Particolarità di alcuni trattamenti: Dott. Daniele Gombi
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1 Particolarità di alcuni trattamenti: Videosorveglianza, Marketing, Mobile Device Dott. Daniele Gombi
2 ALCUNI DATI smartphone stimati in Italia +52% Rispetto al % utenti che li usano in ambito aziendale [Fonte IPSOS Media ICT 2011] 142,7 (4,3%) smartphone persi o rubati di cui 57% non protetti di cui 60% contenenti dati critici iii [Fonte Ponemon Institute, 2011 su campione di 439 società U.S.A. in 12 mesi ]
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4 (Nonostante l elevato tasso di introduzione sul mercato dei device mobili, solo una minima parte delle aziende ne sta supportando ufficialmente l uso < 20%) 1. Eterogeneità delle caratteristiche tecnologiche 2. Vulnerabilità tecniche ih 3. Comportamenti non idonei e non consapevolezza 4. BYOD promiscuità dei dati personali e aziendali 5. Difficoltà di controllo su utilizzo e raccolta dati (fotocamera) 6. Elevata probabilità di furto o perdita 7. Mancanza di preliminare analisi dei rischi 8. Mancanza di procedure di incident handling 9. Non analisi dei trattamenti effettuati 10. Non applicazione delle misure minime di sicurezza
5 Presenza di una password di accesso forte Autenticazione e gestione credenziali Blocco dopo un periodo di inattività Remote Wipe (corporate content wipe o total wipe) Cifratura della memoria (interna ed esterna) Aggiornamento periodico strumenti Monitoraggio della manipolazioni dei dati sul dispositivo Firewall ed Antivirus VPNdiaccessoalle alle risorse aziendali Archiviazione e backup dei dati Separazione dei dati aziendali dai dati personali
6 Dismissione dispositivi mobili (sim, schede di memoria interne e removibili) Provvedimento 13 ottobre 2008 Accesso promiscuo alla e mail aziendale e personale Linee Guida 01 marzo 2007 Piattaforme centralizzate di gestione dei dispositivi mobili Provvedimento AdS 27 novembre 2008 Geolocalizzazione, li i utilizzo ibrido id Statuto dei lavoratori Modello di organizzazione idoneo e rischi connessi ai dispositivi mobili, reati informatici in ambito mobile D.Lgs 231/2001
7 Marketing Per le iniziative di marketing, a condizione che i dati siano tratti da fonti diverse dagli elenchi telefonici lf ii o raccolti li direttamente dal soggetto, la persona giuridica, ente o associazione non sono più interessati e, quindi, il Codice Privacy non è applicabile.
8 Marketing Se le attività di marketing (telefonico e postale) sono, invece, eseguite attingendo i dati dagli elenchi telefonici, la persona giuridica, ente o associazione sono da considerarsi abbonati e, dunque, nuovamente è applicabile l attuale testo normativo in materia di privacy. Vige il regime basato sul Registro Pubblico dll delle Opposizioni i i e la relativa iscrizione e procedure annesse (si ricorda, ancora da attuare per quanto attiene il marketing postale). Infatti, gli articoli del Codice Privacy che regolano questa materia esplicitamente si riferiscono non agli interessati, bensì agli abbonati e nulla nei loro confronti è cambiato
9 Marketing Art. 130 sulle comunicazioni indesiderate che disciplinano il marketing telefonico senza operatore, via e mail, via Sms e Mms: si parla di interessati (e non di abbonati ) Non essendo più considerati interessati, la persona giuridica, ente o associazione potrebbero essere lecitamente usati per fini di invio di e mail pubblicitarie, Sms promozionali, telefonate di carattere commerciale senza che sia necessario rendere l informativa e ottenere il consenso?
10 Marketing Provvedimento del garante Titolarità del trattamento di dati personali in capo ai soggetti che si avvalgono di agenti per attività promozionali 15 giugno 2011 (Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 153 del 4 luglio 2011) ed entrato in vigore vgoeil 30/11/2011 / 0 Agenti responsabili del trattamento
11 Videosorveglianza D.Lgs. 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali Provvedimento 8 Aprile 2010 Legge 300/1970 art.4 Statuto dei lavoratori Interferenze illecite nella vita privata (615bis c.p.) p) Normative Speciali
12 Videosorveglianza se l impianto viene installato in un luogo di lavoro e le telecamere riprendono anche luoghi nei quali si trovanootransitano i dipendenti, d i occorre stipulare un accordo con la rappresentanza sindacale aziendale dei lavoratori (e non con i singoli lavoratori!). Se manca la rappresentanza sindacale è necessario ottenere dll dalla competente t Direzionei Provinciale i dl del Lavoro l autorizzazione all installazione dell impianto, avanzando un apposita istanza preventiva all installazione. occorre verificare l angolo l di visuale delle riprese che deve essere sempre limitato ai soli spazi di propria esclusiva pertinenza. Le telecamere devono essere segnalate con un apposito cartello di avviso (di tipoconforme a quello predisposto dl dal Garante per la privacy) collocato nelle vicinanze di ciascuna di esse, indicante chi è il titolare del trattamento (cioè il proprietario dell impianto.) Il cartello informativo deve essere ben visibile iibil anche di notte. Occorre predisporre anche informativa completa. lt
13 Videosorveglianza Le misure prescritte dal Provv. gen. dell 8 aprile 2010 del Garante devono essere osservate da tutti i titolari i di trattamento dei dati, altrimenti i il trattamento dei dati (la videoripresa e/o videoregistrazione) è illecito o non corretto a seconda dei casi, ed espone: all inutilizzabilità dei dati personali trattati in violazione (art. 11 comma 2 del Codice); all adozione di provvedimenti di blocco o di divieto del trattamento disposti dal Garante (art comma 1, lettera c) del Codice); all applicazione delle pertinenti sanzioni amministrative o penali pp p p (artt. 161 segg. del Codice).
14 Videosorveglianza prima di installare l impianto di videosorveglianza bisogna fare un analisi preliminare, per valutare se la sua utilizzazione sia realmente proporzionata agli scopi perseguiti o se non sia invece superflua. Le ragioni delle scelte di rilevazione i e di eventuale conservazione delle immagini devono essere adeguatamente documentate in un atto autonomo conservato presso il titolareeilresponsabiledeltrattamento,ancheaifinidella eventualeesibizioneinoccasionedivisite ispettive
15 Videosorveglianza AllegatoB Punto 25 Iltitolarecheadottamisureminimedisicurezzaavvalendosidisoggettiesterniallapropria struttura, per provvedere alla esecuzione riceve dall'installatore una descrizione scritta dell'intervento effettuato che ne attesta la conformità alle disposizioni del presente disciplinarei tecnico. Art Altre fattispecie 2 bis. b (3) In caso di trattamento di dati personali effettuato in violazione dll delle misure indicate nell'articolo 33 o delle disposizioni indicate nell'articolo 167 è altresì applicata in sede amministrativa, in ogni caso, la sanzione del pagamento di una somma da diecimila euro a centoventimila euro. Nei casi di cui all'articolo articolo 33 è escluso il pagamento in misura ridotta. Art Misure di sicurezza 1. Chiunque, essendovi tenuto, omette di adottare le misure minime previste dall'articolo 33 è punito con l'arresto sino a due anni.
16 Videosorveglianza Il Garante nel suo provvedimento non specifica quali debbano essere le misure di sicurezza che il titolare deve adottare, ma nel punto 3.3 fornisce sei principi che le misure devono rispettare: a) in presenza di differenti competenze specificatamente attribuite ai singoli operatori devono essere configurati diversi livelli di visibilità e trattamento delle immagini e, dove tecnicamente possibile, i soggetti designati incaricati o responsabili del trattamento devono avere credenziali di autenticazione che permettano di effettuare, a seconda dei compiti attribuiti ad ognuno, unicamente le operazioni di propria competenza; b) quando i sistemi siano configurati per la registrazione e successiva conservazione delle immagini rilevate, deve essere limitata la possibilità, per i soggetti abilitati, di visionare in tempo differito le immagini registrate e di effettuare cancellazioni o duplicazioni; c) devono essere predisposte misure tecniche od organizzative per la cancellazione, anche automatica, delle registrazioni, allo scadere del termine previsto (di norma 24 ore);
17 Videosorveglianza d) nel caso di interventi e t di manutenzione ei soggetti preposti possonoaccederealleimmaginisoloseèindispensabileper fare eventuali verifiche tecniche e solo in presenza dei soggetti dotati di credenziali di autenticazione abilitanti alla visione delle immagini; e) se si utilizzino apparati di ripresa digitali connessi a reti informatiche, gli apparati medesimi devono essere protetti controirischidiaccessoabusivodicuiall art.615 ter c.p.; Art. 615 ter Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volonta espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, e punito con la reclusione fino a tre anni. f) la trasmissione tramite una rete pubblica di comunicazioni di immagini riprese da apparati di videosorveglianza deve essere crittografata per garantire la riservatezza e lo stesso vale per la trasmissione di immagini da punti di ripresa dotati di connessioni wireless.
18 Affidati a competenze certificate Daniele Gombi gombi@polaris.itit
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