Sbarramento Passo Resia

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1 Passo Resia Il Passo di Resia (1.504 m s.l.m.)) è un valico alpino situato sul confine italo-austriaco a ovest del Brennero, in prossimità della Svizzera, per questo è considerato una triplice frontiera. Mette in comunicazione il Tirolo del Nord e l'alto Adige. In realtà geograficamente il valico è in pieno territorio italiano, mentre il confine si trova poco oltre questo e quindi ad un'altitudine leggermente inferiore. Dal punto di vista orografico il Passo divide le Alpi Retiche occidentali dalle Alpi Retiche orientali. In epoca preromana un sentiero collegava già la valle dell'inn con l'alta Val Venosta. L'attuale Passo di Resia venne incorporato nella Via Claudia Augusta, inaugurata nel 50 d.c. Nel Medioevo e ancora all'inizio dell'età Moderna il passo faceva concorrenza ai valichi dei Grigioni. Fino al 1854 sui ponti fortificati dell'inn a Finstermünz, a nord di Nauders, si trovavano i posti di dogana tra l'austria e la Svizzera. Negli anni Carl Ritter von Ghega (già costruttore della ferrovia del Semmering, dalla Bassa Austria alla Stiria, tra Vienna e Graz) e Joseph Duile costruirono la nuova strada dal forte Nauders fino alla Kajetansbrücke. Sotto il regime fascista venne avviato un piano ambientale che prevedeva la costruzione di un lago artificiale, Resia, con rispettiva diga. Il progetto prevedeva che un piccolo villaggio e numerosi masi venissero evacuati e sommersi (senza prevedere, a detta della popolazione sudtirolese, rimborsi adeguati); lo scoppio della seconda guerra mondiale bloccò il progetto che venne ripreso e completato nel 1950; del vecchio villaggio sommerso venne "salvato" solo il campanile, che ora si erge dalle acque di fronte al villaggio di Curon Venosta. Durante la fine degli anni '30 furono costruiti presso il passo due sbarramenti: lo sbarramento Passo Resia e lo sbarramento Pian dei Morti (il toponimo Pian dei Morti deriva da una pessima italianizzazione - in epoca fascista - del originale tedesco: Plamord). Questi, formati da diversi bunker, dovevano impedire una possibile invasione dell'esercito nazista in Italia. Nel dopo guerra alcune di queste strutture furono nuovamente impiegate, in ambito NATO, durante la Guerra Fredda. Sbarramento Passo Resia

2 Fa parte del XIII Settore di Copertura Venosta, nel Vallo Alpino in Alto Adige. È un complesso sistema di fortificazioni eretto dall'italia fascista per difendere i confini italiani da una possibile invasione da parte della Germania nazista. Il sistema di fortificazioni fu edificato a tempo di record, anche se mai del tutto completato, tra gli anni 1939 e Il progetto della fortificazione del I sistema difensivo, quello al confine con l'austria, comprendeva le opere di fondovalle, degli sbarramenti di passo Resia e del sovrastante Pian dei Morti, con funzione anticarro. Seguivano il sistema difensivo II e III, fino ad arrivare al capoluogo della provincia. Lo sbarramento Pian dei Morti prevedeva tre centri di tipo "450" per sei mitragliatrici, più due postazioni in barbetta: una per mitragliatrice e una per pezzo anticarro da 47/32 posizionato all'estremità orientale del fossato. L'inizio dei lavori fu nel giugno del 1938 in una torbiera. Lo sbarramento ha una caratteristica unica nel suo genere, infatti, esso presenta un ostacolo anticarro molto particolare, a forma di denti di drago. Dopo la seconda guerra mondiale nel 1948 alcune opere del Vallo furono riattivate in ambito NATO, fino al 1992 quando si chiusero e sigillarono definitivamente tutti i bunker. Nel 1999 sono passate in possesso della Provincia di Bolzano che ha deciso di mantenere l impianto bunker nr 20 e lo sbarramento anticarro Pian dei morti. Adesso vengono usati per scopi culturali, didattici e turistici. Mostra sorgente dell Adige nel bunker nr 20 Vocca Bunker Sorgente d Adige nr 20 Vocca da visitare venerdì alle ore 15:00 con prenotazione obbligatoria nell ufficio turistico L Adige é il secondo fiume d Italia in ordine di lunghezza e proprio nell area della sorgente è stato costruito e scavato nella roccia il bunker Sorgente dell Adige nr 20. Nel bunker si trova la vera sorgente dell Adige che dal punto di vista geografico dovrebbe essere quella esatta, perché è posizionata al lato monte. A causa delle costruzioni militari e delle aree riservate, il comune e l associazione turistica hanno dichiarato ufficialmente come sorgente dell Adige un rigagnolo (situato più in basso della vera sorgente) dotandolo di una conduttura per prelevare l acqua e creando una zona per passeggiare e sostare su panchine. La mostra nell impianto Bunker nr 20 si occupa della storia del bunker in sé: il suo significato e la sua storia durante la seconda guerra mondiale, il

3 suo incorporamento nel sistema difensivo italiano, il Vallo Alpino Littorio nel nord Italia/Alto Adige, il suo ampliamento e il suo significato durante la guerra Fredda. In linea di principio si cerca di presentare tutti i bunker e gli impianti difensivi di Resia/Curon per rendere chiaro il sistema difensivo esistente al passo Resia. Visitatori e ospiti ma anche turisti e nativi, interessati alla storia, hanno la possibilità di visitare queste costruzioni storicamente rilevanti. I bunker danno spazio anche alla fantasia e alla voglia d avventura di bambini e adolescenti. La mostra dei bunker potrebbe essere anche un aiuto e un occasione per rivedere le tragedie della storia altoatesina del ventesimo secolo. Quando il visitatore entra nel labirinto sotterraneo del bunker a lui si rivela un mondo diverso e sconosciuto, anche se il bunker n 20 non è mai stato esposto, prima, dopo e durante la guerra, a un caso di emergenza. Questa sensazione angosciante nel Bunker è anche lo stimolo della mostra. Lungo i corridoi del bunker si trovano bacheche illuminate che forniscono le informazioni principali sul corso della storia. Collocato tra la storia europea e quella italiana, le bacheche danno informazioni sulla costruzione del bunker nel 1936, il suo uso durante la seconda guerra mondiale, la sua estensione e il suo significato durante la guerra Fredda e sulla consegna delle costruzioni alla provincia autonoma di Bolzano. Finstermünz "Fines tra munt", "Vinestana munitio", Castrum Luech in Vinstermicz, Vinestana silva mons dictus Vinstermincz, ponte de Vistemeza ultra, Finstermüntz: dal latino: VENUSTAE MUNITIO. oggi Altfinstermünz è stato nell'antichità un passaggio fortificato con funzione di dogana sul fiume Inn, nel territorio comunale di Nauders nel Tirolo. Fino da quando fu edificata la Via Claudia Augusta (nel 46 a.c.), la strada scendeva dal passo Resia e oltrepassava il fiume Inn, presso Finstermünz. Qui fino a 1854 fu mantenuto una dogana. La strada di Hochfinstermünz, sulla quale si trova l'ononimo forte, fu costruita nel 1854, facendo perdere l'utilità della dogana. Con il trattato del 1868, si sancì il confine al di sotto di Tschlin, e la Svizzera ottenne la sponda sinistra dell'inn sino ad Altfinstermünz, rinunciando però alle fortificazioni sul Novellesberg. Finalmente nel 1923 fu costruita la strada che dalla valle dell'engadina porta al confine austriaco. La dogana Alt-Finstermünz era formata dal ponte con la torre al centro, una torre più grande (Klausenturm), la cappella di Maria Assunta e il punto strategico di Sigmundseck. Cronologia: Nel 45 d.ch. ix XI secolo La via romana Claudia Augusta poteva superare il fiume Inn sul ponte in prossimità della località di Altfinstermünz. Sede del tribunale della Regione della Bassa Engadina Nauders Pfunds

4 1078 Il Duca Bavarese Welf nel corso della guerra contro il Vescovo di coira lascia una guarnigione nella Clusa (Gola di Finstermünz) 1159 Prima citazione documentata della Vinestana Silva (bosco di Finstermünz) 1263 Citazione documentata di un castello scavato nella roccia noto come Castrum Luech in der Vinst(er)minze Dal 1300 Istituzione di un pedaggio per il pasaggio del confine tra Engadina e Tirolo 1472 Ampliamento dell insediamento sotto il Duca Sigmund Bastione militare nella Guerra tra Tirolo ed engadina In 35 anni venne costruita la grande Torre 1604 Consacrazione della Cappella Maria Assunta Dal 1652 Confine tra Tirolo ed Engadina 1779 Trasferimento dell ufficio doganale a martinsbruck. Finstermünz venne venduta agli ultimi doganieri ed ospita solo una locanda con annessa birreria Battaglie nelle guerre di Coalizione. Gli Schützen di Pfunds fanno 300 prigionieri Con l ultimazione della nuova strada di Resia Altfinstermünz perde l importanza per il traffico e continua ad ospitare solo un azienda agricola 1948/49 Restaurazione del ponte effetuato dal governo austriaco e protezione come patrimonio artistico Apertura del ponte collegamento tra Tirolo ed Engadina 2002 Fondazione dell Associazione di Altfinstermünz che inizia la restaurazione degli edifici doganali per proteggere dalla rovina la struttura della fortezza. Archeologia L istituto per la preistoria, medioevale emoderna dell Università di Innsbruck ha realizzato un progetto archeologico nella grotta di roccia. La roccia stratificata ha una profondità di 2,7m e sono stati scoperti reperti archeologici che risalgono al 14 sec. Nello strato più basso sono stati trovati resti di legno bruciato. Con il metodo del radiocarbonio lo hanno datato al periodo dopo Christo. L associazione invita tutte le persone amanti della storia di visitare Altfinstermünz Attrazioni da visitare: lunedì a venerdì e domenica dalle ore 13:00 alle ore 16:30 Sigmundseck, la torre sopra la roccia; una mostra rappresenta la vita e l opera del Duca Sigmund der Münzreiche. Nella torre del ponte una mostra interattiva che illustre la vita dei doganieri. Nella caverna naturale nella roccia si vede la storia di Altfinstermünz Il Klausenturm ospita il museo con gli episodi principali sulla storia della Dogana del Tirolo. L antico fienile ospita bar e ristorante (aperto soltanto sporadico)

5 Come arrivare: A piedi si raggiunge Alt-Finstermünz sia dalla strada del Passo Resia sia su quella che colloca Austria con la Svizzera. La fortezza non si può intavedere dalle strade. I) stada Passo Resia - Hochfinstermünz: Sulla strada da Nauders a Pfunds si trova il vecchio albergo con la cappella e un ufficio postale della monarchia austriaca "Hochfinstermünz". Da quel parcheggio incomincia il sentiero che porta in circa 20 minuti a fondovalle al fiume Inn dove si trova il fortino Alt-Finstermünz. II) dalla strada per St. Moritz Circa dopo 2 km dal confine austriaco si trova al lato sinistro della strada un piccolo parcheggio. In circa 15 minuti sulla Via Claudia Augusta si arriva in una semplice camminata ad Alt-Finstermünz. albergo Hochfinstermünz, Forte Nauders da visitare mercoledì e domeniva alle ore 15:00 ritrovo sul posto Il Forte Nauders è uno dei pochi forti austriaci che ancora oggi è completamente intatto. Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano. Esso fu costruito dal 1834 al 1840 (come recita una storica scritta sulla fortezza), sulla base di un piano del generale del genio Franz von Scholl. La fortezza sorge a circa 3 chilometri a nord del paese Nauders, e si fa spazio in una stretta valle sulla strada statale del passo Resia. Qui, tra rocce strette, sorge la fortezza di Nauders. Fu costruita nello stesso periodo del forte di Fortezza, ovvero nel XIX secolo, sotto la guida del Generalmajor Georg Eberle, sulla base di un preesistente muro, il Niclas-Mauer edificato a partire dal La chiusa doveva impedire il passaggio a eventuali nemici del Tirolo, ad esempio invasioni di eserciti lombardi. Nonostante sia una fortezza molto giovane è comunque l'unica di quel periodo che si è mantenuta. Dato che è intatta sia all'esterno che all'interno, attualmente la fortificazione ospita un museo militare e una mostra permanente su Il traffico attraverso il passa Resia. Sugli spalti del forte, ma anche nel giardino dall'altra parte della strada sono esposti alcuni carri armati e cannoni. Caserma sul lato opposto della forte, costruita nel 1840 Wolfgang Morscher,, wikipedia.org, Eller Florian, Colonello Licci Mauro. TB Reschen Agnes