Le discriminazioni tariffarie Rc Auto a Napoli e nei Comuni del Sud Italia
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- Evaristo Napoli
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1 Le discriminazioni tariffarie Rc Auto a Napoli e nei Comuni del Sud Italia Gentile cittadino, il Mezzogiorno del nostro Paese registra le tariffe Rc Auto più alte d'italia. I più recenti dati pubblicati dall'istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni parlano chiaro: un automobilista nella I classe Bonus/Malus (massimo sconto) e con massimale minimo di legge passa da 485 se residente a Milano a 12 se residente a Napoli. Un cittadino che risiede in un Comune del Sud Italia paga, quindi, per il premio assicurativo - a parità di sinistrosità - fino al triplo rispetto ad un cittadino che risiede in altre province italiane, ciò in aperta violazione del principio di uguaglianza. Stiamo assistendo a una distorsione del mercato che produce tariffe sproporzionate con una normativa nazionale attualmente inadeguata a garantire la tutela del consumatore, nonostante i nostri recenti solleciti alle autorità preposte (Commissione europea, Autorità Antitrust, Ministero per lo Sviluppo Economico e Parlamento Italiano). Un problema che rischia di indebolire l'economia locale, che scarica costi ingiustificati (sui cittadini e sull'ente Locale) e che favorisce illegalità, se consideriamo il crescente numero di coloro che non sono assicurati o che vengono invischiati nella rete delle assicurazioni di comodo. Vi è inoltre la preoccupazione di un'inadeguatezza della normativa nazionale nel garantire la tutela dei principi fondamentali previsti dalla legislazione comunitaria di riferimento. A tale riguardo allego un dossier sulla questione. Cordiali saluti, Napoli, 3/5/214 Enrico Panini Assessore al Lavoro e alle Attività Produttive con delega alla Tutela dei Consumatori Comune di Napoli
2 I Comuni del Sud Italia registrano le tariffe Rc Auto più alte d'italia e d'europa. Dai dati in nostro possesso e che nel corso di questa relazione esplicherò è emersa una distorsione del mercato che produce tariffe sproporzionate, limitazione alla libertà di scelta del consumatore e meccanismi informativi poco trasparenti. Ritengo che tali elementi debbano essere dai Nostri Comuni valutati, in quanto vi è la preoccupazione di un'inadeguatezza della normativa nazionale nel garantire la tutela dei principi fondamentali previsti dalla legislazione comunitaria di riferimento. Dal momento che sia la Costituzione italiana (art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti la legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali ) che quella europea vietano ogni forma di discriminazione, così come nell'interpretazione della Corte di Giustizia dell'unione Europea, ritengo che quello delle compagnie assicurative, che a mio avviso, ma lo dimostrano anche i dati, fanno cartello per l'applicazione delle tariffe, è una discriminazione reale. E' lecito chiedersi perché per la sola circostanza di essere residenti in una regione del Sud Italia si è costretti a pagare un premio assicurativo maggiore del 5% rispetto a un cittadino che risiede in una regione del Nord Italia, che abbia le stesse caratteristiche di guida, anzianità di assicurazione ed incidenti stradali causati. I cittadini meritano non solo una risposta, ma anche una soluzione. Ai sensi dell'art. 11 della L. n. 99/1936, oggi trasfuso nell'art. 132 del Dlgs n. 29/25 rubricato Obbligo a contrarre, le assicurazioni sono tenute a contrarre col cliente a determinate condizioni di polizza, fatta salva la necessaria verifica della correttezza dei dati risultanti dall'attestato di rischio, nonché dall'identità del contraente e dell'intestatario del veicolo. Né nella suddetta legge n. 99/1969, né nel codice delle assicurazioni private, è prescritto che il calcolo del premio debba basarsi sulla zona di residenza del proprietario del veicolo. Invece, accade che, a parità di condizione contrattuali, di sesso, di età, di modello di autovettura, di attività professionale svolta e soprattutto di classe di merito (secondo la clausola Bonus Malus), nonché di pregressa sinistrosità (secondo l'attestazione di rischio), un cittadino che risiede in un Comune del Sud Italia paga per il premio assicurativo fino al triplo rispetto ad un cittadino che risiede in altre province italiane, ciò in aperta violazione del principio di uguaglianza. Inoltre, a causa delle iniziative che la maggior parte delle compagnie assicurative stanno mettendo in atto al fine di ridimensionare drasticamente il proprio portafoglio Rc Auto, almeno il 3% dei cittadini napoletani ha ricevuto disdetta immotivata del contratto assicurativo, con l'inosservanza dell'obbligo a contrarre. Non in ultimo. A causa del solo luogo di residenza, gli abitanti dei nostri Comuni si vedono addirittura negata la possibilità di ottenere preventivi, sia da compagnie assicurative telefoniche che online. Tali azioni risultano altamente discriminatorie. Per agevolare il lavoro della Commissione riepilogo in breve i punti principali della questione a cui ci riferiamo. Luglio Inizia la liberalizzazione tariffaria per la Rc auto.
3 Marzo 2 - Di fronte ai continui rincari delle polizze il governo blocca i prezzi per un anno. Aprile 21 - Finisce il blocco e nei due anni successivi si registrano fortissimi rincari. In un Comune del Sud Italia la tariffa media in classe di massimo sconto arriva fino a 635 euro e quella di un diciottenne fino a euro. Novembre 22 - Su proposta del quotidiano Il Mattino e a firma del senatore Pontone, il Parlamento approva la tariffa unica nazionale per la classe di massimo sconto. Dicembre 22 - Su pressione delle compagnie assicurative, il Parlamento cancella la tariffa unica nazionale. Luglio 26 La riforma Bersani introduce l indennizzo diretto. Luglio Il Comune di Napoli vara una delibera per studiare una convenzione tariffaria chiamata Rca Napoli Virtuosa. Gennaio Il Governo Monti emana il Decreto Liberalizzazioni (successivamente convertito in Legge n. 27 del 24/3/212). Questo decreto comprende anche la problematica assicurativa Rc Auto. In particolare, vengono affrontati i seguenti temi come possibili elementi per ridurre le tariffe assicurative. Questi i provvedimenti: scatola nera con una probabile scontistica da applicare ai conducenti che installano a spese della compagnia un sistema di controllo satellitare; certezza di avere uno sconto dopo un anno trascorso senza aver causato incidenti; valutazione medico legale delle lesioni di lieve entità con la possibilità di eliminare dal risarcimento dei danni Rc Auto le piccole lesioni (i cd. colpi di frusta); provvedimenti per le classi di massimo sconto così come previsto dall'art. 32, comma 3-quinquies (cd. emendamento Pontone): Per le classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive ed oggettive, ciascuna delle compagnie di assicurazione deve praticare identiche offerte. Il decreto è stato poi convertito in legge ma, attualmente, nessuno di questi provvedimenti ha avuto un risvolto concreto. Con detto emendamento ci si prefiggeva di far applicare in maniera uniforme, per le classi virtuose da nord a sud, senza la discriminante provincia di residenza, la stessa tariffa a parità di condizioni soggettive (età, sesso, classe di merito, autovettura di proprietà, etc.). Tale norma, deliberata in una formula abbastanza confusa, è rimasta inapplicata. Di particolare interesse, resta la lettera dell Ivass del 19/4/212 (prot ) indirizzata alle compagnie e alle assicurazioni. In detta lettera con riguardo all'emendamento Pontone l Ivass cita l interpretazione che ne da il Ministero dello Sviluppo Economico. Difatti, smentendo se stesso, il Governo colloca la norma solo come auspicio di un veloce percorso verso la trasparenza tariffaria, considerando tra le condizioni oggettive una giustificata diversità di applicazione tariffaria in base ad una residenza diversa. Però, d altro canto, invita le compagnie e gli enti di sorveglianza ad attivarsi affinché tali differenze non solo siano ridotte, ma che vengano assolutamente rese trasparenti e non atte ad eludere l obbligo a contrarre. Tale interpretazione pone
4 l'accento sulla deroga che tale norma porrebbe rispetto al legame tra condizioni oggettive e soggettive di rischio e misure tariffarie. In particolare la norma contrasterebbe - secondo il Ministero - con il criterio oggettivo della differenziazione del rischio in ordine alle diverse zone subordinando l effetto di tale norma alle differenze che ci sono tra le diverse zone relativamente a frequenza dei sinistri e livello dei risarcimenti (costo medio dei sinistri, la media tra il monte sinistri pagati ed il numero di sinistri), mettendo al contempo in evidenza come lo scopo di tale norma sia quello di imporre alle compagnie una maggiore trasparenza nella determinazione delle tariffe in ciascun territorio tale da spiegare perché in alcune zone del paese, a parità di condizioni oggettive e soggettive si paghino tariffe anche 4/5 volte superiori. In realtà ciò non accade, come evidenziano i dati Ivass e come evidenzia, con ancora maggiore chiarezza, l indagine dell Agcm IC42 su cui ci soffermeremo in seguito. Aprile Mentre Governo e Ivass interpretano il comma Pontone in modo da renderlo inefficace, nelle province del Sud Italia in classe di massimo sconto si pagano ormai fino a 1.14 euro. Luglio Il Comune di Napoli dà il via al progetto Rca Napoli Virtuosa con la compagnia gallese Admiral Group che opera in Italia col marchio ConTe.it. La polizza assicurativa promossa dal Comune di Napoli premia i cittadini corretti e virtuosi, o meglio coloro che sono in regola col pagamento delle imposte locali: la tariffa in classe di massimo sconto scende fino a 72 euro. E' però evidente che non è la soluzione al problema. Marzo Arriva la risposta dell Antitrust sotto forma di relazione denominata AGCM IC42, una relazione di oltre 1 pagine particolarmente interessanti che fornisce elementi fondamentali, decisivi. In detta relazione si evidenzia come accade che in due città che possono essere prese a paragone, quali Napoli e Milano (poiché omologhe per densità abitativa), pur avendo la stessa alta frequenza di sinistri e medio costo dei sinistri, le compagnie assicurative applichino tariffe mediamente differenti di circa il 6% a sfavore della città partenopea. Pertanto il paletto messo dall interpretazione del MISE, a causa della quale una Legge approvata e pubblicata su G.U. non viene applicata in nome della trasparenza nella determinazione delle tariffe nei confronti dei consumatori, viene puntualmente aggirato dalle compagnie che determinano tariffe senza alcun criterio di trasparenza applicando differenziazioni tariffarie in diverse zone del Meridione d Italia non giustificate dalle rilevazioni statistiche dei sinistri fatte dagli istituti preposti al controllo delle compagnie stesse (Ivass e Agcm). In particolare, analizzando la relazione dell'agcm, nella figura 1 si considerino a titolo esemplificativo le province di Milano e Napoli. Sebbene tali province siano caratterizzate dalla medesima frequenza sinistri (Elevata), i premi a Napoli sono di oltre il 6% più elevati che a Milano.
5 Figura 1: Il rapporto tra il livello dei premi (medi) e la frequenza sinistri. 1 Napoli Arezzo Padova Pesaro e Urbino Verona Cuneo Udine Mantova Oristano Caserta Latina Pisa Brescia Bologna Messina Lecce Ancona Bergamo Perugia Savona Cosenza L'Aquila Alessandria Roma Bari Cagliari Palermo Milano Bassa Media Elevata Frequenza Sinistri Premio medio ( ) Linea di tendenza La figura 2 illustra, invece, la relazione esistente tra il livello dei premi e il costo medio dei sinistri per lo stesso profilo di assicurato considerato nella figura precedente. I dati rappresentati nella figura indicano l esistenza di una correlazione positiva tra livello dei premi e costo medio dei sinistri, ovvero che le province dove i sinistri sono più costosi sono caratterizzate da livelli dei premi mediamente più elevati. Così come osservato per la frequenza sinistri, si riscontra un elevata variabilità dei premi medi provinciali a parità di costo medio dei sinistri. Ad esempio, il premio medio a Napoli è più del doppio di quello di Mantova, pur avendo entrambe le province la stesso costo medio dei sinistri. Una spiegazione di tali differenze (Mantova vs. Napoli) può essere almeno in parte ottenuta dal confronto della figura 2 con la precedente figura 1, dalla quale si può vedere come, rispetto a Mantova, Napoli è una provincia caratterizzata da una frequenza sinistri elevata, il che tende a riverberarsi sul livello dei premi.
6 Figura 2: Il rapporto tra il livello dei premi (medi) e il costo medio dei sinistri. 1 Napoli Bari Roma Caserta Pisa Latina Brescia Messina Bologna Cagliari Lecce Palermo Padova Ancona Bergamo Milano Arezzo Pesaro e Urbino Savona Verona Perugia Alessandria L'Aquila Cosenza Cuneo Oristano Udine Mantova Bassa Media Elevata Costo Medio dei Sinistri Premio medio ( ) Linea di tendenza L analisi effettuata nel corso dell indagine suggerisce che, quantomeno in uno scenario di medio-lungo termine, le politiche di contenimento dei costi (per i risarcimenti) dei sinistri adottate dalle compagnie non garantiscano il raggiungimento di livelli adeguati di efficienza produttiva. In sostanza, sembra che le compagnie abbiano finora adottato un ottica di breve termine nel contenere i costi dei risarcimenti, intervenendo sulla composizione del proprio portafoglio e/o recuperando i costi derivanti dai fenomeni fraudolenti dai premi, anziché investire risorse adeguate in efficaci meccanismi di controllo dei costi. Le considerazioni appena svolte sembrano essere particolarmente calzanti in relazione alla problematica delle frodi commesse in ambito RC Auto, che spesso le compagnie trovano conveniente liquidare anziché investigare approfonditamente se i danni lamentati, e di conseguenza i risarcimenti vantati, si siano effettivamente prodotti o meno. A tale riguardo, l analisi delle politiche di contrasto delle frodi in ambito RC Auto adottate dalle compagnie, ha evidenziato come tali politiche siano per lo più basate su controlli formali della documentazione e non risultano essere volte ad aggredire tale fenomeno in maniera efficace. La conseguenza di ciò è che il numero di frodi accertate dalle compagnie in Italia appare piuttosto esiguo ed inferiore a quello accertato nei principali paesi europei. L interesse non prioritario delle compagnie a contrastare efficacemente il fenomeno delle frodi emerge, inoltre, dall uso piuttosto limitato degli strumenti utilizzabili a tale fine, come nel caso dei contratti con la clausola di
7 risarcimento in forma specifica o di quelli che prevedono l istallazione della cd. scatola nera. In entrambi i casi le compagnie hanno adottato forme di incentivazione basate su scontistiche piuttosto contenute o addirittura inferiori agli oneri (addizionali) contrattuali a carico degli assicurati, come avveniva per la scatola nera prima dell entrata in vigore del Decreto Cresci Italia. Ciò ha fatto sì che la diffusione di tali forme contrattuali sia stata marginale. A completamento dei dati finora sviscerati è opportuno indicare le tariffe medie praticate in alcune province alle auto ad uso privato al 1 ottobre 213, tutte riferite ad automobilisti nella I classe Bonus/Malus (massimo sconto) e con massimale minimo di legge. Provincia (Dati IVASS) 4enne. Autovettura 1.3 cc., benzina 55enne con guida estesa a minori di anni 26. Autovettura 1.2 cc., benzina 55enne con guida esclusiva. Autovettura 1.9 cc., gasolio Milano 485, 488, 618, Bologna 616, 623, 787, Roma 67, 675, 853, Napoli 1.191, 1.212, 1.533, Bari 765, 78, 985, Palermo 636, 648, 815, Per quanto sopra esposto, questo stato di cose sta diventando insostenibile per migliaia di cittadini dei Comuni del Sud del nostro Paese e sta indebolendo i settori strategici dell'economia locale. A tale riguardo auspico che la questione sia motivo di discussione, affinché la concorrenza nel settore assicurativo Rc Auto italiano sia garantita e promossa nell'interesse in primis dei consumatori al fine di abolire ogni forma di discriminazione basata sul criterio di residenza in materia di determinazione della tariffa Rc Auto. Cordiali saluti, Napoli, 3/5/214 Enrico Panini Assessore al Lavoro e alle Attività Produttive con delega alla Tutela dei Consumatori Comune di Napoli
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