL PRIMO SEMESTRE 2011 (a cura di Donata Orlati) I Centri per l Impiego provinciali, nell ambito dei servizi al

Dettagli

DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI

DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE DELIBERAZIONI INERENTI E CONSEGUENTI Consiglio di Amministrazione 1 aprile 2016 Signori Azionisti, l Assemblea

Dettagli

OGGETTO: IVA. - Prestazioni di servizi effettuate da cooperative sociali nell ambito dei progetti per lavori di utilità sociale.

OGGETTO: IVA. - Prestazioni di servizi effettuate da cooperative sociali nell ambito dei progetti per lavori di utilità sociale. RISOLUZIONE N. 384/E Roma, 19 dicembre 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: IVA. - Prestazioni di servizi effettuate da cooperative sociali nell ambito dei progetti per lavori di utilità

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO Il Servizio Statistica della Provincia di Mantova coltiva il progetto di costituire una banca dati provinciale di provenienza anagrafica che non vuole divenire una duplicazione

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Politiche del Lavoro

PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Politiche del Lavoro PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Politiche del Lavoro IL COLLOCAMENTO DISABILI ex lege 68/1999 Parlare di COLLOCAMENTO MIRATO non significa che non vi sia più obbligo da parte dei datori di lavoro di assumere

Dettagli

Novità in materia di Rimborsi IVA

Novità in materia di Rimborsi IVA Circolare 4 del 2 febbraio 2015 Novità in materia di Rimborsi IVA INDICE 1 Premessa...2 2 Ambito applicativo...2 3 Rimborsi di importo fino a 15.000,00 euro...3 4 Rimborsi di importo superiore a 15.000,00

Dettagli

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,

Dettagli

Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro

Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro Obiettivo della esposizione Fornire (attingendo alle diverse fonti) le principali informazioni sulle dinamiche occupazionali

Dettagli

BANDO A FAVORE DEI COMUNI DELLA REGIONE PUGLIA PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI VALORIZZAZIONE E DI QUALIFICAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE

BANDO A FAVORE DEI COMUNI DELLA REGIONE PUGLIA PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI VALORIZZAZIONE E DI QUALIFICAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE Sviluppo economico - Ricerca e competitività, Attività economiche e consumatori BANDO A FAVORE DEI COMUNI DELLA REGIONE PUGLIA PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI VALORIZZAZIONE E DI QUALIFICAZIONE DELLA

Dettagli

5 per mille 2007: il beneficio

5 per mille 2007: il beneficio 5 per mille 2007 5 per mille 2007: il beneficio Il beneficio è stato riproposto dalla legge finanziaria per il 2006 (Legge 27 dicembre 2006 n. 296, articolo 1, comma 1234 e segg.). La norma prevede, in

Dettagli