COMMISSIONE EUROPEA DG XI.D.2 DIRETTIVA 79/409/CEE DEL CONSIGLIO. concernente la conservazione degli uccelli selvatici

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1 COMMISSIONE EUROPEA DG XI.D.2 DIRETTIVA 79/409/CEE DEL CONSIGLIO concernente la conservazione degli uccelli selvatici e DIRETTIVA 92/43/CEE DEL CONSIGLIO relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche FORMULARIO STANDARD Versione EUR 15 Versione finale del 27 Maggio 1994 aggiornata con le modifiche che risultano dall'adesione dell'austria, Finlandia e Svezia (GU 1, , p ) & della versione Eurostat Regioni NUTS Marzo 1995

2 NATURA 2000 FORMULARIO STANDARD PER ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE (ZPS) PER ZONE PROPONIBILI PER UNA IDENTIFICAZIONE COME SITI D IMPORTANZA COMUNITARIA (SIC) E PER ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE (ZSC) 1. IDENTIFICAZIONE DEL SITO 1.1. TIPO 1.2. CODICE SITO 1.3. DATA COMPILAZIONE 1.4.AGGIORNAMENTO B I T Y Y Y Y M M Y Y Y Y M M 1.5. RAPPORTI CON ALTRI SITI NATURA 2000: NATURA 2000 CODICE SITI NATURA 2000 CODICE SITI 1.6. RESPONSABILE(I): Professionisti incaricati Nome Ruolo Indirizzo Carmen Gangale Salvatore Dimatteo Giuseppe Antoccia Antonio A. Avallone Vito M. Santarcangelo Giovanna Sacco Saverio Tarasco Alfonso Tortora Egidio Fulco Angelo Quaranta Silvia Sgrosso Filippo Miraglia Dimitar Ouzounov Resp. del sito Botanica Faunista e zootecnia Forestale Ing. ambientale Entomologo Botanica Forestale Forestale e cartografia Faunista - ornitologo Zoologo - zootecnia Faunista - mammologa Faunista pesca e zootecnia Cartografia e vegetazione cgangale@inwind.it s.dimatteo@veterinaria.uniba.it giuseppeantoccia@libero.it antavallone@tiscali.it vitosantarcangelo@gmail.com giovannasacco@inwind.it tarasco6@interfree.it alfonso.tortora@unibas.it egidiofulco@yahoo.it a.quaranta@veterinaria.uniba.it silviasgrosso@libero.it filippo_miraglia@libero.it duzunov@libero.it Istituzioni scientifiche di validazione Discipline Botaniche Zoologiche Istituzioni Ente per le nuove tecnologie, l Energia e l Ambiente (ENEA) Forum Plinianum Università degli Studi della Calabria (UNICAL) Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA ex INFS)

3 Forestali, Agricole e Zootecniche Impatti e detrattori ambientali Accademia Italiana di Scienze Forestali (AISF) Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS), Dipartimento di Scienze dei Sistemi Colturali, Forestali e dell Ambiente (DIPSISTEMI) e Dipartimento di Scienze delle Produzioni Animali (DIPSPA) Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS) Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell Ambiente (DIFA) Responsabile procedimento tecnico-amministrativo 1.7. NOME SITO: Regione Basilicata Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità Ufficio Tutela della Natura Costa Ionica Foce Basento 1.8. CLASSIFICAZIONE SITO E DATE DI DESIGNAZIONE/CLASSIFICAZIONE DATA PROPOSTA SITO COME SIC: DATA CONFERMA COME SIC: Y Y Y Y M M Y Y Y Y M M DATA CLASSIFICAZIONE SITO COME ZPS: Y Y Y Y M M DATA DESIGNAZIONE SITO COME ZSC (da completare in un secondo tempo) Y Y Y Y M M

4 2. LOCALIZZAZIONE SITO 2.1. LOCALIZZAZIONE CENTRO SITO LONGITUDINE LATITUDINE E W/E (Greenwich) 2.2. AREA(ha): 2.3. LUNGHEZZA SITO(Km): 5 4 8, 3 8 4, ALTEZZA (m): MIN MAX MEDIA REGIONE AMMINISTRATIVE: CODICE NUTS NOME REGIONE %COPERTA I T 9 2 BASILICATA Zona marina non coperta da regioni NUTS 2.6. REGIONE BIO-GEOGRAFICA: X Boreale Alpina Atlantica Continentale Macaronesica Mediterranea

5 3. INFORMAZIONI ECOLOGICHE 3.1. Tipi di HABITAT presenti nel sito e relativa valutazione del sito: TIPI DI HABITAT ALLEGATO I: CODICE %COPERTA RAPPRESENTATIVITA SUPERFICE RELATIVA GRADO CONERVAZIONE VALUTAZIONE GLOBALE B C C C B C C C B C B B A C B A A C B A B C C C C C C C B C B B * 6 B C C B C C C C 9 2 D 0 6 C C B B Copiare la pagina se necessario

6 3.2. SPECIE di cui all'articolo 4 della Direttiva 79/409/CEE e elencate nell'allegato II della Direttiva 92/43/CEE e relativa valutazione del sito in relazione alle stesse:

7 3.2.a. Uccelli migratori abituali non elencati nell'allegato 1 della Direttiva 79/409/CEE CODICE NOME POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO STANZ. MIGRATORIA Popolazione Conservazione Isolam. Globale Roprod. Svern. Stazion. A Egretta garzetta 1-2i P C B C C Casmerodius A albus 3-4i P C C C C Circaetus A gallicus R D Circus A aeruginosus 1-2i P C B C C Charadrius A alexandrinus 4-5p C C C B A Tringa totanus P D Sterna A sandvicensis >10i C C C C C A Alcedo atthis P P C C C C Copiare la pagine se necessario 3.2.b. Uccelli migratori abituali non elencati nell'allegato I della Direttiva 79/409/CEE CODICE NOME POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO STANZ. MIGRATORIA Popolazione Conservazione Isolam. Globale Ropro d. Svern. Stazion. A Ardea cinerea 2-3i P C B C C A Buteo buteo P C B C C A Falco tinnunculus P C B C C A Falco subbuteo P D A Haematopus ostralegus P D A Charadrius dubius P C B C B A Calidris alpina P C C C C A Tringa totanus P D A Actitis hypoleucos P P C C C C A Larus ridibundus P >100i P C B C C A Larus cachinnans C >50i C C B C C A Columba palumbus 1-5p C B C C A Streptopelia decaocto 1-5p C B C C A Apus apus C D A Apus melba C D A Merops apiaster 7-10p P C C C C A Galerida cristata C C B C C A Hirundo rustica P D A Delichon urbicum >20p P C C C C A Anthus pratensis C C B C C

8 A Motacilla alba P C B C C A Erithacus rubecula P P C B C C A Saxicola rubetra C D A Saxicola torquata R P C B C C A Cettia cetti C C B C C A Cisticola juncidis C C B C C A Sylvia melanocephala C C B C C A Muscicapa striata P C C B C C A Aegithalos caudatus P C B C C A Parus caeruleus C C B C C A Parus major C C B C C A Lanius excubitor 1-2i C B C B A Pica pica C C B C C A Garrulus glandarius P C B C C A Corvus corone cornix P C B C C A Serinus serinus P P C B C C A Carduelis carduelis P C C B C C A Carduelis cannabina P P C B C B A Emberiza cirlus R P C B C B A Emberiza calandra P C B C C Please copy page if necessary 3.2.c. MAMMIFERI elencati nell'allegato II della Direttiva 92/43/CEE CODICE NOME POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO STANZ. MIGRATORIA Popolazione Conservazione Isolam. Globale Roprod. Svern. Stazion. Copiare la pagina se necessario 3.2.d. ANFIBI E RETTILI elencati nell'allegato II della Direttiva 92/43/CEE CODICE NOME POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO STANZ. MIGRATORIA Popolazione Conservazione Isolam. Globale Roprod. Svern. Stazion Testudo hermanni P C C C B Emys orbicularis P C B C B Caretta caretta * P (*) Nota: Caretta caretta è stata avvistata in mare tra il SIC Foce Basento e il SIC Foce Bradano

9 3.2.e. PESCI elencati nell'allegato II della Direttiva 92/43/CEE CODICE NOME POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO STANZ. MIGRATORIA Popolazione Conservazione Isolam. Globale Roprod. Svern. Stazion. 3.2.f. INVERTEBRATI elencati nell'allegato II Direttiva 92/43/EEC Copiare la pagina se necessario CODICE NOME POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO STANZ. MIGRATORIA Popolazione Conservazione Isolam. Globale Roprod. uction Svern. Stazion. Copiare la pagina se necessario 3.2.g. PIANTE elencate nell'allegato II della Direttiva 92/43/EEC CODICE NOME POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO Popolazione Conservazione Isolam. Globale Copiare la pagina se necessario

10 3.3 Altre specie importanti di Flora e Fauna GRUPPO NOME SCIENTIFICO POPOLAZIONE MOTIVAZIONE B M A R F I P Arthrocnemum macrostachyum (Moric.) P X Moris D X Ephedra distachya L. R A X Euphorbia terracina L. P D X Juncus acutus L. P D X Juniperus oxycedrus ssp. macrocarpa (Sm.)Bell C D X Limonium serotinum (Rchb.) Pign. C D X Maresia nana (Bc) Batt. V D X Matthiola sinuata L. C D X Medicago marina L. C D X Pancratium maritimum L. C A X Sarcocornia fruticosa (L.) A.J.Scott P D X Sarcocornia perennis (Miller) A.J.Scott P D X Schoenus nigricans L. P D X Suaeda fruticosa (L.)Forsskal P D X Suaeda maritima (L.) Dumort P D X Triglochin bulbosum ssp. barellieri C D X Bufo balearicus (in dir. Come parte di Bufo viridis) C B C X Hyla intermedia (in dir. Come parte di P B C Hyla arborea) X Pelophylax sinkl. hispanicus (in dir. Come C B C Rana lessonae) X Lacerta bilineata (in dir. come parte di Lacerta viridis) C B C X Podarcis sicula C C X Hierophis viridiflavus (in dir. come Coluber viridiflavus) P C X Hystrix cristata P A C X Martes foina C C X Calopteryx haemorrhoidalis (Van der Linden 1825) C C D X Crocothemis erythraea (Brullé, 1832) C C D X Orthetrum cancellatum (Linnaeus, 1758) C D X Orthetrum brunneum (Boyer de Fonscolombe, 1837) C C D X Calopteryx splendens (Harris, 1782) C C D X Callinectes sapidus P D (U = Uccelli, M = Mammiferi, A = Anfibi, R = Rettili, P = Pesci, I = Invertebrati, V = Vegetali) Copiare la pagina se necessario

11 4.1. CARATTERISTCHE GENERALI SITO: Tipi di habitat Mare, Bracci di mare 4. DESCRIZIONE SITO Fiumi ed estuari soggetti a maree, Melme e banchi di sabbia, Lagune (incluse saline) 0,4 Stagni salmastri, Prati salini, Steppe saline 15,8 Dune litoranee, Spiagge sabbiose, Machair 6,5 Spiaggie ghiaiose, Scogliere marine, Isolotti Corpi d'acqua interni (acque stagnanti e correnti) 2 Torbiere, Stagni, Paludi, Vegetazione di cinta 2,7 Brughiere, Boscaglie, Macchia, Garighe, Friganee 9,8 Praterie aride, Steppe 8,1 Praterie umide, Praterie di mesofite 8,4 Praterie alpine e sub-alpine Colture cerealicole estensive (incluse le colture in rotazione con maggese regolare) Risaie Praterie migliorate Altri terreni agricoli 1 Foreste di caducifoglie Foreste di conifere Foreste di sempreverdi Foreste miste Impianti forestali a monocultura (inclusi pioppeti o specie esotiche) 38,3 Arboreti (inclusi frutteti, vivai, vigneti e dehesas) % coperta Habitat rocciosi, Detriti di falda, Aree sabbiose, Nevi e ghiacci perenni Altri (inclusi abitati, strade, discariche, miniere e aree industriali) 7 COPERTURA TOTALE HABITAT 100 %

12 Altre caratteristiche sito: Il sito comprende l area di foce del fiume Basento e il tratto di costa sabbiosa che si estende a nord e in gran parte a sud del fiume. La costa si presenta bassa e sabbiosa con sistemi dunali recenti (Olocene), caratterizzati da rilevanti attività dinamiche di origine idrica ed eolica e fenomeni di erosione (predominanti) e sedimentazione che determinano l alternanza di tratti costieri più o meno estesi. Come per l intera costa ionica, il sito è caratterizzato da clima meso-mediterraneo secco, con temperature medie annue intorno ai C e precipitazioni medie annue sui 500 mm. Il litorale è costituito principalmente da terreni recenti, con suolo molto sciolto ed erodibile (sedimenti con prevalenza di sabbie; mentre presso la foce sedimenti con prevalenza di limo e argilla). I tratti costieri comprendono il complesso delle dune sabbiose, depressioni retrodunali con vegetazione alofila in parte sostituita da pinete artificiali che si spingono fino al litorale. L area retrodunale è rappresentata da terreni a maggiore tenore di argilla, di origine fluviale, che si trovano a una quota altimetrica di poco inferiore del livello marino. La caratteristica principale è quella di essere parzialmente sommersa durante la stagione invernale da acque fortemente salmastre tanto da condizionare la vita delle stesse piante. La vegetazione potenziale dell'area è rappresentata dalla serie psammofila e aloigrofila dei litorali sabbiosi e dalla vegetazione di cinta e boscaglie ripariali del tratto terminale dei corsi d'acqua mediterranei. L'assetto attuale della vegetazione è il risultato di massicci interventi di bonifica e impianti forestali artificiali finalizzati a proteggere le aree agricole interne, per cui si ha un complesso mosaico di vegetazione a diversi livelli di naturalità e maturità che si alternano ad impianti artificiali, zone agricole e aree edificate. Particolarmente estese sono le formazioni alofile retrodunali che consistono in un complesso mosaico di fitocenosi: salicornieti (habitat 1420), giuncheti e prati periodicamente inondati (1410), boscaglie a Tamarix (92D0) e canneti. All interno si estende una pineta di origine artificiale a pino domestico (Pinus pinea), e pino d'aleppo (Pinus halepensis), e sporadicamente pino marittimo (Pinus pinaster).che occupa aree potenzialmente colonizzate dall habitat della macchia retrodunale (2260), ben evidente nei tratti in cui la pineta è diradata. In alcuni tratti la pineta si spinge anche in contesti potenzialmente occupati dai pascoli inondati mediterranei (1410) e dai salicornieti (1420). Dal punto di vista strettamente forestale è interessante notare come due elementi essenziali della macchia mediterranea, quali il lentisco e la fillirea, siano abbondantemente rappresentati in molti tratti della pineta. Pertanto, si può ritenere che il rimboschimento in esame assuma la fisionomia dell alleanza Oleo-Ceratonion molto simile alle limitrofe pinete joniche del tarantino e probabilmente all associazione Pistacio-Pinetum halepensis De Marco et al. (1984) QUALITÁ E IMPORTANZA: La macchia psammofila è in alcuni tratti ricca di elementi floristici di pregio e ospita una popolazione di ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus ssp. macrocarpa) estesa e in discreto stato di conservazione. In alcuni tratti si conservano gli elementi della serie psammofila delle dune (2110, 2120, 2210). Particolarmente significativo è il complesso di habitat alo-igrofili che colonizza le aree retrodunali periodicamente soggette a inondazione, sia per l estensione che per la ricchezza floristica e di habitat. Il sic è un importante sito di sosta per l'avifauna migratoria. L area retrodunale situata alla sx idrografica della foce è di grande interesse per la presenza di estese formazioni a Salicornia sp. e Tamarix sp. Tale biotopo favorisce la presenza di una comunità ornitica molto diversificata consentendo la sosta di numerose specie migratrici e svernanti. Importante la presenza invernale dell Averla maggiore (Lanius excubitor), specie scarsa e irregolare per la Regione (cfr. Fulco et alii, 2008). Sotto il profilo erpetologico, è di notevole importanza il rinvenimento di Testudo hermanni osservata negli estesi salicornieti. Le fonti ufficiali, infatti, (cfr. Sindaco et alii, 2006) non riportano alcun dato di presenza per l arco jonico lucano. Tale osservazione suggerisce l esistenza di una continuità tra le popolazioni calabresi e quelle pugliesi. La pineta costiera, anche se di origine artificiale e relativamente recente, è integrata nel paesaggio della costa ionica di cui rappresenta un elemento fortemente caratterizzante. Va sottolineato che là dove la pineta si presenta in buone condizioni vegetative e gestionali è possibile presupporre una buona e favorevole evoluzione verso biocenosi a sclerofille sempreverdi, che rappresentano la vegetazione naturale potenziale di questa zona. E' da segnalare il ritrovamento di un esemplare di granchio alloctono (probabilmente Callinectes sapidus che è

13 una specie presente sulle coste di Israele), già ritrovato in altre località italiane. Non è ancora chiaro se questa presenza è da attribuirsi a introduzioni accidentali oppure ad una possibile espansione dell'areale della specie. Pur essendo l unico sito costiero lucano per il quale non è stato possibile confermare la presenza della lontra, la specie è certamente frequentatrice dell area data la vicinanza con gli altri siti. Rispetto alla perimetrazione originaria si propone una modifica in modo da includere un più ampio tratto di habitat ripariali, mentre è stata sottratta un'area già in origine completamente edificata ed attualmente occupata dal Villaggio "Gli Argonauti". Altre modifiche sono state effettuate per l adeguamento ad una base cartografica di maggiore dettaglio e per una migliore riconoscibilità dei limiti sul territorio (tracciati stradali, ferrovia, corsi d acqua, ecc.). Le variazioni nelle tipologie e superfici degli habitat sono da attribuirsi ad una più dettagliata interpretazione (grazie anche alla pubblicazione del Manuale Italiano degli Habitat) e all applicazione di metodologie GIS per il calcolo delle percentuali. L habitat 2190 Depressioni umide interdunari segnalato nel precedente formulario è, secondo il nuovo Manuale Italiano d Interpretazione degli Habitat da escludersi dall Italia. Alcune delle specie faunistiche segnalate nel vecchio formulario non sono state confermate durante l aggiornamento. Le ragioni di questa apparente discrepanza sono sintetizzate come segue: 1) Specie non appartenenti alla fauna locale, la cui presenza nel vecchio Formulario era probabilmente dovuta ad un errore di battitura. E il caso dell Averla maschera Lanius nubicus, specie distribuita nel Medio e Vicino Oriente e non segnalata in Italia (Yosef & Loher, 1995) e dello Zigolo muciatto Emberiza cia, legato tutto l anno a formazioni cacuminali montane (Cramp & Perrins, 1994). 2) Specie potenzialmente presenti durante le migrazioni ma ecologicamente non legate all area di studio. In questo caso l osservazione di eventuali soggetti migratori è sfuggita al rilevamento. E il caso ad esempio della Ghiandaia marina Coracias garrulus; legata agli ambienti steppici (cfr. Cramp & Perrins, 1994; Brichetti & Fracasso, 2007) VULNERABILITÁ: La linea di costa è soggetta a forte arretramento per fenomeni erosivi che ne hanno compromesso la vegetazione psammofila. La spiaggia è poco larga e la battigia arriva quasi a ridosso della pineta che in questo tratto vegeta stentata con alberi filati e stressati dalla sua azione smerigliatrice del vento, dalle mareggiate, e dall aereosol marino. Il sistema dunale spesso si interrompe e risulta privo della fascia delle alofite e psammofite. Gli habitat psammofili costituiscono un mosaico spesso di difficile interpretazione fitosociologica a causa della disposizione caotica di elementi appartenenti alle diverse zone della serie psammofila. Il sito risulta particolarmente vulnerabile all'abbassamento della falda, all intrusione in falda di acqua marina, agli incendi, alla destabilizzazione del sistema dunale, alla forte pressione antropica, soprattutto nel periodo estivo e al cambiamento di uso del suolo dovuto principalmente alla costruzione di molte strutture ricettive. Quest ultimo fattore determina infatti una elevata discontinuità e frammentazione degli habitat. Le aree retrodunali, caratterizzate da habitat alo-igrofili, sono state interessate da ripetuti interventi di drenaggio e rimboschimento che ne hanno determinato l'attuale mosaico vegetazionale con alternanza di lembi di pineta, macchia, giuncheti e salicornieti. Tra le specie esotiche utilizzate nei rimboschimenti oltre ai pini citati si rileva la presenza del cipresso (Cupressus sp.), l'eucalipto (Eucaliptus camaldulensis), l'olivello spinoso (Eleagnus angustifolia L.), l'acacia salina (Acacia saligna). Quest'ultima ricopre vaste aree con esemplari contorti e cespugliosi che formano macchie di vegetazione spesso impenetrabili. I tentativi di impianto della pineta o di altre essenze forestali a carico delle depressioni retrodunali stanno determinando il progressivo impoverimento degli habitat più significativi di questo sito (1410 e 1420). Profondi stravolgimenti sono stati operati a ridosso della foce, alla dx idrografica del Basento a seguito della realizzazione di un porto turistico e delle strutture annesse. Tale opera accentua notevolmente la già forte erosione costiera annullando di fatto gran parte del sistema dunale del SIC. L edificazione delle strutture inserite

14 nel villaggio turistico, inoltre, ha comportato la scomparsa di estese formazioni di macchia mediterranea e distruzione di alcuni delicati ecosistemi umidi retrodunali. Va inoltre considerato l'alto rischio per l' utilizzo di pesticidi e fertilizzanti usati nelle disinfestazioni e manutenzione del verde ornamentale. La forte pressione turistica esercitata sull intera area rischia, se non opportunamente regolamentata, di compromettere anche gli ultimi lembi superstiti di salicornieto, percorsi da una fitta rete di sentieri per l'accesso al mare. Le superfici coltivate all interno del SIC occupano una minima parte della superficie totale, ma l attività agricola nelle aree circostanti ha sicuramente un influenza negativa sul sito. Il pascolo all interno del sito è presente ma con scarsa intensità DESIGNAZIONE DEL SITO: (osservazioni riguardanti i dati quantitativi seguenti) 4.5. PROPRIETÁ: La percentuale delle proprietà pubbliche (Demanio, Esab) sull intera area del Sic (516 ha) ammonta a 46,97% All interno del SIC rientra una parte della Riserva Statale Orientata di Metaponto. L area del SIC interessata dalla riserva è di 45 Ha per un perimetro di 3082,26 m DOCUMENTAZIONE: CORBETTA F., GRATANI L., MORICONI M., PIRONE G. -- Lineamenti vegetazionali e caratterizzazione ecologica delle spiagge dell'arco jonico da Taranto alla foce del Sinni. Coll. Phytosoc. 19: [1992 (1989)]. FASCETTI S., NAVAZIO G., Specie protette, vulnerabili e rare della flora lucana. Regione Basilicata. Vol. monografico a cura della Regione Basilicata. Fascetti S., Valutazione dello stato di rischio e degrado degli habitat di interesse comunitario (Dir. Habitat 92/43 CEE) della costa jonica della Basilicata. Atti Conv. Cost, prevenire, programmare, pianificare, Autorità di Bacino Basilicata, Maratea maggio 2008: FULCO E., COPPOLA C., PALUMBO G., VISCELGIA M., Check-list degli Uccelli della Basilicata, aggiornata al 31 maggio Riv. It. Orn. 78: SINDACO R., DORIA G., RAZZETTI E., BERNINI F. (eds), Atlante degli Anfibi e Rettili d Italia. Societas Herpetologica Italica Edizioni Polistampa, Firenze. Pp STORIA: (da compilare dalla Commissione DATA CAMPO MODIFICATO DESCRIZIONE

15 5. STATO DI PROTEZIONE DEL SITO E RELAZIONE CON CORINE: 5.1. TIPO DI PROTEZIONE A LIVELLO Nazionale e Regionale: CODICE %COPERTA CODICE %COPERTA CODICE %COPERTA I T I T RELAZIONE CON ALTRI SITI: designati a livello Nationale o Regionale: CODICE TIPO NOME SITO SOVRAPPOSIZIONE TIPO %COPERTA I T 0 2 RISERVA STATALE ORIENTATA METAPONTO * I T 1 1 Area panoramica costiera compresa tra il comune di Bernalda e quello di Novasiri comprendente la fertile pianura del metapontino solcata dalle pittoresche anse di cinque fiumi. Legge designati a livello Internazionale: SOVRAPPOSIZIONE TIPO NOME DEL SITO TIPO %COPERTA CONVENZIONE RAMSAR: RISERVA BIOGENETIVA: SITO DIPLOMA EUROPEO: - - RISERVA DELLA BIOSFERA: - CONVENZ. BARCELLONA: - SITO PATRIM. MONDIALE: - ALTRO: RELAZIONE CON SITI "BIOTOPI CORINE": SOVRAPPOSIZIONE SOVRAPPOSIZIONE CODICE SITO CORINE TIPO %COPERTA CODICE SITO CORINE TIPO %COPERTA

16 6. FENOMENI E ATTIVITÀ NEL SITO E NELL'AREA CIRCOSTANTE 6.1. FENOMENI E ATTIVITÀ GENERALI E PROPORZIONE DELLA SUPERFICIE DEL SITO INFLUENZATA FENOMENI E ATTIVITÁ nel sito: CODICE INTENSITÀ %DEL SITO INFLUENZA CODICE INTENSITÁ % DEL SITO INFLUENZA C A A B A A C A B B A C A B A A A B A A A A A A A A A A A A FENOMENI E ATTIVITÁ NELL'AREA CIRCOSTANTE IL sito: CODICE INTENSITÁ INFLUENZA CODICE INTENSITÁ INFLUENZA A C B C B B B C A C A C B B C B A B C B A B C B A B C A B C -

17 6.2. GESTIONE DEL SITO ORGANISMO RESPONSABILE DELLA GESTIONE DEL SITO: La Riserva Statale è gestita dal Corpo Forestale dello Stato Ufficio Territoriale per la Biodiversità -Potenza. GESTIONE DEL SITO E PIANI:

18 7. MAPPA DEL SITO Mappa NUMERO MAPPA NAZIONALE SCALA PROIEZIONE F 230 IV NE IV SO IV Gauss-Boaga I CONFINI DEL SITO SONO DISPONIBILI IN FORMATO DIGITALE? (fornire le referenze) Mappe dei siti designati e descritti in 5: Fornire questa informazione su una mappa con le stesse caratteristiche della precedente! Fotografie aeree allegate: SI NO NUMERO LOCALIZZAZIONE SOGGETTO COPYRIGHT DATA 8. DIAPOSITIVE NUMERO LOCALIZZAZIONZE SOGGETTO COPYRIGHT DATA 1 Sinistra idrografica, a Prati alofili: mosaico di ridosso dell'area dunale. habitat 1410, 1420, 1310 C. Gangale 18/4/ Sinistra idrografica, a Stagno temporaneo ridosso dell'area dunale. retrodunale D. Uzunov 22/1/ Foce Basento Area estuariale e vegetazione di cinta D. Uzunov 8/12/ Sinistra idrografica, area dunale. Vegetazione psammofila D. Uzunov 8/12/ Sinistra idrografica, salicornieto. Testudo hermanni D. Uzunov 16/4/ Rinnovazione della pineta S. Tarasco 7 Resort Argonauti Resort Argonauti Giovanna Sacco - 8 Serbatoi gpl Argonauti Serbatoi gpl Argonauti Giovanna Sacco -

19 1. Salicornieti, 18 Aprile 2009 (Foto C. Gangale) 2. Stagno temporaneo retrodunale, 22 Gennaio 2010, (uzunov)

20 3. Area di foce, Dicembre 2009, (foto D. Uzunov) 4. Vegetazione psammofila, Dicembre 2009, Uzunov

21 5. Testudo hermanni, 18 Aprile 2009 (Foto D. Uzunov) 6. Rinnovazione della pineta (foto S. Tarasco).

22 7. Resort gli Argonauti (Sacco G.)

23 Mappa del sito con evidenziato in rosso il perimetro proposto e in giallo il perimetro

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