La disponibilità di dotazioni nell Università Vita - Salute San Raffaele di Milano: quarta verifica

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1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario La disponibilità di dotazioni nell Università Vita - Salute San Raffaele di Milano: quarta verifica - aprile DOC 10/04

2 Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario è previsto dall articolo 2 della legge 370/99 e alla data dell insediamento, avvenuto il 19 aprile 2000, è subentrato all Osservatorio per la valutazione del sistema universitario. Il Comitato è organo istituzionale del MIUR con il compito di fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime. Con decreto del 4 aprile 2000 sono stati nominati i seguenti membri: dott. Giuseppe De Rita (presidente), prof. Luigi Biggeri, prof. Carlo Calandra Buonaura, prof. Giuseppe Catalano, prof. Alessandro Corbino, dott. Guido Fiegna, prof. Alessandro Figà Talamanca, dott.ssa Daniela Primicerio, prof.ssa Anna Laura Trombetti Budriesi. In occasione della riunione di insediamento del Comitato, il prof. Biggeri è stato eletto vice-presidente. Il decreto istitutivo assegna al Comitato nazionale una segreteria amministrativa e tecnica per assicurare il supporto necessario. Inoltre, per le esigenze derivanti dall'attività del Comitato nazionale, possono essere affidati incarichi ad esperti, a gruppi di lavoro, enti e società specializzate per lo svolgimento di ricerche, studi e indagini. I documenti prodotti dal Comitato nazionale si articolano nelle seguenti tipologie: DOC Documenti prodotti dal Comitato in ottemperanza alle disposizioni di legge o su richiesta di parere da parte del Ministro; RdR Rapporti di ricerca prodotti da altri per conto del Comitato; REPRINT Relazioni presentate a convegni e articoli pubblicati in altra sede da parte di componenti del Comitato. Il contenuto di tali studi è, ovviamente, responsabilità degli autori e non frutto del lavoro collegiale del Comitato. Ulteriori informazioni sul Comitato nazionale e sulla documentazione prodotta sono contenute nel sito internet: e La documentazione del preesistente Osservatorio è contenuta nel sito internet: Tel.06/ /6410 fax 06/ e_mail: valuniv@murst.it 2

3 Indice 1. Premessa La metodologia della valutazione Gli obiettivi strategici del quinquennio La facoltà di Medicina e Chirurgia Un quadro d insieme L offerta didattica L attività di ricerca Le risorse necessarie La facoltà di Psicologia Gli obiettivi generali L offerta didattica L attività di ricerca Le risorse necessarie La facoltà di Filosofia Gli obiettivi L offerta didattica Le risorse necessarie: il personale docente Il personale tecnico-amministrativo Le infrastrutture Gli interventi di sostegno agli studenti Le risorse finanziarie Conclusioni Tabelle Tabella 1 I requisiti minimi della facoltà di Medicina e Chirurgia, a.a. 2003/04 Tabella 2 Il personale docente della facoltà di Medicina e Chirurgia, aprile 2004 Tabella 3 Il personale di ruolo della facoltà di Medicina e Chirurgia nel quinquennio Tabella 4 I requisiti minimi della facoltà di Psicologia, a.a. 2003/04 Tabella 5 Il personale di ruolo della facoltà di Psicologia nel quinquennio Tabella 6 I requisiti minimi della facoltà di Filosofia, a.a. 2003/04 Tabella 7 Il personale di ruolo della facoltà di Filosofia nel quinquennio Tabella 8 - Il personale tecnico - amministrativo al Tabella 9 Il Piano economico - finanziario quinquennale

4 1. Premessa L Università Vita Salute San Raffaele è stata istituita con decreto del Ministro dell Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica del 2/8/96, a seguito della verifica ex-ante effettuata dall Osservatorio per la valutazione del sistema universitario (Osservatorio) nel corso del 1996, ai sensi dell art. 15 del DPR Sulla base delle indicazioni dell Osservatorio, espresse nella relazione tecnica, sono state effettuate ulteriori verifiche periodiche del piano di fattibilità: la seconda (prima in itinere) venti mesi dopo l attivazione dei corsi è stata effettuata nell autunno del 1998 ed i suoi risultati sono presentati nel Doc 5/99 [1]. Con la terza verifica, avvenuta a distanza di ventiquattro mesi dalla precedente, il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (CNVSU) 2 ha potuto constatare un sostanziale adeguamento dell ateneo al Piano di sviluppo originariamente definito, e dunque un adeguata dotazione di risorse didattiche, scientifiche, strumentali ed edilizie (Doc 10/01 [2]). Al fine di procedere alla successiva verifica biennale (la quarta complessiva), il 26 marzo 2003 è stata effettuata una visita del CNVSU presso l ateneo da parte di alcuni membri del Comitato, il prof. Carlo Calandra Buonaura, il prof. Giuseppe Catalano e la prof.ssa Daniela Primicerio accompagnati da due componenti della segreteria tecnica, il dott. Massimo Fabiani e l ing. Cristina Sergi. Agli incontri hanno partecipato il Rettore, prof. Luigi M. Verzè, il Direttore Generale, dr.sssa Raffaella Voltolini, il Presidente del Comitato Ordinatore della facoltà di Filosofia, prof. Massimo Cacciari, il Preside della facoltà di Psicologia, prof. Stefano Cappa, il Preside della facoltà di Medicina e Chirurgia, prof. Giuseppe Scotti, il responsabile del corso di laurea in medicina e chirurgia, prof. Gianfranco Ferla, il responsabile del corso di laurea in infermieristica, prof. Antonio Secchi, il responsabile del corso di laurea in fisioterapia, prof. Piero Zannini, la dr.ssa Maria Rosa Pedrazzi, Responsabile Amministrativo, i rappresentanti degli studenti e i rappresentanti degli enti locali. L obiettivo della visita è stato quello di osservare la rispondenza della situazione attuale con il Piano di sviluppo, presentato al momento dell istituzione dell ateneo e poi aggiornato nel 2001, e di constatare l esistenza delle condizioni per un efficace svolgimento delle attività didattiche e di ricerca, in termini di dotazioni didattiche, strumentali, finanziarie, edilizie e di organico del personale. A tal fine l Università Vita - Salute San Raffaele ha predisposto un documento di confronto tra il progetto originario e le iniziative attuate [3], evidenziando gli scostamenti e le loro cause. In particolare, per ciascun corso di studio e per ciascuna facoltà, è stata predisposta dal responsabile del corso e dal preside una scheda di autovalutazione. 1 Verifiche della disponibilità di dotazioni nelle Università non statali: Vita - Salute San Raffaele e S. Pio V (art. 15, Dpr Piano di sviluppo 1994/96), Doc 1/96. 2 Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario, il cui funzionamento è stato disciplinato con il D.M. 4 aprile 2000, n. 178, e la cui costituzione è stata disposta con il D.M. 4 aprile 2000, n. 179, si è insediato il 19 aprile 2000, subentrando all'osservatorio per la valutazione del sistema universitario, che è stato contemporaneamente soppresso. 4

5 Con lettera del 13 maggio 2003 [4], il Comitato, ha espresso alcune prime considerazioni riguardanti la valutazione sull attuazione dei programmi dell Università Vita - Salute San Raffaele: la visita ha permesso di constatare una sostanziale rispondenza delle attuali condizioni didattiche, strumentali, finanziarie ed edilizie con il piano di sviluppo dell ateneo precedentemente presentato e di segnalare tuttavia alcuni elementi critici per successivo sviluppo dell'ateneo. Il Comitato, valutando positivamente lo sviluppo delle attività dell ateneo negli ultimi anni e giudicando sostanzialmente rispettato il programma di sviluppo predisposto in fase di istituzione e aggiornato in occasione della seconda verifica, ha ritenuto necessaria la predisposizione di un piano di sviluppo quinquennale, al fine di dare avvio ad una nuova fase di crescita dell università stessa, che l università ha inviato nel marzo 2004 [5]. Il presente documento ha quindi l obiettivo sia di constatare l attuazione da parte dell ateneo del Piano di sviluppo iniziale e di valutare i relativi risultati, sia di verificare, in base al Piano di sviluppo per il quinquennio , gli obiettivi strategici nel campo della didattica e della ricerca, le risorse necessarie e che saranno acquisite, i tempi di attuazione, con particolare attenzione al reclutamento del personale docente alla programmazione delle infrastrutture edilizie, delle attrezzature scientifiche, dei servizi e degli interventi a favore degli studenti. 2. La metodologia della valutazione La verifica in oggetto è conforme alla metodologia già adottata in casi analoghi e finalizzata a valutare il grado di attuazione da parte delle nuove istituzioni legalmente riconosciute del piano di sviluppo iniziale. Si tratta di constatare la congruità di un dettagliato programma di adeguamento delle dotazioni nel corso dei primi anni di avvio delle iniziative. L oggetto della valutazione è costituito quindi dai tempi e dai modi con i quali i nuovi atenei riescono a dotarsi delle risorse necessarie all espletamento di una normale attività di insegnamento e ricerca a livello universitario. In particolare, la verifica della disponibilità del personale docente prende in considerazione, oltre alla inevitabile fase di transizione, la prevista disponibilità di dotazioni a regime, cioè nel primo anno successivo al completamento degli anni di corso previsti dall'ordinamento didattico. A tal proposito il Comitato ha definito i requisiti minimi 3 in termini di docenti e strutture, recepiti dal Ministero nella nota del 3 luglio Quanto ai criteri generali adottati, le verifiche in oggetto devono tendere nel merito a valutare essenzialmente se le risorse disponibili nel breve periodo, ma soprattutto a regime, siano tali da garantire la contemporanea realizzazione di normali attività di insegnamento e ricerca di tipo universitario. Il concetto guida adottato per la definizione della normale attività di una università, peraltro, è derivato dalla convinzione che un ateneo debba comprendere contemporaneamente attività stabili di insegnamento e ricerca. Tale caratteristica di 3 CNVSU, Requisiti minimi di risorse per i corsi di studio universitari, Doc 17/01; CNVSU, I requisiti minimi per l attivazione dei corsi di studio: alcune integrazioni e prime proposte per i corsi di laurea specialistica, Doc 3/03. 5

6 produzione congiunta inscindibile è quella che contraddistingue una università da altre possibili configurazioni di istituzioni operanti nel campo dell istruzione di terzo livello. Nella trasmissione del sapere a livello universitario, quindi, si giudica fondamentale l esistenza di una forte interazione con l attività di ricerca dei docenti svolta nell ateneo. Il rispetto di tale caratteristica appare garantito in primo luogo dalla disponibilità a regime, cioè al termine della fase di avvio dell'istituzione, di un adeguato numero di docenti, ricercatori e tecnici di supporto di ruolo alle dipendenze dell'università, nonché dalle relative dotazioni di infrastrutture e servizi. 3. Gli obiettivi strategici del quinquennio a) Lo sviluppo della ricerca scientifica Il quinquennio precedente ha visto la politica degli organi di governo dell ateneo privilegiare la didattica, non solo attraverso il conseguimento di obiettivi quantitativi (per esempio, il rispetto dei requisiti minimi per i corsi di laurea attivati dalle facoltà di Medicina e Chirurgia e di Psicologia), ma, soprattutto, attraverso l attenzione alla qualità della didattica sia per quanto riguarda i suoi aspetti strutturali (aule, strumenti multimediali, ecc.), sia per quanto riguarda il profilo dei docenti. Un aspetto programmatico fondamentale del piano di sviluppo dell ateneo per il prossimo quinquennio è l intensificazione delle attività connesse alla ricerca. La centralità della ricerca nel piano di sviluppo dell ateneo si traduce sia in aspetti di innovazione strutturale, sia in aspetti di potenziamento delle risorse umane. Il prossimo quinquennio vedrà la nascita del DIBIT II, una struttura d avanguardia, di circa mq, interamente dedicata alla ricerca scientifica e il reclutamento di nuovi ricercatori dell ateneo, con l obiettivo di raggiungere gradualmente quattro obiettivi strettamente interconnessi: 1. incrementare ulteriormente sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi, la produzione scientifica dell ateneo; 2. rendere centrale nell università il principio che la mission del corpo universitario del San Raffaele è la produzione di cultura scientifica, non solo la trasmissione del sapere acquisito; 3. riequilibrare progressivamente il rapporto tra professori e ricercatori; 4. coltivare quelle giovani forze i cui migliori talenti rappresenteranno il futuro del corpo docente dell Università Vita Salute San Raffaele. b) La dipartimentalizzazione L ateneo ha ritenuto importante riflettere sulla necessità di superare il concetto di facoltà progettando la creazione di dipartimenti universitari interfacoltà, molto più rispondenti, secondo l ateneo, alle esigenze di interdisciplinarietà proprie della moderna attività di ricerca scientifica. Si aprono, quindi, molte opportunità di avviare momenti comuni di riflessione e di studio che coinvolgano le tre facoltà presenti all interno dell ateneo. In questo ambito, sono in via di elaborazione proposte per l istituzione non solo di dipartimenti interfacoltà (fra cui un Dipartimento di formazione pedagogica dei docenti), ma anche di corsi di laurea specialistica interfacoltà (corso di laurea in Neuroscienze Cognitive). E prevedibile che in una fase iniziale i dipartimenti coinvolgeranno un numero relativamente limitato di gruppi di ricerca e di unità operative e funzionali dell area assistenziale, allo scopo di fungere da catalizzatrici del processo di 6

7 dipartimentalizzazione. I dipartimenti avranno la finalità di focalizzare e di strutturare l attività di ricerca, di promuovere le necessarie sinergie tra gli operatori sanitari ed i ricercatori, di organizzare e monitorare, mediante Consigli Scientifici esterni, le attività scientifiche e didattiche (non quelle puramente assistenziali), di procurare finanziamenti esterni su specifici programmi di ricerca (sia di base che clinica) e di valorizzare i propri operatori mediante l individuazione di percorsi di carriera, anche trasversali, sia in ambito accademico che nell organico della ricerca dell Istituto Scientifico San Raffaele. c) La costruzione di un campus universitario Il terzo obiettivo strategico che si prefigge l ateneo è la nascita del Campus UHSR. Grazie a questa struttura sarà possibile favorire scambi tra ricercatori, potendo fornire ospitalità a ricercatori stranieri, dare un concreto impulso ai progetti di internazionalizzazione, grazie alla possibilità di ospitare studenti e docenti provenienti da università estere, e creare una maggiore interazione tra ricercatori, docenti e studenti provenienti da realtà accademiche differenti, oltre a garantire ovviamente una soluzione abitativa all altezza di standard qualitativi per gli studenti dell università. Nel settembre 2002 l università ha presentato al Miur richiesta di finanziamento di cui alla legge n. 338/2000 per realizzare il Campus e in data 25 settembre 2002 la Regione Lombardia ha assegnato fondi pari a euro ,00 da destinare alla realizzazione del Campus e dei servizi funzionali alla residenzialità, quali servizi culturali, ricreativi e di supporto. L ateneo sta per ricevere il riconoscimento da parte del Ministero dell ammissibilità al finanziamento. Il modello organizzativo scelto per il Campus è del tipo ad albergo, con un numero totale di 120 posti letto. La struttura è progettata per armonizzare la compresenza di livelli di individualità e socialità, grazie ad un architettura basata su una chiara gerarchia di volumi, spazi, materiali e colori che regolano la relazione collettivo privato, senza dimenticare però aspetti pratici come la vicinanza alle strutture didattiche di ateneo, la agevole connessione alla città di Milano garantita dalla vicinanza della linea 2 della Metropolitana Milanese e la disponibilità di un parcheggio per le auto. d) La realizzazione del progetto qualità L esperienza del quinquennio precedente ha posto in evidenza un elemento di criticità, ossia la mancanza nelle azioni delle facoltà di una visione sinottica di ateneo che consenta l armonizzazione reciproca delle azioni stesse e il loro raccordo con gli obiettivi strategici dell università, e superi faticosi - e non sempre efficaci interventi correttivi. L esame di queste criticità ha determinato la decisione dell ateneo di dare inizio al Progetto Qualità. Nel corso del prossimo quinquennio è prevista, infatti, una definizione e standardizzazione delle procedure, sia per quanto riguarda l area amministrativa, sia per quanto riguarda l area dei servizi alla didattica. Il Progetto Qualità non si pone però solo l obiettivo di ottimizzazione delle procedure, ma anche il continuo miglioramento dei processi comunicativi tra le diverse componenti, i diversi uffici e servizi, e le differenti realtà intra e interfacoltà dell università. L'area alla quale è stata data la priorità di intervento è quella della riorganizzazione della Segreteria e dei Servizi agli Studenti. L ateneo punta ad una revisione delle procedure e alla loro formalizzazione e all'implementazione di un nuovo sistema informatico E' inoltre in avanzata fase di realizzazione un sistema informatico a supporto del Nucleo di Valutazione di ateneo per la raccolta informatizzata e l'elaborazione dei 7

8 questionari di valutazione degli studenti. Il sistema chiederà come accesso un codice che verrà consegnato agli studenti durante le lezioni e che si auto-distruggerà ad avvenuta compilazione del questionario. E' inoltre allo studio un sistema di rilevazione automatica della frequenza degli studenti. 4. La facoltà di Medicina e Chirurgia 4.1 Un quadro d insieme La facoltà di Medicina e Chirurgia è nata nell ottobre I primi anni di attuazione del progetto e di implementazione del curriculum innovativo sono stati condizionati da una serie di fattori esterni, fra cui la necessità di inserire studenti e docenti provenienti dalla Università Statale di Milano e afferenti alla linea E (con sede al San Raffaele) della facoltà di Medicina di quell ateneo in base agli accordi stipulati, con l adozione di curricula di transizione per gli studenti del terzo e quarto anno. Con l adozione del nuovo ordinamento didattico nazionale è avvenuta la trasformazione dei diplomi in corsi di laurea e quindi l attivazione a partire dal 2001/02 dei corsi di laurea triennale in Infermieristica, Fisioterapia, oltre all istituzione del corso di laurea in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche. Gli obiettivi principali della facoltà di Medicina e Chirurgia per il prossimo quinquennio sono: a) il consolidamento dei curricula esistenti, al fine di risolvere i problemi metodologici e strutturali che hanno finora impedito la loro piena implementazione; b) l introduzione di elementi innovativi nei curricula dei vari corsi di laurea, che consentano di cogliere tempestivamente le richieste, anche del mondo del lavoro, che conseguiranno all evoluzione delle basi scientifiche della medicina moderna; c) il potenziamento delle attività formative post-laurea afferenti alla facoltà (master, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione). d) la definizione delle linee strategiche della ricerca universitaria e loro armonizzazione con la globalità e complessità della organizzazione della ricerca istituzionale. Il principale punto di forza è rappresentato dalla presenza delle strutture di ricerca e assistenziali dell IRCCS San Raffaele su cui si sviluppa la facoltà con i suoi corsi di studio. Questa situazione strutturale rappresenta una opportunità unica in Italia, che ha forti analogie con le migliori Medical Schools. Su questa originalità e sulle possibili sinergie fra assistenza-didattica-ricerca in un contesto unitario, fortemente omogeneo e motivato, si sono basate e si basano molte delle valutazioni positive che hanno portato alla istituzione della nuova facoltà. Non sono finora stati istituiti i consigli di corso di laurea corrispondenti e le loro funzioni sono state temporaneamente affidate a Commissioni tecnico-pedagogiche, i cui principi sono stati largamente incorporati nel regolamento didattico della facoltà. Con un generale riassetto della distribuzione del personale docente, oltre che con la acquisizione di nuovi docenti, si verranno a creare le condizioni adatte per costituire quattro consigli di corso di laurea. 8

9 4.2 L offerta didattica Il corso di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia (CLSMC) Le caratteristiche del curriculum attuale e il suo consolidamento La attuale impostazione del curriculum del CLSMC si ispira al principio che i laureati debbano avere una preparazione teorica e delle competenze pratiche, preliminari ai corsi di addestramento successivi alla laurea e che a tutti i laureandi sia offerta la opportunità di acquisire le basi di conoscenza per un indirizzo formativo verso la medicina specialistica, la ricerca scientifica o entrambe. Il curriculum è basato sull integrazione tra le varie discipline (realizzata attraverso la organizzazione del piano di studi in corsi integrati), finalizzata all approfondimento verticale dei problemi clinici, dagli aspetti di base a quelli diagnostico-terapeutici. In quest ottica, il Coordinatore di corso integrato assume un ruolo di promotore di sinergie tra docenti di varie discipline, al fine di offrire una visione armonica del problema clinico. Nell ambito dei corsi integrati sono forniti elementi utili all apprendimento di una medicina basata sulle evidenze, queste ultime derivanti da ricerche sperimentali sia sugli aspetti di patogenesi molecolare che su quelli di natura clinico-epidemiologica. Infine, per favorire il processo di internazionalizzazione delle attività didattico-formative, il curriculum attuale prevede nove CFU per l insegnamento della lingua inglese. La facoltà prevede che il curriculum attuale necessiterà di aggiustamenti di natura sia metodologica che strutturale, oltre che di continue riflessioni sulla sua valenza didattico-pedagogica, anche alla luce delle recenti riforme degli ordinamenti universitari e dell esame di abilitazione all esercizio della professione medica. In particolare, sul piano metodologico, la facoltà ritiene necessario ricorrere a forme di insegnamento maggiormente orientate sui problemi e sulla discussione ed approfondimento di casi, al fine di agevolare da una parte la trattazione integrata delle varie discipline e, dall altra, le forme attive di apprendimento da parte degli studenti. I nuovi percorsi formativi La facoltà di Medicina intende promuovere nel prossimo quinquennio, per un gruppo ristretto di studenti motivati e meritevoli, la realizzazione di un indirizzo formativo di ricerca clinico-sperimentale parallelo e complementare a quello attuale, che promuova le attività di ricerca, sia nelle discipline pre-cliniche che in ambito clinico. L obiettivo del nuovo curriculum ad indirizzo di ricerca sarà perciò quello di formare una figura professionale, quella del medico ricercatore, che dal punto di vista dell inserimento professionale, si colloca preferibilmente in ambito accademico o nell industria farmaceutica sia in ambito nazionale che internazionale. Il nuovo curriculum si articolerà in 6 anni di corso con un periodo iniziale comune (primi 5 semestri), al termine del quale gli studenti potranno optare per il curriculum ad indirizzo di ricerca, in base al profitto e all esito di un colloquio attitudinale, o per quello tradizionale, orientato alla formazione di un medico di Medicina Generale. L accesso, per il medico ricercatore, sarà consentito ad un numero limitato di studenti meritevoli (10, 20 all anno), anche provenienti da altre sedi universitarie; si prevede la presenza di tutors in rapporto non inferiore a 1:3 con lo studente, lo svolgimento di tesi sperimentale di alto livello qualitativo e la possibilità di sbocco verso dottorati di ricerca o scuole di specializzazione nelle quali sia previsto un 9

10 percorso professionalizzante verso la ricerca clinica. Tra le discipline caratterizzanti, affini o integrative che saranno inserite nel nuovo curriculum saranno incluse la bioinformatica, l epistemologia, l epidemiologia e la statistica medica, la genetica medica, la metodologia della ricerca clinica (inclusi gli aspetti etici e legislativi), la modellistica sperimentale e la farmacogenetica. La facoltà, inoltre, prevede che agli studenti che accedono all indirizzo di ricerca del CLSMC siano corrisposte borse di studio volte a coprire, almeno parzialmente, i costi di iscrizione. Le risorse necessarie: il personale docente La facoltà prevede di reclutare nel breve termine personale docente nei SSD di base o caratterizzanti che attualmente non sono coperti da docenti di ruolo. Tra questi vengono considerati prioritari la Biochimica (BIO/10) e la Anatomia Patologica (MED/08) e le Malattie dell Apparato Locomotore (MED/33). Per la maggior parte degli altri insegnamenti, particolarmente in ambiti didattici affini o integrativi (ad esempio Medicina Legale, MED/43 o Dermatologia, MED/35) la facoltà recluterà docenti esterni mediante stipula di affidamenti o contratti di insegnamento. Al fine di implementare la didattica interattiva a piccoli gruppi, sarà reclutato un ampio gruppo (40-50) di tutori nell ambito dell organico della Fondazione. A tali tutori verrà fornito uno specifico addestramento, a cura dei docenti di ruolo, sulle metodologie della didattica interattiva nei rispettivi ambiti di competenza. La convenzione tra ateneo e Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor in via di definizione regolamenterà il rapporto professionale con questi soggetti, con riferimento particolare ad eventuali incentivi o alla redistribuzione dei compiti professionali loro assegnati nei reparti di afferenza. La realizzazione del nuovo curriculum ad indirizzo di ricerca si avvarrà di competenze specialistiche in ambiti disciplinari definiti (genetica medica, bioinformatica, statistica ed epidemiologia, metodologia della ricerca, epistemologia, ecc.). Nella maggior parte dei casi la facoltà farà ricorso ad affidamenti o contratti di insegnamento con personale docente proveniente da altre sedi, anche estere, o con operatori già in forza all organico della Fondazione e dotati delle necessarie competenze. E tuttavia previsto nel quinquennio il reclutamento di un numero significativo di ricercatori (10 per il CLSMC) che avranno compiti tutoriali e di supervisione diretta degli studenti afferenti a questo indirizzo del CLSMC Il corso di laurea in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche (CLBMF) Le caratteristiche del curriculum attuale e suo consolidamento Il corso di laurea in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche si prefigge di offrire un percorso didattico che prepari figure professionali in grado di inserirsi nel mercato del lavoro e che provveda a fornire una formazione di alto profilo per l accesso a successivi livelli di studio (lauree specialistiche). A tal fine la facoltà ha fatto in modo che le attività pratiche fossero integrate nello sviluppo dell acquisizione delle conoscenze di base e avanzate dei sistemi biologici. In quest ottica, lo studente affronta in prima persona le principali tecniche preparative e analitiche, completando, nell arco del triennio, un progetto sperimentale assimilabile a quello che viene svolto nella realtà lavorativa. 10

11 La dotazione individuale di un computer portatile (connesso in rete wireless) ha permesso, inoltre, di migliorare la fruizione di materiale didattico multimediale e, soprattutto, di rivedere sostanzialmente i programmi di alcuni corsi tradizionali (quali matematica, statistica, lingua inglese) e di programmare corsi (ad es. di genetica e bioinformatica) che si basano sull uso intensivo, sia in classe che a livello individuale, di strumenti informatici. Al fine di agevolare l interazione con il mondo imprenditoriale, è stato attivato un Comitato d Indirizzo costituito da esponenti sia dell Accademia che dell Industria (anche internazionale), con funzione di feed-back e indirizzo sulle attività previste. La facoltà prevede, inoltre, di estendere quest interazione nel corso del terzo anno attraverso la presenza di docenti provenienti dal mondo dell industria farmaceutica nel contesto di corsi specifici nonché attraverso l accesso a laboratori di imprese biotecnologiche e lo svolgimento di stage presso realtà industriali. I nuovi percorsi formativi L ateneo intende attivare nel prossimo quinquennio un corso di laurea specialistica. Per definire il progetto didattico la facoltà intende tener conto della specificità della realtà San Raffaele, degli input ricevuti dal Comitato d Indirizzo e dai contatti informali con docenti e ricercatori, della valutazione delle altre offerte formative presenti nella Regione Lombardia ed, infine, degli interessi specifici manifestati dagli studenti. Potranno accedere al corso di laurea specialistica sia gli studenti laureati presso l ateneo, sia gli studenti provenienti da altre università che, una volta valutata l impostazione ricevuta nel primo triennio, potranno trovarsi nella necessità di dover soddisfare debiti formativi. L obiettivo che si porrà il corso di laurea specialistica sarà formare laureati esperti in ricerca nell ambito biomolecolare che potranno inserirsi nell ambito dignostico, nel campo della ricerca biomedica e nelle aziende farmaceutiche e biotecnologiche. Nello specifico, la facoltà intende proporre una sola laurea specialistica, con tre indirizzi diversi che riflettano le tre aree professionali. L organizzazione dei corsi prevederà percorsi conoscitivi fortemente interdisciplinari in cui lo studente avrà la possibilità di interagire attivamente con esperti nei diversi campi d indagine biomedica. Per quel che riguarda l indirizzo ricerca in Medicina Molecolare, la facoltà intende adottare principalmente la didattica interattiva e il problem-based learning rispetto alla didattica frontale che sarà principalmente basata su lectures tematiche. Inoltre sarà privilegiato l insegnamento in lingua inglese al fine di abituare lo studente alle forme della comunicazione nell ambito della ricerca. L indirizzo in Biotecnologie Diagnostiche e Ricerca Applicata fornirà le basi per un attività professionale nel laboratorio biomedico diagnostico e in settori affini o paralleli. Per lo sviluppo dell indirizzo in Ricerca e Sviluppo in ambito Biotecnologico e Farmaceutico la facoltà intende intensificare i contatti con esponenti del mondo industriale di riferimento per verificare sinergie e condivisione del progetto didattico e formativo. Si ritiene, pertanto, che la attivazione di questo indirizzo avverrà in una 11

12 seconda fase, anche sulla base di valutazioni più accurate del rapporto tra domanda ed offerta in questo settore. Le risorse necessarie: il personale docente Nel corso di laurea triennale sono attualmente disponibili due docenti nei SSD di base BIO/09 e MED/04, ed è previsto l incardinamento in questo CdL di altri quattro docenti attualmente in servizio presso il CLSMC nei seguenti SSD di base e caratterizzanti: BIO/12, BIO/14, BIO/16 e BIO/17. La facoltà, inoltre, prevede il reclutamento di tre ricercatori, di cui due nel SSD BIO/13 e uno nel SSD MED/04. Gli insegnamenti del corso triennale non coperti da docenti di ruolo, e per lo più relativi ad ambiti didattici affini o integrativi, saranno svolti da personale docente esterno sulla base di affidamenti o contratti di insegnamento. Personale di ricerca in forza all organico della Fondazione sarà reclutato con funzione tutoriale per le attività pratiche di laboratorio, nell ambito della istituenda convenzione tra ateneo e Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. Il biennio specialistico, la cui attivazione è prevista dall a.a. 2004/05 con 35 studenti/anno (70 studenti in più a regime), richiederà il reclutamento di 6 docenti: due nel SSD MED/03, uno nel SSD MED/05, uno nel SSD MED/07 e due rispettivamente nel SSD BIO/12 e nel SSD BIO/11 e di due ricercatori nei SSD BIO/18 e MED/ Il corso di laurea in Infermieristica (CLI) Le caratteristiche del curriculum attuale e suo consolidamento Il corso di laurea in Infermieristica ha come obiettivo la formazione altamente professionalizzante dell infermiere, che faciliti l inserimento nel mondo del lavoro da parte del neo-laureato. Nel contesto dell ateneo Vita Salute San Raffaele, grazie alla vigente convenzione con la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, sono rese accessibili allo studente tutte le strutture cliniche. Questo modello di formazione, inoltre, consente lo sviluppo di un curriculum di studi che tiene conto della realtà regionale in cui si colloca l ateneo. Di particolare rilievo appare, infatti, la situazione della Regione Lombardia in merito al problema del personale infermieristico: la regione Lombardia è la regione d Italia a maggior concentrazione di ospedali e deve rispondere ad un fabbisogno superiore alle esigenze della popolazione locale. Questa situazione rende spesso critico il soddisfacimento dei fabbisogni in termini di personale infermieristico da parte degli ospedali Lombardi. Per quel che riguarda la dotazione di infrastrutture, l attività didattica relativa al corso di laurea in Infermieristica si svolge in aule dedicate in stretta connessione con l ambito sanitario, mentre gli spazi per le attività pratiche tutoriali si identificano con l area dell assistenza e sono oggetto della convenzione tra ateneo e Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. I nuovi percorsi formativi Nel corso del prossimo quinquennio la facoltà si pone l obiettivo di rivedere il piano didattico alla luce della precedente esperienza e delle nuove esigenze formative e di aumentare l attrattiva nei confronti dei giovani, attraverso una adeguata campagna di sensibilizzazione e di promozione dei valori culturali ed etici connessi alla professione infermieristica. 12

13 Le risorse necessarie: il personale docente Il curriculum di studi del CdL prevede una serie di insegnamenti con una forte impronta clinica: la maggior parte dei docenti è, pertanto, costituita da personale dipendente dell Istituto Scientifico San Raffaele, con contratti di insegnamento. Il contributo di questi soggetti alla didattica frontale ed alle attività pratiche tutoriali sarà normato nell ambito della convenzione tra ateneo e Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. La facoltà prevede l acquisizione di due docenti di ruolo nei SSD caratterizzanti MED/09 e MED/45 e l incardinamento in questo CdL di due docenti nei SSD caratterizzanti MED/09 e MED/18 e di un ricercatore nel SSD MED/40, attualmente in servizio presso il CLSMC. In una fase successiva è previsto il reclutamento di un ulteriore ricercatore, in un SSD ancora da determinare, per svolgere attività didattica interattiva e tutoriale Il corso di laurea in Fisioterapia (CLF) Le caratteristiche del curriculum attuale e suo consolidamento Il corso di laurea in Fisioterapia prevede un percorso di studi dedicato alla formazione di base e clinica, integrata con una componente professionalizzante. In particolare si segnalano alcune delle iniziative originali come: a) la frequenza di un laboratorio di esercitazione dove gli studenti sviluppano, tra di loro e sotto il controllo di un tutor, le abilità manuali e pratiche della professione del fisioterapista; b) la partecipazione, durante tutti e tre gli anni di corso, ad un incontro settimanale nel quale alcuni studenti presentano ai loro compagni, secondo le modalità della divulgazione congressuale, un articolo medico-scientifico di interesse per il fisioterapista, tratto dalla letteratura internazionale; c) la possibilità di frequentare il laboratorio di analisi del movimento, nel quale vi sono a disposizione alcuni sistemi tecnologicamente sofisticati per l analisi strumentale del movimento. Tale risorsa consente una didattica teorico-pratica avanzata, indispensabile allo svolgimento del corso di cinesiologia applicata alla clinica previsto nel IV semestre, e offre agli studenti più meritevoli la possibilità di collaborare alla conduzione di progetti di ricerca, su cui basare la redazione di elaborati finali con caratteristiche sperimentali. La considerazione conseguita dal corso di laurea nel mondo aziendale del settore è dimostrata dalla disponibilità di aziende esterne a fornire, in comodato d uso, apparecchiature elettromedicali e di esercizio oltre che materiali ed apparecchiature per il confezionamento di ausili fisioterapici. La facoltà ha identificato alcune modifiche indispensabili al consolidamento del curriculum formativo, quali l espansione di nuove metodologie didattiche che meglio si adattano alla richiesta formativa professionalizzante. Nel corso del prossimo quinquennio la facoltà intende promuovere l attivazione di un master dedicato alla fisioterapia respiratoria. Le risorse necessarie: il personale docente La facoltà prevede il reclutamento di tre docenti di ruolo nei SSD caratterizzanti MED/10 e MED/48 e di un ricercatore in un SSD ancora da determinare. È inoltre 13

14 previsto l incardinamento in questo CdL di tre docenti nei SSD MED/09, MED/11 e MED/26, attualmente in servizio presso il CLSMC. Gli altri insegnamenti e le necessarie attività pratico-tutoriali si baseranno su affidamenti o contratti di insegnamento a docenti esterni. È poi previsto il coinvolgimento di personale in forza all organico della Fondazione nell ambito assistenziale e del servizio di fisioterapia riabilitativa esistente Le attività formative post-laurea Sono attivi presso la facoltà di Medicina e Chirurgia il master di primo livello nell area chirurgica e operatoria, il master universitario di primo livello in management infermieristico per le funzioni di coordinamento, il master di secondo livello in Terapie somatiche in Psichiatria e il dottorato di ricerca internazionale in medicina molecolare ed è in corso di attivazione il master di primo livello in fisioterapia respiratoria. Il master di primo livello nell area chirurgica e operatoria è rivolto agli infermieri che intendono perfezionare le competenze cliniche ed organizzative necessarie ad esercitare l assistenza infermieristica nelle Unità Operative di Chirurgia Generale e Specialistica (compresi i Servizi per la Diagnostica strumentale, gli Ambulatori, D-H e One Surgery), del Blocco Operatorio, di Terapia Intensiva postchirurgica e di Anestesia e Terapia Antalgica. Il master si compone di un percorso di base, per un impegno di 24 crediti formativi universitari, e di un percorso caratterizzante, per i restanti 26 CFU e prevede, per ciascuno studente, l offerta programmata di almeno tre esperienze di tirocinio clinico specializzante. Il master si svolge presso strutture dell IRCCS Ospedale San Raffaele, casa di Cura Ville Turro o di altri istituti convenzionati ed è riservato a 35 studenti all anno. Il master universitario di primo livello in management infermieristico per le funzioni di coordinamento è rivolto al personale infermieristico che intende acquisire o perfezionare le competenze relative all organizzazione e alla gestione dei processi sanitari e assistenziali e al coordinamento delle relative risorse professionali, tecnologiche ed economiche, in un ottica di attenzione ai problemi della qualità dei servizi sanitari. Il master si compone di un percorso di base, per un impegno di 24 crediti formativi universitari, e di un percorso caratterizzante, per ulteriori 26 CFU. Il master di secondo livello in Terapie somatiche in Psichiatria si propone di fornire ai partecipanti un adeguata e aggiornata preparazione teorica e pratica nel campo delle terapie somatiche in psichiatria, con particolare riguardo alla conoscenza e applicazione dei più recenti protocolli terapeutici. Il curriculum didattico comprende 60 crediti formativi in vari ambiti disciplinari, distribuiti nelle diverse attività formative a distanza, via WEB e residenziali, inclusa la tesi. Il corso è riservato a 20 studenti all anno e la selezione avviene mediante l esame dei titoli presentati. Il master di primo livello in fisioterapia respiratoria sarà, invece, rivolto ai fisioterapisti che intendano acquisire o perfezionare le competenze relative alla valutazione funzionale e alla cura, tramite tecniche fisioterapiche, delle patologie 14

15 dell apparato respiratorio in età adulta. Sarà realizzato in collaborazione con l Associazione Italiana di Riabilitazione Respiratoria (ARIR). Il dottorato di ricerca internazionale in medicina molecolare è stato attivato in attuazione dell art. 12 del D.M. 8 maggio 2001 n. 115 (Programmazione del sistema universitario per il triennio ), concernente la promozione di corsi di dottorato e attività di ricerca avanzata finalizzati a costituire poli di riferimento di alta qualificazione, per grandi aree disciplinari o tematiche di ricerca, con l obiettivo di favorire il pieno inserimento di dottori di ricerca nel sistema della ricerca nazionale nelle sue diverse componenti. L impostazione tematica del corso di dottorato e delle correlate attività di ricerca scientifica avanzata privilegia il ricorso a una pluralità di competenze con approccio sia multidisciplinare che interdisciplinare. Il corso è a questo fine concepito secondo due indirizzi tematici distinti: immunologia di base ed applicata e neuroscienze. I programmi sono volti ad attrarre laureati specialisti sia in medicina che in scienze biologiche ed in biotecnologie, e configurano la possibilità di completare il percorso formativo e scientifico dei futuri laureati in medicina nel nuovo indirizzo di ricerca clinico-sperimentale. Al fine di promuovere l internazionalizzazione di questi corsi, la rete di istituti coinvolti nel programma è stata estesa, mediante apposite convenzioni, a due università francesi (Marseille-CIML e Paris 5, René Descartes), ad una università spagnola (Universidad Autonoma de Madrid), ad un istituto di ricerca svizzero (Istituto di Ricerca in Biomedicina, Bellinzona) ed alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA). Si è inoltre provveduto ad accrescere la visibilità internazionale del corso mediante la creazione di un sito web dedicato in lingua inglese ( ed il ricorso ad adeguate forme di pubblicità su riviste internazionali del settore e su bollettini delle Società Scientifiche. Nel primo ciclo di attivazione del dottorato (2002/03) sono state ricevute 78 domande, delle quali 22 da candidati stranieri, per 17 posti disponibili. Nel secondo ciclo (2003/04) sono state ricevute 99 domande, delle quali 40 da candidati stranieri, per 13 posti disponibili. Presso la facoltà di Medicina e Chirurgia sono, inoltre, attualmente operanti 21 Scuole di Specializzazione e precisamente: - Allergologia ed Immunologia Clinica - Anestesia e Rianimazione - Cardiologia - Chirurgia Apparato Digerente - Chirurgia Generale (Indirizzo di Chirurgia Generale) - Chirurgia Toracica - Chirurgia Vascolare - Endocrinologia e Malattie del Ricambio - Gastroenterologia - Ginecologia e Ostetricia - Malattie Infettive - Medicina Interna - Nefrologia - Neurochirurgia - Neurologia 15

16 - Oftalmologia - Pediatria - Psichiatria - Psicologia Clinica - Radiodiagnostica - Urologia. Sono, inoltre, state autorizzate dal ministero le Scuole di Specializzazione in Otorinolaringoiatria, Ematologia, Malattie dell'apparato respiratorio, Neurofisiopatologia e Microbiologia e Virologia. Il piano degli studi di ogni Scuola è determinato dal Consiglio dei Docenti nel rispetto degli obiettivi generali e di obiettivi specifici previsti dalle normative. Le risorse necessarie e piani di sviluppo La realizzazione dei master si avvarrà sia di personale docente già incardinato nei CdL di riferimento, sia di docenti esterni qualificati sulla base di affidamenti o contratti di insegnamento. Le strutture utilizzate sono quelle nelle quali operano i vari CdL, oltre alle aule normalmente riservate alle attività Congressuali. I principali investimenti per questa tipologia di attività formativa saranno perciò nelle aree della organizzazione, dei servizi ed in particolare della comunicazione. Per l attivazione del Dottorato di ricerca internazionale in medicina molecolare, l ateneo ha ricevuto un finanziamento ministeriale triennale, al momento non consolidato, ex art. 12 del D.M. 8 maggio 2001 n Tale finanziamento ha consentito la attivazione di 14 borse di studio triennali nell anno accademico 2002/03, di 12 borse di studio biennali nel anno accademico 2003/04 e di 12 borse di studio annuali nel prossimo a.a., cui si aggiungono le spese di funzionamento relative alla organizzazione delle attività didattico-formative. Il corso è co-finanziato per più del 50% dalle istituzioni partecipanti, sia sottoforma di copertura dei costi attivi di ricerca e di mobilità sostenuti dai dottorandi nelle rispettive istituzioni, sia sottoforma di borse aggiuntive rispetto a quelle ministeriali. Il mantenimento nel prossimo quinquennio dell offerta qualitativa e quantitativa attuale dipenderà dal consolidamento del finanziamento Ministeriale e dalle opportunità di co-finanziamento, anche e soprattutto in ambito Comunitario (programma Marie Curie EST del VI PQ). Per quel che riguarda le Scuole di Specializzazione, ciascun anno di corso di ogni singola Scuola prevede 200 ore di didattica frontale e seminariale ed attività di tirocinio guidate da effettuare frequentando Reparti e Laboratori. Al riguardo la facoltà ritiene, quindi, necessario prevedere, nell ambito della istituenda convenzione tra ateneo e Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, una precisa strategia di incentivazioni. E inoltre previsto un supporto finanziario alle Scuole di Specializzazione da parte della Fondazione, sottoforma di borse di studio aggiuntive (4-6/anno) rispetto a quelle Ministeriali. Tali contributi saranno indirizzati a favorire la professionalizzazione in ambiti Specialistici nei quali sia ben rappresentata l attività di ricerca clinico-sperimentale. 16

17 4.3 L attività di ricerca Nel prossimo quinquennio la facoltà si pone l obiettivo di sviluppare le necessarie sinergie tra la ricerca finalizzata nell ambito della medicina molecolare, propria dell IRCCS, e quella volta all avanzamento delle conoscenze che costituisce il patrimonio e la missione fondamentale dell ateneo. La istituenda convenzione tra l ateneo e la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor prevede l individuazione, il coordinamento ed il supporto di aree di attività integrata, clinicoscientifica, che portino dalla ricerca di base al trasferimento di conoscenze verso la patologia e la clinica. Da questo punto di vista la facoltà potrà meglio realizzare le linee programmatiche di ricerca attraverso la creazione di una struttura dipartimentale, che contempli al suo interno aree interdisciplinari fortemente orientate allo studio di specifici problemi clinici, nei loro molteplici aspetti. La ricerca di base intende identificare nuovi targets terapeutici, nuove tecnologie diagnostiche, nuove strategie di acquisizione d informazione, soprattutto nell ambito della Genomica Funzionale e Postgenomica, della Bioinformatica e della Proteomica. Si riportano le altre tematiche di ricerca che la facoltà intende consolidare nel corso dei prossimi anni: - le neuroscienze; - l immunologia di base ed applicata; - le malattie endocrino-metaboliche; - le malattie cardiovascolari; - l Oncologia sperimentale e clinica; - le malattie infettive; - le malattie dell infanzia; - l area chirurgica; - la diagnostica di laboratorio; - la diagnostica per immagini. Le infrastrutture create grazie alla pregressa istituzione di due Centri di Eccellenza Universitari contribuiranno ad elevare gli standard della ricerca negli ambiti sia clinico sia di base. La disponibilità di spazi sarà garantita della realizzazione del Dibit Le risorse necessarie Nella tabella 1 è riportata la verifica dei requisiti minimi per i corsi di laurea della facoltà di Medicina e Chirurgia attivati nell a.a. 2003/04, mentre nella tabella 2 è riportato il numero di docenti presenti all interno della facoltà di Medicina e Chirurgia. Attualmente sono in corso due procedure di valutazione comparativa rispettivamente per due posti di professore di prima fascia nei settori scientifico-disciplinari MED/03 e MED/05 e per due posti di professore di seconda fascia nei settori scientificodisciplinari BIO/11 e BIO/13. 17

18 Tabella 1 I requisiti minimi della facoltà di Medicina e Chirurgia, a.a. 2003/04 Classe Nmax Corso Sede Modalità Fonte: elaborazioni del CNVSU. Iscritti al primo anno a.a. 2003/04 Corsi teorici Docenza necessaria 1 75 Corso di laurea in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche Milano C SNT/1 75 Corso di laurea in Infermieristica Milano C SNT/2 75 Corso di laurea in Fisioterapia Milano C /S 80 Corso di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia Milano C Totale Tabella 2 Il personale docente della facoltà di Medicina e Chirurgia, aprile 2004 I a fascia 34 63% II a fascia 16 30% Ricercatori 4 7% Totale % Fonte: Cineca. Come appare nella tabella 2, l acquisizione dei docenti di ruolo è squilibrata per un eccesso di professori di prima fascia rispetto a quelli di seconda fascia e soprattutto per lo scarso numero dei ricercatori. Questo dipende principalmente dal fatto che la facoltà di Medicina e Chirurgia è derivata da una trasformazione del polo didattico della Università degli Studi di Milano che da molti anni operava in convenzione nelle strutture dell IRCCS Ospedale San Raffaele. Perciò, nell acquisizione del personale di ruolo, l obiettivo primario è stato di mantenere docenti già largamente sperimentati dal punto di vista clinico e scientifico nei luoghi fisici e organizzativi della facoltà Il reclutamento di nuovi docenti seguirà, nel progetto dell ateneo, i seguenti criteri, tenendo conto della compatibilità economica delle scelte: - equilibrio tra i ruoli; - promozione degli obiettivi scientifici. Per mantenere un certo equilibrio tra i ruoli saranno considerati: - il rapporto tra i docenti appartenenti alle diverse fasce nel complesso della facoltà; - il rapporto tra i docenti di settori scientifico-disciplinari di base e docenti di settori scientifico-disciplinari caratterizzanti; - la distribuzione dei docenti tra i diversi corsi di laurea in modo da rispettare il criterio dei requisiti minimi. I programmi di sviluppo della facoltà saranno anche influenzati dagli obiettivi scientifici che intende perseguire. L acquisizione di docenti con particolari competenze in certi settori di ricerca sarà un aspetto importante della futura convenzione tra ateneo e Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. In base al piano quinquennale presentato, la facoltà prevede che il personale docente dipendente avrà nel corso degli anni l andamento riportato nella tabella 3. 18

19 Tabella 3 Il personale di ruolo della facoltà di Medicina e Chirurgia nel quinquennio n docenti dipendenti Docenti di I fascia % Docenti di II fascia % Ricercatori % Totale % Fonte: ateneo. Si osserva che i requisiti minimi, così come attualmente determinati e nelle more della definizione di specifici requisiti minimi per i corsi della Facoltà di Medicina e Chirurgia, sono rispettati; in base alla programmazione dell offerta didattica e del reclutamento del personale docente per il quinquennio , tali requisiti saranno rispettati anche considerando l attivazione del corso di laurea specialistica previsto. 5. La facoltà di Psicologia 5.1 Gli obiettivi generali La facoltà di Psicologia nasce nel 1996 sulla base di un preciso progetto culturale, caratterizzato da una concezione scientifica della Psicologia, e di un progetto formativo finalizzato alla precoce integrazione dello studente nelle attività cliniche e di ricerca. Da tali scelte deriva direttamentente la fisionomia della facoltà, rivolta ad un numero di studenti limitato e selezionato, ai quali viene garantito un percorso formativo caratterizzato da un rapporto docente/discente diretto e continuativo. Ciò assicura allo studente una ottimale continuità didattica e favorisce l accesso ai laboratori e alle strutture cliniche. Nel corso del prossimo quinquennio l intenzione della facoltà è di attenersi ai principi ispiratori e di consolidare, sia per quanto riguarda i corsi di laurea di primo livello sia per quelli di secondo livello, una configurazione improntata agli aspetti qualitativi del curriculum didattico formativo (rapporto docenti/studenti, continuità didattica, precoce accesso alle attività cliniche e di ricerca). Questa scelta discende anche dalla consapevolezza di aspetti quali l ampiezza dell offerta didattica psicologica in area lombarda (Milano Bicocca, Milano Cattolica, Pavia, Bergamo), e la problematicità dell inserimento nel mondo del lavoro per gli psicologi, soprattutto per quanto riguarda la coerenza tra le competenze professionali acquisite e la pertinenza delle reali possibilità di impiego. Conseguentemente, la presenza di una facoltà come quella del San Raffaele appare giustificata soltanto se garantisce un livello formativo con le caratteristiche sopra descritte. Dall analisi di alcuni parametri relativi ai primi anni di attività formativa si è constatato un tasso di abbandono limitato (intorno al 7-8 %), la quasi totale assenza di studenti che non abbiano sostenuto esami in un anno accademico, e una alta percentuale 19

20 di laureati in corso (circa l 1 % di fuori corso nel vecchio ordinamento). Gli studenti dei primi due anni di corso del vecchio ordinamento hanno conseguito la laurea in una percentuale vicina al 100 %, tutti con tesi sperimentali. 5.2 L offerta didattica La facoltà offre il corso di laurea in Scienze Psicologiche, che si propone di realizzare una solida formazione teorica e metodologica e di fornire elementi di natura professionalizzante nell ambito delle tecniche di valutazione cognitivo-psicometrica e del counseling individuale e di comunità. Per quel che riguarda, invece, i corsi di laurea specialistica sono in progetto due corsi di laurea specialistica in Psicologia Clinica e uno interfacoltà in Neuroscienze Cognitive. Il corso di laurea specialistica in Psicologia Clinica si propone sia come prosecuzione naturale del corso di laurea in Scienze Psicologiche, sia come progetto capace di attrarre studenti provenienti da altri atenei. Il corso si propone nello specifico di consentire allo studente l acquisizione di competenze in ambito psicopatologico, sia dal punto di vista diagnostico sia terapeutico, con particolare riferimento alla molteplicità delle forme di intervento psicologico disponibili. Vista l intenzione scientifica insita nel percorso formativo, la facoltà darà forte rilievo all apprendimento della metodologia di ricerca sia quantitativa, sia qualitativa. Le competenze acquisite saranno così spendibili nel campo della ricerca clinica pura e in quella applicata nei vari campi dell intervento psicologico clinico. La sede del corso sarà presso il polo didattico di San Raffaele Turro, al fine di favorire l apprendimento sia in maniera indiretta, frequentando quotidianamente i luoghi in cui si svolge prevalentemente la pratica della Psicologia Clinica e confrontandosi con i professionisti docenti e non che vi operano come Psicologi Clinici, sia in maniera diretta, attraverso esperienze pratiche ottimizzate per favorire l apprendimento e basate su strumenti multimediali. Il corso di laurea specialistica interfacoltà in Neuroscienze Cognitive si propone di utilizzare le diverse aree di ricerca e di didattica già presenti nell ateneo e di farle confluire in progetto sinergico centrato nelle due aree della filosofia della mente e delle neuroscienze cognitive. Di fatto tale progetto si concretizzerà nella creazione di un corso di laurea specialistico che coinvolgerà tutte le facoltà attualmente presenti nell ateneo. Per quel che riguarda la formazione post-laurea, attualmente sono attivi la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e il Dottorato di ricerca internazionale in medicina molecolare, sezione neuroscienze. Nel corso del quinquennio la facoltà si propone di rafforzare la Scuola di Specializzazione, sia in termini di strutture sia di risorse umane e di realizzare un dottorato di ricerca autonomo della facoltà di Psicologia, che rifletta i principali ambiti di ricerca attivi all interno della facoltà. Sono previsti inoltre corsi di perfezionamento scientifico ed altre forme professionalizzanti, nelle aree di competenza disponibili sia presso l Istituto sia presso l ateneo (psicofarmacologia clinica, secondo livello; intervento psicologico nelle minoranze etniche, secondo livello, case management, secondo livello; neuropsicologia e neurolinguistica, secondo livello). 20

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