LICEO G. GALILEI - LEGNANO PIANO DI EMERGENZA

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1 LICEO G. GALILEI - LEGNANO PIANO DI EMERGENZA IL DATORE DI LAVORO Agg. generale 30 novembre 2014

2 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SCUOLA 1.1 Denominazione della scuola LICEO G. GALILEI - SEDE 1.2. Livello e tipo di istituto Scientifico e Classico 1.3 localizzazione Legnano - via Gorizia Responsabile di istituto Prof. Andrea Boselli (Preside) 1.5 Proprietà della scuola Provincia di Milano 1.5 Amministrazione competente Provincia di Milano 1.6 Riferimenti di emergenza Vigili del Fuoco Pronto intervento Carabinieri Pronto intervento Polizia emergenza sanitaria Pronto intervento polizia municipale guardia medica servizio igiene Enel segnalazione guasti AMGA soccorso stradale Centralino scuola informazioni per le autorità e per gli enti preposti all emergenza E stata predisposta una documentazione contenente le informazioni essenziali per la gestione dell emergenza da parte delle squadre esterne di intervento. Essa è situata in Presidenza. L ubicazione è nota al Centralino e al personale di Segreteria 1.8 contenuto della documentazione 1. planimetrie dell edificio scolastico con evidenziati: luoghi che possono essere fonti di rischio (laboratori, biblioteca); luoghi più vulnerabili (auditorium, luoghi di elevata concentrazione); localizzazione mezzi antincendio (riportati sulle piante dei piani); luoghi di raccolta A e B 2. la presenza ed ubicazione di soggetti vulnerabili (disabili) è riscontrabile in Segreteria. E necessario che le classi che riscontrano la presenza di disabili siano ubicate a piano terra. L elenco quotidiano delle assenze è desumibile dal registro di classe informatizzato ed è noto in Segreteria. 3. Organigramma dell emergenza, nominativo dei coordinatori e degli incaricati 1.9 tipologia e morfologia dell edificio scolastico 1.10 intensità è tipologia del traffico sulle strade più prossime alla scuola La scuola è situata in un edificio indipendente da altri sia dal punto di vista strutturale che distributivo Le strade di accesso alla scuola non sono interessate da traffico veicolare intenso. La scuola è adiacente a due vie pubbliche, delle quali una è di dimensioni ridotte, a senso unico e con limitato traffico locale; l altra è di dimensioni maggiori, con intensità di traffico medio, con pista ciclabile protetta, a senso unico. In prossimità della scuola vi sono attività

3 produttive di limitata dimensione, per le quali non è dato di sapere se vengano effettuati trasporti di sostanze pericolose. Non si sono riscontrate fuoriuscite di nubi o vapori. Non si sono manifestati rumori di intensità elevata Area di raccolta all esterno della scuola è possibile identificare un area di raccolta in caso di emergenza (A): essa è uno spazio attiguo aperto, in cortile. Un altra area di raccolta può essere individuata nel parcheggio antistante alla scuola (B), da utilizzare in caso di pericolo sismico. In tal caso, occorre che personale incaricato ed addestrato provveda al blocco del traffico, chiedendo la collaborazione dei VV.UU Accessibilità ai veicoli dell area di raccolta 1.13 distribuzione e localizzazione della popolazione scolastica L area di raccolta A è accessibile solo ai veicoli di emergenza ed è mantenuta libera per permettere l accesso ai mezzi di soccorso. L area B è immediatamente accessibile dalla pubblica via. Ai fini di una corretta e tempestiva gestione dell emergenza è necessario conoscere con precisione la localizzazione delle persone all interno della scuola e in particolare sapere per ogni piano il numero massimo degli alunni che possono essere presenti, se vi sono persone disabili, di quanti docenti si dispone, di quanti operatori e segretari. Poichè la distribuzione degli alunni è variabile in funzione delle iscrizioni, della frequenza, dell attività, del calendario e dell orario, risulta possibile verificare esattamente il numero e la identità delle persone presenti attraverso la Segreteria e dopo aver consultato le relative registrazioni informatiche. Anche per le assenze occorre rimandare al registro informatizzato. Per i docenti, operatori e segretari e alla loro localizzazione (in quanto dati estremamente variabili) occorre ugualmente fare riferimento all ufficio di segreteria 1.14 L edificio si sviluppa su più piani La scuola è così articolata: Il piano interrato è esteso a tutto l edificio. Nel corpo principale (plesso verso viale Gorizia e verso palestra) è percorribile solo attraverso un corridoio perimetrale; la parte interna non è accessibile, ad eccezione dei locali tecnici (n.1 per termoventilazione auditorium, con accesso separato da botola esterna; n. 1 per termoventilazione di tutto l edificio originario, non utilizzato; n. 1 per termoventilazione del nuovo plesso, non utilizzato; n. 1, l impianti di termoventilazione palestre è totalmente esterno e posto tra queste e l alveo del fiume Olona). Il piano seminterrato si limita ad un locale utilizzato come centro copie, un ripostiglio ed un altro vano adibito ad archivio, presenta anche l ingresso all interrato ed alla cabina di proiezione

4 Nella scuola si distinguono diverse aree operative 1.16 sostanze ed attrezzature presenti nei laboratori 1.17 Macchine e impianti nei locali tecnici 1.18 Sostanze presenti nei depositi/magazzini dell auditorium, in cui è vietato l accesso. Il piano terra è esteso a tutto l edificio Il primo ammezzato comprende la segreteria e la presidenza. Il piano primo si estende a tutto l edificio. Il secondo ammezzato comprende le aule di disegno (ora utilizzate come normali aule didattiche) ed i laboratori scientifici. E in utilizzo il nuovo terzo piano ammezzato, eseguito in sopralzo sopra i laboratori. Il piano secondo ed il piano terzo si estendono a tutto l edificio. Nella scuola si distinguono le seguenti aree operative: a) Atrio, attesa, auditorium, biblioteca, ricevimento, infermeria, aule docenti; b) aule informatica, audiovisivi, linguistica; c) palestre e spogliatoi; d) amministrazione/presidenza; e) disegno e laboratori scientifici; f) aule (su 3 piani oltre ad altre a piano terra e al nuovo sopralzo); g) luoghi di immagazzinamento e locali tecnici Nei laboratori sono presenti le sostanze tossiconocive o infiammabili il cui elenco è depositato agli atti, unitamente alle schede di rilevazione rischi. Sono presenti inoltre attrezzature (macchinari e impianti), anch esse elencate nelle schede di rilevazione rischi. La quantità di tali materiali è relativamente variabile ma sempre esigua. Nei locali tecnici sono presenti: a) locali caldaia: attrezzature complete per la produzione del calore; b) locali termoventilazione: macchinari per la immissione in ambiente di aria calda o a temperatura naturale (n. 4 di cui n. 3 non utilizzati, oltre ad un nuovo generatore posto all esterno, nell area retrostante le palestre); c) locali elettrici: vari quadri elettrici. Vi sono inoltre i quadri elettrici di piano. NOTA: le specifiche dettagliate sono in possesso dell Ente proprietario e competente: la Provincia di Milano. carta, vecchi mobili ammalorati, macchine per ufficio dismesse. 2. ANALISI DEL RISCHIO 2.1 Il contesto naturale La scuola appartiene a un contesto territoriale caratterizzato dalla presenza di un fiume (Olona). Il Comune non è classificato a particolare rischio sismico. L area non insiste su terreni franosi. La

5 2.2 Identificazione dei rischi territoriali ipotizzabili legati alla presenza del fiume Olona 2.3 Identificazione dei rischi territoriali legati alla classificazione sismica 2.4 Misure organizzative adottate in relazione alla classificazione sismica 2.5 Misure educative e formative adottate scuola non è ubicata in prossimità di zone potenzialmente soggette a frana Nel territorio limitrofo al fiume l impermeabilizzazione del bacino è assai elevata. A monte della scuola praticamente non esiste manto vegetazionale. Vi sono estese opere di arginatura artificiale eseguite dall Amministrazione Comunale. Il rischio di esondazione è presumibilmente ridotto a seguito di tali adeguamenti. Durante lo scorso a.s. non sono stati segnalati eventi significativi. Tuttavia si conserva preliminarmente il rischio a livello alto. Inoltre l Olona, proprio in adiacenza dell istituto, è tombinata. Si ritiene che il fenomeno possa essere monitorato dalla Prefettura che, se del caso, ordinerà la chiusura della scuola. Non si è a conoscenza se vi siano a monte opere idrauliche che possano comportare il rischio di onde anomale. Non si è a conoscenza di fenomeni di subsidenza legati ad opere di estrazione di inerti o di acqua e/o idrocarburi dal sottosuolo La scuola è ubicata nel territorio di Legnano, che è inserito in zona sismica 4. Il rischio sismico non è da considerarsi prevalente, ma esiste la remota possibilità che un terremoto di forte intensità che avvenga in un area circostante la regione sismica in cui è ubicata la scuola, possa essere avvertito dalla popolazione scolastica. Il personale addetto al coordinamento dell emergenza farà scattare l esodo dalla scuola secondo quanto previsto dal presente piano. Non risulta comunicato alla scuola un piano di protezione civile per rischio sismico. All esterno dell edificio sono state individuate aree di raccolta (A e B) in cui, in caso di emergenza (Zona B per emergenza sismica), gli alunni e gli insegnanti dovranno rifugiarsi. Sono stati individuati gli ospedali più vicini, i percorsi migliori per raggiungerli. I numeri di emergenza sono noti, riscontrabili nel centralino, in segreteria e nel Piano di Emergenza presente in ogni aula. La popolazione scolastica è stata informata, formata, sui rischi legati ad un eventuale emergenza. Sono programmate due esercitazioni all anno, simulando le misure di autoprotezione da adottare, in modo da rendere automatiche le misure e corretti i comportamenti. 2.6 Contesto antropico a) la scuola appartiene ad un contesto urbanizzato caratterizzato dalla presenza di aree industriali, per quanto sia in atto una terziarizzazione del tessuto economico cittadino. La zona è considerata

6 2.7 Identificazione dei rischi tecnologici ipotizzabili legati alla industrializzazione dell area 2.8 Misure protettive adottate sui serramenti 2.9 Misure organizzative adottate in relazione al rischio di incidente tecnologico ad alto rischio industriale, in quanto sono presenti, a pochi chilometri, industrie chimiche, discariche e depuratori. Le autorità competenti dovrebbero avere provveduto al censimento delle industrie a rischio rilevante eventualmente presenti nella zona. Non è stata comunicata alla scuola l esistenza di uno specifico piano di protezione civile predisposto a seguito del suddetto censimento, che coinvolga la scuola stessa. Trattandosi di zona completamente urbanizzata, sono presenti sulle adiacenti vie pubbliche tutte le reti tecnologiche cittadine (elettricità, gas, fognatura, tombinatura, telefono, acqua, ecc.) b) Nel contesto urbano sono presenti grosse arterie di traffico su gomma e la ferrovia, sui quali esiste la possibilità che si verifichino trasporti di sostanze e materiali che, in caso di incidente (per esplosione, incendio o evaporazione), possano rilasciare nubi tossiche con eventuali rischi per gli utenti della scuola. Si segnala infatti la vicinanza (poche centinaia di metri) della ferrovia statale e dell asse Provinciale per Inveruno/V.le Toselli (assai prossimo) ad intenso traffico. Tuttavia la scuola non è direttamente adiacente a tali vie di trasporto c) Non vi è la presenza di un aeroporto e l edificio scolastico non è situato in corrispondenza di rotte aeree Nell ambito della città di Legnano, da considerarsi ad alta industrializzazione, la scuola è ubicata in zona moderatamente industrializzata, ma la presenza di infrastrutture di trasporto (descritte nel punto precedente) e di impianti di smaltimento (a pochi chilometri) fa sì che il rischio di incidente tecnologico si debba considerare nel piano di emergenza. Il rischio è prevalente per le reti di trasporto, data la vicinanza. Non è tale per la discarica e per le industrie, per il motivo contrario. Gli addetti all emergenza sono edotti dei rischi e delle conseguenze ed hanno ricevuto istruzioni per un corretto comportamento degli abitanti della scuola L edificio è dotato di chiusure (infissi, porte e finestre) a tenuta con guarnizioni. Non risulta certificato il completo isolamento in caso di nube tossica. Non risulta comunicato alla scuola un piano di protezione civile per incidente tecnologico. Si ribadisce in merito quanto al punto 2.4. La scuola non è dotata di attrezzature di protezione individuale (se non per quanto riguarda i laboratori), di segnale diretto di allarme dagli stabilimenti a

7 2.10 Misure educative e formative adottate in relazione al rischio di incidente tecnologico 2.11 L edificio scolastico: individuazione delle aree a rischio 2.12 Misure di abbattimento del rischio interno 2.13 Individuazione aree vulnerabili all interno dell edificio rischio, di linee di comunicazione dedicate. Sono state individuate le aree di raccolta in cui, in caso di evacuazione mirata, gli alunni e gli insegnanti dovranno incontrarsi. Sono stati individuati gli ospedali più vicini. I numeri di emergenza sono nel centralino, in segreteria e nel Piano di Emergenza presente in tutte le aule Il personale ha ricevuto formazione ed addestramento necessari previsti dal Ministero P.I., la popolazione scolastica è stata informata, formata. Sono previste due simulazioni di emergenza con prova di esodo all anno. Rischio incendio: a) magazzini e depositi che contengono principalmente carta, vecchi arredi, vecchi toner, alcool, prodotti per pulizia b) biblioteca e archivi, il cui carico di incendio non è noto: è stata chiesta alla Provincia la sua verifica. Al momento del presente aggiornamento i lavori di adeguamento REI non sono collaudati. La biblioteca non è dotata di impianto di estinzione incendio, di allarme c) centrale termica, alimentata a gas e altri locali tecnici. d) laboratori, in cui sono presenti impianti di gas, macchinari e sostanze pericolose e) affissione segnaletica di sicurezza, adeguata per tipologia, colore, dimensione, facilmente riconoscibile: f) affissione nei locali di planimetrie con indicazione delle aule, delle vie di fuga (percorsi e scale di emergenza) e collocazione mezzi antincendio: g) affissione ai piani delle planimetrie con evidenziate le zone di raccolta h) disposizione banchi e sedie in modo da non ostacolare l esodo rapido. i) Nella scuola è in funzione un impianto di illuminazione di emergenza Auditorium e palestre (per l alta concentrazione di persone), segreteria/direzione (manca w.c E.B.A.), aule disegno e laboratori (mancano locali igienici), aule eventuali in cui è segnalata la presenza di disabili (devono essere ubicate a piano terra) o di alunni con traumi o gessi temporanei, biblioteca (per carico incendio), laboratori scientifici, informatici e linguistici (per l alto contenuto tecnologico e la disposizione dei posti a sedere), locali tecnici.

8 ORGANIZZAZIONE DELL EMERGENZA 3.1 Obiettivi del Piano di Emergenza a) affrontare l emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti sulla popolazione scolastica b) pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che esterni c) codificare i servizi di emergenza, lo staff tecnico e la direzione didattica d) fornire una base informativa didattica per la formazione del personale docente, degli alunni e dei genitori degli alunni e) fornire informazioni indispensabili ai VV.FF. ed alle squadre di intervento in genere per la localizzazione immediata delle zone a rischio, quelle vulnerabili, ecc. nonchè della organizzazione interna dell emergenza (S.P.P., vie di fuga, aree di raccolta) 3.2 Classificazione delle emergenze Le emergenze sono classificate in funzione della provenienza (interna o esterna) e della tipologia di evento iniziatore (incendio, emergenza tossiconociva, alluvione, evento sismico,...). Si elencano le tipologie di emergenza nelle seguenti classi. a) Emergenze interne: a.1) Incendio a.2) Allagamento a.3) emergenza elettrica a.4) ordigno esplosivo all interno della scuola. b) Emergenze esterne b.1) Alluvione b.2) Evento sismico b.3) emergenza tossico-nociva b.4) attacco terroristico b.5) emergenza trasporto (impatto) b.6) emergenza esterna che non coinvolge direttamente la scuola ma condiziona l uscita degli alunni e quante altre emerse dall analisi del rischio e della vulnerabilità dell edificio 3.3 Coordinamento e predisposizioni preventive per eventi estranei alla scuola L efficacia del Piano di Emergenza è soprattutto basata sul coordinamento e sulla comunicazione. Una importante forma di prevenzione è senz altro quella di non farsi cogliere impreparati agli eventi. E dunque indispensabile creare un coordinamento tra le amministrazioni locali e la scuola, che permetta di conoscere: la ubicazione delle industrie a rischio di incidente rilevante, la classificazione sismica della zona, le previsioni di eventi incidentali (alluvioni,...) ma anche di quelle situazioni di vita quotidiana della città che possono essere fonte di rischio (lavori in corso su linee interrate di gas, acqua, EE, scavi, movimenti di terra, ecc.). Si chiede quindi che le imprese che operano nel territorio limitrofo alla scuola, comunichino l inizio e la fine dei lavori, in modo che la scuola possa mettersi in stato di allerta.

9 4. PIANO DI EMERGENZA 4.1 I 3 tempi dell organizzazione dell emergenza 4.2 Prevenzione: predisposizioni organizzative a) prevenzione b) gestione dell emergenza c) post emergenza a) prevenzione nella scuola. Questa fase è caratterizzata dalla diffusione delle informazioni, dalla partecipazione degli alunni nella definizione della mappa locale dei rischi, per guidarli a comprendere i meccanismi di generazione degli incidenti e sapere affrontare più coscientemente il momento dell emergenza. E questo il momento dell apprendimento delle tecniche di auto protezione e delle modalità d uso dei DPI, della simulazione dell emergenza, dell informazione. 4.3 Attribuzione dei compiti Allo scopo di raggiungere un accettabile livello di automatismo nelle azioni da intraprendere in caso di emergenza si sono messe in opera le seguenti predisposizioni: designazione del Responsabile e del Coordinatore del Servizio Prevenzione e Protezione. Il responsabile è il Preside Prof. Andrea Boselli Il R S.P.P. è il Dott. Cesare Sangalli. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è la Prof.ssa Tiziana Masciadri. Per ogni aula è designato come responsabile del controllo delle operazioni di esodo il docente che si trovi nell aula stessa. Per ogni piano, il personale in servizio è designato ad indirizzare gli utenti verso le vie di fuga prescritte La squadra di emergenza è individuata nell Allegato 1, comprendente anche la squadra di Primo Soccorso. Il personale designato al controllo o alla ricerca di alunni che non fossero in classe al momento dell emergenza è costituito dagli addetti al Primo Soccorso, il cui elenco è riportato nello stesso Allegato 1. E stato designato il Sig. Lo Verso Giovanni incaricato di interrompere l erogazione di EE, gas, alimentazione della caldaia termica, funzionamento dei termoventilatori, prese d aria in genere. La squadra di emergenza deve essere idoneamente addestrata all uso dei mezzi antincendio. 4.4 Individuazione zone di raccolta Sono individuate zone di raccolta all interno ed all esterno dell edificio. Le aree di raccolta interne sono individuate in zone sicure adatte ad accogliere le classi in caso l emergenza non preveda l esodo. Esse sono identificabili in tutte i locali in cui sono presenti serramenti esterni nuovi, con esclusione assoluta del piano terreno e dei piani seminterrato ed interrato in caso di alluvione. La eventuale risalita dal piano primo al secondo verrà attuata solo dopo apposito ordine del personale di emergenza o del

10 Preside. Le aree di raccolta esterne di pertinenza della scuola sono individuate, in modo da permettere la coordinazione delle operazioni di evacuazione ed il controllo dell effettiva presenza di tutti prima di abbandonare la scuola. Le aree di riferimento all esterno dell edificio scolastico sono tali da far capo a luoghi sicuri: A: nel cortile, tra la palestra ed il nuovo plesso; B: il parcheggio antistante la scuola (in tal caso le autorità competenti o, in mancanza, il personale della scuola provvederanno a bloccare temporaneamente il traffico in via Gorizia per permettere agli utenti di raggiungere detto parcheggio; contemporaneamente provvederanno al blocco del movimento veicolare nel parcheggio stesso); La localizzazione dell ospedale è nota. Le aree di riferimento interne e di riferimento esterne sono note a tutti e indicate nelle planimetrie allegate (Allegato 2). 4.5 Designazione degli allievi Ogni classe designa gli allievi aprifila e serrafila. In mancanza di designazione formale, sono considerati aprifila gli alunni abili più prossimi all uscita serrafila quelli più lontani dalla stessa. Gli allievi aprifila hanno il compito di aprire le porte e guidare le classi alla zona di raccolta. Gli allievi serrafila devono controllare che nessuno dei compagni resti isolato e chiudere la porta dell aula. 4.6 Preparazione degli insegnanti e degli alunni. Sensibilizzazione Le forme educative previste nel programma preventivo comprendono: la assimilazione da parte degli insegnanti dei comportamenti individuali previsti nel piano di emergenza; la comunicazione delle procedure; la messa a disposizione di chiunque del presente piano di emergenza 4.7 Gestione dell emergenza Seconda fase. Le modalità di gestione dell emergenza sono definite in maniera precisa e adeguatamente approfondita per le persone direttamente coinvolte, allo scopo di assicurare la massima tempestività in condizioni di pericolo. Allo stesso tempo, l organizzazione è definita in maniera precisa e adeguatamente approfondita anche per le persone non direttamente coinvolte ma interessate all emergenza (genitori) allo scopo di evitare comportamenti sbagliati che possano aumentare il livello di rischio. I compiti del S.P.P. sono quelli di legge per le scuole secondarie pubbliche. 4.8 Il post emergenza Terza fase. Cosa fare al cessato allarme. Occorre accertarsi che: a) le autorità abbiano autorizzato il rientro nell edificio e la ripresa delle attività. b) alunni, docenti e non docenti siano tutti presenti nei centri di raccolta; c) l informazione del cessato allarme sia arrivata ai genitori degli alunni.

11 5. SISTEMA DI COMUNICAZIONE DELL EMERGENZA 5.1 Sistemi di comunicazione dell emergenza 5.2 Avvisi con campanella o allarme sonoro La comunicazione dell emergenza avverrà a mezzo di allarme sonoro Allo scopo di rendere rapide le comunicazioni interne alla scuola, in occasione di eventuali emergenze, è previsto l utilizzo della campanella. Il sistema consentirà di avvisare automaticamente tutte le persone interessate attivando in tal modo il piano di emergenza con estrema rapidità ed eliminando inutili perdite di tempo. L attivazione della campanella è possibile dal centralino. La campanella verrà attivata con le modalità di seguito riportate, a seconda che sia richiesto l esodo o meno. La tacitazione della campanella è possibile dal centralino. La medesima campanella è utilizzata per il comando di esodo generale della scuola. L attivazione è possibile da apposito comando ubicato nel locale destinato a centralino. Il segnale di inizio emergenza e di emergenza senza esodo è costituito da una serie di suoni intermittenti della durata circa di 5 secondi ciascuno, intervallati da una breve pausa. La sequenza è ripetuta 3 volte. Il segnale di emergenza con esodo è costituito da una prosecuzione ininterrotta della sequenza sopra descritta fino ad esodo concluso. La campanella è utilizzata anche per il segnale di fine emergenza. Il comando è possibile da apposito pulsante ubicato nel locale centralino. E compito del Sig. Lo Verso Giovanni verificare le corrette condizioni delle apparecchiature coinvolte, una volta cessata l emergenza e comunicare la necessità di interventi di ripristino. 5.3 Il suono dell inizio dell emergenza Il segnale sonoro come sopra descritto indica l inizio dell emergenza. L attivazione dell allarme è affidata a chiunque si accorga dell emergenza (non potendo attuarla, contatterà immediatamente il centralino). 5.4 Il suono di esodo La sequenza ininterrotta, come sopra descritta, del suono della campanella segnala la necessità di procedere all esodo generale. Il segnale di esodo generale è dato dal Preside o, in sua assenza, dal suo sostituto 5.5 Il suono della fine dell emergenza Il suono intermittente segnala la fine dell emergenza. Il segnale di fine emergenza può essere dato esclusivamente dal Preside o, in sua assenza, dal suo sostituto. 5.6 L allarme mediante comunicazione telefonica Avviene digitando, da qualunque apparecchio telefonico interno, il numero della Segreteria (numero: 405) che provvederà ad allertare il Preside e

12 il S.P.P. Colui che rileva l emergenza deve comunicare telefonicamente il seguente messaggio: Sono..., piano..., classe...; è in atto una emergenza (incendio/tossica/altro) nell area...; esistono/non esistono feriti ed attendere le istruzioni del Preside o del S.P.P. 5.7 Chiamata Enti esterni VV.FF. = 115 Carabinieri = 112 Polizia = 113 Emergenza sanitaria = 118 VV.UU. = Guardia Medica = Servizio Igiene = Enel Guasti = AMGA = Soccorso stradale = 116 Centralino scuola = Richiesta di intervento Pronto Soccorso In caso siano stati segnalati feriti o intossicati, a cura del Preside o, in sua assenza, del suo sostituto, ovvero della Segreteria: Pronto Soccorso con il seguente messaggio: Questa è la scuola Liceo Galilei di Legnano, Via Gorizia 16; è richiesto il vostro intervento con/senza autoambulanza per assistenza a una/più persone intossicate dal prodotto... (se noto), ovvero che presentano lesioni al corpo. Il mio nominativo è Prof. Andrea Boselli, Preside (o suo sostituto); il nostro numero di telefono è Ripeto; questa è la scuola Liceo Galilei di Legnano, via Gorizia 16; è richiesto il vostro intervento con/senza autoambulanza per assistenza a una/più persone intossicate dal prodotto... (se noto), ovvero che presentano lesioni al corpo. Il mio nominativo è Prof. Andrea Boselli, Preside (o suo sostituto); il nostro numero di telefono è Richiesta intervento VV.FF. Ove l emergenza sia di tipo tale da richiedere in soccorso enti esterni sarà cura del Preside o, in sua assenza, del suo sostituto, procedere a digitare: In caso di incendio: Vigili del Fuoco con il seguente messaggio: Questa è la scuola Liceo Galilei di Legnano, Via Gorizia 16; è richiesto il vostro intervento per un principio di incendio. Il mio nominativo è Prof. Andrea Boselli, Preside (o suo sostituto); il nostro numero di telefono è Ripeto; questa è la scuola Liceo Galilei di Legnano, via Gorizia 16; è richiesto il vostro intervento per un principio di incendio. Il mio nominativo è Prof. Andrea Boselli, Preside (o suo sostituto); il nostro numero di telefono è

13 6. PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE 6.1 Piano di emergenza Sono di seguito indicate le azioni che devono essere eseguite in caso di segnalazione di pericolo per persone e cose. Il centro di coordinamento dell emergenza è situato in Presidenza, ove si recheranno le funzioni preposte per coordinare l emergenza e per mantenere i contatti con le autorità esterne. Nel suddetto ufficio si decideranno le azioni più opportune per affrontare l emergenza e, se il caso, per coordinare l evacuazione. 6.2 Chiunque si accorga dell emergenza Chiunque si accorga dell emergenza deve: a) attivare l allarme sonoro (o, se impossibilitato, chiedere l intervento del Centralino); b) informare immediatamente il Preside o, in sua assenza, il suo sostituto; c) attenersi alle disposizioni di quest ultimo. 6.3 Il Preside o, in sua assenza, il coordinatore dell emergenza Ricevuta la segnalazione di pericolo il Preside o, in sua assenza, il coordinatore dell emergenza: a) provvede immediatamente ad attivare il personale addetto alla disattivazione degli impianti, allo scopo di contenerne gli effetti; b) si reca immediatamente sul luogo dell emergenza per valutare l entità del pericolo c) attiva le squadre di pronto intervento coordinandone le operazioni; d) partecipa successivamente alla riunione che si terrà in Presidenza per definire le azioni da intraprendere e, se del caso, per decidere l eventuale evacuazione della scuola. e) Se l entità è tale da richiedere l intervento da parte di organizzazioni esterne provvede a convocarle f) dichiara la fine dell emergenza 6.4 la squadra di emergenza La squadra di emergenza è composta dalle persone di cui all Allegato1, opportunamente formate all uso delle apparecchiature e dei mezzi di protezione e al Primo Soccorso (a seconda delle mansioni). La squadra di emergenza, attivata dal Preside, si porta sul luogo di emergenza per fronteggiarla. 6.5 docenti presenti nelle classi Il docente presente nella classe mantiene il controllo degli alunni di sua competenza durante tutte le operazioni dell emergenza. Se il motivo dell emergenza non è chiaro, il docente e la sua classe attenderanno che, mediante avvisi porta a porta o mediante altoparlante, il Preside, o il suo incaricato, disponga le procedure da adottarsi. In caso in cui la causa dell emergenza sia chiara, il personale docente farà sì che tutte le misure di autoprotezione già note siano adottate dagli alunni, attendendo disposizioni in caso di necessità di allontanamento o evacuazione. Qualora l emergenza comporti l esodo, il docente

14 rispetta ed impone agli alunni il rispetto scrupoloso delle prescrizioni riportate sulla segnaletica presente nel locale. IMPORTANTE: nel perdurare del difettoso funzionamento dei portelloni metallici tagliafuoco posti al centro dei corridoi principali di ogni piano, i docenti delle classi adiacenti ai portelloni stessi attiveranno la loro chiusura manualmente. In caso contrario, fa chiudere immediatamente tutti i serramenti esterni; se tali serramenti non assicurano una idonea tenuta, si recherà ordinatamente, con gli alunni, nel locale idoneo più prossimo. In caso di pericolo imminente per la vicinanza della fonte il docente può decidere l immediato allontanamento della classe. Qualora vi siano infortunati o feriti il docente avverte immediatamente il Preside o il suo sostituto. Nel caso vi siano alunni disabili, il docente chiede l intervento delle persone in grado di fornire l assistenza necessaria per il trasporto, ovvero, per urgenze indifferibili e tali da non poter attendere l arrivo degli assistenti, incarica di ciò gli alunni più adatti e responsabili, precedentemente scelti e formati dal Consiglio di Classe. 6.6 Alunni In caso l emergenza preveda l uscita, l alunno deve: a) seguire le istruzioni del docente; b) mantenere la calma; c) attenersi alle istruzioni del docente anche nel caso in cui degli imprevisti modifichino le procedure fissate dal piano; d) eseguire scrupolosamente le prescrizioni riportate nella segnaletica di emergenza esposta all interno del locale in cui si trova. In caso di emergenza tossica o che comporti la permanenza nella scuola, deve: a) entrare in classe; b) chiudere le finestre; c) stendersi a terra; d) tenere uno straccio bagnato sul naso, se possibile; e) mantenere la calma; f) seguire le istruzioni del docente 6.7 personale uffici In caso di emergenza tossica o che comporti la permanenza nell edificio, il personale degli uffici provvede, a seconda del tipo di emergenza, a disattivare i sistemi di ricambio dell aria e a chiudere le finestre degli uffici; successivamente, a seconda delle istruzioni ricevute dal Preside o dal suo sostituto, rimane in attesa all interno degli uffici. In caso sia prevista l uscita dall edificio, si reca all esterno in luogo sicuro seguendo scrupolosamente le prescrizioni della segnaletica presente nei locali e rimane in attesa di disposizioni. 6.8 personale portineria In caso di emergenza che preveda l uscita

15 dall edificio, il personale di portineria provvede ad aprire i cancelli di ingresso della scuola lasciandoli aperti fino alla fine dell emergenza e ad impedire l ingresso agli estranei nella scuola. In caso contrario, chiude tutti gli accessi. 6.9 personale imprese esterne Al primo segnale di allarme il personale delle imprese eventualmente operanti all interno della scuola deve interrompere i lavori, dopo aver messo in sicurezza le attrezzature di lavoro, e deve allontanarsi rapidamente portandosi in luogo sicuro. Qualora il segnale imponga l esodo, il luogo sicuro sarà quello all aperto (A o B); in caso contrario, entrerà/rimarrà nell edificio, recandosi nel più vicino locale dotato di serramenti esterni nuovi, che dovranno essere chiusi personale diverso il personale che al momento dell emergenza non è responsabile di alcuna classe e non fa parte delle squadre di emergenza, si comporta come al precedente punto 6.9 ed attenderà disposizioni procedure di esodo Il Preside, o il suo sostituto, è autorizzato a decidere l esodo della scuola e ad attivare la relativa campanella. Tutto il personale, compresi i componenti della squadra di emergenza, e gli alunni raggiungono l area di raccolta A (la necessità di utilizzare l area di raccolta B verrà tempestivamente segnalata). Le aree di raccolta (luoghi sicuri) sono le seguenti: A = cortile della scuola, tra ala Ovest (nuovo plesso) e la Palestra. In caso di eccessivo affollamento, previo ordine della squadra di emergenza, potrà anche essere utilizzata l area ad ovest del nuovo plesso (verso il parco giochi) restando lontani dall edificio. B = Da utilizzarsi solo in caso di pericolo di crollo dell edificio: parcheggio fronte scuola su via Gorizia. In questo caso la squadra di emergenza (in assenza delle autorità preposte) bloccherà il traffico veicolare. La posizione di ciascun area di raccolta è riportata nelle planimetrie presenti in tutti i punti della scuola. Nei casi in cui non sia previsto l esodo (ad es. nube tossica o alluvione), gli utenti resteranno/si recheranno all interno dell edificio, con esclusione dei piani interrato, seminterrato, terreno. La risalita dal piano primo a quelli superiori avverrà solo dopo ordine specifico della Presidenza. Chiunque è incaricato di chiudere tutti i serramenti esterni. Qualora tali serramenti non garantiscano la perfetta tenuta, i presenti si recheranno nel locale idoneo più vicino. I docenti procedono a contare gli alunni della classe di cui sono responsabili. In caso verifichino l esistenza di dispersi, provvedono ad organizzare le ricerche, avvisando anche la Squadra di Primo Soccorso.

16 6.12 norme di comportamento per il personale in caso di esodo Se intervenga la necessità di abbandonare la scuola, le persone adunatesi in ciascuna area di raccolta abbandonano la stessa dirigendosi verso le uscite indicate, senza rientrare nell edificio e senza fermarsi o ingombrare i percorsi. Non possono essere portati carichi od oggetti ingombranti. Il docente porta solo il registro di classe. Il percorso viene compiuto in fila indiana capeggiata dall aprifila e dal docente responsabile e chiusa dal serrafila. Per i disabili si rimanda al punto 6.5. Le uscite (vie di fuga) sono riportate nella segnaletica presente in tutti i locali. Il servizio portineria controlla i visitatori e fornitori, man mano evacuati. Nel caso verifichi l esistenza di dispersi, avverte immediatamente la squadra di Primo Soccorso. il personale della scuola è tenuto a rispettare tutte le norme di sicurezza, a salvaguardare l incolumità degli alunni, a non abbandonare l edificio finché tutte le operazioni di esodo degli allievi non siano completamente terminate Il Preside Il Preside è responsabile del presente piano di emergenza. In particolare ha assegnato alle classi le vie di fuga, le porte di uscita secondo il progetto di adeguamento alle norme di sicurezza redatto dalla Provincia di Milano, la zona di raccolta. E investito del ruolo di responsabile dell emergenza. E coadiuvato dalla squadra di emergenza Docente responsabile della classe Guida la classe col sussidio degli alunni aprifila e serrafila, controllando che nessuno si stacchi dalla fila. Provvede alla compilazione del modulo di esodo (Allegato 3) e lo consegna alla squadra di emergenza. In presenza di disabili, si comporta come prescritto nel punto Docente di sostegno Qualora presente, sostituisce per l assistenza al disabile il docente presente nella classe al momento dell evento, attuando le prescrizioni riportate al punto 6.5. In particolare, cura, con l eventuale aiuto di operatori scolastici incaricati dell assistenza, lo sfollamento degli alunni disabili. In particolare, nel caso il disabile debba essere trasportato, il docente chiederà l aiuto del S.P.P.. Analogamente per il disabile in carrozzina. In caso di eventuale ritardo o assenza del personale di assistenza, due alunni della classe, precedentemente scelti e formati, provvederanno a trasportare la carrozzina fino al luogo sicuro Norme di emergenza per gli alunni in caso di esodo Gli alunni sono tenuti a: a) interrompere le attività; b) lasciare gli oggetti personali nell aula; c) non aprire le finestre; d) incolonnarsi dietro gli aprifila; e) rimanere collegati tra loro, preferibilmente con

17 una mano sulla spalla; f) attenersi alle indicazioni dell insegnante; g) rispettare le precedenze; h) seguire le vie di fuga indicate; i) non usare l ascensore; j) raggiungere la zona di raccolta assegnata; k) mantenere la calma ed un comportamento serio e responsabile. l) non correre, non tornare indietro, non fermarsi e non ingombrare le uscite e le vie di fuga 7. NORME DI COMPORTAMENTO 7.1 Norme di comportamento in caso di incendio 7.2 Norme di comportamento in caso di allagamento a) CHIUNQUE si accorga dell incendio: avverte la persona addestrata all uso dell estintore, che interviene immediatamente, ovvero la squadra di emergenza; avverte il Preside o il suo sostituto che si reca sul luogo dell incendio e dispone lo stato di preallarme. Questo consiste in: interrompere immediatamente l erogazione del gas dal contatore esterno; avvertire i VV.FF.; liberare le linee telefoniche; avvertire prima possibile i docenti responsabili delle classi che si tengano pronti ad organizzare l evacuazione b) se il fuoco è domato in pochi minuti il Preside o il suo sostituto dispone lo stato di cessato allarme. Questo consiste in: avvertire i VV.FF. del cessato allarme; avvertire il personale del cessato allarme; verificare i danni provocati ad impianti elettrici, gas, macchinari. Chiedere eventualmente consulenza tecnica ai VV.FF.; avvertire, se necessario, compagnie Gas, EE. c) se il fuoco non è domato in pochi minuti il Preside o il suo sostituto dispone lo stato di allarme. Questo consiste in: avvertire il pronto soccorso; attivare l allarme di esodo; allertare la squadra di emergenza; coordinare tutte le operazioni attinenti a) CHIUNQUE si accorga della presenza di acqua: avverte il Preside o il suo sostituto che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme. Questo consiste in: interrompere immediatamente l erogazione di acqua dal contatore esterno; avvertire i docenti responsabili di classe che comunicheranno alle classi stesse la interruzione di energia elettrica; aprire l interruttore EE centralizzato e non effettuare nessuna altra operazione elettrica; telefonare all azienda dell acqua (AMGA);

18 7.3 Norme di comportamento in caso di emergenza elettrica verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni, lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in strade o edifici adiacenti). b) se si verifica la causa dell allagamento da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione isolabile, ecc. ) il Preside o il suo sostituto, una volta isolata la causa e interrotta l erogazione dell acqua dispone lo stato di cessato allarme. Questo consiste in: avvertire il personale del cessato allarme; avvertire compagnie acqua (AMGA) c) se non si verifica la causa dell allagamento da fonte certa o comunque non isolabile, il Preside o il suo sostituto dispone lo stato di allarme. Questo consiste in: avvertire i VV.FF. attivare il sistema di allarme per l esodo; allertare la squadra di emergenza. IN CASO DI BLACK-OUT: Il Preside o il suo sostituto dispone lo stato di preallarme. Questo consiste in: verificare lo stato del generatore EE ovvero del quadro generale; se vi sono sovraccarichi, eliminarli; telefonare all Enel; avvisare i docenti responsabili di classe; disattivare tutte le macchine eventualmente in uso prima dell interruzione elettrica. se ritenuto necessario, avviare le procedure di esodo ed allertare la squadra di emergenza. 7.4 Norme di comportamento in caso di CHIUNQUE si accorga di un oggetto sospetto o emergenza per la segnalazione della riceva telefonate di segnalazione: presenza di un ordigno. NON si avvicina all oggetto o all area segnalata, NON tenta di identificarlo o rimuoverlo; avverte il Preside o il suo sostituto che dispone lo stato di allarme. Questo consiste in: evacuare immediatamente le classi e le zone limitrofe all area sospetta, ovvero, se ritenuto necessario, tutto l edificio; telefonare immediatamente alla Polizia; avvertire i VV.FF.; allertare la squadra di emergenza; liberare le linee telefoniche; avvertire i docenti responsabili di classe che si tengano pronti ad organizzare l esodo; avvertire il pronto soccorso; attivare l allarme di esodo; coordinare tutte le operazioni attinenti i non addetti devono assolutamente evitare ogni iniziativa personale. 7.5 Norme di comportamento per tutto il (In caso di emergenza per nube tossica è

19 personale in caso di emergenza tossica o emergenza che comporti il rimanere nella scuola (incendio esterno, trasporto, impedimento all uscita degli alunni, alluvione in atto negli ambienti anche esterni della scuola, nube tossica) indispensabile conoscere la durata del rilascio). Il Preside (o il suo sostituto) subito dopo la segnalazione valuterà se esistano le condizioni e, in tal caso, se rimanga il tempo per ordinare l immediato esodo di emergenza. Detto esodo avverrà secondo le consuete procedure sopra esposte. Sempre ed in ogni caso, il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza, a salvaguardare l incolumità degli alunni. In caso di nube tossica o di emergenza che comporti l obbligo di rimanere in ambienti confinati il personale è tenuto ad assumere e far assumere agli alunni tutte le misure di autoprotezione conosciute e sperimentate. In particolare: rientrare nella scuola; chiudere le finestre; qualora si riscontri la non perfetta tenuta dei serramenti, se possibile occorre sigillarne gli interstizi con stracci bagnati; in caso diverso, recarsi nel locale idoneo più prossimo; stendersi a terra; tenere uno straccio bagnato sul naso, se possibile; accendere la radio, se disponibile; non usare i telefoni; aspettare l arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse. 7.6 Il Preside Il Preside è il responsabile per l emergenza. In particolare, in caso di emergenza tossica, è importante il contatto con l Ente esterno (ASL). Per decidere tempestivamente se la durata del rilascio è tale da consigliare l immediato esodo o, al contrario, la permanenza all interno. 7.7 Il docente responsabile della classe Chiude le finestre e tutti i sistemi di ventilazione, le prese d aria presenti in classe. Assegna agli alunni compiti specifici per la preparazione della tenuta dell aula (stracci, acqua,...). Si mantiene in continuo contatto con in Preside o il suo sostituto, attendendo disposizioni sull eventuale evacuazione. Cura la protezione degli alunni disabili. 7.8 Docente di sostegno Il docente di sostegno, se presente, cura la protezione degli alunni disabili, eventualmente coadiuvato dal S.P.P. 7.9 Norme di comportamento per tutto il personale in caso di emergenza sismica Il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza, a salvaguardare l incolumità degli alunni e, in caso di terremoto, ad assumere e far assumere agli alunni tutte le misure di autoprotezione conosciute e sperimentate durante le esercitazioni. In particolare: posizionarsi ordinatamente nelle zone sicure individuate dal piano di emergenza (B = parcheggio antistante la scuola); se ciò non è possibile, proteggersi dalla caduta di oggetti riparandosi sotto i banchi o in

20 7.10 Norme di comportamento in caso di attacco terroristico 7.11 Norme di comportamento in caso di emergenza trasporto (impatto) corrispondenza di architravi individuate; Accendere la radio, se possibile; non usare i telefoni; aspettare l arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse; Nel caso si proceda all esodo seguire scrupolosamente le norme specifiche (v. precedente punto 6) Chiunque si accorga di un attacco terroristico, non appena ne abbia la possibilità (SENZA METTERE A REPENTAGLIO LA VITA PROPRIA ED ALTRUI), deve informare la Polizia e/o i Carabinieri, il Preside o suo sostituto. I docenti ed il personale devono mettere in atto tutte le procedure per salvaguardare l incolumità degli alunni e propria. Devono essere assolutamente evitate le iniziative personali e non autorizzate dalla forza pubblica. Il Preside o suo sostituto si reca immediatamente sui luoghi dell attacco terroristico e allerta Polizia, Carabinieri, Pronto Soccorso, Vigili Urbani e Squadra di emergenza. Valutata la situazione decide in merito alla eventualità di ordinare l esodo di emergenza. Costituisce una unità di emergenza in Presidenza o in altro luogo concordemente stabilito. Da tale luogo coordina le operazioni di soccorso. In caso di ostaggi, nessuna iniziativa deve essere presa senza il preventivo assenso della Forza Pubblica. Gli ostaggi devono mantenere il più possibile la calma. I Docenti ed il personale devono adoperarsi per la liberazione degli alunni. In caso di terrorismo batteriologico, oltre quanto sopra, deve essere immediatamente informato il Presidio Ospedaliero. Nessuno deve toccare o avvicinarsi a buste e pacchi sospetti o rinvenuti in luoghi non abituali ovvero senza indicazioni del mittente. Di tale situazione deve essere immediatamente informato il Preside, o suo sostituto, che valuterà se esistano le condizioni per ordinare l immediato esodo dall edificio. Nel frattempo, tutti si allontaneranno ordinatamente dall oggetto rinvenuto. Qualora si verificasse un caso del genere, chiunque vi assista, rimanendone illeso, deve informare appena possibile il Preside, o suo sostituto, che provvederà a contattare il Pronto Soccorso, la Vigilanza Urbana e la Polizia e/o i Carabinieri, nonchè la squadra di emergenza. Subito dopo, coadiuvato dalla Squadra di Emergenza, il Preside si recherà sul luogo dell incidente per coordinare i soccorsi ed eventualmente, in caso di

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