SCHEDA DELLE DIRETTIVE DI ATTUAZIONE
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- Sebastiano Visconti
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1 PARERE n.21 "Approvazione delle Direttive di attuazione per sostenere la creazione e/o il potenziamento delle reti e dei cluster di imprese attraverso lo strumento del Contratto di Investimento ai sensi dell'articolo 1 della legge regionale n. 40/2008" (Delib. di Giunta n. 314 del 22/7/2011) SCHEDA DELLE DIRETTIVE DI ATTUAZIONE OGGETTO E FINALITA DEGLI AIUTI In attuazione delle Linee di Intervento e del POR Calabria FESR , nonché dell Asse I del POR FSE Calabria , le presenti Direttive sono finalizzate a sostenere la creazione e/o il potenziamento delle reti e dei cluster di imprese mediante lo strumento del Contratto di Investimento, che può prevedere: Piani di Sviluppo Interaziendali; Piani di Sviluppo Aziendali per creare nuove iniziative imprenditoriali di produzione/servizio finalizzate completare l integrazione dei sistemi e delle filiere produttive presenti sul territorio; Piani di Sviluppo Aziendali finalizzati a realizzare Piani di Investimento Produttivi Aziendali, Piani di Innovazione Aziendale specifici non compresi nei Piani di Innovazione Interaziendale, e Piani di Formazione Aziendale specifici non compresi nei Piani di Formazione Interaziendale. I beneficiari sono le PMI che intendono realizzare Programmi di Integrati di Investimenti nell ambito di proprie unità produttive ubicate nel territorio della Regione. In particolare: SOGGETTI BENEFICIARI E CONDIZIONI DI AMMISSIBILITA per i Piani di Sviluppo Interaziendale, i consorzi e le società consortili di imprese, costituite da almeno 3 imprese e aventi un fondo consortile o capitale sociale non inferiore a euro. Esse si occupano della fornitura di servizi diretti a promuovere lo sviluppo e la realizzazione della produzione, commercializzazione e gestione delle imprese consorziate; per i Piani di Sviluppo Aziendali, le PMI aderenti ai consorzi/società consortili di cui sopra. SETTORI AMMISSIBILI Requisiti di ammissibilità: iscrizione al registro delle imprese; non trovarsi in alcuna delle procedure concorsuali previste dalla legge; avere un unità produttiva nel territorio della Regione Calabria; essere iscritte all INPS, ed essere in regola con gli adempimenti contributivi e con le normative vigenti in materia di tutela della sicurezza e salute dei lavoratori; trovarsi in regime di contabilità ordinaria; avere restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata disposta la restituzione, e non aver ricevuto e successivamente non rimborsato gli aiuti ritenuti illegali o incompatibili dalla Commissione Europea ai sensi della L. 296/2006. Industria e servizi, tenendo conto delle limitazioni e divieti previsti dalla vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento.
2 TIPOLOGIE DI AIUTI AMMISSIBILI SPESE AMMISSIBILI Sono ammessi ad agevolazione i Piani di Sviluppo Aziendale/Interaziendale con avvio dei lavori successivo alla data di presentazione della domanda di accesso da parte dei soggetti beneficiari. Per il Piano degli Investimenti Produttivi Interaziendali e Aziendali, gli investimenti produttivi ammissibili devono riguardare una sola attività produttiva e non possono essere suddivisi in più domande di agevolazione. Per i Piani Integrati di Servizi Reali Interaziendali e Aziendali, le agevolazioni sono rivolte alla risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finanziario. Per il Piano di Innovazione Interaziendale e Aziendale, le agevolazioni sono dirette a incrementare la capacità delle imprese di adottare innovazioni di processo e di prodotto per migliorare la loro competitività. In particolare, il Piano prevede la realizzazione di Studi di Fattibilità Tecnica, Progetti di Ricerca e di Sviluppo Tecnologico, l acquisizione di Servizi per l innovazione e il Trasferimento Tecnologico. Per i Piani di Formazione Interaziendale e Aziendale, le agevolazioni sono rivolte alla formazione dei neo-assunti e alla qualificazione, aggiornamento e specializzazione del personale dipendente dell impresa. Per il Piano degli Investimenti Produttivi Interaziendali e Aziendali, le spese ammissibili riguardano: progettazioni ingegneristiche, direzione dei lavori, studi di fattibilità economico finanziaria e di VIA, oneri per la concessione edilizia, collaudi; macchinari, impianti, attrezzature varie, mezzi mobili; suolo aziendale e sistemazioni (spese ammesse nel limite del 10% dell investimento complessivo ammissibile del programma); opere murarie; programmi informatici commisurati alle esigenze e gestionali dell impresa, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate riguardanti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi. Limitazioni: per le imprese del settore industria, il totale delle spese ammissibili non deve essere inferiore a euro; per le imprese del settore dei servizi il totale delle spese ammissibili non deve essere inferiore a euro; per le imprese artigiane il totale delle spese ammissibili non deve essere inferiore a euro. Per i Piani Integrati di Servizi Reali Interaziendali e Aziendali, sono ammesse le spese legate: all acquisizione di consulenze specialistiche per fornire i servizi previsti dalle presenti direttive; al conseguimento di certificazioni di conformità rilasciate da organismi accreditati; nel caso di servizi relativi all internazionalizzazione, alla locazione, allestimento e gestione dello stand, in occasione della partecipazione di un impresa ad un determinata fiera.
3 Per gli Studi di Fattibilità, sono ammesse: le spese per il personale dipendente e non dipendente, che non possono eccedere il 20% del programma complessivo dello Studio di Fattibilità Tecnica; servizi di consulenza ed equivalenti, spese per acquisizione di studi, banche dati e ricerche; spese per partecipare a mostre, fiere, congressi, e per organizzare seminari e incontri, nella misura massima del 20% del programma di spesa dello Studio di Fattibilità Tecnica; spese generali supplementari imputabili alla realizzazione dello Studio di Fattibilità, che non possono eccedere il 10% del totale dei costi diretti ammissibili. Per i Progetti di Ricerca e Sviluppo, le spese ammissibili riguardano: spese del personale; costi della strumentazione e attrezzature, costi di terreni e fabbricati; costi della ricerca contrattuale e costi di servizi di consulenza ed equivalenti; spese generali supplementari imputabili al progetto nella misura massima del 20% dei costi diretti ammissibili. Per i Servizi per l Innovazione e il Trasferimento Tecnologico, i costi ammissibili si riferiscono a: servizi di consulenza in materia di innovazione, servizi di supporto al innovazione; spese connesse ai diritti di proprietà industriale. Nel caso dei Piani di Innovazione Interaziendale e Aziendale, con riferimento ai Progetti di Formazione Continua Aziendale (FCA) le spese ammissibili riguardano: costi del personale docente, incluse le spese di trasferta; ammortamento degli strumenti e attrezzature; costi dei servizi di consulenza. Nel caso di Progetti di Formazione Continua Individuali (FCI) le spese ammissibili attengono al costo di partecipazione alle attività formative; alle spese di trasferta del destinatario della formazione; ai costi di personale del partecipante al progetto di formazione. FORME E INTENSITA DI AIUTO Per il Piano degli Investimenti Produttivi Interaziendali e Aziendali, le agevolazioni sono concesse in conformità a quanto previsto dal Regolamento CE n. 800/2008. In particolare: le agevolazioni alle medie imprese sono erogate in forma di contributo in conto capitale nella misura massima del 40% in ESL degli investimenti ammissibili; le agevolazioni alle piccole imprese sono concesse nella forma di contributo in conto capitale nella misura massima del 50% in ESL degli investimenti ammissibili. Per i Piani Integrati di Servizi Reali Interaziendali e Aziendali, gli aiuti sono erogati in forma di contributi in conto capitale, in misura non superiore del 50% del costo ammesso, fino ad un massimo di euro. Nel caso del Piano di Innovazione Interaziendale e Aziendale, gli aiuti sono concessi nella forma di contributo in conto capitale. In particolare: per gli Studi di Fattibilità, l intensità lorda dell aiuto non deve superare il 75% dei costi ammissibili per gli studi preliminari ad attività di ricerca industriale, e il 50% dei costi ammissibili per gli studi preliminari ad attività di sviluppo sperimentale; per i Progetti di Ricerca e Sviluppo, l intensità lorda dell aiuto non deve superare il 60% per la ricerca industriale nel caso di Medie Imprese, elevate al 70% per le
4 Piccole Imprese; il 35% per l attività di sviluppo sperimentale nel caso di Medie Imprese, elevata al 45% per le Piccole Imprese; per i Servizi per l Innovazione e il Trasferimento Tecnologico, il contributo non può superare i euro per singolo Studio di Fattibilità; i 2 milioni di euro per ciascun Progetto di R&S; i euro per i Servizi di Innovazione e trasferimento tecnologico e per ciascun beneficiario. Per i Piani di formazione Interaziendale e Aziendale, gli aiuti sono concessi alle PMI sotto forma di sovvenzione diretta a titolo di contributo in conto capitale rispetto alla spesa ammissibile. Quando l aiuto è concesso a favore della formazione specifica, la sua intensità non può essere superiore al 35% per le medie imprese e al 45% per le piccole; quando l aiuto è concesso a favore della formazione generale, la sua intensità non può essere superiore al 70% per le medio imprese e all 80% per le piccole. Per i Piani di FCI il costo massimo ammissibile di un voucher aziendale è pari a euro. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE DI AGEVOLAZIONE a) Efficacia dell operazione/progetto proposto rispetto all Obiettivo Operativo della Linea di Intervento. - Il Piano di Sviluppo Interaziendale del Contratto di Investimento è valutato secondo i criteri della Linea di Intervento I Piani di Sviluppo Aziendali del Contratto di Investimento sono valutati secondo i criteri della Linea di Intervento I criteri e le modalità per la valutazione complessiva del Contratto di Investimento, specificati in dettaglio nel bando di gara, sono in linea generale i seguenti: - Numero delle imprese che partecipano al Contratto di Investimento; - Numero e coerenza di Piani Interaziendali previsti dal Contratto di Investimento; - Valutazione ponderata dei punteggi (sulla base degli investimenti richiesti e ammissibili) dei Piani Aziendali previsti dal Contratto di Investimento. b) Efficienza attuativa - Fattibilità giuridico amministrativa, tecnica e di gestione economica finanziaria; - Il Piano di Sviluppo Interaziendale del Contratto di Investimento è valutato secondo i criteri della Linea di Intervento I Piani di Sviluppo Aziendali del Contratto di Investimento sono valutati secondo i criteri della Linea di Intervento I criteri e le modalità per la valutazione complessiva del Contratto di Investimento, specificati in dettaglio nel bando di gara, sono in linea generale i seguenti: - Numero delle imprese che partecipano al Contratto di Investimento; - Numero e coerenza di Piani Interaziendali previsti dal Contratto di Investimento; - Valutazione ponderata dei punteggi (sulla base degli investimenti richiesti e ammissibili) dei Piani Aziendali previsti dal Contratto di Investimento. c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. - Il Piano di Sviluppo Interaziendale del Contratto di Investimento è valutato secondo i criteri della Linea di Intervento I Piani di Sviluppo Aziendali del Contratto di Investimento sono valutati secondo i criteri della Linea di Intervento
5 I criteri e le modalità per la valutazione complessiva del Contratto di Investimento, specificati in dettaglio nel bando di gara, sono in linea generale i seguenti: - Numero delle imprese che partecipano al Contratto di Investimento; - Numero e coerenza di Piani Interaziendali previsti dal Contratto di Investimento; - Valutazione ponderata dei punteggi (sulla base degli investimenti richiesti e ammissibili) dei Piani Aziendali previsti dal Contratto di Investimento. I Contratto di Investimento (Piano di Sviluppo Interaziendale, Piani di Sviluppo Aziendali) (CI) presentati all interno dei Progetti Integrati di Sviluppo Regionale possono avere attribuito un punteggio aggiuntivo fino ad un massimo del 25% del punteggio totale (calcolato secondo le modalità definite nell Avviso Pubblico e nella Guida per la Presentazione dei Progetti Integrati di Sviluppo). L eventuale insufficienza di uno dei Piani specifici del Piano di Sviluppo Interaziendale non comporta l inammissibilità dello stesso, ma solo l esclusione dalle agevolazioni del Piano specifico insufficiente, a condizione che il Piano di Sviluppo Interaziendale, sia idoneo a conseguire gli obiettivi produttivi ed economici prefissati dai Soggetti Beneficiari nel Programma Integrato di Investimento. PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE, VALUTAZIONE E SELEZIONE DELLE DOMANDE DI AGEVOLAZIONE PROCEDURE PER L EROGAZIONE, IL MONITORAGGIO E IL CONTROLLO DELLE AGEVOLAZIONI La procedura di selezione delle domande è di tipo negoziale. A seguito della predisposizione e pubblicazione da parte dell Amministrazione regionale delle procedure attuative delle Direttive, i beneficiari possono inoltrare la richiesta di accesso alla procedura di negoziazione all Amministrazione stessa, la quale procede alla verifica dei requisiti di ammissibilità e ricevibilità delle proposte di Contratto. In caso di esito positivo, l Amministrazione regionale comunica al proponente l ammissione alla fase negoziale, che è finalizzata a verificare la validità e fattibilità del Programma Integrato di Investimenti. Conclusa positivamente la verifica di negoziazione, i beneficiari presentano la proposta definitiva del Contratto di Investimento all Amministrazione regionale, che ne cura l istruttoria. Per la valutazione di Piani Specifici, l Amministrazione regionale nomina un Comitato Tecnico di Valutazione; a conclusione dell istruttoria e della valutazione dei Piani di Sviluppo, l Amministrazione regionale emette il provvedimento di concessione provvisoria, a seguito del quale entro 15 giorni beneficiari devono sottoscrivere uno specifico Atto di Adesione ed Obbligo, che li impegna a realizzare il Programma Integrato di Investimento e i relativi Piani di Sviluppo. Per i Piani di Investimenti Produttivi, l erogazione delle agevolazioni avviene sulla base degli stati di avanzamento dei lavori, in misura non superiore a 4, a richiesta delle imprese proponenti. L Amministrazione regionale eroga per ogni stato di avanzamento il 90% della quota in contributo in conto capitale riferibile allo stesso stato di avanzamento; la prima erogazione, pari a non più del 40% del totale, può essere svincolata dall avanzamento del programma ed essere disposta a titolo di anticipazione, previa fidejussione bancaria o polizza assicurativa irrevocabile incondizionata ed escutibile a favore della Regione. L erogazione dei contributi per i Piani Integrati di Servizi Reali avviene con presentazione della domanda redatta secondo la modulistica messa a disposizione
6 dall Amministrazione regionale, tenendo conto anche delle fatture e documenti validi fiscalmente debitamente quietanziati. Per i Piani di Innovazione Aziendale e per i Piani di Formazione Aziendale, ai fini dell erogazione del contributo, il beneficiario è tenuto a presentare all Amministrazione regionale un rendiconto composto da una relazione tecnica e un rendiconto finanziario. Nel caso in cui il beneficiario documenti spese sostenute in misura minore rispetto al costo totale del progetto, pur raggiungendo gli obiettivi previsti, il contributo della Regione verrà rideterminato sulla base dell intensità massima di aiuto prevista dalla normativa comunitaria. La prima erogazione del finanziamento può avvenire con un anticipazione fino al 40% del totale, previo rilascio di apposita garanzia o polizza fideiussoria alla Regione. Per quanto riguarda il monitoraggio, il referente è il rappresentante legale dell azienda, il quale è responsabile del trasferimento, della correttezza e completezza dei dati procedurali, finanziari e di avanzamento fisico. In tema di controlli, la Regione Calabria effettua controlli in itinere e successivi al completamento del progetto per verificare lo stato di avanzamento del progetto, il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente, la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte dall impresa beneficiaria, nonché il rispetto delle prescrizioni previste in capo al soggetto beneficiario anche successivamente all ultimazione del Progetto. L Amministrazione regionale può svolgere controlli in merito alla stabilità dei progetti finanziati, cioè al mantenimento per 5 anni dal completamento dei progetti finanziati del vincolo di destinazione.
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