SOMMARIO. Oggetto ed ammontare dell appalto. Descrizione, forma e principali dimensioni delle opere.

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1 SOMMARIO Capo I Oggetto ed ammontare dell appalto. Descrizione, forma e principali dimensioni delle opere. Art Oggetto dell appalto Art Ammontare dell appalto Categorie e quadro economico dei lavori Art Competenza dei lavori Art Descrizione dei lavori Art Forma e principali dimensioni delle opere Art Variazioni alle opere progettate Art Disposizioni del Direttore dei lavori Art Osservanza di leggi, regolamenti e norme in materia di appalti pubblici Art Oneri ed obblighi a carico dell Appaltatore Capo II Disposizioni particolari riguardanti l appalto e modo di valutare i lavori Art Documenti che fanno parte del contratto Art Qualificazione dell impresa appaltatrice Art Cauzione definitiva Art Disciplina del subappalto Art Liquidazioni di fatture relative a forniture Art Trattamento dei lavoratori e disposizioni sulla manodopera Art Assicurazioni Art Consegna ed inizio dei lavori Art Termine per l ultimazione dei lavori - Penali Art Inizio e termine per l esecuzione Sospensioni Art Disposizioni in materia di sicurezza Art Norme di sicurezza generali Art Sicurezza sul luogo di lavoro Art Requisiti del personale di cantiere Art Variazioni in corso d opera Art Domicilio dell Appaltatore Art Pagamenti in acconto e pagamenti a saldo Art Disposizioni generali relative al prezzo dei lavori - Invariabilità dei prezzi Nuovi prezzi Art Valutazione dei lavori a misura Art Valutazione dei lavori a corpo Art Conto finale Art Disposizioni per l ultimazione dei lavori ed il collaudo degli stessi Art Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione Art Termini per il collaudo o per l accertamento della regolare esecuzione Art Presa in consegna dei lavori ultimati Art Risoluzione del contratto Art Spese di contratto Art Adempimenti in materia di antimafia Art Recesso della stazione appaltante Art Definizione delle controversie Capo III Prescrizioni tecniche 1 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA - 1 -

2 Art Opere provvisionali Art Operazioni preliminari, saggi, analisi e campionature Art Opere di restauro: criteri di scelta dei materiali e delle metodologie d intervento Art Documentazione e monitoraggio degli interventi Art Mappatura degli interventi Art Documentazione fotografica Art Diario di cantiere Capo I OGGETTO ED AMMONTARE DELL'APPALTO. DESCRIZIONE, FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE. Art. 1. Oggetto dell appalto Nasino (Savona), chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista: restauro di quattro dipinti (compresi i trasporti e quant altro necessario alla realizzazione dell appalto). I lavori di restauro di cui al presente capitolato sono finanziati con: - Finanziamento MIBAC-: anno 2009 cap. 2066/1, per un totale complessivo di euro ,00 (trentamila/00) L appalto è computato a corpo e misura come specificatamente definito all art. 2 del presente Capitolato speciale. Art. 2. Ammontare dell appalto categorie e quadro economico dei lavori L'importo complessivo dei lavori ed oneri compresi nell appalto ammonta a : ,39 (ventiquattromilacinquecentottantuno/39) IVA esclusa, di cui: ,39 (diciottomilaseicentoundici/39) per lavori a misura soggetti a ribasso d asta; 5.970,00 (cinquemilanovecentosettanta/00) per lavori a corpo soggetti a ribasso. L importo complessivo dell appalto è calcolato sulla base del Prezzario dell ARI (Associazione dei Restauratori Italiani ), ultima edizione (2008), nonché dell Analisi dei prezzi per la documentazione fotografica - Soprintendenza BSAEL L oggetto dei lavori rientra nella specifica categoria OS2 Superfici decorate e beni mobili di interesse storico artistico. 2 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA - 2 -

3 Q U A D R O E C O N O M I C O D E I L A V O R I A LAVORI Lavori a misura (soggetti a ribasso) Euro ,39 Lavori a corpo (soggetti a ribasso) Euro 5.970,00 Importo totale dei lavori (soggetti a ribasso) Euro ,39 B SOMME A DISPOSIZIONE (compreso IVA 20%) Euro 5.407,91 A+B Totale complessivo (arrotondato) Euro ,00 Art. 3. Competenza dei lavori Poiché i lavori si collocano sotto la soglia dei ,00 euro, la Ditta appaltatrice dovrà possedere i requisiti previsti dall art. 201, comma 4, del D. Lgs.vo n. 163 del 12 aprile 2006, Codice degli Appalti e, più specificamente, dall art. 28 del D.P.R. n. 34 del 25 gennaio 2000, come integrato dall art. 253 comma 30 del D. Lgs.vo n. 163 del 12 aprile 2006, Codice degli Appalti. Dovrà altresì possedere i requisiti di qualificazione previsti per restauratori di beni culturali, secondo quanto disposto dal D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 (artt. 29 e 182), Codice dei beni culturali e del paesaggio, come modificato dal D. Lgs. n. 62 del 26 marzo Art. 4. Descrizione dei lavori Il presente Capitolato speciale riguarda il restauro di quattro dipinti conservati nella parrocchiale di S. Giovanni Battista a Nasino (Savona). I lavori che formano oggetto dell'appalto, specificati nel dettaglio all interno della relazione tecnica, possono riassumersi come appresso, salvo più precise indicazioni che all'atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione dei Lavori (di seguito indicata come D.L.). A. Le operazioni di restauro previste comprendono: interventi di rimozione dei dipinti dal telaio, velinature, foderature, applicazioni di fasce perimetrali (strip lining), realizzazione di telai e tensionamento sugli stessi, rimozione delle veline, pulitura dei dipinti sul recto e sul verso, stuccature, verniciature a pennello, reintegrazioni pittoriche, verniciature finali nebulizzate, restauro delle cornici. Di seguito si illustrano le operazioni di restauro previste per ciascuna opera: nelle quattro schede Descrizione dei lavori sono altresì indicati, per ciascun intervento, la designazione dei lavori e delle somministrazioni, nonché le quantità calcolate ed il prezzo unitario. 1. Restauro del dipinto raff.te Il Battista e Storie della sua vita, attr. a Giacomo Rodi (secolo XVII), olio su tela, cm 300x190 (mq 5,70) - Importo dei lavori, euro 8.828,81. Le lavorazioni previste sono le seguenti: 3 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA - 3 -

4 Rimozione, imballaggio, trasporto A/R Operazioni: pulitura della superficie cromatica e del verso, applicazione di fasce perimetrali (strip lining), applicazione di toppe sul verso, fornitura di telaio e tensionamento sullo stesso, stuccatura, verniciature a pennello, reintegrazione pittorica, verniciatura finale nebulizzata, restauro cornice. Modalità di esecuzione: cfr. le voci relative in paragrafo B. Materiali di consumo: pennelli, cotone, abrasivi, tela, chiodi, viti, ricambi bisturi, vernici in genere, colori (in tubo, acquerelli, tempere, pigmenti in polvere), coloranti (mordenti), stucco, solventi in genere, carta (velina, giapponese, assorbente), colle (viniliche, organiche, acriliche, termoplastiche), consolidanti, cera vergine, cere sintetiche, resine naturali e sintetiche, contenitori di plastica. Qualifica dell'operatore: restauratore di beni culturali. 2. Restauro del dipinto raff.te La Madonna del Rosario coi santi Domenico, Giovanni Battista, Caterina d Alessandria, Pietro Martire e i quindici Misteri, sec. XVII, olio su tela, cm 230x160 (mq 3,68) - Importo dei lavori, euro ,37. Le lavorazioni previste sono le seguenti: Rimozione, imballaggio, trasporto A/R Operazioni: pulitura preventiva, rimozione dal telaio, velinatura, pulitura del verso, foderatura doppia, fornitura di telaio, rimozione della velina, tensionamento sul telaio, pulitura della superficie pittorica, stuccatura, verniciature a pennello, reintegrazione pittorica, verniciatura finale nebulizzata. Modalità di esecuzione: cfr. le voci relative in paragrafo B. Materiali di consumo: pennelli, cotone, abrasivi, tela, chiodi, viti, ricambi bisturi, vernici in genere, colori (in tubo, acquerelli, tempere, pigmenti in polvere), coloranti (mordenti), stucco, solventi in genere, carta (velina, giapponese, assorbente), colle (viniliche, organiche, acriliche, termoplastiche), consolidanti, cera vergine, cere sintetiche, resine naturali e sintetiche, contenitori di plastica. Qualifica dell'operatore: restauratore di beni culturali. 3. Restauro del dipinto raff.te La Trinità coi santi dell Ordine Trinitario, Giovanni Matha e Felice di Valois, attr. a Giacomo Rodi (secolo XVII), olio su tela, cm 210x160 (mq 3,36) - Importo dei lavori, euro 6.436,71. Le lavorazioni previste sono le seguenti: Rimozione, imballaggio, trasporto A/R Operazioni: pulitura del recto e del verso della tela, applicazione di fasce perimetrali (strip lining), fornitura di telaio e tensionamento sul telaio, stuccatura, verniciature a pennello, reintegrazione pittorica, verniciatura finale nebulizzata. Modalità di esecuzione: cfr. le voci relative in paragrafo B. Materiali di consumo: pennelli, cotone, abrasivi, tela, chiodi, viti, ricambi bisturi, vernici in genere, colori (in tubo, acquerelli, tempere, pigmenti in polvere), coloranti (mordenti), stucco, solventi in genere, carta (velina, giapponese, assorbente), colle (viniliche, organiche, acriliche, termoplastiche), consolidanti, cera vergine, cere sintetiche, resine naturali e sintetiche, contenitori di plastica. Qualifica dell'operatore: restauratore di beni culturali. 4 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA - 4 -

5 4. Restauro del dipinto raff.te San Francesco da Paola e Storie della sua vita, cm 110x90 (mq 1) - Importo dei lavori, euro 3.589,41. Rimozione, imballaggio, trasporto A/R Operazioni: rimozione della cornice, pulitura del recto e del verso della tela, applicazione di fasce perimetrali (strip lining), fornitura di telaio e tensionamento sul telaio, stuccatura, verniciature a pennello, reintegrazione pittorica, verniciatura finale nebulizzata, ripristino della cornice. Modalità di esecuzione: cfr. le voci relative in paragrafo B. Materiali di consumo: pennelli, cotone, abrasivi, tela, chiodi, viti, ricambi bisturi, vernici in genere, colori (in tubo, acquerelli, tempere, pigmenti in polvere), coloranti (mordenti), stucco, solventi in genere, carta (velina, giapponese, assorbente), colle (viniliche, organiche, acriliche, termoplastiche), consolidanti, cera vergine, cere sintetiche, resine naturali e sintetiche, contenitori di plastica. Qualifica dell'operatore: restauratore di beni culturali. Per tutte le opere di restauro sopra elencate vanno comprese anche la realizzazione della documentazione fotografica come da relativi computi a corpo, ed una dettagliata relazione degli interventi di restauro effettuati. L Impresa appaltatrice, per tutte le opere di restauro sopra descritte, dovrà utilizzare esclusivamente i materiali, di cui dovranno essere sempre disponibili in cantiere le specifiche schede tecniche, approvati dalla D.L., come altresì previsto all art. 9 del presente capitolato. B. Criteri e modalità per gli interventi di restauro previsti: 1. Smontaggio dell opera da cornici o da altre strutture Si interviene rimuovendo i vincoli meccanici che trattengono l'opera ancorata alla cornice o ad altre strutture per poi separare i diversi elementi. L'operazione è finalizzata al restauro o al trasporto dell'opera. La rimozione deve eseguirsi secondo il criterio del massimo rispetto sia della tecnica che degli elementi di vincolo o assemblaggio originali. Occorre eseguire una documentazione del sistema di vincolo e dello stato precedente anche nel caso di ricomposizione secondo uno schema diverso. 2. Imballaggio Collocamento dell'opera in idonei involucri di uso temporaneo al fine di garantire la sicurezza durante le operazioni di movimentazione o di trasporto o ricoveri per tempi prolungati. L imballaggio dovrà assicurare il mantenimento delle condizioni microclimatiche e l integrità dell opera annullando eventuali vibrazioni e urti. La sua costruzione e i materiali impiegati dovranno essere tali da non interferire negativamente con l opera e soprattutto con la superficie pittorica. I materiali dovranno pertanto essere il più possibile stabili, inerti, con caratteristiche ignifughe. 3. Trasporto Il trasporto dovrà essere effettuato con mezzi adeguati alle condizioni, dimensioni e caratteristiche dell'opera. Il mezzo di trasporto dovrà essere tale da assicurare la sicurezza ambientale, così da non modificare la stabilità e le condizioni conservative determinate dall imballo. 5 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA - 5 -

6 4. Velinatura L'operazione consiste nel far aderire uno o più strati di materiale cartaceo o di tessuto, sull'intera superficie del manufatto o su parti di esso utilizzando adesivi naturali o sintetici. L'intervento è finalizzato alla protezione temporanea parziale o totale della superficie del dipinto e dell'eventuale cornice per impedire cadute di parti della pellicola pittorica e degli strati preparatori o del supporto. L'operazione, che ha carattere temporaneo, deve essere reversibile e non pregiudicare gli strati sottostanti. Preventivamente occorre consolidare eventuali difetti di coesione della pellicola pittorica e degli strati preparatori e provvedere dove possibile all'asportazione dei depositi superficiali incoerenti. La scelta dei materiali di velinatura (adesivo, carta, tessuto, tessuto non tessuto), le modalità di applicazione (a pennello o a spruzzo) e di successiva rimozione dovranno tener presenti: l'entità e la tipologia dei difetti di adesione, il tipo di operazione da compiere (spostamenti, pronto intervento, risanamenti del supporto), la tecnica di esecuzione, i tempi presumibili di mantenimento della velinatura. I parametri microclimatici, dovranno, inoltre, garantire l'assenza di contrazioni degli strati da proteggere. I requisiti dei materiali dovranno essere compatibili con i materiali costitutivi del manufatto, siano essi originari o di restauro; e la reversibilità dovrà essere intesa come possibilità di rimozione della velinatura, senza compromettere gli strati sottostanti con impiego di solventi che operino una incontrollata pulitura. 5. Pulitura del retro della tela e rimozione dei controsupporti L'operazione è finalizzata ad una successiva fase dell'intervento di restauro ed ha come obiettivo la pulitura del retro della tela sia dallo sporco di deposito sia da precedenti interventi di restauro (controsupporti totali o parziali, materiali applicati sul retro, ecc.). Essa consente una maggiore efficacia alle operazioni di consolidamento e risanamento del supporto, degli strati preparatori e del colore. La rimozione si effettua meccanicamente a secco, o per applicazione di sostanze umide o solventi, o facendo ricorso integrato ad entrambi i sistemi. L'operazione dovrà avvenire senza provocare danni alla struttura della tela e senza arrecare alterazioni fisiche e cromatiche agli strati della preparazione e del colore: in particolare si dovrà procedere gradualmente limitando l'imbibizione agli strati da rimuovere. A tale scopo sarà opportuno procedere all individuazione della natura della preparazione prima di procedere alla rimozione. La pulitura dovrà essere effettuata anche in considerazione del conseguimento di un comportamento omogeneo di tutto il supporto. La situazione nelle varie fasi dell intervento dovrà essere accuratamente documentata. 6. Risanamento delle lesioni e lacune della tela Scopo dell'operazione è ripristinare la continuità del supporto conferendogli soddisfacenti caratteristiche di stabilità e resistenza meccanica mediante la riadesione dei bordi delle lesioni e, ove necessario, il risarcimento delle parti mancanti con inserti o toppine, sia in vista della sua conservazione sia in vista di ulteriori interventi. L'intervento dovrà essere il meno possibile invasivo. La resistenza e la stabilità conferite all'area di intervento da adesivi ed altri elementi inseriti non dovranno essere superiori a quelle del supporto. Di quest'ultimo dovranno essere rispettate le caratteristiche strutturali. Preliminarmente dovrà essere verificato lo stato di coesione del supporto e l'entità di eventuali deformazioni, provvedendo alle operazioni di consolidamento e di spianamento delle deformazioni della tela al fine di permettere le operazioni di risarcimento. Egualmente si dovrà appurare lo stato di adesione e di coesione degli strati preparatori e della pellicola pittorica e, ove necessario, procedere alle operazioni di velinatura e 6 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA - 6 -

7 consolidamento nonché l'eventuale ricollocazione di fili liberi o frammenti di tessuto nell'assetto originario. Gli inserti dovranno avere analoghe caratteristiche di comportamento meccanico a quelle del supporto originario. Gli inserti dovranno essere limitati alla sola area delle lacune senza sormontare l originale e con i margini perfettamente combacianti. L'incollaggio dei lembi e degli inserti dovrà essere eseguito "testa a testa". Qualora si rendesse indispensabile l'applicazione di rinforzi, questa dovrà essere limitata alle zone di giunzione e dovrà interferire il meno possibile con l'originale. Tutto l intervento dovrà avere caratteristiche di reversibilità. 7. Foderatura La foderatura o rintelatura è un'operazione che viene effettuata, nel restauro dei dipinti su tela, per rinforzare la tela antica nonché l'adesione della pellicola pittorica. Può essere effettuata con colla di pasta, cera o resine sintetiche: le colle utilizzate devono assicurare la reversibilità dell'intervento, ossia consentire la rimozione della tela di fodero senza danneggiare il manufatto originale. Si prepara la superficie di lavoro in modo tale da creare una sorta di cuscino su cui appoggiare l'opera d'arte senza danneggiarla. Per evitare perdite di strato pittorico o di preparazione durante l'operazione, si procede con la velinatura o cartonnage, coprendo l'intera superficie dell'opera con fogli di carta giapponese fissati con colla di coniglio o resine sintetiche. La scelta della colla dipende dal tipo di opera su cui si sta lavorando, tenendo presente il medium con cui si andrà a rimuovere la velinatura, onde evitare danni al dipinto. Dopo che i velatini sono fissati, si può rimuovere il telaio originale; si pulisce quindi la parte posteriore della tela da eventuali precedenti foderature e dallo sporco. In caso di presenza di cuciture tra le tele, è preferibile rimuoverle e sostituirle con toppe localizzate solo in caso di necessità. La nuova tela è preferibile sia dello stesso tipo di quella originale: prima di utilizzarla per la foderatura, la si deve bagnare e far asciugare, per eliminare tracce di appretti e per evitare che successivamente con l'umidità essa si ritiri. Si tende quindi la tela nuova su un telaio interinale, per lo più in alluminio, più grande di almeno 20 cm per ogni lato rispetto alla tela precedente. Nella foderatura a colla di pasta, stende la colla sulla tela originale in modo da farla penetrare fino alla preparazione, con una apposita spatola di legno. Si poggia quindi la tela nuova e, con la spatola di legno, la si fa aderire alla tela originale, così che la colla precedentemente applicata fuoriesca dalla trama. Al bisogno, si applica ancora colla. Quindi si colloca la tela in verticale per lasciarla asciugare. La foderatura a caldo può essere effettuata con cera o con resine sintetiche (Beva). Si stende la colla sul verso del dipinto e si lascia evaporare il solvente. Quindi si appoggia la tela nuova su quella originale e si procede alla stiratura. Quest ultima si effettua sul verso del dipinto, con un ferro da stiro da 3-4 Kg a gradi. Questa operazione, necessaria in caso di foderatura a caldo, per permettere un'adesione ottimale delle tele, si effettua anche in caso si foderatura a pasta per togliere l'umidità residua e per far aderire la tela nuova. 8. Applicazione di fasce perimetrali (strip lining) Con il termine strip lining (lett. rintelatura a strisce) si indica, nella pratica del restauro dei dipinti su tela, l applicazione di strisce di tela lungo i bordi della tela originale, per facilitare l operazione di intelaiatura evitando lo stress di un integrale foderatura, quando questa sia ritenuta non necessaria. Si utilizza generalmente come adesivo il BEVA gel, una resina sintetica termoplastica, e come supporto una tela in poliestere. 7 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA - 7 -

8 Con strip c l applicazione di strisce di tela lungo i bordi della tela originale per facilitare l operazione di r senza dover ricorrere (nel nostro caso non è necessario) ad una rintelatura. Come adesivo si è utilizzato il BEVA 9. Costruzione di nuove strutture di sostegno (telai) Struttura perimetrale o planare provvista o meno di elementi di rinforzo (traverse o crociere) che assicuri al sistema supporto-dipinto (su una o due facce) il sostegno e ne consenta il tensionamento uniforme e per quanto possibile costante. Tale finalità richiede l'uso di meccanismi in grado di correggere gradualmente variazioni dimensionali dovute principalmente a cambiamenti microclimatici. Particolare attenzione sarà prestata alle opere dipinte sulle due facce per le quali dovrà essere studiata una apposita struttura perimetrale in grado di mantenere il corretto tensionamento della tela senza interferire con la visione. Le strutture di sostegno possono essere fisse o a espansione e possono essere dotate di dispositivi, manuali o automatici che devono essere facilmente regolabili e controllabili. Qualora la struttura di sostegno sia munita di un meccanismo che corregga gradualmente il tensionamento della tela nel caso si verifichino variazioni dimensionali dovute a cambiamenti microclimatici, questo deve essere calibrato in base alle dimensioni del dipinto, al suo peso e al suo stato di conservazione. Tali strutture dovranno comunque essere progettate in relazione al tipo di ancoraggio, fisso od elastico, della tela. L'eterogeneità dei dipinti per dimensioni, peso, forma, stato di conservazione, posizionamento e collocazione comporta una progettazione differenziata, studiata in base alle caratteristiche intrinseche dell'opera I materiali (legno metallo sintetici ecc.) utilizzati per realizzare la struttura devono garantire la durata nel tempo, e non devono interagire negativamente col dipinto. Ad esempio la struttura non deve avere spigoli vivi o elementi a contatto della tela che ne possano provocare deformazioni o abrasioni, oppure nel caso di telai metallici il metallo scelto dovrà essere inossidabile. I materiali scelti possono essere opportunamente trattati con sostanze che inibiscano eventuali variazioni dimensionali o con materiali coibentanti per raggiungere i requisiti richiesti. Non devono verificarsi torsioni, svergolamenti o deformazioni sia a livello della struttura che in prossimità dei punti di giunzione. Non deve avere variazioni dimensionali proprie eccessive che si possano ripercuotere sul dipinto. L'ancoraggio deve essere il più possibile continuo per evitare tensionamenti localizzati con conseguenti deformazioni. Le strutture di grandi dimensioni, dovranno essere smontabili per facilitarne il trasporto. La struttura deve essere provvista di un sistema di ancoraggio alla parete di facile attuazione che non deve interagire con i sistemi di tensionamento. Per le tele collocate in posizione difficilmente accessibile (soffitti, volte, altari. ecc.) dovrebbero essere previsti dei meccanismi che facilitino l'ispezione del verso. 10. Rimontaggio sul telaio o altra struttura di sostegno L'operazione consiste nel rimontare il dipinto su di un telaio o su altra struttura in base alle condizioni espositive, al tipo (dipinto su una o due facce) e allo stato di conservazione dell'opera, al fine di sostenere il peso della tela e assicurare un corretto e adeguato tensionamento senza deformazioni. I telai o le altre strutture di sostegno dovranno essere dimensionati in relazione alle caratteristiche strutturali delle opere e alla loro collocazione. Il montaggio dell'opera e il controllo delle variazioni dimensionali dovranno anch'esse essere commisurate a tali peculiarità. I sistemi di ancoraggio potranno essere fissi o dotati di meccanismi elastici in relazione al tipo di struttura di sostegno prescelto. Dovranno comunque rispondere a criteri di distribuzione omogenea 8 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA - 8 -

9 delle tensioni, non dovranno danneggiare la tela stessa e dovranno permettere una facile reversibilità delle operazioni. 11. Pulitura Intervento su materiali non originali di varia natura (polveri incoerenti, vernici, ravvivanti, ritocchi, ridipinture, stuccature ecc.) alterati o alteranti sovrapposti o integranti la pellicola pittorica, eventuali strati di finitura e vernici costitutive. Scopo dell operazione, che deve essere preceduta da precise valutazioni critiche e da indagini preliminari, è quello di migliorare la leggibilità, le condizioni conservative del dipinto e rendere più omogenee e ricettive le superfici ai trattamenti successivi. La pulitura interviene su diverse categorie di materiali: resine naturali o sintetiche, proteine, polisaccaridi, grassi e oli, cere naturali o sintetiche, depositi di natura biologica, materiali inorganici di diversa costituzione. L'operazione si effettua con agenti chimici, fisici e biochimici (solventi, reattivi chimici ad azione debolmente alcalina, enzimi, tensioattivi) con mezzi meccanici (piccola attrezzatura tipo bisturi, pennelli di varie forme dimensioni e durezze, spugne sintetiche compatte, gomme di diversa durezza, ecc.), o facendo ricorso ad entrambi i sistemi integrati. La pulitura deve interessare solo i materiali da alleggerire o da rimuovere senza causare la perdita di parti della pellicola pittorica originale, né degli strati sovrammessi originali o individuati come storicamente significativi. Non deve produrre alterazioni di pigmenti, né rimuovere quelle alterazioni superficiali che si sono prodotte naturalmente. La scelta del metodo di pulitura è condizionata dalla natura dei materiali costituenti l opera, in special modo dalla tecnica di esecuzione. In riferimento allo stato di conservazione dei materiali costitutivi dovrà essere valutata la necessità di eseguire preventivamente operazioni di consolidamento (vedi voce Ristabilimento della coesione e dell adesione della pellicola pittorica e degli strati preparatori ;). Il sistema e le sostanze impiegate devono poter essere facilmente controllabili in ogni momento e in ogni parte del dipinto e svolgere un'azione selettiva e graduabile. Le caratteristiche del materiale prescelto e le modalità della sua applicazione, devono consentire un'azione limitata alla superficie, la facile rimozione senza ritenzione da parte dei materiali originali, la possibilità di controllare l'operazione al fine di evitare un azione protratta nel tempo. Si dovrà tenere conto anche della tossicità per l'operatore eliminando quelle sostanze di maggiore pericolosità e prevedendo dunque, in fase di progetto, scelte di prodotti che a parità di efficacia presentino meno rischi per il dipinto e per l'operatore. Si dovranno prevedere anche gli adeguati accorgimenti di protezione e di smaltimento secondo le normative vigenti. Si deve valutare preliminarmente e in corso d'opera la necessità di eseguire essenziali indagini scientifiche i cui referti vanno comparati ai dati acquisiti con l'esecuzione dei saggi. Si procede eseguendo saggi preliminari per mettere a punto il sistema giudicato ottimale in funzione del risultato ottenuto. La rimozione di ritocchi, rifacimenti o ridipinture che modificherebbe sostanzialmente l'aspetto formale o iconografico del dipinto deve essere decisa in base anche ad un esauriente esame dei dati storici, archivistici e iconografici che permetta di individuarne la rilevanza storica e critica. L'operazione della pulitura dovrà essere sempre controllata per mezzo sia di strumenti ottici e ove necessario con tecniche diagnostiche e/o tecniche analitiche. Dovrà essere curata un esauriente documentazione delle varie fasi operative (prima, durante, dopo) e una accurata relazione che descriva il metodo e i materiali impiegati (qualità, quantità, tempi e modi di 9 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA - 9 -

10 applicazione) e le finalità critiche dell'intervento. 12. Verniciatura Operazione che consiste nell'applicazione di materiale filmogeno trasparente idoneo a conferire la leggibilità dell'opera nelle sue componenti cromatiche e tonali e a proteggere la superficie pittorica. Si effettua dopo la pulitura, ovvero prima delle fasi di stuccatura, rasatura e reintegrazione pittorica, e al termine dell'intervento. I materiali prescelti (resine naturali o sintetiche) potranno essere applicati sia a pennello sia per nebulizzazione a seconda delle diverse fasi di lavoro e delle finalità estetiche. Compatibilmente con le caratteristiche fisiche dell'opera dovrà essere applicato un film che risulti omogeneo evitando accumuli. Nel caso di protezione finale del dipinto, la verniciatura può essere effettuata utilizzando sostanze filmogene diverse che offrano una resa ottica differente finalizzata all'ottenimento del giusto grado di brillantezza (miscelate fra di loro o applicate secondo stesure alternate lucide - opache). Il materiale impiegato dovrà essere compatibile, laddove a contatto diretto con la superficie pittorica, facilmente rimovibile nel tempo e in grado di assicurare garanzie di limitata alterazione. Per ridurre comunque l'eventuale rischio di alterazioni dovrà essere previsto per ogni verniciatura un congruo intervallo di tempo al termine della precedente operazione per consentire una adeguata essiccazione della superficie nonché un controllo dei parametri termoigrometrici e delle polveri. Sempre per consentire il suo migliore assestamento, dovrà essere previsto un tempo sufficiente prima della ricollocazione dell'opera. E' opportuno infine che la verniciatura per nebulizzazione sia effettuata in ambienti igienicamente controllati e opportunamente attrezzati, con idonee condizioni microclimatiche, nel rispetto delle normative vigenti sulla sicurezza dei lavoratori. 13. Stuccatura Consiste nell'applicazione a mezzo spatola o pennello di un impasto e nella successiva rasatura dello stesso, ad essiccazione avvenuta, al fine di ottenere la superficie desiderata. Scopo dell'operazione è ripristinare la continuità degli strati costitutivi del dipinto nelle parti lacunose al fine di consentire la realizzazione degli interventi di reintegrazione pittorica o di trattamento delle lacune. Nel contempo la stuccatura può assicurare una migliore protezione dei margini delle lacune stesse. L'intervento deve riguardare strettamente la zona da integrare senza debordare sul colore originale e prevedere l'impiego di un impasto costituito da un inerte e un adesivo rispettando opportune proporzioni al fine di ottenere la necessaria porosità ed evitare dannose contrazioni in fase di essiccazione. I materiali dovranno essere scelti sulla base dell'omogeneità e della compatibilità con i materiali costitutivi al fine di evitare difformità di comportamento nel tempo e alterazioni alle parti con cui entrano in contatto. Si dovranno inoltre privilegiare i materiali che assicurino una migliore reversibilità nel tempo. 14. Reintegrazione pittorica Intervento di carattere pittorico finalizzato a ridurre il disturbo visivo causato dalle lacune, contemperando le esigenze estetiche e di lettura filologica dell'opera. L'intervento deve limitarsi strettamente alla zona da integrare senza debordare. In linea generale si deve introdurre una qualche forma di differenziazione tra la stesura pittorica originale e quella di restauro tale che quest'ultima sia riconoscibile almeno ad un esame ravvicinato. In particolare la reintegrazione dovrà tendere, laddove si operi su una lacuna stuccata, alla ricostruzione, quando si conservino i dati certi disegnativi, cromatici e luministici necessari per il completamento, e alla riconoscibilità 10 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

11 qualunque sia il procedimento adottato. Laddove siano presenti lacune non ricostruibili, o abrasioni della pellicola pittorica, la reintegrazione pittorica potrà tendere a ridurne il disturbo visivo con procedimenti tecnici (velature a tono o sottotono) a seconda dell'entità, della localizzazione e della qualificazione, ed in ogni caso sulla base di un attenta valutazione storico-critica. I materiali impiegati devono comunque garantire una facile rimozione senza rischi per i materiali costitutivi circostanti, la maggiore stabilità chimico-fisica dei pigmenti e dei leganti e dunque la minore alterabilità nel tempo. 15. Reinserimento dell opera nella cornice Operazioni di inserimento e di vincolo dell'opera singola o composita nella cornice pertinente mobile, da eseguirsi a restauro concluso. L'operazione, nella scelta dei materiali e dei metodi, dovrà tener conto delle dimensioni, della forma, e del peso sia del dipinto che della cornice, nonché del loro stato di conservazione. I sistemi di vincolo dovranno essere tali da consentire all opera di poter effettuare i movimenti necessari alla corretta conservazione del supporto tessile. Dovranno inoltre essere il meno possibile invasivi e consentire il futuro smontaggio senza dover compromettere o danneggiare elementi costitutivi dell'opera, della struttura di sostegno o della stessa cornice. L'eventuale presenza di elementi originali idonei a tale scopo va mantenuta, per quanto possibile, in funzione. Art. 5. Forma e principali dimensioni delle opere La forma e le dimensioni delle opere che formano oggetto dell'appalto risultano da quanto sopra riportato in art. 4.A, nonché dall accurata descrizione riportata nelle voci del Computo metrico e in tutti gli elaborati, allegati al contratto d appalto, che costituiscono la documentazione di cui all art. 10. del presente Capitolato. In caso di difformità o diverse indicazioni contenute negli elaborati di progetto, verrà considerata l indicazione più favorevole per l Amministrazione e si terrà comunque conto delle indicazioni fornite dalla D.L.. Art. 6. Variazioni delle opere progettate L Amministrazione si riserva l'insindacabile facoltà di introdurre nelle opere, all atto esecutivo e purché non comportino un aumento dell importo originario, quelle varianti che riterrà opportune, nell interesse della buona riuscita e dell economia dei lavori, senza che l Appaltatore possa trarne motivi per avanzare pretese di compensi ed indennizzi, di qualsiasi natura e specie, come specificato nell art. 22. del presente Capitolato. Art. 7. Disposizioni del Direttore dei lavori Il Direttore dei lavori ha facoltà di impartire tutte le disposizioni ed istruzioni all Appaltatore mediante ordini di servizio redatti in duplice copia, sottoscritta dallo stesso Direttore dei lavori, e comunicati all Appaltatore, che li restituisce firmati per avvenuta conoscenza. Art. 8. Osservanza di leggi, regolamenti e norme in materia di Appalti Pubblici L appalto, oltre che dalle norme del presente capitolato speciale, del capitolato generale d appalto, approvato con D.M. LL.PP , n. 145, del regolamento del lavori pubblici approvato con DPR , n.554 e s.m.i., del D.P.R. 24 gennaio 2000, n. 34 e s.m.i. del 11 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

12 D.M. 3 agosto 2000, n. 294 e s.m.i. e del Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture approvato con D.Lgs 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i. è regolato da tutte le leggi statali e regionali, dalle istruzioni ministeriali vigenti ed inerenti la materia d appalto ed esecuzione di opere pubbliche, che l Appaltatore, con la sottoscrizione della forma contrattuale prevista, dichiara di conoscere integralmente, impegnandosi all osservanza delle stesse. Art. 9. Oneri ed obblighi a carico dell Appaltatore Per la partecipazione all indagine di mercato di cui al presente Capitolato speciale, non è riconosciuto alcun compenso, né rimborso spese. Oltre a quanto specificato dal Capitolato generale d appalto, approvato con D.M. LL.PP , n. 145, e a quanto altrimenti prescritto dal presente Capitolato speciale, e non espressamente riportato al presente articolo, si intendono compresi nel prezzo dei lavori, a totale ed esclusivo carico dell Impresa, gli oneri e gli obblighi di seguito specificati: 1. le fasi di trasporto, di smontaggio e di montaggio da e per il luogo di origine, comprese: a. le eventuali necessarie opere di relativa entità per l adeguamento dei percorsi di accesso; b. l esecuzione delle opere ed impianti provvisionali, qualunque ne sia l entità, nonché di quanto previsto dal progetto d intervento concernente la sicurezza; 2. il possesso di un adeguato laboratorio di restauro nel quale svolgere i lavori sulle opere, con idoneo deposito annesso, di facile reperibilità, al fine di consentire la tempestiva predisposizione, d'intesa con la D.L., degli eventuali provvedimenti che si rendessero necessari per cause di forza maggiore; 3. la fornitura di materiali, attrezzi, strumenti e manodopera richiesti per l esecuzione di rilievi e misurazioni in occasione delle operazioni di consegna, verifica, contabilità e collaudo lavori; 4. le pratiche presso Amministrazioni ed Enti per permessi, licenze, concessioni, nulla-osta, occupazione di suoli pubblici o privati, interruzioni provvisorie di servizi, attraversamenti, trasporti. In caso di carenze o omissioni delle pratiche suddette rimangono ad esclusivo carico dell Appaltatore le eventuali sanzioni e il risarcimento dei danni derivanti da tale condotta omissiva; 5. la responsabilità nei confronti degli Enti proprietari delle opere danneggiate, nell ipotesi in cui si dovessero verificare danni nonostante le cautele adottate, rimanendo l Amministrazione del tutto estranea da qualsiasi vertenza civile o penale in merito; 6. le spese ordinarie e straordinarie e la custodia diurna e notturna del laboratorio, delle attrezzature e dei depositi dei materiali e delle opere e tutti gli apprestamenti igienici o ricoveri o altro per gli operatori, fino al collaudo definitivo ed alla consegna all Amministrazione; 7. il risarcimento dei danni di ogni genere ai proprietari delle opere qualora esse fossero in qualche modo danneggiate durante gli interventi di restauro; 8. la puntuale e tempestiva campionatura dei materiali e dei manufatti che verranno richiesti dalla D.L., la fornitura della necessaria documentazione di qualificazione e certificazione dei materiali usati ove specificatamente previsto dalle norme vigenti nonché le spese, presso Istituti incaricati muniti di adeguate ed idonee certificazioni, di tutte le prove e saggi che verranno in ogni tempo ordinati dalla D.L. sui materiali impiegati, nei termini di quanto prescritto dal progetto ed agli articoli 36. e 37. del presente Capitolato. L Appaltatore dovrà inoltre approntare, produrre e definire esclusivamente in corso d opera e fornire alla Stazione appaltante tutti gli elaborati richiesti dalla D.L. che documentino dettagliatamente le varie fasi dei lavori. Tali elaborati dovranno esser predisposti nei modi prescritti all art di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

13 Per tutto il periodo corrente tra l esecuzione parziale o totale delle opere fino alla consegna all Amministrazione usuaria, l Appaltatore è garante delle opere e delle forniture eseguite, e dovrà procedere nel modo più tempestivo a tutte le riparazioni, sostituzioni e ripristini che si rendessero necessari. Sarà obbligo dell Appaltatore adottare nell esecuzione di tutti i lavori i procedimenti e le cautele necessarie per garantire la sicurezza e l incolumità degli operatori, nonché per evitare danni ai beni oggetto del presente appalto. Ogni più ampia responsabilità in caso d infortunio ricadrà sull Appaltatore, restandone sollevata l Amministrazione. Nell esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l Impresa si obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro e negli accordi locali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo in cui si svolgono i lavori sopra menzionati. I suddetti obblighi vincolano l Impresa anche se non aderente alle associazioni stipulanti e indipendentemente dalla natura, struttura e dimensione dell Impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica o sindacale. Ai fini della perfetta realizzazione delle opere appaltate l Impresa si impegna a condurre i lavori mediante adeguata dotazione di personale tecnico idoneo, la cui capacità professionale deve essere commisurata e rapportata alla natura e all importanza dei lavori stessi ai sensi del DPR 34/00, del DM 294/00 e s.m.i. e di quanto prescritto all art. 21. del presente Capitolato. L Appaltatore si impegna a mantenere contatti stabili con gli incaricati della Stazione Appaltante. L Appaltatore dovrà inoltre consentire l'accesso al laboratorio alle persone addette ed a qualunque altra impresa o soggetto al quale siano stati affidati lavori od incarichi non compresi nel presente appalto, nonché alle persone che eseguano lavori per conto diretto dell'amministrazione appaltante. L Appaltatore è altresì tenuto a fornire adeguata assistenza agli stessi e a predisporre tutti gli approntamenti necessari a garantire la sicurezza delle operazioni nei modi indicati dal D.L., senza che ciò costituisca fonte di compensi aggiuntivi. È inoltre tenuto alla buona conservazione ed alla perfetta custodia di materiali, forniture ed opere escluse dal presente appalto, ma provviste od eseguite da altre ditte per conto dell'amministrazione appaltante. I danni, che per cause dipendenti o per sua negligenza fossero apportati ai materiali forniti ed ai lavori compiuti da altre ditte, dovranno essere riparati a carico esclusivo dell'appaltatore. La mancata osservanza delle prescrizioni sopra riportate potrà comportare la rescissione del contratto d appalto per negligenza dell appaltatore, ad insindacabile giudizio della Stazione appaltante. Capo II DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L'APPALTO E MODO DI VALUTARE I LAVORI Art. 10. Documenti che fanno parte del contratto 13 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

14 Fanno parte integrante del contratto d appalto e si intendono allegati allo stesso, ancorché non materialmente e fisicamente uniti al medesimo ma depositati agli atti della stazione appaltante, i seguenti documenti: 1) CAPITOLATO GENERALE D APPALTO (approvato con D.M. LL.PP. n. 145/2000); 2) CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO; 3) RELAZIONE TECNICA; 4) RELAZIONE STORICO-ARTISTICA; 5) ELENCO PREZZI UNITARI (dal prezzario ARI 2008, Edizione DEI, Tipografia del Genio Civile, Roma); 6) ANALISI DEI PREZZI PER LA FORNITURA DELLA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 7) CRONOPROGRAMMA LAVORI; 8) COMPUTO METRICO-ESTIMATIVO; 9) SCHEDE DESCRIZIONE DEI LAVORI ; 10 ) Allegato "VALORE OPERE". Art. 11. Qualificazione dell impresa appaltatrice Per quanto riguarda i lavori previsti dal presente Capitolato, l Appaltatore all atto della presentazione dell offerta possedere i requisiti di qualificazione previsti per restauratori di beni culturali, secondo quanto disposto dal D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 (artt. 29 e 182), Codice dei beni culturali e del paesaggio, come modificato dal D. Lgs. n. 62 del 26 marzo Art. 12. Cauzione definitiva L Appaltatore è obbligato a costituire a titolo di cauzione definitiva una garanzia fidejussoria pari al 10% (dieci per cento) dell importo dei lavori, ai sensi dell'art. 113 del D.Lgs 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i.. In caso di aggiudicazione con ribasso d'asta superiore al 10 per cento, la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento; ove il ribasso sia superiore al 20 per cento, l'aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20 per cento. La fideiussione bancaria o la polizza assicurativa deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all eccezione di cui all articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché l operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. La garanzia fideiussoria è progressivamente svincolata a misura dell'avanzamento dell'esecuzione, nel limite massimo del 75 per cento dell'iniziale importo garantito. Lo svincolo, nei termini e per le entità anzidetti, è automatico, senza necessità di benestare del committente, con la sola condizione della preventiva consegna all'istituto garante, da parte dell'appaltatore, degli stati di avanzamento dei lavori o di analogo documento, in originale o in copia autentica, attestanti l'avvenuta esecuzione. L'ammontare residuo, pari al 25 per cento dell'iniziale importo garantito, è svincolato secondo la normativa vigente. Sono nulle le eventuali pattuizioni contrarie o in deroga. Il mancato svincolo nei quindici giorni dalla consegna degli stati di avanzamento o della documentazione analoga costituisce inadempimento del garante nei confronti dell'impresa per la quale la garanzia è prestata. La mancata costituzione della garanzia determina la revoca dell'affidamento e l'acquisizione della cauzione provvisoria di cui all articolo 75 del D.Lgs 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i. da parte della Stazione appaltante, che aggiudica l'appalto o la concessione al concorrente che segue nella graduatoria. 14 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

15 La garanzia copre gli oneri per il mancato od inesatto adempimento e cessa di avere effetto solo alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione. La cauzione viene prestata a garanzia dell adempimento di tutte le obbligazioni del contratto di appalto e degli eventuali danni subiti dalla Stazione appaltante in caso dell inadempimento dell Appaltatore. La Stazione appaltante ha diritto di avvalersi della cauzione per l eventuale maggior spesa sostenuta per il completamento dei lavori in caso di risoluzione del contratto disposta in danno dell appaltatore. L Amministrazione ha inoltre diritto di escutere la cauzione per provvedere al pagamento di quanto dovuto dall appaltatore per le inadempienze derivanti dall inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti di tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori presenti in cantiere. La stazione appaltante può inoltre richiedere all Appaltatore la reintegrazione della cauzione nel caso in cui questa sia venuta meno in tutto in parte; in caso di inottemperanza, la reintegrazione si effettua a valere su i ratei di prezzo da corrispondere all appaltatore. La cauzione deve essere trasmessa alla Stazione appaltante prima della stipulazione del contratto. Art. 13. Disciplina del subappalto L Appaltatore è tenuto a seguire in proprio le opere e i lavori, i servizi, le forniture compresi nel contratto d appalto di cui al presente Capitolato. Il contratto non può essere ceduto, a pena di nullità. Art. 14. Liquidazioni di fatture relative a forniture Qualora fossero necessarie opere o forniture da far effettuare a terzi, l Appaltatore, su richiesta del Direttore dei Lavori, ha l obbligo di liquidare le relative fatture, intestate alla Stazione Appaltante, che gli saranno presentate. Dette fatture, debitamente quietanzate, saranno inserite nell acconto immediatamente seguente alla loro liquidazione. Su dette somme anticipate, non sarà corrisposto alcun interesse. Art. 15. Trattamento dei lavoratori e disposizioni sulla manodopera 1) Nell esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l Impresa appaltatrice è tenuta ad osservare, integralmente, il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi, nazionale e territoriale, in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i lavori. E tenuta altresì ad osservare le vigenti normative sulla tutela, sicurezza, salute, assicurazione e assistenza dei lavoratori. 2) L impresa appaltatrice si obbliga, altresì, ad applicare il contratto o gli accordi medesimi, anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione, e, se cooperative, anche nei rapporti con soci. 3) I suddetti obblighi vincolano l Impresa appaltatrice, anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti o se receda da esse, e ciò indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura, dalla dimensione dell Impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica o sindacale. 4) L Impresa appaltatrice è responsabile in solido, nei confronti della Stazione appaltante, dell osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei loro dipendenti. 5) L Impresa appaltatrice è inoltre obbligata ad applicare integralmente le disposizioni di cui agli artt. 118 e 131 del D.Lgs 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i e dall art. 7 del Capitolato Generale d Appalto approvato con D.M. LL.PP. 145/00. 6) Ai sensi dell art. 35, comma 32, del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, l emissione di ogni singolo stato avanzamento lavori e del relativo certificato di pagamento è subordinata all acquisizione del DURC e all esibizione, da parte dell Appaltatore, della documentazione attestante la 15 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

16 corretta esecuzione degli adempimenti relativi al versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente, dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei dipendenti. 7) Per ogni inadempimento rispetto agli obblighi di cui al presente articolo, la Stazione appaltante effettua trattenute su qualsiasi credito maturato a favore dell Appaltatore per l esecuzione dei lavori e procede in caso di crediti insufficienti allo scopo, all escussione della garanzia fidejussoria prevista dall art. 10 del presente Capitolato. Art. 16. Assicurazioni L Appaltatore, ai sensi dell art. 129 del D.Lgs 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i, nei modi prescritti all art. 103 del D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 e s.m.i. è obbligato a stipulare una polizza di assicurazione che copra i danni eventualmente venuti a prodursi a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell esecuzione dei lavori. 1) La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori ed è con il sistema da chiodo a chiodo, cessa alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione e comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato; le stesse polizze devono inoltre recare espressamente il vincolo a favore della Stazione appaltante e sono efficaci senza riserve anche in caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore. Le polizze devono essere esibite alla Stazione appaltante prima della stipula del contratto ed in ogni caso prima dell inizio dei lavori. E onere dell Appaltatore, da ritenersi compensato nel corrispettivo dell appalto, l accensione della polizza assicurativa per danni di esecuzione, responsabilità civile e garanzia di manutenzione di cui al precedente comma 1) che deve obbligatoriamente essere stipulata nella forma «Contractors All Risks» (C.A.R.), in conformità allo schema tipo 2.3 di cui al DM 12 marzo 2004 n Il valore delle singole opere è quello stimato dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria nell allegato VALORE OPERE al presente Capitolato. 2) La polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi deve: a) prevedere la copertura dei danni che l Appaltatore debba risarcire quale civilmente responsabile verso prestatori di lavoro da esso dipendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i dipendenti stessi non soggetti all obbligo di assicurazione contro gli infortuni nonché verso i dipendenti dei fornitori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento colposo commesso dall impresa o da un suo dipendente del quale essa debba rispondere ai sensi dell articolo 2049 del codice civile, e danni a persone dell impresa, e loro parenti o affini, o a persone della Stazione appaltante occasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere e a consulenti dell appaltatore o della Stazione appaltante; b) prevedere la copertura dei danni biologici; c) prevedere specificamente l'indicazione che tra le "persone" si intendono compresi i rappresentanti della Stazione appaltante autorizzati all accesso al cantiere e i componenti dell ufficio di D.L. 3) Le garanzie di cui al presente articolo prestate dall Appaltatore coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subfornitrici. Art. 17. Consegna ed inizio dei lavori 16 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

17 La consegna dei lavori all Impresa appaltatrice verrà effettuata entro 30 giorni dalla data di stipulazione del contratto, in conformità a quanto previsto nel Capitolato Generale d Appalto approvato con D.M. LL.PP , n. 145 e secondo le modalità previste dal Regolamento in materia di LL.PP. approvato con DPR 21 dicembre 1999, n. 554 e s.m.i. Ai sensi dell art. 129, comma 1, del DPR 554/99, l'amministrazione potrà eventualmente procedere, stante l urgenza, alla consegna dei lavori sotto le riserve di legge di cui all'art. 337 della L. n. 2248/1865, restando così inteso che l'appaltatore si obbliga ad accettare la consegna dei lavori anche nelle more della stipulazione del contratto; il direttore dei lavori indicherà espressamente sul verbale le lavorazioni da iniziare immediatamente. Nel giorno e nell ora fissati dalla Stazione appaltante, l Appaltatore dovrà trovarsi sul posto indicato per ricevere la consegna dei lavori, che sarà certificata mediante formale verbale redatto in contraddittorio ai sensi degli artt. 129, c. 6, e 130 del DPR 554/99. All atto della consegna dei lavori, l Appaltatore dovrà esibire le polizze assicurative per la responsabilità civile (contro gli infortuni), i cui estremi dovranno essere esplicitamente richiamati nel verbale di consegna. L Appaltatore dovrà comunque dare effettivo inizio ai lavori entro il termine improrogabile di giorni 5 dalla data del verbale di consegna, fermo restando il rispetto del termine, di cui all art. 19. del presente Capitolato, per la presentazione del programma esecutivo dei lavori. Se nel giorno fissato e comunicato l Appaltatore non si presenta a ricevere la consegna dei lavori, il Direttore dei lavori fissa un nuovo termine perentorio, non inferiore a 5 giorni e non superiore a 15; i termini per l esecuzione decorrono comunque dalla data della prima convocazione. Decorso inutilmente il termine anzidetto è facoltà della Stazione appaltante di risolvere il contratto e incamerare la cauzione, ferma restando la possibilità di avvalersi della garanzia fideiussoria al fine del risarcimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo di pretese o eccezioni di sorta. Qualora sia indetta una nuova procedura per l affidamento del completamento dei lavori, l aggiudicatario è escluso dalla partecipazione in quanto l inadempimento è considerato grave negligenza accertata. L'Appaltatore deve trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia di inizio lavori effettuata agli enti previdenziali, assicurativi ed antinfortunistici, nonché quant altro richiesto dalla D.L. o dal Responsabile del Procedimento in ordine alla normativa vigente ed agli obblighi di cui al presente Capitolato speciale. Art. 18. Termine per l ultimazione dei lavori - Penali L Appaltatore dovrà dare ultimate tutte le opere appaltate entro il termine di giorni 180 naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna. Nella formulazione dell offerta si dovrà tenere a debito conto che la durata dei lavori non potrà essere per nessun motivo prorogata e pertanto l Impresa dovrà attrezzarsi, per il rispetto del termine di ultimazione dei lavori di cui sopra, prevedendo anche la possibilità di realizzare le lavorazioni su più turni lavorativi giornalieri compresi festivi e notturni. Nella suddetta durata sono compresi anche i tempi necessari all'ottenimento da parte dell'appaltatore di tutte le autorizzazioni e/o certificazioni obbligatorie o propedeutiche all'esecuzione dei lavori, nonché dei giorni di andamento stagionale sfavorevole e degli eventi meteorologici, in qualsiasi misura e durata essi si manifestino. Per quanto attiene alla durata delle singole tipologie dei lavori ed alle relative fasi si rimanda al cronoprogramma lavori. In caso di ritardo sui termini di cui sopra, sarà applicata una penale giornaliera, di cui all'art. 117, comma 3, del regolamento generale approvato con DPR , n. 554 e s.m.i, pari alla percentuale dell uno per mille dell importo netto contrattuale pari a euro 24,58 (euro ventiquattro/58) 17 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

18 La penale, nella stessa misura percentuale di cui sopra, trova applicazione anche in caso di ritardo: a) nell inizio dei lavori rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori per la consegna degli stessi; b) nella ripresa dei lavori seguente un verbale di sospensione, rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori; c) nel rispetto dei termini imposti dalla D.L. per il ripristino di lavori non accettabili o danneggiati; d) nel rispetto dei termini imposti dal CRONOPROGRAMMA LAVORI. Tutte le penali di cui al presente articolo sono contabilizzate in detrazione in occasione del pagamento immediatamente successivo al verificarsi della relativa condizione di ritardo. L importo complessivo delle penali irrogate ai sensi dei commi precedenti non può superare il 10 per cento dell importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo superiore alla predetta percentuale trova applicazione quanto previsto in materia di risoluzione del contratto. L applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi per i quali l Appaltatore è ritenuto interamente responsabile. Art. 19. Inizio e termine per l esecuzione Sospensioni L Impresa appaltatrice è tenuta, non appena avuti in consegna i lavori, ad iniziarli, proseguendoli in modo da darli completamente ultimati nel numero di giorni naturali consecutivi previsti per l esecuzione indicato in precedenza, decorrenti dalla data di consegna dei lavori. Le sospensioni parziali o totali delle lavorazioni non rientrano tra quelle regolate dalla vigente normativa e non danno diritto all Impresa di richiedere compenso o indennizzo di sorta né protrazione di termini contrattuali oltre quelli stabiliti. Nell eventualità che, successivamente alla consegna dei lavori insorgano, per cause imprevedibili o di forza maggiore, impedimenti che non consentano di procedere, parzialmente o totalmente, al regolare svolgimento delle singole categorie di lavori, l Impresa appaltatrice è tenuta a proseguire i lavori eventualmente eseguibili, mentre si provvede alla sospensione, anche parziale, dei lavori non eseguibili in conseguenza di detti impedimenti. Con la ripresa dei lavori sospesi parzialmente, il termine contrattuale di esecuzione dei lavori viene incrementato, su istanza dell Impresa, soltanto degli eventuali maggiori tempi tecnici strettamente necessari per dare completamente ultimate tutte le opere, indipendentemente dalla durata della sospensione. Ove pertanto la esecuzione dei lavori sospesi possa essere effettuata, una volta intervenuta la ripresa, entro il termine di scadenza contrattuale, la sospensione temporanea non determinerà prolungamento della scadenza contrattuale medesima. Le sospensioni dovranno risultare da regolare verbale, redatto in contraddittorio tra D.L. ed Impresa appaltatrice, nel quale dovranno essere specificati i motivi della sospensione e, nel caso di sospensione parziale, le opere sospese. Non costituiscono motivo di differimento dell inizio dei lavori, della loro mancata conduzione o della loro ritardata ultimazione: a) l adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal direttore dei lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza; b) il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'appaltatore comunque previsti dal presente capitolato; 18 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

19 c) le eventuali controversie tra l appaltatore e i fornitori, ed i ritardi o gli inadempimenti degli stessi soggetti; d) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l appaltatore e il proprio personale dipendente; e) Le sospensioni disposte dalla Stazione Appaltante, dal Direttore Lavori o dal R.U.P. per inosservanza delle misura di sicurezza dei lavoratori nel laboratorio o inosservanza degli obblighi retributivi, contributivi, previdenziali o assistenziali nei confronti degli stessi; f) Le sospensioni disposte dal personale ispettivo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale in relazione alla presenza di personale non risultante dalle scritture o dalla documentazione obbligatoria o in caso di reiterate violazioni della disciplina in materia di superamento dei tempi di lavoro, di riposo giornaliero settimanale, ai sensi dell art. 36-bis, comma 1, del D.L. 223/2006 Le sopraelencate cause non costituiscono altresì motivo per la richiesta e/o concessione di eventuali proroghe sui termini di cui all art. 18 o sospensioni dei lavori, anche parziali, per la disapplicazione delle penali di cui all art. 18, ne per l eventuale risoluzione del contratto. Art. 20. Disposizioni in materia di sicurezza 1. Norme di sicurezza generali 1.1) I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene. 1.2) L Appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del laboratorio nel quale svolge le lavorazioni. 1.3) L Appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell applicazione di quanto stabilito nel presente articolo. 2. Sicurezza sul luogo di lavoro L Appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'articolo 15 del decreto legislativo 9 aprile del 2008 n. 81, nonché le disposizioni dello stesso decreto applicabili alle lavorazioni previste. Art. 21. Requisiti del personale di cantiere 1) L Appaltatore dovrà disporre che il personale impiegato per l esecuzione delle opere di restauro specialistico sia composto per il 30% da operatori con la qualifica di restauratori di beni culturali, come definita dall art. 7 del D.M. 294/2000 e s.m.i., e per il 40% da operatori con la qualifica di collaboratori restauratori di beni culturali, come definita dall art. 8 del D.M. 294/2000 e s.m.i.. 2) L Appaltatore, anche a parziale ottemperanza di quanto previsto all art. 15 del presente Capitolato, è tenuto fornire al Direttore Lavori l elenco nominativo, con relative generalità e mansioni svolte nell ambito del laboratorio, di tutto il personale addetto ai lavori e ad aggiornare tale elenco qualora egli ritenga di dover impiegare soggetti ivi non nominati. Inoltre, per tutte le lavorazioni descritte dal presente Capitolato, l Appaltatore dovrà preventivamente dimostrare l idoneità tecnica del personale impiegato documentandone i requisiti e la provata esperienza, relativamente alla tipologia di lavori che si debbono eseguire, presentando alla D.L., preventivamente all inizio dei lavori, i relativi curricula professionali. 3) Ogni variazione dei soggetti incaricati delle mansioni di cui al presente articolo deve essere tempestivamente notificata alla Stazione appaltante. 19 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

20 4) L Appaltatore, prima della stipula del contratto, deve altresì comunicare, ai sensi e nei modi di cui all articolo 3 del capitolato generale d appalto approvato con D.M. LL.PP , n. 145, le generalità delle persone autorizzate a riscuotere. Art. 22. Variazioni in corso d opera 1) Non può essere introdotta alcuna variazione o addizione da parte dell Appaltatore al progetto approvato. I lavori eseguiti e non autorizzati non verranno pagati dall Amministrazione appaltante e l appaltatore dovrà a proprie spese provvedere a ripristinare i lavori e le opere riportandoli alla situazione originaria secondo le disposizioni impartite dal direttore lavori. 2) Durante il corso dei lavori, su proposta dell Appaltatore, il Direttore lavori può disporre eventuali variazioni migliorative ai sensi dell art. 205, comma 2, del D.Lgs 163/2006 e s.m.i., purché non comportino un aumento dell importo originario. Le modalità di presentazione, accettazione, esecuzione sono disciplinate dall art. 11 del capitolato generale d appalto. 3) La stazione appaltante può ordinare una variazione dei lavori nei casi previsti dagli articoli 132 e 205, del D.Lgs 163/2006 e s.m.i., così come specificato nell art. 6. del presente Capitolato speciale. 4) Non sono considerati varianti in corso d'opera gli interventi disposti dal Direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio, finalizzati a prevenire e ridurre i pericoli di danneggiamento o deterioramento dei beni tutelati, che non modificano qualitativamente l'opera nel suo insieme e che non comportino una variazione in aumento o in diminuzione superiore al venti per cento del valore di ogni singola categoria di lavorazione, senza modificare l'importo complessivo contrattuale. 5) Per le medesime finalità di cui al precedente comma 4), il Responsabile del procedimento, può, altresì disporre varianti in aumento rispetto all'importo originario del contratto entro il limite del dieci per cento, qualora vi sia disponibilità finanziaria nel quadro economico tra le somme a disposizione della Stazione appaltante. 6) Sono ammesse, nel limite del quindici per cento in più dell'importo contrattuale, le varianti in corso d'opera resesi necessarie, posta la natura e la specificità dei beni sui quali si interviene, per fatti verificatisi in corso d'opera, per rinvenimenti imprevisti o imprevedibili nella fase progettuale, nonché per adeguare l'impostazione progettuale qualora ciò sia reso necessario per la salvaguardia del bene e per il perseguimento degli obiettivi dell'intervento. 7) Le varianti in corso d'opera possono essere ammesse, oltre che nei casi previsti dall articolo 132 del D.Lgs 163/2006 e s.m.i., su proposta del direttore dei lavori e sentito il progettista, in quanto giustificate dalla evoluzione dei criteri della disciplina del restauro. Art. 23. Domicilio dell appaltatore L Appaltatore è tenuto a comunicare tempestivamente alla stazione appaltante il domicilio di cui all art. 2 del capitolato generale d appalto approvato con D.M. LL.PP , n Ogni successiva variazione deve essere immediatamente comunicata all Amministrazione appaltante, in difetto questa è sollevata da ogni responsabilità. Art. 24. Pagamenti in acconto e pagamenti a saldo All'Appaltatore non sarà erogata alcuna anticipazione sul prezzo dell'appalto. 1) All Appaltatore verranno corrisposti pagamenti in acconto in ragione dell effettivo andamento dei lavori per successivi stati di avanzamento. I pagamenti avvengono per stati di avanzamento, mediante emissione di certificato di pagamento ogni volta che i lavori eseguiti, contabilizzati ai sensi degli articoli 27, 28, 29 e 30 e con le modalità di cui all articolo 168 del D.P.R. 554/1999, al netto del ribasso d asta, comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza, 20 di 28 oltre al frontespizio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA - GENOVA

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