CAMPIONAMENTO OLI A CERTIFICAZIONE EUROPEA
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- Demetrio Beretta
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1 Reg CE 867/2008 s.m.i., Attività 1 MONITORAGGIO E GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL MERCATO NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA E DELLE OLIVE DA TAVOLA AZIONE 1.B - ELABORAZIONE DI STUDI RIGUARDANTI ASPETTI CORRELATI ALLE ALTRE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGRAMMA CAMPIONAMENTO OLI A CERTIFICAZIONE EUROPEA RELAZIONE I CAMPIONAMENTO II ANNUALITA Periodo Giugno/Luglio
2 PREMESSA Assofrantoi ha inteso costituire e promuovere l Osservatorio Internazionale dell Olio Extravergine di Oliva a Certificazione Europea, al fine di realizzare un punto di vista autorevole nel settore che raccogliesse informazioni utili sia ai produttori, fornendo loro informazioni concrete circa la presenza del loro prodotto nella grande catena distributiva, sia ai consumatori, comprovando la veridicità dei marchi di qualità (DOP, IGP e BIO) apposti sui prodotti che essi acquistano. Allo scopo di fornire un panorama adeguato, si è proceduto ad individuare, e quindi monitorare, la realtà di 5 città europee. Sono state selezionate le città di Perugia, Reggio di Calabria e Bari per il mercato nazionale, mentre sono state scelte le città tedesche Monaco e Norimberga come campione di riferimento del mercato europeo. Lo studio ha analizzato: il rapporto olio/spazio sullo scaffale riservato all Olio extravergine d oliva con certificazione europea; le politiche di prodotto, con particolare riferimento al packaging utilizzato dai produttori, nonché le politiche di merchandising adottate dai distributori; le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche degli oli a certificazione europea presenti sugli scaffali. Attività preliminari La predisposizione della nuova procedura di campionamento, a seguito delle indicazioni di miglioramento raccolte nei precedenti campionamenti, ha consentito di: 1. focalizzare l attenzione sugli aspetti di maggiore rilevanza 2. standardizzare la raccolta dei dati relativi ai prodotti esposti nella corsia / scaffale dell olio in modo da poter elaborare statistiche significative. La metodologia operativa più utilizzata per acquisire informazioni, dove non espressamente vietata, è stata la raccolta di foto utili a cogliere tutti gli aspetti relativi al punto vendita e alle modalità di esposizione: ampiezza delle corsie, qualità degli arredi, posizione su ripiani, facing ed altro. Si mostrerà come, a differenza di quanto avvenuto nella precedente annualità, si è dimostrato difficile riferirsi agli stessi punti vendita, specialmente nelle città di Bari e Reggio di Calabria, rendendo quindi più impervio il percorso verso dati che potessero essere aggregati in modo omogeneo, formando una base statistica impeccabile. In Germania, al contrario, è stato possibile consolidare il monitoraggio degli stessi punti vendita precedentemente individuati e studiati. 2
3 La selezione delle città In merito ai p.v. da selezionare, il programma prevedeva di realizzare l indagine in 5 città europee, di cui 3 in Italia e 2 in Germania. Considerando che l attività in programma prevede la partecipazione di ASSOFRANTOI alla realizzazione dell Osservatorio Internazionale dell Olio Extra Vergine di Oliva a Certificazione Europea (DOP, IGP, BIO), e altri partner di tale osservatorio hanno già svolto recenti ed analoghe ricerche presso città italiane come Bari, Milano, Roma e Civitanova, si è ritenuto opportuno, d accordo con i suddetti partners, di realizzare attività territorialmente complementari, selezionando città rappresentative di regioni differenti. La selezione in Italia ha prediletto una città del centro (Perugia), una città rappresentativa della regione maggiore produttrice nazionale di olio (Bari) e una della regione che immediatamente segue (Reggio di Calabria). La selezione delle catene e punti vendita La scelta del format da indagare dipende chiaramente dagli aspetti che si vogliono approfondire e dalle esigenze specifiche del committente; ad ogni modo, in virtù del peso che i diversi canali distributivi assumono, appare oggi difficile escludere GD e DO da questo studio. All interno della stessa GDO esistono inoltre formule distributive molto diverse. Secondo la società di marketing informativo Nielsen, i canali di vendita della grande distribuzione sono i seguenti: Ipermercato: struttura con un'area di vendita al dettaglio superiore ai m². Supermercato: struttura con un'area di vendita al dettaglio che va dai 400 m² ai m². Libero Servizio: struttura con un'area di vendita al dettaglio che va dai 100 m² ai 400 m². Discount: struttura in cui l'assortimento non prevede la presenza di prodotti di marca. Cash and Carry: struttura riservata alla vendita all'ingrosso. Tradizionali: negozi che vendono prodotti di largo consumo di superficie inferiore ai 100 m². Self Service SpecialistDrug: negozi che vendono principalmente prodotti per la cura della casa e della persona. Molto dinamico è il canale dei discount, che competono puntando a promuovere l immagine della propria insegna e proponendo anche prodotti di qualità, tra i quali oli extravergini Bio e a denominazione di origine. Per questo motivo, la valutazione sulla loro inclusione o meno nell indagine non è scontata. Spesso anche il discount propone prodotti di marca, sebbene sicuramente in minoranza rispetto alle disponibilità presso gli scaffali del supermercato tradizionale. La rappresentatività del campione In Italia nel 2010, secondo Nielsen, i primi 3 gruppi della GDO non superavano il 34% del totale del fatturato, situazione molto diversa rispetto a paesi come Germania e Regno Unito, i cui i primi tre 3
4 gruppi superano il 60%. In Italia per raggiungere quote analoghe a quelle di questi paesi occorre assimilare il volume di vendita dei primi 7 gruppi della GDO. Questi dati ci fanno intendere quanto sia difficile effettuare un analisi comparativa efficace. A complicare ulteriormente lo scenario ci sono le diverse caratteristiche (e assortimento) di format differenti, anche appartenenti allo stesso gruppo. Le catene distributive selezionate sono le seguenti. In Italia: per la città di BARI: Eurospar, Ipercoop, Auchan, Sidis. per la città di REGGIO DI CALABRIA: Crai, Pam, Simply. per la città di PERUGIA: Simply, Pam, Todis. In Germania: per la città di MONACO: Rewe, Edeka, Tengelmann. Per la città di NORIMBERGA: Aldi, Edeka, Rewe. La dimensione del campione dei punti vendita è stato incrementato in alcuni casi da 3 a 4 punti vendita, con l obiettivo di coinvolgere 3 insegne DO e 1 della GDO, sicuramente un arricchimento e miglioramento rispetto all ipotesi progettuale. 4
5 ANALISI CHIMICO FISICHE E ANALISI SENSORIALE Congiuntamente alle consuete analisi su acidità e perossidi, si è deciso di effettuare l analisi degli alchil esteri. L'articolo 43 comma 1 bis del Decreto Sviluppo fissa, infatti, il nuovo limite a 30 mg/kg di alchil esteri per l'olio di oliva italiano. In base a questa recente normativa, tutti gli oli di oliva extravergini etichettati con la dicitura «Italia» o «Italiano» o che, comunque, evocano un'origine italiana, possono essere considerati conformi alla categoria dichiarata solo quando presentano un contenuto in metil esteri degli acidi grassi ed etil esteri degli acidi grassi minore o uguale a 30 mg/kg. L'analisi degli alchil esteri è stata introdotta su proposta italiana, proprio per integrare - insieme agli esami su tasso di acidità, contenuto di perossidi e di cere - le indagini destinate a garantire la qualità degli oli d'oliva. Questa prova analitica è determinante, perché la presenza di alchil esteri non è modificabile attraverso procedimenti di raffinazione, oli di dubbia qualità seppure deodorati non sfuggono quindi all esame in laboratorio. Il laboratorio ha utilizzato una/due confezioni, per le analisi e per il PAMel. Queste le prove analitiche effettuate per ciascun campione: Acidità Numero di perossidi Alchil esteri Spettrofotometria Sensoriale E in aggiunta per gli oli biologici come segue: Insetticidi I organo fosforati (solo per prodotti biologici) Insetticidi IV carbammati (solo per prodotti biologici) Insetticidi VI organo fosforati (solo per prodotti biologici). Le informazioni raccolte in ciascun PV e su ciascun prodotto sono state catalogate mediante procedure informatiche; elaborazioni successive hanno consentito di produrre conclusioni significative. Per ciascuna attività dei rilevatori è stato indicato analiticamente il punto vendita in cui sono stati acquistati i campioni e la data di campionamento. Nell ambito di ciascuna attività, per ciascun campione, sono state rilevate e inserite su supporto informatico le informazioni di cui si riporta di seguito un elenco, a solo titolo esemplificativo. 5
6 GLI STRUMENTI DI RILEVAZIONE UTILIZZATI PER L INDAGINE 1. Foto Laddove possibile, sono state scattate fotografie all insegna, allo scaffale e alle singole bottiglie. In ogni caso sono state annotate tutte le informazioni più importanti ai fini dell indagine: il numero delle bottiglie di extravergine presenti sul ripiano e sullo scaffale, tutti i marchi di bottiglie bio e di bottiglie dop presenti, il numero di bottiglie Dop e di bottiglie Bio presenti per ciascun marchio, i lotti e le date di scadenza di tutte le bottiglie dop o Bio campionate. 2. Documentazione Per ciascun Punto vendita sono stati raccolti i volantini, da cui emerge una scarsa presenza di olio a certificazione europea in promozione, confermando il basso utilizzo in questo strumento divulgativo di prodotti premium price di qualità superiore. 3. Modulistica Sono stati ideati alcuni moduli per la rilevazione allo scopo di registrare puntualmente tutte le informazioni disponibili nel supermercato. Il rilevatore ha compilato il modulo per ciascun punto vendita registrando tutte le informazioni relative ai prodotti a certificazione europea quali: denominazione del prodotto, posizione e numero delle bottiglie, spazio occupato, prezzo e scadenza, n. di bottiglie acquistate. L utilizzo della stessa scheda nelle successive rilevazioni sullo stesso punto vendita ha anche permesso di cogliere più rapidamente le variazioni. La scheda è stata particolarmente utile nei casi in cui il rilevatore non ha ottenuto l autorizzazione a scattare fotografie all interno del Punto vendita. A titolo esemplificativo si riporta nell allegato A un report già compilato da un rilevatore. GLI OBIETTIVI DELL ANALISI E GLI INDICATORI RELATIVI Per ogni città e per ciascun punto vendita, nel corso della fase di campionamento sono state raccolte le seguenti informazioni: Punto vendita, marchio dell olio a denominazione europea presente, tipo di marchio (marchio industriale, private label, private label distributore), prezzo, numero di lotto, campagna, categoria (DOP, BIO o IGP), formato (500 o 750 ml). Si precisa che l indicazione della campagna è obbligatoria solo per gli oli dop. Lotto e scadenza sono stati rilevati solo per gli oli campionati e inviati al laboratorio in modo tale da verificare la relazione tra i parametri ossidativi e la scadenza. 6
7 Il campionamento di Giugno/Luglio 2013 ha permesso la raccolta di questi dati: nome commerciale produttore formato tipologia n. lotto scadenza gocce d'oro rocchi 0,75 BIO l giu-14 dop colline teatine v. o. san mauro 0,75 DOP l4/sm11 feb-14 colleruita viola 0,5 DOP v01-col /07/2014 casalontana gaudenzi 0,75 DOP /07/2014 umbriadop pam 0,75 DOP lc7343 ago-14 erato agro.vi.m.s.a. 0,75 DOP ka nov-14 7
8 nome commerciale produttore formato tipologia n. lotto scadenza dop terra di bari agridè 0,75 dop bio 12bd002 30/09/2013 dop terra di bari oliveti d'italia 0,5 dop /06/2014 dop terra di bari desantis 0,75 dop ldb3072b 30/09/2014 dop terra di bari assoproli 0,75 dop /06/2014 i sapori delle regioni auchan 0,75 igp /02/2014 terra donna clemente 0,75 dop q/04/20342/12 11/10/2014 8
9 nome commerciale produttore formato tipologia n. lotto scadenza piaceri italiani garda crai 0,75 dop l.12/01 30/06/2014 biosimply simply 1 bio /03/2014 dop val di mazara leonardi 0,75 dop l1 gen-14 piaceri italiani umbria crai 0,75 dop ae 04/04/2014 monte etnadop leonardi 0,75 dop l.1.a 30/10/2014 piaceri italiani toscano crai 0,75 igp t 07/02/2014 9
10 nome commerciale produttore formato tipologia n. lotto scadenza bionativesolivenol edeka 0,5 dop bio lm /04/2014 nativesolivenol extra edeka 0,5 dop lm /03/2014 nativesolivenol extra rewe 0,5 dop lm /03/2014 nativesolivenol extra naturkind 0,5 bio los /07/2014 toscano primioli 0,5 igp l /08/2014 bionativesolivenol rewe 0,5 bio lm /03/
11 nome commerciale produttore formato tipologia n. lotto scadenza dopnativesolivenolsitia gaea 0,5 dop l /12/2013 dopnativesolivenolkalamata gaea 0,5 dop l /05/2014 dopnativesolivenol terra di bari cucina 0,5 dop 1e-02 30/04/2014 bionativesolivenol extra rewe 0,5 bio lm /02/2014 bionativesolivenol extra bio 0,75 bio labg /03/2014 il frutto della vita primioli 0,5 bio l /12/
12 CONCLUSIONI PRIMO CAMPIONAMENTO Riassumendo i dati sulle referenze prelevate nel campionamento di Giugno/Luglio 2013 Come è possibile notare, le bottiglie DOP costituiscono il marchio a certificazione europea più facilmente rinvenibile negli scaffali della grande catena di distribuzione. Per questa ragione, come anche per motivi relativi al budget a disposizione per l analisi chimica del prodotto, si è preferito acquistare questo tipo di referenze. È opportuno notare quanto significativa sia la fetta del grafico riferibile al BIO: questo è indice della notevole incidenza che il consumo di questi oli inizia ad avere nel tessuto sociale di riferimento. Infatti, in controtendenza alla crisi del mercato tuttora in atto a livello globale, e nella fattispecie europeo, è possibile individuare un risveglio da parte del consumatore medio, che predilige oggi più che un tempo la qualità e la trasparenza di filiera dei prodotti certificati. In controtendenza a questo trend, va fatto notare che regioni come la Puglia e la Calabria, primatiste in Italia sulla produzione d olio d oliva, si siano rivelate come le più difficoltose nel reperimento di bottiglie certificate. Il dato ancora più sconvolgente è la grandissima quantità di facing di prodotti nazionali di più largo consumo e totalmente privi di riconoscimento in etichetta. Questo dato resta però controverso: sebbene risulti palese l intenzione della catena distributiva di non garantire un ventaglio di scelta al di fuori del prodotto commerciale e a poco prezzo, non possiamo determinare con certezza che il consumatore finale non preferisca rivolgersi a una differente 12
13 soluzione di mercato (quale, ad esempio, la vendita diretta del produttore piuttosto che lo spaccio aziendale) per garantire sulla sua tavola prodotti di qualità migliore di quella esposta nel supermercato. Un dato valido sia in Italia che in Germania è la presenza di olio di qualità certificata anche nei discount. Questo può certamente contribuire alla diffusione del prodotto virtuoso anche in contesti di spesa riferibili a nuclei familiari meno benestanti. Resta, come di consueto, più ampia la scelta in supermercati di prima scelta. I campioni prelevati sono stati sottoposti ad analisi chimico fisiche e organolettiche, e per quanto riguarda gli oli provenienti da agricoltura biologica anche multiresiduali. Nel dettaglio sui campioni di olio DOP e IGP non biologici sono stati analizzati: acidità libera, numero di perossidi, spettro U.V. (K232, K270, DeltaK), Alchil Esteri (Metil ed Etil Esteri degli acidi grassi), valutazione organolettica (mediana del difetto, mediana del fruttato, mediana dell'amaro, mediana del piccante). Nei casi di olio biologico le analisi hanno incluso inoltre Insetticidi I, Insetticidi IV e Insetticidi VI. Questi studi vengono svolti da Assofrantoi, tramite un laboratorio di analisi, al fine di valutare la veridicità delle caratteristiche espresse in etichetta e la conformità dei parametri secondo le normative vigenti. Da una lettura dei dati delle analisi, disponibili nel dettaglio in allegato, è possibile definire che la quasi totalità dei campioni risulta conforme agli standard disposti da legge. È stato riscontrato un solo valore fuori parametro per un olio DOP BIO, che comunque risulta essere di poco al di sopra del limite massimo consentito. 13
14 14 Agriprojet S.r.l.
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