Il coraggio di amare. Montagna che passione Nuove proposte e giovani soci in aumento. Scatti in corsia Le opere di Marcello Bertesi medico e fotografo

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1 Le scatole sempre pronte......per muovere i vostri abiti. Le scatole sempre pronte......per muovere i vostri abiti. CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI CBM srl Via Archimede, Limidi di Soliera (Mo) Tel Fax info@cbmimballaggi.it Gruppo Numero 25 - Anno 25º Domenica 27 giugno 2010 CBM srl Via Archimede, Limidi di Soliera (Mo) Tel Fax info@cbmimballaggi.it Gruppo Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Una copia 1,50 Immigrazione Anche voi foste stranieri Incontri con Antonio Sciortino e Brunetto Salvarani Tessile Futuro stabile Le previsioni di Cna Federmoda Sanità Scatti in corsia Le opere di Marcello Bertesi medico e fotografo Club Alpino Montagna che passione Nuove proposte e giovani soci in aumento Festa più Pazza E tempo di protagonisti Manager a confronto sul senso del lavoro Giovani Imprenditori del sorriso Scai, una cooperativa per l animazione a minori e anziani L 3 PAGINA EDITORIALE 8 PAGINA A scuola è tempo di esami e di valutazioni Cosa c è dentro quel voto Antonia Fantini* a valutazione dei risultati è una delle sfide più impegnative che i docenti devono affrontare al termine di ogni anno scolastico. Non è un atto burocratico, una procedura rigida, una applicazione di criteri, di regole, ma con l atto valutativo l insegnante valorizza quanto l alunno ha saputo esprimere e lo aiuta, tramite il giudizio valutativo, ad avere consapevolezza del livello di apprendimento raggiunto, in una prospettiva di fiducia e di speranza verso il miglioramento degli esiti conseguiti. E noto che la valutazione scolastica non è una semplice presa d atto, ma una comunicazione che ha una precisa intenzionalità formativa. Il problema per la scuola non è semplicemente assegnare un voto, ma piuttosto: dopo che si è comunicato il voto (magari al di sotto del 5), che cosa è possibile fare perché lo studente si responsabilizzi? Qual è il significato della valutazione numerica? E bene ripristinare le bocciature anche nella scuola di base? Oppure dovremmo impegnarci in quel compito difficile - quasi impossibile - che è stare accanto ad ogni ragazzo per ottenere da lui il massimo e portarlo verso traguardi accettabili, per farne un cittadino a pieno titolo? 15 Pag PAGINA PAGINA PAGINA Al Gran Gala dell Amo assegnato il premio Donata Testi ad Adel Bezer. A Manuela Lorenzetti e don Massimo Dotti la menzione d onore Il coraggio di amare PAGINA7 Cibeno Quartiere in festa 20 PAGINA Domenica 27 Giugno 2010 Giornata perlacaritàdelpapa Rolo 40 anni di scautismo Pag. 17 Pag. 20

2 2 27 giugno '10 XIII Domenica del Tempo Ordinario Sei tu, Signore, l unico mio bene Domenica 27 giugno Letture: 1 Re 19, ; Sal 15; Gal 5, ; Lc 9,51-62 Anno C I Sett. Salterio J. Van Eyck, Polittico dell Agnello mistico ( ), Gand, Cattedrale Dal vangelo secondo Luca Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». passo del Vangelo di oggi, ci presenta Il Gesù, che si avvia verso Gerusalemme; l Evangelista nota, che vi si diresse decisamente, una modalità che indica l intensità dell amore, col quale il Figlio di Dio accoglie e adempie la volontà del Padre. Egli sa, che a Gerusalemme si compirà il suo destino, e che la sua missione di Redentore, troverà, nella città santa, la sua piena attuazione, con l arresto, il processo e la condanna a morte, e va, in perfetta obbedienza, spinto dall amore per il Padre e per l umanità intera. Ed ecco che, il passo del Vangelo ci parla di alcuni anonimi personaggi, che il Maestro incontra nel suo cammino e che, in modi diversi, manifestano l aspirazione di seguirlo più da vicino. Ti seguirò dovunque tu vada, gli dice un tale; ed è un affermazione carica di desiderio. Tuttavia nella sequela di Cristo, non è sufficiente il desiderio, perché essa, venga pienamente realizzata; seguire il Signore per la via stretta, passo dopo passo, ogni giorno, fino in estimoni igitali Volti e linguaggi nell era ipermediale Arrivederci al 7 ottobre Notiziecarpi.tv va in vacanza. Si riprenderà il 7 ottobre per seguire da vicino gli Volti avvenimenti e linguaggi più significativi della vita della Diocesi di Carpi. Sarà nell era sempre possibile ipermediale rivedere i servizi di Notiziecarpi.tv sul sito e sul canale Youtube. Sulla strada di Gerusalemme Giovanni Bellini, Cristo benedicente (1460 ca.), Parigi, Louvre fondo, è cosa ardua, perché comporta la rinuncia ad ogni sicurezza, esige che si faccia l esperienza profonda di quella povertà radicale, non tanto economica, ma esistenziale, che è sintetizzata nelle parole il Figlio dell uomo non ha dove posare il capo. Inoltre, la sequela di Cristo, qualunque sia la modalità in cui essa si realizza, non può nascere, semplicemente, dal desiderio umano, ma deve avere la sua sorgente in Dio; è sua, infatti, l iniziativa della chiamata. Anche il Vangelo di oggi, dà conferma di questa iniziativa divina, in quell invito di Gesù: Seguimi, rivolto ad un altra persona, che gli si fa incontro, durante la lunga marcia verso Gerusalemme. Seguimi è un imperativo che non ammette deroghe, l invito ad una sequela che esige fedeltà assoluta, ed un amore, che, sempre, metta al primo posto Dio e il Suo regno; tutto il resto, compresi gli affetti più cari, ruota attorno a questo primato. Le parole del Maestro alla richiesta di chi gli dice: Signore, concedimi di andare a seppellire mio padre, non sono certo dettate da insensibilità nei confronti degli affetti familiari, ma sono un avvertimento a non indugiare, e a non lasciarsi irretire da quanto può intralciare, o rallentare, la sequela. Se qualcuno vuol venire dietro a me - dice il Maestro, dopo aver parlato per la prima volta della sua passione - rinneghi se stesso, prenda la propria croce ogni giorno, e mi segua : la sequela di Cristo è, dunque, un discorso di croce, e non perché il dolore e la morte debbano essere l approdo ultimo della vita, ma perché, come fu per Cristo, mistico chicco di grano caduto nella terra, da quella morte redentrice nascesse nuova vita. Così ogni rinuncia fatta per seguire il Figlio di Dio, segna non semplicemente un cammino di sterile mortificazione, ma apre la via ad un esistenza che, incessantemente, si rinnova nella grazia, e rende la persona capace di percorrere il cammino della libertà più vera, quella, che ci è donata in Cristo. Maria Giuseppina Pisano op

3 C opertina Due parrocchie, San Marino e Concordia. Due incontri sul tema degli stranieri, per leggere la realtà che ci sta accanto 3 Se a Radio Padania tifano Paraguay li immigrati contribuiscono per il 9,5% al G nostro Pil a fronte di una presenza del 7,2%. Sottolineando come l accoglienza dello straniero sia necessaria non solo da un punto di vista religioso e culturale, Pierluigi Senatore, caporedattore di Radio Bruno e moderatore dell incontro voluto fortemente dal parroco di San Marino don Antonio Dotti, ha passato la parola a Brunetto Salvarani. Che ha subito commentato positivamente la ricerca condotta in Diocesi, preziosa e rara, poiché contribuisce a decolonizzare un immaginario sullo straniero che deriva oggi principalmente dai media. Ma parte da lontano, il teologo carpigiano, per spiegare le ragioni della diffidenza, della fatica nell accogliere gli immigrati: Non abbiamo ancora elaborato una idea di comunità civile, in un sistema che oggi è in crisi di rappresentanza, con un identità nazionale fragile e forti chiusure identitarie. Insomma se a Radio Padania addirittura tifano Paraguay vuol dire che il problema è a monte e riguarda la società più ad ampio raggio. Forte di un esperienza in materia, Salvarani osserva anche come in Italia convivano la chiusura, anche razzistica e con pesanti campagne discriminatorie, e un accoglienza autentica che però fa Benedetta Bellocchio Due milioni di lavoratori; 692mila nella scuola, 100mila ricongiungimenti, 72mila nuovi nati. Oggi in Italia un abitante su quindici è straniero (più di un quinto i minori), altrettanti vanno a scuola; uno su dieci dei lavoratori, dei matrimoni, dei nuovi nati è straniero: i numeri dell ultimo rapporto Caritas- Migrantes ci dicono quanto il fenomeno ci tocchi da vicino. Lo conferma anche la ricerca Lo straniero della porta accanto degli Adultissimi dell Azione cattolica, svolta insieme a Caritas, Commissione ecumenismo e dialogo e Pastorale del lavoro, con la collaborazione sostanziale del Centro culturale F. L. Ferrari di Modena. I risultati dei questionari raccolti tra i cattolici impegnati nei consigli pastorali parrocchiali e diocesano sono stati commentati dal teologo e direttore della rivista Cem Mondialità Brunetto Salvarani, mercoledì 16 giugno all Ariston di San Marino di Carpi. Grazie alla confermata sinergia fra la parrocchia e le maggiori associazioni culturali laiche del paese, Circolo arci Bruno Mora e Polisportiva Sanmarinese - commenta il parroco don Antonio Dotti -, è stato possibile inventare un confronto aperto e stringente. meno notizia. Preoccupa molto - evidenzia - la drammatica assenza della politica, che ha ricadute pesanti non solo a livello legislativo, ma anche culturale, come dimostra il blocco da tre anni a questa parte di validissimi progetti di integrazione nelle scuole, con conseguenze rilevanti sull educazione alla diversità. Il multiculturalismo da una parte e l assimilazionismo dall altra, due diversi e contrapposti approcci portati avanti a livello europeo, hanno permesso di crescere nell amicizia tra i popoli ma hanno anche mostrato molte lacune e l Italia, aggiunge Salvarani, non ha mai deciso un modello da utilizzare. Solo dei tappi nelle falle. I contributi e le domande della sala hanno allargato il dibattito all idea di persona, strettamente connessa col tema dell accoglienza dello straniero, e alla richiesta - enorme e sottostimata dagli italiani - di legalità degli immigrati: se questa non è una domanda di integrazione ; poi la fatica di chi vive la doppia tensione del rapporto con il proprio paese d origine e il recepimento dei fondamentali del paese ospitante. E, ovviamente, il tema - urgentissimo - della libertà religiosa, di fronte al quale la legge italiana non ha una posizione chiara. Vige ancora l idea - osserva il teologo giornalista - Brunetto Salvarani Gli stranieri non sono persone dal tasso di delinquenza più alto, non stanno dando luogo a una invasione di carattere religioso, non consumano risorse pubbliche più di quanto versino con tasse e contributi, non sono disaffezionati al Paese che li ha accolti e, al contrario, sono un efficace ammortizzatore demografico e occupazionale. Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes che lo spazio per pregare sia una concessione dall alto e non un diritto fondamentale dell uomo. Pur denunciando con forza la situazione drammatica di persecuzione esistente altrove, il pluralismo religioso è un orizzonte verso cui occorre attrezzarsi. Anche a partire da questo aspetto, processi di integrazione sono stati tentati. Ne è un esempio l esperienza - non certo indolore - della vicina Novellara, che oggi ospita il più grande tempio sikh in Italia (secondo in Europa dopo Londra). Un percorso in tre momenti - spiega Salvarani, che ne è collaboratore attivo - in cui la politica è stata non solo presente, ma il motore di scelte. Giunte anche Tre sono i punti in grado di riassumere i nuovi numeri: inquadrare gli immigrati come regolari e non come clandestini; inquadrarli come lavoratori e non come delinquenti; inquadrarli come cittadini e non come stranieri. Franco Pittau, Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes diverse tra loro hanno compreso che, accanto a un valore economico, poteva esserci il valore di un territorio abitato da comunità differenti, accettate e rese protagoniste. E così, passo dopo passo, uno: si è creato un luogo aperto e accogliente, di valore per il novellarese; due: con il motto nessuno escluso si è cercato di valorizzare la dimensione di comunità e le relazioni interpersonali; tre: si è messo in piedi il festival Uguali_Diversi con l ambizione di allargare gli orizzonti e poter dire qualcosa sull interculturalità. Insomma ( non senza pagare di persona dei prezzi, precisa Salvarani, a livello di gestione dei conflitti ed elaborazione della paura dell altro), perché lo straniero della porta accanto sia veramente sentito come prossimo, vicino, forse occorre iniziare a cedere degli spazi propri - dal luogo di culto alla panchina sotto casa -, e contemporaneamente rendersi accoglibili oltre che semplicemente ospitali. E forse anche, sempre più insieme, pensare. P Francesco Manicardi A Concordia il dibattito con don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, tra immigrazione, famiglia e informazione Anche voi foste stranieri (ma l avete dimenticato) romosso dalla Cooperativa Culturale De Gasperi (con il Patrocinio del Comune di Concordia) si è svolto domenica 13 giugno a Concordia l incontro con don Antonio Sciortino, da 11 anni direttore di Famiglia Cristiana, il settimanale della San Paolo a maggiore diffusione nazionale. Giornalista di lungo corso ed esperto dei temi della famiglia (cui ha dedicato il volume La famiglia cristiana, una risorsa ignorata ) e dell informazione, don Sciortino è stato intervistato sul tema del suo ultimo libro: Anche voi foste stranieri. L immigrazione, la Chiesa e la società italiana. Si tratta di temi rilevantissimi del presente e del futuro - ha ricordato il relatore - tanto che due editrici non cattoliche come Mondadori e Laterza mi hanno chiesto di scriverne. Don Sciortino ha sottolineato come siano numerosi i luoghi comuni da sfatare, sulla base dei dati reali che si possono leggere, ad esempio, nel rapporto Caritas- Migrantes: Senza apporto di forza lavoro degli immigrati - che non sono solo braccia ma persone - l Italia si fermerebbe all istante: basterebbe considerare questo fatto per costringerci ad una riflessione seria sull accoglienza, che non deve essere assimilazione ma integrazione. Sul tema della famiglia il direttore del settimanale paolino ha chiamato pesantemente in causa l assenza di una qualsivoglia seria azione politica di programmazione e sostegno che valorizzi questo nucleo fondante della società, su cui sempre più spesso vengono scaricati i pesi delle crisi sociali, occupazionali, economiche: Lo Stato italiano concepisce solo aiuti a spot, mentre in Francia o Germania gli incentivi sono strutturali e di lungo respiro: per una seria politica familiare - ha commentato - occorrono tanti soldi pubblici, ma si tratta del miglior investimento che lo Stato possa fare. Don Sciortino non poteva sottrarsi ad alcune considerazioni sullo stato dell informazione in Italia, troppo omologata e troppo incentrata sulle previsioni del tempo e sulla salute dei cani invece che su quanto accade di serio e drammatico nella nostra società. A proposito degli attacchi subiti in questi anni per le posizioni assunte nei suoi editoriali, più che le pressioni da destra o da sinistra temo il fuoco amico, don Antonio Sciortino come mostra la vicenda del pur bravo Dino Boffo, direttore di Avvenire. Fausto Gandini, il presidente della Cooperativa De Gasperi che insieme ad Adolfo Ghidoni (storico volontario della buona stampa della San Paolo) ha consentito l organizzazione dell incontro, ha ribadito l importanza che la comunità locale rifletta su questi temi complessi ma vitali (la cooperativa ha proposto a marzo un ciclo di incontri sul tema della legalità, n.d.r.). All incontro hanno presenziato a nome del consiglio parrocchiale Silvia Pignatti, co-presidente del Comitato Scienza & Vita, e l assessore concordiese alla cultura Gianni Levratti, che ha ricordato la tradizione di forte emigrazione da Concordia soprattutto verso il Sud America: una storia di sofferenze e di faticose conquiste ancora da scrivere (e soprattutto da conoscere) se si vuole avere coscienza di quanto accade oggi nelle città italiane e nel mondo. Perché possano avverarsi le speranze espresse in una lettera trovata addosso a Yaguine e Fodé, due ragazzi di 14 e 15 anni della Guinea, morti assiderati nel vano carrello di un aereo appena atterrato a Bruxelles: Se vedete che ci sacrifichiamo e rischiamo la vita, è perché soffriamo enormemente in Africa. Abbiamo bisogno di voi per lottare contro la fame e la povertà. Noi vogliamo studiare e vi chiediamo di aiutarci per essere come voi.

4 4 27 giugno '10 Noi con Pietro Ringrazieranno Dio per la generosità della vostra comunione con loro (2 Cor 9,13) Domenica 27 Giugno 2010 Giornata perlacaritàdelpapa L indifferenza moltiplica la povertà, acuisce l ingiustizia, soffoca la speranza. Non alimentiamola. Aiutiamo il Santo Padre a soccorrere i poveri e i bisognosi in ogni angolo della terra. Vittime della guerra e dei disastri naturali, chiese in difficoltà, popoli dimenticati. Ascolta la voce di chi soffre: domenica 27 giugno, nella tua chiesa, dai il tuo contributo per un impegno davvero speciale. Promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana In collaborazione con In collaborazione con Obolo di San Pietro

5 Il 27 giugno la Giornata per la carità del Papa. Nel 2009 i cattolici italiani hanno donato 3,4 milioni di euro Una cartina di tornasole onostante l attuale crisi economica e finan- N ziaria, l Obolo di san Pietro tiene e cresce. Ad assicurarlo è monsignor Tullio Poli, direttore dell Ufficio Obolo di san Pietro, operativo presso la segreteria di Stato vaticana, in vista della Giornata per la carità del Papa, che si celebra il 27 giugno in tutte le diocesi italiane. Ferve, intanto, l attività di sensibilizzazione, che quest anno - afferma monsignor Poli - avrà una connotazione di particolare e significativa solidarietà nei confronti del Santo Padre, iniziata con la grande manifestazione di affetto e vicinanza a Benedetto XVI organizzata il 16 maggio scorso dal laicato cattolico in piazza San Pietro. I dati della raccolta italiana relativi al 2009 segnano un buon recupero rispetto a quelli dell anno precedente, passando da ,97 a ,21 euro, con un incremento del 28%. Un risultato, questo, che si avvicina al picco del 2007, quando furono raccolti ,04 euro, e per monsignor Poli è particolarmente significativo, se si tiene conto degli effetti della crisi economica e della coincidenza con talune collette legate a eventi straordinari, primo fra tutti il terremoto in Abruzzo. Termometro della sollecitudine verso il Papa Anche in tempi di crisi l Obolo è un termometro della sensibilità dei cattolici alla funzione che il Papa svolge nella Chiesa, una sorta di cartina di tornasole dell atteggiamento filiale dei credenti nei confronti del successore di Pietro. La peculiarità dell Obolo rispetto a tante altre forme di solidarietà nei confronti dell attività caritativa della Chiesa - ricorda monsignor Poli - sta nel fatto di non essere vincolato ad alcuna etichetta o destinazione specifica: è il Papa stesso, infatti, che ne dispone liberamente, tenendo presente le necessità del mondo che si manifestano di situazione in situazione, o le emergenze che straordinariamente bisogna fronteggiare. Al cuore dell Obolo c è il respiro mondiale che appartiene alla figura del Pontefice come pastore della Chiesa universale : comunione e corresponsabilità Il sacerdozio non è un modo per conquistare una posizione sociale Al discepolo tocca seguire il Crocifisso sulla strada della croce, perdere se stesso per ritrovarsi pienamente in Cristo. Ma cosa significa questo per un prete? Il sacerdozio ha spiegato Benedetto XVI nell omelia in occasione dell ordinazione di 14 sacerdoti avvenuta domenica in San Pietro non può mai rappresentare un modo per raggiungere la sicurezza nella vita o per conquistarsi una posizione sociale. Chi aspira al sacerdozio per un accrescimento del proprio prestigio personale e del proprio potere ha frainteso alla radice il senso di questo ministero. Chi vuole soprattutto realizzare una propria ambizione, raggiungere un proprio successo ha avvertito il Papa sarà sempre schiavo di se stesso e dell opinione pubblica. Per essere considerato, dovrà adulare; dovrà dire quello che piace alla gente; dovrà adattarsi al mutare delle mode e delle opinioni e, così, si priverà del rapporto vitale con la verità, riducendosi a condannare domani quel che avrà lodato oggi. Per il Papa, un sacerdote che veda in questi termini il proprio ministero, non ama veramente Dio e gli altri, ma solo se stesso e, paradossalmente, finisce per perdere se stesso. L antico legame Scheda storica L Obolo di san Pietro è una pratica antica quanto la Chiesa, come testimonia l attività delle comunità cristiane delle origini: nasce con lo stesso cristianesimo, si legge infatti negli Atti degli Apostoli, la pratica di sostenere materialmente coloro che hanno la missione di annunciare il Vangelo, perché possano impegnarsi interamente nel loro ministero prendendosi anche cura dei più bisognosi (cfr At 4,34; 11,29). È sufficiente una carta di credito, e si può subito procedere ad una donazione on line - non soltanto in occasione della Giornata per la carità del Papa, che si celebra il 27 giugno, ma in ogni momento dell anno - a sostegno della missione apostolica e caritativa del successore di Pietro. Sul sito vaticano ( le istruzioni in rete sono disponibili in sei lingue (italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese). Non mancano, ovviamente, gli altri mezzi consueti per far giungere al Papa le offerte: il conto corrente postale (n ), intestato a Obolo di san Pietro, Città del Vaticano; o il conto corrente bancario, intestato a Obolo di san Pietro presso Unicredit Banca d Impresa (CIN B - ABI CAB 03202). C opertina La Giornata per la Carità del Papa ha una connotazione di particolare e significativa solidarietà nei confronti del Santo Padre, iniziata con la grande manifestazione di affetto a Benedetto XVI organizzata il 16 maggio scorso dal laicato cattolico in piazza San Pietro. sono quindi le due parolechiave per comprendere la perenne attualità di una pratica antica quanto la Chiesa, all insegna della sollecitudine per tutte le Chiese locali nel mondo. Le opere realizzate Nel informa il direttore dell Ufficio vaticano - i proventi dell Obolo sono stati devoluti in gran parte alle popolazioni di Haiti e del Cile, colpite da devastanti terremoti. Tra le opere già realizzate e per le quali continua il sostegno della Santa Sede, il Villaggio-città dei ragazzi Nazareth a Mbare, in Rwanda, che accoglie gli orfani abbandonati, per lo più figli di vittime del genocidio e della guerra civile, e il villaggio per gli orfani dell Aids di Nuyambani, in Kenya, fondato dal gesuita e medico italo-americano Angelo D Agostino, che dal 1999 offre assistenza medica, formazione e lavoro ai piccoli ospiti ed è diventato ormai un centro pilota per altre aree devastate dalla pandemia. C è poi l ospedale San Vincenzo de Paoli a Sarajevo, voluto per offrire una struttura sanitaria cattolica (con presenza di religiose) alla multietnica capitale della Bosnia Erzegovina, e - per citare una realtà realizzata dopo il Giubileo del la Casa di accoglienza Giovanni Paolo II Opera Don Orione a Montemario, ristrutturata e attrezzata per assistere e ospitare i pellegrini disabili che vengono a Roma. Senza dimenticare il sostegno alle diocesi in via di costituzione (come in Amazzonia), ai centri di educazione cattolica (con relative borse di studio), all attività ordinaria svolta dal Pontificio Consiglio Cor Unum per le emergenze e le catastrofi naturali che si verificano nelle varie parti del mondo. 5 La dichiarazione della Cei su crocifisso e Corte di Strasburgo Le braccia spalancate È segno di speranza e di conforto, è segno di vita e messaggio di bene, per tutti, senza distinzione. Le braccia spalancate del Crocifisso sono pronte ad accogliere tutti. Esporre la croce nelle scuole e nei luoghi pubblici fa bene a tutti. Fa bene alla nostra identità e, nello stesso tempo, fa bene al dialogo, qui in Europa. La Presidenza della Cei è tornata sulla questione dell esposizione di simboli religiosi cristiani nell imminenza della decisone della Corte europea dei diritti umani. Il documento della Cei parte e arriva dal valore della libertà religiosa, giustamente negando che possa essere messa in discussione dall esposizione dei crocifissi, che anzi la dovrebbe garantire. Si tratta di un testo breve ed estremamente rispettoso, che sottolinea il principio di sussidiarietà, la valorizzazione cioè e il rispetto delle diverse realtà nazionali, delle tradizioni millenarie di ciascun popolo e di ciascuna nazione. L assise di Strasburgo deve decidere in seconda istanza e si tratta di una questione rilevante, ben oltre il caso specifico oggetto di ricorso. Investe infatti il tema cruciale, troppe volte eluso dal dibattito politico e culturale continentale, del rapporto delle istanze europee, in questo caso il Consiglio d Europa, dei singoli Stati e poi in concreto dei diversi popoli, con la propria identità e con il proprio futuro. Vogliamo un avvenire spoglio e falsamente asettico, in cui tutti siano soli con se stessi, oppure vogliamo continuare liberamente ad esprimere una tradizione che tutti conoscono e riconoscono nel suo alto valore spirituale? Qualcuno crede davvero oggi, qui, nella nostra realtà iper-garantista dal punto di vista formale, ma spesso vuota di significato, che la presenza di simboli religiosi e in particolare della croce, si possa tradurre in una imposizione, che abbia valore di esclusione? Il passaggio è delicato ed è tempo di responsabilità e insieme di coraggio e di lungimiranza. Con tutta probabilità il vuoto (anche) di simboli religiosi, invece che far crescere tolleranza, rispetto, pluralismo, rischia di alimentare una percezione di solitudine, di assenza di riferimenti e, in prospettiva, di conflittualità e violenza. Sono le aporìe della secolarizzazione, che in positivo richiede da tutti gli attori sociali un di più di spinta e di deposito di significato. Ecco allora che il crocifisso ritorna. Attenzione: non è il segno di un passato che si ostina a restare aggrappato alle magnifiche sorti e progressive di un presente inevitabilmente moderno. È invece per poter guardare avanti, progettare, costruire, avendo presente solidi riferimenti. È questo l esercizio morale e culturale che in Europa è sempre più urgente, cui il Papa ha dato il nome di questione educativa. Il crocifisso, ribadiscono i vescovi, rappresenta un identità aperta al dialogo con ogni uomo di buona volontà. Per poter parlare francamente di nuovi orizzonti di sviluppo civile. Sir AGENZIA ONORANZE FUNEBRI SALVIOLI SRL Serietà e professionalità in ogni nostro servizio Attenzione e rispetto per la sensibilità religiosa dei nostri clienti Sede di Carpi via Falloppia, 26 - Tel Filiale di Limidi di Soliera via Carpi Ravarino, Tel Filiale di Bastiglia via Marconi, 44/46 - Tel

6 Informazioni su benefici fiscali previsti dalla legge presso gli uffici CMB EDIFICIO IN CLASSE A ad alto risparmio energetico

7 C rona C arpi 7 Tu Annalisa Bonaretti chiamale se vuoi, emozioni Già perché era un autentica emozione quella che, in tanti, hanno provato a Villa Ascari, offerta come sempre dai generosi proprietari, Lidia e Giulio Ascari. Semi che lavorano, in silenzio, questa potrebbe essere l estrema sintesi dei tre vincitori del Premio Donata Testi consegnato al Gran Gala dell Amo. Le due menzioni d onore don Massimo Dotti e Manuela Lorenzetti hanno ricevuto una targa d argento mentre il premio, targa e cinquemila euro, è stato assegnato ad Adel Bezer. Tre vincitori che hanno tanto in comune: elevatissima professionalità, garbo, cortesia, umanità. Sono quelle rare anime gentili che ancora sopravvivono in questo mondo colpito dalla frenesia, che andando così veloce crede di vivere a 200 all ora e invece perde tutta quanta quell emozione che solo chi ha imparato a fermarsi, a concedersi e concedere tempo, riesce ancora a provare. Don Massimo Dotti è, ovviamente, un prete, uno di quelli che se appare sui giornali è solo per il bene che fa. Timido, arrossisce con niente ma nulla teme perché la sua fede è grande. Fede e opere, in lui, sono una cosa sola. Come faccia a realizzare tanto un uomo che pesa come una piuma, è e rimane un mistero. Ma forse è proprio questa sua levità che lo fa volare alto, anche se lui fa di tutto per rimanere a terra, per aiutare chi, da solo, non ce la può fare. Manuela Lorenzetti è uno scricciolo dall intelligenza brillante e dal cuore luminoso. La malattia che sta affrontando non l ha cambiata, ma le ha fatto scoprire tutto il coraggio che, prima, nemmeno sapeva di avere. Questa dama deliziosa è stata accompagnata sul palco di Villa Ascari da due cavalieri che l adorano: Claudio Vagnini, il direttore del Distretto sanitario di cui lei è stata un formidabile braccio destro, e Giuseppe Gaglianò, medico di Medicina generale che per lei stravede, tanto che, pur di condividere questo momento, ha rinunciato ad impegni già presi. L amicizia è uno A Villa Ascari il Gran Gala dell Amo. Ad Adel Bezer il Donata Testi, a don Massimo Dotti e Manula Lorenzetti le menzioni d onore Tre premiati, un unico stile dei sentimenti più belli, pura e fedele spesso più dell amore. Adel Bezer viene dalla Siria, culla di civiltà. Dal suo Paese se ne è andato via presto, ma della Mesopotamia conserva la fierezza di un passato unico. Sfumata, certo, in una meravigliosa umanità arricchita, forse, da quelle sofferenze che inevitabilmente prova una persona che lascia il suo Paese per cercare un altra possibilità di vita. Bezer l ha trovata in Italia, a Carpi ha lavorato 15 anni e ha lasciato una traccia incancellabile. Le sue ex pazienti lo venerano, chi l ha conosciuto è rimasto conquistato da quest uomo semplice che ha però qualcosa di magico. Sarà il fascino dell Oriente, però quando ti pare di averlo capito al 100%, ti rendi conto che qualcosa ti è sfuggito, ma forse è solo un velo. Un velo di nostalgia per la Siria, o forse un velo di nostalgia per la Tanzania, dove è andato a fare il medico dopo la pensione. C è chi va alle Canarie, chi porta a scuola i nipotini, chi gioca a carte al bar eppure c è anche chi, come lui, ha scelto di continuare a fare quello che ha sempre fatto. Salvare vite, non solo corpi, è la sua specialità. Tre persone normali, don Massimo, Manuela, Adel, ma solo all apparenza perché hanno per davvero, ciascuna di loro, doti eccezionali. Amano gli altri come e più di loro stessi. E non a parole, ma a fatti. Allora, grazie di esistere. Adel Bezer, Enrico Contini, Claudio Rinaldi La giuria Annalisa Bonaretti, presidente, giornalista e consigliere Amo; Gianna Borelli, amica del cuore di Donata Testi; Gloria Cavazzoni, ex malata; Enrico Contini, presidente Asp e presidente Ospedale di Sassuolo; Roberto Cigarini, giudice del Tribunale di Carpi; Nora Marzi, responsabile del Servizio di psicologia clinica dell Area Nord. Per Lei Da due anni il Premio Donata Testi è finanziato da persone talmente intelligenti che Balla che ti passa si sono limitate a consegnare un assegno, senza avere la benché minima pretesa di far parte della giuria e/o indirizzare le scelte. La scorsa edizione la famiglia Lovat, in memoria del loro congiunto Candido; quest edizione Per Lei, l associazione sorta in memoria di Rosanna Bulgarelli, tra l altro amica di Donata Testi. Claudio Rinaldi, marito di Rosanna, ha ricordato queste due donne: franche, leali, con un forte senso dell amicizia. E amicizia è quella dimostrata dai Lovat e da Per Lei verso l Amo. Hanno preferito appoggiare un qualcosa di già esistente piuttosto che creare qualcosa di nuovo manifestando così un unione di intenti che fa bene a tutti. Perché mostra che la condivisione è possibile. Il presentatore Dino Drusiani, chi ha una cinquantina d anni, lo ricorda come un cantante della propria giovinezza, quando Castrocaro che stravinse era davvero un fantastico trampolino di lancio per una formidabile carriera. La sua vita, per mille ragioni, ha preso altre direzioni: Dino fa l informatore farmaceutico ma si diletta ancora nel canto e, per gli amici, presenta qualche spettacolo. Dell Amo è un amico e ha generosamente prestato il suo talento alla serata. Rigorosamente gratuito il suo cachet. Tradizioni Non sarebbe Gran Gala senza don Claudio Pontiroli che da anni ormai scalda l atmosfera con le sue barzellette e il suo buonuomore. Anche la silenziosa ed elegante presenza della signora Marcellina, madre di Donata Testi, e il brio della signora Ada, zia di Donata, contribuiscono a rendere il Gran Gala quello che, veramente, è: un incontro. Finale a sorpresa, come qualche volta accade al Gran Gala dell Amo. Pazienti, ex pazienti, personale del Dho, volontari si sono esibiti in alcuni balli: la zitella, un ballo country, il tango, la cumbia e la danza del ventre. Fantastici. Hanno regalato buonumore, grazia, passione, ritmo. Nella vita puoi entrare a passo di marcia, camminando, correndo, ma se impari a danzare è tutt un altra cosa. Ancora una volta queste persone che si sono messe in gioco hanno dimostrato che tutto, o quasi, è possibile.

8 8 C rona C arpi Tessile-abbigliamento: i dati dell analisi congiunturale di Cna Federmoda Per il 2010 previsioni di stabilità Inizia l estate, ma il Nazareno non si ferma Sempre più numerose le attività della scuola alberghiera per un offerta formativa ricca e diversificata per giovani e adulti C na Federmoda ha analizzato i dati relativi all andamento del settore nella provincia modenese nel 2009, dati rilevati in parte dall indagine della Camera di Commercio di Modena e in parte con il coinvolgimento diretto di un centinaio di aziende associate a Cna. I dati evidenziati dall indagine commenta Tamara Gualandi, presidente provinciale Cna Federmoda erano prevedibili, dato il contesto generale. Del resto tutti gli operatori del settore sanno bene quanto sia duro il momento economico che stiamo attraversando. Nonostante tutto questo c è la volontà di resistere, una volontà animata anche da qualche speranza di ripresa alimentata, ad esempio, dai riscontri delle ultime fiere come Moda Prima. In questo caso continua Gualandi si sono rivisti compratori da Paesi che da un po erano assenti da queste manifestazioni. Questo interesse testimonia l importanza della tutela del Made in Italy, da tutelare innanzitutto a livello legislativo. Ma anche le imprese devono fare la loro parte. Ad esempio, le più grandi, facendo davvero del Made in Italy un plus valore, non solo uno sterile refrain, e garantendo il rispetto di quelle regole commerciali, oggi spesso disattese come dimostra l andamento degli insoluti. I cosiddetti piccoli, da parte loro, possono cercare di aumentare la propria forza contrattuale, di ridurre i costi ed internazionalizzarsi perseguendo la politica delle aggregazioni tra imprese. Ad esempio, non è detto che imprese anche tra loro competitrici non possano ragionare assieme sullo studio dei mercati esteri, riducendo in questo modo i costi. Così come le imprese di subfornitura della filiera del tessile devono creare reti d impresa per offrire ai committenti un servizio chiavi in mano che consenta di superare le mere logiche di prezzo. Non a caso, le aziende meno in difficoltà sono quelle che hanno saputo riposizionarsi collocandosi su una fascia medio-alta di prodotto e da quelle imprese che hanno individuato nicchie di mercato particolari. A soffrire di più sono le aziende di subfornitura essendo più esposte alla concorrenza generata dal decentramento produttivo e dal lavoro sommerso. In una parola, dalla concorrenza basata sul costo. Se, infatti, oltre il 60% delle aziende che lavorano in conto proprio rileva una diminuzione del fatturato rispetto al 2008, con un calo medio del 26%, nelle aziende di subfornitura sono l 80% quelle che denunciano un calo del fatturato, con un indice medio del - 23%. Si delinea quindi un trend negativo di lungo periodo per la maggioranza delle aziende di subfornitura. Il dato preoccupante è la diminuzione della redditività che caratterizza tutte le tipologie di impresa. Infatti, l 82% delle aziende conto proprio segnala una diminuzione, mentre solo il 9% dichiara un aumento. Per le imprese di subfornitura il 59% segnala una diminuzione ed ancora il 9% un aumento. Risulta che la maggioranza Tamara Gualandi non ha effettuato investimenti nel 2009, a conferma dell incertezza che governa il mercato. I problemi delle imprese del tessile-abbigliamento, oltre alla contrazione della domanda e alla concorrenza sul prezzo, sembrano riguardare soprattutto i livelli di insoluti e ritardi nei pagamenti, che caratterizzano la gestione finanziaria di tutti i tipi di imprese. Queste difficoltà hanno avuto conseguenze sulla forza lavoro. Nel 2009, infatti, il 60% delle imprese conto terzi e il 64% di quelle in conto proprio ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali. Da Due iniziative per aiutare le aziende La gestione e il recupero dei crediti Prende il via a Carpi un iniziativa di Cna sulla gestione dei crediti d impresa, un aspetto della gestione aziendale sempre più importante, di fronte al problema del continuo aumento degli insoluti da parte dei committenti. Queste iniziative commenta Claudio Saraceni, presidente Cna dell Unione Terre d argine rientrano nell ambito di una serie di azioni messe a punto dall associazione per rendere più efficace la gestione finanziaria dell impresa. Va in questa direzione anche l attivazione, presso tutte le sedi Cna, di un servizio di assistenza alle imprese per dare la possibilità a queste ultime di valutare, e quindi eventualmente di ridurre, costi bancari che possono essere anche rilevanti. Peraltro sottolinea Saraceni - l analisi dell estratto conto, altro servizio attivato da Cna, è importante anche per verificare se gli affidamenti bancari che utilizzano le nostre imprese sono equilibrati rispetto alle esigenze, oppure se è necessario intervenire per ottimizzare il proprio indebitamento. rilevare che la media dei giorni di utilizzo degli ammortizzatori sociali è nettamente superiore nelle imprese conto terzi. Nonostante le difficoltà, l occupazione ha sostanzialmente tenuto, se si pensa che nel 70% delle imprese il numero degli occupati è rimasto invariato, contro il 20% di imprese che ne denunciano la riduzione. Osservando, poi, i dati riguardanti le esportazioni delle imprese finali, si evidenzia la necessità di aumentare la quota di fatturato derivante dall export, così come quella di trovare sbocchi su nuovi mercati. Infatti, l indagine ha permesso di evidenziare come un quarto delle imprese in conto proprio non esporti affatto e che la percentuale di fatturato con l estero è ancora troppo bassa. Lo dimostra la quota del fatturato estero, che per ciò che riguarda le imprese con meno di 50 dipendenti si attesta al 20% per l abbigliamento ma si ferma solo 3,3% per la maglieria. I Paesi verso cui si esporta sono in gran parte europei: Francia, Germania, Spagna, Grecia, ed a seguire: Russia, Giappone, eccetera. Per il conto terzi la maggioranza della produzione è destinata al mercato regionale e, in quote minori, al Nord e al centro. Anche per queste ultime, però, non è preclusa la possibilità di ricercare ed individuare committenze oltre confine, attività che può essere perseguita anche attraverso i consorzi all export come Expomodena. Infine, se si valutano le risposte date dagli imprenditori sulla previsione di quello che sarà il 2010, si può notare come i due tipi di imprese non siano poi così distanti, ma si avvicinino enormemente nella visione pessimistica rispetto al futuro. Molte sono le imprese oltre il 40% - di entrambi i comparti che prevedono per il 2010 una diminuzione di tutti i parametri: fatturato, redditività, ordini. A.B. Si sono appena conclusi gli esami di qualifica per oltre 50 giovani cuochi e camerieri, ma al Nazareno aule e laboratori sono a pieno regime per le nuove attività del Centro di formazione professionale. Da un lato l attenzione alle persone più esposte alla crisi economica (ben 102 i lavoratori in formazione che usufruiscono di ammortizzatori sociali in deroga), o più deboli dal punto di vista sociale, come le donne in condizioni di difficoltà o disagio (per 15 di loro, la maggior parte accolte in comunità come Agape, ma anche la Giovanni XXIII di Rimini, è stata avviata un attività innovativa) e i disoccupati che frequentano i corsi Oss, oltre ai ragazzi a rischio dispersione. Dall altro lato, il tentativo di valorizzare l eccellenza, con i corsi di specializzazione che inizieranno in settembre in ambito ristorativo o gli scambi con scuole estere: per tre settimane una decina di allievi della scuola alberghiera di Bonaire, isola delle Antille Olandesi, hanno seguito un corso di cucina emiliana e hanno potuto così conoscere le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio. In luglio, invece, cinque tra i migliori allievi del Nazareno qualificati da poco, metteranno alla prova quanto hanno appreso tramite uno stage formativo in alcuni tra i locali turistici più importanti dell isola caraibica. Da poco tempo, inoltre, la scuola si è aperta sul versante della formazione rivolta agli amatori: appassionati di cucina o dello shaker hanno avuto la possibilità di frequentare corsi serali per soddisfare la loro voglia di sapere e il loro palato. Tutti questi corsi, infatti, si concludono con la degustazione delle preparazioni eseguite, guidata dal docente, chef o barman professionista. Tutto questo mentre proseguono gli incontri con le famiglie dei ragazzi che si vogliono iscrivere per il prossimo anno - aggiunge il direttore Luca Franchini -. Colloqui personalizzati e visite guidate condotti da un team di coordinatori sono le modalità con cui vengono illustrate le caratteristiche dei corsi professionali per operatore della ristorazione. Il Nazareno è davvero una scuola sempre aperta. Per informazioni sui corsi e le attività del Centro è possibile telefonare al numero Formazione tecnica: quale appeal? Un interrogazione di Marco Bagnoli sul calo di iscrizioni al Da Vinci Nel corso del consiglio comunale del 17 giugno, il consigliere Pd Marco Bagnoli ha presentato una propria interrogazione sulle politiche di orientamento e l andamento delle iscrizioni alle scuole secondarie per il prossimo anno scolastico. Bagnoli ha chiesto alla giunta di chiarire se fosse vero che all istituto tecnico Da Vinci le iscrizioni siano in sensibile calo, a cosa fosse ciò riconducibile e cosa potesse fare l amministrazione locale per favorire la formazione tecnica in un contesto come quello attuale. L assessore alla Pubblica istruzione Maria Cleofe Filippi ha risposto all interrogazione di Bagnoli confermando che al da Vinci effettivamente le iscrizioni sono diminuite di 43 unità, con un aumento di 28 unità al liceo Fanti e di 14 all istituto tecnico commerciale Meucci. Riesce difficile e azzardato ricercare le motivazioni di questi spostamenti anche se si può condividere la preoccupazione espressa di vedere indebolita in prospettiva la presenza di maestranze tecniche sul territorio. Attendiamo però i dati di settembre, che comprenderanno pure gli alunni respinti in prima. sdoganamenti import export specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi dell Est magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere trasporti e spedizioni internazionali linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-Bulgaria dott. Franco Mestieri Consulente Commercio estero Diritto Doganale Comunitario Import Export Iva Comunitaria e Nazionale Accise Centro Elaborazione dati Intrastat Contenzioso doganale Docenze Formazione Aziendale in materia Doganale Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro - info@samasped.com Carpi (Mo), via dei Trasporti, 2/a - tel fax info@mestieri.com

9 Le fotografie di Marcello Bertesi, volute da Carlo Di Donato, vestono i muri delle due Medicine del Ramazzini C rona C arpi 9 Umanizzazione in un clic Annalisa Bonaretti ono tante finestre, quello che vedi è quello S che riesci a metterci dentro. Guardarle è un viaggio. Fino al muro oppure fino a raggiungere l orizzonte, queste le parole pronunciate da Marcello Bertesi, medico in Medicina al Ramazzini per mestiere e fotografo per passione. Da qualche giorno i corridoi delle due Medicine, quella al primo e al secondo piano, sono tappezzate dalle sue belle fotografie. Per adesso sono 44, tutte in bianco e nero tranne tre attaccate in Day Hospital che raffigurano le nuvole, un veicolo eccezionale per far viaggiare la mente. Le fotografie sottolinea Bertesi per me sono finestre con l infinito davanti, poi hanno anche un altro possibile ruolo, quello di fare compagnia. Ciascuno, guardando un immagine, può viaggiare e ritrovare piccoli pezzi della propria storia. Non c è possibilità di spiegare una fotografia e questo vale anche per un libro, un quadro, una musica. E un po come per gli odori, se ti catturano ti portano lontano, e che sia nei luoghi o nel tempo poco importa. Un piccolo particolare può far (ri)nascere grandi emozioni, può pizzicare antiche corde o stimolare qualcosa di antico che così torna, con tutta la forza della vita vissuta. Secondo Marcello Bertesi le foto rispecchiano la sensibilità di chi le scatta ma chi le guarda ha l autonomia di sentire in maniera del tutto personale. Scegliere quelle 44 foto tra le migliaia scattate non è stato lavoro da poco e ha coinvolto tutto il reparto; forse l autore avrebbe scelto altri scatti, soprattutto per quelli, peraltro molto intensi, alle pareti di Medicina I ritratti, panchine alcuni dei quali possono comunicare una dimensione di fatica e visto che in un reparto ospedaliero non manca la fatica di vivere, forse lui avrebbe optato per qualcosa di più leggero. Ma il bello delle fotografie è che oggi ci sono e si possono ammirare, domani si potrebbero gustare altre immagini e dopodomani altre ancora. Comunque, in Medicina I è stato scelto un percorso, dall innamoramento alla dipartita, e va apprezzato questo sforzo di creare un legame tra immagini che, comunque, un senso ce l hanno, a prescindere. La cosa che incanta, nelle foto di Bertesi, è una luce sapiente; subito dopo sono gli sguardi a catturare. Vogliono dire qualcosa e lo dicono, con l intensità di una comunicazione autentica. Anche le schiene parlano, d altronde una postura, un incurvatura possono essere più veritieri di tante parole. Le fotografie in reparto sono un segno di umanizzazione ed è con questo spirito che Carlo Di Donato, direttore dell Unità operativa di Medicina del Ramazzini, le ha volute. Avevamo qualche soldino spiega abbiamo pensato di investirlo così. Questa decisione nasce da una vecchia idea che avevo di vivacizzare il reparto che, per alcune persone, almeno per un certo periodo della loro vita, diventa una seconda casa. Abbiamo provato a rendere questi spazi meno anonimi. La selezione delle immagini ha coinvolto medici e infermieri, è senza dubbio una scelta condivisa. Quando ricorda Di Donato un anno Carlo Di Donato con la sua équipe Marcello Bertesi con la caposala Marialaura Lugli fa in amministrazione mi hanno detto che c erano dei fondi residui derivanti da una determinata attività del dottor Carlo Carapezzi, ho pensato subito alle fotografie di Bertesi. Marcello ha un enorme passione per la fotografia e quelle che si possono vedere in reparto sono il frutto di un grande impegno: lui lavora in analogico e per fare gli ingrandimenti ha dovuto trasformarle in digitale perché non esistono più laboratori che lavorano sul negativo. Finora conclude Carlo Di Donato colleghi, parenti dei malati, informatori farmaceutici hanno apprezzato le fotografie e l attenzione che hanno scorto dietro questa scelta. Queste foto aiutano il muro, speriamo diano sollievo anche a chi le guarda. E, ad ammirarle, sono in tanti: basta pensare che i ricoveri in Medicina sono 2.100/ all anno e in Lungodegenza 300/400. Il numero si triplica o si quadruplica visto che i pazienti ricevono visite dai famigliari; a tutti loro si aggiungono quanti, per motivi professionali, passano di lì. Una sorta di galleria che ha, comunque, il suo centro in un immagine di Carlo Carapezzi. Un bel primo piano, sorridente. Così, questo medico che ha lasciato una traccia indelebile non solo tra i suoi ragazzi ma in tanti, continua a essere in reparto. Un reparto umanizzato grazie al talento di un medico, Marcello Bertesi, e alla sensibilità di un primario, Carlo Di Donato. Quelle fotografie fanno scattare qualcosa. E qualcosa succede dentro di noi, guardando quei volti, quei luoghi. E allora, come recita una antica benedizione irlandese che pare sposare quelle fotografie, possa la strada sorgere o incontrarti e il vento soffiare sempre alle tue spalle, il sole splenda caldo sul tuo volto, la pioggia cada dolce sui tuoi campi e, fino a quando ci incontreremo di nuovo, possa Dio tenerti nel palmo delle sue mani. L Incontro - Via delle Magliaie 4/1 - CARPI Tel. e Fax info@lincontroristorante.it A richiesta per eventi aperto la domenica Apertura giardino estivo Il Ramazzini tra i grandi Un convegno internazionale a Torino organizzato dalla Vestibologia diretta da Giorgio Guidetti, con l Università di Torino, Monaco di Baviera e Maastricht Giorgio Guidetti porta la Vestibologia a un importante convegno nazionale dedicato ai disturbi dell equilibrio Il Servizio di Audio-Vestibologia dell Azienda Usl di Modena dall inizio di giugno è stato trasferito nella nuova e moderna sede presso il Ramazzini dove può contare su strumenti di ultima generazione. Il dottor Giorgio Guidetti, direttore del Servizio di Audio- Vestibologia e Rieducazione Vestibolare dell Azienda Usl, ha organizzato in collaborazione con Giorgio Guidetti l Università di Torino e le Università di Monaco di Baviera e Maastricht un importante convegno internazionale sui disturbi dell equilibrio, Up to date in vestibular disorders, che si tiene nel capoluogo piemontese, al Lingotto. Il 25 giugno Guidetti presenta una relazione sulla terapia di riabilitazione. L adattamento alle vertigini e ai disturbi dell equilibrio provocati da una malattia del labirinto è un processo fisiologico generalmente così efficace da consentire un buon recupero in tempi brevi, ma talora risulta deficitario e i sintomi si cronicizzato spiega Giorgio Guidetti. Quando la causa è una malattia del cervelletto o del cervello la probabilità di disturbi cronici è ancora maggiore. In tutti i casi entrano infatti in gioco funzioni di apprendimento e di riorganizzazione dei programmi cerebrali di controllo dell equilibrio. In molti casi cronici la terapia con farmaci può non risultare sufficiente e si deve ricorrere ad un ciclo riabilitativo, la cosiddetta rieducazione vestibolare. La Scuola vestibologica modenese è stata una delle prime in Europa a sviluppare tecniche rieducative dell equilibrio grazie alla collaborazione del dottor Guidetti con le principali strutture mondiali di questo tipo. La validità delle metodiche adottate da Guidetti, basate su sedute giornaliere con speciali attrezzature computerizzate in grado di stimolare in vario modo i meccanismi di equilibrio, è riconosciuta ufficialmente in tutto il mondo grazie a numerosi studi scientifici che ne documentano l accertata efficacia. Novità sul sito ESTATE IN SALUTE Per un estate al sole in serenità RACCOGLI LA BELLEZZA Raccogli i bollini acquistando i nostri prodotti di igiene e cosmesi SERVIZIO 24 ORE SU 24 Nuovo distributore LA SALUTE PRIMA DI TUTTO Raccogli le nostre schede della salute CELIACHIA ricette senza glutine SPECIALE DERMOCOSMESI omeopatia dietetica erboristeria dermocosmesi prima infanzia carpi (mo) - via roosvelt, 64-66/a tel

10 10 C rona C arpi Cai: successo di prenotazioni per la gita di fine giugno nel Salzkammergut Nell attesa del 40 del Rifugio Città di Carpi Occhio alla vetta Serata di chiusura per il Lions Club Alberto Pio con la consegna di numerose donazioni per progetti di solidarietà Fiori, farfalle, tango e amore Passaggio di consegne tra Maria Gabriella Manicone e Carla Gasparini I soci del Club Alpino Italiano di Carpi recentemente si sono riuniti in assemblea per approvare il bilancio e la relazione della presidente Maria Luisa Rebecchi nel quale sono state elencate le numerose attività promosse nel corso dell anno sociale. Tanta la gratitudine e i ringraziamenti per i vari soci che si sono impegnati nei singoli settori e commissioni. Come precisa Franco Fanti, memoria storica del Club Alpino Italiano, l incremento del numero complessivo dei soci e tra questi il notevole aumento della componente giovanile sono i dati più significativi della vita associativa del nostro Ca. Il merito va indubbiamente ricercato anche nella varietà di proposte in grado di raccogliere le richieste di tanti amanti della montagna: alle tradizionali attività di arrampicata, escursionismo, sci-alpinismo, orientamento, vie ferrate, si sono aggiunte alcune novità come il corso di Nordik Walking e quello di Bulder per bambini e genitori. Da segnalare inoltre che il corpo istruttori si è arricchito di due nuovi istruttori regionali, con il patentino di alpinismo e arrampicata libera, che vanno ad aggiungersi ai due istruttori con patentino nazionale. La sezione di Carpi si sta preparando per le celebrazioni del 40 di fondazione del Rifugio Città di Carpi ai Cadini di Misurina, che si terrà in settembre. Intanto, i soci continuano a parlare delle escursioni effettuate e di quelle ancora da fare: studiano percorsi, visionano cartine, fissano date con un solo pensiero ben fisso in mente. La bellezza di una cima raggiunta la puoi solo condividere, non raccontare. A.B. Info: Cai Carpi, la sede di via Cuneo 51 è aperta martedì e venerdì dalle 21 alle 23; tel ; Gita al lago di Bregenz, passando per la Silvretta Hochalpenstrasse 2009 In forma con il Nordic Walking Nel mese di giugno è iniziato il terzo corso di Nordic Walking (Camminata Nordica) organizzato dalla sezione carpigiana del Cai in collaborazione con la Scuola Italiana Nordic Walking. Si tratta di una disciplina sportiva nata in Finlandia negli anni trenta come supporto agli atleti di sci di fondo, è una forma di movimento molto dolce che può essere praticata da chiunque e, combinata con una sana alimentazione, porta parecchi benefici. Camminare con i bastoncini è un attività sana e naturale che si può praticare ovunque, in città, in campagna, al mare, al lago, in montagna. Si cammina da soli o in compagnia, in silenzio o chiacchierando, per poco tempo o per ore. Con una corretta tecnica si possono ottenere molti risultati: fa perdere peso (si stima il 45% in più di una camminata normale); è un movimento completo si muove fino al 90% della nostra muscolatura; migliora la flessibilità e la mobilità delle articolazioni e della colonna vertebrale; migliora la postura e ottimizza il metabolismo dei dischi intervertebrali, riducendo i dolori alla schiena; migliora la capacità aerobica; con l uso dei bastoncini si riducono le sollecitazioni sulle articolazioni in particolare ginocchia caviglie e schiena; aiuta a stimolare e migliorare la coordinazione motoria ed è un ottimo allenamento cardiocircolatorio e riduce i fattori di stress e depressione. Inoltre, cosa non di poco conto, ha costi minimi: solo i bastoncini. Basta provare: dopo poche uscite e, soprattutto, con i primi positivi risultati difficilmente si potrà smettere. E importante imparare bene la tecnica che solo un istruttore qualificato può trasmettere, ecco perché il Cai di Carpi si è avvalso della collaborazione di istruttori della Scuola Italiana. M.G.M. Fiori, farfalle e tango, sono stati i tre simboli con i quali, un emozionata Maria Gabriella Manicone presidente del Lions Club Alberto Pio per l anno 2009/2010, ha voluto caratterizzare la serata di chiusura della sua presidenza. La squisita ospitalità del ristorante ed i suggestivi giardini della sede dello Sporting Club hanno fatto da cornice a questa elegante e vivace serata, in presenza di Anna Ardizzoni Magi, governatore uscente del distretto Lions 108 Tb, del sindaco di Carpi, Enrico Campedelli e signora. Maria Gabriella ha ricordato con orgoglio il service svolto in questo anno di attività che ha permesso il recupero conservativo di un angolo della città di Carpi: la ristrutturazione degli affreschi del soffitto laterale e del cupolino della chiesa del Crocifisso. Lo spirito di aiuto al prossimo non le ha fatto dimenticare tante altre realtà che la circondano così ha consegnato donazioni anche al governatore Anna Ardizzoni Magi per i bambini orfani di Haiti, a Emma La Macchia per l Associazione La Lucciola, a Sergio Zini per il Nazareno, al Centro missionario diocesano, a Franca Bortolamasi per l Associazione San Vincenzo de Paoli. Tutto questo è stato raggiunto grazie ad un lavoro di equipe con le socie e, poiché i momenti di gioia vanno sempre condivisi con chi ti è stato vicino, tutte le componenti del consiglio direttivo sono state omaggiate di ninnoli a forma di farfalle mentre chi, come Maria Gabriella ha raggiunto i 25 anni di sodalizio, ha ricevuto la spilla ricordo. La presidente non si è dimenticata neppure delle donne presenti regalando a tutte una bellissima rosa bianca, mentre Il Lions Club A.Pio ha consegnato al Centro missionario euro per il progetto Caterina a favore della missione di Gramsh in Albania, fondata nel 1997 dalle suore Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, consorelle di suor Caterina Colli. Questo progetto serve per curare quei bambini nati prematuri o con problemi fisici e quindi bisognosi di cure mediche, ricoveri ospedalieri, alimenti specifici ecc. ecc. Come segno di riconoscenza è stato donato al Club l ultimo volume scritto da Dante Colli (edizioni Il Portico) sulla storia della fondazione di questa missione in Albania. Isolda Benassi, Sandra Marri, Giuliana Gualdi nel momento del passaggio di consegna del mandato alla nuova presidente per l anno 2010/2011, Carla Gasparini, un mazzo di sofisticate calle ha fatto da padrone. Un altro un fiore all occhiello di questo anno di attività, è stata la nomina a delegata di zona della socia, avvocato Lucilla Loggia, che è entrata, così, a far parte dello staff del Governatore: questo incarico è un riconoscimento dell ottimo lavoro svolto da questo operoso Lions Club. La passione è stato il sentimento che ha contraddistinto questa splendida realtà carpigiana, realtà tutta al femminile, e le note di un appassionato tango danzato da una bravissima coppia di ballerini hanno concluso in bellezza questa piacevole serata. Non rimane che fare gli auguri alla nuova presidente, Carla Gasparini. M. G. Le socie che hanno raggiunto i 25 anni lionistici sono: Giuliana Gualdi, Maria Angela Barbieri, Isolda Benassi, Franca Baraldi e Maria Gabriella Manicone

11 Presentato nel distretto di Mirandola un progetto per evitare gli sprechi e l errata conservazione di medicinali Curare i farmaci M irandola C oncordia Un pubblico numeroso per l assemblea di Cpl 11 L energia di un bilancio Un Eleonora Tirabassi uso responsabile dei farmaci è fondamentale a tutte le età, in particolare quanto si tratta di anziani e bambini. Per questo nasce il nuovo progetto dell Azienda Usl di Modena I farmaci non sono ruote di scorta. Favorire l uso appropriato dei farmaci, eliminare possibili sprechi nella spesa sanitaria, ridurre l impatto ambientale dovuto ad uno scorretto smaltimento dei medicinali, sono alcuni dei principali obiettivi di questo progetto, che viene realizzato anche attraverso incontri con i cittadini. In particolare lo scorso 9 giugno, presso il circolo Arcobaleno di Medolla, si è tenuto un appuntamento informativo, organizzato in collaborazione con il Comitato consuntivo misto e i medici di medicina generale del distretto di Mirandola. Questo progetto non ha l obiettivo di ridurre la disponibilità dei medicinali verso chi ne ha bisogno, in quanto costretto a seguire cure croniche chiarisce Mario Meschieri ma è finalizzato a utilizzare bene i farmaci che già abbiamo in casa. Soprattutto gli anziani e le famiglie con bambini piccoli, tendono infatti ad accumulare grandi scorte di farmaci perché non si può mai sapere. Si tratta però di un comportamento sbagliato in quanto può portare ad un uso scorretto dei farmaci senza prescrizione medica. Inoltre una loro cattiva conservazione li può rendere inefficaci, oppure possono diventare inutilizzabili dopo poco tempo a causa della ravvicinata data di scadenza. Il medico può poi decidere un cambio di terapia, per cui i farmaci precedentemente accatastati nel proprio armadietto resterebbero inutilizzati. In altre parole uno spreco. Questo progetto aziendale è stato voluto con forza dai medici di famiglia spiega Maria Monica Daghio, responsabile del piano di comunicazione della campagna in quanto parla di prescrizioni appropriate e di un buon uso dei farmaci. L intenzione non è negare i medicinali, ma usarli bene. Questo anche perché i farmaci sono una risorsa e in quanto tale non vanno sprecati. Per quanto riguarda il lato Il consumo di farmaci economico infatti, l eccessiva e inadeguata scorta di medicinali costituisce un costo che incide totalmente sulle tasche del cittadino. Nella provincia di Modena la spesa diretta per l acquisto dei farmaci da banco costituisce il 41% del totale. Anche il restante 59% è però di fatto un costo per i consumatori, in quanto si tratta di una spesa pagata con le tasse. Solo attraverso un uso virtuoso dei medicinali sarà possibile eliminare alcuni sprechi nella spesa sanitaria e continuare così a garantire nel tempo il diritto alla salute in tutte le fasi della vita. Con i soldi risparmiati sarà inoltre possibile investire maggiori risorse nella ricerca di farmaci innovativi o nelle terapie Da una rilevazione avvenuta nel 2005 nel distretto di Carpi si è visto come in media ciascuna persona conservi almeno dieci confezioni di farmaci diversi nel proprio armadietto dei medicinali. Questo anche perché spesso, una volta acquistato un farmaco, viene utilizzata solo metà confezione. Una ricerca dell istituto Mario Negri di Milano mostra infatti come la quantità di farmaci non totalmente usati varia fra il 65% in età pediatrica e il 45% nelle persone over 45. E ancora: secondo una ricerca di Federconsumatori ogni famiglia getta circa 9 prodotti farmaceutici su 45 comprati annualmente, ovvero il 20% dei farmaci totali che custodisce in casa. Se a questi dati aggiungiamo il tasso d invecchiamento della popolazione che dal 2003 al 2007 ha visto un incremento del 5,4% degli over 65, che sono così pari al 20,9% della popolazione, possiamo capire come un aumento nel consumo di farmaci sia inevitabile e come, di conseguenza, sia necessario ridurre al minimo ogni tipo di spreco. di malattie rare. Cosa si può quindi fare per ridurre le scorte? Innanzitutto avere un buon rapporto con il proprio medico di famiglia prosegue Monica Daghio necessario per essere tranquilli sul fatto che verrà prescritta la giusta quantità di medicinali, in quanto il medico tiene conto della possibilità di modificare la terapia o dell insorgere di effetti collaterali che renderebbero così inadeguato quello specifico farmaco. A questo proposito è stato preparato un apposito pieghevole sul quale ciascun cittadino è invitato ad annotare il nome del farmaco, la sua data di scadenza e il numero di scatole presenti nel proprio armadietto dei medicinali. Consegnando poi il volantino al medico di base egli sarà in grado di aiutare il paziente a non far confusione fra i vari medicinali ed eviterà l acquisto di nuovi farmaci se altri con lo stesso principio attivo, ma diverso nome commerciale, sono già in possesso del paziente. E importante non sprecare i medicinali conclude Meschieri ma il progetto può funzionare solo se c è intesa e accordo fra paziente e medico di medicina generale. Questo obiettivo può essere portato avanti solo se si procede insieme. Grande partecipazione di pubblico all assemblea di bilancio di Cpl Group. Per il presidente Roberto Casari, l incremento del fatturato tocca quasi il 22%, passando dai 261,6 milioni di euro del 2008 ai 318,3 milioni di euro del 2009: tutto ciò premia i nostri investimenti nel core business energetico e rinnovabile. Nel 2010 prevediamo di superare quota 366 milioni di euro di monte lavori, soprattutto con i 20 megawatt di impianti fotovoltaici e le costruzioni di reti gas in 100 comuni della Sardegna. Giulio Sapelli, economista e presidente della Fondazione Eni, ha pronosticato come prevedibile, per i prossimi 15 anni, una serie di crisi finanziarie: in questo contesto Cpl è una case study, perché si tratta di un impresa che è riuscita a lavorare con le banche senza lasciarsene dominare, effettuando operazioni finanziarie innovative di spin-off delle reti gas e di finanziamento con le Azioni di Partecipazione Cooperativa. I prossimi 200 anni saranno ancora caratterizzati dalla fonti fossili, per cui Cpl nel gas ha grandi prospettive di fatturato, soprattutto se farà crescere di pari passo quelle che io chiamo energie integrative come il fotovoltaico, le biomasse, la geotermia. Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro, in un videomessaggio ha sostenuto che Cpl ha dimostrato di essere una comunità di valori e non solo di interessi, un impresa che guarda alle dimensioni di mercato emergenti come India e Cina, dove si manifestano crescenti esigenze di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, come ho sperimentato visitando l Expo di Shangai. Occorre uno stato più leggero, regolatore e meno gravato dal debito pubblico, che faccia spazio ad una società più inclusiva e più competitiva, capace di sussidiarietà. A.B. Verso il nuovo Pal Più territorio meno ospedale Durerà poco meno di un anno il percorso per arrivare all approvazione del Piano attuativo locale , il piano regolatore generale della sanità per i sette distretti del territorio modenese. Lo scorso 17 giugno a Mirandola si è tenuto un incontro con gli operatori della sanità e i cittadini per presentare il percorso verso il nuovo Pal. Tra i presenti anche Nunzio Borelli, rappresentante dei medici di famiglia, che ha così commentato: Il bilancio della serata è sicuramente positivo, perché stando a quanto detto, c è un indicazione molto forte ad investire sul territorio. Nei prossimi anni è previsto il potenziamento della medicina territoriale, sia in termini di prevenzione che di assistenza, con conseguente aumento delle risorse. Attualmente 15 mila persone vengono curate a domicilio. A controbilanciare una riduzione di 477 posti letto negli ospedali del distretto c è un aumento circa 4 mila letti intesi come assistenza domiciliare sul territorio. A fronte di ricoveri sempre più brevi, - spiega Borelli - una volta dimessi i pazienti, occorre una rete assistenziale che giunga fino a casa, noi siamo pronti e anche il nuovo Pal si sta muovendo in questa direzione. Serve un adeguato supporto economico e c è l impegno d indirizzare maggiori risorse sul territorio. La realtà modenese deve poi cambiare rotta per quanto riguarda la spesa farmaceutica: il 53% riguarda l ospedale, mentre il 47% va sul territorio. La realtà nazionale e provinciale ha invertito questa tendenza dichiara Borelli e questo è l obiettivo che si prefigge anche il nuovo Pal. In definitiva più territorio e meno ospedale sembra essere l indirizzo che verrà seguito nei prossimi anni dalla sanità locale. Nonostante ciò continuano ad essere previsti 30 milioni di euro di spesa ospedaliera, in particolare per quanto riguarda l ospedale di Baggiovara e il Policlinico. Decisamente da rivedere. Al ribasso. E. T.

12 12 V ita della C hiesa C Stefano Facchini* ontrarre dei debiti costituisce un problema sotto molti aspetti. Alcuni numeri possono aiutare a comprendere. Il debito dello Stato italiano è impressionante: miliardi di euro sono difficili persino da pronunciare e suddivisi per i circa 60 milioni di abitanti comportano un debito procapite di 30 mila euro. Senza tenere conto dell eventuale debito di Regioni, Province e Comuni, ciò significa che una famiglia di quattro persone è gravata di 120 mila euro di debito pubblico al quale sommare i debiti contratti privatamente. Secondo le stime delle banche europee il debito totale dell Area Euro è cresciuto nel 2009 al 300% del Pil: circa 40 mila miliardi di euro. Era pari al 250% del pil nel Per debito totale s intende la somma tra il debito statale e quello di banche, aziende e famiglie. Gli Usa non stanno meglio perché hanno un debito aggregato del 370%. Significa che i prossimi 3-4 anni di produzione di ricchezza delle due economie più importanti del pianeta servirebbero tutti soltanto per pagare i debiti! In questi giorni il Comune di Carpi - che aveva cumulato, nel 2008, 49 milioni di euro di debito - ha parlato di tagli Martedì 15 giugno alla presenza dell arcivescovo di L Aquila monsignor Giuseppe Molinari, di monsignor Tommaso Ghirelli, vescovo di Imola, e di monsignor Mario Paciello, incaricato regionale Puglia per il servizio della carità e la salute, la Caritas Italiana ha consegnato due strutture realizzate con il contributo delle Caritas diocesane della Puglia e dell Emilia Romagna. La prima opera si trova in località La Torretta ed è un Centro per minori, dal costo complessivo di oltre 300 mila euro, che ospiterà le Suore Francescane Alcantarine, che già prima del terremoto collaboravano con l Arcidiocesi di L Aquila nella cura e lo sviluppo dei giovani attraverso servizi di accoglienza e di carità e consentirà l avvio della Casa Stella Polare, un servizio rivolto ai minori sul territorio. Tra i primi obiettivi del servizio la realizzazione di una ricerca (Progetto Rainbow ) condotta su un campione Famiglie sempre più in difficoltà a far quadrare i conti: la Caritas apre un servizio di consulenza debitori. Fornirà consigli ed informazioni per operare scelte oculate ed evitare i fenomeni di usura Dal debito alla sobrietà, privata e pubblica di 6 milioni in due anni da parte del Governo e ha avvertito che saranno necessari sacrifici. Il sindaco Campedelli ha detto, giustamente, che in un paese con 120 miliardi di euro di evasione, maggiori controlli avrebbero evitato ed eviterebbero pesanti tagli, molti dei quali scaricati sui comuni. Carpi è il secondo comune in Regione (dopo Bologna) per numero di segnalazioni all Agenzia delle Entrate. Questa azione meritoria, che dovrebbe essere estesa e potenziata, ha solo effetti positivi: lo Stato recupera soldi preziosi ed anche i comuni ne guadagnano il 33%. Una boccata di ossigeno in un momento di crisi come l attuale ed un concreto segnale educativo per tutti: non c è e non ci deve essere posto per i furbi! Chi guadagna e chi spende deve pagare le tasse su quanto guadagna e su quanto spende. Il quadro della lotta all evasione fiscale è sicuramente impreciso e non aggiornato, sarebbe interessante che anche l ente si preoccupasse di informare i cittadini, sarebbe un servizio concreto ed apprezzato, non per spaventare, ma per educare. Caritas Emilia Romagna: i frutti della generosità per L Aquila Inaugurati due centri pastorali nelle frazioni di bambini di età compresa tra i 6 ed i 14 anni per verificare gli effetti dello stress post-traumatico causato dal terremoto (Ptsd) e l apertura di uno spazio di aggregazione (ludoteca, biblioteca, mediateca ) e un servizio di diagnosi e cura degli effetti da stress post-traumatico sui minori. In località San Giacomo è A un anno dal terremoto, sono stati spesi a L Aquila dalla Caritas quasi 16 milioni di euro, frutto della colletta nazionale per i terremotati promossa dalla Cei la Domenica in Albis Accanto ad aiuti d urgenza e progetti sociali, sono 29 le strutture finora avviate (17 concluse e 12 in fase di realizzazione): scuole, centri di comunità, strutture di edilizia sociale e abitativa, strutture sociocaritative, ripristino e consolidamento spazi parrocchiali. stato consegnato il secondo intervento, un Centro della comunità, una struttura di 325 mq costata oltre 500 mila euro, con ampi spazi multifunzionali, adatti per attività sociali, culturali, pastorali e ricreative tese a riaggregare e rafforzare il tessuto sociale. Sono previsti anche due spazi abitativi da destinare alle fasce deboli della popolazione presenti sul territorio della parrocchia: anziani, donne sole con figli, studenti. Un obiettivo educativo: la sostenibilità Il livello educativo è tra quelli che competono alla comunità ecclesiale e qui siamo chiamati a ragionare in termini di sostenibilità del debito che si contrae. La realtà purtroppo è fatta di persone e famiglie che ricorrono a prestiti, in modo sistematico anche al di sopra delle proprie possibilità. Si tratta spesso di soggetti non bancabili, che devono rivolgersi alle finanziarie. Ora sul mercato, si propongono contratti con tassi reali superiori al 20% anche in presenza di forme di restituzioni sicure come è la cessione del quinto dello stipendio. E per rispondere a questo problema che la Caritas diocesana ha deciso di offrire un servizio di consulenza debitori, che intende offrire alcuni consigli ed informazioni precise, per prendere atto coscientemente della propria situazione debitoria e di ciò che è necessario fare per uscirne. Come comunità, cristiana e civile, è urgente fare appello alla sobrietà, da parte di tutti. Occorre autoeducarci, ed educare le nuove generazioni, ad indebitarsi solo ed esclusivamente per acquistare beni molto importanti (come la casa) e per importi che realisticamente si possono restituire. E inutile fare debiti per oggetti o consumi non necessari! Allo stesso modo la nostra classe politica ed imprenditoriale deve utilizzare moderazione e saggezza nell indebitare la propria azienda o l ente pubblico che governa. Occorre contrarre debiti in modo oculato perché, se è difficile gestire il debito in situazioni economiche normali, diventa quasi impossibile farlo in tempi di crisi. Lo spendere troppo, lo spendere più di quanto ci si possa permettere, provoca fallimenti e disastri in famiglie, aziende, comuni e stati. Tutti possono (e debbono) risparmiare, consumare meno, anche e soprattutto coloro che non hanno problemi economici. L elenco dei risparmi sarebbe lunghissimo e sempre incompleto però non possiamo rinunciare a fare qualche esempio ed invitare tutti a sforzarsi di pensare a possibili risparmi, da mettere in atto con benefici economici e di benessere per sé e benefici economici ed ambientali per tutti. *Direttore Caritas Carpi LA GIUSTA CASA......è quella costruita sull amore Chi ne ha due o più, ne condivida una con chi non ha casa Diventerà così la casa della gioia, anzitutto per chi la offre e ancor più per chi la riceve. E la gioia di Zaccheo che sempre si rinnova in chi condivide i propri beni con i poveri (cfr. Lc 19,8) La Caritas diocesana invita i proprietari ad affittare un appartamento ad un prezzo agevolato ed inferiore a quello di mercato. La Caritas attraverso i suoi Centri di ascolto si rende disponibile a favorire l incontro tra domanda e offerta di abitazioni in affitto Informazioni e comunicazioni presso: Caritas diocesana di Carpi - Curia Vescovile, Corso Fanti 7 tel. 059/ o nella sede di viale Peruzzi tel. 059/ Centro di ascolto Porta Aperta di Carpi, tel. 059/689379; Centro di ascolto Porta Aperta di Mirandola tel. 0535/24183 Caritas diocesana Consumare meno è meglio Le città e i paesi del nostro territorio sono tutti a misura di bicicletta : in 10 minuti al massimo si raggiunge ogni parte della città, spendendo quasi nulla. Utilizzare la bicicletta quasi sempre invece che quasi mai può diventare uno slogan da proporre a tutti, a partire dai giovani. Nelle case e negli uffici, pubblici e privati, nelle banche, si vive bene (e per certi versi anche meglio) con 19 gradi centigradi di riscaldamento invece che con gradi; altrettanto in estate: sono sufficienti 26 gradi deumidificati e non 18 gradi col condizionatore a tutta potenza per vivere e lavorare bene. I benefici economici ed ambientali di tali comportamenti generalizzati sarebbero molto rilevanti. a cominciare dalle auto blu Anche alcuni segnali, per quanto non risolutivi, avrebbero un grande impatto educativo. Sul settimanale Vita veniva riportato un dato - censito da Contribuenti.it - sulle auto blu, che sarebbero 627 mila in Italia. Per dare una idea della distanza con gli altri paesi occidentali: Usa 72 mila, Francia 61 mila, Regno Unito 55 mila, Germania 54 mila, Spagna 42 mila, Giappone 30 mila. Anche se l auto è di un altro colore il rinunciarvi, da parte di molti politici, avrebbe un grande significato simbolico in un momento come questo. Il minor consumo, di tutto, non deve fare paura, non deve avere connotazioni negative ma, al contrario, positive: consumare meno è meglio! Consumare meno avrebbe immediati e sicuri benefici sull ambiente e non è detto faccia crollare l economia. Si tratta di trovare altri modi ed altri parametri per misurare il benessere delle persone e dei paesi. Ciò non può spaventare, soprattutto oggi, quando tutta una serie di certezze legate a parametri economici ritenuti sacri si sono volatilizzate e tutti gli economisti e gli stati sono alla ricerca di nuove idee su come misurare e come superare l attuale crisi. S.F.

13 L uomo libero lavora è stato il tema della 27 a edizione della Festa Più Pazza del Mondo, che si è svolta a Carpi dal 18 al 20 giugno 13 P Per fare la differenza Luigi Lamma assione, professionalità, formazione, intraprendenza, rimettersi in gioco... sono state le parole più ricorrenti nella tavola rotonda organizzata all interno della Festa più Pazza del Mondo a conclusione di un percorso di riflessione avviato alcuni mesi fa sul manifesto, che poi ha dato il titolo alla festa, L uomo libero lavora. Non era facile in questo tempo dove la grancassa dei media e purtroppo la realtà concreta di molti evocano ben altre situazioni: cassa integrazione, perdita del posto, difficoltà a trovare un nuovo impiego, con tutto ciò che ne consegue sul piano personale e familiare. Peccato davvero per il maltempo che ha flagellato il fine settimana scorso mettendo in difficoltà la macchina organizzativa della festa e tenendo lontano numerosi carpigiani dalla Piazza. Molto interessante e apprezzata la mostra su Enrico Mattei curata da un ex dirigente Eni. La visione del film I Sordobimbi di Stefano Cattini è stata seguita con notevole partecipazione. Lo spirito di Nadia Bertelli e di tutti gli amici è sempre rimasto alto nella consapevolezza che ciò che si rinnova da 27 anni non sono i successi di pubblico ma gli incontri che anno dopo anno rendono più ricche le persone e la città. Invece Corrado Faglioni (Enerplan), Aldo Quintavalla (Zadi), Paolo Zaccarelli (Cmb), Luisa Pecorari (Tydock Pharma) e Roberto Cobianchi (Mimulus) hanno portato prima di tutto loro stessi e ciò che muove la loro passione per il lavoro. Poi anche alcune ricette utili a tutti non per trovare soluzioni facili ma per cambiare la prospettive con cui affrontare le difficoltà del presente. Se Aldo Quintavalla è senza dubbio imprenditore illuminato, capace di rompere gli schemi nella gestione della sua azienda, è altrettanto vero che il fattore umano resta vincente anche per i successi sul mercato, dove la concorrenza è spietata e devi avere la capacità di essere scelto utilizzando ogni leva a disposizione a cominciare dalla selezione del personale, per passare all addestramento interno e alla creatività nel proporre prodotti innovativi. Per Corrado Faglioni che dirige un azienda di progettistica industriale la formula per rispondere alla crisi e alla concorrenza che punta sempre più al ribasso è dettata dalla continua ricerca e formazione oltre ad un lavoro di squadra che seleziona di fatto le persone, svelando talenti e limiti di fronte alle sfide della competizione. Dal dibattito sono rimasti fuori, per scelta, tutti i fattori di sistema che influenzano l attività produttiva (cultura, scuola, ricerca, politica, eccetera) non perché siano elementi superflui ma per far emergere un punto del manifesto che più Corrado Faglioni Paolo Zaccarelli Aldo Quintavalla Scuola e lavoro: allenamento, pazienza e passione è stato il tema di una seconda tavola rotonda dedicata alla formazione scolastica alla quale hanno partecipato Silvano Fontanesi, ex dirigente scolastico, Maria Cristina Mignatti, dirigente dell istituto superiore Luosi di Mirandola, Donato Mazzei, insegnate del Polo Tecnologico Professionale Righi-Mozzali di Treviglio (BG), Mario Lanza, docente di Tramae, e Maurizio Lusvardi presidente di Lapam Carpi che ha presentato il progetto di collaborazione con l istituto Vallauri. sta a cuore agli organizzatori: Crisi o no, è chiaro che ognuno vive il lavoro o la disoccupazione secondo la concezione che ha di sé. Per questo ci interessa innanzitutto un percorso di conoscenza per introdurci al significato del lavoro. Allora chi meglio di Paolo Zaccarelli, da circa trent anni a capo delle risorse umane di Cmb, può descrivere i cambiamenti avvenuti nel tempo rispetto all approccio al lavoro e ciò che invece si è mantenuto inalterato. Cmb è partita con i capi cantiere non scolarizzati racconta poi sono arrivati i geometri, ora gli ingegneri, sono passaggi epocali che all interno di una naturale trasmissione di competenze hanno sempre aggiunto qualità. Quindi ciò che fa la differenza in ogni ruolo non è tanto il dato tecnico che pur deve essere valutato quanto lo spirito con cui si affronta il lavoro: c è chi si fa carico e chi si fa trainare. La differenza sta tutta qui. Il tempo corre veloce, il pubblico segue attento assiepato sotto i portici del cortile d onore di Palazzo Pio per colpa della pioggia scrosciante, avrebbe tante domande da rivolgere ai protagonisti del dibattito. Maurizio Lusvardi, presidente Lapam, si fa voce dei piccoli imprenditori carpigiani che offrono prodotti e non servizi e sono penalizzati da una concorrenza sleale non più solo straniera ma anche italiana, tra distretto e distretto: il rispetto delle regole non è più lo stesso. Allora che fare? La risposta è complessa, il tema legalità affiora prepotente, ma si ritorna al nocciolo della questione presentato da un altro punto del manifesto: Come può fare l uomo a sostenersi in una positività e in un ultimo ottimismo? Perché senza ottimismo non si può agire. La risposta è: non da solo, ma coinvolgendo con sé altri. Stabilendo un amicizia operativa (convivenza o compagnia o movimento): cioè una più copiosa associazione di energie basata su un riconoscimento reciproco (Luigi Giussani). Ecco l esperienza di Luisa Pecorari, giovane ricercatrice che insieme ad altri quattro soci si è buttata in un settore affascinante come il farmaceutico, muovendo i primi passi con inattesi successi, oppure quella di Roberto Cobianchi, che dopo il licenziamento ha dovuto reinventare il proprio lavoro e ha lasciato una perla di saggezza: Nella difficoltà ci entri da solo, ma ne esci con le relazioni. Confezione materassi a mano e a molle Via Giovanni XXIII, CARPI (Modena) - Tel

14 14 In questi giorni gli organi d informazione hanno divulgato sufficientemente le misure prese dal Governo per colpire i falsi invalidi. L Anmic (associazione che tutela i diritti degli invalidi e dei disabili) di Modena condivide la lotta ai falsi invalidi perché questi sono dei mascalzoni che truffano lo Stato e danneggiano i veri invalidi. Nel frattempo l Anmic auspica che il Governo prenda adeguate misure anche contro i promotori delle false invalidità e ritiene utile ricordare che gli invalidi civili non si autocertificano. Nulla invece si dice, su certe misure messe in atto per scovare il falso invalido che di fatto vanno a colpire il vero invalido. La legge per il riconoscimento dell invalidità civile prevede che la persona non idonea a svolgere in modo permanente un qualsiasi proficuo lavoro (vale a dire avere un reddito sufficiente per vivere) ha diritto alla pensione d invalidità. Qualora la nuova proposta di legge fosse approvata, il cittadino invalido civile con una percentuale d invalidità dal 74 all 84%, non avrebbe più il diritto a percepire quel minimo assegno d invalidità (la maggior parte delle persone affette da sindrome di Down, sindrome schizofrenica cronica, sindrome depressiva endogena grave, ecc.); e di conseguenza scaricate completamente alla famiglia o alla solidarietà parentale. L invalido civile, come tutti i cittadini ha bisogno di un minimo reddito per vivere, il diritto al lavoro di questi cittadini è una misura che va nella giusta direzione. La legge 68/ 99 riconosce il diritto al lavoro dei disabili, la Provincia che gestisce il collocamento obbligatorio fino ad oggi ha messo in atto solo strumenti per invogliare le aziende ad assumere questi lavoratori. Peccato che la manodopera fornita dai La corrispondenza dei lettori va inviata a: Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi Carpi Fax 059/ redazione@notiziecarpi.it L innalzamento della percentuale di invalidità colpirebbe persone gravemente malate scaricando l onere economico dell assistenza solo sulla famiglia. Per l inserimento al lavoro istituzioni e imprese inadempienti Dalla solidarietà sociale alla solidarietà parentale disabili è poco appetibile e a distanza di 10 anni sono stati invogliati pochi datori di lavoro. All azienda è data un ampia scelta, sia per le diverse modalità di assunzione sia nella scelta dei lavoratori che li aggrada, sia nei tempi interminabili per mettersi in regola. La Regione, la Provincia responsabili dell inserimento lavorativo dei disabili non hanno previsto nessun controllo per le imprese inadempienti, tanto meno sono state erogate le sanzioni. A distanza di 10 anni la disoccupazione dei disabili in lista per un lavoro a livello nazionale è passata da unità del 1999 a unità del Con questo sistema sono stati scaricati alle famiglie e alla solidarietà parentale gli invalidi civili disoccupati con la percentuale dal 46 al 73% e con la nuova normativa si aggiungeranno anche quelli dal 74% all 84%. II Governo con la nuova legge per scoprire i falsi invalidi prevede 200 mila visite di controllo per il 2011 e 200 mila per il Sarebbe apprezzabile se dapprima si valutasse la documentazione sanitaria evitando di chiamare a visita coloro che sono affetti da gravi patologie invalidanti irreversibili già esclusi dalla legge dai controlli, con risparmio di denaro a carico della collettività. L Anmic non è contro i datori di lavoro, è il Parlamento che ha previsto per il disabile, il lavoro come risorsa per sopravvivere. I controlli sui falsi invalidi sono ben accetti, altrettanto però sono necessari i controlli e le sanzioni per le aziende inadempienti. La politica deve avere anch essa lo scopo di difendere il lavoro e la salute dei disabili come fondamenti per sopravvivere attivandosi nei controlli e nelle eventuali sanzioni come sopra menzionato. Antonio Mazzarella Presidente provinciale Anmic Lunedì 21 giugno sono stati presentati alla stampa i vincitori della sottoscrizione a sostegno della festa del Patrono Il primo premio è stato messo a disposizione da Moda Viaggi, il secondo da Pelletteria Nora, il terzo da La Casalinga e il quarto offerto da Tigotà. Associazione Il tesoro nascosto Felicitazioni e ringraziamenti a Giulia e Carlo Il Consiglio direttivo e i Soci dell associazione Il tesoro nascosto di Carpi desiderano esprimere un pubblico ringraziamento ai giovani sposi Giulia Notardonato e Carlo Ferraboschi per aver devoluto a sostegno dei nostri progetti rivolti alle famiglie dei bambini con disabilità il corrispettivo delle tradizionali bomboniere. Agli invitati è stato consegnato un segnalibro nel quale vengono descritte le finalità dell associazione e le motivazioni della loro scelta. A Giulia e Carlo giungano le nostre più sentite felicitazioni. L associazione Il tesoro nascosto Sla: basta un piccolo aiuto Dopo aver letto su Notizie un articolo che parlava dell Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, ho sentito il desiderio di scrivere questa mia esperienza che posso considerare di volontariato accanto a due persone care affette da Sla (sclerosi laterale amiotrofica). Malattie diverse, ma, diciamo, simili, entrambe neurologiche e degenerative, con eziopatogenesi multifattoriale, dunque altamente invalidanti. La mia vuole essere una semplice testimonianza: anch io temevo di non riuscire a fare niente per queste persone, mi sono accorta che basta poco per stare vicino a chi sta soffrendo. Ho saputo per caso che una mia cara amica, molto amante dei viaggi e quindi spesso fuori Carpi, era affetta da Sla e costretta alla carrozzina. La Sla non lascia speranze eppure lei era sempre serena, piena di coraggio. Quando sono andata a trovarla era immobile, ma ancora in grado di parlare, con grande fatica e con l aiuto di un microfono. Desiderava rivedere film di culto che commentavamo insieme e lei, colta, spiritosa, trovava sempre la parola giusta per la scena giusta. Ma a poco a poco, la voce scemava fino a scomparire del tutto. Comunicava solo con lo sguardo. Allora mi lasciava su un tavolo i libri con un indice nelle pagine che desiderava le leggessi. E stata una esperienza di tre anni molto dolorosa, ma per me gratificante, perché sapevo che la mia presenza in qualche modo, per me oscuro, la aiutava. Recentemente sono stata testimone di un altro caso di Sla, che ho vissuto in modo meno traumatico perché dalla scoperta della malattia alla morte è trascorso solo un anno. Però purtroppo ho visto la malata soffrire atrocemente senza che i medici le dessero antidolorifici, che peraltro le hanno somministrato solo poco prima che morisse. Sono rimasta molto colpita da questi due casi che mi hanno toccato da vicino, soprattutto perché la Sla è una malattia relativamente poco conosciuta, nonostante si stia diffondendo sempre più e non solo tra gli anziani. Lettera firmata Cantina Sociale di Carpi PUNTI VENDITA CARPI - via Cavata, 14 - Tel CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57 - Tel RIO SALICETO - Via XX Settembre, 11/13 - Tel Aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle 12 e dalle 14 alle 18 - Sabato mattina aperto fino alle 12 Con il cappio al collo Taglio alle agevolazioni sulle tariffe postali La solidarietà dei lettori Il vostro appello ai Lettori del nostro giornale, apparso il 20 giugno a pagina 3, merita da un affezionato lettore attento quale io sono dalla fondazione, una mia risposta. In breve è questa: perché devo ancora in coscienza non protestare vivamente anche per iscritto, per i fatti che voi denunciate? Sono stufo di credere a ipocriti che predicano di difendere a parole la libertà di tutti, ma con i fatti che operano la stanno sopprimendo. La maggioranza che sostiene il governo in carica sta realizzando dei provvedimenti riguardo alla piccola stampa, anche cattolica particolarmente, limitandone la sopravvivenza economica quindi vitale. Se ancora siamo in tempo, facciamo sentire la nostra voce, ora, domani potrebbe essere troppo tardi. Chi ha quasi 89 anni come me ricorda e bene, come cominciò e come finirono simili procedimenti nel Liberamente credo nella pluralità di opinione e nei giovani, che mi preoccupano molto, che sono il futuro dell Italia. Saluto tutti, il Direttore in particolare, con affettuosa stima. Nino Lugli, Mirandola Ho letto l editoriale che in parte condivido, ma la critica mi sembra più rivolta ai partiti che non a chi governa facendo intendere che la colpa dei provvedimenti sarebbe dei partiti e non di chi governa. Credo che sia un servizio alla politica e quindi alla gente, protestare non solo per la tassa postale, ma per i mancati provvedimenti a favore delle famiglie, quelle in difficoltà, e la riduzione dei trasferimenti agli enti locali che in ultima analisi penalizzano i servizi sociali e conseguentemente le famiglie. Sarebbe opportuno coinvolgere tutti i lettori con una cartolina di protesta da inviare a chi comanda. Per quel che mi riguarda chiedo un IBAN per inviare una piccola somma a sostegno delle maggiori spese di Notizie. Adolfo Ghidoni, Concordia Uno speciale ringraziamento a tutti i lettori che anche in questa occasione hanno dimostrato di partecipare con affetto alla vita del nostro giornale. La responsabilità del provvedimento capestro è senza ombra di dubbio del Governo, questo è stato ben chiarito fin dal primo momento, come anche del fallimento delle successive trattative per la ricerca di un accordo o di uno slittamento temporale. L editoriale cui fa riferimento il signor Ghidoni aveva l obiettivo di evidenziare come la politica, partiti e strumenti di comunicazioni affini, goda, e difenda con forza, privilegi che mal si conciliano con un tempo di crisi per il quale si chiedono sacrifici ai cittadini. Buona l idea della cartolina di protesta e grazie per il sostegno concreto. L.L.

15 L incontro col sacerdote ortodosso padre Dionisios Papavasileiou Nella parrocchia, monaco del quotidiano sala parrocchiale di san Dionisios Papavasileiou La Nicolò era gremita di italiani e stranieri domenica 20 giugno per l incontro con l archimandrita Dionisios Papavasileiou, del Patriarcato greco-ortodosso di Costantinopoli. L incontro seguiva la veglia ecumenica di preghiera organizzata dalla Commissione per l ecumenismo e il dialogo, anch essa molto partecipata. A padre Dionisios, parroco della comunità ortodossa di san Demetrio Megalomartire in Bologna, è stato chiesto di raccontare qualcosa della sua esperienza italiana, poi, nel dibattito, vi sono stati numerosi interventi sull attuale cammino delle chiese cristiane in Europa. Alla domanda se sia vero che il cristianesimo in Europa è in crisi, e per quali cause, padre Dionisios ha risposto affermando che la crisi investe semmai l Europa occidentale mentre quella orientale rivela oggi una grande vitalità nella ripresa di una religiosità che, dopo la caduta dei muri, può uscire allo scoperto. Nell Europa occidentale l indifferenza - che non accetta alcun annuncio del vangelo - è il male peggiore. Molti giovani greci immigrati, dopo ore trascorse in casa, soli davanti al computer, rischiano di cadere in depressione e faticano a dare un senso alla propria vita. Al prete è richiesto di lavorare su se stesso, alla ricerca della propria autentica identità, pena l incapacità di risultare significativo nel sostegno pastorale dei propri fedeli. Quali rimedi? Secondo padre Dionisios si deve puntare sulla contemplazione. Una considerazione è stata fatta contro un certo modo sciatto e individualistico di vivere l eucaristia. In questo l ortodossia - passata indenne dall epoca illuminista - vanta una grande tradizione liturgica che può aiutare molto il fedele ad innalzare l anima a Dio. Un altro rimedio è costituito dal cammino ecumenico. La divisione tra le tantissime chiese cristiane è un elemento che frena l efficacia dell annuncio evangelico. Occorrerebbe maggiore rispetto gli uni per gli altri e mettere al bando l intolleranza. Anche un incontro informale fra credenti può aiutare a superare pregiudizi e stereotipi e aiutare così il percorso verso l unità. Il Vaticano II è stato o no un bene per la chiesa cattolica? Certamente - ha detto padre Dionisios - e avremmo bisogno anche noi di un Concilio anche se è impensabile immaginare per la chiesa ortodossa un evento del genere. Un elogio finale è stato rivolto ai bolognesi che sarebbero più accoglienti, verso lo straniero, dei veneziani (padre Dionisios ha studiato a Venezia, dove la più antica confessione cristiana è proprio quella dei greci ortodossi, grazie ad una borsa di studio del Patriarca per i non cattolici). L unico rimpianto è quello di non poter ancora rientrare, per l obbedienza ai superiori che lo vogliono ancora impegnato a tempo pieno nella pastorale, al Monte Athos, a fare il monaco, come negli anni giovanili. a cura di Roberto Cigarini, M. Vittoria Bertacchini, Raffaele Facci, Marta Valentini V ita della C hiesa 15 Siano più frequenti e incisivi questi incontri ecumenici per la crescita della fede : domenica 20 giugno in San Bernardino da Siena la veglia di preghiera per l Unità dei cristiani C Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ertamente questa asserzione del Maestro è punto di partenza e guida per testimoniare la realtà evangelica, vissuta luminosamente domenica 20 giugno, nella nostra chiesa di San Bernardino da Siena, dagli attenti partecipanti all incontro ecumenico. La pioggia battente e insistente, come anche i mondiali di calcio, indubbiamente hanno un po ridotto il numero delle presenze, però ben compensate dall intensità della corale testimonianza. Nell insieme della celebrazione si avvertiva, tra canti, suoni, preghiere, una forte presenza dello Spirito Santo. Quanto è vero che i concetti possono creare idoli e contrasti; solo lo stupore è via alla conoscenza, alla esperienza di Dio e conseguentemente alla scoperta di essere fratelli. Per anni, per secoli, la lacerazione, la contrapposizione, ha. perdurato in coloro che si dichiarano figli di un unico Padre e professanti la stessa fede e l esperienza di quanto asserisce il salmo 132, Ecco, com è dolce che i fratelli vivano insieme, non è stata possibile. Il sussidio-guida alla celebrazione, ricco e ben preparato, nella seconda pagina focalizzava la triste realtà (ancora sussistente) della divisione-separazione, dei pregiudizi, dell intolleranza: cristiani che vivono nello stesso mondo, ma non sono capaci di condividerlo nella giustizia, nella pace, nell amore. Ma lo Spirito del Signore va ben oltre le nostre umane misure di corto respiro e attraverso mille strade (come questo incontro) ci invita e stimola all unità auspicata da Gesù, prima della sua morte in croce. Ed il Vangelo di questa dodicesima domenica dell anno liturgico, parlando della croce, sembra indicare per tutti che in essa è la via che dalla divisione porta alla unità, dalla morte alla vita, dalla tristezza alla gioia, dalla dispersione alla fratellanza in Cristo. In questo incontro abbiamo davvero gioito nello Spirito! Come alla esecuzione degli alterni canti nelle lingue dei partecipanti - dolcissimi e ben ritmati quelli nostrani, melodiosi e mistici quelli ucraini, forti, convincenti e coinvolgenti quelli ghanesi. Davvero una festa del cuore e della fede. Edificante la testimonianza della giovane albanese che ha fatto toccare con mano che lo Spirito Santo ha spazio in ogni persona, in ogni zolla a lui aperta, in ogni cuore aperto al suo alito. Toccante è stato il venire alla C ontinua dalla prima grata, per un fraterno saluto, del sacerdote responsabile della comunità ortodossa di Bologna, padre Dionisios. Quanta sintonia di fede, quale reciprocità del rapporto fraterno: davvero l amore oltrepassa le barriere. Auspichiamo e preghiamo perché siano più frequenti e incisivi questi incontri ecumenici, per la crescita della fede e per il realizzarsi di quella unità fraterna, voluta da Gesù. Le Sorelle Cappuccine Cosa c è dentro quel voto La valutazione è un processo delicato, è una ricerca continua di un giusto equilibrio tra promozione, cura, attenzione ai bisogni degli alunni e valorizzazione del loro impegno e merito. Tutto questo sta a fatica dentro un voto, non è certamente rappresentato da una pura media aritmetica e fa arrestare quella cultura della valutazione che si è fatta strada nella scuola italiana. La valutazione può e deve essere utilizzata per avere informazioni sullo sviluppo o sull apprendimento dello studente e non deve servire come strumento disciplinare, che sia per stimolare la competizione, per minacciare o per suscitare la motivazione. Si deve cambiare la cultura e la pratica della valutazione; non è un momento a sé stante ma è radicata in tutto il processo educativo. La valutazione per favorire l apprendimento e la crescita della persona, dovrebbe essere percepita come un indicatore a partire dal quale si può realizzare uno sviluppo ulteriore; dovrebbe essere coerente con le modalità di apprendimento che i docenti vogliono curare; inoltre dovrebbe essere trasparente per chiunque voglia capire come si è valutato. Essa quindi diventa importante sia per lo studente, per capire le proprie capacità, sia per il docente, per comprendere l efficacia del proprio insegnamento. E ovviamente per le famiglie, per trarre informazioni chiare rispetto ai punti di forza e di debolezza dei propri figli. Come ci ricordano antichi maestri: Se mostri a una persona come è, essa rimarrà tale. Se le indichi come può diventare, farà di tutto per divenirlo. * Direttore Ufficio diocesano per l educazione e la scuola

16 16 lungo la via EmiliaSotto la lente i fatti del territorio rmai alle soglie dell estate, la stagione che più di ogni altra si presenta nella sua veste esuberante, O colorata, festosa e, spesso esageratamente, chiassosa, Lungo la via Emilia vuole condurre i lettori attraverso itinerari che, nelle sei diocesi, sono invece capaci di toccare lo spirito dell uomo, scendendo nella profondità dell animo per parlare, nel silenzio, nell ascolto e nella contemplazione, al cuore. Non c è bisogno di luoghi di pace e di silenzio per trovarsi più vicini a Dio, potrebbe obiettare qualcuno. Verissimo, il contatto con il Padre non ha bisogno di condizioni particolari, ma è altrettanto vero che spesso la realtà esterna ci condiziona e ci distrae e allora, scoprire anche luoghi e spazi che, per le loro caratteristiche aiutano la riflessione e, più di altri, inducono a volgere lo sguardo verso l alto, può fare piacere. Ecco allora un piccolo viaggio tutto emiliano nella religiosità e nel silenzio; un percorso attraverso luoghi sacri, chiese, abbazie e monasteri, centri di spiritualità e conventi, in pianura e in collina (e qui la ricerca del refrigerio dalla calura estiva sicuramente aiuta) ma anche in città e in pianura. Sono luoghi dello spirito e per lo spirito, spesso preziose testimonianze di epoche storiche lontane nelle quali la dimensione del sacro e la ricerca del contatto con il Padre erano indubbiamente più diffuse rispetto ai nostri giorni. Sono occasioni per staccare dal caos e dalla confusione estiva per ritrovarsi in una dimensione spirituale più intensa e profonda. REGGIO EMILIA: TRA EREMI E SANTUARI In diocesi di Reggio Emilia- Guastalla il punto di riferimento per le soste dello spirito è il Centro diocesano di Spiritualità e Cultura a Marola di Carpineti (tel ), sull Appennino reggiano. Già sede del Seminario, adagiato su colline e circondato da boschi e prati, attualmente è in ristrutturazione. Negli anni è diventato rinomato luogo di meditazione, preghiera e studio, dove confluiscono gruppi, associazioni e parrocchie per ritiri spirituali e momenti comunitari; d estate non di rado è scelto dai Vescovi dell Emilia-Romagna per gli Esercizi spirituali. Un altra meta dello spirito è l Eremo di Salvarano, nei territori matildici di Quattro Castella. Restaurato in anni recenti, è annesso al Santuario di San Michele Arcangelo. Lo anima offrendovi accoglienza una piccola comunità di suore Cappuccine. Poi ci sono i Monasteri (come il Carmelo di Montegibbio, a Sassuolo), le Case di Preghiera (tra cui la Casa della Carità a Pietravolta di Frassinoro), la Basilica della Ghiara (Reggio città) e i santuari mariani sparsi per la diocesi: basti citare la Beata Vergine della Porta a Guastalla; il Santuario-Eremo di Bismantova a Castelnovo Monti; la Beata Vergine Dell Olmo a Montecchio. PARMA: CON I MONACI E LE CLARISSE Sulla stessa strada che da Parma conduce a Langhirano s incontrano due centri, prima la Badia di Santa Maria della Neve a Torrechiara e, dopo la capitale dei prosciutti, il monastero Regina Mundi di Lagrimone. La badia di Santa Maria, retta dai monaci benedettini, fu fondata nel 1471 attorno alla preesistente chiesa dedicata alla Madonna della Neve. Dal 1889 è definitivamente dipendente dai monaci di San Giovanni Evangelista e oggi è aperta come casa di accoglienza per ritiri ed esercizi spirituali. Oltre ai monaci sono presenti le suore oblate benedettine. La foresteria offre 25 posti letto, saloni, sala conferenze, cappella e biblioteca. Precedenza a gruppi e singoli disposti a celebrare con la comunità: la Liturgia delle Ore e l Eucaristia. Per informazioni: (Tel ). Costruito nel 1969 nel cuore dell Appennino parmense in mezzo ai boschi di castagni il monastero di Lagrimone, delle Clarisse cappuccine, è un luogo raccolto, di semplice religiosità. Nelle due camerette è ospitato chi desidera trascorrere un periodo di silenzio, solitudine e preghiera in povertà francescana. A pochi passi dal monastero sorge la Casa del Padre, che accoglie singoli e famiglie per ritiri di raccoglimento e di preghiera. Per informazioni e prenotazioni (Tel ). Dove lo spirito si nutre e si rigenera CARPI: OASI DI PACE IN CITTÀ Nel cuore della città, nel raccolto piazzale Re Astolfo a ridosso di Palazzo Pio e di piazza Martiri, la pieve di Santa Maria in Castello, che i carpigiani chiamano comunemente La Sagra, offre spazi ideali per la contemplazione e per una sosta spirituale. Il sobrio interno invita al raccoglimento: mantiene l impronta romanica con, particolarmente pregevoli, i resti di affreschi nella navata centrale con episodi tratti dai Vangeli (XII secolo). Nella parte sinistra della chiesa, risplendono invece gli affreschi quattrocenteschi delle cappelle di San Martino e di Santa Caterina d Alessandria, di scuola emiliana. Altri luoghi votati alla meditazione e al raccoglimento sono i due monasteri di clausura con le rispettive chiese di Santa Chiara e San Bernardino da Siena, autentici gioielli artistici. Qui le suore Clarisse e Cappuccine, che offrono anche accoglienza, trascorrono le giornate scandite dai ritmi della preghiera e anche dall ascolto per tutti coloro che si rivolgono ad esse. Fuori città, nella tranquillità della campagna carpigiana e comodamente raggiungibile anche in bicicletta, si trova invece il santuario della Madonna dei Ponticelli. PIACENZA: NEL SEGNO DI BERNARDO E COLOMBANO Nella diocesi di Piacenza-Bobbio, luoghi dello spirito sono due significative realtà: l abbazia cistercense di Chiaravalle della Colomba, lungo l antica via Francigena e l abbazia di San Colombano a Bobbio, sulla via degli Abati. La fondazione del monastero di Chiaravalle della Colomba è merito della straordinaria attività di San Bernardo. L impianto romanico a tre navate si sviluppa in altezza secondo un precoce carattere di transizione al gotico. Dalla navata destra si accede al chiostro duecentesco, perfettamente conservato (Tel ). Nel 614 giunse a Bobbio dall Irlanda il monaco Colombano che qui fondò una delle più potenti abbazie medievali d Europa. L abbazia è stata costruita nella seconda parte del 400, sopra la chiesa conventuale anteriore al 1000; nella cripta si ammirano un mosaico del XII sec. e il sarcofago di San Colombano. Il museo dell abbazia espone pezzi che vanno dai primi secoli dell era cristiana fino alla metà del XVI secolo (Tel ). MODENA: NELLA QUIETE DELLA PIEVE E una vera e propria oasi di silenzio e di pace dove chiunque entra difficilmente riesce a sottrarsi al clima di intensa spiritualità che l ambiente, nella rassicurante penombra del romanico, riesce a trasmettere. La piccola pieve di Rocca Santa Maria, dedicata all Assunta, è un gioiello risalente all VIII - IX secolo e successivamente donato dalla contessa Matilde di Canossa al vescovo modenese Dodone. Particolarmente suggestivo l interno diviso in tre navate da sei tozze colonne sormontate da splendidi capitelli finemente scolpiti. Arroccata su di una rupe rocciosa tra le colline di Serramazzoni, l antica chiesa ospitava fino a pochi anni fa una congregazione religiosa femminile. Di questa presenza rimane oggi, avvolta nel silenzio e nella luce soffusa della piccola navata di destra, una grande icona raffigurante la Madre di Dio con in braccio il Figlio: per chi entra, un invio al raccoglimento e alla preghiera. Altri luoghi in cui lo spirito riesce a rigenerarsi sono il Centro di spiritualità delle suore Francescane Missionarie di Cristo a Fanano (tel ), nell alto Appennino modenese, e quello della Visitazione a Baggiovara, appena fuori città (tel ). FIDENZA: LA BIBBIA NELLA PIETRA Il Santo Apostolo Simone mostra la via a coloro che vanno a Roma Questa iscrizione del cartiglio della statua di San Simone apostolo, posta in facciata nella cattedrale di Fidenza, è la testimonianza dell importanza di questa grande chiesa, del pellegrinaggio e del nodo cruciale costituito dalla città (nel medioevo Borgo San Donnino) nel tratto padano della via Francigena. L intento catechetico rivolto ai viandanti è particolarmente evidente nel duomo di Fidenza, tempio romeo per eccellenza: le raffigurazioni su pietra mostrano, come esempio di fede, la storia del martirio di Donnino, indicano i vizi capitali dai quali bisogna rifuggire e ritraggono in più punti i pellegrini stessi. Le immagini scultoree proposte da Benedetto Antelami e dai suoi aiutanti si rivolgono direttamente al pellegrino e questo modo di narrare permette la comprensione degli scritti a tutti i viaggiatori, molti dei quali analfabeti. All interno del tragitto della via Francigena, il duomo di Fidenza è dunque testimonianza di una grande e ancor affascinante ricchezza spirituale capace di parlare, nel medioevo come oggi, al cuore e allo spirito dell uomo.

17 Q ualche simpatizzante delle statistiche occasionali ricorda che anche l ultima volta, per i festeggiamenti del 25, pioveva. Ma sicuramente non sarebbe stato il maltempo a fermare un evento per certi versi straordinario: 40 anni di scautismo a Rolo. Non è la descrizione della giornata in se stessa a colpire, ma sono le emozioni, i sentimenti, i fazzolettoni sbiaditi dal tempo, ma non per questo privi del fascino che solo chi è stato scout può cogliere; sguardi di sorpresa nel rivedere vecchie glorie che hanno fatto la storia della nostra associazione. Bimbi curiosi si guardano intorno stupiti da tante camicie azzurre, nel sentire la voce dei propri cari intonare vecchie canzoni scout, quelle stesse canzonette che sono servite per addolcire il loro sonno serale. La pioggia incessante non ha permesso lo svolgimento delle attività preparate e mentre lupetti, esploratori con rispettivi fratelli e sorelle trovano il gusto di giocare in una struttura al coperto, i più romantici, asserragliati nelle stanze semibuie, guardano vecchi video in bianco e nero, cercando di riconoscere tra le immagini sfuocate se stessi ed amici d infanzia mai più visti. La presenza di Raffaele Facci, fondatore del gruppo, ha permesso al nostro Clan - e non solo - di approfondire il tema proposto dal capitolo: il rispetto. Grazie alla sua esperienza lavorativa ci ha regalato la sua testimonianza e diverse sottolineature sul disagio giovanile, sullo spendere del tempo nelle relazioni che scegliamo, sull essere custodi di chi abbiamo accanto. Domenica 20 giugno il momento centrale dei festeggiamenti del Rolo1 In occasione della sagra parrocchiale, il ricordo durante la messa, la mostra, la presenza di nuovi e vecchi amici 1971 campo estivo squadriglie Cornacchie e Sparvieri; in piedi da sinistra Franco Nasi, Claudio Garuti, Marco Frignani, Massimo Frignani, Roberto Garuti, in basso: Benito Micheli e Filippo Mantovani V ita della C hiesa 17 40, ma non li dimostra! Raffaele Facci, fondatore del Rolo1, Massimo Frignani, Federico Razzoli, Edoardo Mariotti, Manuela Nasi, Gian Paolo Camurri, cofondatore Ritrovarsi dopo 40 anni non voleva essere una puntata di Chi l ha visto? e neppure una sorta di giornata della memoria, ma la consapevolezza che ogni tappa è solo l inizio di una nuova avventura, che l entusiasmo è sempre quello, che i sorrisi sui volti non sono cambiati e le rughe che il tempo ci dona sembrano persino più belle accanto alla nostra promessa. Già, una promessa fatta una volta è una promessa per sempre. Ringraziamo nostro Signore per averci scelto, per voi tutti l augurio di sempre:buona caccia, buon sentiero, buona strada! Lontra persuasiva - Rolo1 A San Marino il campo Acr elementari Parrocchia di Cortile/San Martino Secchia Cicolo Anspi «Perla» Cortile Si è svolto da lunedì 14 a sabato 19 giugno il campo Acr domestico per i ragazzi delle elementari delle parrocchie di Cibeno, Fossoli e San Marino. Anche quest anno come da tradizione a ospitare bimbi ed educatori delle comunità della Quarta zona pastorale è stata la parrocchia di San Marino con i suoi locali ma soprattutto con le persone che la animano, a partire da don Antonio Dotti assistente del campo, senza dimenticare le cuoche che hanno fatto di tutto per rendere questa settimana indimenticabile anche dal punto di vista gastronomico! Tema dell anno, quello scelto a livello diocesano dall Acr, Giovanni, figlio del tuono, un cammino insieme a uno dei discepoli che il Vangelo di Marco mostra in sequela dietro a Gesù. Tante le attività e i giochi, non sono mancati i momenti di preghiera quotidiani e la celebrazione penitenziale per i più grandi, con la partecipazione degli altri sacerdoti, don Carlo Gasperi e don Roberto Vecchi e, ovviamente, la celebrazione finale con le famiglie, molto partecipata e sentita. Sempre insieme, gli educatori si preparano ora al campo per i ragazzi delle medie, in programma a metà luglio. A tutti i ragazzi un arrivederci nelle rispettive parrocchie, la domenica, in questo Tempo estate eccezionale che si spera, sulla scia del campo, possa essere vissuto davvero in cammino, o meglio, di corsa, dietro al Signore Gesù. B. B. QUOTA DI PARTECIPAZIONE: euro 140,00 + euro 7 (per assicurazione delle persone non associate Anspi) da versare alla prenotazione. (esclusi extra di carattere personale e quanto non incluso alla voce: «Quota di partecipazione»). Prenotazione: 059/ Sig. Anna - 393/ Sergio Parrocchia di San Biagio di San Marino Milano Visita al centro storico, al Cenacolo e alla Pinacoteca di Brera Sabato 3 luglio e 4 luglio organizza una gita a: SANTUARIO DI BOCA - LAGO D ORTA ISOLA DI SAN GIULIO e ARONA (Lago Maggiore), in provincia di Novara Partenza ore Pranzo (per chi lo desidera) con menù tipico oppure pranzo al sacco. Rientro previsto per le ore 21 Quota di partecipazione: euro 35,00 solo viaggio; euro 20 costo del pranzo. La quota di partecipazione comprende: il viaggio in pullman, il biglietto di accesso al Cenacolo e alla Pinacoteca di Brera - la visita guidata. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a: Don Antonio tel ; Rosa tel ; Claudia tel

18 18 La parrocchia di Mortizzuolo e i Volontari per le Missioni in una serata di solidarietà per suor Elisabetta Calzolari Progetti in Madagascar Lourdes Pellegrinaggio regionale agosto in treno agosto in aereo Pellegrinaggio nazionale 27 settembre 3 ottobre in treno 28 settembre 2 ottobre in aereo Per informazioni e prenotazioni: via San Bernardino da Siena 14, Carpi - tel. e fax (martedì e giovedì dalle alle 19); presso parrocchia di Mirandola tel (sabato ore 9-12). abato 19 giugno la comunità parrocchiale di S Mortizzuolo e i Volontari per le Missioni hanno trascorso una bella serata in compagnia di suor Elisabetta Calzolari, tornata dopo quattro anni a trovare gli amici per informarli sui progetti della sua missione. Questa è la terza volta in otto anni che la parrocchia accoglie la religiosa francescana che quest anno ricorda i 40 anni di missione in Madagascar. Per l occasione suor Elisabetta ha chiesto di sostenere il grande progetto di costruzione della chiesa di Ampahimanga, un edificio che possa contenere almeno un migliaio di fedeli. Questo progetto non ha messo in secondo piano, naturalmente, tutto il lavoro svolto in campo sociale, progetti come la realizzazione di un acquedotto lungo 35 chilometri, il più esteso in Madagascar, le scuole ed altre iniziative di promozione umana. Durante la cena i partecipanti hanno potuto vedere su un grande schermo le immagini delle opere realizzate da queste suore francescane, ottime imprenditrici di Dio, ben rappresentate da suor Elisabetta. Da sottolineare che la parrocchia di Mortizzuolo ha offerto la cena ai partecipanti e ciò ha permesso di devolvere interamente i euro, raccolti durante la serata, alla costruzione della chiesa di Incontro a Santa Giustina Ampahimanga. A questo risultato vanno aggiunte l offerta di 100 euro dei bambini della scuola dell infanzia parrocchiale per il progetto Un piatto di riso e un offerta anonima di 500 euro. I Volontari per le Missioni ringraziano il parroco don Carlo Bellini e tutta l attiva comunità parrocchiale per aver contribuito alla buona riuscita di questa serata dedicata all ascolto di chi vive e opera al servizio dei più poveri. V. P. Sabato 26 giugno presso la sede dei Volontari per le Missioni a Santa Giustina di Mirandola si terrà l incontro per salutare le volontarie in partenza nelle prossime settimane. Questo il programma: alle 17 arrivo e accoglienza; alle testimonianze e saluti; alle 19 Santa Messa celebrata dall assistente dell associazione e vicario parrocchiale di Mirandola, don Germain; alle 20 cena insieme. Info: vol.mission@tiscali.it; Daniela Aleotti cell Ricordando Dina Citelli: una vita per il volontariato Preghiera e azione Lunedì 14 giugno nel Duomo di Mirandola sono state celebrate le esequie di Dina Citelli, socia dei Volontari per le Missioni e impegnata da sempre nel volontariato in parrocchia. Questo il ricordo commosso e grato della comunità letto durante la celebrazione. Dire in poche parole chi era Dina Citelli Dina è una impresa difficile! Tanti erano i pregi che, pur nella sua riservatezza, si potevano apprezzare in lei. La dolcezza e la chiarezza si univano a lealtà, precisione e determinazione sempre conditi da un pizzico di ironia. Non faceva mai pesare le sue difficoltà quando accudiva la mamma anziana e ammalata, neppure il fatto di essere nell inevitabile solitudine di persona single, argomento questo sul quale spesso ironizzava. Non è vero che per diventare santi bisogna morire! Per Dina ogni cosa era normale, quando ancora lavorava in banca era già nella Consulta pastorale del lavoro e raggiunto il pensionamento si è buttata con tutta se stessa nel volontariato, specialmente missionario, tanto che i suoi più cari amici erano innanzitutto missionari del Mozambico e del Benin (Carla Baraldi ne sa qualcosa). Quando si prefiggeva uno scopo di solo obiettivo missionario lo perseguiva fino in fondo. Non amava le discussioni, piuttosto taceva, ma, prima o poi, manifestava sempre il suo pensiero. Non tollerava le ipocrisie e i pettegolezzi. Applicava la sua esperienza lavorativa di impiegata bancaria nelle tante mansioni economiche che le venivano affidate dalle varie associazioni di volontariato di cui ha fatto parte. Coordinava il suo gruppo di ragazze pro missioni con il suo modo dolce ottenendo sempre pronte risposte ad ogni sua chiamata. Punto fisso nella sua giornata erano l Eucaristia e la preghiera e, mai sazia delle normali orazioni, ne cercava in internet e le più belle le donava a parenti e amici. Ha coltivato la sua fede ogni giorno coniugando dedizione, ascolto e amore caritatevole. Nell Anno Sacerdotale il Papa e i sacerdoti ci hanno chiesto di pregare per le vocazioni. In Dina vediamo in parte realizzate tali preghiere perché il suo essere di sostegno efficace per i missionari e di appoggio e disponibilità per il parroco è stato realizzare una Vocazione con la V maiuscola. Cara Dina, lasci un buon ricordo in ognuno di noi ed un esempio da seguire. Grazie per tutto quanto hai saputo donare. Ora sei presso il Signore; intercedi a sostegno dei missionari e di quanti lavorano nella vigna del Signore. La comunità parrocchiale di Mirandola e i Volontari per le Missioni PENSIONI: IN ARRIVO LA QUATTORDICESIMA E prossimo il pagamento della quattordicesima mensilità. Il sindacato pensionati Cisl ricorda che non è necessario un nuovo provvedimento per avere riconosciuto il diritto, previa verifica del reddito dell interessato. Infatti, la legge istitutiva del 2007, ottenuta grazie alle lotte del sindacato dei pensionati, ha messo questo intervento a regime. Pertanto, la somma aggiuntiva (quattordicesima) sarà posta in pagamento con la mensilità di luglio, oppure a dicembre se l interessato perfeziona i requisiti nel corso del secondo semestre dell anno. Gli importi non sono variati rispetto a quelli previsti dalla legge e non sono soggetti a tassazione. Varia, invece, il limite di reddito in quanto è riferito al valore del trattamento minimo, pari a 8.988,92 euro (2010). Altro requisito è avere 64 anni di età. RIMBORSO CONTI DORMIENTI Rientrano nei depositi bancari dormienti i depositi di somme di denaro o altri strumenti finanziari, sui quali non sia stata effettuata alcuna operazione da parte del titolare Rubrica a cura della Federazione Nazionale Pensionati CISL Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel Mirandola - Via Bernardi 19 - tel nel periodo di tempo di 10 anni dalla data della loro libera disponibilità. La consultazione dell elenco dei conti considerati dormienti è possibile sul sito internet del Ministero dell Economia e delle Finanze ( Il Ministero ha reso noto che dal 14 giugno 2010 la CONSAP gestirà i contatti telefonici con coloro che sono interessati alla richiesta di rimborso delle somme affluite al Fondo rapporti dormienti. Il telefono è da lunedì a giovedì (9,00-17,00) e venerdì (9,00-13,00). I RAGGRUPPAMENTI TECNICI Si è svolto di recente un convegno a Roma sul ruolo dei Raggruppamenti Tecnici (RR. TT.) organizzato dal sindacato pensionati Cisl. È stato possibile così rivisitare il loro ruolo per valorizzare la forza sindacale rappresentativa di ex-lavoratori del settore pubblico, portatori di un notevole bagaglio di esperienze e professionalità e di una sensibilità solidale unitaria. L iniziativa guarda anche alla promozione dell adesione al sindacato (proselitismo) e alla tutela previdenziale degli iscritti. Accanto al rapporto con i singoli pensionati, soprattutto attraverso le leghe, se ne affianca uno collettivo, in cui la difesa degli interessi e delle tutele giunge al livello della concertazione collettiva. In questo modo si assicura la necessaria vicinanza all iscritto, inserendolo in percorsi e strutture di servizio in grado di affrontare i problemi legati al diritto alla buona sanità, la difesa e rivalutazione del reddito da pensione, l assistenza sociosanitaria, la non autosufficienza. La loro azione assicura una maggiore tutela e un miglior funzionamento nella gestione e applicazione delle direttive degli Enti Previdenziali; rappresenta una sorta di secondo livello di contrattazione, in quanto affianca al primo livello nazionale rivolto agli Enti, anche un altro destinato all applicazione dei contenuti, definiti a livello nazionale; concorre, inoltre, a mettere in evidenza problemi non considerati nella contrattazione nazionale.

19 Nei prossimi giorni l arrivo dal Malawi di Anna Tommasi Missione e carceri Ha Magda Gilioli appena 16 anni Anna Tommasi quando entra, con il permesso sofferto dei genitori, a far parte della comunità missionaria Falmi (Francescane Ausiliarie Laiche Missionarie dell Immacolata) a Roma, emette il primo giuramento a 21 anni e dopo tre parte per la Tanzania per aprire una nuova casa nella lontana e abbandonata regione di Kigoma. Impiega più di un mese di viaggio per raggiungere la missione di Kasumo, per rimanervi nove anni. Lavora nel campo della catechesi e della promozione della donna, viene richiamata a Roma dove resta per ben venticinque anni. Poi, nel 2002, inizia una nuova tappa della sua vita missionaria in Malawi insieme alla missionaria e medico Germana Munari. Alla soglia dei 60 anni, affronta la difficoltà principale che è l apprendimento di una nuova lingua africana, ma il Signore la sostiene ed ora comunica liberamente con tutti, si ambienta subito e trova ambiti diversi di attività: la pastorale carceraria in sei istituti penitenziari; gli asili nei villaggi (attualmente sono 40 nel progetto Falmi); segue la gioventù francescana, il gruppo famiglie e una biblioteca per le scuole superiori. Anna è minuta, dolce, sempre sorridente soprattutto quando ti dice anche qui, in Malawi, mi trovo a casa, sono felice di quanto il Signore mi concede di compiere, e chiedo solo che mi dia il dono della fedeltà gioiosa fino alla fine. I giovani Anna inizia a lavorare nel carcere di Chichiri nel Qui era presente anche una sezione per i ragazzi, ma aperta, perciò gli adulti potevano approfittare di loro senza difficoltà. Nel 2005 le autorità riuniscono tutti i giovani dai 15 ai 22 anni nel Centre Rehabilitation for Young Offenders di Bvumbwe e Anna comincia subito ad andare a trovarli: scopre che al di là della coltivazione dei campi non c è nient altro che li aiuti nel processo di riabilitazione e chiede alla direzione e al Chief Commissioner for Prisons di poter iniziare il progetto scuola. Ottenuto il permesso alla fine del 2005 inizia i corsi regolari per la scuola primaria, poi quelli per la scuola secondaria ed infine il terzo anno di scuola superiore. Con un contributo della Caritas Italiana fa costruire due stanze e un cortile interno dove i ragazzi possono apprendere un mestiere. Progetto Carceri: con qualsiasi offerta aiuti Anna Tommasi a sostenere i detenuti nel pagare l avvocato difensore, il cibo e le cure mediche, e nel loro reinserimento sociale ecc. Progetto Adozione carcerato: con 10 euro al mese sostieni un detenuto negli studi e nel reinserimento lavorativo e sociale. Anna Tommasi distribuisce le Bibbie ai detenuti Gli adulti Per gli adulti del carcere di Chichiri Anna ha avviato corsi professionali rivolti chi ha già un diploma di scuola superiore: molti detenuti sono usciti con il loro diploma in Hotel Managment, Marketing, Education, Accountancy ecc. Scrive Anna: Con le vostre offerte ho pagato la tassa di iscrizione a 24 detenuti che per la prima volta fanno gli esami governativi come apprendisti falegnami, muratori, elettricisti, meccanici, idraulici. I falegnami e i meccanici hanno fatto già fatto gli esami di teoria e pratica del 1 livello, gli altri li faranno nei prossimi giorni. Un altra decina sono iscritti alla scuola per corrispondenza e attendono di ricevere il loro diploma. Questa credo sia la strada maestra per la loro riabilitazione e per l inserimento quando usciranno dal carcere. Lo scorso 9 aprile, alla presenza dell arcivescovo monsignor Tarcisio Ziyaje, è stata inaugurata la nuova infermeria che è riuscita a far costruire dai detenuti grazie all aiuto della Conferenza episcopale italiana, mentre con gli aiuti inviati dal Centro missionario di Carpi ha potuto arredare le due stanze da letto: un piccola per i più gravi o in isolamento, l altra più grande per i detenuti debilitati, convalescenti o malati. Anna non dimentica mai l aspetto della catechesi, così per lo scorso Natale ha comperato le bibbie ed i testi liturgici per le varie prigioni. In tutti questi anni ha sempre lavorato con rispetto e delicatezza in modo che la direzione del carcere le lasciasse la massima libertà di azione: così entra ed esce quando vuole, si trattiene tranquillamente con i detenuti, non grida e non fa denunce per non farsi chiudere le porte in faccia e perdere la possibilità di dare coraggio e speranza ai tanti detenuti che possono contare solo sulla sua presenza. 19 Domenica 27 giugno Anna Tommasi porterà la sua testimonianza presso la parrocchia di Rovereto durante le messe delle ore 8.30 e Dalle 9.30 alle 11, in canonica, incontrerà tutti i donatori che sostengono il progetto di adozioni a distanza A Mani Aperte della dottoressa Germana Munari per aggiornamenti sull andamento del progetto. Giovedì 5 agosto sarà presente a Ossana presso il campo adultissimi dell Azione Cattolica. Il sistema carcerario è un settore vastissimo ed i problemi, che sono molti anche nei paesi ricchi, nei paesi in via di sviluppo diventano drammatici. Nel carcere di Chichiri i detenuti sfiorano le 2 mila unità. Spesso saltano anche l unico pasto giornaliero a base di polenta e lenticchie. La povertà è la principale causa di detenzione, infatti per il 90% dei casi si tratta di piccoli furti. La seconda grande causa è la mancanza di una struttura familiare solida: molti ragazzi sono orfani o con genitori separati e non hanno nemmeno frequentato la scuola primaria. Qualcuno ruba qualcosa al datore di lavoro per disperazione perché non lo paga e poi si trova a scontare una condanna a 5 anni di carcere. Spesso vengono buttati in prigione venditori ambulanti perché non riescono a pagare una multa equivalente a 2,50 euro. In Malawi non vi è equità nei processi, infatti le indagini preliminari lasciano a desiderare e non ci sono avvocati difensori in tribunale, a meno che uno non possa permettersi di pagare. Adozioni a distanza A Mani Aperte contro morbillo e colera CANTINA DI S. CROCE Soc. Agr. Coop. ( a soli 300 mt. dal casello autostradale di Carpi) Tel Fax info@cantinasantacroce.it - Cari amici di A Mani Aperte e amici tutti dei nostri orfani di Lunzu, approfitto della nostra missionaria Anna Tommasi che viene in Italia per inviarvi il mio più sentito grazie per il vostro regolare, fedele contributo a favore dei nostri bambini. Germana Munari Non ho le parole per ringraziarvi a nome di chi si prende cura di loro che ogni mese possono usufruire largamente della vostra fraterna assistenza per i loro piccoli. Solo il Signore può compensarvi adeguatamente per noi, mentre le nostre parole e il nostro cuore sono ricolmi di riconoscenza per la vostra bontà, vicinanza, solidarietà con chi soffre nel bisogno. E veramente in questo periodo i nostri bambini soffrono ancor più del solito, perché si è sparsa ultimamente una tremenda epidemia di morbillo che fa vittime fra i nostri piccoli, nonostante le adeguate cure in ospedale per prevenire le complicazioni. Sembra che il vaccino non sia molto efficace. Il governo ha organizzato una campagna di vaccinazioni per tutti i bambini dai 6 mesi ai 15anni, ma anche sopra e sotto questi limiti di età abbiano ricoverati in ospedale. Recentemente un altra calamità ha colpito la nostra gente: piccoli e grandi hanno subito gli effetti di una diffusa epidemia di colera, che ora fortunatamente sta scomparendo, ma quanta sofferenza in chi ne era colpito! Così ogni vostro aiuto per i nostri piccoli è sempre più che ambito ed accetto, come una provvidenziale manna dal cielo, e il cielo provveda ogni bene a voi e alle vostre famiglie. Questo gli chiediamo caldamente ogni giorno di tutto cuore. La vostra missionaria Germana Munari, Falmi Per donazioni, specificando il progetto: ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA MISSIONARIA ONLUS IT 14 M

20 20 C ultura e S ocietà Nasce sul territorio una cooperativa che si occupa di assistenza e momenti ricreativi per minori, giovani e anziani. A metterla in piedi, tre ragazzi con pochi anni e tanti progetti Dal 24 al 29 giugno Giovani in (anim)azione S Benedetta Bellocchio Da sinistra: Claudia Collaro, Ilario De Nittis e Antonio Conte arà che lo conosco da tempo questo giovane, che mi sembra non sia cambiato. Eppure ne ha fatta di strada da quando frequentava la parrocchia. Un ragazzo come tanti, desideroso di fare esperienze, ma anche di mettersi a servizio degli altri, Ilario De Nittis, classe 1988, insieme ad altri come lui è diventato imprenditore di solidarietà. Alle spalle esperienze come educatore nei villaggi turistici in estate, nel resto del tempo lo studio per conseguire il diploma per operatore socio sanitario, sempre all opera con stage formativi, dalle scuole d infanzia alle case protette per anziani. Poi, alcuni anni di lavoro, intensi, a Carpi e non solo, fino alla decisione, entusiasmante e difficile, di dare una struttura vera al suo sogno di fare dell animazione sociale una vera professione. Un sogno che comprende anche altri, se pensiamo che dentro al progetto di cooperativa sociale, nata con l appoggio di un socio anziano, il padre Mario, ha saputo coinvolgere giovani come lui: Antonio Conte e Claudia Collaro ma, aggiunge Ilario, vorrei aprire anche ad altri. Ho sempre pensato che i giovani hanno bisogno di spazi per spendersi. Alcuni, dopo anni difficili, hanno bisogno di una seconda opportunità, altri semplicemente è giusto che possano trovare un luogo in cui giocare le competenze acquisite negli anni dello studio, insomma farsi le ossa. Così nasce Scai, una cooperativa sociale no-profit di servizi, con l intento specifico di dare una risposta ai bisogni di carattere ricreativo, educativo e socio-assistenziale presenti sul territorio, in particolare quelli ancora non soddisfatti da altri soggetti già presenti. Crediamo nell importanza di questo radicamento territoriale - spiega De Nittis -; è un presupposto fondamentale per lo sviluppo della qualità dei servizi e per la promozione di un collegamento stabile tra servizi pubblici e privato sociale. Strutture flessibili, professionalità anche esterne di cui avvalersi, molti contatti e l attenzione di alcuni sponsor, insieme forse all esuberanza e alla simpatia data dalla giovane età, hanno permesso a Ilario e soci di ottimizzare i costi, offrendo svariati servizi per minori (dal semplice trasporto alle visite a fattorie didattiche, musicoterapia, psicomotricità, dog therapy e altro su richiesta), giovani (promozione integrale della persona, del valore della vita e di temi come giustizia sociale, solidarietà e fraternità, sostegno ed accompagnamento nel far fronte ai propri compiti evolutivi) e anziani. In questo campo lo sguardo di Ilario sembra illuminarsi. Forse ricorda persone e volti con cui ha lavorato, alle case Il Quadrifoglio di Carpi e Sandro Pertini di Soliera: Gli anziani non sempre vengono visti come soggetti e protagonisti della loro vita, dentro e fuori le strutture, mentre si meritano una vita non solo dignitosa, ma allegra e vivace. L invecchiamento è, in fondo, un processo naturale (non un elemento di diversità o di malattia) che va accompagnato. Meglio - aggiunge De Nittis - animato. Certo il rimanere il più a lungo possibile in famiglia e all interno della propria casa rappresenta la condizione più appropriata per il rispetto della persona, delle sue abitudini e del suo vissuto. Per questo, facendo leva sul territorio, occorre promuovere la partecipazione e la responsabilità dei singoli e dei gruppi, collaborare con i vari soggetti della rete dei servizi-sociali ed istituzionali della comunità locale per costruire e fortificare il sostegno alla persona e alla famiglia. Poi c è tutta l attività che si può fare nelle strutture per rendere questi anziani protagonisti e ancora al centro di una rete di relazioni Dall analisi dei servizi sociali nel nostro Paese emerge come all evolversi della società non sia seguita una efficace evoluzione dei servizi offerti. Proprio per ridurre tale gap nasce la cooperativa, che vuole intrecciare sul territorio una rete di rapporti significativi e costruttivi. Con il motto: Per andare veloci, si può camminare da soli. Ma se si vuole andare lontano bisogna camminare insieme agli altri. Tutte le informazioni sull attività della cooperativa su p.le Allende 8/a Carpi, tel Si cercano inoltre educatori e animatori per campi estivi. significative: sì, le azioni della cooperativa si pongono in una speciale sintonia con la persona cercando di progettare assieme a lei il proprio ritmo di vita quotidiano, il proprio percorso, sostenendola e stimolandola nelle sue abitudini, difficoltà, desideri, aspettative, ricordi e gioie. Tutto questo è una grande ricchezza che gli anziani sanno donarci. Ho amici - aggiunge - che hanno i nonni a Carpi e non vanno mai a trovarli; i miei sono a chilometri di distanza e io sarei sempre da loro!. E con l articolo in uscita giunge via una buona notizia: con gioia - scrive De Nittis - apprendiamo che siamo stati incaricati di gestire l animazione delle case di riposo di San Martino 1 a Vaciglio di Modena e San Martino 2 a Riolo di Castelfranco. Tanti, davvero tanti i progetti in campo, non c è che da augurare buona fortuna. Una festa per tutti L estate a Cibeno si apre con la festa parrocchiale Cibeninfesta a giugno e si conclude con la sagra in onore di Maria Madre di Dio a settembre. Due importanti momenti di aggregazione diversi tra loro: vera festa paesana quella di giugno, dedicata quasi interamente allo stare insieme con semplicità ed allegria, più incentrata sui momenti di preghiera e di celebrazione liturgica quella di settembre. Cibeninfesta si articola in sei serate, tutte da gustare al ristorante che propone cucina tradizionale, pesce e gnocco fritto e da trascorrere tra stand, torneo di briscola, musica e spettacoli di notevole livello artistico. Novità di questa edizione sono la piazzetta dei ragazzi, uno spazio per giochi e intrattenimento per i più giovani e le lanterne volanti, un suggestivo modo per illuminare il cielo, con semplicità ed un pizzico di magia. Sei serate per incontrarsi piacevolmente, per fare della parrocchia un centro d aggregazione per tutto il quartiere e non solo. Non mancherà un momento formativo, con la catechesi tenuta da don Roberto Vecchi domenica 27 giugno sul rapporto tra eucaristia e vita del cristiano e una Messa del tutto speciale, quella di martedì 29 giugno, nella festa dei santi apostoli Pietro e Paolo, in cui sarà ricordato il 46 anniversario dell ordinazione sacerdotale del parroco don Carlo Gasperi. C.C. GIOVEDI 24 GIUGNO ore 21,00: 7 Torneo di briscola Meteg un careg, ch al tog me! ore 21,30: Concerto dei Tana Club, grandi successi rock anni VENERDI 25 GIUGNO ore 21,30: Amici del Cibenino, talent show ore 23,30: Lucciole e lanterne: luci, colori, sorpresa e stupore in una notte di mezza estate a Cibeninfesta SABATO 26 GIUGNO ore 21,30: Momenti di gloria V, spettacolo di musica e intrattenimento condotto da Max Azzolini DOMENICA 27 GIUGNO ore 18,00: catechesi di don Roberto Vecchi, parroco di Fossoli sul tema: Fate questo in memoria di me. Chiamati a ringraziare con la vita il Signore risorto ore 21,30: Concerto dei Mad pur l Unheard, ballate acustiche, filastrocche ciondolanti con sottofondi folkpopolari LUNEDI 28 GIUGNO ore 21,30: Concerto dei Whispering wings, suggestioni di musiche, canti e balli irlandesi MARTEDI 29 GIUGNO ore 19,00: Santa Messa nella festa dei Ss. Pietro e Paolo Apostoli. ore 21,30: Serata campo giochi, intrattenimento per bambini e famiglie ore 23,30: Lucciole e lanterne, luci, colori, sorpresa e stupore a conclusione di Cibeninfesta Tutte le sere: ristorante con piatti tradizionali, pesce e gnocco fritto - bar - pesca di beneficenza - piano bar con Dino - divertimento alla piazzetta dei ragazzi. per non dimentic enticar are Vi aiutiamo a non lasciare soli i vostri cari Haltea servizi cura e mantiene costantemente in ordine lapidi e cappelle di famiglia con la posa dei fiori, nel rispetto della sensibilità religiosa dei nostri clienti A richiesta il servizio viene effettuato con frequenza settimanale, quindicinale o mensile. I servizi vengono svolti presso tutti i cimiteri delle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Bologna. A garanzia del lavoro svolto Haltea mette a disposizione del cliente strumenti che permettono di avere un riscontro certo della regolare esecuzione del servizio. Considerando la peculiarità e la delicatezza della mansione da espletare i nostri operatori sono in possesso di una qualificata professionalità e di una specifica formazione. Una persona è veramente morta quando viene dimenticata Per informazioni: Carpi, Via Meloni di Quartirolo 16, tel , fax Cavezzo, Via A. Dante 9, tel : Modena, Largo A. Moro 1, tel info@haltea.net -

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