R E L A Z I O N E SULL ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE RELATIVE AL LAVORO DEI DETENUTI

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1 S E N AT O D E L L A R E P U B B L I C A XVII LEGISLATURA Doc. CXVIII n. 3 R E L A Z I O N E SULL ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE RELATIVE AL LAVORO DEI DETENUTI (Anno 2014) (Articolo 20, ultimo comma, della legge 26 luglio 1975, n.354) Presentata dal Ministro della giustizia (ORLANDO) Comunicata alla Presidenza il 1 luglio 2015

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3 Camera dei D eputati Senato della R epubblica DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA DIREZIONE GENERALE DEI DETENUTI E DEL TRATTAMENTO UFFICIO V - "Osservazione e Trattamento* OGGETTO: R elazione a! Parlam ento sullo stato di attuazione delle disposizioni di legge relative al lavoro dei detenuti ai sensi deh art.20 ultimo com m a della legge 26 luglio 1975 n.354. Anno Il lavoro all interno degli istituti è ritenuto dall'ordinam ento penitenziario l'elem ento fondam entale per d are concreta attuazione al dettato costituzionale, che a sse g n a alia p e n a una funzione rieducativa. Non vi è dubbio che nel corso degli ultimi anni le inadeguate risorse finanziarie non hanno certo consentito l afferm azione di una cultura del lavoro all interno degli istituti penitenziari. Ed è proprio in questo particolare m om ento di difficoltà econom ica, com une a tutto il territorio nazionale, che l Amminìstrazione Penitenziaria sta moitipficando i suor sforzi p e r contrastare la carenza di opportunità lavorative per la popolazione deten u ta. Oltre a garantire il lavoro p er le n ecessità di sostentam ento, proprie e della famiglia lo sforzo m aggiore ch e l A m m inistrazione Penitenziaria oggi sta com piendo è quello di far in m odo che le p erso n e d etenute p o ssan o acquisire una ad eg u ata professionalità. S olo l'acquisizione di capacità e co m p eten z e specifiche consentirà, a coloro c h e h a n n o

4 Camera dei D eputati Senato della R epubblica! MODULALO - 87 Mod 4 0/255 com m esso un reato, di introdursi in un m ercato dei lavoro che n e c e ssita sem p re più di caratteristiche di specializzazione e flessibilità. P er consolidare una cultura orientata in tal se n so q u esta A m m inistrazione o p e ra d intesa e in accordo con i maggiori consorzi del m ondo della cooperazione, nell'am bito di percorsi di collaborazione ed integrazione delle risorse, per garantire il diritto al lavoro delle p erso n e detenute, im pegnandosi a far coincidere gli interessi imprenditoriali d elle cooperative con i valori sociali ed etici, condivisibili con r A m m inistrazione, relativi all attività di recupero nei confronti della persona in esecu zio n e penale. Il lavoro all'interno degli istituti penitenziari può e sse re svolto sfa alle d ip e n d e n z e dell Amrninistrazione Penitenziaria (per lo più nei cosiddetti lavori dom estici e, in a lc u n e realtà, p resso lavorazioni industriali gestite direttam ente dagli istituti penitenziari p e r le e sig e n z e di caserm aggio e di arredo degli stessi) ch e alfe d ip en d en ze di soggetti terzi (im prese o cooperative) che possono gestire lavorazioni presenti all interno delle strutture detentive. P er incentivare q u esto seco n d o tipo di inserim ento lavorativo nel 2000 è sta ta v arata la legge 193 (cd. Sm uraglia) che prevede sgravi contributivi e fiscali per le im p rese o cooperative che assu m o n o detenuti. poma a»» -«mirro «x e w A fic o e 2 ecca dello stato s. p à Nel co rso del 2014 la com petente Direzione G enerale del D ipartim ento delpamministrazione Penitenziaria si è im pegnata, con le risorse a disposizione, per razionalizzare le attività delle strutture produttive presenti all interno degli istituti penitenziari (falegnam erie tessitorie, tipografie ecc). Sui capitolo 7361 Industria" (con il q uale vengono so stenute le officine g e stite dalpam m inistrazione ed acquistati i m acchinari e le m aterie prime) il budget è p a ssa to da ,00 del 2010 a ,00 del 2011 e a del 2012 (con una riduzione pari ad oltre il 71% in d u e anni), in un m om ento nel quale le e sig e n z e di arredo e dotazione di biancheria dei nuovi padiglioni realizzati, avrebbero reso n e c e ssa rio un increm ento delle produzioni P er ( esercizio, finanziario 2014 è stata stanziata la som m a di , consentendo di soddisfare le esig en ze dì arredo e caserm ag g io

5 Camera dei D eputati Senato della R epubblica M od. 4 0 /2 5 5 rappresentate dalfa Direzione G enerale dei Beni e Servizi che g e stisc e le c o m m e sse p er conto deh'amministrazione. I detenuti impiegati alle dipendenze deira m m inistrazione penitenziaria in attività dì tipo industriale risultano e sse re, al , ultimo dato disponìbile, 542 (erano 507 ai ). Con i fondi m essi a disposizione per il 2014 sull'apposito capitolo di bilancio si m antiene l attività produttiva con l asseg n azio n e di com m esse di lavoro p re sso i se g u e n ti istituti: CC L ecce (falegnam eria), CC Trani (sartoria), CR M assa (tessitoria lanificio), C R Volterra (sartoria), CC Avellino (falegnam eria e sartoria), CC B enevento (sartoria), C C Napoli Poggioreale (falegnam eria) CC S.M aria C apua V etere (sartoria), CR A u g u sta (fabbri), CR Noto (falegnameria* fabbri, tessitoria, sartoria), C C S iracu sa (tessitoria, sartoria), CR Spoleto (falegnam eria) CR Orvieto (falegnam eria, fabbri), CR S ulm o n a (sartoria, falegnam eria, calzaturificio), CC P e sc a ra (calzaturifìcio), C C F R om a R ebibbia (sartoria), CC Viterbo (falegnam eria, sartoria), CC Ivrea (tipografia), CC S.A ngelo d ei Lom bardi (tipografia). S ono stati, inoltre, sensibilizzati gli istituti penitenziari e Provveditorati R egionali AOMAÌOO* * ISTITUTO WO E 7SCC* OEUO STATO S p A sottolineando la n ecessità di tenere stretti contatti con territorio, p o nendo partico lare attenzione alle realtà imprenditoriali locali, al fine di valutare la possibilità di offrire in gestione a terzi le lavorazioni che hanno particolari difficoltà a m antenere o sviluppare le proprie produzioni. Dai dati attualm ente in p o sse sso (aggiornati al ) risulta ch e il n u m ero totale dei detenuti lavoranti è pari a unità (27,13% rispetto al totale dei presenti), m en tre eran o al (23,26% rispetto af totale dei presenti) II budget largam ente insufficiente a sse g n a to per la rem unerazione dei d eten u ti lavoranti alle dipendenze deh'amministrazione Penitenziaria ha condizionato in m o d o particolare le attività lavorative n ecessarie per la gestione quotidiana dell'istituto penitenziario (servizi di pulizia, cucina, m anutenzione ordinaria del fabbricato, e c c.) incidendo negativam ente sulla qualità della vita alfinterno dei penitenziari.

6 Camera dei D eputati Senato della R epubblica Nella tabella che seg u e, si evidenzia l'andam ento delle assegnazio n i o tten u te sul capitolo delie m ercedi negli ultimi anni in rapporto alla p resenze m edie annuali ~ te n e n d o p resen te che gli importi indicati sono al lordo di ,1 d estinati alla co p ertu ra finanziaria della so p ra citata legge 193/2000 sino al 2012: Anno Fondi Assegnati sul cap art. 2 Presenze detenuti , , (al ) , (al indulto) , (al ) , (al ) , (al ) , (al ) , (al ) , (al ) , (al ) POMA 2WW ISTfTUTO POLtòHAflCO E ZECCA 0EU.0 STATO S t * Il num ero dei detenuti lavoranti impegnati nella gestione quotidiana dell istituto, a l è di unità (eran o al ). I servizi di istituto assicurano il m antenim ento di condizioni di igiene e pulizia all interno delle zone detentive, com prese le a ree destinate alle attività in co m u n e, le cucine detenuti, le infermerie ed il servizio di preparazione e distribuzione dei pasti. Le Direzioni degli istituti, per m antenere un sufficiente livello occupazionale tra la popolazione detenuta, tendono a ridurre l orario di lavoro prò capite e ad effettuare la turnazione sulle posizioni lavorative. G arantire opportunità lavorative ai d eten u ti è strategicam ente fondam entale, anch e per contenere e gestire i disagi, le tensioni che p o sso n o caratterizzare la vita penitenziaria. Al riguardo si seg n ala che q u este attività, pur non g aran ten d o l acquisizione di specìfiche professionalità spendibili sul m ercato del lavoro, rap p resen tan o una fo n te di so sten tam en to per la m aggior parte della popolazione detenuta. Per quanto riguarda i detenuti lavoranti non alle d ipendenze deifa m m inistrazione P enitenziaria si vuole sottolineare ch e la legge , n.193, c.d. Sm uraglia, che

7 Camera dei D eputati Senato della R epubblica j WC^ULAH'O ; GtuSliZtft 87 Morf 40/255 definisce le m isure di vantaggio per le cooperative sociali e le im prese che vogliano assu m e re detenuti in esecuzio n e penale alfinterno degli istituti penitenziari, ha a p e rto ROMA?aw - ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA OtUX STATO S* A. prospettive di sicuro in teresse per il lavoro penitenziario. I benefici fiscali e contributivi previsti offrono un buon incentivo airassu n zio n e di soggetti in sta to di reclusione o am m essi al lavoro all'esterno ai sen si deh'art. 21 O P. L 'opera di divulgazione posta in e s s e re dairam m inistrazione affinché i so g g e tti imprenditoriali co n o sc e sse ro gli incentivi previsti dalla legge Sm uraglia ', ha prodotto negli ultimi anni un notevole increm ento nel num ero dì detenuti assu n ti d a soggetti e ste rn i airam m inistrazione. Si è passati infatti dai 644 detenuti assunti nel 2003 ai del 2014 (si tratta esclusivam ente dei lavoranti per i quali i datori di lavoro h an n o fruito dei benefici della legge Sm uraglia e non del totale dei detenuti assunti d a im prese e cooperative). Nel m e se di ag o sto del 2013 sono intervenute importanti modifiche alla le g g e 193/00 (L.94/2Q13, L.99/2013 e D.L.101 del ), con un am pliam ento della p la te a dei possibili beneficiari (introducendo i semiliberi) ed am pliando l'arco tem porale d e l periodo successivo alia scarcerazio n e nel q uale i datori di lavoro p o sso n o fruire degli sgravi (dai sei m esi si è passati ai 18 m esi ed in alcuni casi a i 24 m esi). Nei m e s e di ottobre 2014 è stato pubblicato i) nuovo regolam ento di ese c u z io n e d etta iegge c h e, tra l altro, prevede nuovi m eccanism i di controllo sull erogazione dei crediti d'im posta, d a ad o ttare d intesa tra Amministrazione Penitenziaria ed A genzia delle Entrate. Con le citate modifiche legislative è inoltre stato previsto uno stanziam en to aggiuntivo di circa 5,5 milioni di euro per cui, a decorrere dal 2014, la legge può c o n ta re s ti una copertura annua che p a ssa dai 4,6 milioni del 2012 a poco più di 10 milioni dal Le decurtazioni di bilancio avvenute con le ultime finanziarie hanno riguardato in m odo lineare tutti i capitoli e quindi an che il capitolo 7361 art. 2 agricola (è ii capitolo che finanzia il lavoro penitenziario nelle colonie e tenim enti agrìcoli) che è p a ssa to d a del 2010 a ,00 del 2011 e a 1, nel 2012, p o n e n d o in crisi soprattutto il settore delle colonie agricole (di fatto m ettendo in discussione l e siste n z a delle ste sse ) ed im pedendo lo sviluppo di progettualità già in corso nei diversi tenim enti agricoli esistenti p re sso istituti penitenziari. P e r il 2013 le risorse sul capitolo dì bilancio

8 Camera dei D eputati Senato della R epubblica so n o state ripristinate a m entre per l esercizio finanziario 2014 sono state nuovam ente ridotte a In q u esto settore il num ero dei detenuti lavoranti p resso le azien d e agricole è p a ssa to dai 322 del ai 277 del La riduzione d el 14% degli addetti airagricoltura è dovuta esclusivam ente alla dim inuzione delle p re sen z e di detenuti nelle colonie agricole della S ardegna, m entre il num ero degli addetti airagricoltura negli istituti penitenziari è rim asto p resso ché costante (122). Di concerto con il D icastero delle politiche agricole, infine, si è d a to a p p licarten e al R eg. CEE 1234/07, (regolam entazione sul m iglioram ento della produzione e com m ercializzazione dei prodotti apistici), ottenendo, an che p e rla C am p ag n a 2014, i fondi com unitari per la realizzazione di corsi professionali di apicoltura in 39 istituti penitenziari, d a inserire poi, ove possibile, nella realtà lavorativa nazionale. Nel 2014 h anno concluso il corso 540 detenuti. P er una com pleta informazione, deve e s s e re ram m entato c h e II lavoro alle dipendenze deiram m inistrazione viene retribuito avendo com e riferimento econom ico i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro di vari settori, in m isura non inferiore ai 2/3 del trattam ento previsto nei contratti stessi, così com e indicato neil'art. 22 deli1o rdinam ento BOMA20W - 'SrnUTO PQU&RA*<CO 2ECCA DFlLO SIaTO S.f>A. penitenziario. Tale aggiornam ento non è stato più effettuato dal 1994 p er care n z a di risorse e c o n o m id ìe.1 Da quella data gli importi delle m ercedi non h an n o più avuto aum enti e q u e sto com porta il proliferare di ricorsi al giudice del lavoro d a p arte dei detenuti lavoranti, ricorsi rispetto ai quali l'am m inistrazione è, naturalm ente, sem p re soccom bente. Il risultato degli innumerevoli ricorsi, pertanto, com porta che l'am m inistrazione, oltre a dover pagare le differenze retributive m aturate negli anni, p ag a a n c h e gli interessi e le relative s p e s e di giudizio. < 3? 1 Sui punto, fa Commissione ex ari 22 O.P., nella riunione del 6 maggio 2014, stimava la necessità di una integrazione sui corrispondenti captici di Wancio - per il solo anno preso in esam e - di circe ,00. Ancora più doveroso appare sottolineare che ij mancato adeguamento ai CCNL vigenti ha dato vita ad un contenzioso In cui ('Amministrazione è costantem ente soccombente, con ulteriori costi a carico delta finanza pubblica.

9 Camera dei D eputati Senato della R epubblica MODULAHiO, Gnjs-i^a 07 Mod. 40/255 La n ecessità di trovare congrue soluzioni sul piano econom ico è quindi di tutta evidenza, tenuto altresì conto dell esponenziale aum ento del contenzioso c h e rende sem p re più problem atico un intervento teso a san a re le situazioni retroattive. Una possibile soluzione - tenuto conto dew impossibilità nell'attuale congiuntura econom ica di ottenere ad e g u a te risorse finanziarie - potrebbe e s s e re una riflessione suirart.22 O.P. che p revede attualm ente l'adeguam ento ai due terzi dei CCNL vigenti. Nel se n so sopra indicato, ipotesi dì modifiche norm ative sono alla valutazione di q u esto Dipartimento. P e r sopperire alle ristrettezze di bilancio, le direzioni di istituto e d \ provveditorati so n o stati sollecitati a p resen tare progettualità al finanziam ento della c a s s a am m ende, con la previsione di opportunità formative e lavorative per i detenuti. N um erose progettualità so n o s ta te p resen tate dagli istituti ed approvate dal Consiglio di Amministrazione. ROMA SIlTUTD ^UGRAFfCO E ZECCA0 U jo STATO S pa.

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