Pianificazione generale dell organizzazione della vigilanza

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO "E. da Rotterdam Via Giovanni XXIII, Cisliano (MI) C.M.: MIIC86900D Tel / Fax info@albaciscuole.gov.it Internet: C.F PEC: MIIC86900D@PEC.ISTRUZIONE.IT Pianificazione generale dell organizzazione della vigilanza Responsabile Generale: Dirigente Scolastico Luciano Giorgi Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione - RSPP Ing. Cesare Sangalli Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza - RLS Sig. Gianmario Zucchini (Collaboratore Scolastico) APPLICAZIONE DEL D.Lvo. n 81-09/04/2008 Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro Anno scolastico 2013/2014 Regolamento interno recante disposizioni relative alla vigilanza sugli alunni Pianificazione generale dell organizzazione della vigilanza D.L.vo 81/08 (Obblighi del datore di lavoro Dirigente Scolastico) Individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale, programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza. PREMESSA La Vigilanza è un obbligo che investe tutto il personale scolastico,riguardando in via primaria i Docenti, ma anche gli Ausiliari e, a diverso titolo, il Dirigente Scolastico. Al Dirigente non spettano compiti di vigilanza sugli alunni ma obblighi organizzativi di Amministrazione e di controllo sull attività degli operatori scolastici,e un attività di custodia (ex art e 2051 Codice Civile), per cui è di sua competenza porre in essere tutte le misure organizzative per garantire la sicurezza nell ambiente scolastico, e la disciplina tra gli alunni. L obbligo della vigilanza ha rilievo primario rispetto a tutti gli altri obblighi di servizio e, quindi, in caso di concorrenza di più obblighi che, per circostanze oggettive di tempo e di luogo, non consentono il loro contemporaneo adempimento, il personale tutto deve scegliere di adempiere il dovere di vigilanza. I genitori degli studenti, oltre che agli Uffici, possono normalmente accedere alle aree riservate ai contatti con i docenti ed eccezionalmente alle aree dove si svolge attività didattica, se autorizzati dal Dirigente e accompagnati dal personale della Scuola. Per motivi di sicurezza, di riservatezza e assicurativi, le persone estranee alla scuola possono accedere solo agli uffici di segreteria e Presidenza per il tempo limitato al disbrigo di pratiche, non possono accedere alle zone frequentate dagli studenti, salvo che per attività programmate e autorizzate dagli organi collegiali. I problemi di natura organizzativa, che competono al Dirigente, consentono il superamento delle problematiche sulla sicurezza se, in virtù delle azioni organizzative e di controllo che egli può disporre sugli operatori scolastici, queste sono state attivate. Il Dirigente pertanto deve eliminare le fonti di pericolo che possono essere di diversa natura ed entità. Considerato che si sono individuati punti caldi che devono essere disciplinati, si specificano una serie di modalità comportamentali che all interno

2 dell Istituto dovranno essere seguiti da tutto il personale al fine di garantire, attraverso una più attenta vigilanza, un ambiente sicuro per gli alunni: 1. la regolamentazione dell afflusso ordinato degli studenti nel momento dell inizio delle lezioni e al termine delle stesse; 2. la vigilanza sugli studenti durante le attività didattiche e negli intervalli tra le lezioni; 3. vigilanza durante i cambi di turno tra i docenti nelle classi; 4. vigilanza sugli alunni in caso di sciopero; 5. la custodia delle attrezzature dislocate nei diversi locali della scuola; 6. la salute e la prevenzione. Relativamente agli strumenti organizzativi corre obbligo sottolineare che la regolazione degli aspetti dell organizzazione del personale, unitamente a tutte le forme di cautela elaborate e assunte nell ambito della prevenzione degli infortuni nella scuola, costituiscono già una parte rilevante del regolamento interno e della carta dei servizi. L obiettivo è non solo un azione informativa al personale interno e alle famiglie, ma anche consentire, in caso di contenzioso a seguito d infortunio di dimostrare la capacità organizzativa e gestionale della scuola. Il Dirigente, inoltre, si avvarrà della collaborazione dei docenti dello staff, che sulla base di una comunicazione efficace si pongono a loro volta elemento di diffusione e comunicazione organizzativa. Pertanto occorre dimostrare di avere sempre adempiuto all obbligo di sorveglianza con una diligenza idonea ad impedire il fatto dimostrando di avere adottato in via di prevenzione, tutte le misure organizzative idonee ad evitarlo (Cass. Civ. Sez. III, 3/2/99, n. 916). Vanno ovviamente considerate le condizioni ambientali e strutturali della scuola; al fine di preventivare la possibilità del verificarsi di certi eventi. Ne deriva quindi che la valutazione dei rischi, connessi all obbligo di vigilanza, siano a carico dell istituzione scolastica che, con le soluzioni organizzative interne, che si adottano, unitamente alle soluzioni organizzative differenziate, in relazione all età degli allievi (secondo un rigore inversamente proporzionale alla loro età e livello di maturità), possono garantire sicurezza e scelta di comportamenti adeguati. Sul Dirigente grava pertanto l obbligo di tessere le condizioni affinché la sicurezza, unitamente alla vigilanza, trovi soluzioni efficaci, attraverso una gestione della comunicazione interna ed esterna adeguata. 1. La regolamentazione dell afflusso ordinato degli studenti nel momento dell inizio delle lezioni e al termine delle stesse. Si rammenta, a tal proposito l art. 27 comma 5 del CCNL 2006/2009 del personale della scuola che prevede: Per assicurare l accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell inizio delle lezioni e ad assistere all uscita degli alunni medesimi Pertanto: 1. L ingresso nelle pertinenze scolastiche è consentito nei 5 minuti antecedenti l orario previsto, poiché solo da tale momento ha inizio la sorveglianza da parte del personale scolastico. Gli alunni entreranno negli edifici scolastici al suono della campanella senza attardarsi nel cortile, evitando di correre, spintonarsi e di urlare. 2. I genitori lasceranno gli alunni all ingresso dell edificio scolastico, per i più piccoli è possibile accompagnarli fino alla porta di ingresso, ma solo nei primi mesi di accoglienza e senza intrattenersi oltre lo stretto necessario.

3 3. Ai genitori è fatto divieto di accompagnare i figli in classe. Ogni eccezionale esigenza sarà eventualmente autorizzata formalmente dal Dirigente Scolastico. Non è inoltre consentito portare o chiedere di consegnare materiale di qualsiasi genere o merende, fatto salvo materiale attinente alla salute o alla sicurezza (a titolo di esempio: chiavi, occhiali, farmaci) né entrare nella scuola nei cinque minuti precedenti il suono della campanella 4. Gli alunni raggiungono in modo autonomo le aule, sorvegliati dal personale nell atrio e/o sulle scale, gli insegnanti attendono sulla porta dell aula vigilando sugli alunni e assicurandosi che tutto si svolga in modo corretto e senza pericoli). 5. I docenti, costretti da necessità personali, sono tenuti a avvertire telefonicamente di eventuali ritardi affinché il personale e il fiduciario di plesso, possano gestire l emergenza. 6. I cancelli e/o le porte vengono richiusi entro le ore 8,10 (scuola secondaria), entro le 8:30 (scuola primaria): gli alunni che entreranno dopo tale orario, saranno accolti solo con autorizzazione firmata e/o se accompagnati da un genitore; i minori si porteranno autonomamente alle rispettive aule e il collaboratore vigilerà sul loro arrivo in classe. Il docente in classe alla 1^ ora segnalerà il ritardo a registro e ne chiederà la giustificazione per il giorno successivo (in caso l alunno ne sia sprovvisto). Poiché il reiterarsi dei ritardi, da parte di uno stesso alunno, si configura come atteggiamento irrispettoso nei confronti dell attività posta in essere dai docenti di classe nonché nei confronti dei docenti stessi e dei compagni, darà pertanto luogo a formali richiami: dopo il terzo ritardo reiterato, i docenti informeranno la Segreteria Scolastica e/o la Dirigenza, che provvederanno a darne comunicazione alla famiglia. Ad ogni inizio d anno verrà data comunicazione circa l importanza del rispetto degli orari e delle procedure conseguenti al verificarsi dei ritardi. Si rammentano, inoltre, le mansioni del Collaboratore Scolastico Sulla base del Piano Annuale delle attività predisposto dal D.S.G.A., ai collaboratori scolastici compete: l'apertura dei cancelli e delle porte di ingresso agli orari prestabiliti; la sorveglianza degli spazi esterni dell edificio e delle porte di accesso durante l entrata degli alunni; l accoglienza e la sorveglianza degli alunni, secondo il calendario e i posti assegnati a ciascuno; la vigilanza sul passaggio degli alunni nei rispettivi piani di servizio fino all entrata degli stessi nelle proprie aule; la chiusura dei cancelli e delle porte cinque minuti dopo l'inizio delle lezioni; l accoglienza degli alunni ritardatari; la sorveglianza delle porte di accesso, degli atri e dei corridoi per impedire l'accesso ad estranei Misure alternative in caso di necessità e nella presentazione sporadica degli eventi. In caso di assenza del docente che a vario titolo non è presente in classe, si adotterà la soluzione organizzativa dell accorpamento delle classi. La normativa (in caso di ordinarietà) non prevede tale provvedimento, lo stesso però, può essere attuato in deroga da parte del Dirigente e/o del suo sostituto e/o del Fiduciario di Plesso, adottandolo come misura di sicurezza alternativa con il controllo e la permanenza da parte di un collaboratore ATA sulla soglia della porta. Vigilanza durante il tragitto aula-uscita dall edificio al termine delle lezioni E consentita l uscita anticipata degli alunni solo per casi eccezionali e verificando che sia applicato il regolamento eventualmente informando il DS o il vicario di eventuali anomalie.

4 Per quanto concerne la regolamentazione dell uscita degli alunni dall edificio scolastico al termine delle attività, si dispone che presso le porte d uscita dell edificio sia presente un Collaboratore Scolastico con il compito di prestare la dovuta vigilanza durante il passaggio degli alunni. Gli altri Collaboratori Scolastici in servizio nel turno vigileranno il transito degli alunni nei rispettivi piani di servizio. Gli insegnanti sono tenuti a curare che gli alunni si avviino ordinatamente all uscita. Nella Scuola Primaria, in caso di ritardo del genitore, l insegnante ne attenderà l arrivo fino a 5 minuti, dopodiché provvederà a contattare la famiglia e, avuta risposta, affiderà l alunno al collaboratore che lo vigilerà fino all arrivo dei genitori (o loro delegati). Nel caso estremo in cui l insegnante non riuscisse a prendere contatto con la famiglia, lo stesso si attiverà perché il minore venga affidato ai vigili. 2. La vigilanza sugli studenti durante le attività didattiche e negli intervalli tra le lezioni. NORME DI CARATTERE GENERALE E vietato, nei casi di comportamenti vivaci, allontanare gli studenti dall aula, sottraendoli alla vigilanza del docente. A queste indicazioni si aggiungano gli eventuali specifiche indicazioni previste dal Responsabile per la prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro e che creano obblighi giuridici per l'amministrazione, a prescindere dall'età degli alunni (es. disposizione banchi, ingombro vie di uscita, ecc.). È fatto divieto ai docenti di assentarsi dall aula e lasciare incustodita la classe durante l ora di lezione. In caso di grave necessità il docente ha l'obbligo, prima di allontanarsi dall aula, di incaricare, per un tempo limitato e strettamente necessario, un collaboratore scolastico, chiamato tramite i walkie-talkie in dotazione alle classi, per la momentanea sorveglianza sugli alunni. Cellulari a scuola. Si ribadisce il divieto circa l uso del cellulare a scuola. Tale divieto è posto a garanzia del diritto alla tutela dei minori e pertanto l uso del cellulare durante l attività didattica, nei bagni e negli spogliatoi può configurarsi come elusione della vigilanza dell adulto che in tal modo viene posto nella situazione di non poter prevenire comportamenti scorretti (foto, filmati) lesivi della privacy o possibili contatti con persone estranee. I genitori, pertanto, non devono sollecitare il proprio figlio a chiamare da scuola per qualunque evenienza ma a comunicare alla docente che provvederà a farli contattare. Si ribadisce che, nel caso in cui il divieto non fosse rispettato, i docenti sono autorizzati a requisire il cellulare e a consegnarlo al personale scolastico. Il telefonino sarà riconsegnato direttamente alla famiglia, che sarà tempestivamente informata. SPOSTAMENTI TRA AULE E/O EDIFICI Durante gli spostamenti tra aule e/o edifici I docenti sono tenuti a: accompagnare nei trasferimenti da un aula all altra gli allievi con cui faranno lezione; riportare la classe nella propria aula al termine dell attività, affidandola, al suono della campanella, all insegnante dell ora successiva; mantenere durante il trasferimento ordine e silenzio, per non recare disturbo alle altre classi; accompagnare la classe all uscita dalla scuola se il termine dell ora coincide con la fine dell orario delle lezioni. Spetta ai docenti dell attività motoria accompagnare gli alunni dalle aule alla palestra o agli spazi sportivi esterni e viceversa. Ove ricorrano particolari esigenze (alunni DVA o momentaneamente con mobilità ridotta), tali trasferimenti possono essere fatti con la collaborazione del personale ausiliario.

5 ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il docente di classe, o il docente di sostegno o l assistente assegnato, deve garantire costante vigilanza sui minori portatori di gravi handicap, particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi. Il collaboratore scolastico, individuato dal DSGA, ha il compito di cooperare con gli insegnanti per la sorveglianza e per la cura dei portatori di gravi handicap. INTERVALLI TRA LE LEZIONI I docenti sono tenuti a far opera di educazione, non episodica, sulle modalità di svolgimento della ricreazione, si ricorda in particolare che è vietato: uscire dalla scuola, soffermarsi in aule attrezzate, laboratori, palestra ; effettuare giochi pericolosi. Si rammenta, a tal proposito l art. 28, comma 10 del CCNL 2006/2009 che prevede: durante il periodo della ricreazione il tempo impiegato nelle predette attività rientra a tutti gli effetti nell orario di attività didattica - I docenti in servizio garantiscono la massima sorveglianza degli alunni nel tempo scolastico in ogni attività organizzata e libera. Se, per qualsiasi motivo non previsto, una classe rimane priva del titolare, gli insegnanti presenti si fanno carico momentaneamente anche della sorveglianza di questi alunni. - Durante l intervallo ci si attiene all orario stabilito per la ricreazione. In particolare i docenti sono tenuti a: sorvegliare durante l'intervallo tutti gli alunni presenti nell aula o nella zona di vigilanza far rispettate le normali condizioni di sicurezza, prevenendo, per quanto possibile, azioni situazioni pericolose (corse e giochi di movimento in spazi non idonei) anche con apposite istruzioni e/o accorgimenti; regolare un accesso ordinato ai servizi; controllare gli studenti, in collaborazione con i coll. Scolastici (per la Scuola Secondaria) affinché venga loro impedita la permanenza nei bagni e nelle aule; gli alunni dovranno usare i servizi posti nel proprio piano. Al suono della campanella che segnala la fine dell intervallo, gli studenti devono rientrare nelle aule. Le regole di cui si chiede il rispetto devono essere obiettivi educativi da discutere con gli alunni, così da favorire la crescita della loro autonomia e del loro senso di responsabilità e consapevolezza. Si rammentano, le mansioni del Collaboratore Scolastico: E addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi antecedenti e successivi alle attività didattiche e durante la ricreazione In particolare: collaborano con gli insegnanti nella vigilanza e presidiano sulle aree comuni; sorvegliano in particolare i bagni, in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose (per la Scuola Secondaria); non lasciano il proprio piano di servizio se non per situazioni di estrema urgenza; sorvegliano gli spazi esterni loro assegnati. 3. Vigilanza durante i cambi di turno tra i docenti nelle classi Per assicurare la continuità nella vigilanza sugli alunni durante il cambio di turno dei docenti, i Collaboratori Scolastici devono favorire l avvicendarsi degli insegnanti collaborando nella vigilanza delle classi prive di insegnanti. Gli alunni devono rimanere nell aula. I docenti devono effettuare gli spostamenti con la massima tempestività. Si ricorda ai docenti interessati al cambio di turno, di non intrattenere colloqui con i colleghi, onde evitare lunghe attese nei cambi previsti.

6 I docenti che entrano in servizio a partire dalla 2^ ora in poi o che hanno avuto un ora libera, sono tenuti a farsi trovare davanti all aula interessata. I Collaboratori Scolastici, all inizio delle lezioni o ai cambi di turno dei docenti nelle scolaresche, debbono accertarsi di eventuali ritardi o di assenze degli insegnanti nelle classi. In caso di ritardo o di assenza dei docenti, non tempestivamente annunciati dagli stessi, gli insegnanti presenti ed i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni dandone, nel contempo, avviso all Ufficio di Segreteria. In caso di presenza in classe dell insegnante di sostegno o di altro docente, la vigilanza viene garantita da quello a cui non è richiesta l immediata presenza in altra classe; non è possibile affidare la classe a specialisti o al personale comunale, ad esclusione delle insegnanti comunali in servizio sul tempo mensa alla Primaria. 4.Vigilanza sugli alunni in caso di sciopero In caso di sciopero, sia il personale docente, sia i collaboratori scolastici in servizio, hanno il dovere di vigilare su tutti gli alunni presenti nella Scuola rientrando tale servizio tra le misure idonee a garantire i diritti essenziali dei minori (Parere del Consiglio di Stato del ). 5. La custodia delle attrezzature dislocate nei diversi locali della scuola. Ogni ambiente presenta degli elementi di rischio che possono essere acuiti dai comportamenti talvolta irresponsabili degli alunni (la confidenza, la noncuranza del pericolo o l eccesso di disinvoltura aggravate da disattenzione, frettolosità, imprudenza o scherzi pericolosi). Osserviamo gli spazi che ci circondano e individuiamo i comportamenti adeguati per agire con consapevolezza nella quotidianità e nei momenti di emergenza. Dobbiamo evitare, con un comportamento responsabile, situazioni di rischio che potrebbero mettere a repentaglio l incolumità di tutti. Si rammenta, a tal proposito che nel D.lgs 81/08 Articolo 20. Obblighi dei lavoratori Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. I lavoratori devono in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi. Pertanto, per la custodia e l uso delle attrezzature: I docenti utilizzano le attrezzature messe a disposizione dalla scuola (computer, televisione, videoregistratore, audioregistratore ) seguendo le istruzioni allegate o chiedendone se necessario. Hanno cura di responsabilizzare gli alunni nel loro uso corretto e di sorvegliarli attentamente. Riconsegnano le attrezzature con tutti gli eventuali supporti. In palestra e/o all aperto, gli insegnanti danno spiegazioni chiare e precise, affinché gli alunni non utilizzino in modo improprio le attrezzature ed eseguano attività o esercizi non idonei. E severamente vietato attribuire agli alunni l incarico di fare fotocopie o svolgere altri compiti non pertinenti al ruolo dell alunno.

7 Sempre dal D.lgs 81/08 Articolo 20. Obblighi dei lavoratori Omissis e. segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f. non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g. non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h. partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; 6. La salute e la prevenzione La scuola viene indicata come luogo privilegiato per la promozione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E vietato fumare in tutti i locali interni all edificio scolastico; E obbligatorio mantenere ordine e pulizia in tutti i locali della scuola (compresi gli armadi in uso agli studenti e ai docenti); Si rammenta, anche l art. 11 nel D.lgs 81/08, che prevede: l inserimento in ogni attività scolastica di specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza nel rispetto delle autonomie scolastiche Pertanto per la realizzazione di tali attività sono previsti L inserimento nel POF, di una progettualità mirata a promuovere il coinvolgimento di docenti e allievi in percorsi che pongano al centro il tema della sicurezza La diffusione di materiale informativo, e/o della normativa. Somministrazione dei farmaci a scuola La somministrazione di particolari medicinali agli alunni come previsto nella raccomandazione del Ministero dell Istruzione e Ministero della Salute, Circ. del , può avvenire solo in casi eccezionali e su presentazione di certificazione medica recante la prescrizione degli orari e delle modalità (posologia) della/e somministrazione/i del medicinale in questione nonché previa richiesta scritta del genitore che sollevi l insegnante da ogni e qualsiasi responsabilità connessa all esito della somministrazione stessa. Certificazione medica e richiesta del genitore, saranno conservati nel fascicolo dell alunno. Procedure organizzative di emergenza da attivare in caso di infortunio e/o malore degli alunni Malore/incidente di un allievo durante l ora di lezione o durante l intervallo L insegnante in servizio se accade un malore o un infortunio ad un alunno a lui affidato: Resta calmo insieme agli altri allievi. Evita che si crei ressa attorno all infortunato. Valuta la gravità dell accaduto. Per i Primi Soccorsi chiede l intervento dei Collaboratori Scolastici in servizio, utilizzando il walkie-talkie, che avvertono anche l Addetto al Primo Soccorso. L Addetto al Primo Soccorso in servizio si reca sul posto ed attua quanto reputa responsabilmente di sua competenza; se necessario fa chiamare il 118. Avverte il Dirigente Scolastico o il suo sostituto.

8 Avverte l Ufficio alunni che informa immediatamente la famiglia dell infortunato e attiva, se del caso, tutte le procedure assicurative dopo aver acquisito agli atti una relazione scritta dettagliata. IN LINEA DI MASSIMA NON RIMUOVERE L ALUNNO CON MALORE TENERE L ALUNNO IN CONDIZIONI CONFORTEVOLE IN ATTESA DEI SOCCORSI N.B.: Avvisare la famiglia sempre, indipendentemente dalla gravità dell accaduto. La vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche La vigilanza sugli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi d istruzione o scambi linguistici dovrà essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori. Il Dirigente Scolastico, sentito il Consiglio di Classe, individuerà i docenti accompagnatori e un docente referente dell attività mediante formale incarico e costituisce a tutti gli effetti prestazione di servizio. Ai docenti accompagnatori non è consentito in alcun momento abbandonare la vigilanza sugli alunni, in considerazione della imprevedibilità delle loro azioni. I docenti devono accompagnare e sorvegliare gli alunni durante le attività e per tutto il tempo in cui sono ad essi affidati, rispettando quanto previsto dal programma dell attività stessa. Spetta agli insegnanti, durante le uscite e le visite guidate, impartire agli alunni chiare norme di sicurezza e di comportamento, in particolare per quanto attiene regole semplici di educazione stradale. Il comportamento durante dette attività viene considerato ai fini dell assegnazione del voto di condotta, comportamenti impropri devono essere oggetto di valutazione disciplinare Il personale non docente che eventualmente partecipa all attività contribuisce alla vigilanza. Per la Scuola Primaria si richiede la presenza di tutti gli insegnanti di classe in occasione di tutte le uscite (mezza giornata, una o più giornate); nel caso di classi molto numerose, al fine di garantire appieno la vigilanza (anche nel caso di malessere di uno dei docenti accompagnatori), è necessario prevedere il supporto di ulteriore personale docente o non docente (es. docenti comunali) anche oltre alle insegnanti di classe, in particolare per le classi a tempo pieno modularizzato, funzionanti con 3 docenti su 2 classi. La vigilanza degli alunni durante le attività con la presenza dei genitori Tutto il personale scolastico (docenti e i collaboratori scolastici) vigilano in base al principio di corresponsabilità durante le attività educative e didattiche. N.B. la scuola si assume l onere della vigilanza esclusivamente durante l orario previsto per lo svolgimento delle attività educative e didattiche. Al di fuori di tali orari e durante le riunioni degli OO.CC. (consigli di classe, interclasse, intersezione, assemblee di classe, colloqui individuali, ecc ) si invitano quindi i genitori, in particolar modo -vista l età dei bimbi- i genitori della scuola dell infanzia, a non portare nella scuola (locali scolastici, cortili, giardini ) gli alunni e/o altri bambini minori. I genitori che non ottempereranno a quanto sopra esposto saranno ritenuti responsabili a tutti gli effetti di legge della custodia dei loro figli, anche per danni da questi provocati a loro stessi o a terzi. Si precisa che i collaboratori scolastici in servizio durante le riunioni degli OO.CC sono tenuti alla vigilanza del plesso e non degli alunni Gli obblighi di vigilanza sopra descritti si estendono anche per tutte le attività extracurriculari deliberate dagli OO. CC. e inserite nel P.O.F.

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