Numeri e indici dell automedicazione

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1 Centro Studi Assosalute Numeri e indici dell automedicazione EDIZIONE 2015

2 2015 Federchimica-Assosalute Via Giovanni da Procida Milano Per informazioni: tel , fax Prima edizione: giugno 2015

3 Indice Capitolo 1 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel Il contesto di riferimento Il PIL e le caratteristiche demografiche PIL Struttura della popolazione L aspettativa di vita e la percezione dello stato di salute La spesa sanitaria La spesa farmaceutica Il mercato farmaceutico europeo Spesa farmaceutica pro capite Il mercato dei farmaci con obbligo di prescrizione Spesa pro capite per farmaci con obbligo di prescrizione Il mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione Spesa pro capite per farmaci senza obbligo di prescrizione Analisi della spesa per categorie terapeutiche Il mercato dei farmaci di automedicazione Spesa pro capite per farmaci di automedicazione Trend del mercato europeo dei farmaci senza obbligo di prescrizione e prospettive future Capitolo 2 Il mercato farmaceutico in Italia nel Il mercato in farmacia e negli altri canali di vendita Il mercato farmaceutico italiano I farmaci con obbligo di prescrizione I farmaci senza obbligo di prescrizione Dinamiche di spesa e consumo per i farmaci senza obbligo di prescrizione Caratteristiche del mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione nei diversi canali di vendita

4 IV Numeri e indici dell automedicazione Dinamiche di acquisto della distribuzione finale Analisi dei fattori determinanti i trend di mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione I prezzi medi dei farmaci senza obbligo di prescrizione L analisi regionale Segmentazione regionale del mercato farmaceutico Spesa pro capite regionale per farmaci senza obbligo di prescrizione Capitolo 3 Il mercato non prescription in Italia nel Le caratteristiche dell offerta dei farmaci senza obbligo di prescrizione Composizione del mercato in termini di prodotti e confezioni Concentrazione delle vendite per prodotti, confezioni e marchi L evoluzione del mercato e il grado di innovatività Dinamiche di evoluzione del mercato Distribuzione delle vendite per anzianità dei prodotti e delle confezioni Lanci di prodotti e confezioni per categoria terapeutica I principi attivi dei farmaci senza obbligo di prescrizione Le categorie terapeutiche Confezioni commercializzate nel 2014 per categoria terapeutica Composizione della spesa e dei consumi per categoria terapeutica Grado di specializzazione dei farmaci AM e SP per categoria terapeutica Composizione del mercato per categoria terapeutica nei canali di vendita I farmaci per l apparato respiratorio Gli analgesici I farmaci per l apparato gastrointestinale I dermatologici I farmaci per l apparato circolatorio Capitolo 4 Le previsioni sulla spesa e i consumi di farmaci senza obbligo di prescrizione: il triennio I dati relativi al mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione I risultati

5 Indice V Capitolo 5 Struttura economica del settore farmaceutico non prescription e attori del mercato La produzione La struttura delle imprese Gli addetti La distribuzione finale L Italia Quadro normativo e caratteristiche dell offerta Evoluzione e distribuzione territoriale dei punti vendita L Europa La distribuzione intermedia L Italia L Europa I Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta MMG PLS La comunicazione d impresa Investimenti pubblicitari Appendice Inquadramento Normativo Classificazione ai fini della vendita Rimborso a carico del Servizio Sanitario Nazionale Comunicazione al pubblico/pubblicità Sistema distributivo Prezzi al pubblico

6 Legenda Rx Farmaci con obbligo di prescrizione medica. SOP Farmaci senza obbligo di prescrizione medica. OTC o AM Farmaci di automedicazione (senza obbligo di prescrizione medica e con accesso alla pubblicità). SP Farmaci senza obbligo di prescrizione medica e senza accesso alla pubblicità.

7 Capitolo 1

8

9 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel 2014 Il presente capitolo restituisce un confronto tra i principali Paesi europei relativamente alla ricchezza prodotta, alle dinamiche di crescita ed evoluzione della popolazione, alla spesa sanitaria e farmaceutica e al mercato farmaceutico. L analisi prende in considerazione 17 Paesi (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera) 1. Dopo una breve disamina del PIL, vengono analizzate le caratteristiche della popolazione con riferimento alla struttura, ai principali indicatori demografici e all aspettativa di vita. Il confronto fa emergere un progressivo aumento e invecchiamento della popolazione, elementi di criticità per la sostenibilità delle finanze pubbliche sul lungo periodo (cfr. par e par ). In sanità, il tema della scarsità delle risorse è dominante in tutti i Paesi industrializzati. In base ai dati dell Organizzazione Mondiale della Sanità, nei Paesi considerati la spesa sanitaria pubblica costituisce mediamente il 77,6% della spesa sanitaria totale, con un peso sul PIL dell 8,1%. La spesa privata, invece, copre in media il 22,4% della spesa totale, pari al 2,4% del PIL. Il 68,5% della spesa privata è costituito dalla spesa diretta delle famiglie (c.d. spesa out of pocket) (cfr. par. 1.2). La spesa farmaceutica ha un peso rilevante tra le voci che compongono la spesa sanitaria. Mediamente, nei Paesi europei considerati, la spesa farmaceutica rap- 1 Le fonti dei dati sono: Eurostat per il PIL e la popolazione, OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per la spesa sanitaria, OECD (Organization for Economic Co-operation and Development) per la spesa farmaceutica e AESGP (Association of the European Self-Medication Industry) per il mercato farmaceutico.

10 4 Numeri e indici dell automedicazione presenta, infatti, il 14,6% della spesa sanitaria complessiva, con un peso sul PIL dell 1,5% (cfr. par. 1.3). L analisi del mercato farmaceutico (spesa complessiva e per farmaci con e senza obbligo di prescrizione) confronta i diversi Paesi analizzati in termini di dimensioni del mercato, peso sul PIL, incidenza sul mercato europeo e spesa pro capite. Sui medicinali da banco è poi presente un approfondimento sulle principali categorie terapeutiche (cfr. par. 1.4, par e par ). Con specifico riferimento al mercato dei farmaci senza obbligo di ricetta, si vede come i cinque mercati più rilevanti Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Polonia costituiscono il 76,5% del mercato farmaceutico europeo dei medicinali da banco. Anche se il comparto italiano dei farmaci senza obbligo di prescrizione è fra quelli più rilevanti in valori assoluti, le dimensioni del mercato nazionale sono, in realtà, inferiori rispetto a quelle dei principali Paesi europei di riferimento (Germania, Francia e Regno Unito). La minore rilevanza del mercato dei farmaci senza obbligo di ricetta in Italia viene confermata dall esame del rapporto della spesa per tali farmaci e il PIL, dall incidenza del mercato non prescription sul mercato farmaceutico nazionale e dalla spesa pro capite. Le medesime considerazioni valgono anche nello specifico dell analisi relativa ai farmaci di automedicazione (cfr. par ). Osservando i trend del mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione su un arco temporale più lungo ( ), si vede come la spesa complessiva per farmaci da banco presenti un andamento molto variabile da Paese a Paese. Se a livello complessivo negli ultimi anni le vendite hanno mostrato un andamento mediamente dinamico nonostante la crisi economica, nei Paesi in cui essa è stata più grave (p.es. Grecia, Irlanda, Italia e Portogallo) il mercato non prescription ha subito importanti perdite Per quanto il quadro regolatorio sia ancora incerto, il consolidamento della ripresa economica nel 2015 dovrebbe generare effetti positivi sull andamento del mercato europeo dei farmaci senza obbligo di prescrizione, con un incremento probabilmente in linea con quello del 2014 (+3,2%) (cfr. par. 1.5).

11 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel Il contesto di riferimento L analisi comparativa del presente capitolo prende in considerazione i Paesi dell Unione Europea a 15, escluso il Lussemburgo, oltre che Norvegia, Svizzera e Polonia Il PIL e le caratteristiche demografiche PIL La ricchezza prodotta 1 dai Paesi analizzati ha superato i miliardi di euro. I 18 Paesi dell Area Euro 2 hanno prodotto una ricchezza superiore a miliardi di euro, mentre il PIL dell Unione allargata a 28 Paesi 3 raggiunge quasi i miliardi di euro. Con riferimento al tasso di crescita reale del PIL rispetto al , l Area Euro presenta un incremento modesto per un aumento dei consumi privati ancora debole (+1,0%), e la perdurante debolezza degli investimenti (+1,0%), a loro volta condizionati da un contesto caratterizzato da incertezza sulle prospettive di crescita futura 5. I dati mostrano segnali positivi di ripresa per la maggior parte delle economie nazionali europee, seppure a ritmi differenti tra i diversi Paesi. L Italia, che presenta anche nel 2014 una variazio- 1 La fonte dei dati è Eurostat. L ultimo accesso al database disponibile on line è stato effettuato il 13 maggio Per la Svizzera, in mancanza del dato Eurostat al momento dell estrazione, si sono analizzati i dati dell Ufficio di Statistica Federale. 2 Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna. 3 Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. 4 Il tasso di crescita reale del PIL è ottenuto sottraendo dalla grandezza nominale il tasso di inflazione, poiché il solo aumento dei prezzi non genera una crescita effettiva. Il tasso di crescita reale consente, quindi, di confrontare lo sviluppo economico sia temporalmente che fra Paesi di differenti dimensioni. 5 Ministero dell Economia e delle Finanze, Documento di Economia e Finanza 2015.

12 6 Numeri e indici dell automedicazione ne negativa del PIL, nel terzo trimestre del 2014 è uscita dalla recessione e sembra entrata in una fase di ripresa contrassegnata, in prospettiva, da dinamiche abbastanza favorevoli del commercio estero e da una graduale stabilizzazione della domanda interna 6 (Tabella 1.1). Tabella 1.1 PIL a prezzi correnti; milioni di euro (anno 2014 e tasso di crescita reale 2014/2013) PIL (Mil. ) ± % 2014/2013 Austria ,3% Belgio ,0% Danimarca ,1% Finlandia ,1% Francia ,4% Germania ,6% Grecia ,8% Irlanda ,8% Italia ,4% Norvegia ,2% Paesi Bassi ,9% Polonia ,4% Portogallo ,9% Regno Unito ,8% Spagna ,4% Svezia ,1% Svizzera ,0% Area Euro ,9% UE ,3% Grecia, Spagna, Paesi Bassi e Svizzera: dati previsionali. Portogallo: dati stimati. Fonte: elaborazione Assosalute su dati Eurostat e Ufficio Federale di Statistica elvetico 6 Ministero dell Economia e delle Finanze, Documento di Economia e Finanza 2015.

13 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel L analisi del PIL pro capite mostra una forbice molto ampia tra i Paesi del Nord Europa Danimarca, Norvegia, Svizzera e Svezia e quelli mediterranei (a cui si aggiunge la Polonia). L Italia, nonostante sia la quarta economia europea, ha una ricchezza pro capite pari a euro, inferiore sia alla media dei Paesi considerati ( euro) sia a quella dell Area Euro e dell UE 28 (Tabella 1.2). Tabella 1.2 PIL pro capite a prezzi correnti e relativi indici (anno 2014) PIL ( pro capite) Indice Norvegia Svizzera Danimarca Svezia Irlanda Paesi Bassi Austria Finlandia Belgio Germania Regno Unito Francia Italia Spagna Portogallo Grecia Polonia Area Euro UE Grecia, Spagna, Paesi Bassi e Svizzera: dati previsionali. Portogallo e Polonia: dati stimati. Fonte: elaborazione Assosalute su dati Eurostat e Ufficio Federale di Statistica elvetico

14 8 Numeri e indici dell automedicazione Struttura della popolazione Il numero di abitanti residenti nei Paesi europei considerati ammonta nel 2014 a quasi 453 milioni. La distribuzione della popolazione europea evidenzia dati correlati a quelli del PIL, con una netta divisione tra Francia, Germania, Italia e Regno Unito (ai quali si devono aggiungere per popolosità la Spagna e la Polonia) e le restanti nazioni (Tabella 1.3). Negli ultimi 20 anni la popolazione dell UE è cresciuta del 4,1%. Il numero degli abitanti dei Paesi considerati è aumentato in media del 9,7%, pur con forti differenziazioni nazionali. Agli estremi opposti si pongono l Irlanda, dove la popolazione è aumentata del 21,9%, e la Germania, che ha assistito ad una diminuzione del numero dei suoi residenti (Tabella 1.3). Con riferimento alla composizione della popolazione per classi di età, si evince un progressivo invecchiamento della popolazione, elemento di criticità e di attenzione per la sostenibilità delle finanze pubbliche sul lungo periodo. Gli over 65 rappresentano, mediamente, il 18,1% della popolazione dei Paesi considerati contro un peso dei ragazzi sotto i 15 anni pari al 16,3%. In questo quadro generale, il Paese più vecchio è l Italia dove il 21,4% della popolazione ha un età superiore ai 65 anni (Tabella 1.3). Il fenomeno dell invecchiamento della popolazione europea risulta evidente se si osservano l indice di vecchiaia e l indice di dipendenza 7. 7 L indice di vecchiaia mostra sinteticamente il peso della popolazione anziana in un determinato territorio e ne stima il grado di invecchiamento. Esso è dato dal rapporto tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e la popolazione più giovane (0-14 anni): valori superiori a 1 indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi. L indice di dipendenza è dato dal rapporto percentuale avente al numeratore la popolazione di 65 anni e più e al denominatore la popolazione tra i 15 e i 64 anni. Esso indica il peso della popolazione anziana inattiva sulla popolazione potenzialmente attiva.

15 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel Tabella 1.3 La popolazione residente nei principali Paesi europei: dimensioni, crescita e composizione (anno 2014) Abitanti (Mil.) ± % 2014/1995 % 0-14 % over 65 Austria ,3% 14,3% 18,3% Belgio ,4% 17,0% 17,8% Danimarca ,6% 17,2% 18,2% Finlandia ,4% 16,4% 19,4% Francia ,7% 18,6% 18,0% Germania ,7% 13,1% 20,8% Grecia ,0% 14,7% 20,1% Irlanda ,9% 22,0% 12,6% Italia ,8% 13,9% 21,4% Norvegia ,1% 18,2% 15,9% Paesi Bassi ,1% 16,9% 17,3% Polonia ,6% 15,0% 14,9% Portogallo ,7% 14,6% 19,9% Regno Unito ,4% 17,6% 17,5% Spagna ,1% 15,2% 18,1% Svezia ,8% 17,1% 19,4% Svizzera ,6% 14,9% 17,6% UE ,1% nd nd Fonte: elaborazione Assosalute su dati Eurostat Con riferimento al primo, analizzandone l evoluzione dal 1995 e guardando le proiezioni al 2040, si evince come l invecchiamento della popolazione sia destinato a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni: mentre nel 95 l indice medio dei Paesi analizzati era dello 0,8, esso sale all 1,1 nel 2014 e nel 2040 si attesterà all 1,8. L Italia è uno Paesi in cui il fenomeno in esame è più marcato, con un indice che nel 1995 era dell 1,1 ad indicare, già 20 anni fa, una maggior presenza degli over 65 rispetto agli under 15 (Tabella 1.4).

16 10 Numeri e indici dell automedicazione Tabella 1.4 Indice di vecchiaia della popolazione (anni 1995, 2014, 2020 e 2040) Austria 0,8 1,3 1,4 1,9 Belgio 0,9 1,0 1,1 1,3 Danimarca 0,9 1,1 1,2 1,4 Finlandia 0,7 1,2 1,3 1,5 Francia 0,7 1,0 1,1 1,5 Germania 0,9 1,6 1,8 2,6 Grecia 0,9 1,4 1,6 2,5 Irlanda 0,5 0,6 0,7 1,3 Italia 1,1 1,5 1,6 2,2 Norvegia 0,8 0,9 0,9 1,2 Paesi Bassi 0,7 1,0 1,2 1,8 Polonia 0,5 1,0 1,2 2,0 Portogallo 0,8 1,4 1,7 2,7 Regno Unito 0,8 1,0 1,0 1,4 Spagna 0,9 1,2 1,4 2,6 Svezia 0,9 1,1 1,2 1,3 Svizzera 0,8 1,2 1,2 1,6 UE 28 nd 1,2 1,3 1,9 Fonte: elaborazione Assosalute su dati Eurostat Quanto emerso dall analisi dell indice di vecchiaia è confermato se si osservano le proiezioni dell indice di dipendenza. Si evince come la popolazione anziana in età pensionabile peserà sempre di più sulla popolazione in età lavorativa, generando problemi di sostenibilità dei sistemi pensionistici e socio-assistenziali. Nel 2040 mediamente in Europa ci saranno 46 over 65 ogni 100 persone tra i 15 e i 64 anni. L Italia, che già oggi ha il più elevato indice di dipendenza tra i Paesi considerati, nel 2040 presenterà un numero di persone in età pensionabile doppio rispetto a quello della popolazione attiva (Tabella 1.5).

17 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel Tabella 1.5 Indice di dipendenza della popolazione anziana; valori percentuali (anni 1995, 2014, 2020 e 2040) Austria 22,5 27,2 29,3 44,3 Belgio 23,8 27,3 29,5 37,2 Danimarca 22,7 28,3 31,4 40,6 Finlandia 21,1 30,2 35,8 41,2 Francia 22,7 28,4 32,7 44,0 Germana 22,5 31,5 35,8 55,6 Grecia 22,2 31,6 34,3 53,2 Irlanda 17,8 19,3 23,2 38,6 Italia 24,0 33,1 34,9 49,9 Paesi Bassi 19,3 26,4 30,8 47,1 Norvegia 24,8 24,2 26,3 33,7 Polonia 16,6 21,2 27,1 40,0 Portogallo 21,9 30,3 34,3 54,9 Spagna 22,2 27,2 30,4 53,5 Svezia 27,4 30,6 33,0 37,4 Svizzera 21,7 26,1 28,7 40,8 Regno Unito 24,5 27,0 29,5 39,1 UE 28 nd 28,1 31,8 45,9 Fonte: elaborazione Assosalute su dati Eurostat L aspettativa di vita e la percezione dello stato di salute L aspettativa di vita alla nascita in Europa ha fatto registrare un aumento costante: solo negli ultimi venti anni essa è cresciuta mediamente di 3,7 anni per le donne e 5,2 anni per gli uomini. Il dato italiano è in linea con la media europea. In chiave prospettica, nel 2040, la speranza di vita nei Paesi analizzati raggiungerà mediamente gli 86,9 anni per le donne e gli 82,2 anni per gli uomini (Tabella 1.6).

18 12 Numeri e indici dell automedicazione Tabella 1.6 Aspettativa di vita alla nascita (anni 1995, 2013, 2020 e 2040) uomini donne uomini donne uomini donne uomini donne Austria 73,4 80,1 78,6 83,8 79,2 84,4 82,2 86,9 Belgio 73,5 80,4 78,1 83,2 79,0 84,0 82,0 86,7 Danimarca 72,7 77,9 78,3 82,4 78,6 82,8 81,7 85,8 Finlandia 72,8 80,4 78,0 84,1 78,4 84,6 81,6 87,0 Francia nd nd 79,0 85,6 79,6 85,8 82,5 88,1 Germania 73,3 79,9 78,6 83,2 79,3 84,1 82,2 86,6 Grecia 74,9 80,1 78,7 84,0 79,4 84,0 82,3 86,2 Irlanda 72,8 78,3 79,0 83,1 78,7 83,5 81,8 86,4 Italia 75,0 81,5 80,3 85,2 80,4 85,4 83,1 87,7 Norvegia 74,8 80,9 79,8 83,8 80,2 84,5 82,8 87,0 Paesi Bassi 74,6 80,5 79,5 83,2 80,1 84,2 82,8 86,8 Polonia 67,7 76,4 73,0 81,2 74,2 81,9 78,6 85,1 Portogallo 71,7 79,0 77,6 84,0 78,3 83,9 81,5 86,3 Regno Unito 74,0 79,3 79,1 82,8 80,2 85,8 83,0 88,0 Spagna 74,4 81,8 80,2 86,1 80,8 84,8 83,3 87,2 Svezia 76,2 81,7 80,2 83,8 81,2 85,7 83,7 88,0 Svizzera 75,4 81,9 80,7 85,0 79,9 83,9 82,7 86,7 Regno Unito: 2012, ultimo dato disponibile. Fonte: elaborazione Assosalute su dati Eurostat Considerando l aspettativa di vita a 65 anni, si osserva che le sessantacinquenni hanno oggi una speranza di vita media in Europa di 20,9 anni, dato che scende a 17,7 anni per i coetanei maschi. I sessantacinquenni italiani hanno una speranza di vita superiore alla media europea (Figura 1.1). Per una analisi completa dello stato di salute dei cittadini e per una valutazione qualitativa dei Sistemi Sanitari Nazionali, si è scelto di osservare i dati relativi alla percezione soggettiva dello stato di salute da parte degli abitanti dei Paesi considerati.

19 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel Figura 1.1 Aspettativa di vita a 65 anni (anno 2013) 25,0 20,0 21,5 21,4 20,4 21,8 23,6 21,1 21,6 20,8 22,6 21,4 21,2 18,2 17,8 17,7 18,0 19,3 18,2 18,7 18,1 18,9 18,5 18,2 19,9 21,6 20,9 23,4 21,3 22,4 17,8 18,5 19,2 18,8 19,4 15,0 15,5 10,0 Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda donne Italia Norvegia Paesi Bassi uomini Polonia Portogallo Regno Unito Spagna Svezia Svizzera Regno Unito: 2012, ultimo dato disponibile. Fonte: elaborazione Assosalute su dati Eurostat Dai dati dell annuale survey della Commissione Europea per indagare il giudizio dei cittadini europei sulla propria salute, emerge che, mediamente, nei Paesi analizzati, il 70,4% della popolazione esprime un giudizio positivo o molto positivo sul proprio stato di salute. Il dato evidenzia una percezione migliore rispetto alla media UE 28 (67,2%). Rispetto ai valori medi, l Irlanda è il Paese in cui la popolazione dichiara di sentirsi meglio con ben l 83,1% che fornisce un giudizio buono/molto buono sul proprio stato di salute, mentre il Portogallo è il Paese in cui, al contrario, solo il 46,1% della popolazione esprime un giudizio positivo. In Italia la percezione molto buona/buona dello stato di salute è sostanzialmente in linea (66,1%) al dato medio dell UE 28 (Figura 1.2).

20 14 Numeri e indici dell automedicazione Figura 1.2 Percezione dello stato di salute della popolazione (anno 2013) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Italia Norvegia Paesi Bassi Polonia Portogallo Regno Unito Svizzera Spagna Svezia UE 28 molto negativo/ negativo neutro molto positivo/positivo Fonte: elaborazione Assosalute su dati Eurostat 1.2 La spesa sanitaria In sanità, il tema della scarsità delle risorse e delle possibili e diverse scelte della loro allocazione è dominante in tutti i Paesi industrializzati, ed è diventato ancora più fondamentale se si considera la contrapposizione tra l esigenza di razionalizzare la spesa pubblica e l aumento della domanda di servizi sanitari. In base ai dati dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) 8, nei Paesi considerati, la spesa sanitaria pubblica costituisce mediamente il 77,6% della spesa sanitaria totale, con un peso sul PIL dell 8,1%. La spesa privata 9, invece, copre in me- 8 Global Health Expenditure database, ultimo accesso effettuato il 15 maggio La spesa sanitaria privata comprende: la spesa diretta della famiglie (c.d. spesa out of pocket), la spesa in assicurazioni e fondi privati e quella per i servizi sanitari erogati da organizzazioni non governative.

21 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel dia il 22,4% della spesa totale e rappresenta il 2,4% del PIL. Il 68,5% della spesa privata è costituito dalla spesa diretta delle famiglie (c.d. spesa out of pocket). L Italia presenta una copertura pubblica della spesa sanitaria in linea rispetto ai dati medi europei. Al contrario, il peso sul PIL della spesa sanitaria, sia pubblica che privata, è inferiore alla media. La spesa out of pocket costituisce l 82,0% della spesa sanitaria privata (Tabella 1.7). Per quanto in valori assoluti la spesa sanitaria privata e, nello specifico, la spesa diretta delle famiglie, sia mediamente aumentata dal 1995 al 2013, con un rallentamento del ritmo di crescita dal 2005, esistono differenziazioni marcate fra i diversi Paesi dovute, in parte, alle differenze tra i sistemi organizzativi e di finanziamento che caratterizzano i Sistemi Sanitari Nazionali. Analogamente, il peso della spesa sanitaria privata e di quella out of pocket sulla spesa complessiva fa osservare una forte differenziazione tra i Paesi analizzati. L Italia presenta una crescita della spesa sanitaria privata e, in particolare, di quella out of pocket, inferiore a quella dei Paesi considerati. Il peso della spesa privata e di quella out of pocket sulla spesa sanitaria complessiva, dopo una forte diminuzione dal 1995 al 2005, nel 2013 si attesta sostanzialmente sui livelli del 2005 (Tabella 1.8). Limitando l osservazione ad un arco di tempo più breve e guardando all andamento della spesa sanitaria e della spesa out of pocket rispetto al PIL, si nota per l Italia una contrazione della spesa diretta delle famiglie e, più in generale, una diminuzione della spesa sanitaria, in controtendenza rispetto alla media dei Paesi analizzati (Figura 1.3).

22 16 Numeri e indici dell automedicazione Tabella 1.7 La spesa sanitaria in Europa (anno 2013) Spesa sanitaria (Mil. ) % spesa pubblica Segmentazione % sul PIL Spesa sanitaria out of pocket % spesa privata spesa totale spesa pubblica spesa privata % sulla spesa sanitaria % sulla spesa san. privata Austria ,7% 24,3% 11,0% 8,4% 2,7% 15,8% 65,2% Belgio ,8% 24,2% 11,2% 8,5% 2,7% 19,9% 87,4% Danimarca ,4% 14,6% 10,6% 9,1% 1,6% 12,8% 87,4% Finlandia ,3% 24,7% 9,4% 7,1% 2,3% 18,5% 75,0% Francia ,5% 22,5% 11,7% 9,0% 2,6% 7,4% 32,9% Germania ,8% 23,2% 11,3% 9,0% 2,3% 12,9% 55,6% Grecia ,5% 30,5% 9,8% 6,8% 3,0% 26,4% 86,6% Irlanda ,7% 32,3% 8,9% 6,0% 2,9% 16,8% 52,1% Italia ,0% 22,0% 9,1% 7,1% 2,0% 18,0% 82,0% Norvegia ,5% 14,5% 9,6% 8,2% 1,4% 13,9% 95,9% Paesi Bassi ,8% 12,9% 12,9% 9,6% 3,3% 5,4% 41,7% Polonia ,6% 30,4% 6,7% 4,6% 2,0% 22,8% 30,4% Portogallo ,7% 35,3% 9,7% 6,3% 3,4% 26,6% 75,4% Regno Unito ,5% 16,5% 9,1% 7,6% 1,5% 9,3% 56,4% Spagna ,4% 29,6% 8,9% 6,3% 2,6% 22,8% 77,1% Svezia ,5% 18,5% 9,7% 7,9% 1,8% 16,3% 88,1% Svizzera ,0% 34,0% 11,5% 7,6% 3,9% 25,9% 76,1% Totale ,6% 22,4% 10,5% 8,1% 2,4% 13,8% 68,5% Fonte: elaborazione Assosalute su dati OMS

23 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel Tabella 1.8 Evoluzione della spesa sanitaria privata e della spesa sanitaria out of pocket: indici di spesa e peso sulla spesa sanitaria totale (anni 1995, 2005 e 2013) Indice 1995=100 % sulla spesa sanitaria spesa sanitaria privata spesa sanitaria out of pocket spesa sanitaria privata spesa sanitaria out of pocket Austria ,5% 24,7% 24,3% 15,1% 16,8% 15,8% Belgio ,2% 26,0% 24,2% 19,6% 20,8% 19,9% Danimarca ,5% 15,5% 14,6% 16,3% 14,0% 12,8% Finlandia ,3% 26,2% 24,7% 22,6% 20,1% 18,5% Francia ,3% 22,0% 22,5% 7,6% 7,1% 7,4% Germania ,6% 23,4% 23,2% 10,0% 13,5% 12,9% Grecia ,0% 39,9% 30,5% 43,4% 34,8% 26,4% Irlanda ,5% 24,0% 32,3% 15,3% 16,0% 16,8% Italia ,2% 22,1% 22,0% 24,7% 19,0% 18,0% Norvegia ,8% 16,5% 14,5% 15,2% 15,7% 13,9% Paesi Bassi ,0% 28,1% 12,9% 9,6% 7,5% 5,4% Polonia ,1% 30,6% 30,4% 27,1% 26,1% 22,8% Portogallo ,4% 32,0% 35,3% 23,9% 23,9% 26,6% Regno Unito ,1% 18,7% 16,5% 10,9% 9,6% 9,3% Spagna ,8% 29,1% 29,6% 23,5% 22,1% 22,8% Svezia ,4% 18,8% 18,5% 13,3% 16,7% 16,3% Svizzera ,4% 40,5% 34,0% 33,1% 30,6% 25,9% Fonte: elaborazione Assosalute su dati OMS

24 18 Numeri e indici dell automedicazione Figura 1.3 Evoluzione della spesa sanitaria totale e della spesa sanitaria out of pocket rispetto al PIL: confronto Italia vs Europa (2005=100) 135 PIL IT Spesa sanitaria IT Spesa sanitaria out of pocket IT Media Paesi europei Media Paesi europei Media Paesi europei Fonte: elaborazione Assosalute su dati OMS 1.3 La spesa farmaceutica La spesa farmaceutica, nelle sue componenti pubblica e privata 10, ha un peso rilevante tra le voci che compongono la spesa sanitaria. Mediamente, nei Paesi europei considerati, la spesa farmaceutica rappresenta il 14,6% della spesa sanitaria complessiva, con un peso sul PIL dell 1,5%, che si ripartisce in un 1,0% di spesa pubblica e in uno 0,5% di spesa privata. In Italia la spesa farmaceuti- 10 La fonte dei dati di spesa farmaceutica è l OECD (Organization for Economic Co-operation and Development) Health Data database, ultimo accesso effettuato il 12 maggio Occorre sottolineare come alcuni dei dati presentati nel paragrafo e forniti dal database OECD non siano perfettamente comparabili a quelli presentati nel successivo paragrafo 1.4 dedicato al mercato farmaceutico europeo. Ciò è dovuto in parte alle diverse fonti cui fanno riferimento i dati (nel caso del mercato farmaceutico sono generalmente dati di vendita espressi in prezzi al pubblico) ma anche al fatto che l OECD include nella spesa farmaceutica, oltre ai farmaci, altri prodotti quali, ad esempio, i vaccini e, per molti Paesi come l Italia, i c.d. medical non durables, stimabili in un intorno del 5/10% della spesa farmaceutica complessiva. Il dato include i margini alla distribuzione e l IVA.

25 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel ca rappresenta il 15,6% della spesa sanitaria totale. Il suo peso sul PIL, in linea con la media europea, si attesta nel 2013 all 1,4%, ed è ripartito sostanzialmente in modo equo tra la componente pubblica e quella privata 11 (Tabella 1.9). Sebbene si osservino, al pari di quanto avviene per la spesa Tabella 1.9 La spesa farmaceutica in Europa (anno 2013 o ultimo anno disponibile) Spesa farmaceutica (Mil. ) % sulla spesa sanitaria % sul PIL % sul PIL della spesa privata Austria ,5% 1,3% 0,4% Belgio ,7% 1,8% 0,8% Danimarca ,3% 0,7% 0,4% Finlandia ,3% 1,2% 0,5% Francia ,2% 1,8% 0,6% Germania ,9% 1,6% 0,5% Grecia ,9% 2,3% 0,8% Irlanda ,1% 1,5% 0,3% Italia ,6% 1,4% 0,8% Norvegia ,5% 0,6% 0,3% Paesi Bassi ,3% 1,0% 0,3% Polonia ,9% 1,4% 1,0% Portogallo ,9% 1,8% 0,8% Regno Unito ,8% 1,0% 0,1% Spagna ,5% 1,5% 0,5% Svezia ,6% 1,2% 0,5% Svizzera ,2% 1,1% 0,6% Totale ,6% 1,5% 0,5% I dati di spesa farmaceutica sono aggiornati al 2013, come per l Italia, o al I dati sono aggiornati al 2011 per il Portogallo e al 2010, quando disponibili, per il Regno Unito. Fonte: elaborazione Assosalute su dati OECD 11 Nel dato di spesa privata sono ricompresi anche altre tipologie di prodotti e beni oltre ai farmaci. Sarà infatti evidente nel successivo paragrafo come in Italia il peso sul PIL della spesa privata per specialità medicinali sia decisamente inferiore rispetto a quello della spesa pubblica.

26 20 Numeri e indici dell automedicazione sanitaria, andamenti differenti tra i diversi Paesi europei per quanto concerne il peso della spesa farmaceutica sia sul PIL sia sulla spesa sanitaria totale, generalmente si vede come, a livello europeo, la spesa farmaceutica abbia registrato un aumento tra il 1995 e il 2005 per poi far osservare una diminuzione o un rallentamento del ritmo di crescita (Tabella 1.10 e Figura 1.4). La crisi economica sembra aver impattato significativamente sull andamento della spesa farmaceutica dei Paesi europei, non solo di quelli che maggiormente ne sono stati colpiti (p.es. Gre- Tabella 1.10 Evoluzione della spesa farmaceutica: indici di spesa e peso sulla spesa sanitaria totale (anni 1995, 2005, 2013 o ultimo anno disponibile) Indice 1995=100 % sulla spesa sanitaria % sul PIL Austria ,2% 12,8% 11,5% 0,9% 1,3% 1,3% Belgio ,1% 19,5% 16,7% 1,4% 1,9% 1,8% Danimarca ,1% 8,2% 6,3% 0,7% 0,8% 0,7% Finlandia ,8% 16,0% 13,3% 1,1% 1,3% 1,2% Francia ,0% 16,9% 15,2% 1,5% 1,8% 1,8% Germania ,8% 15,0% 13,9% 1,3% 1,6% 1,6% Grecia ,7% 21,5% 24,9% 1,4% 2,1% 2,3% Irlanda ,4% 16,3% 17,1% 0,7% 1,2% 1,5% Italia ,4% 19,9% 15,6% 1,4% 1,7% 1,4% Norvegia ,0% 9,1% 6,5% 0,7% 0,8% 0,6% Paesi Bassi ,0% 10,5% 9,3% 0,9% 1,1% 1,0% Polonia nd nd nd nd 28,0% 20,9% nd 1,7% 1,4% Portogallo ,6% 20,7% 17,9% 1,8% 2,1% 1,8% Regno Unito nd nd nd 15,3% 12,8% 12,8% 1,0% 1,0% 1,0% Spagna ,2% 20,1% 16,5% 1,4% 1,7% 1,5% Svezia ,3% 13,4% 11,6% 1,0% 1,2% 1,2% Svizzera ,1% 10,6% 9,2% 0,9% 1,2% 1,1% I dati di spesa farmaceutica sono aggiornati al 2013, come per l Italia, o al I dati sono aggiornati al 2011 per il Portogallo e al 2010, quando disponibili, per il Regno Unito. Fonte: elaborazione Assosalute su dati OECD

27 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel Figura 1.4 Evoluzione della spesa farmaceutica rispetto alla spesa sanitaria e al PIL: confronto Italia vs Europa (2005=100) PIL IT Spesa sanitaria IT Spesa farmaceutica IT Media Paesi europei Media Paesi europei Media Paesi europei I dati di spesa farmaceutica sono aggiornati al 2013, come per l Italia, o al I dati sono aggiornati al 2011 per il Portogallo e al 2010, quando disponibili, per il Regno Unito. Fonte: elaborazione Assosalute su dati OECD cia, Portogallo, Spagna e Italia), ma anche di quegli Stati, come la Germania o la Svizzera, che meglio hanno fronteggiato la difficile congiuntura economica. Nel confronto con i Paesi considerati, l Italia conferma il trend in diminuzione della spesa farmaceutica, come conseguenza delle politiche di razionalizzazione della spesa pubblica e di scadenza di numerosi brevetti: il nostro Paese è, insieme al Portogallo, l unico che registra livelli di spesa farmaceutica inferiori rispetto a quelli del 1995, con un peso sul PIL paragonabile a quello di metà anni 90 e una contrazione del peso della farmaceutica sulla spesa sanitaria di quasi 5 punti percentuali in vent anni (Tabella 1.10). Limitando l osservazione ad un arco di tempo più breve e guardando all andamento della spesa farmaceutica rispetto a quello della spesa sanitaria e del PIL, si nota per l Italia una diminuzione della spesa farmaceutica ben più importante rispetto a quella regi-

28 22 Numeri e indici dell automedicazione strata per la spesa sanitaria e decisamente più marcata rispetto alla media dei Paesi europei (Figura 1.4). 1.4 Il mercato farmaceutico europeo Nel 2014 il mercato farmaceutico dei Paesi considerati nell analisi ha superato i 175 miliardi di euro 12. La spesa per farmaci nelle singole realtà nazionali è strettamente correlata alla dimensione e alla ricchezza prodotta. I cinque mercati più rilevanti Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna costituiscono il 71,9% del mercato farmaceutico europeo, che risulta, quindi, trainato dalle grandi nazioni (Tabella 1.11). Tuttavia, se si considera il dato in rapporto al PIL e, quindi, la reale incidenza sulle singole economie nazionali, viene restituita una fotografia differente. I Paesi che registrano un maggiore peso della spesa per farmaci sulla ricchezza prodotta sono Grecia e Polonia. Il mercato tedesco è, tra i cinque mercati principali, quello 12 La fonte per l analisi del mercato farmaceutico europeo è AESGP (Association of the European Self-Medication Industry), che ha raccolto le informazioni dalle Associazioni nazionali di riferimento. I dati, aggiornati al 2014 o al 2013 per l Irlanda e i Paesi Bassi (mercato farmaceutico complessivo e mercato dei farmaci con obbligo di prescrizione), si riferiscono ai 17 Paesi europei considerati nell analisi del presente capitolo. La confrontabilità dei dati risente delle differenze del panorama normativo dei diversi Paesi, con riferimento al sistema di classificazione e rimborso, nonché delle fonti e delle aggregazioni a livello nazionale per quanto concerne la dimensione del mercato farmaceutico. I dati dei Paesi con valuta diversa dall euro (Danimarca, Norvegia, Polonia, Svezia, Svizzera e Regno Unito) sono stati calcolati a tasso di cambio costante (2010) tenendo conto della variazioni del mercato rispetto al dato in valuta, al fine di cogliere l andamento reale del mercato e minimizzare gli effetti di valutazione/svalutazione della moneta. I dati relativi alla spesa farmaceutica territoriale dei diversi mercati prendono in considerazione tutti i canali di vendita e sono generalmente espressi in prezzi al pubblico (sell out). Per i Paesi dove viene utilizzato il prezzo ex-factory o quello alla distribuzione finale vengono applicati i tassi di conversione dei diversi sistemi di determinazione del prezzo al pubblico, se disponibili. Altrimenti, il valore del mercato 2014 è stato calcolato a partire dalla serie storica di riferimento, applicando i trend di variazione comunicati dalle Associazioni di categoria nazionali. Per un approfondimento sui dati di mercato e le caratteristiche dei diversi assetti regolatori del settore farmaceutico europeo e, nello specifico, di quello dei farmaci senza obbligo di prescrizione si veda:

29 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel Tabella 1.11 Il mercato farmaceutico europeo; sell out (anno 2014) Mercato farmaceutico (Mil. ) % sul PIL % su mercato farmaceutico europeo Austria ,7% 3,0% Belgio ,2% 2,5% Danimarca ,8% 1,2% Finlandia ,6% 1,9% Francia ,3% 15,5% Germania ,5% 25,3% Grecia ,1% 2,1% Irlanda ,3% 1,2% Italia ,1% 10,0% Norvegia ,7% 1,6% Paesi Bassi ,8% 2,9% Polonia ,1% 5,1% Portogallo ,4% 1,4% Regno Unito ,0% 12,4% Spagna ,4% 8,7% Svezia ,9% 2,2% Svizzera ,0% 3,0% Totale ,2% 100,0% Irlanda e Paesi Bassi: 2013, ultimo dato disponibile. Fonte: elaborazione Assosalute su dati forniti ad AESGP dalle Associazioni nazionali ed Eurostat che presenta la più alta incidenza della spesa farmaceutica sul PIL. Viceversa, l Italia, il quarto mercato europeo per dimensioni, registra, con il Regno Unito, la più bassa incidenza della spesa farmaceutica sulla ricchezza prodotta (Tabella 1.11). Spesa farmaceutica pro capite Rispetto ad una spesa media pro capite per farmaci che nei Paesi considerati è di 387,4 euro, è possibile osservare una forbice particolarmente ambia tra gli Stati che presentano una spesa media pro capite inferiore alla media europea, tra cui, soprattutto, Polo-

30 24 Numeri e indici dell automedicazione nia, Portogallo, Italia, Paesi Bassi e Spagna, e quelli che fanno registrare livelli di spesa pro capite molto elevati (Svizzera, Austria, Finlandia, Germania e Norvegia). Per quanto a livello complessivo la spesa pro capite per medicinali aumenti, seppur di misura, di quasi 6 euro rispetto al 2013, non esiste un andamento omogeneo tra i diversi Paesi: molti (p.es. Germania, Finlandia, Norvegia, Polonia e Spagna) fanno osservare un aumento, a volte significativo, della spesa pro capite, altri, invece, pur con range differenti, una diminuzione (Italia, Grecia, Portogallo, Francia e Belgio) (Tabella 1.12). Se si costruisce l indice che restituisce il peso relativo della spesa farmaceutica pro capite di ciascun Paese e si pone come base Tabella 1.12 Spesa pro capite per farmaci e relativi indici di spesa (anno 2014) pro capite Indice Svizzera 638,4 222 Austria 622,4 217 Finlandia 614,5 214 Germania 548,6 191 Norvegia 544,0 189 Irlanda 468,4 163 Francia 414,1 144 Svezia 404,5 141 Belgio 398,5 139 Danimarca 387,8 135 Grecia 339,9 118 Regno Unito 337,2 117 Spagna 329,5 115 Paesi Bassi 299,0 104 Italia 287,2 100 Portogallo 233,9 81 Polonia 233,0 81 Totale 387,4 135 Irlanda e Paesi Bassi: 2013, ultimo dato disponibile. Fonte: elaborazione Assosalute su dati forniti ad AESGP dalle Associazioni nazionali ed Eurostat

31 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel di riferimento pari a 100 il dato italiano, emergono chiaramente le differenze esistenti tra i diversi Paesi. In particolare, dopo il Portogallo e la Polonia, l Italia è il Paese europeo con la spesa farmaceutica pro capite più bassa, inferiore del 35% rispetto alla media dei Paesi considerati. Tra i cinque mercati più importanti, la Germania e la Francia hanno una spesa pro capite per farmaci nettamente superiore a quella italiana, mentre, sia il Regno Unito che la Spagna, per quanto presentino dati maggiormente allineati a quelli nazionali, registrano una spesa farmaceutica per abitante comunque più elevata: la differenza dell Italia rispetto alla Spagna è di oltre 42 euro che diventano 50 nel confronto con il Regno Unito (Tabella 1.12) Il mercato dei farmaci con obbligo di prescrizione Nel 2014 il mercato dei farmaci con obbligo di prescrizione (Rx) nei Paesi considerati nell analisi ha superato i 148 miliardi di euro e costituisce mediamente l 84,5% del mercato farmaceutico complessivo. I cinque mercati più rilevanti Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna costituiscono il 71,9% del mercato farmaceutico europeo dei farmaci con obbligo di prescrizione (Tabella 1.13). Rispetto ad una media europea dell 1,1%, si vede che il Paese che registra il maggior peso della spesa farmaceutica per farmaci da prescrizione sul PIL è la Grecia. Tuttavia, rispetto al recente passato, essa presenta dati in forte contrazione a causa delle politiche di taglio alla spesa pubblica messe in essere durante la crisi economica. L Italia è il quarto mercato europeo per farmaci con obbligo di prescrizione ma presenta un rapporto tra spesa per farmaci Rx e PIL ancora in diminuzione e pari allo 0,9%, inferiore al dato medio europeo e all incidenza registrata fatta eccezione per il Regno Unito negli altri mercati più rilevanti in termini assoluti (Tabella 1.13).

32 26 Numeri e indici dell automedicazione Tabella 1.13 Il mercato europeo dei farmaci con obbligo di prescrizione; sell out (anno 2014) Mercato farmaci Rx (Mil. ) % sul PIL % su mercato europeo dei farmaci Rx Austria ,5% 3,1% Belgio ,0% 2,6% Danimarca ,8% 1,4% Finlandia ,4% 2,0% Francia ,0% 14,9% Germania ,3% 25,5% Grecia ,8% 2,2% Irlanda ,2% 1,3% Italia ,9% 10,1% Norvegia ,7% 1,7% Paesi Bassi ,7% 2,9% Polonia ,6% 4,4% Portogallo ,3% 1,5% Regno Unito ,8% 11,7% Spagna ,4% 9,7% Svezia ,8% 2,3% Svizzera ,8% 2,8% Totale ,1% 100,0% Irlanda e Paesi Bassi: 2013, ultimo dato disponibile. Fonte: elaborazione Assosalute su dati forniti ad AESGP dalle Associazioni nazionali ed Eurostat Spesa pro capite per farmaci con obbligo di prescrizione Mediamente in Europa si spendono 327,3 euro pro capite per farmaci con obbligo di prescrizione, dato leggermente superiore a quello del 2013 (322,8 euro). La forbice fra i Paesi con una spesa pro capite elevata e quelli con una spesa più bassa è piuttosto ampia: si va da una spesa per abitante di oltre 400 euro in Irlanda, Germania, Norvegia, e, soprattutto, Svizzera, Austria e Finlandia (che superano i 500 euro), ad una di meno di 300 euro in Polonia, Portogallo, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Grecia (Tabella 1.14). Fatta eccezione per la Finlandia, il Regno Unito, la Svizzera,

33 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel l Italia e la Grecia, che fanno osservare una diminuzione della spesa pro capite per farmaci Rx, rilevante, tuttavia, solo in Grecia (22,3 euro in meno rispetto al 2013) e, in parte, in Italia (quasi 10 euro in meno rispetto al 2013), la spesa pro capite per medicinali con obbligo di prescrizione aumenta, seppur con range differenti, in tutti i Paesi considerati. L Italia presenta una spesa pro capite di 247,2 euro, inferiore di 80 euro rispetto alla media dei Paesi analizzati. L indicizzazione della spesa pro capite rispetto a quella italiana rende evidente la forbice fra i differenti Paesi europei e, soprattutto, mette in luce come l Italia sia il Paese che, dopo il Portogallo e la Polonia, presenti il dato di spesa pro capite per farmaci Rx più basso, inferiore del 32% rispetto alla media dei Paesi considerati (Tabella 1.14). Tabella 1.14 Spesa pro capite per farmaci con obbligo di prescrizione e relativi indici di spesa (anno 2014) pro capite Indice Finlandia 541,0 219 Austria 531,4 215 Svizzera 510,1 206 Norvegia 483,6 196 Germania 468,1 189 Irlanda 431,2 174 Danimarca 358,0 145 Svezia 353,5 143 Belgio 342,9 139 Francia 335,7 136 Spagna 308,1 125 Grecia 296,4 120 Regno Unito 268,8 109 Paesi Bassi 253,6 103 Italia 247,2 100 Portogallo 213,6 86 Polonia 171,9 70 Totale 327,3 132 Irlanda e Paesi Bassi: 2013, ultimo dato disponibile. Fonte: elaborazione Assosalute su dati forniti ad AESGP dalle Associazioni nazionali ed Eurostat

34 28 Numeri e indici dell automedicazione Il mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione Nel 2014 il mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP) nei Paesi considerati nell analisi supera i 27 miliardi di euro e rappresenta il 15,5% del mercato farmaceutico europeo 13 (Tabella 1.15). In termini assoluti, il mercato europeo dei medicinali non prescription evidenzia un rank diverso rispetto a quello dei farmaci etici con riferimento, in particolare, alla Spagna e alla Polonia. La prima, a differenza di quanto avviene per il mercato farmaceutico complessivo e quello Rx, presenta dimensioni piuttosto ridotte per il settore dei farmaci senza obbligo di prescrizione. La seconda rappresenta un caso peculiare in quanto, diversamente da quanto osservato per il mercato dei farmaci Rx, si pone fra i Paesi che spendono maggiormente per farmaci senza obbligo di ricetta. Inoltre, la Polonia è lo Stato in cui il mercato in esame copre la quota più rilevante del mercato farmaceutico nazionale (26,2%). I cinque mercati più rilevanti Germania, Francia 14, Regno Unito, Italia e Polonia costituiscono il 76,5% del mercato farmaceutico europeo dei farmaci senza obbligo di prescrizione (Tabella 1.15). Anche se il comparto italiano dei farmaci senza obbligo di prescrizione è fra quelli più rilevanti in valori assoluti, è importante sottolineare come le dimensioni del mercato nazionale siano, in realtà, meno della metà rispetto a quelle dei principali Paesi europei di riferimento, mentre il mercato dei farmaci etici ha dimensioni maggiormente allineate a quelle di Germania, Francia e, soprattutto, Regno Unito. Per comprendere la reale ampiezza del mercato farmaceutico italiano è utile considerare, oltre ai valori assoluti, anche il rapporto 13 Il mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione presenta caratteristiche differenti tra i diversi Paesi europei considerati relativamente al regime di fornitura/rimborso. Cfr. infra e par Per la Francia il dato del mercato dei farmaci da banco è stato stimato sulla base delle serie storiche disponibili mancando la dimensione complessiva del comparto non prescription con riferimento alla quota di farmaci senza obbligo di prescrizione soggetti a rimborso se prescritti.

35 Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel tra il mercato nazionale e quello dei Paesi europei suddetti, con riferimento alle due classi di medicinali, con e senza obbligo di prescrizione. In particolare, guardando al mercato non prescription si osserva che il rapporto tra il mercato italiano e quello tedesco, francese e inglese è pari rispettivamente a 0,37, 0,47 e 0,55 mentre, per quanto concerne il mercato dei farmaci etici tale rapporto è pari, rispettivamente, a 0,40, 0,64 e 0,87. I valori che emergono pongono in evidenza come il mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione in Italia sia meno sviluppato rispetto a quello dei più rilevanti Paesi UE (è pari a poco meno del 40% del mercato tedesco, al 47% di quello francese e al 55% di quello inglese), pur Tabella 1.15 Il mercato europeo dei farmaci senza obbligo di prescrizione (anno 2014) Mercato farmaci SOP (Mil. ) % sul PIL % sul mercato farmaceutico nazionale % sul mercato europeo dei farmaci SOP Austria 774 0,25% 14,6% 2,8% Belgio 623 0,16% 14,0% 2,3% Danimarca 168 0,07% 7,7% 0,6% Finlandia 401 0,20% 12,0% 1,5% Francia ,24% 18,9% 19,0% Germania ,22% 14,7% 23,9% Grecia 476 0,27% 12,8% 1,7% Irlanda 171 0,10% 7,9% 0,6% Italia ,15% 13,9% 8,9% Norvegia 308 0,08% 11,1% 1,1% Paesi Bassi 741 0,11% 14,8% 2,7% Polonia ,56% 26,2% 8,5% Portogallo 212 0,12% 8,7% 0,8% Regno Unito ,20% 20,3% 16,2% Spagna 997 0,09% 6,5% 3,7% Svezia 492 0,11% 12,6% 1,8% Svizzera ,20% 20,1% 3,8% Totale ,18% 15,5% 100,0% Irlanda: 2013, ultimo dato disponibile. Fonte: elaborazione Assosalute su dati forniti ad AESGP dalle Associazioni nazionali ed Eurostat

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