Diario di viaggio (dal al )

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1 Diario di viaggio (dal al ) : Partenza da Monza e arrivo a Bristol in mattinata. La compagnia aerea con cui ho volato è stata Ryanair (aeroporto di Orio al Serio, BG). Volando con Ryanair è possibile trovare offerte per Bristol a 10 euro com è successo a me, ma bisogna comunque aggiungere al costo del volo la tariffa per i bagagli da stiva. Il volo da Orio a Bristol dura circa 1 ora e 30 minuti. Arrivati in Inghilterra ricordatevi di mettere l orologio indietro di un ora. Dall aeroporto di Bristol è possibile prendere un bus che porta alla Bristol Bus Station, situata in centro città. Il costo è all incirca 6 pound. Per quanto riguarda l alloggio mi sono appoggiata alla scuola di lingua International House of Bristol. Attraverso il sito di ESL ( è possibile ricevere un preventivo che comprende le spese per la scuola e l alloggio (si può scegliere tra famiglia o residence). Io consiglio vivamente la famiglia perché è possibile praticare l inglese con dei madrelingua e si possono apprendere abitudini e stili di vita autenticamente inglesi. Nel residence, trovandosi con ragazzi che sono in Inghilterra per apprendere la lingua, si rischia di parlare inglese poco e male. La mia scelta è caduta su Bristol per tre motivi. Il primo è costituito dai positivi racconti che un amico italiano trasferito a Bristol mi ha fatto della città. Il secondo è che a Bristol stanno studiando all università tre amici inglesi conosciuti in Erasmus e il terzo è che personalmente preferisco città di medie dimensioni a grandi metropoli. Penso che in grandi città come Londra si possa assaporare meno la vera vita inglese, trattandosi un po di un paese nel paese, una realtà a parte. All arrivo a Bristol mi hanno accolto le mie due amiche inglesi che mi hanno fatto visitare la città. Bristol è davvero una tipica cittadina inglese di medie dimensioni. Nel centro della città c è tutto: teatri, musei, biblioteche, pub e discoteche per non parlare della enorme quantità di ristoranti e caffè. Per una descrizione più accurata rimando al resoconto di viaggio. Il mio corso di lingua inglese è durato dal 3 ottobre al 4 novembre, mentre il mio soggiorno in famiglia dal 29 settembre al 12 novembre. Per i primi giorni avevo prenotato l ostello Rock and Bowl Hostel ( situato proprio in centro città, ma una volta preso contatto con la mia futura landlady (la signora che mi ha ospitato) ho scoperto che potevo usufruire della camera fin dal giorno del mio arrivo senza aspettare l inizio delle lezioni.

2 Sono stata fortunatissima con la mia famiglia ospitante perché fin da subito mi sono sentita a casa. Il nucleo famigliare era composto da Sheila, una signora di circa 60 anni piena di vita e di interessi diversi e dalla figlia 18enne Zuzanne, studentessa all ultimo anno di Hight School (scuola superiore) e alle prese con la scelta dell università da seguire il prossimo anno. Non posso dimenticare Eddy, un timido cane levriero grigio e una ragazza francese, anche lei a Bristol per migliorare l inglese. La casa era davvero meravigliosa e in perfetto stile inglese, situata in un piccolo villaggio altrettanto incantevole. Westbury On Trim (questo il nome del paese) era adiacente a Bristol, per fare una similitudine potrei dire più o meno la stessa distanza che c è tra Nova Milanese e centro Monza. L unico problema dovuto alla posizione un po periferica era che bisognava prendere il bus tutti i giorni per raggiungere la scuola di lingua. Purtroppo il prezzo dei bus non è economico, si tratta di 16 pound a settimana mentre l abbonamento mensile costa 70 pound, per questo motivo è indifferente fare l abbonamento settimanale o mensile dato che il prezzo non cambia di molto. Inoltre i bus smettono di viaggiare abbastanza presto, nel mio caso alle 23.30, ma in alcune zone anche alle Il venerdì e il sabato sera c è un servizio bus notturno, ma la frequenza delle corse è assai ridotta, si tratta di un bus ogni ora. Informatevi bene sugli orari altrimenti, com è successo a me, vi può capitare di passare un ora aspettando il bus di notte in una città più o meno deserta. Non vi spaventate se dico deserta. Bristol è una città universitaria per cui movimentata specialmente il venerdì e il sabato. Ho notato uscendo con le amiche inglesi che la serata inizia molto prima che da noi, intorno alle 18-19, magari mangiando qualcosa fuori, e termina intorno alle 3.30 al massimo. Alle 4 la città si spopola e non è conveniente girare da soli, specie se ragazze. La mia giornata si articolava in questa maniera dal lunedì al venerdì: 7.15 sveglia bus da Westbury On Trim a Bristol centro (Clifton). Dalle 9 alle 12.30: lezioni all Internation House of Bristol (sede di Queen s Road) : pausa pranzo con gli altri studenti della scuola o con le amiche inglesi e distribuzione CV in giro per caffè, ristoranti e pubs : lezione pomeridiana all Internation House of Bristol (sede di Oakfield Road). Terminata l ultima classe, con gli altri studenti spesso ci riunivamo per prendere un thé in qualche caffè prima di tornare a casa. Un buon modo per incontrare nuove persone, praticare l inglese e conoscere differenti culture dato che l International House era

3 frequentata da studenti di tutto il mondo, compresi. Altri pomeriggi gli ho spesi continuando la mia ricerca di lavoro in giro per la città. Sono andata al cinema parecchie volte (il mercoledì c è uno sconto, valido anche per stranieri studenti di scuole di lingua) e ho partecipato alle attività della scuola: conversazioni in inglesi, aula studio e gite in varie città vicine. Il sabato, un po il giorno di riposo, uscivo con Sheila a portare fuori Eddy. Bristol è piena di parchi e spazi verdi dunque si camminava molto e si chiacchierava molto, cosa molto utile per me. La sera uscivo con le amiche e i loro amici inglesi che mi facevano scoprire i segreti della città o, spesso, anche con i ragazzi della scuola perlopiù spagnoli. Questo mi ha permesso di migliorare, oltre all inglese, anche lo spagnolo. La domenica invece era solitamente il giorno delle visite turistiche. La prima di queste è stata a Stone age e Salisbury (16 Ottobre). Stone age è davvero singolare e misteriosa, mentre Salisbury, tranquilla cittadina immersa nella campagna inglese, vanta la cattedrale con il campanile più alto d Inghilterra. La seconda gita è stata a Oxford (23 Ottobre), meravigliosa città antica sede della più prestigiosa università inglese. Lo stile e l atmosfera di Oxford sono davvero unici, si respira storia, cultura e magia. Per l ultimo fine settimana di ottobre (28-30 Ottobre), Emma, la mia amica inglese, mi ha invitato a Londra. Infatti nonostante lei viva a Bristol, i suoi genitori e suo fratello sono spesso a Londra ed hanno una casa nel quartiere di Arsenal. Da Bristol ci sono davvero molti bus che portano a Londra e in altre città inglesi e viaggiare con questo mezzo è molto più economico del treno. Un viaggio di andata e ritorno per Londra costa circa 35 pound. A parte il primo momento di disorientamento, il weekend a Londra con Emma è stato interessante. Avevo già visitato la città con i miei genitori, ma stare a contatto con inglesi mi ha consentito di scoprirla meglio e di sentirmi parte di quel crogiolo di culture che è la caratteristica principale della città. I genitori di Emma per primi sono stati emigranti. Infatti sono egiziani ed Emma, nonostante sia nata e cresciuta in Inghilterra ha mantenuto alcuni aspetti della cultura egiziana come la religione copta e lo spirito d accoglienza mediterraneo, sicuramente più caldo rispetto a quello inglese. Appena arrivata ho assaggiato le specialità culinarie della loro terra d origine ed è stato molto piacevole chiacchierare su vari argomenti e conoscere il loro punto di vista. La sera di Halloween ho partecipato ad una festa a tema organizzata da amici di Emma. Gran buona occasione per valutare i miei miglioramenti nella lingua.

4 Londra è una città molto cara, ma nonostante ciò è molto usuale, per lo meno per i ragazzi, viaggiare con i mezzi pubblici o al massimo in taxi. Non ho conosciuto nessuno che fosse automunito e questo mi ha stupito parecchio. Ho visitato la cattedrale di Sant. Paul circondata da mesi dalle tende degli indignados, disposte proprio nel cuore della city finanziaria. Ho visitato il Tate Modern Art Museum e Westminster. Interessante notare che sia il Tate che il British Museum hanno l ingresso gratuito. La domenica seguendo il consiglio di Emma siamo andati a spulciare il mercatino più cool della città, in Livepool street. Un altra gita molto bella è stata a Bath (6 Novembre), a soli 10 minuti di treno dalla stazione di Bristol. Una città graziosa e signorile, patria della famosa scrittrice di romanzi ottocenteschi Jain Austin. Essendo stata a Bristol in autunno ho avuto la passibilità di assistere a tre feste tipiche. La prima delle quali è Halloween. Nonostante sia una festa di origine americana, l influenza della cultura statunitense su quella britannica ha fatto sì che anche gli inglesi, specie i giovani, si divertissero a celebrare questa grottesca festività. Molte sono le feste private che si sviluppano in questi giorni e alcune sono davvero curate nei costumi e nelle decorazioni. I bambini vanno di casa in casa a chiedere i dolcetti e a volte, quelli più grandi, lanciano uova se non vengono soddisfatti dai regalini. La seconda festa è la festa di Guy Fawks (5 Novembre), l estremista cattolico che nel 1605 tentò di incendiare il parlamento inglese. Gli inglesi celebrano lo sventato attentato (Congiura delle Polveri) cimentandosi nell arte pirotecnica. Sia privati che pubbliche associazioni organizzano spettacoli di fuochi d artificio, spesso accompagnati da bancarelle e falò sui quali si brucia il manichino di Guy Fawks. Infine un altra celebrazione interessante è quella della settimana dedicata a tutte le vittime delle guerre. Molti inglesi e tutti i personaggi pubblici pongono il poppy (papavero) all occhiello. Ogni poppy rappresenta una vittima delle guerre. Il simbolo è dovuto al ricordo delle vittime della prima guerra mondiale che morivano nei campi di grano, da cui poi nascevano migliaia di papaveri. Tracciando un bilancio l esperienza a Bristol è stata, oltre che piacevole, molto arricchente. Anche se non ho trovato un lavoro e sono stata costretta a tornare prima della data prevista, mi sento comunque migliorata, cresciuta e carica di energie, più propositiva e con più voglia di mettermi in gioco nella ricerca di un lavoro, per il momento, in Italia. Per quanto riguarda la ricerca di impiego occorre dire che Bristol, essendo una città universitaria, è piena di studenti alla ricerca di lavoretti come cameriera o aiuto cucina in

5 bar e caffè. Inoltre, come in tutta l Inghilterra, sono davvero tanti i ragazzi stranieri alla ricerca di lavoro. Molti spagnoli, essendo in piena crisi economica, decidono di arricchire il CV con la conoscenza dell inglese o magari cercano fortuna proprio in UK. Dunque la concorrenza è davvero tanta e pochi dei ragazzi che ho conosciuto sono riusciti a conseguire un lavoro degno di questo nome. Inoltre per lavorare in UK occorre fare l Internation Insurance Number, un documento importantissimo non solo per il datore di lavoro, ma anche per il lavoratore. A tal proposto vi cito la brutta esperienza di un altra ragazza italiana la quale, dopo aver lavorato 20 ore in un ristorante si è vista consegnare solo 15 pound di paga. Questo perché senza l International Insurance Number si viene tassati dell 85%. Per la compilazione del CV ho utilizzato il modello europeo e una volta compilato, Emma me lo ha corretto. Ho girato il lungo e il largo la città e ho fatto qualche colloquio. Per esempio sono stata da Costa Coffee, famosa catena di caffè in tutta l Inghilterra. Nonostante non sia riuscita a conseguire un lavoro che mi permettesse di fermarmi più tempo per migliorare ulteriormente il mio inglese, sono comunque soddisfatta. L esperienza è stata formativa, utile e come ho già detto arricchente. Ho conosciuto persone di ogni nazionalità: coreani, spagnoli, brasiliani, svizzeri, ragazzi del Queit, Sud Arabia, Africa ed è stato molto interessante confrontarmi con loro. Inoltre questo viaggio mi ha dato la possibilità di sperimentare una vita indipendente, ho dovuto cavarmela da sola in ogni circostanza e questo aiuta sia a migliorare la capacità di adattamento sia la propria autostima. Il soggiorno a Bristol mi ha dato la spinta per intraprendere ora la ricerca di un lavoro con molta più convinzione e motivazione, oltre che con uno strumento essenziale cioè l inglese.