SCHEDA SINTETICA ATTIVITA' GIOCO D'AZZARDO ED ALTRE DIPENDENZE U.O. DIPENDENZE PATOLOGICHE
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- Angelo Agnello Marchetti
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1 SCHEDA SINTETICA ATTIVITA' GIOCO D'AZZARDO ED ALTRE DIPENDENZE U.O. DIPENDENZE PATOLOGICHE L'Unità Operativa Dipendenze Patologiche dell' A.U.S.L. di Rimini ha avviato un progetto di presa in carico e trattamento specifica per i soggetti con problematiche di gioco eccessivo e patologico e attivo dal 2004 ed ha successivamente esteso il proprio modello di intervento ad altre dipendenze senza sostanze. La sede dell'attività è a Rimini, in Via Tonti 40 e funge da riferimento per tutte le domande di aiuto relative alle dipendenze senza sostanze. Possono accedere tutte le persone (residenti o domiciliate o temporaneamente presenti nel territorio provinciale o limitrofo) che presentano problemi, personali o familiari, legati al gioco d azzardo o ad altri comportamenti a carattere compulsivo, sia essi necessitino di trattamento o solo per consulenza e informazioni. La modalità di accesso è diretta, tramite appuntamento telefonico. Il primo contatto viene realizzato in tempi brevissimi dalla richiesta (spesso associata a situazioni di emergenza), con una flessibilità di orari e un pomeriggio di apertura pomeridiana. Alla fase iniziale di accoglienza, segue l'analisi e la valutazione del problema di gioco, cui fa seguito l'attivazione di un programma specifico che prevede l'approfondimento diagnostico e/o la consulenza psichiatrica. I trattamenti erogati sono prevalentemente a carattere psicoeducazionale. Di seguito le tipologie di interventi attivate: Counselling individuali e/o familiari Psicoterapia individuale e di gruppo Interventi psicoeducativi Sostegno psicologico individuale, familiare o di coppia Consulenza psichiatrica Trattamento farmacologico L' équipe multidisciplinare è composta da Medico Psichiatra, Psicologo, Educatore Professionale, Assistenti sociali. L'utenza Attualmente l'utenza in carico all'u.o. Dipendenze Patologiche, vede una tipologia primaria di gioco legata alle newslot e secondariamente alle lotterie istantanee, quali gratta e vinci, Bingo e Bingo Keno, con una prevalenza di genere maschile. I pazienti con tipologia primaria Gioco visti dal 2004 al , cui si sono aggiunti, più frequentemente negli ultimi anni, pazienti in carico per altre tipologie alcol soprattutto che necessitano di un trattamento anche per il gioco (tipologia secondaria). Come per altre dipendenze, il genere prevalente è quello maschile (82% dei maschi, contro il 18% delle femmine) e la fascia di età più numerosa è quella compresa fra i 30 e il 0 anni.
2 Presi in carico Provvisori Da segnalare il costante incremento del numero di soggetti che si rivolgono annualmente al servizio e che successivamente intraprendono un percorso di trattamento. Dal 2008 il programma include il gruppo psicoterapico di prevenzione della ricaduta, che rappresenta una specifica risposta trattamentale per i gamblers e si inserisce nel processo di presa in carico e trattamento,articolato in una sorta di continuum sequenziale Fase di Accoglienza Analisi della domanda Raccolta anamnestica Griglia di analisi della problermaticità Osservazione diagnosi Diagnosi (DSMIV, MMPI 2, BIS) Valutazione psicologica e/o psichiatrica Trattamenti Colloqui psicoeducativi individuali/fam. Psicoterapia individuale/gruppo Trattamento psichiatrico/farmacologico
3 Trattamenti attivati Terapie psicofarmacologiche 3 Gruppo di prevenzione della ricaduta 29,8 Inserimento in strutture riabilitative 4 Trattamento di sostegno educativo ind. e/o fam. 8,1 Psicoterapia, Valori Percentuali Esiti dei programmi riferiti al 2011 Terminato - Passaggio ad altra struttura 2,2% Terminato - Dimissione concordata 21,7% Completato 23,9% Interrotto - Abbandono 28,3% In corso 23,9%
4 Formazione L'attività sul gioco è stato preceduta da una serie di incontri formativi rivolti al personale (Agosto 2003 "Quando il gioco si fa pericoloso", Marzo 2004 "Ser.T. e giocatori patologici: definizione e sviluppo di un progetto di presa in carico", docente Dott. M. Croce), da un'analisi della letteratura sul gambling e delle esperienze di trattamento già sviluppate sul territorio nazionale. Successivamente l'attività di aggiornamento degli operatori si è realizzata attraverso la partecipazione ad eventi esterni. In ambito locale, sul tema del gambling, l'u.o. Dipendenze Patologiche ha promosso e/o collaborato ad eventi di sensibilizzazione/formazione rivolti ad operatori del sistema dei servizi pubblici e del privato sociale,fra cui: - E' ancora un gioco? Il gioco d'azzardo da divertimento a patologia"(rimini, gennaio 2012) - "Da passatempo a dipendenza. Viaggio tra le nuove droghe: gioco d'azzardo, internet, shopping complulsivo" (Provincia di Rimini edizione 2009 e 2010) - "Quando giocare d'azzardo diventa un rischio" (Progetto informativo/formativo sulle dipendenze patologiche, Rimini 2009) - "Le cyberdipendenze" (corso 'Formarsi in rete', Rimini, 2007) - "Il gioco d azzardo e le nuove forme di dipendenza" (Rimini, 200) Lavoro di rete Oltre agli incontri informativi e di messa in rete delle risorse territoriali, la presa in carico e l'invio si avvalgono del contributo di una molteplicità di soggetti e servizi del territorio (sportelli sociali, di ascolto, caritas, altri servizi AUSL, quali C.S.M. E Medici di Medicina Generale ). L'attivazione delle collaborazioni è specifica sul caso, in relazione alle caratteristiche ed ai bisogni della persona. Comunicazione A livello territoriale sono stati realizzati una serie di incontri finalizzati alla messa in rete di tutti i soggetti (pubblico, privato sociale e volontariato) coinvolti nell'intercettazione o nella presa in carico dei giocatori patologici, definendo percorsi di invio e funzioni reciproche. Il lavoro è confluito nella pubblicazione di un opuscolo specifico (a cura di Volontarimini), contenente elementi di riconoscimento della patologia e i servizi a cui rivolgersi. Si è proceduto anche alla presentazione delle funzioni sul gioco ai MMG nell'ambito dell'attività di aggiornamento a loro rivolta ed alla redazione di un'opuscolo per facilitare l'invio dei pazienti al servizio. All'interno del sito Aziendale, fra i documenti scaricabili dell'u.o. Dipendenze Patologiche, sono inserite alcune pagine con tutte le informazioni sul G.A.P. con semplici test di autovalutazione (SOGS e questionario dei G.A.) e con i riferimenti per l'accesso al servizio. La comunicazione al pubblico si è avvalsa della collaborazione dei media locali, attraversi spazi dedicati, interviste e trasmissioni televisive (ma anche nazionali), che hanno prestato e prestano attenzione al problema, dedicando spesso articoli e interviste all'équipe di riferimento. Gruppo Regionale per il Gioco d'azzardo Patologico E' attivo dal 2008 e comprende i rappresentanti del Sistema dei Servizi Regionali per le Dipendenze che si occupano di gamblers. Attualmente il lavoro è centrato sul sistema di raccolta e registrazione dati nella cartella clinica informatizzata (SistER) e sull'elaborazione di un progetto formativo per le équipe dedicate al gambling. A partire dal mese di Maggio 2011 è stata avviata una formazione di I e II livello con sede Regionale a Bologna per operatori dei servizi (pubblico e privato sociale) e degli enti locali. Progetti nazionali Il servizio ha partecipato al progetto nazionale di ricerca per la costruzione di una banca dati nazionale del Gruppo Abele Onlus; è inserito fra i servizi territoriali di riferimento della help line GiocaResponsabile (Lottomatica e FeDerSerD); ha partecipato per la Regione Emilia Romagna al Progetto Nazionale 'Il gioco è una cosa seria' finanziato nel 2008 dal Ministero della Salute e della Solidarietà Sociale (capofila
5 regione Piemonte) volto alla promozione del gioco responsabile ed al contrasto del gioco d'azzardo patologico, con l'obiettivo di: sensibilizzare e formare gli amministratori locali rispetto alla problematicità connessa alla diffusione del gioco sul territorio, al fine di definire una bozza di regolamento comunale eticamente orientato alla tutela dei cittadini rispetto ai rischi del gioco d'azzardo; sensibilizzare e formare i gestori degli esercizi commerciali dove vengono erogati i vari prodotti del gioco, al fine di riconoscere le situazioni problematiche già dall'esordio e definire le strategie di invio ai servizi per il trattamento sensibilizzare la cittadinanza attraverso i media locali attraverso spazi ed articoli ad hoc sulle problematiche del gioco eccessivo e sulle iniziative progettuali Il progetto si è concretizzato in una proposta di formazione rivolta sia ai gestori degli esercizi commercialinel campo del gioco d'azzardo legale che agli amministratori locali al fine di redarre una bozza di regolamento Comunale eticamente orientato alla tutela dei cittadini sui rischi del GAP.
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