SCHEDE TECNICHE COMUNE DI SOLIERA P R O V I N C I A D I M O D E N A

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1 COMUNE DI SOLIERA P R O V I N C I A D I M O D E N A SOLIERA COMMERCIALE SRL RICHIESTA DI RILASCIO DELL AUTORIZZAZIONE ALL APERTURA DI UNA GRANDE SUPERFICIE DI VENDITA NON ALIMENTARE E ALIMENTARE SCHEDE TECNICHE SETTEMBRE 2014

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3 COMUNE DI SOLIERA P R O V I N C I A D I M O D E N A SOLIERA COMMERCIALE SRL RICHIESTA DI RILASCIO DELL AUTORIZZAZIONE ALL APERTURA DI UNA GRANDE SUPERFICIE DI VENDITA NON ALIMENTARE E ALIMENTARE SCHEDE TECNICHE Responsabile per SOLIERA COMMERCIALE SRL. Giorgio Ferrari (Amministratore Unico) Responsabile per OIKOS Ricerche ing. Alessandra Carini tecnico competente in materia di acustica ambientale PG n del 07/07/2004 Fascicolo /36/2003 Provincia di Bologna SETTEMBRE 2014

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5 INDICE ALLEGATO 1: DATI TECNICI E INFORMAZIONI SULLA PROPOSTA... 1 RELATIVE ALLO STUDIO DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELL INTERVENTO PROPOSTO... 5 PREMESSA... 7 SCHEDA N. 1. STIMA DEL TRAFFICO GENERATO E ATTRATTO E DISTRIBUZIONE SULLA RETE DELLA VIABILITÀ Le Attività Insediabili 13 Le abitudini di frequentazione 14 Il carico urbanistico 14 Sintesi del carico urbanistico 18 Distribuzione sulla rete della viabilità 19 Verifica della funzionalità dei parcheggi pertinenziali 21 Il trasporto pubblico locale 22 SCHEDA N. 2. INQUINAMENTO ACUSTICO SCHEDA N. 3. INQUINAMENTO ATMOSFERICO SCHEDA N. 4. ACQUE SUPERFICIALI SCHEDA N. 5. ACQUE SOTTERRANEE SCHEDA N. 6. PAESAGGIO SCHEDA N. 7. IMPATTO ENERGETICO SCHEDA N. 8. AMBIENTE SOCIOECONOMICO E RETE COMMERCIALE SCHEDA N. 9. CICLO DEI RIFIUTI ALLEGATO 3 SCHEMI PLANIMETRICO-DISTRIBUTIVI DELLA STRUTTURA DI VENDITA... 37

6 INDICE DELLE TABELLE Tab: 1. Sintesi delle superfici dell intervento 13 Tab. 2. Definizione delle strutture di vendita alimentari e non alimentari 14 Tab. 3. Parte Non Alimentare: Carico urbanistico 15 Tab. 4. Parte Alimentare: Carico urbanistico 16 Tab. 5. Sintesi del carico urbanistico 18 Tab. 6. Distribuzione dei flussi di traffico sulle principali viabilità 19 Tab. 7. Distribuzione dei flussi arrivi/partenze sulle principali viabilità 19 Tab. 8. Distribuzione dei flussi di traffico sulle principali viabilità 19 Tab. 9. Flussi totali sulla rete nell ora di punta del sabato 20 Tab. 10. Quadro dei parcheggi pertinenziali richiesti per le strutture commerciali e i pubblici esercizi 21 Tab. 11. Quadro dei parcheggi previsti per l intervento 21 Tab. 12. Numero degli esercizi totali, alimentari e non alimentari per classe dimensionale. Provincia di Modena. Anni 1998, 2007 e (fonte: Osservatorio regionale del Commercio) 33 Tab. 13. Numero degli esercizi per tipologia distributiva. Provincia di Modena. Anni 1998, 2007 e (fonte Osservatorio Regionale del Commercio) 34 Tab. 14. Numero degli esercizi totali, alimentari e non alimentari per abitanti. Provincia di Modena. Anni 1998, 2007 e (fonte Osservatorio Regionale del Commercio) 34 INDICE DELLE FIGURE Figg. 1 e 2. Localizzazione della struttura commerciale rispetto all abitato di Soliera e dettaglio dell area di intervento nella prima fase di cantiere. 9 Fig. 3. Localizzazione delle medie e grandi strutture alimentari e miste 10 Fig. 4. Planimetria del Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata per la trasformazione da attività produttiva a commerciale dell area Sicem. 11 Figg. 5 e 6. Immagini dell area in cui è localizzata la struttura nella situazione originaria e dopo l impianto del cantiere (nella fase di demolizione). 12 Fig. 7. Vista aerea dell area in relazione al centro abitato di Soliera. 13 Figg. 8 e 9. Andamento della emissione di scontrini nelle fasce orarie del sabato e del venerdì 17 Fig. 10. Stralcio della tavola U07var_Viabilità interna comparto. 22 Fig. 11. Classificazione acustica stato di fatto 24 Fig. 12 Proposta di riclassificazione 24 Fig. 13. Localizzazione dei bersagli sensibili 25 Fig. 14. Schema dell assetto del verde nel PUA: in tratteggio rosso il cannocchiale di tutela della percezione della Villa 30

7 ALLEGATO 1: DATI TECNICI E INFORMAZIONI ALLEGATO 1: DATI TECNICI E INFORMAZIONI SULLA PROPOSTA 1) DATI GENERALI DENOMINAZIONE COMMERCIALE DELL'INTERVENTO Localizzazione Comune di Soliera, Strada Provinciale 413 Classificazione PSC Strumentazione attuativa Tipologia della struttura di vendita (classificazione L.R. 14/99) Settore (alimentare/non alimentare) Tipologia della struttura (ai sensi della deliberazione di Consiglio regionale 1253/99) PSC: D3.1 - Nuovi ambiti specializzati per attività produttive prevalentemente secondarie, con la specifica: Ambiti in cui sono ammissibili grandi strutture di vendita (entro i limiti e alle condizioni stabilite nel POIC) PUA di iniziativa privata Grande struttura di vendita di livello inferiore Non Alimentare e Alimentare Grande struttura di vendita di livello inferiore 2) TIPOLOGIA DELL'INTERVENTO Nuovo insediamento di una struttura commerciale, con SV nei limiti autorizzati dal POIC della Provincia di Modena, approvato con delibera provinciale n.324 del 14/11/2011 Dimensioni delle superfici di vendita autorizzate Grande Struttura Non Alimentare e Alimentare Sv = mq di cui Alimentare mq e Non alimentare mq ) DIMENSIONI URBANISTICO-EDILIZIE DELL'INTERVENTO Area totale dell'intervento (superficie territoriale) Superficie utile della grande struttura di vendita L area dell intervento in oggetto è di circa mq-(intervento inserito in un PUA). Su = 6.480,80 mq, di cui: - piano terra mq 6.081,60 - piano primo mq 399,20 Nello stesso edificio sono inoltre presenti mq. 276,40 di pubblici esercizi e 436,30 mq di altre attività di servizio Superficie complessiva (DAL 279/2010) Superficie di vendita Aree a standard complessive Sc = 7.988,38 mq. Sv = mq V= mq,. P = mq, così come individuate nel PUA approvato con delibera CC n. 40 del 22/04/2009 e delibera GC n. 127 del 22/12/2009. Nel caso si applichi la percentuale richiesta dal RUE alla SC (definita come da DAL 279/2010) il calcolo del verde di urbanizzazione primaria risulta di mq, già interamente monetizzato, mentre il calcolo dei parcheggi di urbanizzazione primariarisulta di 128 posti auto, di cui 80 già previsti e realizzati e di ulteriori 48 già previstii. pag. 1

8 ALLEGATO 1: DATI TECNICI E INFORMAZIONI 4) AREE PER DOTAZIONI AD USO PUBBLICO PER STANDARD URBANISTICI (come individuate nel PUA approvato con delibera CC n. 40 del 22/04/2009 e delibera GC n. 127 del 22/12/2009) Verde pubblico Superficie Localizzazione Parcheggi pubblici Superficie complessiva Localizzazione Caratteristiche di accesso e fruibilità mq previsti nel PUA. Nel caso si applichi la percentuale richiesta dal RUE (60%) alla SC (definita come da DAL 279/2010) il calcolo del verde di urbanizzazione primaria risulta di mq, già interamente monetizzato. Comparto Sicem mq (pari a 80 p.a.) previsti nel PUA. Nel caso si applichi la percentuale richiesta dal RUE (40%) alla SC (definita come da DAL 279/2010) il calcolo dei parcheggi di urbanizzazione primariarisulta di 128 posti auto, di cui 80 già previsti e realizzati, e di ulteriori 48, già previstii. Comparto SICEM Accesso libero negli orari di apertura della struttura commerciale 5) DOTAZIONI DI PARCHEGGI PERTINENZIALI Dotazione totale posti auto posti auto 537 Di cui in autorimesse Parcheggi interrati posti auto 293 Parcheggi a raso posti auto 244 Parcheggi pluripiano Dotazione complessiva 1 posto auto ogni 8,2 mq. di superficie di vendita per SV = mq. Ai sensi dei Criteri di pianificazione territoriale ed urbanistica riferiti alle attività commerciali in sede fissa in applicazione dell art. 4 della L.R. 5 luglio 1999, n. 14 sono richiesti: - 1 posto auto ogni 8 mq. di superficie di vendita alimentare = 250 p.a. - 1 posto auto ogni 16 mq. di superficie di vendita non alimentare = 150 p.a. per un totale di 400 p.a. L intervento realizza quindi 137 p.a. pertinenziali oltre a quanto richiesto, oltre a 25 p.a. per pubblici esercizi e attività di servizio, per un totale di 562. I conteggi per la individuazione del numero di p.a. pertinenziali sono stati effettuati, per semplicità, arrotondando la SV a mq a fronte di mq effettivi 6) AREE PER CARICO E SCARICO MERCI Accesso riservato Innesto sulla viabilità pubblica Area complessiva SI (posto a lato dell accesso per le auto degli utenti) Viabilità interna con accesso da SP 413 e uscita sulla rotatoria sud Piattaforme mq. 625; area per circolazione mezzi mq. 885, ad esclusivo servizio del fabbricato in oggetto. pag. 2

9 ALLEGATO : DATI TECNICI E INFORMAZIONI SULLA PROPOSTA Sistemazione dell'area Massetto armato con finitura la quarzo e cemento scopata. 7) OPERE ONFRASTRUTTURALI PREVISTE DAL PROGETTO PER L ADEGUAMENTO DELLA VIA- BILITÀ AFFERENTE ALL AREA E PER IL MIGLIORAMENTO DEGLI ACCESSI L intervento è inserito in un PUA che ha attuato - partecipazione alla realizzazione della rotatoria sud sulle SP 413 e 12 - separazione degli ingressi, che avvengono dalla SP413, dall uscita, che avviene direttamente sulla rotatoria. - accessi separati per traffico clienti e traffico pesante 8) CARATTERISTICHE ECONOMICHE DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO Bacino geografico di utenza di riferimento Quota di mercato obiettivo Dimensione economica del volume di affari Dimensione occupazionale Area nord della Provincia di Modena 25% di penetrazione dell area nord 28 milioni di euro 140 addetti su più turni di meno di 100 addetti per turno (apertura) 9) PROGRAMMA TEMPORALE DI ATTUAZIONE L intervento edilizio consiste nell adeguamento di un edifico già in costruzione secondo quanto previsto dal previgente PUA. Le modifiche sono state assentite attraverso un Variante al PUA. Si prevede l apertura entro l anno ) INFORMAZIONI SUL PIANO FINANZIARIO PREVISTO Nella scheda n. 8 dell Allegato tecnico alla presente domanda si evidenzia, nell area di riferimento: - per quanto riguarda le medie e grandi strutture nella provincia di Modena.una crescita, sia pure contenuta, del numero di esercizi nel periodo l intervento si inserisce in una rete che vede la punta di concentrazione nel capoluogo provinciale e la presenza, all interno del bacino di riferimento ristretto, solo di strutture a Carpi e Bomporto. Si ritiene pertanto che l inserimento di una nuova struttura di vendita nel contesto dell area a nord di Modena contribuisca ad un complessivo riequilibrio dell offerta e al contenimento degli spostamenti sulla rete viabilistica provinciale e locale. L intervento consiste, dal punto di vista edilizio, nel completamento di un edificio già in parte realizzato, per il quale sono già stati corrisposti all Amministrazione Comunale i relativi oneri. Dal punto di vista commerciale, è già previsto l accordo tra soggetto attuatore e soggetto gestore per la futura gestione della struttura commerciale. 11) PRESENZA DI ELEMENTI DA CONSIDERARE PER LA VALUTAZIONE DI PRIORITÀ TRA EVEN- TUALI DOMANDE CONCORRENTI (ART. 12, L.R. 14/99): Numero di occupati che ci si impegna ad assorbire nella nuova struttura fra gli addetti dipendenti e indipendenti, compresi i coadiuvanti, già inquadrati nel settore del commercio nel comune dove si intende localizzare la nuova struttura e nei comuni confinanti Numero totale di occupati previsto nella struttura L attuatore si impegna a selezionare il personale della struttura preferibilmente tra gli addetti già inquadrati nel settore del commercio e tra quelli residenti nell area di riferimento (comune di Soliera e comuni limitrofi) 140 addetti pag. 3

10 ALLEGATO 1: DATI TECNICI E INFORMAZIONI Recupero di spazi degradati e contenitori dismessi Impegni che si intendono contrarre in convenzione con il Comune per la mitigazione degli impatti PUA PUA Firma del richiedente Giorgio Ferrari - SOLIERA COMMERCIALE SRL pag. 4

11 RELATIVE ALLO STUDIO DEGLI EF- FETTI AMBIENTALI DELL INTERVENTO PROPOSTO pag. 5

12 pag. 6

13 PREMESSA L intervento in oggetto consiste nell insediamento di una struttura di vendita in un edificio già a destinazione commerciale inserito in un area oggetto di PUA vigente (approvazione con delibera CC n. 40 del 22/04/2009 e delibera GC n. 127 del 22/12/2009); nell area del PUA è previsto l insediamento futuro di un altra struttura commerciale e la demolizione e ricostruzione con diversa superficie di una struttura produttiva già insediata. L edificio in oggetto ha una SV complessiva di mq, così suddivisi: Superfici di vendita Grande struttura non alimentare e alimentare Sv totale = mq di cui Alimentare mq POIC: è ammesso l insediamento di cui Non Alimentare mq di mq alimentare e fino a mq di non alimentare oltre a mq 712,70 di superficie utile per attività di servizio e di somministrazione (mq 276,40 per pubblici esercizi e mq. 436,30 per altre attività di servizio) Pertanto il procedimento per il rilascio dell autorizzazione è quello previsto per una grande struttura di livello inferiore, definito dall art. 9 del DL 114/98 1 e dall art. 11 della L.R. 14/99 (Procedimento di rilascio delle autorizzazioni per le grandi strutture di vendita). Conclusa positivamente l istruttoria urbanistica, il Comune dovrà presentare le relative risultanze tecniche come elementi salienti della Conferenza dei servizi che convocherà d intesa con Provincia e Regione. 1 art. 9 D.Lgs.114/98 1. L'apertura, il trasferimento di sede e l'ampliamento della superficie di una grande struttura di vendita, sono soggetti ad autorizzazione rilasciata dal comune competente per territorio. 2. Nella domanda l'interessato dichiara: a) di essere in possesso dei requisiti di cui all'articolo 5; b) il settore o i settori merceologici, l'ubicazione e la superficie di vendita dell'esercizio; c) le eventuali comunicazioni di cui all'articolo 10, commi 2 e 3, del presente decreto. 3. La domanda di rilascio dell'autorizzazione è esaminata da una conferenza di servizi indetta dal comune, salvo quanto diversamente stabilito nelle disposizioni di cui al comma 5, entro sessanta giorni dal ricevimento, composta da tre membri, rappresentanti rispettivamente la regione, la provincia e il comune medesimo, che decide in base alla conformità dell'insediamento ai criteri di programmazione di cui all'articolo 6. Le deliberazioni della conferenza sono adottate a maggioranza dei componenti entro novanta giorni dalla convocazione; il rilascio dell'autorizzazione é subordinato al parere favorevole del rappresentante della regione. 4. Alle riunioni della conferenza di servizi, svolte in seduta pubblica, partecipano a titolo consultivo i rappresentanti dei comuni contermini, delle organizzazioni dei consumatori e delle imprese del commercio più rappresentative in relazione al bacino d'utenza dell'insediamento interessato. Ove il bacino d'utenza riguardi anche parte del territorio di altra regione confinante, la conferenza dei servizi ne informa la medesima e ne richiede il parere non vincolante ai fini del rilascio della autorizzazione. 5. La regione adotta le norme sul procedimento concernente le domande relative alle grandi strutture di vendita; stabilisce il termine comunque non superiore a centoventi giorni dalla data di convocazione della conferenza di servizi di cui al comma 3 entro il quale le domande devono ritenersi accolte qualora non venga comunicato il provvedimento di diniego, nonché tutte le altre norme atte ad assicurare trasparenza e snellezza dell'azione amministrativa e la partecipazione al procedimento ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modifiche. pag. 7

14 Alla domanda di autorizzazione devono essere allegati, in base alla Del. G.R. 10 ottobre 2000 n (L.R. 5 luglio 1999 n. 14, art. 11 Approvazione modulistica): Allegato 1 Dati tecnici e informazioni sulla proposta Allegato 2 Studio degli effetti ambientali degli interventi proposti. La Delibera regionale citata contiene Schede tecniche di indirizzo per la redazione dello studio citato. Esse riguardano i seguenti temi e aspetti: scheda n. 1 Stima traffico generato e attratto Ridistribuzione sulla rete della viabilità scheda n. 2 Inquinamento acustico scheda n. 3 Inquinamento atmosferico scheda n. 4 Acque superficiali scheda n. 5 Acque sotterranee scheda n. 6 Paesaggio scheda n. 7 Impatto energetico scheda n. 8 Impatto socioeconomico. Ciascun capitolo di analisi deve fondarsi, in base ai criteri individuati nelle schede tecniche dell Allegato 2, su: stato della componente ambientale interessata valutazione degli effetti connessi all esercizio delle attività insediate individuazione delle problematiche specifiche da esaminare definizione degli obiettivi e livelli di qualità da verificare svolgimento delle analisi e delle simulazioni calcolo e valutazione degli effetti ambientali definizione delle eventuali misure di mitigazione. pag. 8

15 LA STRUTTURA OGGETTO DI STUDIO La struttura commerciale oggetto di nuovo insediamento è localizzata nella parte sud-ovest del capoluogo del comune di Soliera, in località Appalto di Soliera, servita da viabilità di livello provinciale e interprovinciale: la ex Strada Statale 413 Romana oggi Strada Provinciale 413 R Romana che, provenendo dalla Lombardia, collega Carpi con Modena, e la Strada Provinciale 12. Le due provinciali sono connesse da una bretella con rotatoria a sud dell area. Ad est dell area corre la linea ferroviaria Modena Verona. Fig. 1 e 2. Localizzazione della struttura commerciale rispetto all abitato di Soliera e dettaglio dell area di intervento nella prima fase di cantiere. La distribuzione di strutture analoghe nell area di riferimento, riportata nella tabella e nella figura pag. 9

16 seguenti, mostra come vi sia una concentrazione di punti vendita a Modena e, in subordine a Carpi e Bomporto. Tab. 1. Medie e grandi strutture alimentari e miste (dati 2012, fonte Osservatorio Regionale del Commercio) COMUNE DENOMINAZIONE SV ALIMENTARE MQ SV NO ALIMEN- TARE MQ SV TOTALE MODENA GIACOMELLI SPORT MODENA CUM SRL MODENA AUTOVENDITE CARNEVALI SPA MODENA COOP ESTENSE MODENA EDIL CDR SRL MODENA NUOVA MEDIAMARKET SPA MODENA G.D. SRL MODENA COOP ESTENSE CARPI COOP ESTENSE SCARL MODENA COOP ESTENSE BOMPORTO M. QUARANTASEI SRL Fig. 3. Localizzazione delle medie e grandi strutture alimentari e miste: Soliera è al centro di un triangolo nei vertici dei quali sono localizzate le strutture analoghe a quella allo studio. pag. 10

17 Fig. 4. Planimetria del Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata per la trasformazione da attività produttiva a commerciale dell area Sicem. Con l asterisco è indicata la struttura in oggetto, in alto a sinistra il Centro Commerciale Le Gallerie (medie strutture di vendita ed esercizi di vicinato del settore non alimentare); gli altri due pag. 11

18 edifici sono: (A) una struttura commerciale di cui non è ancora prevista la realizzazione e (B) un edifico a destinazione uffici, ricostruzione del precedente edificio produttivo. Figg. 5 e 6. Immagini dell area in cui è localizzata la struttura nella situazione originaria e dopo l impianto del cantiere (nella fase di demolizione). pag. 12

19 SCHEDA N. 1. STIMA DEL TRAFFICO GENERATO E ATTRATTO E DISTRI- BUZIONE SULLA RETE DELLA VIABILITÀ LE ATTIVITÀ INSEDIABILI L intervento in oggetto è relativo ad un edificio a destinazione commerciale inserito in un area oggetto di PUA, nella quale è previsto l insediamento futuro di un altra struttura commerciale non alimentare e la demolizione e ricostruzione con diversa superficie di una struttura produttiva già insediata (settore abbigliamento). Le attività complessivamente insediabili nell edificio e le relative superfici sono riassunte nella tabella seguente. Tab: 1. Sintesi delle superfici dell intervento Grande struttura non alimentare e alimentare - Sv totale = mq di cui Alimentare mq di cui Non Alimentare mq Oltre a mq. 712,70 di Su per attività di servizio e di somministrazione (mq. 276,40 di pubblici esercizi e mq. 436,30 di altre attività di servizio) Il vigente POIC della Provincia di Modena attribuisce al Comune di Soliera una grande struttura di vendita mista con mq di SV alimentare. Fig. 7. Vista aerea dell area in relazione al centro abitato di Soliera. pag. 13

20 Secondo la normativa della Regione Emilia-Romagna l intervento in oggetto è una grande struttura non alimentare e alimentare di livello inferiore, alla quale si aggiungono attività di servizio e somministrazione (pubblici esercizi e terziario). Tab. 2. Definizione delle strutture di vendita alimentari e non alimentari superficie di vendita SV in mq < 10,000 abitanti > abitanti 2 esercizi di vicinato Sv < 150 Sv <250 medio -piccole strutture 150< Sv < < SV > medio grandi strutture 800 < Sv > < Sv > grandi strutture alimentari di livello inferiore < Sv > < Sv > grandi strutture alimentari di livello superiore Sv > Sv > grandi strutture non alimentari di livello inferiore < Sv > < Sv > grandi strutture non alimentari di livello superiore Sv > Sv > LE ABITUDINI DI FREQUENTAZIONE Le strutture commerciali hanno tradizionalmente i picchi di affluenza concentrati al venerdì pomeriggio e al sabato. Le recenti liberalizzazioni sugli orari di apertura stanno introducendo anche la domenica pomeriggio come possibile concentrazione di presenze, in particolare nel non alimentare, ma il sabato rimane ancora il giorno di maggior frequenza. All interno della giornata, le fasce orarie di punta del sabato si collocano nella tarda mattinata (11-13) e nella seconda parte del pomeriggio (17 20), mentre al venerdì la fascia oraria di punta è quella del pomeriggio (17-19). Leggere differenze sugli orari possono essere indotte da acquisti di tipo alimentare e acquisti di tipo non alimentare. In relazione alla localizzazione extra-urbana dell area, la frequentazione dei pubblici esercizi e delle altre attività di servizio dipende dalla tipologia, che ad oggi non è ancora definita con precisione. IL CARICO URBANISTICO In presenza di una struttura mista alimentare e non alimentare, la stima del carico urbanistico è stata effettuata adottando parametri di spesa media (scontrini emessi), basati su fonti di letteratura tecnica e su esperienze simili condotte in altri contesti. 2 Popolazione del Comune di Soliera al 31/12/2013: abitanti pag. 14

21 Ovviamente si tratta di valori indicativi, utili ad una stima complessiva del carico urbanistico indotto. Per lo scopo presente tali parametri hanno mostrato una buona capacità di rappresentare la situazione reale. Si precisa inoltre che: Il fattore di multiutenza è un coefficiente attraverso il quale si stima la percentuale di utenti che fa acquisti soltanto in un dato esercizio. La percentuale di utenti non su auto varia in funzione della classe dimensionale degli esercizi: in questo caso si sono adottate percentuali diverse, che vanno dal 12,5% per le grandi superfici (che per la loro specializzazione e relativa rarefazione distributiva sul territorio da un lato hanno un bacino di utenza potenzialmente molto vasto e inducono quindi più spostamenti su auto), al 15% per le medie, al 25% per le altre che si suppone inducano un traffico locale e quindi più propenso ad utilizzare la rete del trasporto pubblico o mezzi alternativi all auto quale la bicicletta. Per stimare il numero di auto nell'anno si introduce un fattore medio di utilizzo dell'auto, nell'ipotesi che in una parte dei casi (minoritaria) due consumatori acquirenti utilizzino lo stesso mezzo (naturalmente si può trattare di acquirenti di esercizi diversi). Per la valutazione del carico urbanistico in una fascia oraria si sommano gli scontrini emessi in quella fascia (in uscita) con quelli della fascia successiva (in arrivo); I valori percentuali di concentrazione della punta massima (giornaliera e oraria) rispetto ai dati medi sono tratti, per ciascuna classe dimensionale, dalle esperienze tecniche sviluppate in altri contesti di studio. Tab. 3. Parte Non Alimentare: Carico urbanistico TIPOLOGIA grande superficie Superficie di vendita (mq.) N. scontrini per anno Fattore di multiutenza 0,50 Numero di utenti Percentuale di utenti non su auto 15% Utenti su auto Utenti per auto 1,25 Numero auto Settimane di apertura 52 Giorni di apertura per anno 360 Giorni di apertura per settimana 7 Ore/giorno apertura 12 Media auto/settimana Per semplicità di elaborazione i dato di SV, pari a mq è stato arrotondato a mq pag. 15

22 Media auto/giorno 453 Media auto/ora 38 Punta massima nella settimana: SABATO % nella settimana 21,0% valore assoluto 659 Punta oraria sabato % del totale del sabato 10,0% valore assoluto 66 Punta oraria sabato % del totale del sabato 9,6% valore assoluto 63 Punta oraria sabato % del totale del sabato 9,4% valore assoluto 62 Punta oraria sabato % del totale del sabato 9,5% valore assoluto 63 Seconda punta nella settimana: VENERDI' % nella settimana 16,0% valore assoluto 502 Punta oraria venerdì % del totale del venerdì 8,6% valore assoluto 43 Punta oraria venerdì % del totale del venerdì 14,4% valore assoluto 73 Punta oraria venerdì % del totale del venerdì 9,7% valore assoluto 49 Punta oraria venerdì % del totale del venerdì 9,8% valore assoluto 49 Tab. 4. Parte Alimentare: Carico urbanistico SABATO Tot. giorno sup. vendita (mq) n.ro scontrini n.ro scontrini/mq di Sv 2,10 0,21 0,20 0,20 0,20 0,17 % di uso dell'auto 85% 85% 85% 85% 85% 85% pag. 16

23 % di scontrini per auto 95% 95% 95% 95% 95% 95% n.ro auto per giorno / ora VENERDI' Tot. giorno / sup. vendita (mq) n.ro scontrini n.ro scontrini/mq di Sv 1,78 0,15 0,13 0,17 0,17 0,17 % di uso dell'auto 85% 85% 85% 85% 85% 85% % di scontrini per auto 95% 95% 95% 95% 95% 95% n.ro auto per giorno / ora Nei due grafici che seguono sono rappresentati gli andamenti dell afflusso alle strutture di vendita alimentari nella settimana, al sabato e al venerdì. sabato: distribuzione oraria 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% 8,00-9,00 9,00-10,00 10,00-11,00 11,00-12,00 12,00-13,00 13,00-14,00 14,00-15,00 15,00-16,00 16,00-17,00 17,00-18,00 18,00-19,00 19,00-20,00 20,00-21,00 venerdì: distribuzione oraria 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% 8,00-9,00 9,00-10,00 10,00-11,00 11,00-12,00 12,00-13,00 13,00-14,00 14,00-15,00 15,00-16,00 16,00-17,00 17,00-18,00 18,00-19,00 19,00-20,00 20,00-21,00 Figg. 8 e 9. Andamento della emissione di scontrini nelle fasce orarie del sabato e del venerdì pag. 17

24 SINTESI DEL CARICO URBANISTICO Per le valutazioni esposte sono state considerate le due parti, alimentare e non alimentare, come autonome. In realtà, la compresenza delle due tipologie di superficie di vendita (non alimentare e alimentare) in un unica struttura induce acquisti multipli, cioè la stessa persona fa acquisti sia alimentari sia non alimentari. Si è stimato che tale percentuale sia pari al 40% degli acquirenti, pertanto, in base alle elaborazioni sviluppate si possono sintetizzare le valutazioni del carico urbanistico,secondo i valori illustrati nella tabella che segue, espressi in numero di auto circolanti. I valori esposti tengono conto del fatto che gli scontrini emessi in una data ora sono relativi ad utenti in uscita, ma che nella stessa ora entrano gli utenti relativi agli scontrini di quella successiva.. Tab. 5. Sintesi del carico urbanistico SV ALIMENTARI SABATO ingressi uscite totali VENERDI' ingressi uscite totali SV NON ALIMENTARI SABATO ingressi uscite totali VENERDI' ingressi uscite totali TOTALI SABATO ingressi uscite totali VENERDI' ingressi uscite totali pag. 18

25 DISTRIBUZIONE SULLA RETE DELLA VIABILITÀ Per la verifica della distribuzione del traffico sulle due principali viabilità di accesso all area sono stati eseguiti rilevi di traffico spot. Tab. 6. Distribuzione dei flussi di traffico sulle principali viabilità Strada Rilievi:sabato 16/03/13 ora: SP 413 direzione Carpi SP 413 direzione Modena 443 SP 12 direzione Soliera 279 SP 12 direzione Modena Il traffico sulla SP 413 rappresenta circa il 61% del traffico totale sulle due arterie, mentre quello sulla SP 12 il 39%. Come già riportato in Premessa, l analisi del potenziale bacino di riferimento delle strutture commerciali allo studio evidenzia una presenza di attività commerciali equilibrata tra i diversi centri, sia nel settore alimentare sia nel non alimentare. Questa distribuzione induce ad ipotizzare un ridistribuzione di flussi già presenti sulla rete (ad esempio abitanti di Soliera e del bacino ristretto) senza aggravi ulteriori in termini di valori complessivi, ma con differenziazione dei flussi nelle due direzioni.. Di conseguenza si è ipotizzata la ripartizione riportata nella tabella seguente. Tab. 7. Distribuzione dei flussi arrivi/partenze sulle principali viabilità SP 12 da e per Soliera SP 413 dir. Modena SP 413 dir. Carpi 55% 20% 25% Si ottiene pertanto la distribuzione dei flussi sulla rete, nelle ore di punta del sabato, riportata nelle tabelle che seguono. Tab. 8. Distribuzione dei flussi di traffico sulle principali viabilità Strada Ore di punta del sabato SP 413 direzione Carpi SP 413 direzione Modena totale SP SP 12 direzione Soliera SP 12 direzione Modena totale SP Totale generale pag. 19

26 Tab. 9. Flussi totali sulla rete nell ora di punta del sabato Strada Sabato ora di punta SP 413 direzione Carpi 552 SP 413 direzione Modena 548 totale SP SP 12 direzione Soliera 424 SP 12 direzione Modena 424 totale SP I flussi totali sono stati calcolati sommando, per ciascuna viabilità e direzione, i valori riportati in tabella 6 (Distribuzione dei flussi di traffico sulle principali viabilità) e quelli calcolati come traffico generato dall intervento in esame, distribuiti secondo le percentuali della tabella 7. Come si vede si tratta di incrementi poco meno di 5 auto al minuto complessive (due direzioni) nella situazione più sfavorevole di tutta la giornata del sabato - compatibili con la capacità delle due strade e con quella della rotatoria alla loro intersezione; inoltre per nessuna delle due strade si supera il valore di capacità (2.000 veicoli/ora 4 ), in quanto si raggiungono v/h per la SP 413 e 842 v/h per la SP 12. Nella valutazione si è trascurata l incidenza sul traffico dei mezzi di conferitori / prelevatori in quanto le consegne e i ritiri avvengono di norma nelle prime ore del mattino (fino alle 10,00) o, più raramente, nelle ultime serali (dopo la chiusura al pubblico). Estremamente rare le consegne al sabato pomeriggio / sera. Queste fasce orarie non hanno quindi interferenza con quelle individuate come fasce di punta e quindi i due traffici hanno possibilità di compresenza pressoché nulle. Una ulteriore considerazione è relativa al fatto che i flussi di traffico dovuti alla realizzazione della struttura commerciale sono stati valutati come aggiuntivi rispetto al traffico ordinario sulla viabilità di riferimento. Nella realtà solo una parte di tali flussi sono effettivamente aggiuntivi, in quanto parte delle persone che si muoveranno in auto per raggiungere questa area commerciale, in assenza della nuova struttura occuperebbe comunque la viabilità per recarsi ad una delle aree commerciali già presenti nel bacino di riferimento. Di fatto, l apertura di una nuova struttura crea una ridistribuzione dei flussi sulla viabilità e un accorciamento dei percorsi, il che rappresenta in generale un beneficio sia per il traffico sia per l ambiente; la ridistribuzione, tra l altro, tende ad essere maggiore nei primissimi mesi di apertura per la curiosità indotta dalla nuova struttura e successivamente si assesta in una posizione di equilibrio. Questa quota è, com è ovvio, di difficile valutazione e quindi si è ritenuto più cautelativo non considerarla, nella convinzione che, a regime, il traffico sulla viabilità di riferimento e afferente alla nuova area commerciale si assesterà su valori più bassi di quelli stimati nella situazione più sfavorevole. 4 C = per strade a due corsie (una per senso di marcia), senza spartitraffico centrale (fonte: Manuale della Capacità delle Strade, Federal Highway Administration, USA); la stessa capacità è assunta dalla Provincia di Modena. pag. 20

27 INGRESSI E USCITE L organizzazione di ingressi e uscite dall area commerciale è funzionale ad evitare interferenze con il traffico ordinario. L accesso avviene sulla SP 413 nel tratto dotato di spartitraffico centrale che impedisce le svolte a sinistra (per i veicoli provenienti da nord) eliminando così una delle cause principali di rallentamento o blocco del traffico. I parcheggi interni sono sufficientemente lontani per consentire la formazione di una eventuale coda per la ricerca del posto libero all interno dell area e non sulla strada (si veda la figura di pag. 10). L uscita è invece prevista sul lato opposto, attraverso una viabilità di servizio che recapita sulla rotatoria: in questo modo, le eventuali code per l inserimento nella rotatoria si sviluppano interamente su viabilità dedicata, anche in quarto caso senza interferire con il traffico ordinario. VERIFICA DELLA FUNZIONALITÀ DEI PARCHEGGI PERTINENZIALI Le quantità di parcheggi pertinenziali stabilite dai Criteri di pianificazione territoriale ed urbanistica riferiti alle attività commerciali in sede fissa in applicazione dell art. 4 della L.R. 5 luglio 1999, n. 14 sono riportate nella tabella seguente. Tab. 10. Quadro dei parcheggi pertinenziali richiesti per le strutture commerciali e i pubblici esercizi PARCHEGGI PERTINENZIALI (PE) pa/mq SV SV/SU p.a. Grande struttura di vendita, parte non alimentare 5 1/ Grande struttura di vendita, parte alimentare 1/ Pubblici esercizi (espressi in Su) 5 1/ Altre attività di servizio (espresse in mq. di Su) 5 1/ Totale p.a. 425 Tab. 11. Quadro dei parcheggi previsti per l intervento Parcheggi pertinenziali Parcheggi pubblici (standard) Altri posti auto pertinenziali TOTALE 537 p.a. 128 p.a 25 p.a. 690 p.a. Nel conteggio dei parcheggi disponibili sono stati conteggiati anche i parcheggi pubblici in quanto, in relazione alla localizzazione dell area e alle destinazioni d uso previste, questi parcheggi sono di fatto utilizzati per le attività presenti. 5 Per il calcolo dei parcheggi pertinenziali è stata considerata l intera SV ammissibile e non quella effettiva e la SU di pubblici esercizi e attività di servizio è stata arrotondata all unità superiore. pag. 21

28 Nell'ora di massima punta (sabato 11,00-12,00) si ha una domanda di sosta pari a 527 posti auto: il margine di 163 p.a. disponibili consente la funzionalità del parcheggio in relazione al contemporaneo deflusso delle auto presenti nella fascia oraria precedente. Nei parcheggi pertinenziali interrati sarà inoltre installato un segnalatore libero/occupato per agevolare ulterormente la ricerca del posto libero ed evitare inutili accessi all interrato. IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Il POIC della Provincia di Modena indica, tra le condizioni di accessibilità, la necessità di valutare il potenziamento del collegamento del comparto con il trasporto pubblico locale e dei collegamenti ciclopedonali 6. Fig. 10. Stralcio della tavola U07var_Viabilità interna comparto. Il progetto di Piano urbanistico attuativo prevede la realizzazione di un tratto di pista ciclabile che connette l area commerciale con il percorso Soliera Appalto. Sulla SP 413 è oggi attiva la linea extraurbana 500 (a/r) Modena (Soliera) Carpi, che effettua la fermata Soliera lunga la SP 413, a sud della nuova rotatoria e solo per alcune corse effettua la deviazione in Soliera, nelle ore di maggio traffico per gli spostamenti per studio e lavoro, ore che non coincidono con quelle delle strutture commerciali. Considerato il taglio dimensionale della struttura alimentare e dell area commerciale nel suo complesso, si ritiene peraltro che l accesso con il trasporto pubblico rappresenti una quota ridotta degli accessi totali, in quanto il tipo di spesa che si effettua in queste strutture è, per ingombro dimensionale e per peso, tale da scoraggiare l afflusso con i mezzi pubblici. La fermata esistente, 6 Provincia di Modena, POIC, Prospetto normativo Condizioni i limiti di attuazione delle previsioni pag. 22

29 collocata a circa 500 m. dall area commerciale, è quindi a nostro parere sufficiente per queste modeste quote di utilizzo. pag. 23

30 SCHEDA N. 2. INQUINAMENTO ACUSTICO La classificazione acustica del comune di Soliera assegna all area in esame, nello stato di fatto, la classe V (aree prevalentemente industriali). Le trasformazioni previste nell area (cfr PUA per l area Sicem e relativa Variante 2013) modificano in modo sostanziale le funzioni insediate, introducendo una netta prevalenza di funzioni commerciali. Di conseguenza è stata proposta, in sede di ValSAT del PUA, una riclassificazione alla classe IV (aree ad intensa attività umana). Proposta con la quale si concorda pienamente. Fig. 11. Classificazione acustica stato di fatto Fig. 12 Proposta di riclassificazione I limiti di immissione per la IV classe sono 55 Db(A) notturni e 65 Db(A) diurni. L area è inoltre interessata dalla fascia di pertinenza acustica delle due provinciali e della linea ferroviaria del pag. 24

31 Brennero, classificate in classe IV con fascia di larghezza 50 m per lato. L attività della struttura commerciale si sviluppa nel periodo diurno e non interessa pertanto la situazione acustica notturna. In relazione alla localizzazione periferica della struttura, lontana da centri abitati, si è operata la scelta di valutare l eventuale impatto su bersagli sensibili. I bersagli sono individuati nell immagine seguente. Fig. 13. Localizzazione dei bersagli sensibili In occasione della redazione del PUA sono stati effettuati rilievi del livello di rumore presso i ricettori. Il livello di rumore più elevato è stato rilevato per la facciata nord del bersaglio n. 1 (prospiciente la rotatoria a sud dell area), inserito nella classe IV dalla fascia stradale, con valori, espressi di db(a) di 57,6 per il piano terra e 58,8 per il primo piano. Questo ricettore risente del traffico di entrambe le provinciali, mentre il bersaglio n. 2 è interessato solo dalla SP 413 e quello n. 3, essendo collocato oltre la ferrovia del Brennero (rispetto alla struttura) e lontano dalla viabilità, di fatto non risente del rumore stradale prodotto dall incremento di traffico. Per la valutazione degli incrementi del livello sonoro (nell ora di punta del sabato, vale a dire nell ora di massimo incremento del traffico) prodotto dai veicoli circolanti sulla viabilità principale esistente ante e post l intervento si è fatto ricorso ad un modello di calcolo messo a punto dall'empa per conto dell'ufficio Federale Svizzero per la Protezione Ambientale. Il modello si fonda su una relazione empirica che lega il traffico veicolare, relativo ad una sorgente lineare supposta rettilinea, alla diffusione del rumore: Leq = A + 10*log[(1+v/50/3)*(1+B*ε*(1-v/150))]+10*logM Nella quale: Leq è il livello di rumore equivalente, espresso in db(a); A, B sono costanti empiriche (A=42, B=20); pag. 25

32 v ε M è la velocità media dei veicoli; % di veicoli pesanti sul totale dei veicoli circolanti; volume del traffico orario L applicazione della relazione è utile in questo caso per la valutazione dell incremento, e non per il valore assoluto del livello sonoro, in quanto si basa su una serie di ipotesi - sorgente lineare rettilinea, campo aperto in assenza di ostacoli, diffusione uniforme del suono che non si verificano nella situazione considerata. Inoltre il livello sonoro calcolato è quello nel punto di emissione (asse stradale), rispetto al quale deve comunque essere considerato il decadimento dovuto alla distanza dell eventuale bersaglio rispetto alla sorgente. Dall applicazione della formula si valuta un incremento di poco inferiore a 2 db(a), che mantiene il ricettore all interno della classe di appartenenza (IV classe della fascia stradale) Una ulteriore fonte di rumore è rappresentata dagli impianti, le cui apparecchiature sono perlopiù collocate sul tetto dell edificio. Nella struttura in esame saranno installati modelli recenti e quindi più efficienti dal punto di vista del rendimento con migliori prestazioni dal punto di vista del rumore emesso. Tutte le apparecchiature previste rispettano i limiti di immissione. Inoltre il ricettore in esame è molto distante dalle sorgenti di rumore. SCHEDA N. 3. INQUINAMENTO ATMOSFERICO Per la valutazione degli effetti sull atmosfera deve essere considerato in primo luogo il beneficio ambientale prodotto dall intervento nel suo complesso, vale a dire la sostituzione, attraverso il PUA di un comparto produttivo con edifici e impianti ormai obsoleti (rispetto ai livelli di qualità oggi richiesti) con un nuovo intervento, nel quale la componente produttivi fatto assente e sono invece presenti nuovi edifici a carattere commerciale e produttivo (uffici). Questa trasformazione, come già documentato nella VAS del PUA 7, produce una complessiva diminuzione delle emissioni in atmosfera: A) Quadro ante operam Il quadro ante-operam con l attività Sicem nel pieno della sua potenzialità produttiva concordato con la proprietà stimava un movimento di veicoli collegati all attività di circa 300 mezzi di trasporto merci/giorno e 1500 auto/giorno connesse al personale occupato ed ai fornitori, clienti e visitatori.. Considerando 2 transiti per ogni mezzo di trasporto merci (entrata e uscita) otteniamo: 300 mezzi trasporto merci x 2 transiti/ giorno = 600 mezzi/giorno Totale mezzi pesanti: 3000 /settimana (5 gg lavorativi) Considerando che delle 1500 auto una metà faccia due transiti e l altra quattro transiti/giorno si ottiene : 750 addetti X 2 transiti/giorno = 1500 transiti/giorno 750 addetti X 4 transiti/giorno = 3000 transiti/giorno 7 Studio di VAS effettuato da GRUPPO SICUREZZA AMBIENTE, pag. 26

33 Totale mezzi leggeri : 4500 transiti/giorno = transiti/settimana(5 gg lavorativi) Per semplicità si considera il totale dei mezzi come se fossero tutti leggeri, questo a favore della determinazione del futuro impatto ambientale, si ottiene: Totale mezzi della ditta SICEM in funzione : transiti/settimana Se si esegue una corretta riparametrazione a veicoli equivalenti (1 veicolo pesante = 2,5 veicoli leggeri) e si suppone una percentuale di mezzi pesanti pari al 40% del totale dei transiti, si ottengono circa veicoli settimana. Sulla base delle valutazioni del carico urbanistico riportate in precedenza si ottiene, per la struttura in oggetto, una media di circa veicoli /settimana. A questo dato si aggiunge quello dei mezzi pesanti (consegne e prelievi): supponendo una media di 4 consegne giornaliere, si ottengono 8 viaggi totali / giorno e 56 viaggi totali settimana (supponendo che le consegne avvengano in tutti i sette giorni). Con un fattore di equivalenza pesanti / leggeri pari a 2,5 si ottengono 140 veicoli equivalenti a settimana. Sommando i due valori si ottengono circa veicoli /settimana, che rappresentano il 70% di quelli che si avevano in precedenza. A questo si aggiunge il fatto che, negli anni intercorsi dalla redazione della VAS del PUA, il traffico globale ha subito una significativa diminuzione in conseguenza del periodo di crisi economica. Come si può rilevare dall Annuario regionale dei dati ambientali 2011 redatto da ARPA Emilia Romagna, il macrosettore del traffico contribuisce all inquinamento atmosferico generale, nelle diverse componenti dell inquinamento stesso, secondo le seguenti percentuali: CO 47% NOx 60% PM10 30% La situazione del traffico nelle diverse fasi si può riassumere come segue: Solo traffico su strada, per settimana veicoli Incremento per attività produttiva Sicem (ante operam) veicoli (+17%) Incremento per attività commerciale (post operam) veicoli (+12%) che si traduce nei seguenti incrementi delle componenti dell inquinamento. Componente ante operam post operam differenza CO 8,15% 5,71% -2,45% NOx 10,41% 7,29% -3,12% PM10 5,20% 3,64% -1,56% Si può quindi valutare che la nuova struttura, derivante dalla sostituzione di un attività produttiva con quella commerciale, non incide in modo negativo sulla componente atmosfera a causa del traffico indotto. 8 Dato desunto da Rapporto di VAS del PUA, riferito alla viabilità dell area pag. 27

34 SCHEDA N. 4. ACQUE SUPERFICIALI L intervento è inserito in un PUA che prevede la demolizione (già completamente avvenuta) di edifici produttivi ormai obsoleti e la riconfigurazione dell intera area con edifici commerciali e un edificio per usi produttivi. Il nuovo assetto non comporta sostanziali modifiche della impermeabilizzazione dei suoli rispetto a quello preesistente. L intervento nel suo complesso prevede il soddisfacimento della quota di superficie permeabile richiesta dalle norme di RUE vigenti. Nella progettazione del PUA è stato verificato il principio dell'attenuazione idraulica (in quanto intervento di riqualificazione di un ambito esistente) così come prescritto dalla scheda di ValSAT della Variante 2013 al POC, al fine di garantire il corretto funzionamento dei canali di scolo. Infatti, come già meglio descritto nelle Relazione Tecnica della Variante al Piano di attuazione di iniziativa privata per la trasformazione da attivita' produttive ad attivita' commerciali - Area Sicem, l intervento proposto in variante non introduce aumenti di impermeabilizzazione dei suoli ma, al contrario, la superficie permeabile aumenta dal 36% dello stato approvato al 37,49% dello stato di progetto in variante col risultato di diminuire la portata delle acque di pioggia alla rete di raccolta. In sede di approvazione del PUA è stato rilasciato il parere positivo - del Consorzio di Bonifica dell Emilia Centrale, che conferma la possibilità di utilizzare il manufatto di scarico esistente senza necessità di apportarvi modifiche. Per il miglioramento delle prestazioni della rete in caso di eventi meteorici significativi, il progetto di PUA prevede la realizzazione di un volume di laminazione attraverso il sovradimensionamento della rete di drenaggio a servizio delle aree esterne. Tale soluzione rende compatibile il nuovo assetto urbanistico con la capacità di deflusso del manufatto di scarico esistente e del relativo sistema di scolo della zona costituito da fossi e canali. Nel PUA è inoltre prevista la realizzazione di una rete specifica per le acque meteoriche provenienti dalle coperture; tale rete ha un recapito terminale nel collettore esistente a servizio del comparto. Per garantire i necessari livelli di qualità delle acque meteoriche, è prevista la realizzazione di un impianto con funzionamento in continuo per la sola rete di drenaggio delle acque meteoriche dei piazzali. Gli elementi che costituiscono la rete di drenaggio per acque meteoriche sono in sintesi 9 : collettori principali a servizio delle aree stradali e cortilive in calcestruzzo aventi sezione circolare Dn 800 completi di pozzetti di ispezione e caditoie; collettori a servizio delle coperture in PVC aventi sezione circolare variabile completi di pozzetti di ispezione e caditoie; le portate udometriche recapiteranno nel Canalazzo di Ganaceto tramite il manufatto di scarico esistente costituito da un tratto di circa 40 metri di tubazione in calcestruzzo e acciaio Dn 800 mm; i volumi di pioggia in eccesso rispetto alla capacità di trasporto del manufatto di scarico 9 Fonte: relazione Opere di urbanizzazione a servizio del comparto con attività produttive commerciali area SICEM; Delta Progetti s.r.l. Ing. G. Verzelloni, 2012 pag. 28

35 esistente, sono temporaneamente accolti all interno della rete; viene realizzata una vasca di prima pioggia con funzionamento in continuo posta a valle della rete di drenaggio delle aree esterne; Si ritiene pertanto che l intervento non induca impatti sulla componente Acque superficiali. SCHEDA N. 5. ACQUE SOTTERRANEE L intervento non ricade nelle aree a rischio idraulico individuate dal PTCP di Modena; è inserito in una Area di tutela dei corpi idrici sotterranei ; come indicato nella scheda di ValSAT della Variante 2013 al POC. Come prescritto, le acque meteoriche di "prima pioggia" sono raccolte e convogliate in un disoleatore e, unitamente alle acque nere, sono condotte alla rete pubblica. L intervento rispetta quindi le prescrizioni normative, non inducendo pertanto problemi alle falde acquifere. Si ritiene che l intervento non induca impatti sulla componente Acque sotterranee. SCHEDA N. 6. PAESAGGIO Come si è detto, l intervento è inserito in un PUA che prevede la ristrutturazione urbanistica dell intero comparto EX Sicem. La principale prescrizione alla pianificazione attuativa riguarda la salvaguardia di un corridoio percettivo per la villa situata nella parte nord del comparto (indicata in rosso nella planimetria), schematicamente indicato nella figura con tratteggio in colore rosso. L assetto complessivo del PUA rispetta tale prescrizione e, di conseguenza, la rispetta anche il nuovo edificio, il cui sedime è esterno alla fascia di tutela percettiva, così come evidenziato (area in tratteggio colore rosso) nella figura che segue. Inoltre, nella ristrutturazione urbanistica del comparto si sostituiscono edifici produttivi ormai obsoleti con nuovi edifici di qualità superiore e nell insieme dell area è previsto un importante impianto di nuove alberature. Il nuovo edificio produttivo, infine, viene realizzato in posizione arretrata rispetto a quella occupata in precedenza, liberando così ulteriormente la percezione della villa storica. Si ritiene pertanto che non saranno indotti impatti negativi sulla componente Paesaggio ma che, al contrario, il nuovo intervento, assieme agli altri previsti nel comparto, sia in grado di qualificare positivamente l area. pag. 29

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