Sicurezza sul lavoro ( 626/94 D.lgs 81/2008) - Salvaguardia dell ambiente- Condizionalità E.Colella

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1 PROVINCIA DI COSENZA SETTORE AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA Servizio Sviluppo della Produzione Agricola Sostenibile Corso per l ottenimento dell abilitazione all acquisto ed utilizzo dei prodotti fitosanitari e loro coadiuvanti per utilizzatori professionali Sicurezza sul lavoro ( 626/94 D.lgs 81/2008) - Salvaguardia dell ambiente- Condizionalità

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3 TUTELA DEL LAVORO FEMMINILE Specifiche norme regolamentano ulteriormente t la condizione i di lavoro femminile in stato di gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto (vedi decreto legislativo 151/01). Lavori vietati in gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto lavori soggetti all obbligo di visite mediche preventive e periodiche a cura del datore di lavoro; lavori che espongono al rischio di malattia professionale; uso di sostanze tossiche o nocive nella concimazione del terreno e nella cura del bestiame; lavoro notturno. Lavori vietati solo in gravidanza sollevamento e spostamento di pesi; lavori su scale o impalcature mobili o fisse; lavori di manovalanza pesante; stazione in piedi per più di metà dell orario di lavoro o mantenimento di posizione particolarmente affaticante; uso di macchine mosse o comandate

4 SCELTA E ACQUISTO Per la scelta occorre innanzitutto conoscere il parassita da combattere. Per avere una diagnosi certa è consigliabile consultarsi con un tecnico agricolo. A parità di efficacia, va privilegiato il prodotto meno tossico. Acquistare solo i quantitativi necessari.

5 I prodotti fitosanitari devono essere venduti solo in negozi autorizzati tiche lidevono conservare in locali liautorizzati tied idonei non adibiti al deposito o alla vendita di generi alimentari o di mangimi. I prodotti fitosanitari si acquistano per uso personale e diretto da parte dell'acquirente. E' vietato cederli o regalarli a terzi.

6 Acquistare i prodotti in confezione originale e sigillata solo presso esercizi autorizzati: controllare sull'etichetta numero e data di registrazione del Ministero della Sanità, classe di tossicità e tempo di sicurezza (carenza) per la coltura che si intende trattare. I prodotti fitosanitari i non possono essere acquistati ittisfusi. Il modulo per l acquisto contiene la registrazione dei prodotti fitosanitari acquistati, firmata dall'acquirente munito di abilitazione, che dichiara in tal modo di seguire le indicazioni in etichetta. All atto dell acquisto e quindi dalla firma del modulo, l acquirente diventa responsabile di qualsiasi i danno procurato dalla salute pubblica dall uso delle sostanze acquistate.

7 IL TRASPORTO Nel trasporto bisogna evitare promiscuità con passeggeri, animali, derrate alimentari. Sistemare le confezioni leggere sopra quelle pesanti, i liquidi idi sotto le polveri, separare i comburenti dagli infiammabili, senza capovolgere le confezioni. Verificare che sul mezzo di trasporto non vi siano sporgenze di metallo, schegge di legno, chiodi in grado di perforare le confezioni. In caso di spargimenti, assorbire con terra o segatura. Lavare sempre il veicolo dopo il trasporto.

8 Codice della Strada Art. 168 Comma 9 Inosservanza delle norme relative al trasporto su strada di merci pericolose - 10 Punti

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10 CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI I prodotti fitosanitari vanno conservati in armadi ben aerati, chiusi a chiave, su cui è consigliabile apporre un cartello che informi del pericolo. Nei locali adibiti alla conservazione dei prodotti fitosanitari possono essere conservati gli indumenti di protezione. Non si devono, invece, conservare alimenti, i mangimi, i indumenti di uso comune. Permettere l'accesso solo a persone esperte ed informate. Non fumare all'interno dei locali adibiti alla conservazione dei prodotti fitosanitari e non depositarvi altri prodotti infiammabili.

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12 Conservare solo i quantitativi i inecessari. Evitare travasi in contenitori incongrui, soprattutto alimentari o anonimi perché potrebbero essere veicolo di accidentali intossicazioni acute per ingestione (bottiglie di vino, birra, ecc.) In caso di versamenti, asciugare con terra, segatura, munendosi di adeguate protezioni personali (guanti e maschere) Attenzione: alcuni prodotti fitosanitari i i possono autoincendiarsi e molti bruciare se innescati.

13 Armadi per prodotti fitosanitari -lamiera elettrozincata di acciaio al carbonio P02, spessore 10/10, verniciatura in epossipoliestere colore verde RAL ante cieche + 3 ripiani di contenimento ( lt.7 ) a tenuta stagna regolabili in altezza -vasca di contenimento ( lt.27 ) sul fondo a tenuta stagna -griglie di aereazione/riciclo aria sui fianchi e sul cappello -predisposizione i i per aspirazione i forzata serratura ergonomica con doppia chiave - adesivi di sicurezza come da norma vigente - dimensione 1075x500x1860h mm PF più tossici nei ripiani più bassi

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15 I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI (DPI) I dispositivi di protezione individuali vengono utilizzati al fine di evitare che i prodotti fitosanitari vengano a contatto con le tre vie di assorbimento (inalatoria, cutanea e digestiva). Per motivi di igiene e di sicurezza, è assolutamente sconsigliato scambiare i dispositivi di protezione individuali con i compagni di lavoro. Visto il compito a cui i dispositivi di protezione individuale assolvono, è evidente l'importanza di farne uso a partire dalle fasi preliminari di un trattamento, cioè dal primo momento in cui si inizia a manipolare la sostanza (quale che sia il tipo di formulazione), fuori dal suo contenitore, fino al momento di riporre le attrezzature di irrorazione in deposito, alla fine della giornata. E' di fondamentale importanza avere molta cura nella pulizia e manutenzione di dette attrezzature e nella loro sostituzione quando difettose e quindi inservibili.

16 GUANTI Protezione delle mani, quindi della via cutanea I guanti devono essere realizzati in due materiali di diverso colore e di diversa consistenza: lo strato più esterno deve essere di colore scuro e di un materiale più resistente t (preferibilmente gomma nitrilitica), mentre lo strato più interno può essere di un materiale più leggero e deve avere un colore più chiaro.

17 Queste caratteristiche sono necessarie in quanto lo strato realmente protettivo, cioè quello più esterno, consumandosi lascerà scoperto lo strato più interno. In questo momento, evidenziato dalla comparsa del colore chiaro sulla superficie, la protezione fornita dai guanti diventerà sempre meno affidabile e sarà quindi opportuno sostituire i guanti con un paio nuovo. Dopo l'uso e prima di toglierseli, vanno lavati con acqua e sapone. Nel togliersi i guanti dopo la lavorazione con prodotti fitosanitari è consigliabile sfilarseli contemporaneamente a poco a poco aiutandosi ogni volta con la mano più protetta.

18 TUTA Protezione di tutte le parti del corpo, eccetto testa, mani e piedi, quindi della via cutanea. La tuta deve essere realizzata in un materiale che sia impermeabile dall esterno e che, al tempo stesso, consenta la traspirazione della pelle (con le alte temperature è possibile utilizzare una tuta in cotone). Va indossata al di sopra di guanti e stivali ed è preferibile che sia in due pezzi. Dopo l uso, la tuta va lavata in lavatrice, separatamente da altri indumenti, avendo cura di effettuare due risciacqui ed eseguire un ulteriore risciacquo a vuoto, per eliminare i residui dalla lavatrice. Se la tuta è in tessuto e si contamina con un prodotto concentrato bisogna avviarla alla distruzione perché le sostanze sono di difficile rimozione.

19 STIVALI TUTA- MASCHERA OCCHIALI Protezione dei piedi, quindi della via cutanea Gli stivali devono essere in gomma e calzati sotto la tuta. Dopo il trattamento, mentre ancora li si indossa, devono essere lavati con acqua e sapone solo dall'esterno.

20 MASCHERA (unico pezzo) Protezione del naso e della bocca, quindi delle vie inalatoria e digestiva Sono costituite da un supporto in gomma a perfetta tenuta, che può coprire l intero volto. SEMIMASCHERA (due pezzi) Filtro + Occhiali Notare i colori del filtro bianco e marrone

21 Le classi, secondo la classificazione europea, sono le seguenti: Filtri antigas (vapori): A1 =fascia di colore marrone A2=fascia di colore marrone A3=fascia di colore marrone Filtri antipolvere: P1 = per nebbie e polveri - fascia di colore bianco P2 = per nebbie e polveri nocive e/o tossiche - fascia di colore bianco Queste due classi di filtri possono essere combinate tra loro. I filtri vanno sostituiti alla scadenza indicata o quando si avverte cattivo odore o aumento di resistenza all'inspirazione. All atto dell acquisto bisogna controllare la data di scadenza e verificare che la confezione sia sigillata. La maschera, dopo ogni trattamento, va accuratamente lavata con acqua e sapone, smontando il filtro per evitare di bagnarlo, si conserva in luogo al riparo della polvere e dall umidità

22 CASCO Protezione di tutto il capo, quindi delle vie inalatorie e digestiva E costituito da una calotta, provvista di schermo visivo panoramico. Spesso è dotato di un collare per proteggere il collo. Effettua un ricambio ed una filtrazione dell aria al suo interno, mediante ventilazione forzata. Può essere alimentato da batterie ricaricabili i incorporate o portate t dall operatore, oppure, durante l irrorazione irrorazione, può essere alimentato dalla batteria della trattrice.

23 CABINA PRESSURIZZATA Protezione totale dell operatore, senza la necessità di indossare altri dispositivi di protezione I finestrini e le porte della cabina, durante l irrorazione, vanno Si tenuti ben chiusi, in modo che l aria penetri solo attraverso appositi filtri, analoghi a quelli visti per le maschere. Si crea nella cabina una pressione superiore di quella esterna e si utilizza l aria condizionata. Ciò comporta comunque la perdita di circa 10 CV di potenza della trattrice.

24 CONTAMINAZIONE AMBIENTALE CAUSATA DAI PRODOTTI FITOSANITARI L utilizzo di prodotti fitosanitari, pur nel rispetto di tutte le norme precauzionali, determina una contaminazione dell ambiente. Il ruolo dell agricoltore, quindi, è valorizzato dalla sua funzione di tutela dell ambiente. Gli operatori devono adottare tutti gli accorgimenti opportuni per limitare la contaminazione dell ecosistema, rispettando le seguenti norme: - preparare la miscela pronta all uso in un luogo quanto più possibile vicino al campo da trattare ed in quantitativi corrispondenti alle necessità di ciascun trattamento, per evitare che avanzi soluzione (da dover consegnare ai Centri autorizzati allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi);

25 - in caso di versamento di prodotti fitosanitari ancora confezionati o già diluiti, bisogna avvertire immediatamente il Servizio di Igiene Pubblica della A.S.L. o i Vigili del Fuoco o altre Autorità. Nel frattempo bisogna evitare che si avvicinino persone o animali, limitare il più possibile la dispersione del prodotto (utilizzando terra o segatura per assorbire i liquidi), pulire le parti contaminate del mezzo di trasporto, distruggere gli alimenti eventualmente contaminati;

26 -ridurre il più possibile i percorsi con il serbatoio contenente miscela pronta all uso, in modo da limitare i rischi di versamento nell ambiente dei prodotti fitosanitari; - evitare che la nube irrorante si diffonda in prossimità di strade e di campi confinanti. Questo lo si ottiene non trattando nella fascia di rispetto e sospendendo il trattamento in presenza di vento;

27 NO Per evitare/limitare effetti deriva, l irrorazione i va effettuata dal lato della strada verso l interno del campo ed utilizzando ugelli antideriva. La distanza dalle abitazioni deve essere indicata nella scheda di sicurezza di ogni prodotto. Preparazione all apertoaperto e con indosso i DPI!!!Fase più pericolosa del trattamento!!!

28 -se si verifica la deriva della nube irrorante nei campi vicini, chi ha eseguito il trattamento deve avvisare i confinanti, fornendo indicazioni circa il prodotto fitosanitario utilizzato ed il relativo tempo di carenza; egli è personalmente responsabile del rispetto del tempo di carenza (se il prodotto fitosanitario è registrato per la coltura)o della mancata distruzione del prodotto ortofrutticolo (se il prodotto fitosanitario non è registrato per la coltura ); - non impiegare prodotti fitosanitari entro un raggio di 200 metri da pozzi o sorgenti di acque destinate al consumo umano;

29 -interrompere l esecuzione del trattamento almeno 10/20 metri di distanza da corsi d acqua; - nel caso di trattamenti in prossimità di abitazioni, i comportamenti devono essere analoghi a quelli descritti, con la particolare attenzione di fare allontanare, prima del trattamento, le persone eventualmente presenti e di non eseguire i trattamenti entro una distanza di rispetto tale da provocare rischio per gli abitanti; -non prelevare l acqua per la preparazione p delle miscele con le stesse attrezzature utilizzate per il trattamento;

30 -non scaricare le acque di lavaggio delle botti nei corsi d acqua acqua, sui terreni, cigli di strade, ecc.; --nella fase di preparazione della miscela mantenersi lontano da pozzi, cisterne, depositi di sostanze alimentari; -le donne in gestazione e in allattamento non devono assolutamente essere presenti sul luogo del trattamento, né, tanto meno, intervenire nella esecuzione dello stesso; -adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare la contaminazione di persone o animali.

31 CONTAMINAZIONE O DELLA CATENA ALIMENTARE La catena alimentare è costituita da un gruppo di organismi viventi legati da rapporti di alimentazione. L eventuale contaminazione dei vegetali, causata dai prodotti fitosanitari o da loro residui, si traduce in tossicità per gli organismi che se ne nutrono (animali erbivori principalmente). La tossicità così acquisita da questi organismi si trasmette tutti gli altri organismi della catena, che si nutrono l uno dell altro, fino ad arrivare agli organismi superiori.

32 Tale contaminazione è indiretta e si verifica, per esempio, mangiando della carne o del latte e suoi derivati provenienti da animali che si siano cibati di foraggio contaminato. La contaminazione diretta, invece, si verifica quando ci si alimenta direttamente dei vegetali o di loro derivati contenenti residui tossici.

33 DEGRADAZIONE E PERSISTENZA DEI PRODOTTI FITOSANITARI I prodotti fitosanitari, comunque vengano irrorati, giungono sempre sul suolo dove, per azione dei microrganismi, subiscono un graduale processo di decomposizione. Le piogge, in particolare per i terreni sabbiosi, determinano la percolazione o e delle e sostanze chimiche c negli strati più profondi, fino a raggiungere le acque di falda. I prodotti fitosanitari presenti in commercio sono caratterizzati da una diversa capacità di degradazione, quelli facilmente degradabili sono da preferire poiché lasciano meno residui nell ambiente. La persistenza d azione è la capacità della miscela di permanere sui tessuti ti o dentro questi, mantenendosi attiva contro il parassita.

34 FINE TRATTAMENTO E RIENTRO NEI CAMPI Allontanarsi subito dopo il trattamento per la presenza di polveri sospese e per la possibile evaporazione di sostanze attive. L operatore è obbligato ad apporre, a fine trattamento, un numero sufficiente di cartelli, visibili da ogni punto di possibile accesso al campo trattato, che informino chiunque si avvicini dei pericoli che corre entrando nel campo e raccogliendo il prodotto (data del trattamento, nome del prodotto usato, tempo di carenza, tempo di rientro). Va ricordato che, in mancanza di tali indicazioni, le responsabilità penali di qualsiasi danno a persone ricadono su chi ha effettuato il trattamento.

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36 IL TEMPO DI RIENTRO rappresenta il periodo di tempo che deve intercorrere dall ultimo trattamento al momento in cui si può accedere al campo trattato senza le protezioni previste per la esecuzione del trattamento. A titolo indicativo si consigliano ore. Questo tempo è influenzato dalle modalità con cui è stato effettuato il trattamento, dal sesto di impianto e dalla forma di allevamento delle piante trattate, dalle condizioni climatiche. Nel caso in cui nell appezzamento trattato siano presenti sottochioma essenze da foraggio o da pascolo, prima del tempo di rientro non si può né raccogliere il foraggio, né far pascolare gli animali.

37 NORME PRECAUZIONALI PER LO SMALTIMENTO DEI CONTENITORI USATI E DELLE FORMULAZIONI SCADUTE E NON PIU' IMPIEGABILI I contenitori usati devono essere sempre considerati rifiuti pericolosi per cui: a) non vanno riutilizzati per nessun motivo b) non vanno lasciati in circolazione c) non possono essere eliminati con i rifiuti urbani d) vanno conferiti a ditte specializzate per lo smaltimento di rifiuti pericolosi Per essere bonificati i contenitori vanno risciacquati almeno tre volte. Il residuo liquido del lavaggio va versato nel contenitore che contiene la miscela da distribuire

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39 SMALTIMENTO DEI CONTENITORI I contenitori svuotati devono essere lavati almeno 3 volte per essere bonificati, non vanno dispersi i nell'ambiente ma devono essere smaltiti secondo le norme vigenti, vanno conferiti a Ditte autorizzate che rilasciano regolare ricevuta.

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41 RACCOLTA E COMMERCIALIZZAZIONE RESIDUI NEGLI ALIMENTI Per RESIDUO si intende la quantità di sostanza attiva che è presente nei frutti pronti per essere commercializzati. La sicurezza alimentare può essere minacciata da una serie di possibili alterazioni degli alimenti, tra cui particolare importanza per gravità e diffusione assumono le contaminazioni di natura chimica dovute ad un impiego irrazionale dei prodotti fitosanitari.

42 Il rispetto delle norme riportate sull'etichetta di ciascun prodotto fitosanitario (dosaggi, tempi di carenza, modalità d impiego e norme di sicurezza consente di produrre alimenti privi di rischi per i consumatori. Comunemente, sulle etichette, il tempo di carenza è riportato sul lato destro in basso, con la seguente dicitura: SOSPENDERE I TRATTAMENTI... GIORNI PRIMA DEL RACCOLTO

43 IL TEMPO DI CARENZA o INTERVALLO DI SICUREZZA dipende dalla sostanza attiva e non dalla classe tossicologica ed ha lo scopo di tutelare il consumatore, evitando la presenza di residui tossici nei prodotti agricoli. Il tempo di carenza (o tempo o intervallo di sicurezza) è l intervallo minimo di tempo (espresso in giorni) che deve intercorrere tra il trattamento e la raccolta (o l immissione al consumo, per le derrate alimentari immagazzinate). Rappresenta il tempo necessario alla pianta trattata per trasformare la sostanza attiva in composti non pericolosi per l uomo, a seguito di processi di degradazione, influenzati da diversi fattori (pianta, luce, temperatura ecc.), riducendo la quantità di residui tossici della sostanza attiva a valori tali che il prodotto agricolo non è dannoso per la salute di chi lo consuma.

44 Il tempo di carenza dipende oltre che dalle caratteristiche chimiche del prodotto anche dal tipo di coltura trattata, tanto che per uno stesso prodotto sono spesso riportati tempi di carenza diversi in relazione alle specifiche colture. E indipendente dalla efficacia, dalla persistenza d azione e dalla classe tossicologica IL LIMITE DI TOLLERANZA è la quantità massima di residui di cui è tollerata la presenza nei prodotti destinati all alimentazione ed è stabilito da Decreto del Ministero della Salute, quindi il concetto di R.M.A. residuo massimo ammissibile o L.M.R. Limite massimo residuo.

45 Qualsiasi comportamento diverso da tutti quelli descritti, può procurare danno e inquinamento alle persone, agli animali e all ambiente, con conseguenze civili e penali a carico di chi se ne è reso responsabile. Per gli stessi motivi, analogo comportamento si dovrà tenere per le formulazioni scadute e non più impiegabili, nonché per i quantitativi di prodotto preparato per l impiego rimasti in eccesso dopo il trattamento. Un trattamento, anche se realizzato con tutte le precauzioni possibili, provoca sempre danno all ambiente ed alla salute. Si tratta quindi operare con la massima coscienza, cercando di ridurre al massimo i rischi.

46 CONDIZIONALITA Criteri di gestione obbligatori (CGO) Buone condizioni agronomiche ed ambientali (BCAA) La Riforma della PAC (Politica Agricola Comunitaria) istituisce il Regime di pagamento unico aziendale ed il nuovo sistema della CONDIZIONALITA cioè il rispetto da parte di TUTTI gli agricoltori che dal 1 gennaio 2005, beneficiano di finanziamenti dell Unione Europea, di una serie di impegni di corretta gestione agronomica dei suoli, salvaguardia dei suoli, benessere degli animali. Il mancato rispetto di tali obblighi comporta la riduzione o l esclusione dai pagamenti degli aiuti in danno dell agricoltore inadempiente.

47 L Atto A2 dei Criteri di gestione obbligatori (CGO) Riguarda tutte le aziende agricole che utilizzano sostanze pericolose per l inquinamento delle acque sotterranee dispone di utilizzare e smaltire i prodotti come prodotti fitosanitari, lubrificanti e carburanti secondo le indicazioni e le modalità prescritte nelle loro schede tecniche. L agricoltore deve evitare la contaminazione delle falde freatiche dovuta ad un impiego inappropriato o ad un malfunzionamento o ad una rottura delle macchine di distribuzione dei prodotti fitosanitari : autobotti, cisterne, irroratori. L agricoltore è tenuto alla manutenzione ed a una taratura periodica delle macchine utilizzate per la distribuzione di prodotti fitosanitari. i contenitori di di prodotti fitosanitari, di prodotti infiammabili, batterie, parti di motori obsoleti vanno conferiti a DITTE AUTORIZZATE.

48 Atto B9 dei Criteri di gestione obbligatori (CGO) Riguarda tutte tt le aziende i cui titolari i sia acquirenti ed utilizzatori di prodotti fitosanitari ed in generale, tutte le aziende che ne fanno uso. L agricoltore deve: 1)Possedere l autorizzazione all acquisto per i prodotti molto tossici, tossici e nocivi (patentino) e/o dimostrare che si rivolge a contoterzisti autorizzati; 2)Tenere il registro dei trattamenti (quaderno di campagna), regolarmente compilato e con la prevista documentazione allegata (moduli di acquisto, fatture, allegato 4 per il contoterzismo, ecc)

49 1) Cos è il tempo di carenza? a) Il limite i di scadenza del prodotto fitosanitario i i b) L intervallo minimo di tempo (espresso in giorni) che deve intercorrere tra il trattamento e la raccolta e commercializzazione del prodotto c) L intervallo minimo di tempo tra due trattamenti 2) I prodotti fitosanitari i non più utilizzabili come possono essere smaltiti? a) Sotterrandoli in luogo lontano da abitazioni b) Custoditi in attesa di essere conferite a Ditte o centri specializzati c) Utilizzando i cassonetti della nettezza urbana 3) Chi è responsabile di eventuali intossicazioni che potrebbero verificarsi in seguito all uso scorretto dei prodotti fitosanitari? a) Il titolare del patentino ti che ha acquistato t il prodotto b) Chi ha venduto il prodotto c) Chi ha effettuato il trattamento

50 4) Il tempo di carenza è indicato in etichetta? a) Si, sempre b) A discrezione della ditta produttrice del formulato c) No, mai 5) Cosa si intende per intervallo di sicurezza? a) L intervallo espresso in giorni che deve intercorrere tra un trattamento e l altro b) Corrisponde al tempo di carenza c) )L it L intervallo tra iltrattamento tt t ed dilt tempo di rientro 6) Cos è il tempo di rientro per l operatore agricolo? a) L intervallo di tempo tra il trattamento ed il rientro in azienda b) L intervallo di tempo tra il trattamento ed il rientro nell area trattata per svolgere attività ità lavorativa a senza mezzi protettivi i c) L intervallo di tempo tra il trattamento e l assorbimento del prodotto all interno della pianta.

51 7) Nel deposito adibiti alla conservazione dei prodotti fitosanitari cos è possibile custodire: a) Gli indumenti di protezione b) Mangimi, c) Indumenti di uso comune 8) Qualora si verifichino incidenti che possono provocare lo spargimento nell ambiente di ingenti quantità di prodotti fitosanitari, quali misure è opportuno prendere? a) Evitare che qualsiasi i persona entri in contatto tt con la sostanza fuoriuscita it e disperdere il prodotto lontano dai luoghi abitati b) Allontanarsi immediatamente dal luogo dell incidente ed avvertire quanto prima la Guardia Forestale c) Avvertire immediatamente il Servizio di Igiene Pubblica della U.S.L. o i Vigili del Fuoco, cercando nel frattempo di limitare il più possibile la dispersione del prodotto

52 9) Quante ore si consigliano indicativamente come tempo di rientro? a) Da ore. b) Si può rientrare dopo un paio d ore c) Da4a12ore a 10) Cosa si intende per contaminazione indiretta? a) Si verifica mangiando della carne o del latte e suoi derivati provenienti da animali che si siano cibati di foraggio contaminato b) Si verifica quando ci si alimenta direttamente dei vegetali o di loro derivati contenenti residui tossici. c) Si verifica quando si ingerisce un prodotto fitosanitario molto tossico 11) Che si intende per condizionalità? a) Il rispetto di alcune condizioni per ottenere i benefici dell Unione Europea b) Le condizioni ottimali per effettuare un trattamento c) Il rispetto delle distanza da altri fondi nell effettuare un trattamento

53 12) Cosa si fa per evitare l effetto deriva? a) L irrorazione i va effettuata t dal lato della strada verso l interno del campo b) L irrorazione va effettuata dal lato della strada verso l esterno del campo c) L irrorazione va effettuata a bassa velocità della trattrice 13) Entro quale raggio, da pozzi o sorgenti di acque destinate al consumo umano, non bisogna impiegare prodotti fitosanitari? a) Almeno 10/20 metri b) Almeno 200 metri c) Distanza di sicurezza 14) Che si intende per residuo? a) La quantità di sostanza attiva che è presente nei frutti pronti per essere commercializzati b) La quantità di sostanza attiva che è presente nei frutti dopo un temporale c) Il residuo dell efficacia di un prodotto fitosanitario dopo la sua scadenza

54 15) Cosa si intende per DPI? a) Dispositivo di pulitura irroratori b) Dispositivo di protezione individuale c) Dispositivo per l irrorazione del prodotto fitosanitario 16) Come si conservano la maschera ed il filtro dopo il trattamento? a) Appesi in luogo fresco e riparato b) Puliti ed al riparo da polvere ed umidità c) Lontano dalla portata dei bambini 17) Per proteggere le mani durante l impiego dei prodotti fitosanitari è opportuno utilizzare guanti in: a) Gomma impermeabile marchiata CE b) Tessuto c) Pelle

55 18) Con quali colori è contrassegnato un filtro combinato per polveri e vapori organici? a) Grigio Bianco b) Bianco Marrone c) Marrone Grigio 19) Cos è il limite di tolleranza? a) La quantità massima di residui idi cui iè tollerata la presenza nei prodotti idestinati i all alimentazione. b) La quantità massima dei prodotti fitosanitari da miscelare c) Il periodo massimo oltre il quale il prodotto fitosanitario perde la sua efficacia 20) Cos è la degradazione d dei prodotti fitosanitari? i? a) La perdita dell efficacia del coadiuvante del prodotto fitosanitario b) Un graduale processo di decomposizione del prodotto fitosanitario c) La perdita dell efficacia del coformulato del prodotto fitosanitario

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